Alla prospettiva di andare da Isabelle per l'estate, gli occhi di Heather si illuminarono. "Davvero ti farebbe piacere avermi a casa tua? Sarebbe fantastico! Ovviamente, solo se la cosa non da fastidio a tua madre... non ho alcuna intenzione di diventare un'altra causa di conflitto." la Serpeverde conosceva bene lo stress di avere un rapporto conflittuale con un genitore, e non aveva alcuna intenzione peggiorare le sofferenze della sua amica, soprattutto quando le aveva fatto un'offerta così generosa. Quando si rese conto che l'amica non aveva idea di chi fosse McBlond, tuttavia, la castana arrossì leggermente. Dopotutto, ora che ci pensava, Isabelle l'aveva incontrato soltanto quella volta al lago, e all'epoca il ragazzo non si era presentato. Heather stessa ci aveva parlato soltanto una volta in più, un giorno che si era persa nei meandri del castello e si era ritrovata a scendere le scale insieme al Corvonero. Era stato allora che il giovane si era presentato, ed aveva espresso sorpresa per il cognome di Heather. La Serpeverde aveva ripensato così tante volte a quell'incontro, che in qualche modo aveva l'impressione di aver avuto a che fare con McBlond per più di un paio di brevi incontri. La realizzazione la fece arrossire ancora di più. Era normale, che lo scozzese avesse monopolizzato così tanto i suoi pensieri? O erano state le sue parole, più che lui, a farle un buco nel cervello? "Sì, hai ragione, mi ero dimenticata... McBlond è quel Corvonero che incontrammo quel giorno al lago, ti ricordi? Quello che ci chiese i nostri nomi senza presentarsi e tu quasi lo Schiantasti seduta stante." il ricordo la faceva ancora ridere. McBlond aveva cercato di provocarle col suo modo di fare arrogante, e con Isabelle ci era riuscito alla grande. Heather invece era stata, per qualche strano motivo, intrigata dall'altezzoso diciassettenne. Cercando di non dilungarsi troppo su questo pensiero, Heather si voltò a fronteggiare meglio Isabelle, incrociando le gambe davanti a sé. "Comunque sì, credo che sia abbastanza attendibile. Lui è uno di quei vecchi 'aristocratici' Purosangue, quindi penso che sappia di cosa sta parlando. E poi, perché avrebbe mai dovuto inventarsi una cosa del genere?" anche Heather aveva avuto la sua dose di dubbi, più che altro perché pensava che McBlond la stesse prendendo in giro, considerato lo stato economicamente pietoso della sua famiglia. Eppure il Corvonero era stato serissimo, e Heather non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero che ci fosse qualcosa di più che quel ragazzo nascondeva dentro di sé... cosa, non avrebbe saputo dirlo. Forse era questo senso di curiosità che continuava a farle pensare al Corvo. In risposta alle ultime parole di Isabelle, la castana la guardò aggrottando leggermente le sopracciglia, guardandola perplessa. Non riusciva a capire a cosa si stesse riferendo l'amica, in quella maniera così criptica che di certo non le apparteneva. "Sì, ho spedito un gufo a mio padre, ma ancora mi deve rispondere, se mai lo farà... ma Ricky, che intendi con 'qualcosa di davvero sconcertante'? Cosa ci può mai essere di più sconcertante dello scoprire che la tua famiglia un tempo era ricca, ma col passare delle generazioni ha scialacquato tutto e ora ti ritrovi col sedere per terra?" si accalorò la quattordicenne. Nella mente di Heather c'erano poche cose peggiori dello scoprire che, in un'altra vita, avrebbe potuto possedere molti più beni materiali. Negli ultimi anni, la ragazza si era inconsapevolmente convinta che in qualche modo, i soldi sarebbero riusciti a risanare tutte le ferite che la morte di sua madre aveva aperto all'interno della sua famiglia. Non aveva nessuno con cui prendersela per la morte di sua madre, non poteva arrabbiarsi con un fantasma o parlare a qualcuno che non c'era, e usare l'incompetenza economica di suo padre come caprio espiatorio le permetteva di sfogare tutti suoi sentimenti negativi, senza dover affrontare consapevolmente la traumatica realtà che era l'assenza di sua madre. Tutto ciò stava lentamente logorando i legami tra i Blishwick che erano ancora vivi, e stava trasformando Heather in una persona infida e materialista, senza riuscire a risolvere il problema sottostante che era il lutto irrisolto. Ma Heather, quattordici anni e tanta rabbia, non sarebbe mai riuscita a rendersi conto di tutto questo da sola.
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