Qualcuno non molto lontano da Sesy interruppe con poche parole la riflessione accurata sulla bevanda e le bastò un'occhiata per rendersi conto che quella voce era rivolta proprio a lei. Si riferiva al velluto del vestito che Sesy indossava, che era stata anche la stessa scelta dell'altra strega, come poté notare dopo una seconda occhiata al suo abbigliamento. Questa sembrava molto più incline di lei a fare conoscenza durante una festa e di fatti eccola lì a presentarsi con tanto di nome, cognome e titoli che a Sesy non dicevano proprio nulla. Sfortunatamente non aveva sentito parlare di nessuna ereditiera con quel nome, ma se ne sarebbe presto fatta una ragione: si trovava lì, infondo, anche per fare nuove conoscenze al di fuori di quelle che aveva già raccolto al castello. "Piacere mio. Sono Ses...hat. Seshat O'Neill" Riuscì appena in tempo a improvvisare un nome. Era talmente disabituata a situazioni sociali di quel genere che le era sfuggita la possibilità che, trovandosi tutti mascherati, non fosse preferibile usare i propri veri nomi. In quel caso le venne in soccorso la dea egizia della conoscenza e della saggezza per fortuna. Dunque, poteva presumere soltanto che anche la sua interlocutrice avesse optato per una scelta simile, anche se in realtà per quanto ne sapeva Sesy poteva trattarsi anche del suo vero nome. Probabilmente quella questione sarebbe rimasta un mistero, visto che di certo non avrebbe iniziato a indagare su un nuovo mistero proprio durante la serata di Capodanno. "Spezzaincantesimi di Godric's Hollow" Aggiunse, ricambiando con un'informazione su quella presunta identità, anche se già sentiva di essersi cacciata in una situazione poco felice, perché, semplicemente, non credeva di essere brava a mascherarsi dietro identità nascoste. Avrebbe dovuto mettere tutta se stessa in quell'impresa. "Vada per le bollicine, grazie" Accettò il calice e ne prese subito un sorso per darsi il tempo di ragionare su come comportarsi provando a dissimulare un comportamento adeguato per un'occasione mondana come quella. Avrebbe potuto prendere spunto proprio da Tentia Love che in quel momento si stava guardando intorno, forse alla ricerca di qualcuno, di un accompagnatore magari. Non le avrebbe certo chiesto se la sua teoria fosse corretta, non la conosceva affatto per spingersi fin lì, ma non ci fu neanche il bisogno di pensarci più del dovuto, visto che furono raggiunte proprio da un uomo con l'immancabile maschera e un abito gessato che, dalle sue prime parole, sembrava proprio conoscere la signora Love fin troppo bene. "Oh, non si preoccupi per me signor..." Fece lasciando in sospeso la frase invitando l'accompagnatore di Tentia a presentarsi, nel caso in cui avesse desiderato farlo, si intende. "Vista la presunta fama della signora Love, che lei ha rivelato, penso di potermi ritenere salva, non rientrando nella categoria delle sue vittime. Ma... considerati i nostri gusti in fatto di abiti, potremmo avere anche più di questo in comune". Tornò a bere dal suo calice, nascondendo un'espressione enigmatica. Cos'altro potevano avere in comune Tentia Love e Seshat O'Neill? Potevano essere complici dei crimini a cui il mago aveva fatto riferimento? Potevano avere un passato segreto che non doveva essere svelato? O magari erano le responsabili segrete di una qualche maledizione che si sarebbe attivata allo scoccare della mezzanotte?
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