Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Heather Blishwick

view post Posted: 29/6/2020, 21:06 They say we crazy, we say it's cool - Campo di Quidditch
La sferetta alata avrebbe condotto Heather fino ai pali Nord, dove avrebbe eseguito una delle sue mosse preferite, lo slaloom. Imprecando tra sé e sé, la ragazza avrebbe decelerato quel tanto che bastava a non schiantarsi contro gli ostacoli, indirizzando con precisione la Nimbus ora a destra ora a sinistra, e una volta uscita dall'area di punteggio, si sarebbe nuovamente appiattita sulla sua cavalcatura, costringendola ad imitare la strettissima curva che il Boccino aveva intrapreso lungo gli spalti tra le torrette di Tassorosso e Corvonero. Stavolta, la sua traiettoria verso il basso non si sarebbe arrestata, ma avrebbe scartato a destra, e per un po' Heather sarebbe stata costretta a strizzare gli occhi contro gli schizzi di fango che si sarebbero sollevati per via della bassa quota a cui avrebbe dovuto volare. Con le nocche bianche per lo sforzo di sterzare prima, e di mantenere salda la traiettoria poi, i piedi e le gambe sarebbero stati raccolti il più vicini possibile al corpo, in modo da evitare la reale possibilità di sfiorare il suolo e mandare a quel paese traiettoria di volo ed equilibrio della scopa. Dopo pochi metri, per fortuna, il Boccino si sarebbe rialzato, puntando verso il centro del campo con una traiettoria lineare che avrebbe fatto immediatamente drizzare le antenne da Cercatrice di Heather. Dopo aver sollevato la scopa in maniera adeguata per seguire il risollevarsi del Boccino, avrebbe lanciato un veloce sguardo di ricognizione a Lia, alla quale sicuramente la possibilità di cattura del Boccino non era sfuggita. Dopo aver assestato una breve spallata preventiva, si sarebbe concentrata sullo scatto in velocità che le avrebbe permessi la cattura del Boccino. Col petto parallelo alla Nimbus, si sarebbe diretta leggermente a sinistra, in modo da porgere il proprio lato destro al boccino. Spingendo un'ultima volta in velocità, avrebbe allungato il braccio destro verso l'esterno, soltanto nel momento in cui si sarebbe trovata ad un paio di secondi di distanza dal Boccino. Con il gomito leggermente piegato e il pugno chiuso, la londinese avrebbe brevemente pregato che anche oggi gli dei le fossero propizi e che, nonostante le inumane condizioni metereologiche e lo stato inzuppato della sua divisa, la manica si sarebbe aperta in maniera adeguata da catturare il Boccino.
view post Posted: 29/6/2020, 20:42 They say we crazy, we say it's cool - Campo di Quidditch
Dopo aver rischiato lo scontro con il bolide, Heather avrebbe continuato ad inseguire il Boccino, con una piccola parte del suo cervello che ancora tremava al pensiero della palla di metallo che le si era parata davanti. Il folle inseguimento del Boccino sarebbe continuato verso l'alto, e Heather si sarebbe appiattita sulla scopa per scattare in velocità, secondo le istruzioni urlate dalla Celebrian sopra al fischio del vento e al rumore della pioggia. Raggiunta una quota di circa quaranta metri, avrebbe dovuto sterzare bruscamente verso il basso, rialzandosi dal manico per "inchiodare" il più velocemente possibile e non perdere di vista il Boccino, che aveva deciso di precipitarsi verso il suolo. Con tutti i muscoli delle braccia che urlavano per lo sforzo di costringere la scopa a quella manovra improvvisa, avrebbe diretto il manico della Nimbus verso il prato sottostante, tornando ancora una volta ad appiattirsi sul legno. Come temeva, il malefico pallino alato aveva deciso di rialzarsi soltanto a meno di un metro dal suolo, costringendola ad eseguire l'ennesima Finta Wronski per non spiaccicarsi nel fango. Calcolando i dieci centimetri di manico davanti a lei, e i venti di coda alle sue spalle, avrebbe considerato una ventina di centimetri di scarto, risollevando il muso della Nimbus ad un paio di metri da terra. Con i muscoli addominali che si ribellavano al secondo forte sforzo di sollevamento in pochissimo tempo, avrebbe inseguito il Boccino fino alla torretta di Serpeverde, dove sarebbe stata costretta a rallentare per girare intorno alla stessa un paio di volte seguendo la scia della pallina alata. Successivamente, avrebbe dovuto ripetere la stessa cosa con la torretta di Grifondoro. A quel punto, la londinese avrebbe dovuto imbastire un'andatura a zig-zag, sporgendosi leggermente dalla scopa a seconda degli spostamenti per mantenere l'equilibrio. Questa traiettoria l'avrebbe portata verso il centro campo, dove avrebbe dovuto fare particolare attenzione a non investire i suoi compagni di squadra che si stavano allenando con la Pluffa. Eccezionalmente consapevole della direzione che le sue mani facevano intraprendere al manico della Nimbus, avrebbe cercato di evitare i Cacciatori, pur non decelerando particolarmente nel suo inseguimento.
view post Posted: 26/6/2020, 22:26 They say we crazy, we say it's cool - Campo di Quidditch
Terminato il riscaldamento, i muscoli di Heather furono felici di potersi riposare momentaneamente in sella alla scopa. Seguendo le istruzioni della capitana, Heather si sarebbe librata in alto, cominciando a scandagliare con lo sguardo l'area del campo, gli anelli, gli spalti, le torrette, i suoi stessi compagni, ogni anfratto dove il Boccino potesse nascondersi o mimetizzarsi. Ad un certo punto, avrebbe visto Lia muoversi di scatto come se avesse avvistato il Boccino tra le torrette di Grifondoro e Serpeverde, e la londinese si sarebbe lanciata all'inseguimento, sperando che l'avvistamento dell'avversaria fosse vero. Rivelatosi tale, l'inseguimento sarebbe cominciato appieno. Stringendo fermamente la scopa, e cercando di dimenticare la pioggia che imperterrita cadeva attorno a lei, Heather avrebbe dovuto spingere abilmente il manico della Nimbus ora di qua, ora di là, cambiando costantemente la posizione del proprio busto sulla scopa e stringendo forte la cavalcatura con le gambe, in modo da seguire il forsennato movimento ondulatorio del Boccino verso gli anelli Sud. A metà ovale, Heather sarebbe stata costretta ad una brusca frenata e inversione di rotta, per seguire la stretta inversione ad U del suo obiettivo. Con movimenti ormai quasi familiari, avrebbe costretto la coda della scopa a compiere una traiettoria più ampia rispetto alla punta, in modo da risparmiare e guadagnare terreno allo stesso tempo. Successivamente, avrebbe spinto nuovamente il manico di scopa verso sinistra per seguire lo scarto del boccino, controbilanciandosi in sella alla Nimbus per non cadere. Piegantosi leggermente sul manico per guadagnare velocità e puntando in basso, avrebbe seguito la traiettoria a bassa quota del boccino, eseguendo uno slaloom tra i pali in cui la precisione avrebbe avuto la priorità sulla velocità, dato che rischiare di urtare i pali con la saggina o il terreno con i piedi avrebbe potuto avere conseguenze non belle. A quel punto, Heather avrebbe dovuto seguire un'improvvisa ascesa perpendicolare del boccino, avvinghiandosi alla Nimbus con tutti gli arti e piazzando entrambi i piedi sui suoi fidati poggioli, dopo aver strattonato con forza il manico di scopa verso l'alto. Proprio allora, un sibilo sinistro sarebbe giunto alle orecchie di Heather al di sopra del rumore della pioggia, e la londinese si sarebbe resa conto di essere nel mirino di un Bolide. Senza potersi concedere neanche un secondo di panico, la ragazza avrebbe sterzato bruscamente ma prontamente, sperando di evitare il Bolide più che credendo di riuscirci davvero, cercando di continuare a seguire il battito d'ali dorate del Boccino almeno con un occhio.
view post Posted: 26/6/2020, 22:06 They say we crazy, we say it's cool - Campo di Quidditch
Quel giorno, Heather si recò all'allenamento di Quidditch di pessimo umore. Non soltanto pioveva a dirotto (anche oggi), ma la ragazza aveva la netta sensazione di trovarsi in preda a quegli inspiegabili sbalzi ormonali che tanto tormentano le adolescenti, che in quel momento le faceva vedere tutto nero. Con un inspiegabile misto di rabbia e tristezza, si era diretta al campo da Quidditch con la Nimbus sotto braccio, i capelli legati in una coda alta per praticità. Morgana introdusse il riscaldamento con apparente entusiasmo, il che fece ben poco per scaldare l'anima adolescente di Heather. Con un sospiro, la ragazza mise da parte la scopa per dedicarsi agli esercizi di riscaldameto. Avrebbe cominciato a correre, ripetendo a se stessa che avrebbe fatto meglio a darsi una smossa. Avrebbe cominciato con il primo giro di campo: la prima metà del tragitto sarebbe stata compiuta con un'andatura normale. Heather avrebbe spinto su cosce e polpacci, non troppo veloce da stancarsi subito, ma neanche troppo lentamente da rimanere indietro. Avrebbe automaticamente cominciato il familiare esercizio di controllo della respirazione, che l'avrebbe portata ad inspirare ed espirare con un ritmo costante per mantenere costante anche il battito del cuore, mentre le braccia accompagnavano l'andatura muovendosi in maniera alternata lungo il busto. A metà giro, avrebbe assunto un'andatura diversa, portando i palmi delle mani dietro i glutei e facendo in modo che i talloni li toccassero ad ogni passo. Terminato il primo giro, si sarebbe dedicata allo skip alto, portando le ginocchia in alto ad ogni passo affinché l'articolazione risultasse alla stessa altezza del bacino. Cercando di mantenere il busto e la testa dritti e allineati nonostante l'andatura innaturale, i muscoli addominali si sarebbero contratti e le braccia sarebbero tornate ad accompagnare il movimento muovendosi alternatamente lungo i fianchi. Dopo aver schizzato quella che le parve una quantità eccessiva di fango con le proprie pedate, Heather avrebbe raggiunto nuovamente la metà campo, e a quel punto si sarebbe potuta dedicare alla corsa incrociata. Dando le spalle agli spalti, avrebbe utilizzato un'andatura laterale portando il piede destro esternamente al sinistro, per poi riposizionare quest'ultimo più avanti in maniera da poter così procedere per il resto della corsa. Terminato l'esercizio, si sarebbe diretta verso il centro del campo, cercando di non pensare al formicolio che già avvertiva nelle gambe, e si lasciò cadere a terra (con una sorta di rassegnato disgusto per via del fango) per eseguire il resto del riscaldamento. Posizionatasi supina, avrebbe piegato le gambe davanti a sé in modo da portare le piante dei piedi a terra e le ginocchia in alto, mentre le mani sarebbero andate ad afferrare la nuca. A quel punto avrebbe eseguito, una dopo l'altra, quindici addominali, cercando di fare leva esclusivamente sui suddetti muscoli senza "tirarsi su" con le braccia dietro la testa. In fase di salita avrebbe espirato, scendendo, avrebbe inspirato. Successivamente, avrebbe cambiato posizione per l'ultimo esercizio del riscaldamento. In posizione prona, avrebbe piazzato i palmi delle mani a terra, alla stessa distanza delle spalle, e puntato le punte dei piedi sul suolo, irrigidendo gambe e busto in modo tale da sollevare tutto il resto del corpo dal terreno. Facendo poi leva sulle braccia, si sarebbe alzata e abbassata quindici volte, cercando di ignorare il bruciore crescente a bicipiti e spalle e il tremore che colse i suoi arti superiori durante gli ultimi piegamenti.
view post Posted: 19/6/2020, 06:47 Song of Storms - Campo di Quidditch
Tra la pioggia battente e il fischio del vento nelle orecchie, le parole di incoraggiamento della capitana giunsero fioche a Heather, ma non abbastanza perché la ragazza non ne sentisse l'effetto rinvigorente. Ormai dimentica dei vestiti zuppi e del freddo che a fine allenamento le si sarebbe probabilmente infilato nelle ossa, Heather avrebbe stretto il manico di scopa con ancora più decisione e avrebbe nuovamente cambiato rotta, dirigendosi verso il centro del campo per rimanere nella scia del Boccino. Il malefico essere l'avrebbe costretta a strani cambi di direzione che l'avrebbero costretta a continuare ad aggiustare la sua postura sulla Nimbus in modo da mantenersi bilanciata. Ad un certo punto, avrebbe preso a compiere uno strano movimento ondulatorio dal basso verso l'alto. Heather avrebbe avvicinato il petto al manico della Nimbus per aumentare la velocità, limitandosi a spingere la scopa ora un po' in alto, ora un po' in basso, per rimanere sempre in coda all'obiettivo. A quel punto, avrebbe dovuto strattonare il legno della scopa verso sinistra per virare insieme al Boccino, e avrebbe sollevato repentinamente il busto per frenare l'andatura spedita con cui stava volando, per evitare di spiaccicarsi contro gli spalti tra le torrette di Corvonero e Tassorosso. Sventato lo schianto, avrebbe dovuto virare nuovamente, prima verso l'alto (piedi poggiato contro i poggioli per scongiurare il rischio di scivolata, mani e cosce strette febbrilmente attorno alla cavalcatura) e poi a destra, proseguendo in una traiettoria obliqua che l'avrebbe portata verso gli anelli sud. Raggiunta l'area di punteggio, una fortissima folata di vento avrebbe minacciato di spazzare via la londinese e la sua scopa. La ragazza si sarebbe appiattita il più possibile contro il manico, serrando tutti gli arti in modo tale da assumere una forma più aerodinamica possibile, e non offrire al vento troppa superficie d'appoggio per portarla via. Digrignando i denti e combattendo contro gli elementi, ogni muscolo teso fino all'inverosimile, i suoi occhi avrebbero notato il boccino effettuare un'ennesima inversione di rotta, una strettissima curva ad U che Heather avrebbe cercato di replicare se fosse riuscita a superare l'ostacolo del vento. Costringendo la punta del manico a "ruotare" su se stessa e la coda a compiere una traiettoria più ampia, avrebbe cercato di ottimizzare i movimenti della scopa per compiere la manovra senza perdere tempo prezioso facendo movimenti inutili. A quel punto, avrebbe seguito l'andatura lineare del Boccino verso il centro campo, fondendosi ancora una volta con il manico della scopa per scattare in velocità. Se fosse riuscita ad essere abbastanza veloce, avrebbe potuto approfittare di quella traiettoria rettilinea per tentare la cattura. Schivando un'immaginaria spallata di un cercatore avversario, si sarebbe poi portata leggermente a sinistra del Boccino, determinata ad aumentare la velocità fino al momento perfetto. A quel punto, arrivata a distare un paio di secondi dal boccino, si sarebbe arrischiata ad allungare il braccio destro verso l'esterno, pugno chiuso e gomito leggermente piegato. Avrebbe sperato con tutta se stessa che, per qualche miracolo, la manica della divisa si sarebbe aperta appropriatamente nonostante le condizioni climatiche, e che la presa laterale le sarebbe riuscita ancora una volta.
view post Posted: 15/6/2020, 23:14 Song of Storms - Campo di Quidditch
Con la sensazione di avere vagamente perso la sensibilità alla punta delle dita intirizzite dal freddo e dalla pioggia, Heather continuò la sua folle corsa dietro al Boccino. Ad un certo punto, quest'ultimo si sarebbe riassestato in una traiettoria più o meno orizzontale, permettendo ai muscoli tesi e pieni di adrenalina di Heather di rilassarsi per un secondo. Subito dopo, tuttavia, la londinese avrebbe dovuto strattonare con forza il manico di scopa verso destra per restare nella traiettoria del Boccino, che aveva deciso di dirigersi verso gli spalti. Dopodiché, la ragazza avrebbe dovuto puntare i piedi contro i poggioli in coda alla scopa e avvinghiare ogni singolo muscolo intirizzito attorno al legno della scopa, dopo aver tirato con decisione il manico verso l'alto, per seguire l'ascesa verticale del Boccino verso il cielo, strizzando gli occhi contro la pioggia. Raggiunta un'altezza di trenta metri, si sarebbe trovata costretta a fare un'inversione di centottanta gradi verso il prato del campo da Quidditch. Cominciava davvero a detestare quelle picchiate vertiginose. Per quella che le pareva l'ennesima volta nella sua vita, avrebbe ripreso i calcoli mentali che avrebbero dovuto salvarle la vita nel momento in cui il Boccino avesse deciso di sollevarsi troppo tardi dal suolo. Concedendosi circa due metri e mezzo di scarto dal suolo per restare sul sicuro, Heather avrebbe sollevato il torso precedentemente incollato al manico di scopa e tirato bruscamente il legno verso l'alto, la sensazione che il suo stomaco proseguisse il viaggio verso terra ormai familiare. Il Boccino, che aveva interrotto la sua picchiata leggermente dopo di lei, sarebbe schizzato verso gli Anelli Nord, dove altri giocatori (gasp!) si stavano allenando, e Heather imprecò ancora una volta sottovoce. Una delle cose che preferiva del ruolo da Cercatrice era che non richiedeva particolari interazioni con gli altri giocatori, e le permetteva di avere una certa misura di indipendenza. Ora, Heather si sarebbe appiattita sulla scopa schizzando dietro il Boccino, sperando di non schiantarsi accidentalmente contro uno dei suoi compagni. Cercando di controbilanciare i repentini cambiamenti di rotta muovendosi sulla scopa nella maniera più agile possibile, Heather avrebbe cercato di circumnavigare i portieri senza intralciare il loro allenamento, gli occhi ancora puntati sul Boccino improvvisamente molto più consapevoli del loro campo visivo periferico e delle Pluffe che sarebbero potute apparire da un momento all'altro per finirle dritte in faccia. Continuando a muovere il busto ora da questo lato, ora da quello, avrebbe cercato di seguire il Boccino anche attorno agli anelli delle porte, facendo attenzione a non avvicinarsi al punto di far cozzare nessuna parte della scopa con nessuno di loro, e sperando che la malefica pallina alata decidesse di farsi acchiappare presto.
view post Posted: 13/6/2020, 12:30 Song of Storms - Campo di Quidditch
Heather ascoltò diligentemente le parole della Celebrian, in parte dispiaciuta di non potersi confrontare con un'avversaria, un parte contenta del fatto che le attenzioni della capitana potessero concentrarsi solo su di lei. Quando tutte le istruzioni furono date, Heather inforcò la sua Nimbus e si librò in volo sul campo da Quidditch, decisa a fare del suo meglio nonostante l'assenza di Lia. Avrebbe dovuto semplicemente giocare di fantasia e ripetere l'esercizio della scorsa volta.
Sorvolando il campo a velocità moderata, Heather si sarebbe cimentata nella solita osservazione attenta di ogni particolare, facendo scorrere gli occhi sull'erba del prato sottostante, sullo spazio attorno ai suoi compagni di squadra, attorno ai pali delle porte (con i quali il Boccino poteva facilmente mimetizzarsi) e facendo particolare attenzione alle insenature degli spalti. Dopo alcuni minuti di attenta osservazione, avrebbe avvistato un bagliore sospetto nei pressi della Torretta di Grifondoro. Con una scarica di adrenalina, si sarebbe lanciata attraverso la pioggia in direzione della Torretta, dove avrebbe constatato che effettivamente il Boccino stava roteando vorticosamente attorno alla struttura. Non avrebbe fatto in tempo a raggiungerlo appieno (e a chiedersi come cavolo sarebbe riuscita a farselo scivolare nella manica con quella traiettoria), che il malefico pallino alato avrebbe deciso di sfrecciare verso il centro campo con una traiettoria a zigzag micidiale. Imprecando sottovoce, Heather avrebbe invertito la rotta, sollevando il busto dalla scopa e strattonando lateralmente il manico che stringeva spasmodicamente tra le dita bagnate per timore di farselo scivolare via. Avrebbe inseguito il Boccino cercando di diminuire la distanza che li separava, ma dal momento che gli scarti compiuto dalla pallina erano velocissimi e molto ravvicinati, non avrebbe scartato appieno ogni volta che lo faceva il suo obiettivo. Piuttosto, avrebbe preferito mantenere una traiettoria grossolanamente rettilinea, inclinandosi leggermente da un lato e dall'altro in modo tale che la velocità con cui doveva cambiare direzione non avrebbe influito negativamente sul suo equilibrio. Ignorando la fastidiosa sensazione dei vestiti zuppi appicciati alla pelle, avrebbe stretto le cosce attorno alla Nimbus e puntato bene i piedi sui poggioli, per mantenere la sua presa il più stabile possibile. Allo stesso tempo, si sarebbe tenuta pronta a qualsiasi cambio repentino di traiettoria, ogni muscolo teso per poter cambiare manovra all'istante, se la situazione l'avesse richiesto.
view post Posted: 10/6/2020, 21:40 Song of Storms - Campo di Quidditch
Quel giorno, Heather si era diretta al campo da Quidditch con tutto l'entusiasmo di chi lascia il tepore e l'asciutto del castello per andare ad inzupparsi fino all'osso nella pioggia che sapeva avrebbe flagellato anche quest'allenamento. Stringendosi nel mantello, la londinese aveva raccolto i capelli in una coda stretta e alta e aveva cercato di scacciare via quei pensieri e di ritrovare la solita voglia di volare e farsi valere.
Arrivata a destinazione, Heather abbandonò momentaneamente la sua Nimbus, prevedendo di non averne bisogno per gli esercizi di riscaldamento. Guardandosi attorno, vide due volti nuovi che non riconobbe. Per qualche motivo, non le davano l'impressione di essere novellini. Li salutò con un cenno del capo, ma subito dopo Morgana cominciò a parlare e Heather preferì tacere e ascoltare le istruzioni della capitana. Socializzare era faticoso normalmente, figuriamoci durante un allenamento.
Una volta che gli esercizi furono chiari, Heather si mise in fila davanti all'anello destro della porta Sud e cominciò la sua corsa verso il corrispettivo anello a Nord. Cercò di portare in alto le ginocchia senza perdere l'equilibrio, sempre ad altezza vita. Le braccia si sarebbero mosse avanti e indietro lungo il corpo per assecondare il ritmo e l'andatura della corsa, il braccio destro sarebbe avanzato contemporaneamente alla gamba sinistra, e viceversa. La sfida maggiore fu mantenere il busto perfettamente verticale, sforzo che costrinse Heather ad una posa piuttosto rigida della parte superiore del corpo. Ben presto la ragazza avvertì i muscoli delle cosce cominciare a bruciare, ed ebbe la peculiare sensazione che di lì a poco avrebbe cominciato a sudare, nonostante fosse già zuppa dalla testa ai piedi di pioggia gelida. Raggiunto l'anello destro Nord, si concesse qualche secondo di recupero mentre girava attorno al palo. A quel punto, proseguì con una semplice corsa verso l'anello centrale della porta Sud, cercando di mantenere il ritmo del suo respiro uguale a quello della sua andatura. Spostò la maggior parte del peso sulla punta dei piedi, in modo da non avere un impatto troppo brusco del tallone contro il terriccio bagnato e mantenere un'andatura elastica e leggera. Contemporaneamente, le mani andarono ad ancorarsi sulle spalle, e le braccia cominciarono a ruotare prima tre volte in avanti, poi tre volte indietro, la destra alternandosi con la sinistra. Sciolti così i muscoli di spalle e braccia, Heather raggiunse il palo centrale della porta e ancora una volta. Dopo un altro brevissimo recupero mentre girava attorno al palo, Heather affrontò la corsa saltellata con un sospiro rassegnato. Per qualche motivo, quella le pareva l'andatura più difficoltosa e noiosa. Lungi dall'esprimere ad alta voce questo pensiero, la ragazza accostò i piedi e, cercando di mantenere le punte allineate, portò in avanti e in alto le braccia per aiutarsi con il primo balzo. Cercando di mantenere la postura dei piedi e del resto del corpo in maniera tale da limitare il rimbalzo al contatto col suolo, Heather avanzò faticosamente verso l'anello centrale della porta Nord, tirando un sospiro di sollievo quando terminò l'andatura. L'andatura successiva era più facile, una semplice corsa calciata. Portate le mani dietro ai glutei, Heather avanzò verso l'anello sinistro della porta Sud, facendo toccare il tallone al palmo della mano ad ogni passo. Cercando di mantenere il respiro e il battito del cuore costanti, avrebbe completato anche quell'andatura. Sospirando, si dedicò all'ultima fatica, la corsa laterale. Voltandosi in modo da dare le spalle agli spalti di Tassorosso, cominciò la sua corsa laterale, divaricando le gambe e avanzando con quelli che parevano piccoli balzi, unendo i piedi soltanto brevemente quando entrambe le suole toccavano terra. Contemporaneamente, fece lavorare le braccia in modo che si portassero in alto mentre le gambe si divaricavano, per poi portarle in basso lungo i fianchi quando i piedi si univano sul terreno. Terminato l'esercizio, si sarebbe concessa qualche minuto di recupero, attendendo le prossime istruzioni di Morgana.
view post Posted: 28/5/2020, 09:55 It's Time to Rock - Campo di Quidditch
Ormai Heather non vedeva altro se non la pallina alata davanti a sé. Quasi al rallentatore, avrebbe visto il Boccino calarsi nell'ennesima picchiata, e le sue mani avrebbero automaticamente spinto la Nimbus verso il basso, nella manovra che ormai le era fin troppo familiare. Busto incollato al manico, arti avvinghiati contro il legno, si sarebbe diretta spedita verso il suolo nel suo inseguimento del Boccino. Ancora una volta, si sarebbe vista costretta ad eseguire una Finta Wronsky, visto che il Boccino avrebbe avuto la meravigliosa idea di risollevarsi a meno di un metro la terra. Ormai i calcoli erano quasi automatici. Poco dopo aver strattonato il manico di scopa verso di sé per interrompere la picchiata, sarebbe stata sollevata nel constatare che il Boccino era ancora perfettamente in vista. Senza nemmeno più sentire la pioggia che le cadeva sul volto, Heather si sarebbe lanciata nuovamente all'inseguimento, imitando mossa dopo mossa il percorso scoordinato del Boccino verso la porta. A quel punto, avrebbe ancora una volta dovuto virare, stringendo forte la Nimbus con entrambe le mani e digrignando i denti per lo sforzo di mantenere stabile la traiettoria nonostante stesse cercando di non rallentare in velocità. Il Malefico Pallino Alato si sarebbe esibito in una traiettoria a zig-zag, costringendo la londinese ad imitarne le mosse, strattonando la scopa ora da un lato ora dall'altro. Alcune cartacce portate dal vento avrebbero tentato di impedirle nuovamente la visuale, ma Heather se ne sarebbe liberata con un movimento secco del capo così come aveva fatto precedentemente con la bandierina. A quel punto, le parole della capitana le sarebbero giunte distanti all'orecchio, e la ragazza si sarebbe lanciata in un'ultima, disperata accelerata verso l'obiettivo. La mano destra avrebbe abbandonato il manico di scopa per stendersi davanti a lei, e se tutto fosse andato bene, le dita di Heather si sarebbero finalmente strette attorno al Boccino, proclamando la sua vittoria sull'avversaria.
view post Posted: 27/5/2020, 22:14 It's Time to Rock - Campo di Quidditch
Beatamente inconsapevole di tutto ciò che succedeva attorno a lei (e del bolide che avrebbe potuto farla precipitare al suolo), Heather avrebbe continuato ad inseguire il Boccino, il quale avrebbe ripreso una traiettoria rettilinea, dirigendosi dalla parte opposta del campo. Heather avrebbe aggiustato la propria traiettoria in accordo con quella del Boccino, felice di potersi concedere nuovamente un percorso rettilineo. Ad un certo punto, sarebbe stata costretta ad abbassarsi di quota fino a volare rasoterra. Raccogliendo le gambe e i piedi contro la scopa, in modo da non rischiare che facessero attrito, sarebbe sfrecciata a pochi centimetri dall'erba del campo, strizzando gli occhi contro gli schizzi di fango che si sarebbero sollevati di conseguenza. Era troppo carica e piena di adrenalina per poter permettere a delle misere goccioline di terra di intralciare il suo percorso verso la cattura del Boccino. Quest'ultimo si sarebbe ad un certo punto risollevato con una sorta di traiettoria a spirale, che Heather avrebbe seguito senza particolari difficoltà (dopotutto, aveva compiuto manovre ben più difficoltose), e raggiunta un'altezza di trenta metri, si sarebbe diretto verso gli spalti, con l'apparente intenzione di schiantarsi contro il loro spettatore. Per niente intenzionata a sfracellarsi contro gli spalti, né tantomeno contro un altra persona, Heather avrebbe seguito il Boccino con la tensione di chi spera che cambi traiettoria il più presto possibile. Fortunatamente, il Boccino avrebbe deciso effettivamente di virare brucamente verso destra, e i muscoli pronti di Heather sarebbero scattati immediatamente, strattonando il manico della Nimbus in quella direzione. A quel punto, Heather avrebbe approfittato della traiettoria perfettamente orizzontale del Boccino per lanciarsi in uno scatto di velocità, al fine di diminuire la distanza tra sé e la pallina alata. Con il busto piegato in avanti, quasi parallelo alla scopa, avrebbe incassato le spallate di Lia controbilanciandosi sulla scopa, ricambiando con un paio di spallate da parte sua, ma comunque principalmente concentrata ad accelerare verso la pallina dorata.
view post Posted: 25/5/2020, 12:33 It's Time to Rock - Campo di Quidditch
Heather riuscì a recuperare il senso della vista, solo per accorgersi che il Boccino si era appena lanciato in un'ennesima picchiata verso il suolo. Imprecando tra sé e sé, Heather avrebbe spinto il manico di scopa verso il basso, per cercare di rimanere nella sua scia. Ormai aveva l'impressione che tutti gli arti le si fossero fusi con la scopa, per quanto stringeva forte il manico per evitare di scivolare a causa della pioggia. Avrebbe strizzato gli occhi contro la pioggia nella sua folle picchiata, il petto abbassato a sfiorare la Nimbus per aumentare velocità e aereodinamicità, e mentre l'erba del campo da Quidditch si avvicinava, si sarebbe ritrovata a ripetere mentalmente tutte le considerazioni necessarie ad effettuare una Finta Wronsky nel caso in cui il Boccino avesse deciso di cambiare traiettoria all'ultimo minuto. Ormai era abitudine: dieci centimetri occupati dal manico di scopa davanti a sé, circa venti centimetri di coda dietro di sé. Il suo corpo accovacciato sulla scopa avrebbe occupato circa centocinquanta centimetri della lunghezza complessiva del manico. E infatti, la pallina alata si sarebbe sollevata a meno di un metro e mezzo dal suolo. Heather avrebbe strattonato il manico di scopa verso l'alto leggermente prima, dando priorità alla propria salute piuttosto che alla malefica pallina alata e al rischio di finire spiaccicata contro l'erba del campo nel tentativo di inseguirla. A quel punto, il Boccino si sarebbe diretto verso i pali della porta Nord, e Heather lo avrebbe seguito nel suo slaloom in mezzo alle aste dorate, cercando di mantenere il controllo della scopa in quella manovra senza dover diminuire troppo la velocità di volo. Allora, la ragazza si sarebbe infilata sotto gli spalti, senza avere nemmeno il tempo di pensare a quanto assurda fosse quella mossa del Boccino. Stringendo spasmodicamente il manico di scopa con entrambe le mani, avrebbe continuato la serie di scarti che aveva cominciato tra i pali degli anelli, tentando di evitare i pali in legno che sostenevano la struttura mentre continuava la sua disperata caccia al Boccino. Dopo quella che le sarebbe parsa un'eternità, Boccino e cercatrice sarebbero riemerse dall'altro lato del campo, per poi dirigersi verso la cima della torretta di Serpeverde. Lieta di potersi concedere una traiettoria rettilinea, Heather avrebbe cercato di effettuare uno scatto in velocità, per cercare di recuperare il terreno che aveva perso precedentemente a causa degli ostacoli. Una volta arrivati in cima alla torretta, tuttavia, il Boccino avrebbe cominciato a scendere compiendo numerose giravolte attorno ad essa, e la quattordicenne avrebbe ancora una volta trattenuto il nome di Merlino dal fuoriuscire dalle sue labbra. Spingendo in basso il manico della Nimbus, avrebbe cercato di rimanere nella scia del Boccino, spostando il proprio peso sulla scopa a seconda dei movimenti in modo tale da non perdere l'equilibrio.
view post Posted: 22/5/2020, 20:59 It's Time to Rock - Campo di Quidditch
Quello che Heather aveva avvistato si rivelò essere effettivamente il Boccino. Come consueto, appena avvistato, quest'ultimo cominciò a sfrecciare fuori portata, portandosi verso gli spalti tra la torretta di Tassorosso e quella di Grifondoro con un movimento a zig zag piuttosto confuso. Heather avrebbe stretto le mani attorno al legno in una morsa ferrea, avrebbe ancorato saldamente i piedi ai poggioli in coda e avrebbe stretto con decisione cosce e ginocchia attorno al manico, per evitare di scivolare dalla cavalcatura durante qualche manovra a causa della pioggia incessante. Heather avrebbe assottigliato gli occhi per cercare di non perdere di vista il pallino alato in mezzo alla pioggia, affidandosi soltanto all'istinto e all'intuito per guidare la scopa nelle manovre necessarie per stagli dietro. Avrebbe cercato di dirigere la Nimbus assecondando il Boccino, spostando il centro di gravità del proprio busto per mantenersi in equilibrio durante i vari scarti e cambi di direzione. Avrebbe seguito il Boccino fino a centro campo, dove quest'ultimo si sarebbe impennato e avrebbe compiuto una lunga diagonale fino agli anelli Sud. Senza mollare la presa salda che già aveva serrato sulla scopa, Heather avrebbe spinto in alto il manico della Nimbus, piegando in avanti il busto per approfittare della traiettoria rettilinea per compiere un'accelerata, stando però attenta a non andare troppo veloce. Con quel tempo, non voleva rischiare che una manovra troppo azzardata riuscisse a farle perdere il controllo o la presa sulla scopa. Raggiunti gli anelli Sud, il Boccino avrebbe ristabilito un percorso orizzontale, e Heather avrebbe spinto moderatamente verso il basso il manico di scopa per tornare parallela al terreno. A quel punto, sarebbe stata costretta ad eseguire una stretta inversione ad U per restare nella scia del Boccino; diminuendo la velocità di volo, avrebbe cercato di far virare la propria scopa in modo tale che la coda percorresse una traiettoria più ampia rispetto alla punta del manico, in modo da ottimizzare i movimenti e compiere l'inversione nel minor tempo possibile. Poiché aveva ancora gli occhi fermamente incollati al Boccino, per paura di perderlo tra la pioggia, non avrebbe visito le bandierine staccatesi dagli spalti volare verso di lei, e sarebbe stata quindi presa di sorpresa nel momento in cui la sua preziosa vista si sarebbe oscurata. Senza avere il tempo di pensare, né di andare nel panico, avrebbe scosso la testa una volta con un movimento veloce e secco, cercando di disarcionare l'oggetto non identificato che le si era appiccicato in faccia. Le mani sarebbero rimaste ferme sul manico. La perdita momentanea della vista era una destabilizzazione sufficiente, senza che ci pensasse anche la perdita di presa sulla scopa a farle perdere ancora di più il controllo.
view post Posted: 20/5/2020, 21:10 It's Time to Rock - Campo di Quidditch
Quel giorno, Heather si era recata al campo da Quidditch carica e determinata a fare del proprio meglio. La pioggia sarebbe stato un inconveniente poco piacevole per la Serpeverde, ma non sarebbe riuscita a spegnere la sua voglia di mettersi in gioco.

Ascoltate con curiosità le istruzioni di Morgana, Heather si sarebbe subito data da fare con il riscaldamento. Traendo un profondo respiro, avrebbe cominciato a correre lungo il perimetro del campo, dapprima lentamente, per poi aumentare gradualmente la velocità. Le braccia, leggermente piegate al gomito, si sarebbero alternate dondolando lungo i fianchi con dei movimenti controllati, per accompagnare l'andatura della giovane. Cercando di portare la maggior parte del peso sulla parte anteriore del piede, in modo da mantenere un'andatura più elastica, Heather si sarebbe concentrata sulla respirazione, inspirando dal naso e inspirando dalla bocca, cercando di costringere il proprio cuore e i propri polmoni a seguire il ritmo che gli imponeva. Terminato il primo giro, avrebbe imitato le mosse della capitana, e avrebbe mosso le spalle in un andamento rotatorio, prima la destra e poi la sinistra, per sciogliere anche quella parte degli arti superiori. Avrebbe aumentato leggermente di velocità, sottoponendo cosce e polpacci ad uno sforzo maggiore. Avrebbe poi affrontato il terzo ed ultimo giro di campo con uno scatto ancora maggiore, attenta a poggiare bene i piedi sul terreno bagnato per evitare di scivolare, ma cercando di mantenere comunque la velocità sostenuta. Ignorando la moderata protesta dei muscoli degli arti inferiori, avrebbe completato il giro con il respiro solo leggermente più affannoso, e concedendosi qualche secondo di recupero con dei passi più rilassati, si sarebbe diretta verso il suo manico di scopa per dedicarsi al suo ruolo principale.
Heather si sarebbe librata in aria, cercando di ottenere una visuale ottimale e complessiva del campo. Strizzando gli occhi contro la pioggia, mani ben strette attorno alla Nimbus per evitare di scivolare, avrebbe sorvolato il campo ad una velocità sostenuta, non eccessiva ma nemmeno troppo lenta. Avrebbe scandagliato l'area verde occupata dal prato, osservando poi attentamente i pali delle porte per essere sicura che il Boccino non si stesse mimetizzando attorno agli anelli; avrebbe fatto scorrere gli occhi con attenzione lungo tutti gli spalti (era McBlond quello?!), analizzando con attenzione ogni singola torretta mentre sorvolava il campo, e ad un certo punto, un bagliore dorato in prossimità della torretta di Tassorosso avrebbe attirato la sua attenzione. Stringendo tutti gli arti in una presa ferrea attorno alla scopa, Heather si sarebbe lanciata all'inseguimento di quello che le pareva il Boccino, piegando il busto in avanti incurante della pioggia che cadeva attorno a lei, lo sguardo affilato e la mente focalizzata su un unico obiettivo.
view post Posted: 19/5/2020, 17:25 Confession - La Stamberga Strillante
Alla prospettiva di andare da Isabelle per l'estate, gli occhi di Heather si illuminarono. "Davvero ti farebbe piacere avermi a casa tua? Sarebbe fantastico! Ovviamente, solo se la cosa non da fastidio a tua madre... non ho alcuna intenzione di diventare un'altra causa di conflitto." la Serpeverde conosceva bene lo stress di avere un rapporto conflittuale con un genitore, e non aveva alcuna intenzione peggiorare le sofferenze della sua amica, soprattutto quando le aveva fatto un'offerta così generosa. Quando si rese conto che l'amica non aveva idea di chi fosse McBlond, tuttavia, la castana arrossì leggermente. Dopotutto, ora che ci pensava, Isabelle l'aveva incontrato soltanto quella volta al lago, e all'epoca il ragazzo non si era presentato. Heather stessa ci aveva parlato soltanto una volta in più, un giorno che si era persa nei meandri del castello e si era ritrovata a scendere le scale insieme al Corvonero. Era stato allora che il giovane si era presentato, ed aveva espresso sorpresa per il cognome di Heather. La Serpeverde aveva ripensato così tante volte a quell'incontro, che in qualche modo aveva l'impressione di aver avuto a che fare con McBlond per più di un paio di brevi incontri. La realizzazione la fece arrossire ancora di più. Era normale, che lo scozzese avesse monopolizzato così tanto i suoi pensieri? O erano state le sue parole, più che lui, a farle un buco nel cervello?
"Sì, hai ragione, mi ero dimenticata... McBlond è quel Corvonero che incontrammo quel giorno al lago, ti ricordi? Quello che ci chiese i nostri nomi senza presentarsi e tu quasi lo Schiantasti seduta stante." il ricordo la faceva ancora ridere. McBlond aveva cercato di provocarle col suo modo di fare arrogante, e con Isabelle ci era riuscito alla grande. Heather invece era stata, per qualche strano motivo, intrigata dall'altezzoso diciassettenne. Cercando di non dilungarsi troppo su questo pensiero, Heather si voltò a fronteggiare meglio Isabelle, incrociando le gambe davanti a sé. "Comunque sì, credo che sia abbastanza attendibile. Lui è uno di quei vecchi 'aristocratici' Purosangue, quindi penso che sappia di cosa sta parlando. E poi, perché avrebbe mai dovuto inventarsi una cosa del genere?" anche Heather aveva avuto la sua dose di dubbi, più che altro perché pensava che McBlond la stesse prendendo in giro, considerato lo stato economicamente pietoso della sua famiglia. Eppure il Corvonero era stato serissimo, e Heather non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero che ci fosse qualcosa di più che quel ragazzo nascondeva dentro di sé... cosa, non avrebbe saputo dirlo. Forse era questo senso di curiosità che continuava a farle pensare al Corvo. In risposta alle ultime parole di Isabelle, la castana la guardò aggrottando leggermente le sopracciglia, guardandola perplessa. Non riusciva a capire a cosa si stesse riferendo l'amica, in quella maniera così criptica che di certo non le apparteneva. "Sì, ho spedito un gufo a mio padre, ma ancora mi deve rispondere, se mai lo farà... ma Ricky, che intendi con 'qualcosa di davvero sconcertante'? Cosa ci può mai essere di più sconcertante dello scoprire che la tua famiglia un tempo era ricca, ma col passare delle generazioni ha scialacquato tutto e ora ti ritrovi col sedere per terra?" si accalorò la quattordicenne. Nella mente di Heather c'erano poche cose peggiori dello scoprire che, in un'altra vita, avrebbe potuto possedere molti più beni materiali. Negli ultimi anni, la ragazza si era inconsapevolmente convinta che in qualche modo, i soldi sarebbero riusciti a risanare tutte le ferite che la morte di sua madre aveva aperto all'interno della sua famiglia. Non aveva nessuno con cui prendersela per la morte di sua madre, non poteva arrabbiarsi con un fantasma o parlare a qualcuno che non c'era, e usare l'incompetenza economica di suo padre come caprio espiatorio le permetteva di sfogare tutti suoi sentimenti negativi, senza dover affrontare consapevolmente la traumatica realtà che era l'assenza di sua madre. Tutto ciò stava lentamente logorando i legami tra i Blishwick che erano ancora vivi, e stava trasformando Heather in una persona infida e materialista, senza riuscire a risolvere il problema sottostante che era il lutto irrisolto. Ma Heather, quattordici anni e tanta rabbia, non sarebbe mai riuscita a rendersi conto di tutto questo da sola.
view post Posted: 19/5/2020, 16:25 Waiting for Godot - Grande Scalinata
A quanto pareva, Heather era più in grado di socializzare di quanto non si rendesse conto, o forse Caroline Blake era abbastanza stramba da non trovare cringy i suoi tentativi di socializzazione. In ogni caso, Heather si sentì molto più a suo agio quando il suo piccolo sproloquio venne accolto con un sorriso cordiale. Soprattutto, rimase piacevolmente sorpresa del sincero entusiasmo con cui venne ricevuto il suo complimento alla pergamena decorata, che ora sapeva con certezza essere un orario. In realtà era stato un tentativo piuttosto banale di fare conversazione, un appiglio a cui si era aggrappata d'istinto per non terminare lì il breve scambio. Non si era davvero aspettata una risposta così contenta. Era davvero così semplice rallegrare le persone? Il pessimismo cosmico insito nella quattordicenne alzò simbolicamente un sopracciglio, profondamente sconcertato.
La sorpresa di aver investito (di nuovo) una studentessa e l'improvviso istinto di fare conversazione l'avevano distratta così tanto che Heather aveva completamente dimenticato il suo obiettivo originario: la biblioteca. Quest'ultima le tornò subito in mente, tuttavia, quando Caroline le chiese se non stesse andando anche lei a prendere un té, con l'aria di chi sta ponendo una domanda retorica. Cacchio. Ovvio che non stava andando a prendere un té. Dopotutto, stava risalendo le scale semoventi, non scendendo. La decisione di scalare tutti quei piani per andare a studiare era stata preceduta da un lungo, drammatico monologo interiore e svariate maledizioni mentali nei confronti di suo padre e delle sue cattive notizie. Non avevi appena deciso di riscattarti diventando una delle studentesse migliori della scuola? Del tipo, "sono nata povera ma guardate quanto sono alti i miei voti?"
"Oh, sì certo, questa è proprio l'ora adatta per un tè!" ecco. Heather sapeva di non essere particolarmente rinomata per la propria forza di volontà, almeno per quanto riguardava lo studio, ma le sarebbe piaciuto pensare di avere almeno un briciolo di autocontrollo. Invece, a quanto pareva, un invito fugace a prendere un tè con una sconosciuta era sufficiente a mandare all'aria tutti i suoi epici piani di riscatto scolastico. Ma dopotutto, ora che ci pensava, tra il tempo che avrebbe impiegato ad arrivare in biblioteca e prendere posto, e calcolando il tempo che ci avrebbe messo ad arrivare alla prossima lezione, non le sarebbe effettivamente rimasto molto tempo per studiare, no? Tanto valeva spendere quell'oretta in maniera più piacevole, ci sarebbe sempre stato tempo dopo per un'intensa sessione di studio. Questo si disse Heather, consapevole solo per metà di stare mentendo a se stessa, l'altro cinquanta per cento di sé già allegro e felice di impiegare quel tempo in un'occupazione che non prevedesse pesanti tomi polverosi. Si accostò a Catherine, che stava aspettando la prossima scala semovente per scendere verso il piano inferiore, con un sorriso più pimpante del solito che non faceva trasparire niente del leggero senso di colpa che era già in viaggio nel cassetto mentale dove Heather teneva tutte le cose scomode che preferiva non guardare.
"Direi che l'arancione è un colore piuttosto forte... io sceglierei più qualcosa come un celeste, ma ovviamente dipende da quali altri colori hai già usato nel resto della tabella. Sì, probabilmente in una pergamena colorata un po' di arancione ci starebbe bene."
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