Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Eleanor Corbirock

view post Posted: 20/4/2024, 22:01 Trentatreesimo Studio Intensivo - Biblioteca
Quel pomeriggio il cielo si era rannuvolato in tutta fretta e in modo sgarbato, senza pensiero alcuno di avvisare. Eleanor aveva pianificato osservazioni su osservazioni: il cielo si preparava a uno sciame meteorico e una cometa osservabile quasi a occhio nudo sarebbe passata a perturbare il cosmo sopra le loro teste. Il fidanzato era uscito al freddo e al gelo con la pioggia e l'aveva abbandonata (!) prima dell'orario che ella aveva prefissato per alzarsi dal sofà, solo perché avevano finito un altro ingrediente pozionistico da bleah in dispensa.
Raggiunse la Biblioteca di Hogwarts perché, ahilei, sperava di ritrovarci entro sera il proprio fidanzato (non zuppo e non raffreddato, possibilmente) e perché le sue osservazioni pianificate erano state schiantate dai nuvoloni gonfi di pioggia. Udì un tuono e si accasciò a un tavolo. La pergamena dello Studio Intensivo le apparve in quell'istante come un dato astronomico insperato: niente che le permettesse davvero di portare avanti i propri studi, ma almeno poteva scrivere di Astronome (lo sapeva!, Shay le aveva anticipato il tema dello Studio Intensivo del mese e lei lo aveva scordato! Chissà di chi avrebbero scritto studentesse e studenti), lasciare la firma sulla pergamena e fare "cucù" al Bibliotecario.
CITAZIONE
La storia dell'Astronomia è costellata da figure brillanti. Tra queste, una strega brilla di luce riflessa dalla sua stessa invenzione, così come fanno la Luna e il Sole. Perpetua Fancourt, inventrice del Lunascopio, fu una studiosa dell'Astronomia a cavallo tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo. Viene principalmente ricordata per il Lunascopio, strumento interamente da lei progettato, utile allo studio del satellite terrestre e, in particolare, capace di illustrarne le fasi con precisione.
Il Lunascopio non fu l'unico prodotto della mente brillante di Fancourt: i suoi quaderni, ricchi di dati e disegni della Luna, hanno mostrato alle studiose di oggi il grado di accuratezza dello strumento e permesso di tracciare indietro nel tempo una cronostoria del corpo celeste. Lo studio di Fancourt non solo ha trasmesso conoscenze fondamentali fino a oggi, ma ha anche concretamente spianato la strada per risultati più moderni sullo studio dei satelliti planetari, per esempio sugli epicicli, le nutazioni e la librazione degli stessi.

Finì il paragrafo con una macchiolina e colse l'occasione per allargarla un pochino a forma di cuoricino. Le sovvenne in quel momento che, in effetti, forse Shay era uscito solo per comprare la panna per accompagnare le fragole.
view post Posted: 19/4/2024, 14:50 Festa di San Patrizio - Testa di Porco
La serata era appena iniziata e Sheldon aveva già guadagnato un pizzicotto, perché le aveva risposto laconico e privo di ogni entusiasmo quando Eleanor aveva perfettamente ricordato l'ingrediente mancante dalla sua ricetta originale da una pergamena di Nonna Acetonella. Per giunta, le aveva rivolto un'occhiataccia immeritata, quando lei era stata super brava in Pozioni, materia per la quale continuava a tenersi aggiornata per diletto, studiando solo quel che la incuriosiva (e di certo non i pulenti di Nonna Acetonella). Non se la sentì ugualmente di rincarare la dose dicendo che si trattasse pure di una schifosa pozioncina per la pulizia, perché il capo chino e il tono basso dello sconfitto Assistente di Pozioni le avevano provocato una fitta di tenerezza al cuore.
«Guarda che ho visto la stoffa sotto al tuo sedere! Però si abbina bene alla mia gonna, quindi chiuderò un occhio».
Gli prese la mano e se la portò sul tessuto liscio che le copriva la coscia, lasciandogli qualche carezza che rassicurasse entrambi. Eleanor era sicuramente più a proprio agio in quel contesto che in mezzo alle Alte Cariche durante i grandi pranzi e i balli, ma lo stesso non poteva dirsi di Sheldon. Conosceva quella nube che dal petto risaliva in gola, bloccando le parole e facendole tutte suonare storpie in mezzo a un ambiente non proprio. L'alcol, però, presto avrebbe bagnato quella nuvola, che avrebbe finito per ridursi come un batuffolo di cotone.
Fu con il bicchiere appena servito alle labbra che guardò la scena: Macbeth era stato appena rigurgitato da una stella nera, che gli aveva lasciato addosso l'odore del fumo residuo. Solo come chi capace di trovare via di fuga da un buco nero, aveva preso posto alla luce, con i muscoli del viso rilassati e senza traccia della gravità. Seguendo lo scambio di sguardi tra il nuovo emerso e la sua amica, aveva finito il bicchiere di mojito. Ricambiò il cenno con un sorriso, anche se fu abbastanza certa che la gravità avesse fatto il suo nella comunicazione tra loro: le parve di riuscire a ricostruire lo spaziotempo distorto con qualche istante di ritardo, il tempo di assegnare al volto spigoloso di Macbeth la rosa a San Valentino, il biglietto, le capacità in meno di cinque minuti, il batticuore di Charlotte, che avrebbe finito per sconquassare definitivamente lo spazio attorno a loro, ben prima che lo facessero i calci diretti e i piedi pestati ai destinatari sbagliati, per le tensioni che si sommavano sopra le teste degli avventori a quella gara di bevute.
Strinse un po' di più la mano del Pozionista accanto a lei, orgogliosa di quello scambio (anche se non aveva assolutamente idea di chi fosse Perel'man, perché un anti-sbronza era noioso quanto le pulizie). Si accodò, quindi, a Lottie, sospirando e roteando gli occhi con lei. Sapeva che con l'amica non avrebbero passato tutta la serata ad ascoltarli a sfidarsi tra preparati e miscele, ricordando esattamente il sapore dell'adrenalina nelle classi che avevano condiviso quando ancora tutti e quattro studenti. Ci aveva pensato Lottie a chiarirle che fosse lui, proprio lui!, quello di rosa e biglietto, ricordandole quanto la sua Divinatrice potesse portare con i piedi per terra un'Astronoma. Danny Macbeth era concreto lì davanti a lei e gli occhi di Charlotte le parlavano. Almeno lo credeva fino a quel momento, perché l'oste aveva servito il secondo giro di bicchieri e la pietra al dito del marziano l'aveva distratta ben prima.
«È la pietra, vero? Ho letto qualche appunto delle tue lezioni private. Marte è dalla sua parte stasera, Lottie?».
Non aveva assolutamente idea di cosa avesse chiesto in termini divinatori all'amica Charlotte, ma sapeva che da quella risposta avrebbe letto un assenso o un dissenso sull'odore di fumo, sulla gravità, sulla fuga dall'attrazione di un buco nero, sul ritardo, sull'atteggiamento di lui, su quel che indossava.
«È stata più dura cavarmela dalla noia che dalla situazione in sé… il momento più alto di quella serata è stato lasciarti a casa di Balerion».
Lo guardò con un sorrisetto divertito, che si inclinò maggiormente parlando di cose infrante. Con il cuore di Charlotte così esposto, che tamburellava sul tavolo, non aveva affatto pensato a leggi e decreti.
«Sarà meglio che tu non ne infranga, ma ora che le presentazioni sono state fatte direi di inaugurare meglio la serata con questo…».
Accennò alla schiuma colorata dell'Irish Flag e strinse il bicchiere tra le dita, coprendo una macchia che sperava Sheldon non avesse fatto in tempo a vedere.
«E tutto d'un fiato».
Si sporse sul tavolo per incrociare lo sguardo dell'amica. Non era sicura che quello fosse il drink adatto, ma erano alla Testa di Porco, ancora piuttosto sobri. Strinse il bicchiere più saldamente, lo posò sulle labbra rossastre e inclinò il capo, lasciando che l'alcol le si riversasse in gola. Strizzò gli occhi per un istante, percependo il liquido pizzicarle la gola e il petto, infiammando il suo corpo. Mentre la lingua formicolava ancora, la miscela di whiskey e brandy le fece ondeggiare la testa e questa tornò più salda solo quando finì di deglutire e riconsegnò il bicchiere, svuotato, al bancone appiccicoso. Aver mandato giù quel concentrato di alcol in un sorso solo le aveva dato la carica e le sembrava che le tremassero ancora i muscoli della faccia, ma era decisamente più pronta per la serata.
«Quasi una riunione della Witches' League! Mancherebbero almeno Morgana e qualche bicchierino di alcol!».
Guardò la strega che era quasi davanti a lei, pensando che, nonostante la Witches' League potesse già ammirare il suo ritratto appeso nella sala conferenze come Sorriso-Più-Affascinante, sarebbe stato incredibile poterla contare all'interno della Lega. E non lo avrebbe mai detto in quel modo ad alta voce se non ci fosse stato anche il brandy di mezzo.
«Mandylion! Ah, la ringrazio per aver colto il mio appello! Vada per la birra, accetto il consiglio e spero di poterla invitare per offrirgliene una in futuro».
Rivolse alla collega Auror un ampio sorriso, non ancora reso sbilenco dall'alcol ma già più euforico del solito, poi attese che il proprietario del negozio finisse di riempire i bicchieri per fare la sua ordinazione.
«Hawkins! Molto belle le decorazioni, non mi aspettavo di trovare questo posto così in festa. Vorrei ordinare una Birra Buio Pesto Peruviano per me, mentre Sheldon prende una Birra Lepricano… entrambe in bicchieri puliti, grazie!».
Cercò lo sguardo di Sheldon mentre ordinava per sé e per lui, ricordando la birra che aveva detto lo incuriosisse. E gli lasciò un bacio sulla spalla, perché lo voleva più vicino. Udendo il baccano che le diverse creature magiche stavano organizzando attorno al bancone, si aggiunse, prima che la carica dell'alcolico appena finito si esaurisse.
«Aah-U-UU».
Arrotondò i suoni nella propria bocca e li trasformò per lo più in mugolii, poi spalancò gli occhi chiari il più possibile, nel vago tentativo di ricordare i Mooncalf.
«Oh, Morgana, mi sa proprio che le dovrò inviare un gufo per fissare un'altra visita per Cerere e il piccolo, la prossima volta sarò più preparata sul loro verso».
Si sporse verso di lei parlando, ma in realtà le sembrò di rimanere incollata alla sedia per colpa del lerciume dello sgabello. Forse Sheldon non aveva poi tutti i torti, ma non glielo avrebbe mai confessato e, per questo, si strinse la coscia con la mano del mago sotto la propria.
view post Posted: 7/4/2024, 19:18 Enfant de Verre - Lago Nero
// Caro Gabriel,
ho provveduto a eliminare il tuo ultimo messaggio e te lo inoltrerò via Gufo, poiché non è consentito inviare due messaggi consecutivi (a eccezione di alcune situazioni regolamentate, come i Grinding), difatti in linea generale una role si basa sull'interazione tra due o più personaggi.
Ti invito a non rispondere a questo messaggio di moderazione. Per ulteriori delucidazioni, sono a tua disposizione via Gufo.

Buon gioco!
Eleanor
view post Posted: 6/4/2024, 17:45 Festa di San Patrizio - Testa di Porco
L'entusiasmo di Lottie l'aveva contagiata immediatamente dopo la ricezione dell'invito, perché non solo adorava l'idea di passare una serata a bere con l'amica, ma non vedeva anche l'ora di costringere Sheldon a uscire un po' da quel guscio di streeler. E poi c'erano tanti plus, così tanti che aveva finito per vederli anche tra le sue mappe stellari e più volte in quei giorni aveva dovuto ricominciare i conti daccapo, ancor più volte aveva rischiato di scivolare salendo alla torre di Astronomia perché fatalmente distratta. Aveva molto a cui pensare e la Ganimede sulla Terra aveva eclissato tutte le questioni relative al corrispettivo celeste: Charlotte le aveva raccontato molte cose, cose nuove, cose che l'avevano l'elettrizzata per lei e che l'avevano, anche, fatta scattare con lo Schiantesimo sulla punta della bacchetta (più o meno, ma peggio, di quel che provava quando quel che le sembrava un sistema binario pronto a implodere in una splendida supernova alla fine si stabilizzava in una più noiosa configurazione). Lottie le aveva detto che c'era qualcuno di nuovo nella sua vita ed Eleanor avrebbe voluto esser più capace in Divinazione per potersi fare offrire un briciolo di descrizione di costui dai tarocchi, anche se ripensandoci meglio aveva notato che sarebbe stato proprio come fregare la professoressa di Divinazione sotto il naso. A dirla tutta, non conosceva nessuno che potesse inserirsi nei racconti di Lottie: un mago adulto incontrato al Ghirigoro, con cui si frequentava in un certo qual senso regolarmente, che per San Valentino le aveva mandato una rosa e aveva addirittura espresso un pensiero, ancor di più era stato capace di darle piacere, sul serio. Charlotte si era fidata talmente tanto di lui da avergli mostrato la mano annerita dalla negromanzia.
«Oh, avrei dovuto chiederti di farmi le trecce con i nastrini, proprio come le tue!».
Si sporse verso Lottie per ammirare la sua acconciatura e i capelli biondissimi, poi le soffiò un bacio sulla guancia. Dall'altro lato, strattonò un po' Shay per farlo avvicinare scherzosamente alla porta del pub, certa che se in quel momento cruciale non fosse stato distratto avrebbe immediatamente colto l'occasione per trasfigurarsi in un calderone e vendersi nella peggiore bancarella, pur di non entrare lì senza quel certo ingrediente per la sua pozione pulente.
«Fegato di Nero delle Ebridi, giusto, Shay?».
Cantilenò, stavolta andando a lasciare una carezza sul petto del mago. Entrando nel locale, Eleanor prese l'amica per la mano color pece, guantata di pizzo e trasparenze, e la accarezzò con delicatezza. Non ricordava una volta successiva all'incidente in cui la Divinatrice avesse mostrato in pubblico il segno lasciatole dalla negromanzia, ma in qualche modo quel qualcuno doveva aver smosso qualcosa in lei. Confidando nel buon senso dell'amica, sperava davvero che questi avesse le qualità che trasparivano dai racconti di lei: di certo non conosceva un solo mago decente, a parte Sheldon (e fino a quel momento), e non era del tutto pronta a ricredersi.
«Ciao, buonasera! Ci siamo tutti?».
Sorrise a quanti si erano già raccolti al bancone del Testa di Porco e al proprietario. Inevitabilmente, scandagliò il pub alla ricerca di qualcuno che potesse incastrarsi con i racconti di Lottie: scartò quasi subito Hawkins (il Settimanale delle Streghe aveva già provato ad andare oltre la maschera dell'Auror e non lo vedeva come un tipo da rosa), Hamilton, Bertrand (che era decisamente impegnato a fissare un punto ben preciso di Morgana, strega che aveva deciso di spezzare più di un sogno non facendo coppia con Sugar). Che coppia incredibile avrebbero formato le due streghe, con l'approvazione stilosa tanto della Witches' League quanto de Il Settimanale delle Streghe? Influenti, potenti e fascinose. Eleanor dovette trattenersi dal guardar male Bertrand, solo perché tutto sommato si era prestato per il Ballo di Halloween come ottimo oggetto di scena per Morgana, e tornò ad analizzare la situazione. A parte Jelonek, con moglie e figli, non vi era nessun altro. Doveva, dunque, mancare qualcuno. Cercò lo sguardo di Lottie e trovò conferma nel fatto che lasciò libero il posto accanto a sé. Si sedette, con Sheldon da un lato e dall'altro vicina a quanti avevano già preso posto al bancone. Accavallò le gambe, sotto il tessuto fine della gonna longuette verde Bundimun. Cercando il menù da sfogliare per scegliere la propria ordinazione, si rese conto che aveva prestato molta attenzione a non scegliere una gonna lunga fino alle caviglie per evitare di incollarsi al pavimento, ma aveva indossato un corpetto dallo scollo quadrato e dalle drammatiche maniche a campana, larghe e che facilmente si sarebbero macchiate del vomito di tre generazioni sul bancone. Agitando i molti braccialetti dorati che portava ai polsi, iniziò a leggere i nomi dei drink proprio mentre Eustass iniziava a servirle il primo, che accettò volentieri.
«Chi ha già iniziato ha qualche drink da consigliare per agevolare la gara di bevute?».
Sorrise, posando lo sguardo sui compagni di bevuta e sui primi bicchieri che erano già stati svuotati nel pre-serata, per il quale loro non avevano fatto in tempo, perché il Dilemma dei Guanti non era stato meno drammatico del Problema del Fegato-di-Nero-delle-Ebridi (e Sheldon poco prima di passare a prendere Lottie aveva svuotato di nuovo la dispensa alla ricerca di qualche residuo di ingrediente). Fece l'occhiolino a Lottie, posò una mano sulla gamba di Sheldon e con l'altra portò il bicchiere alle labbra, assaggiando il mojito. Sentì l'alcol scivolarle in gola e incrementare la voglia di averne di più, per iniziare a sentirsi la testa davvero leggera.
«Il prossimo lo mandiamo giù tutto d'un fiato, dobbiamo recuperare!».
Guardò gli amici e mandò giù un altro sorso, sentendo le labbra bruciare lievemente per il lime. Finì il bicchiere, con il gusto alcolico in gola che si preparava a darle alla testa, chiedendosi chi tra tutti avrebbe ceduto, entro quando Sheldon avrebbe iniziato a ripensare a cosa avevano fatto da brilli l'ultima volta e se il mago privo di nome che corteggiava Lottie fosse capace di presentarsi in meno di cinque minuti (l'amica le aveva detto di esser stato capace di molte cose in quel lasso di tempo…).
view post Posted: 4/4/2024, 06:39 Per alcune persone vale la pena sciogliersi - Scribbulus
A ora di pranzo, la bottega di Scribbulus era stata serrata con un secco Colloportus e per qualche tempo era rimasta chiusa (sotto indicazione di un grazioso cartellino che incrociava due braccini di carta e suggeriva di tornare più tardi agitando la mano in un "ciao ciao"). Eleanor aveva cacciato Desmond, di turno in quelle ore, a procacciarsi un pranzo che lo rifocillasse per bene dopo aver trascorso almeno l'ultima ora a riordinare le boccette di inchiostro sotto le sue ultime (capricciose) indicazioni sulla sistemazione delle mensole e degli espositori. Eleanor, dal canto suo, si era data appuntamento con il fidanzato: si trovarono sotto il sole primaverile che baciava Diagon Alley e pranzarono insieme. La riapertura della bottega tardò di qualche minuto, perché era sempre più complicato del previsto separarsi per tornare ai propri impegni della giornata (checché ne pensasse l'oroscopo de il Settimanale delle Streghe!).
Nel pomeriggio, mentre Desmond era tornato davanti agli espositori, per rifornirli con gli ultimi arrivi degli inchiostri floreali, Eleanor era rimasta al bancone ed era stata completamente assorbita dai registri di cassa: aveva conteggiato le statistiche dell'anno precedente e aggiornato l'andamento della bottega, aveva controllato i guadagni dei propri aiutanti e calcolato la suddivisione dei propri. Pochi clienti avevano richiesto consigli, mentre molti abituali si erano mossi in autonomia tra gli scaffali (solo di tanto in tanto irritando le penne draconiche).
«Ma che te ne pare di questa disposizione alfabetica? Comoda, pratica, certo…».
Ma quel verde plimpy come poteva essere vicino al verde pluviale? Si morse l'interno della guancia, decidendo che ci avrebbe riflettuto per almeno una giornata piena prima di scombinare tutto di nuovo.
Guardò l'orologio, rendendosi conto che il turno di Desmond era finito. Apprestandosi a salutarlo, pensando che sarebbe rientrato al castello, gli sorrise per l'ottimo lavoro in bottega (era il suo lavoro, vero, ma notava con quanta cura e con quanto affetto svolgesse ogni mansione, per fare sempre apparire la bottega al meglio!).
«È a vostra disposizione! Sai se la magi-influencer ha qualche preferenza per il tè? Così ve lo lascio in infusione al piano di sopra».
Sorrise con più dolcezza e si voltò per leggere i nomi delle qualità di tè in barattolo che aveva a disposizione, dopo aver fatto scorta al Madama Piediburro.
view post Posted: 2/4/2024, 19:50 Ballo di Halloween - Sala Grande
Si strinsero in un angolo lontano dal centro delle danze, ballando a piccoli passi e con i volti vicini. Eleanor godette del calore irradiato da ogni punto di contatto tra il suo corpo e quello del fidanzato, con la testa posata sulla sua spalla. Udendo la musica esaurirsi, risalì il collo di lui lasciandogli una scia di baci, che la condussero sulla bocca del fratello più giovane dei tre. Soffiandogli sulla lingua una provocazione che avrebbe dovuto interrompere, sentì solo in lontananza il modo in cui il Preside zittì la sala e li richiamò e, riluttante a interrompere quel momento, si avvicinò al luogo dell'esibizione carezzando ancora la mano di Sheldon. Guardò la sala gremita appiattirsi contro le pareti in pietra e lasciò la mano del mago.
Mentre la luce delle candele si inabissava, la loro esibizione iniziò accompagnata dalla voce della Morte. Camminò con i suoi due fratelli fino a raggiungere il fiume, che scintillava nel crepuscolo ricreato. Sollevò la propria bacchetta insieme agli altri, per creare un ponte sul fiume: fecero levitare la panca in legno fino a tagliare con essa il letto delle acque.
Quando la Morte parlò loro, Antioch fu il primo a fronteggiarla, con la bacchetta ancora sguainata, le spalle larghe e il mento sollevato. Ripose la bacchetta nel fodero solo all'inchino della Morte, lasciandosi ammaliare dalle parole che carezzavano l'ego. Avanzò di un altro passo sulla panca, andando incontro alla Morte che credeva ormai di aver soggiogato e asservito.
«Io voglio una bacchetta, più potente di qualunque altra al mondo: una bacchetta che faccia vincere al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che ha battuto la Morte».
Con voce ferma, Eleanor parlò e guardò sprezzante davanti a sé, stringendo in un pugno la sua sete di potere e prendendo in consegna, infine, la Bacchetta di Sambuco.
Scese dalla panca lasciandosi la Morte alle spalle, credendo di averla ingannata fruttuosamente. Dietro di sé, anche i fratelli superarono il ponte, ciascuno con il suo dono. Eleanor, nei panni di Antioch, fu la prima a separarsi dagli altri due.
«Ognuno andò per la sua strada».
Riprese la storia con tono grave e si allontanò, portandosi a un estremo del palco ricavato. Lì avrebbe rappresentato l'epilogo della propria storia, lasciando spazio per quelle degli altri due.
«Viaggiai per un'altra settimana o più e, quando ebbi raggiunto un lontano villaggio, andai a cercare un altro mago con cui avevo da tempo una disputa».
Su quelle parole, Eleanor avanzò la gamba destra e spostò il peso su di essa, scrutando il pubblico con lo sguardo accigliato.
«Armato della Bacchetta di Sambuco, non potei mancare di vincere il duello che seguì».
Fece levitare una boccetta di inchiostro scarlatto e, rivoltandola in giù in una stoccata della bacchetta, ne riversò tutto il contenuto sul pavimento, simulando l'omicidio.
«Sottrassi questa bacchetta alla Morte in persona e questa mi ha resa invincibile».
Si rigirò la bacchetta tra le dita e poi la innalzò davanti a sé, mostrandola alla folla. Poi si accovacciò lentamente, portando con sé una candela e raccogliendo il proprio vestito di broccato, fino a sedersi sulla pietra.
«Calò la notte sul mio giaciglio».
Soffiò sulla candela, spegnendola davanti al proprio viso.
«Un altro mago si avvicinò, rubò la bacchetta e per buona misura mi… tagliò la gola».
Tra le stecche aguzze dell'abito, che le incorniciavano il petto e le scapole, con un gesto rapido e netto Eleanor si macchiò di un inchiostro carminio denso e scuro, lasciando che le colasse per il collo. Mantenne lo sguardo limpido fisso davanti a sé, sussurrando la propria fine.
«E fu così che la Morte chiamò a sé il primo fratello».
Con la coda dell'occhio, cercò Lottie e non distolse mai lo sguardo da lei. La Morte avrebbe dovuto salvare l'amica nel corso dell'esibizione, ma lei non era Antioch e non si fidava, per questo tra le pieghe del mantello e l'inchiostro che iniziava a seccarsi strinse forte tra le dita la propria bacchetta.

Edited by Eleanor Corbirock - 2/4/2024, 21:30
view post Posted: 1/4/2024, 20:56 Retrobottega - Scribbulus
Bacheca Interna
aprile 2024

Gli Aiutanti sono tenuti a monitorare quotidianamente questa discussione per tenersi aggiornati sulle turnazioni e su eventuali avvisi.

I TurnoJared: Orion Y. Harvey
II TurnoEleanor: Gabriel Belmont, ×1 cliente
III TurnoDesmond: ×1 cliente
IV TurnoJared: ×1 cliente
V TurnoEleanor: ×2 clienti
...


© Impaginazione e testo: Eleanor Corbirock e Sheldon Campbell


Edited by Eleanor Corbirock - 12/4/2024, 12:48
view post Posted: 1/4/2024, 20:55 Registro di Cassa - Scribbulus

Cassa di Aprile 2024 - Eleanor Corbirock
La Proprietaria guadagna il 100% sulle vendite portate a termine.




Nome Cliente:
Data di acquisto: /04/2024
Acquisti effettuati: 1 Set Base (7 galeoni e 1 falci)
Mancia: //
Spese di spedizione: //
Totale: 7 galeoni e 1 falci
Guadagno della Proprietaria Eleanor Corbirock: 7 galeoni e 1 falci

Nome Cliente:
Data di acquisto: /04/2024
Acquisti effettuati: 1 Set Base + aggiunta (8 galeoni)
Mancia: //
Spese di spedizione: //
Totale: 8 galeoni
Guadagno della Proprietaria Eleanor Corbirock: 8 galeoni

Nome Cliente:
Data di acquisto: /04/2024
Acquisti effettuati: 1 (galeoni falci), 1 (x × galeoni falci)
Mancia: //
Spese di spedizione: //
Totale: galeoni e falci
Guadagno della Proprietaria Eleanor Corbirock: galeoni e falci


Guadagno totale della bottega: galeoni e falci + galeoni e falci = tot galeoni e tot falci
Guadagno totale della Proprietaria Eleanor Corbirock: galeoni e falci + galeoni e falci = tot galeoni e tot falci
view post Posted: 31/3/2024, 07:30 Bitter Sweet Symphony - I - Scribbulus
In equilibrio sulle punte dei propri stivaletti color pervinca sui primi gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore, con movimenti misurati del polso la proprietaria di Scribbulus faceva ondeggiare la bacchetta in sorbo, perché questa guidasse il movimento di un annaffiatoio in latta, fatto levitare e dondolare a mezz'aria allo stesso ritmo, per raggiungere tutti i vasi che pendevano dalla scala. Avendo lasciato la postazione dietro il bancone scoperta, tendeva le orecchie per udire il trillo del campanello e di tanto in tanto guardava verso gli scaffali e verso la porta d'ingresso, per cogliere un cliente che potesse aver bisogno di aiuto. Si perse qualche istante nell'ammirare i primi fiori selvatici che stavano finalmente tornando al loro posto sotto il gradino al di fuori della bottega e i vasetti si bearono di qualche goccia d'acqua in più.
Ripose l'annaffiatoio in latta nel retrobottega e fece ritorno appena in tempo al bancone, mentre un bambino le chiedeva di poter vedere la selezione di inchiostri GLOM e un nonnetto si grattava la barba cercando di leggere il catalogo attraverso gli occhialetti. Eleanor lasciò al primo uno scrigno da esplorare sulle poltroncine del negozio e indirizzò il secondo al reparto scultura. Quando il campanello dorato posto all'ingresso tintinnò di nuovo, Eleanor si stava per l'appunto liberando e, accompagnato mr Kettergrass tra le paste modellabili, trovò al bancone il suo Aiutante di vecchia data, fuori dal suo turno di lavoro.
«Buondì, carissimo! Proprio non riesci a tenerti lontano da qui, eh! Il Crogiolo è pronto ad accoglierti, avevo appena rimpinguato il vassoio di biscotti».
Un sorriso allegro le riscaldò le gote e gli rivolse un occhiolino. Non poté non sorprendersi del fatto che, nonostante ormai Scribbulus fosse diventato un luogo di routine per il suo Aiutante, questi continuasse a recarvisi spesso, portando con sé qualcuno sempre nuovo, senza mai farsi venire a noia il Crogiolo. Annuì con semplicità alle sue richieste e agitò la bacchetta rapidamente, spalancando il registro del Club, per aggiornare l'iscrizione, e appellando un articolo. Un set di tempere volò in alto sulle loro teste, sfiorando il soffitto in legno della bottega. Come piccolo omaggio alla fedeltà del suo stesso Aiutante, la titolare non gli preparò il set richiesto da sei elementi, ma compose la scatolina inserendovi dodici elementi, spaziando nelle tonalità in modo che potessero essere efficaci nel creare infinite possibilità miscelando più colori. Gli comunicò il totale di quattro galeoni e dodici falci, per le tempere e il rinnovo dell'iscrizione, ma rimase in attesa degli altri acquisti che le aveva anticipato. Nell'istante in cui agitò la bacchetta in sorbo per incantare una piuma di Fwooper per scrivere la data di quel giorno accanto al nome di Tarabay, il campanello dorato posto all'ingresso trillò ancora.
«Capitana! Che bello poterla accogliere da Scribbulus, bentornata. Come vanno le cose in sala comune?».
Spostò lo sguardo sulla leonessa, con un vago nodo che le stringeva la gola nominando la sala comune senza farsi venire gli occhi lucidi dalla nostalgia. Far parte del mondo dei grandi significava un sacco di cose, tra queste il doversi pensare Grifondoro e portare i ricordi degli anni in dormitorio senza castarsi un Aguamenti sugli occhi.
Curiosa del piano di Desmond, non intervenne per lasciare spazio alla scelta di Maya, ma cercò di facilitarla facendo scivolare sul bancone i cataloghi colorati.
«Ecco qui il Catalogo di Scribbulus, qui può sfogliare i Cataloghi Cromatici, mentre qui le lascio il listino speciale A Scribbulus Carol e quello dedicato a Hogwarts, Hogwarts on ink-track».
Dirac, il gatto nero d'inchiostro, miagolò attorcigliando la coda alla balaustra della scala a chiocciola che portava al Crogiolo.
view post Posted: 19/3/2024, 16:20 Markus Macallan - Infermeria
//Continua da qui.

Markus aveva fatto strada con lei e Maxìme dal Campo di Quidditch fino al pianerottolo dell'Infermeria del castello. Prima di ogni nuova rampa di scale, Eleanor si era assicurata che il dolore non si aggravasse e che la botta subìta al fianco sinistro non gli impedisse di procedere su per le scale, gradino dopo gradino (e per fortuna la scalinata, quel giorno magnanime, non ne aveva fatto sparire alcuno). Cercò di distrarre il Corvonero con qualche chiacchiera, chiedendogli se conoscesse questo o quel ritratto su per le scale, al fine da impedirgli di pensare al dolore. La Medimaga lo scortò oltre la porta dell'Infermeria subito dopo aver accompagnato a un lettino Maxìme, introducendosi per una seconda volta al personale dell'Infermeria.
«Salve! Provengo ancora dall'allenamento di Corvonero. Macallan è stato colpito da un Bolide al fianco sinistro: ho applicato della Pasta per Ematomi e delle bende per fissarla».
Si spiegò brevemente e attese qualche istante prima di allontanarsi, aspettando eventuali ulteriori richieste o indicazioni. Rivolse un sorriso incoraggiante allo studente ferito e, congedatasi dallo staff, tornò al campo per poter prestare assistenza fino alla fine dell'allenamento.
view post Posted: 19/3/2024, 16:19 Maxìme Delacroix - Infermeria
//Continua da qui.

Avendo lavorato per lo più all'esterno dei territori di Hogwarts, era da molto tempo che non si occupava di accompagnare i giocatori feriti da allenamenti e partite in Infermeria. Gli spalti le erano rimasti familiari e ancor più piacevoli dalle ultime occasioni di tifo in compagnia, ma avere un posto in prima fila agli allenamenti portava con sé un certo piacere differente.
Nel tornare a ripercorrere il tragitto dal campo di Quidditch all'Infermeria del Castello, il corpo di Eleanor si mosse in modo autonomo, offrendo compagnia ai due Corvonero che erano stati abbattuti dai bolidi. Offrì aiuto a Delacroix nel salire le scale, cercando di distrarlo di gradino in gradino chiedendogli se gli fosse mai capitato di scambiare quattro chiacchiere con questo o con quel quadro. Una volta sul pianerottolo della destinazione, gli rivolse un sorriso sereno e si affacciò all'interno dell'Infermeria, ricercando con lo sguardo il personale, che salutò cordialmente.
«Salve! Provengo dall'allenamento di Corvonero. Delacroix è stato colpito da un Bolide alla spalla sinistra: ho applicato della Pasta per Ematomi e delle bende per fissarla».
Descrisse brevemente la problematica e attese di ricevere ulteriori eventuali domande. Dopodiché si congedò solo momentaneamente, per tornare ad accompagnare anche l'altro ferito all'interno.
view post Posted: 19/3/2024, 16:17 Hawkeye - Campo di Quidditch
La pioggia rigava l'ombrellino a righe che Eleanor aveva evocato attraversando il campo, a passi lunghi e frettolosi, per aggirarsi tra le ombre proiettate sull'erba dai giocatori bronzo-blu che ancora volteggiavano a mezz'aria. Notò il movimento istintivo di Desmond e gli rivolse un cenno con la mano, per salutarlo e per fargli intendere che presto i suoi compagni avrebbero ricevuto le cure migliori, presso l'Infermeria del castello. Rivolse un sorriso alla Capitana e, prima che questa potesse far muovere i giocatori infortunati, evocò un ombrello a pois sulle loro teste.
«Agnes, cara, sono qui in veste di Medimaga. Se vuole, può tornare a dedicarsi all'allenamento, accompagnerò i due giocatori feriti dal Bolide in Infermeria».
Spostò brevemente lo sguardo dalla strega ai Corvonero che svolazzavano sopra le loro teste, dopo essere stati strigliati ben benino per varie disattenzioni. Nel frattempo, si avvicinò a Maxìme Delacroix e si inginocchiò accanto a lui.
«Maxìme, sono qui come Medimaga. Può scoprire parzialmente la zona colpita, così che possa applicarvi della Pasta per Ematomi e bendare, prima di condurla in Infermeria?».
Posò lo sguardo sullo studente, sapendo che anch'egli conoscesse benissimo quelle procedure. Gli spalmò un'abbondante dose di Pasta per Ematomi sulla spalla sinistra, poi castò un Ferula puntando la bacchetta in un angolo vuoto del campo, raccolse con cura le bende e le avvolse per tener salda la zona lesa.
Gli chiese di aspettare qualche istante, per poi avvicinarsi a Markus Macallan, colpito pochi istanti dopo di lui.
«Markus, sono la Medimaga di turno. Riesce a scoprire parzialmente la zona colpita, così che possa applicarvi della Pasta per Ematomi prima di condurla in Infermeria?».
Aspettò che l'altro le agevolasse le operazioni di cura, poi scaldò tra le mani e applicò una buona dose di Pasta per Ematomi sul fianco sinistro del giocatore. Al riparo dalla pioggia sotto l'ombrellino, con altre bende fissò la Pasta gialla.
Senza lasciarsi distrarre, seguì l'azione che aveva portato Henry Spendragon pericolosamente vicino a un Bolide. Concluse quelle operazioni, cercò l'attenzione di entrambi con un sorriso rassicurante e con loro abbandonò l'ovale per condurli all'interno del Castello, fino all'Infermeria.

//Continua qui e qui.
view post Posted: 12/3/2024, 16:25 EVENTO: Festa di San Patrizio - Testa di Porco
Mi iscrivo anch'io.
(Molto competitivi!)

Eleanor Corbirock
view post Posted: 10/3/2024, 19:15 Bacheca del Wizengamot - Wizengamot
Confermo la mia presenza e l'intenzione di mantenere la carica.
Eleanor Corbirock
view post Posted: 5/3/2024, 20:09 Acquisti a Scribbulus - Scribbulus
In equilibrio sulle punte dei propri stivaletti color vinaccia sui primi gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore, con movimenti misurati del polso la proprietaria di Scribbulus faceva ondeggiare la bacchetta in sorbo, perché questa guidasse il movimento di un annaffiatoio in latta, fatto levitare e dondolare a mezz'aria allo stesso ritmo, per raggiungere tutti i vasi che pendevano dalla scala. Avendo lasciato la postazione dietro il bancone scoperta, tendeva le orecchie per udire il trillo del campanello e di tanto in tanto guardava verso gli scaffali e verso la porta d'ingresso, per cogliere un cliente che potesse aver bisogno di aiuto. Da quella prospettiva, aveva notato un particolare fuori posto. Saltati un paio di gradini, si era portata fino all'uscio del negozio e da lì aveva soffocato in gola sbuffi teatrali: un unico raggio di sole solleticava la faccia rotonda del pupazzo di neve che dei bambini avevano costruito appena fuori dalla bottega. Quel raggio di sole inspiegabilmente aveva superato la coltre di nubi di quella fredda giornata, andando a ricadere con fatale precisione proprio sul pupazzo, facendolo già sciogliere un po' fino a perdere il naso-carota. Eleanor non aveva perso tempo: con una stoccata rapida della bacchetta aveva spostato il pupazzo di neve un po' più in là lungo la via, aveva poi raccolto la carota e la aveva infilata nuovamente al posto che le spettava.
Rientrata al tepore della bottega, fu lieta di scoprire che il pupazzo fosse ancora visibile dall'interno, al limitare della vetrina di sinistra. Ripose l'annaffiatoio in latta nel retrobottega e fece ritorno appena in tempo al bancone, mentre un bambino le chiedeva di poter vedere la selezione di inchiostri GLOM e un nonnetto si grattava la barba cercando di leggere il catalogo attraverso gli occhialetti. Eleanor lasciò al primo uno scrigno da esplorare sulle poltroncine del negozio e indirizzò il secondo al reparto scultura. Quando il campanello dorato posto all'ingresso tintinnò di nuovo, Eleanor si stava per l'appunto liberando e, accompagnato mr Kettergrass tra le paste modellabili, trovò al bancone una studentessa di Hogwarts intenta a sfogliare il catalogo.
«Buondì, cara! Benvenuta da Scribbulus!».
Un sorriso allegro le riscaldò le gote per accogliere la studentessa. Appellò alcuni articoli di cancelleria magica facendo ondeggiare la bacchetta, seguendo l'elenco dettato dall'autorevole scuola di Hogwarts a tutti i suoi studenti.
«Per tutti i rifornimenti necessari al nuovo anno a Hogwarts può acquistare il Set Base per sette galeoni e un falci, ma con esso può approfittare della promozione per scegliere, con solo sedici falci in più, una piuma differente da quella d'oca, come di civetta delle nevi, gufo reale o cacatua. Trova queste specifiche nel Catalogo, ma mentre preparo i suoi acquisti se vuole può sfogliare il Catalogo Cromatico dei Sottotoni GLOM o il listino speciale A Scribbulus Carol, le novità di questo periodo. Le lascio tutto qui!».
Srotolò alcune pergamene, una in toni cupi e scuri, l'altra che guizzava di rosso e oro.
«Con la spesa di oggi potrebbe iscriversi gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus: avrà accesso ai Nontiscordardimé, al Gioco della Piuma dell'Oca e al Crogiolo. Trova tutto descritto su questa pergamena, mentre su quest'altra… be', è il mese dell'amore! Le consiglio di dare un'occhiata alla nostra Promozione Amortentia, soprattutto se le interessa fare qualche acquisto da Mondomago, perché con l'acquisto del Set Base (che contiene almeno una coppia di inchiostri) si è assicurata un buono sconto da ben cinque galeoni all'Emporio!».
Indicò le due promozioni attive in quel periodo, stringendo la bacchetta tra le dita per infilare piuma, inchiostro e pergamene in una borsa in carta turchese. Le consigliò di visitare Mondomago con un occhiolino, facendo scivolare sul bancone il buono sconto.
«Ecco a lei! La ringrazio per aver scelto Scribbulus!».
Il rumore di un lieve trambusto dietro qualche scaffale si sostituì al suo chiacchiericcio: sicuramente qualche Penna Draconica era stata stuzzicata da Dirac, il gatto nero come l'inchiostro che la seguiva un po' ovunque. Eleanor sorrise e Dirac miagolò, ricercando il calore di quel raggio di sole che poco prima aveva fatto perdere il naso al pupazzo di neve davanti alla vetrina.
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