| Si era distratta: per una minuscola frazione di secondo si era completamente scordata del pericolo che correva la propria bottega, sull'orlo del precipizio del caos primordiale. Dimentica, era rimasta china su una pergamena per appena qualche minuto di troppo, nel tentativo di farci Apparire la soluzione dell'orbita che stava studiando (oh, magari fosse stata Trasfigurazione, dove le sarebbe bastato far Apparire davvero robe dal suo cappello a punta!). Quel caos primordiale, cui l'orizzonte degli eventi di un buco nero faceva un baffo, si stava, per l'appunto, raddrizzando le vibrisse, spargendo rosa horklump e blu occamy in polvere dappertutto. Alfred Dirac, un micio solitamente color dell'inchiostro più cupo, si era presentato a ms Chiching chiazzato dei colori dell'autunno e di alcuni campioncini in polvere dei Sottotoni GLOM: l'anziana aveva riso, appena prima di svoltare verso la sezione di carta e pergamena, alla ricerca degli ultimi colori di fogli origami. Dietro la vecchina, il campanello posto sul portone di ingresso annunciò Desmond, al di fuori del suo turno di lavoro. «Desmond, caro, non ce la fai proprio a stare lontano da qui!». Eleanor gli rivolse un sorriso divertito, sollevando il capo da quella pergamena prolissa tanto lunga che la fine si perdeva sotto il bancone, piena di calcoli che interessavano solo a lei. «Come sempre, gentilissimo. La frenesia di questo Natale ha preso anche me, devo dire che mi sto divertendo molto e stancando poco a indirizzare i clienti in questo o quel reparto alla ricerca di idee regalo. E tu come stai?». Posò lo sguardo sul Corvonero, rendendosi conto che riusciva a vedergli il collo e fuori nevicava, per tutte le stelle di Shah! «Desmond! Ma ti pare il caso di andartene in giro senza una sciarpa, con il gelo che c'è fuori? Ti hanno mica infestato le orecchie i gorgosprizzi?». Lo guardò con bonaria aria di rimprovero, poi ascoltò attentamente la sua lista della spesa, Appellando con cura gli articoli man mano che li citava, per non perderne neanche uno. «Nessun problema con i conti, figurati. Ti confesso che mi piace maneggiarli! Dunque, applicando il 50% di sconto agli inchiostri, considerando il tuo Nontiscordardimé, applicando il 20% a tutto il resto, meno un galeone... paghi tredici galeoni e sedici falci. Due lanci al Gioco della Piuma dell'Oca, prego!». Agitò la bacchetta e, mentre le impacchettava gli acquisti, da uno scrigno in cartoncino doppio e pesante di un leggero celeste fece levitare il dado da gioco. Quando lanciato, questo mostrò un sei (e la pedina blu notte di Desmond avanzò come un razzo dal numero quarantatré al numero quarantanove) e un due: saltò purtroppo una casella premio, ma si mosse più avanti di tutte le altre pedine. L'ascesa orgogliosa venne un attimo messa in difficoltà da una scivolata sull'inchiostro versato sulla casella numero cinquantuno, ma questa mossa portò Desmond ancor più avanti, facendogli guadagnare la cinquantaduesima casella. Eleanor congiunse le mani allegramente e intrecciò le dita sorridendo, sperando che il suo Aiutante riuscisse presto a guadagnarsi il titolo di Re del Gioco della Piuma dell'Oca. «Grazie per aver scelto Scribbulus per i tuoi regali di Natale, spero faranno felici le persone a te vicine». Gli sorrise con più dolcezza, poi spinse nella sua direzione sul bancone la busta, contenente: il primo pacchetto avvolto in una carta verde lucida, elegante come il raso, chiuso con un fiocco ornato da un rametto di abete fatto di carta che profumava di bosco; l'Inchiostro Fruttato era chiuso in una scatolina cubica dorata, imbottita all'interno da trucioli di pergamena rossa e verde, mentre sulla cima vi era stato apposto un ricco fiocco bianco e scarlatto; l'Inchiostro Striato era chiuso in una scatolina a forma di piramide e il cartoncino spesso che la costituiva sfumava dal cremisi al miele, chiuso sulla punta da un nastro rosso fuoco; infine, la Gomma Magizoologa era stata posta in un piccolo astuccio avvolto in due strati di carta traslucida e chiuso da un fiocco argenteo.
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