Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Abelard Hundstock

view post Posted: 11/12/2020, 19:05 I Lezione di Materializzazione - XII Ciclo Ordinario - Sesto Livello
Abelard era rimasto insenziente al precedente richiamo dell'istruttrice, la sua richiesta si era smarrita nel vortice sordo dei suoi pensieri.
Ridestatosi, imbasti un qualche genere di scusa.
"Mi perdoni, la tensione deve avermi giocato un brutto scherzo" e per tentare di meglio nascondere la giustificazione, si sarebbe predisposto sul sito destinato alla nuova esercitazione.
A tutti loro era stato assegnato una mattonella contrassegnata da un colore specifico e il Tassorosso recepì il suo, inquadrando con gli occhi la parte di pavimentazione che portava il colore celeste. Per aumentare la sua confidenza fece scivolare una mano sul portabachetta, riconoscendo il noto volume del catalizzatore. Poteva cominciare.
Si sarebbe impegnato per raggiungere lo stato ideale di concentrazione richiesta dalla prova, isolando le interferenze esterne che minacciavano di minare la sua concentrazione, annullandone soprattutto i suoni affinché la sua mente fosse interamente proiettava verso la riuscita della sfida. Com'era abituato, questo stoicismo mentale avrebbe dovuto generare ed essere accompagnato da una rilassatezza ed un equilibrio del corpo.
Le gambe si sarebbero leggermente piegate, assieme al busto che abbassandosi di qualche centimetro, avrebbe assicurato una sufficiente stabilità del corpo intero, e l'adeguata posizione dalla quale intraprendere il salto verso il Vuoto con la maggior fluidità possibile. La spalle si sarebbero distese senza tradire o inficiare la posizione del baricentro, mentre la respirazione avrebbe trovato il suo ritmo regolare e pacato. Il collo sarebbe rimasto dritto, non teso, per sorreggere il peso del capo e permettere agli occhi di non perdere mai di vista il proprio bersaglio, che col passar dei secondi acquisiva un sempre più magnetico ascendente sul ragazzo, divenendo oggetto della sua concentrazione senza intaccare i processi necessari al suo raggiungimento.
Proprio così Abelard avrebbe cominciato il suo percorso mentale per riuscire nel suo intento, partendo dalla Destinazione. Nota la sua meta, avrebbe svolto il percorso a ritroso per poi tornarvi con rinnovata consapevolezza. Avrebbe ricostruito innanzitutto la propria posizione, partendo dal suo corpo, che ben conosceva, e inglobando le modifiche appena apportate alla sua postura per meglio figurarselo. Avrebbe tratto dalla sua memoria inoltre tutti i dettagli peculiari della sua persona di quel giorno, dall'abbigliamento fino al tono della pelle, ricostruendo grazie al suo passato più remoto tutte le caratteristiche che lo contraddistinguevano. Avrebbe abbracciato con lo sguardo immaginativo la sala ministeriale in cui lui e gli altri si trovavano, immaginandola prima nell'interezza dei dettagli che aveva colto dall'inizio della lezione, per poi passare dai banchi e dalla cattedra che si era lasciato alle spalle, fino a ridiscendere verso la sua figura, posta in fila assieme a quelle dei suoi compagni ed orientata già verso la sua destinazione. Avrebbe quindi proseguito scandagliando il pavimento scuro, eunumerando tutti i quadrati impiastrellati che lo separavano da quello designato per lui. Si sarebbe dunque soffermato su quest'ultimo, studiandone la conformazione. Questa prima era pressoché identica a tutte le altre, fatta ovviamente eccezione per il segno di riconoscimento facilmente intellegibile e su cui Abelard avrebbe posto estrema attenzione, ricostruendo con la massima cura la "x" celeste, imparandone tono di colore e forma. Si sarebbe poi sforzato di individuare con la sua volontà, quasi inventare, il punto invisibile e informe, ancora inesistente, che avrebbe contrassegnato la sua uscita dal Vuoto per poi permettergli di atterrare effettivamente sulla mattonella indicata. Quella sarebbe stata la sua Destinazione, il suo atto conclusivo e il termine del suo sforzo, dopo aver oltrepassato il Vuoto dal punto che stava designando.
Era tempo quindi di passare alla Determinazione, ossia l'esistenza del punto conclusivo, ma anche di quello di partenza, che avrebbe costituito il suo viaggio, e in particolare della loro realtà calata nella realtà spazio-temporale, della loro individuazione che permetteva di immettersi, attraversare fino a lasciare il Vuoto senza smarrirsi o Spaccarsi, assicurando uno sforzo di perizia. Sarebbe ancora partito dal punto di arrivo, studiandone la posizione.
Questa sarebbe stato l'altra particolarità che rendeva unica la sua meta, grazie appunto alla distanza che la seprava da tutto il resto e quindi al percorso con cui poteva ritrovarla: avrebbe immaginato il globo, facendosi strada fino all'emisfero boreale, fino a Londra, verso il Ministero della Magia e ancora oltre fino al Sesto Livello e a quella stanza. Qua sarebbe iniziato il vero lavoro di minuzia, ricostruendo mentalmente tutto ciò che circodava la croce disegnata, dalla croci vicine di altro colore, alla sua localizzazione peculiare all'interno della stanza. Era perciò tornato, nel suo excursus mentale, lì dove i suoi occhi avevano prima posto la loro attenzione, concentrandosi finché l'intera immagine, supportata da una solida consapevolezza, avesse assunto un grado elevato di chiarezza e dettagliatezza, per non smarrirsi fintantoché si fosse impegnato per raggiungerla. Ma anche questo non bastava, avrebbe dovuto farlo con completezza d'intenti, ma soprattutto di sé. Nella sua mente si ravvivarono i dettagli della sua persona che ancora occupava il punto di partenza: conosceva i piedi, le gambe, il busto, la schiena, il petto, fino al volto, con tutte la particolarità che aveva imparato ad individuare negli anni davanti allo specchio. Risconosceva ora i suoi vestiti, che aveva indossato appena prima del suo viaggio per Londra e anche loro, assieme al resto del corpo, sarebbero rimaste illese da dove ora si trovava fino al punto di sbocco, lì sarebbe riemerso identico nella sua completezza.
Note le tappe e il processo da seguire, mancava il tratto conclusivo, la Decisione. Avrebbe richiamato a sé la Volontà necessaria a gettarsi, affrontare fino a riemergere dal Vuoto, avendo come caposaldi il punto di immissione, a portata di giravolta, e il punto di arrivo, appena più in alto rispetto alla croce celeste disegnata. Avrebbe avuto la Volontà di percorrere quel viaggio attraverso quei due punti per uscirne qualche passo più avanti, lì dove ora gli occhi vedevano. Avrebbe avuto la Volontà di completare l'atto curandosi di tutti i dettagli della localizzazione del punto e della completezza della sua persona che ben conosceva, per condurla integra sull'altra sponda. Avrebbe avuto la Volontà di farlo entrando nel Vuoto attraverso quei punti in uno spazio di attimi infinitesimali per poi uscirne trovandosi ad accusare lo spazio che gli occhi ben definivano.
Avrebbe sostenuto il peso e la pressione che l'atto avrebbe comportato, dalla nausea alle vertigini, fino al senso di stordimento e scombussolamento. Dopotutto aveva già precedentemente partecipato al Corso, seppur senza passarlo, Smaterializzandosi con successo e tutto ciò non gli sarebbe stato nuovo ma sarebbe riuscito a resistere a queste forze eversive
Emersa e maturata la sua determinazione nel riuscire, l'avrebbe fatta sua temprandosi in essa senza abbandonarla, sostenendo l'impegno nell'atto di ruotare sul posto per meglio raccogliersi nella Materializzazione per ricomparire immediatamente dove ben sapeva.
E così avrebbe fatto.
Nell'istante culminante, avrebbe effettuato la giravolta sul posto, aiutandosi nel mantenere la compostezza d'equilibrio e lo slancio del moto attraverso le braccia e le gambe, che nel frattempo non si sarebbero indurite ma avrebbero, con movimento deciso e preciso, attraversato il vuoto con l'interezza del suo corpo, dei suoi vestiti, dei suoi capelli.
Avrebbe così tentato a Smaterializzarsi.
view post Posted: 6/12/2020, 16:44 Tassorosso - Corvonero - Campo di Quidditch
L'occasione sembrava propizia, doveva tentare. Un Bolide era arrivato nelle sue vicinanze e lo avrebbe ribattuto verso Cenwyn.
"Cenwyn, è ora! Schema Coda di Tasso, alle tue ore , verso l'alto ! Tre secondi di partenza!" e data l'indicazione alla compagna, si sarebbe appiattito sul manico guadagnando più velocità possibile, voltando il volto per pochi secondi ad intervalli regolari per non perdere di vista il Bolide scagliato dalla compagna.
All'approssimarsi di questo, sarebbe arrivato il momento di colpire. Avrebbe cercato con lo sguardo il suo bersaglio, Sesy Riddle, per poi concentrarsi sulla sfera che viaggiava verso di lui: avrebbe allargato il braccio destro, portatore della mazza, stringendo la presa con la sinistra sul manico per ricercare maggiore stabilità. Quando l'istinto glielo avesse suggerito, avrebbe fatto roteare la mazza in direzione del punto individuato per cui colpire il Bolide impattandolo con tutta la forza possibile, mentre con gli occhi non avrebbe perso di vista la Capitana avversaria per meglio assicurare una traiettoria ideale.
"Andiamo..." avrebbe bisbigliato.
view post Posted: 6/12/2020, 15:38 Tassorosso - Corvonero - Campo di Quidditch
Lo scrosciare ipnotico riempiva le orecchie di Abelard. A cavallo della sua scopa, la mazza salda nella mano destra, si ritrovava attore nella sua prima ed ufficiale partita di Quidditch. Prima del suo ingresso in campo aleggiava in lui una certa trepidazione, mutatasi in angoscia ferrea e pulsante una volta raggiunti gli spogliatoi. Spirava anche una certa confusione, data dal suo nuovo ruolo e dal cambio in cabina cabina di regia, che aggiungevano ulteriori variabili alla complessità del caso, esasperando il cranio del Tassorosso. Aveva dunque deciso di immergere la testa nel lavandino fino a quando una sola immagine sarebbe rimasta a capeggiare sulle altre: un Bolide. Quello sarebbe stato il suo lavoro oggi.
Corvonero aveva appena acquistato il primo possesso di Pluffa della partita, mentre un Battitore avversario sembrava in possesso di un Bolide.
I sensi del Tassorosso si sarebbero ridestati, la mano destra si sarebbe stretta attorno alla mazza mentre la sinistra attorno al manico, incurvandolo verso la posizione ideale per scattare.
Avrebbe letto la traiettoria che l'avversario voleva imprimere alla sfera maledetta, leggendo in Skyle il suo bersaglio. Si sarebbe lanciato per porre fine al viaggio del Bolide e rispedirlo verso lo stesso avversario che lo aveva scagliato, imprimendo i suoi occhi su di lui e colpendo il Bolide con un colpo deciso.
view post Posted: 2/12/2020, 00:00 I Lezione di Materializzazione - XII Ciclo Ordinario - Sesto Livello
"Sesto Livello."
La destinazione venne annunciata dalla voce metallica e affettatamente cordiale dell'ascensore, mentre questi sobbalzando si arrestò lasciando che le porte scomparissero con un pudico cigolio. Forse partecipi dello stesso meccanismo, le sue gambe presero a muoversi quasi da sé, conducendolo con passo misurato alla porta dell'Aula in cui la lezione avrebbe avuto luogo.
Giunto in prossimità, mosse la testa per sbirciare la composizione che lo attendeva. Già parecchi volti si trovavano accomodati ai rispettivi posti e l'intera scena dava proprio la sensazione di una classe che contava i secondi che la separavano dal suo inizio.
Facendo il suo ingresso, fece risuonare le nocche sul legno della porta.
"Buongiorno a tutti".
Mentre le parole di commiato uscivano dalla sua bocca, riconobbe una capigliatura rossa fra le altre. Prese posto spogliandosi del suo cappotto e della borsa, mentre con un cenno salutò Cenwyn.
view post Posted: 1/12/2020, 23:49 Long time no see - Atrium
Abelard fece capolino nell'Atrium del Ministero della Magia, assonnato e impigrito dagli impegni passati.
Mischiandosi nel marasma imperituro che animava le mura degli uffici e delle sale di riunione che guidavano il paese, si mise in direzione del banco per il consueto controllo, sonnacchioso di fronte alla schiera di cappotti e soprabiti che seguivano schemi definiti, tacchi che manifestavano il passaggio della truppa di burocrati.
Giunto il suo turno, estrasse la bacchetta posandola delicatamente sul banco, scavando per mostrare sul volto un sorriso cortese.
"Buongiorno. Sono Abelard Hundstock, studente di Hogwarts. Mi trovo qui per prendere parte alla prima lezione del Corso di Materializzazione. Se la memoria non si fa beffe di me, Sesto Livello?" chiese, percependo il tono della voce scaldarsi un poco, traendone giovamento.
Concluso l'ormai noto rito, ripose al sicuro il catalizzatore vertendo per gli ascensori.
view post Posted: 28/11/2020, 13:21 Arena di Hogwarts - Modalità - Annunci e Domande
Gentile Preside,

Dato un imprevisto appena occorso, sono impossibilitato a prendere parte all'evento di oggi pomeriggio.
Ci sarebbero penalità qualora decidessi di ritirarmi prima dell'inizio?

Ossequi,
Abelard H.
view post Posted: 26/11/2020, 22:41 Lista Studenti in Osservazione Speciale e Iscrizioni all'Arena - Novembre 2020 - Sala Grande
Stimabile Preside Dolus,

Chiedo con la seguente un posto fra i partecipanti all'Arena indetta.

Cordialmente,

Abelard Hundstock di Tassorosso
view post Posted: 23/11/2020, 13:59 Iscrizioni XII Ciclo Ordinario di Materializzazione - Sesto Livello
Buongiorno Direttore,

Sono Abelard Hundstock e desidero prendere parte al XII Ciclo di Materializzazione.
- Presentazione (X)
- Possesso Bacchetta (X).

Cordialmente,
Abelard H.
view post Posted: 7/11/2020, 22:04 Abelard Hundstock - Infermeria
Abelard quasi trasalì davanti alla figura di Evey Atkinson.
Il trasporto dal campo all'infermeria era stato estremamente agevole: nonostante gli sforzi titanici della pioggia e la sua impietosa strenna, il Tassorosso era concentrato su altro. Il dolore pulsante alla spalla ravviva e faceva fremere il suo orgoglio che si dimenava in petto, scalzava nella sua mente e lo riportava continuamente davanti al bolide scagliato dalla compagna, inerme e impotente ogni volta alla sorte dell'azione.
Il cielo venne sostituito dal soffitto e dalle volte del Castello senza che il ragazzo vi facesse caso, senza che in tutto quel frangente avesse proferito parola alcuna, limitandosi a recepire ed eseguire.
La spalla, nel frattempo, era vittima del dibattente dolore che si portava come monito dal campo.
La vista di Evey lo distolse dalle ostinazioni della sua mente, pungendolo con una diffusa sensazione di imbarazzo. Persino il "Reparo", che in altre circostanze avrebbe carpito tutta la sua curiosità, spari dietro le quinte della memoria mentre la lingua giaceva impastata nella sua bocca, senza piegarsi nemmeno a qualche frase di cortesia o circostanza.
Dietro richiesta dell'infermiera avrebbe dunque svolto l'esercizio assegnatoli: avrebbe sollevato il braccio destro con cautela, distendendolo verso l'alto per verificarne lo stato e permettere lo stesso ad Evey.
view post Posted: 29/10/2020, 04:42 Che succede? Dov’è Atalantino? - Campo di Quidditch
La spessa coltre di nubi proseguiva indefessa la sua vuota transumanza, arcigna e impietosa diffondeva tutt'intorno una luce greve e cupa, rovesciando sulla terra sottostante una fitta pioggia. Il campo di Quidditch pareva un'esile costruzione diroccata, quasi timorosa spettatrice dello spettacolo soprastante. Poche e minute figure vi s'aggiravano patendo e lottando contro le intemperie.
Il riscaldamento giunse al termine. I muscoli di Abelard erano inusualmente tesi e contratti, chiaramente provati dagli sforzi che da tempo aveva accantonato. Persino la sua scorza si era intenerita ed era ora in balia di sensazioni ben più intense di quanto il ricordo, che varie volte l'aveva condotto lì dove ora il suo corpo soggiornava, potesse suggerire. Intirizzito e trafelato si unì all'adunata che aveva richiamato i suoi compagni.
Una voce femminile scampò al rumore della pioggia, complimentandosi con i presenti. Il Tassorosso vi riconobbe, dopo un attimo di esitazione, una figura quasi ignota, il cui nome veniva ancora presentato alle sua memoria col tono glaciale e misurato del Preside. Cenwyn, che aveva sfidato durante la precedente Arena, teneva chiaramente le redini dell'allenamento.
"Di bene in meglio. atalantino prima non si presenta, poi affida la baracca ad una che qualche risentimento nei miei confronti potrebbe anche serbarlo...".
Il pensiero di una sua esagerazione non fece in tempo a manifestarsi appieno che la fanciulla fece roteare gli occhi in sua direzione, squadrandolo significativamente. E non sembrava volersi fermare ad una comunicazione velata. Dopo aver chiesto i servigi di Bea, si rivolse ai ritardatari.
"Ma è pazza? Vuole interrogarci sotto questo acquazzone? Vuole tenere un allenamento o un seminario?".
Sospirando, si trattenne dal far roteare gli occhi mostrando la sua impazienza e il suo disappunto, oltre che per le circostanze, per il tenore della domanda. Riconobbe Jake quando questi, per primo, si offrì di rispondere.
"Sostanzialmente per preservare la salute fisica e, quindi, massimizzare le prestazioni. Distendere e predisporre l'apparato muscolatorio allo sforzo, tramite esercizi graduali e controllati, serve ad evitare infortuni dati da movimenti altrimenti eccessivamente complicati per poi, una volta pronti, compierli con maggiore efficacia. Andrebbe in realtà ripetuto, con qualche variante dato il fine differente, anche a fine allenamento. Solitamente però la prospettiva di una doccia calda ha la meglio" avrebbe parlato con tono disteso, cercando di racimolare tutta la contentezza possibile per essersi sbarazzato di quel compito tanto infantile.
"Venti giri di campo sarebbero stati meno umilianti, anche considerando il fisico da paraplegico che mi ritrovo".

///


La rossa iniziò poi a distribuire diverse mansioni secondo i diversi ruoli. Abelard venne tramortito dalla realizzazione di essere stato escluso dal gruppo dei Cacciatori, incupendosi non poco. Ma venne definitivamente abbattuto e confuso quando si vide infilato fra quello dei Battitori. Quella possibilità era stata ventilata in una sola occasione tempo addietro da parte del Capitano ed egli stesso l'aveva posta come una vaga ed innocente eventualità, da giocare solamente in casi d'emergenza.
"Dannato atalantino. Prima di consegnarmi in Presidenza lo ammazzo sul serio". I tiri mancini continuavano a moltiplicarsi assieme alla frustrazione, ormai impossibile da trascurare sul suo volto. Sottomesso si avviò verso il baule, gli occhi distrattamente persi sulle schiene degli ignoti compagni di squadra. Individuò una mazza e l'afferrò. Era sempre stato abituato a rifuggire come la morte qualunque cosa avesse a che fare con quegli utensili e soprattutto coi Bolidi, trovava quasi grottesco doverne essere ora il manovratore.
"Non potrà poi essere tanto difficile. I Battitori sono infondo noti per la loro scarsa materia grigia".
La sua partner non poteva essere altri che Cenwyn che oramai nemmeno tentava più di dissimulare le sue mire di vendetta. Diede il via e subito si fiondò sulla prima sfera infernale. Abelard sapeva che mai sarebbe riuscito ad anticiparla, perciò si sarebbe preparato ad incassare il colpo. Stringendo saldamente il manico con la mano sinistra, avrebbe fatto lo stesso con la mazza e la mano destra. Avrebbe fissato il Bolide cercando di intuirne la traiettoria e affidandosi all'istinto per designare il momento migliore per impattarlo, ben chiara in mente la posizione dell'altra ragazza.

Edited by Abelard Hundstock - 29/10/2020, 07:59
view post Posted: 28/10/2020, 04:21 Che succede? Dov’è Atalantino? - Campo di Quidditch
La divisa giaceva piatta e informe ai piedi del letto, il legno della scopa ne attraversava una porzione. Abelard, le mani quasi in preghiera, osservava torvo la natura morta, concentrandosi sul suo respiro cadenzato che si opponeva, per la verità piuttosto indifferente, al carnevalesco brusio della Sala Comune che si prestava come palcoscenico ed agorà ai discorsi tipici di fine lezione. Gli alloggi degli studenti erano, tolto il ragazzo, completamente sgombri e date le circostanze e la penombra che stringeva la stanza, parevano un ripostiglio piuttosto ampio. La ressa di pensieri aveva animato la sua passeggiata in circoli intorno al proprio letto, fino ad accomodarlo su quello appena adiacente del suo concasato.
Gli occhi correvano arcigni lungo le rifiniture della vecchia uniforme sportiva, in un atto a metà fra un'ispezione ed un'autopsia, col chiaro intento di dare alla sua attenzione un oggetto con cui dilettarsi differente da quello che l'emotività cercava in tutti i modi di porgerle. I colori parevano stinti e spenti, la stoffa quasi sfilacciata ed usurata, l'impressione generale suggeriva qualcosa di dimenticato e abbandonato.
Sporadico si rianimava in un angolo della sua testa il colloquio con atalantino: poche battute asciutte e decise con cui aveva risposto, come suo solito, all'interesse del ragazzo circa l'andamento della trasformata squadra. L'invito conclusivo, suggellato dalla dipartita del Capitano e da uno sguardo di sbieco, aveva incrociato una delle possibilità che gli imperversavano in testa, non perciò cogliendolo del tutto impreparato. L'ipotesi, o fascinosa e terrificante eventualità, una volta concretizzatasi l'aveva trapassato come un dardo sulla carne morbida ed indifesa, agitandolo stranamente. Quella stessa sensazione non dava cenni di fatica ma scalpitava ostinatamente in lotta contro un ormai gelido e solido torpore, abito che ormai aveva fatto suo col chiaro intento di schermarlo da tutto ciò che una volta gli instillava interminabile piacere e vigore. Nonostante il mordente e la tenacia che contraddistingueva una della due parti, sapeva quale avrebbe prevalso. Quella consapevolezza, cruda e soporifera, portò proprio Abelard alla resa e quindi al trionfo di atalantino.
"Al diavolo tutto. Sarà solo un tentativo, una prova, ma intanto farò inutilmente la figura dell'idiota. Che gli si spezzi la scopa in volo a quell'idiota di atalantino!".
In uno scatto si liberò dei vestiti che portava addosso abbandonandoli al pavimento. Le mani tentennarono un'ultima volta alla calda e distante percezione della divisa, che in qualche modo sembrava tornare ad assumere colori pieni. Quando questa lo avvolse in un morbido e insinuante fruscio tipico degli abiti sulla pelle,
il cuore del Tassorosso si imbizzarrì prendendo a scalpitare. L'occhio, di sfuggita, lo avvertì che era in ritardo. Aveva una scusa perfetta per correre. Maledendosi per la sua fiacca volontà e inespugnabile indecisione, il viaggio verso il campo non fu che un distratto accenno del piovoso paesaggio circostante. Si accorse veramente della pioggia solo giunto ai cancelli dell'arena.
La confusione prese il sopravvento e l'assenza, stando ai primi controlli, del suo vecchio compagno di squadra non fu certo benefica.
Intravide una ragazza bionda di schiena, appena unitasi al gruppo, che avanzava la richiesta di accodarsi nonostante il ritardo.
Mantenendosi a debita distanza, l'avrebbe imitata negli esercizi di riscaldamento stringendo saldamente il manico, tracciando cerchi con le braccia e portandosi, nell'ultimo giro, le ginocchia al petto.
L'immagine del disordine che si era lasciato alla spalle, con la successiva e inderogabile strigliata, lo rincuorò ingenuamente.
view post Posted: 11/10/2020, 17:59 Ballo di Halloween - Annunci e Domande
Gentile Preside Dolus,

Vorrei far richiesta per un invito al ballo.

Cordialmente,
Abelard H.
view post Posted: 4/10/2020, 14:47 FantaQuidditch II – Scommesse - I Tre Manici di Scopa
Scommettitore: Abelard Hundstock

- Cacciatore: Beatriz Porter
- Battitore: Erick Fenrir Berg III
- Cercatore: atalantino97
- Portiere: Cenwyn

Puntata Standard: 2 Galeoni
Puntata Aggiuntiva: 15 Galeoni
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