| Brontolò come un calderone lasciato incustodito e prontissimo a esplodere, poi accartocciò un foglio di pergamena all’interno del pugno destro. Com’era scontato, Charlotte Melankholiya amava la Divinazione e riusciva a prendere appunti praticamente ovunque: sugli scontrini degli acquisti fatti; su una pagina di maggio della sua agenda in pieno inverno; sul limitatissimo spazio al margine della pagina di un libro; sui pezzi di tessuto che di tanto in tanto sbucavano dalla sua borsa dopo l’ennesimo tentato lavoro con gli uncinetti; sugli involucri del tè abbandonati la sera sul comodino. Aveva dovuto ingegnarsi, soprattutto dopo aver appurato che alla sua mente piacesse essere particolarmente attiva proprio nel momento in cui Charlotte si coricava nel letto, con tanto di testa sotto il cuscino. Perché questo accadesse, Melankholiya non ne aveva idea e prima o poi avrebbe perso qualche grado alla vista, con tutti quei Lumos che si ritrovava a sparare in piena notte per raggiungere la prima superficie utile per appuntarsi l’idea avuta prima che le sfuggisse. Ecco, quei momenti di brain-storming le provocavano della vera e propria euforia, ma mettere insieme i vari appunti per trascrivere una dissertazione ordinata da poter inviare ai colleghi Divinatori? Lo odiava. Fare ordine era terribilmente noioso per Charlotte Melankholiya, così come doversi concentrare per scrivere qualcosa che avesse un senso e che non fosse composto esclusivamente di sprazzi di illuminazioni sugli scarti del tè.
Sbuffò di nuovo, con ancora la pergamena contro il palmo chiuso: nonostante il momento di noia, Melankholiya sapeva benissimo che avrebbe dovuto recuperare la bozza di quella lettera in un secondo momento per riuscire a scrivere una risposta decente al suo omologo a Ilvermorny. In quel momento, però, Charlotte non aveva alcuna voglia di occuparsene e, fortunatamente, un nuovo ingresso nella libreria le fornì la scusa perfetta per abbandonare la corrispondenza accademica senza sentirsi troppo in colpa.
– Salve, Sesy! Uh, approfondimenti in vista della Giornata Nazionale del Drago al Ministero? Anch’io sono parecchio curiosa! Dammi un attimo.
Dopo aver accolto con cordialità la Docente e ascoltò la richiesta, quindi annuì. Lasciò poi la postazione dietro al bancone per raggiungere la zona dedicata alla Magizoologia, da cui recupero il libro e la rivista che le erano stati richiesti. Non più di un paio di minuti tornò alla base (il bancone) e fece scorrere su di esso gli acquisti della collega docente.
– Ecco a te. Il totale è di 14 galeoni. Arrivi così a un credito di quarantaquattro galeoni con la tua GhiriCard, il che vuol dire che hai diritto a due omaggi. Dammi un attimo e ti propongo la lista. – Sorrise a Sesy e fece un istintivo cenno con il capo, poi si immerse nei libri mastri della libreria per scorgere gli acquisiti di Sesy e presentarle una lista di omaggi fatta su misura. – Dunque, puoi selezionare due omaggi tra: Fatture per Affatturati, Duodecimo, Legge & Letteratura, gli ultimi tre numeri de The New York Ghost, l’ultimo numero Quale manico di scopa? e l’ultimo numero di Il Mensile dei Duellanti.
Proferì, dopo aver ricapitolato la lista scandendola con le dita coperte dal guanto di seta. Avrebbe quindi atteso di conoscere le due scelte di Sesy per recuperare anche gli omaggi scelti, prima di congedarla.
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