| L'arrivo di ottobre aveva cosparso il corpo di Eleanor di brividi e non era stata colpa dei primi spifferi freddi (ai quali aveva preparato tanto se stessa quanto le rose del suo giardinetto, sferruzzando e avvolgendo lana attorno alle loro spine delicate). All'inizio del mese si era svegliata accogliendo la nebbia che iniziava ad ammantare la via di Hogsmeade al mattino e poi aveva ricollegato quei brividi a delle scintille di creatività sotto la pelle. Quelle sensazioni erano state finemente tradotte in ricette, progettate, calcolate, sottoposte all'accademia e pubblicate in un listino tanto nuovo di zecca quanto... rancido. Proprio quando il campanello dorato posto all'ingresso tintinnò, la titolare della bottega stava per aggiungere un ultima goccia di verde acido a una boccettina apparentemente rotta, prototipo della collezione per Halloween. Annunciò ad alta voce “Arrivo!” e agitò la bacchetta un paio di volte, poi ripose gli strumenti e lasciò la boccetta su cui stava lavorando sul bancone da creazione, aspettando che il colore sedimentasse. Ravvivò i vividi capelli rossastri dietro le orecchie e tornò dietro il bancone con un lieve sorriso di scuse. «Mi perdoni, avevo per le mani un colore delicato e… Desmond, caro, non la aspettavo così presto!». La proprietaria della bottega riconobbe il suo Aiutante e il sorrisino di scuse di chi temeva di aver fatto aspettare qualche minuto di troppo un cliente al bancone si tramutò in un sorriso ben più allegro. «Sì a tutto, certo. Quale Nontiscordardimé vuole scegliere? Se preferisce, può tenere due Nontiscordardimé, dunque il Blocco-Appunti e un altro da comunicarmi o acquistare oggi». Occhieggiò il vasetto sul bancone, dove i fiori di myosotis tenevano il conto delle scelte dei clienti del negozio. Tra i piccoli fiori blu, vi era anche quello nato per l'acquisto ricorrente di Desmond. «Dieci galeoni e sei falci per una Piuma Lunare, sei galeoni e sei falci per un inchiostro color Galassia… ottima scelta, tra l'altro! Credo sia uno dei colori meglio riusciti tra i GASP, almeno a mio gusto. E un inchiostro fruttato alla mela, dicevamo, per due galeoni e cinque falci. In totale, paga diciotto galeoni esatti, considerando il buono sconto da un galeone. Si ricordi anche degli altri due sconti in suo possesso! E…». Eleanor stava per chiedergli se volesse dei pacchetti e… se gradisse carta, fiocchi, nastri e… se volesse lanciare subito il dado e… la bacchetta di Eleanor sprizzò scintille e il cuore le si ingrandì nel petto, rischiando di balzarle fuori e inglobare Desmond, il bancone e tutto il negozio, compresa la cara e anziana signora Chiching che stava ticchettando molto piano i suoi tacchetti nel reparto di scultura in quel momento. Ascoltò le parole di Desmond in silenzio, il suo cuore si ridusse a un bottone sentendolo aprirsi a lei così. Un sorriso grande grande le tremò sulle labbra, contenendo con grosse difficoltà la commozione. Eleanor sollevò la bacchetta e appellò dal retrobottega un sacchetto di ritagli e trucioli colorati, lo portò sulle loro teste e lo fece scoppiare lì. Una pioggia di ritagli di carta colorata, sbrilluccicosa o di diverse grammature piovve su di loro, aprendo i festeggiamenti. «Oh, cielo, Desmond, come farei senza di lei! Menomale che si è ricordato lei di questo nostro incredibile anniversario!». Agitò nuovamente la bacchetta, spalancando lo scrigno che conteneva il dado del gioco della Piuma dell'Oca. «Tre lanci! Li faccia ora, vado a recuperare qualcosa per festeggiare, per Morgana e Gunhilda!». Il dado lanciato mostrò in ordine un cinque (e la pedina superò tristemente l'ultima casella: la raggiunse e tornò indietro di uno). Fu l'inizio della fine: le scale di Hogwarts rappresentante sul tabellone si mossero e fecero approdare la pedina di Desmond sulla numero trentatré. Da quella bassa posizione (sigh), un cinque lo portò fino alla numero trentotto e un altro lo spostò, infine, alla quarantatré. Con un sorriso, nel frattempo, Eleanor si dileguò, sparendo oltre il retrobottega. Appellò dal Crogiolo il vassoio di soffici muffin al cacao e al cioccolato bianco (era un'emergenza, per quel pomeriggio il Crogiolo sarebbe stato sprovvisto di dolcetti!), che aveva sfornato presto quella mattina. Poi mise in funzione il set da tè incantato che aveva acquistato da Mondomago. «Tè? Vaniglia o caramello?». Chiese alzando un po' il tono di voce, per farsi udire mentre ella ancora rimestava e pasticciava oltre la porta del retrobottega. Tornò dall'altro lato del bancone accompagnata dal fischio della teiera, dal profumo intenso di cioccolato dei dolcetti e da due tazzine levitanti, contenenti già il tè bollente. Con un sorriso, abbracciò Desmond e gli posò (un po' a tradimento, lo riusciva ad ammettere) sui capelli corvini una corona in lucida carta origami dorata. «Buon anniversario, Desmond!». E strinse una tazzina tra le dita per fare cin cin.
Edited by Eleanor Corbirock - 10/12/2023, 19:44
|