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Sugar osservò con interesse il volto della Grifondoro, e ricambiò la sua stretta con la stessa delicatezza e decisione che Helen le aveva offerto. Indossava due nomi solenni che rispecchiavano il suo portamento e i suoi modi eleganti, caratteristiche che Sugar non poteva che apprezzare per gusti personali, anche se non avrebbe mai trovato sminuente il contrario. Rivolse una breve occhiata alla bozza per cui la Grifondoro si era complimentata prima di tornare con gli occhi acquamarina in quelli scuri di Helen, orgogliosa come sempre all'idea che anche solo i primi disegni delle sue opere potessero venire apprezzati in quella maniera. Le restituì la matita con cui l'aveva soccorsa e salvata, battendo le palpebre all'idea di scoprire angoli da fotografare in giro per il castello insieme a lei. Era sempre cosa buona e giusta trovare qualcuno che condividesse i suoi interessi per l'arte e con cui tenere delle vere e proprie sessioni di scoperta e discussioni appassionate. Allo stato attuale, poteva dire di avere Javier con cui parlarne, anche se tecnicamente non si erano ancora messi in gioco. Lo avrebbero fatto di lì a poco, imbracciando le rispettive macchine fotografiche per vedere cosa combinare insieme: prima di coinvolgere Helen, comunque, Sugar intendeva esercitarsi un po' con lo strumento. La pittura era il suo campo, quello che non le dava alcun dubbio o incertezza, mentre con la fotografia... si sarebbe sentita inesperta. E lei detestava sentirsi in quel modo davanti a persone che non conosceva, motivo per cui prima avrebbe fatto la giusta dose di pratica.
- Grazie. Ti inviterò volentieri. - disse con un sorriso sereno. - Gran bei nomi. Chi li ha decisi? - aggiunse con genuina curiosità. Di contro, il Corvonero sembrava comportarsi esattamente all'opposto della composta miss Shadowheart. Sugar lo osservò con curiosità, diagnosticando la maledizione che Helen gli aveva lanciato in meno di cinque secondi. Assottigliò le labbra, cercando di trattenere un sorrisetto divertito. Doveva essere la prima volta che il ragazzo si invaghiva di qualcuno, a giudicare da come stava gestendo la vicinanza della Grifondoro, e non sembrava affatto consapevole o non voleva ammettere i propri sentimenti. Sugar spostò il suo sguardo da Helen a Claudius, rosso in viso come se avesse appena corso per miglia in un solo secondo, e si chiese se la ragazza si fosse accorta dell'effetto che aveva su di lui. Sarebbe stato un po' difficile il contrario, a dire il vero: gli occhi di Claudius tornavano con estrema puntualità sulla figura di Helen, nonostante lui cercasse di opporsi. L'ex Serpeverde conosceva bene quella sensazione a causa di un altro Corvonero, anche se non lo avrebbe ammesso facilmente (non ancora). - Un problema con i nomi, mh-mh. - ripeté sogghignando. - Mi ha prestato una matita, in effetti. Dovrò farmi visitare per un potenziale Incantesimo Ammaliatore. - Dopo quelle parole sarcastiche, Sugar guardò Helen con espressione eloquente e le rivolse un occhiolino. Poi tornò con l'attenzione al Corvonero, che avrebbe potuto trarre qualche preziosa lezione da un qualsiasi numero del Settimanale delle Streghe. Inutile dire che quell'imbarazzante, piccante situazione la stesse deliziando. Dubitava che una ragazza come Helen potesse accettare di uscire con Claudius, ma dopotutto lo stesso si sarebbe potuto dire di lei e Caledon. La decisione sarebbe stata della Grifondoro, in ogni caso, e alla peggio il Corvonero si sarebbe potuto mettere l'anima in pace. In quanto a Sugar, figura extra in quel dipinto, si sarebbe goduta lo spettacolo accertandosi comunque che Claudius si comportasse bene, date le accuse che aveva già rivolto alla Grifondoro (e che sarebbero già dovute essere garanzia di un "no" secco, almeno per Sugar). - Suvvia, non cè bisogno di essere sgradevoli. Non sei maledetto e non ti serve l'Infermeria. E di sicuro non vuoi che ti stia lontana; prima le chiedi di uscire e prima smetterai di inciampare e sentirti andare a fuoco ogni volta che la guardi. - Sorrise compiaciuta ai complimenti che le rivolse il Corvonero per via del suo disegno. Non faceva parte del club di Scribbulus, anche se di certo avrebbe dovuto prenderlo in considerazione per il futuro. - Ti ringrazio. Non sono attualmente iscritta, ma forse in futuro. Sono Sugar. - si presentò anche a lui, attendendo con interesse i risvolti che avrebbe preso quella situazione ora che i nomi di tutti erano stati svelati. |