Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

I Lezione di Materializzazione - XII Ciclo Ordinario, Istruttrice Ministeriale: Eleanor Corbirock

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view post Posted on 1/12/2020, 00:00
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Il silenzio della prima aula che si affacciava sul corridoio principale del Sesto Livello era interrotto a ritmi regolari e cadenzati da un rumore sordo, cui si aggiungeva il caparbio ticchettare di un orologio e il certosino lavoro su una lavagna di ardesia di un gessetto incantato. Mentre quest'ultimo scriveva a grandi lettere celesti "I Lezione di Materializzazione - XII Ciclo Ordinario" e, poco sotto e più in piccolo, "Istruttrice Ministeriale: Eleanor Corbirock", proprio Eleanor stava acciambellata sulla cattedra e faceva rintoccare i tacchi dei propri stivaletti, per scandire impazientemente il tempo che mancava all'inizio della lezione. La polvere azzurrina si andava accumulando sul bordo inferiore della lavagna e la giovane Istruttrice non riusciva a distogliere lo sguardo verdastro dall'orologio. Fissando la lancetta dei secondi nella sua lenta circuitazione, prese a elencare mentalmente i nomi dei satelliti di Giove, partendo da Io, Europa, Ganimede, Callisto... Si perse nella sua stessa meccanica litania, sperando di distrarsi. In qualsiasi modo, tentava di tenersi occupata e di non rimanere in silenzio, per riempire quei pochi minuti che precedevano l'ingresso degli iscritti e per scansare il pensiero insidioso di doverli accompagnare nel loro primissimo approccio alla Materializzazione. Sarebbero stati otto i corsisti che avrebbero affidato a lei la loro prima possibilità di imparare a padroneggiare il Vuoto, il doppio in numero di quelli che aveva seguito per la sua prima lezione. Allora, il corso si era svolto all'aria aperta, al limitare dei territori della Scuola di Hogwarts: la vigilanza immobile e paziente dei cinghiali alati dei Cancelli e la giornata tersa e luminosa l'avevano aiutata a rasserenarsi. In quel momento, invece, perfino gli Addetti dell'Ufficio Manutenzione Magica si rifiutavano di collaborare, mettendo in scena una giornata grigia e nebbiosa dietro le finestre incantate dell'aula ministeriale.
La giovane di Leeds si bloccò ad Amaltea, sospirò prima di proseguire con i satelliti minori e scese dalla cattedra, contando gli ultimi secondi che precedevano l'orario prefissato. Sistemò le pieghe della lunga gonna in velluto color petrolio e raddrizzò il colletto della propria camicia bianchissima, che sbucava da sotto il morbido maglione che profumava di zenzero e cannella. Con un movimento attento della bacchetta in sorbo, fece tacere il gessetto che scribacchiava ancora sulla lavagna e aprì la porta dell'aula. Un sorriso lieve le fremeva in volto, mentre restava in attesa dell'arrivo di tutti gli iscritti al dodicesimo Ciclo Ordinario.

//Gli iscritti al XII Ciclo Ordinario di Materializzazione hanno 24 ore di tempo, a partire dall'orario di invio di questo post, per descrivere il loro arrivo a lezione. Eventuali post giunti oltre tale scadenza non saranno considerati e l'iscritto risulterà assente.
Buona lezione!
 
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view post Posted on 1/12/2020, 02:59
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"E' permesso?" domandò Cenwyn titubante mentre titubante metteva piede in quella che sembrava decisamente un aula come tante. Non molto dissimile ad un'aula scolastica. C'era persino una cattedra ma non c'erano discenti. c'era solo lei ed una ragazza che conosceva di vista. Anche lei aveva frequentato Hogwarts non molto tempo addietro. Una Serpeverde se non ricordava male.
La diciassettenne le sorrise imbarazzata "Salve è qui per caso...." iniziò a domandare lasciando scemare la voce e la domanda nel silenzio. Le smeraldine si erano infatti posati sulla lavagna dove una scritta celeste rispondeva perfettamente al suo quesito "..oh, si è qui. Grazie! Allora io vado, ecco prendo posto e...e...ed aspetto." aggiunse Cenwyn facendo un passo verso il fondo dell'aula e muovendo una mano all'indietro per evitare di cozzare contro il primo banco che si frapponeva nel suo camino a ritroso. Non era in ritardo vero? Le smeraldine si protesero allarmate fissando il vuoto, poi l'istruttrice, poi la lavagna e poi di nuovo l'istruttrice fino a che il ticchettare che risuonava alle sue orecchie non fastidiò il neurone addormentato che svegliandosi individuò la presenza di un orologio. Lentamente la diciassettenne ruotò su se stessa fino a posare sulle lancette ticchettanti le proprie smeraldine. Oh, Toh! Non era in ritardo. Tanta preoccupazione per nulla!
 
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Nephele.
view post Posted on 1/12/2020, 09:25




Giunse al sesto livello che si era già liberata del malandato pastrano marrone, rivelando la sua solita figura alta e magra, ma coperta da abiti che non permettevano di vedere completamente le sue forme ossute.
Aveva una leggera gobba, costretta sempre a chinarsi sui libri e ad ogni porta, viste le sue misure e il fatto che indossava sempre degli stivali marroni un po' datati, però provvisti di vertiginosi tacchi, unico elemento femminile in una mise composta da larghi pantaloni tenuti su da una cintura di cuoio consumata e una blusa larga e maschile di qualche epoca prima, ma con delle ampie maniche a sbuffo. Aveva tentato di abbinare un candido color glicine a dei pantaloni ardesia piuttosto pesanti e il risultato era molto simile a quello di una strega inciampata in un baule. Ed era molto probabile si fosse vestita in quel modo.

«Buongiorno».

Si rivolse ai presenti nell'aula dove aveva prima infilato la testa, letto alla lavagna e, poi, era entrata con tutto il resto del corpo, reggendo il mantello ridotto ad una palla sotto un'ascella e la borsa in cui teneva bacchetta, pipa e tabacco, occhiali e gli acquisti fatti da Scribbulus recentemente. Rimase sorpresa nel ritrovare la stessa strega che l'aveva servita a Diagon Alley anche come insegnante lì al Ministero. Non le venne di sorriderle, ma la fissò brevemente prima di presentarsi.

«Nephele Hargrave».

Guardò anche le altre persone nell'aula e si mise in un angolo a braccia conserte per quello che poteva.
 
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view post Posted on 1/12/2020, 11:39
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Matthew avanzava a passo mediamente veloce, la testa che si voltava a destra e a sinistra mentre cercava di seguire le indicazioni che si era segnato su un pezzo di pergamena. "Sesto Livello, Corridoio principale, sempre dritto" Gli era stato detto. Faceva un certo effetto essere fuori dal Castello.. e non un effetto che per lui potesse risultare particolarmente positivo: la tentazione di tornare tra le mura di Hogwarts era forte, il suo cuore batteva con un'accelerazione leggermente superiore al normale e sentiva come un velo di ansia attanagliargli le viscere. Non era il pensiero del Corso di Materializzazione, che già comunque sia lo preoccupava leggermente, bensì quel Morbo maledetto. Eppure non poteva farci nulla se non essere ligio alla responsabilità che si era preso, dopotutto era stato conscio del fatto che sarebbe dovuto uscire dal Castello, e andare avanti.
Quando arrivò all'aula corretta, fermandosi sulla soglia per un secondo e prendendo un respiro leggermente più profondo, controllò ancora una volta il foglietto e poi entrò nell'aula che avrebbe tenuto il corso. < Permesso.. > Esordì, dando una rapida occhiata all'interno. "Un'aula, Matthew, che ti aspettavi?" Una semplice aula, banchi e cattedra sembravano quasi replicare quelle di Hogwarts, e questo diede un certo senso di sicurezza in più al sedicenne per quanto la voglia di tornare ad Hogwarts fosse ancora lì a mordere con già l'insegnante e due partecipanti all'interno. Non riconobbe in maniera precisa nessuno dei partecipanti già presenti, anzi le partecipanti essendo attualmente presenti in aula solo esponenti del gentil sesso fino al suo arrivo, anche se era abbastanza sicuro, e si sarebbe mangiato la bacchetta, che la ragazza dai capelli ramati si chiamasse Cenwyn se la sua memoria funzionava ancora in maniera corretta. Dell'altra partecipante attualmente in aula, invece, non aveva alba. L'aveva già vista ad Hogwarts ma... non ne era sicuro.
In ogni caso, dopo quella rapida scansione che durò appena qualche istanti, il suo sguardo tornò a posarsi sull'insegnante di quella lezione. Sorrise lievemente < Buongiorno, Matthew Jackson.. sono in orario giusto? > Mi sono quasi perso, avrebbe aggiunto fosse stato un pizzico meno timido, ma non lo era perciò si limitò a quel saluto e alla presentazione senza aggiungere niente che potesse minarlo già dalla partenza. Perdersi con informazioni ben dettagliate quando ad Hogwarts avevano scale che decidevano di cambiare direzione a destra e manca sembrava quasi uno scherzo. Anche se durante la ricerca dell'aula, avrebbe potuto dire a sua discolpa, la mente non era stata precisamente ben fissa al Ministero. A quel punto sarebbe andato verso uno dei banchi liberi, attendendo pazientemente l'inizio delle lezioni e salutando con un cenno del capo e un leggero le due presenti.
 
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view post Posted on 1/12/2020, 11:55
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Arrivato al Ministero, Matthew si sentì disorientato nel vedere tutto quel movimento di maghi e streghe impegnati a recarsi nei propri uffici per svolgere le loro abituali mansioni. Immaginò che forse un giorno avrebbe anch'egli ricoperto un posto lavorativo all'interno di quell'edificio ma ancora non aveva bene in mente di che cosa si sarebbe potuto occupare. Arrivato al sesto livello si trovò nel corridoio e, dopo essersi guardato intorno, comprese immediatamente che l'aula in cui si sarebbe dovuto recare per la prima lezione del Corso di Materializzazione era proprio di fronte a lui. La porta era aperta e sulla lavagna c'era una scritta in gessetto che confermava la correttezza della posizione del sedicenne. Si avvicinò all'ingresso e diede un paio di colpetti con le nocche delle sue dita in modo da richiamare l'attenzione dell'Istruttrice Ministeriale che giaceva sorridente in piedi vicino alla cattedra. "Buongiorno, è permesso?" disse. Avrebbe poi atteso il consenso della strega per entrare e sedersi ad un banco dopo essersi presentato. "Sono Matthew Collins, dovrei essere nell'elenco dei partecipanti al corso..." Si guardò intorno cercando di incrociare lo sguardo di qualcuno che conoscesse, poi rimase in attesa dell'inizio del corso.
 
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view post Posted on 1/12/2020, 12:25
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ghuy'cha'

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Sbrigata la formalità in Autrium il Corvonero si rilassò procedendo con calma verso il Sesto Livello. Aveva dimenticato di chiedere lumi all'addetto su dove fosse di preciso l'aula per la lezione e fu costretto a chiedere a un dipendente che incrociò non appena ebbe varcato il corridoio. Raggiunse l'aula, la porta aperta e si affacciò lentamente per controllare che non avesse sbagliato. Non aveva nessuna intenzione di interrompere qualche importante riunione in qualche stanza che non era quella giusta. Riusci' a leggere sulla lavagna che era proprio quella l'aula e poi vide la Corbirock seduta dietro la cattedra. Era sicuramente quello il luogo giusto. Entrò cautamente guardandosi intorno scorgendo già altre figure, due non sapeva chi fossero o meglio gli aveva visti a lezione ma oltre al volto non ricordava minimante i loro nomi, mentre riconobbe il ragazzo che aveva vinto l'ultima arena e poi la strega che aveva avuto occasione di incrociare all'arena l'ultima volta e soprattutto la riconobbe come la donna che ballava con il preside ad Halloween. Era incuriosito dalla strega, cosa condivideva con il preside? In ogni caso non era quello il luogo ed il momento per porsi questo tipo domande.

< Buongiorno Assistente Corbirock > esordi' mente slacciava il pesante mantello e lo ripiegava sotto al braccio. Doveva chiamarla assistente? o in questa occasione aveva un'altra carica? Tutti questi appellativi lo mandavano in ansia ogni volta.
< Buongiorno > disse rivolgendosi alla Hargrave per poi salutare con un cenno del capo i due di cui non ricordava il nome.
< Jackson, ti sei beccato un raffreddore dopo l'altra volta? > salutò il ragazzo sedendosi alla sua destra. Avrebbe preferito un posto isolato ma era sicuro che sarebbero giunti altri, almeno cosi' facendo avrebbe scelto lui il male minore.
Poggiò sulle gambe il mantello sistemando poi la tracolla che aveva portato con se sul banco aspettando per uscire inchiostro e pergamene che probabilmente gli sarebbero servite.
 
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view post Posted on 1/12/2020, 14:30
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Fuoriuscito da un camino dorato, Lyonel aveva fissato con un'occhiata soddisfatta la direzione che portava al Quartier Generale degli Auror. Il mezzo sorriso che era affiorato da una faccia altrimenti del tutto priva di emozioni era stato generato dal ricordo dell'ultimo Addestramento che aveva sostenuto. Quando il Comandante ad interim dell'Esercito aveva decretato la fine di quell'intensa sessione di allenamento, Lyonel era rimasto in spasmodica attesa del giudizio della figura mascherata. Quando quest'ultimo gli aveva riferito dell'ottimo lavoro compiuto, l'irlandese si era sentito appagato come poche altre volte nella vita. Ancora nutriva dei dubbi sul fatto di essere all'altezza dei suoi colleghi, sia per via dell'età sia per via dei ruoli che ricoprivano nella società magica, ma i suoi ultimi sforzi, innegabilmente, gli erano valsi un elogio da parte di uno stimato Ufficiale Auror. Doveva pur significare qualcosa. Percorse l'ultima parte del tragitto con la testa proiettata altrove. Non aveva dovuto effettuare alcun controllo all'Atrium del Ministero. Si poteva dire che fosse di casa, oramai. Entrò all'interno della stanza con il volto parzialmente nascosto dalla bandana nera che usava impropriamente come sciarpa. Era un bizzarro accessorio che sfoggiava solamente per motivi pratici, non per mero vezzo estetico. Se ne sarebbe liberato con gioia se il taglio dietro al collo fosso guarito. Guardò fugacemente i presenti che avevano già preso posto nell'aula e, ad esclusione di qualche volto a lui completamente sconosciuto, riuscì ad identificarne la maggior parte.

- 'Giorno - esordì, rivolgendo il saluto in modo generale.

All'Istruttrice Corbirock avrebbe rivolto un amichevole cenno del capo, se avessero avuto modo di incrociare gli sguardi. Prese posto a sedere, svestendosi del soprabito nero. Mentre aspettava che la lezione iniziasse, cominciò ad estrarre pergamene e quant'altro dalla tracolla estesa irriconoscibilmente.
 
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view post Posted on 2/12/2020, 00:00
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"Sesto Livello."
La destinazione venne annunciata dalla voce metallica e affettatamente cordiale dell'ascensore, mentre questi sobbalzando si arrestò lasciando che le porte scomparissero con un pudico cigolio. Forse partecipi dello stesso meccanismo, le sue gambe presero a muoversi quasi da sé, conducendolo con passo misurato alla porta dell'Aula in cui la lezione avrebbe avuto luogo.
Giunto in prossimità, mosse la testa per sbirciare la composizione che lo attendeva. Già parecchi volti si trovavano accomodati ai rispettivi posti e l'intera scena dava proprio la sensazione di una classe che contava i secondi che la separavano dal suo inizio.
Facendo il suo ingresso, fece risuonare le nocche sul legno della porta.
"Buongiorno a tutti".
Mentre le parole di commiato uscivano dalla sua bocca, riconobbe una capigliatura rossa fra le altre. Prese posto spogliandosi del suo cappotto e della borsa, mentre con un cenno salutò Cenwyn.
 
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view post Posted on 2/12/2020, 20:20
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Ignorando la luce opaca e il grigiore alla finestra offerti dagli Addetti dell'Ufficio Manutenzione Magica, Eleanor ricambiò i saluti di tutti, con un ampio sorriso soffiato sulle labbra rossastre. La classe era molto più varia rispetto a quella che aveva affrontato nella sua prima lezione: si erano iscritti a quel Ciclo studenti e studentesse degli ultimi anni, un collega Auror e la giovane donna che aveva incontrato solo qualche giorno prima in bottega. Dopo qualche cenno di assenso a chi temeva di aver sbagliato aula o di diniego a chi chiedeva se fosse in ritardo, Eleanor fece scivolare la propria attenzione sulle due file da quattro banchetti ciascuna poste davanti a lei.
«Buondì! Temo proprio che ci sia un assente. Mentre attendiamo qualche altro istante, mi presento anch'io, per chi non dovesse conoscermi. Sono Eleanor Corbirock, l'Istruttrice Ministeriale che terrà la vostra Prima Lezione di Materializzazione, per il Dodicesimo Ciclo Ordinario indetto dal Sesto Livello».
Ancora in piedi davanti alla cattedra, appellò dalla borsa dietro le proprie spalle la pergamena che recava l'elenco di tutti gli iscritti, raccolse una piuma che aveva precedentemente disposto e la intinse rapidamente nell'inchiostro. Picchiettò un paio di volte con l'indice sul nome dell'assente e allungò lo sguardo verso l'angolo di corridoio che intravedeva oltre la porta aperta, poi tagliò con una linea netta d'inchiostro il nome di Madison Grey e chiuse la porta dell'aula con un deciso movimento della bacchetta.
«Tra poco inizieremo con la spiegazione, ma sentitevi liberi di intervenire in qualsiasi momento in caso di domande o se qualcosa vi sembra particolarmente ostico o poco chiaro da parte mia. In ogni caso, prima delle due prove pratiche - previste al termine della parte teorica - vi lascerò spazio per eventuali domande, così che possiate fugare gli ultimi dubbi prima di procedere».
Accennò un sorriso, cercando gli sguardi dei corsisti, sinceramente curiosa nei confronti di coloro che aveva davanti.
«Direi di cominciare, dunque, dal definire ciò che poi andremo ad approfondire e comprendere: la Materializzazione è un mezzo di trasporto magico istantaneo. Si tratta apparentemente di una definizione molto stringata, eppure queste poche parole riassumono perfettamente e con completezza il concetto, come emerge scomponendo la definizione stessa e analizzandola pezzo per pezzo. La Materializzazione è un mezzo di trasporto, ovvero consente a un individuo di spostarsi da un luogo A a un luogo B, Smaterializzandosi da A per Materializzarsi in B. Aggiungiamo il pezzo successivo: è un mezzo di trasporto magico, ovvero che si serve della Magia. Per poter praticare la Materializzazione, è necessario essere in possesso di una bacchetta, ma questa può essere semplicemente tenuta in tasca durante il processo. Infine, "istantaneo": quest'aggettivo è un indicatore della rapidità del mezzo di trasporto magico di cui stiamo discutendo e diciamo che un procedimento è istantaneo se ha luogo in un brevissimo lasso di tempo, circa assimilabile a un istante. La Materializzazione è un processo che in un minimo intervallo di tempo - che comunque non è esattamente nullo - permette di spostarsi da un luogo a un altro, dunque richiede ben pochi secondi per essere portato a termine e per questo viene definito "istantaneo". Per esempio, il Nottetempo o l'Espresso per Hogwarts non sono mezzi di trasporto istantaneo, neanche la Firebolt più veloce lo è!, ma una Passaporta sì, circa al pari della Materializzazione».
Cercò lo sguardo degli iscritti, sperando che quell'importante definizione si fosse fissata nelle loro menti senza incontrare particolari difficoltà. Era convinta che definire un concetto aiutasse a divenirne padroni e che render proprio dovesse essere il primo passo dell'apprendere. In quel modo, nei minuti successivi avrebbero potuto scavare più a fondo e arricchire la spiegazione, sempre fondata sulla definizione come chiave di volta.
«La Materializzazione è Magia Avanzata, principalmente potremmo dire per due motivi. Innanzitutto, le sue modalità sono ben differenti da quelle di un classico Incantesimo, in quanto, come vi ho detto, occorre avere con sé la propria bacchetta, ma non è richiesto alcun movimento in particolare, né è necessario pronunciare una formula. Un motivo altrettanto importante risiede nei rischi che essa comporta, se praticata alla leggera da gente inesperta, ma questi vi verranno illustrati al meglio dal mio collega nella prossima lezione. Per tali ragioni, necessita di una Licenza per essere praticata e di un corso apposito, quello che state frequentando, per imparare a padroneggiarla. Il corso che inizia oggi serve proprio a formarvi e a prepararvi al meglio, gradualmente e con metodo, in modo che una volta ottenuta la Licenzia siate perfettamente capaci di praticare la Materializzazione perfettamente e senza il pericolo di spiacevoli inconvenienti».
Si zittì un istante, passando in rassegna le espressioni sui volti attorno a lei. Sperava di non aver seminato terrore, ma trovava corretto essere chiara e concreta, per responsabilizzare su quella pratica fin da subito.
«L'obiettivo della mia lezione è insegnarvi un metodo per approcciarvi alla Materializzazione. Tale metodo si basa sulla cosiddetta Regola delle Tre D, che forse avrete già sentito nominare, poiché si tratta di un fondamento mnemonico che facilita l'apprendimento delle tecniche di Materializzazione. È l'approccio più largamente insegnato e usato in ambito didattico per eseguire correttamente la Materializzazione. Le Tre D che costituiscono questa regola fondamentale sono: Destinazione, Determinazione e Decisione. Queste tre parole permettono di ricordare i tre punti cardine del processo, che risulta così suddiviso in tre step ragionati: ciascuna D corrisponde a una delle tre fasi di preparazione - tutte parimenti necessarie».
Trasse un lieve sospiro e si appoggiò alla cattedra alle sue spalle, facendo dondolare le pieghe petrolio della lunga gonna in velluto.
«Vorreste provare ad azzardare la descrizione della prima D, quella di Destinazione? Se volete, provate a esporre il processo logico che la prima D vuole richiamare alla memoria. In questa fase, cosa si dovrebbe attenzionare? Che schema seguireste per approfondire lo step della Destinazione? In altre parole, più concretamente su cosa porreste la vostra attenzione e concentrazione, a cosa pensereste nella fase della Destinazione, prima di una Smaterializzazione? Provate a rifletterci, sarei curiosa di sentire le vostre idee».

//Scadenza per postare: 48 ore di tempo a partire dall'orario di invio di questo post.
EDIT: Madison Grey verrà considerata presente se e solo se posterà entro la scadenza di 24 ore dalla modifica di questo post, ovvero entro le 00.30 del 04/12.


Edited by Eleanor Corbirock - 3/12/2020, 00:30
 
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view post Posted on 2/12/2020, 21:14
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Matthew, una volta seduto al proprio posto, avrebbe iniziato a tirare fuori dalla borsa l'occorrente necessario per prendere appunti necessari da poter utilizzare in maniera tale da imprimersi meglio i concetti che sarebbero stati espressi dall'insegnante dopo l'inizio della lezione. Dopo di lui, appena qualche minuto dopo il suo arrivo, entrarono nell'aula Collins, che aveva già avuto il piacere di parlare al Lago in un'occasione e di cui aveva una buona opinione, il quale venne salutato con un cenno della mano dal Serpeverde e MacEwen subito dopo di lui. A differenza di Collins, con cui aveva decisamente parlato di più, con il Corvonero aveva avuto il piacere di scambiare solo poche parole tra cui le presentazioni e i ringraziamenti riguardo alle congratulazioni che gli erano state rivolte. Aveva potuto notare però, in quell'occasione, che sembrava affabile anche se non di molte parole. Forse era come lui, o anche di più, un po' introverso.. o magari era stato solo perchè in quell'occasione faceva freddo. In ogni caso avrebbe guardato Angus decidere di sedersi vicino a lui, rivolgendogli un sorriso che si allargò quando questo gli chiese se si fosse preso un raffreddore dopo l'arena. < Niente raffreddore, tranquillo, tu tutto bene? > Avrebbe semplicemente risposto in maniera cordiale. Avrebbe rischiato sì il raffreddore se avesse fatto il "bagno" anche lui nel Lago.. ma fortunatamente era riuscito ad evitarlo. Non aveva più visto Miller però, che lui se lo fosse preso il raffreddore?
In ogni caso, prima di poter aggiungere qualunque cos'altro e dopo l'entrata di altri due partecipanti che non aveva mai visto, la professoressa li salutò e Matthew rimase in rigoroso silenzio durante la presentazione, esordendo solo alla fine di essa un educato < Piacere. > attendendo poi l'inizio di quella lezione. Quando le porte si furono chiuse, decretando l'inizio e l'assenza notata dall'insegnante le orecchie del ragazzo furono pronte per assimilare quante più informazioni possibili.
Avrebbe iniziato a prendere appunti, disegnando sulla pergamena anche degli schizzi molto rapidi di una A e una B cerchiati con una freccia in mezzo alle due come "componente mentale" che lo avrebbe potuto aiutare a tenere bene a mente le cose, aggiungendo le informazioni successive quali la bacchetta e le differenze con i diversi mezzi di spostamento e le Passaporte. Fino a lì non avrebbe avuto problemi, era un concetto semplice, chiaro e conciso.
Fu particolarmente più attento, invece, quando si andarono a toccare i tasti più innerenti alla Materializzazione in sè: la mancanza di un movimento specifico e di una formula necessari all'attuazione di quella Magia e ai rischi che potevano verificarsi. Se l'insegnante non avesse specificato che quei rischi sarebbero stati oggetto della prossima lezione la mano del ragazzo si sarebbe sicuramente alzata in aria ma visto che così non fu e questo dettaglio venne comunicato il mago si sarebbe limitato a segnare la cosa sulla pergamena come promemoria per la lezione futura. Conoscere i rischi sarebbe stato decisamente importante, lo sapeva.
Quando la Corbirock si fermò a guardarli lui attese tranquillo la continuazione. Al momento, a parte il dubbio riguardo i rischi - che però non lo aveva mandato in allarme rosso - che avrebbe chiesto o che sarebbero stati direttamente spiegati la lezione successiva, non aveva particolari domande da porre. Forse solo una in effetti, che gli passò per la mente proprio quando si era quasi accertato di non averne. Avrebbe alzato la mano attendendo il via libera dell'Insegnante per poi chiedere < Chiedo scusa, volevo fare una domanda in merito: Essendo la Materializzazione una magia quasi istantanea, nel caso ci si ritrovasse a provare una Materializzazione all'interno di un posto dove questa risulta impossibile tipo Hogwarts, che cosa accadrebbe alla persona che tenta tale Materializzazione? Non funzionerebbe totalmente oppure si incorrerebbe nei rischi da lei citati? > Gli sembrava una domanda lecita da chiedere, dopotutto era stata una delle domande che, tempo addietro quando aveva letto Storia di Hogwarts, gli erano ronzate nella testa. Come aveva fatto quasi a dimenticarsene?
Avrebbe atteso poi la risposta e, una volta che questa sarebbe stata data, avrebbe iniziato a trascriverla sulla pergamena. Avrebbe successivamente iniziato, non appena la spiegazione sarebbe ripresa, a scrivere ciò che sarebbe stato detto. In particolare proprio la Regola delle Tre D. Non l'aveva mai sentita nominare, nemmeno dai suoi genitori, perciò avrebbe drizzato per bene le orecchie in maniera da capire che cosa fosse e come si sarebbe applicata alla Materializzazione. Destinazione, Determinazione, Precisione venne ritrascritto sulla pergamena, in colonna, con dei piccoli e rapidissimi - e perciò molto stilizzati - disegnini accanto alle prime due, riguardanti quello che sarebbe sembrato un mini-paesaggio e una mente. Non avrebbe saputo come interpretare la terza se non con la semplice parola stessa. Avrebbe poi provato, dopo aver ovviamente alzato la mano, a dare la risposta alla domanda riguardante la della Destinazione. < Vorrei provare a dare una descrizione della prima D... credo che, per prima cosa, la persona che vuole Materializzarsi da qualche parte dovrebbe avere bene a mente il nome della sua destinazione.. dopo di ciò credo che sia necessario crearsi mentalmente l'immagine del posto dove vuole Materializzarsi. Abbiamo imparato, durante le lezioni, che spesso la Magia viaggia in base alle conoscenze e alla visione mentale di ciò che si vuole ottenere, perciò magari essere già stati in un posto o averlo visto tramite un'immagine e conoscere la precisa posizione di tale luogo potrebbe essere essenziale per questo.. perciò cercherei di pensare ai dettagli di quell'immagine o della memoria del posto dove sono stato, al nome del luogo e alla sua posizione geografica, se la conosco. > Avrebbe, alla fine del suo intervento, abbassato la mano rimanendo in silenzio in attesa di sapere se la sua idea potesse risultare valida. Le guance sarebbero state leggermente imporporate, come gli succedeva ogni volta che era imbarazzato da qualcosa, per quanto fosse abituato a rispondere a volte alle domande dei professori era comunque sia ancora un po' difficile per lui mettersi in gioco così in prima persona. Ci stava lavorando, certo, ma sarebbe stato ancora un passaggio difficile per lui togliersi totalmente quell'insicurezza.
 
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Madison Grey
view post Posted on 3/12/2020, 12:26




Arrivare tutta di corsa non sarebbe stato il massimo, ma nemmeno potevo temporeggiare, dunque mi sbrigai e non appena terminato il controllo della bacchetta mi diressi verso l'aula che quel giorno avrebbe ospitato la lezione. Mi sentivo tremendamente a disagio per quel ritardo, già di base ero una persona estremamente puntuale, figuriamoci quindi quanto potesse essere importante per me quel dì, quando mi aspettava proprio la primissima lezione di un Corso che ero entusiasta di poter frequentare.
Ad ogni modo, oramai potevo far bene poco. Il danno era fatto ed io potevo solo limitarmi a sbrigarmi così da limitare quel ritardo.
Arrivai fuori l'aula, la cui porta era ormai, ovviamente, chiusa. Ripresi un po' di fiato dopo tutte quelle corse, quindi bussai. Avrei aspettato che mi venisse detto di poter entrare, perciò l'avrei fatto e, in tremendo imbarazzo, mi sarei subito presentata con nome e cognome e prontamente scusata per il ritardo. Solo dopo ciò, ed anche aspettando ovviamente che l'Istruttrice fosse d'accordo, avrei preso posto a sedere, sperando vivamente di non essere arrivata dopo che fossero state spiegate già molte cose, più o meno importanti.
 
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Nephele.
view post Posted on 3/12/2020, 14:04




Seduta ad uno dei banchetti, Nephele aveva sfoggiato i suoi nuovi effetti, che Miss Corbirock poteva riconoscere molto bene. Messi gli occhiali da lettura con molta calma, aveva intinto la piuma nella boccetta di inchiostro prima di cominciare a prendere appunti. Ascoltava, metabolizzava i concetti e poi appuntava quello che riteneva fondamentale. Sembra a molto concentrata, incastrata male tra sedia e banchetto, con la borsa e il mantello rovinati a terra poco dopo che la strega ebbe cominciato ad annotare le tre D, nozioni fondamentali per apprendere quella magia avanzata.
Tra che qualcuno a cui la strega non badò molto rispondeva ad una delle domande dell'insegnante, la mente di Nephele si era persa qualche secondo a ragionare sul fatto che servisse comunque una bacchetta per Smaterializzarsi. Era qualcosa di affascinante per una mente come la sua, perché la strega continuava a chiedersi il funzionamento di quella magia, quale era la sua meccanica: se la bacchetta era un mezzo per canalizzare le proprie energie in maniera diretta ogni volta che si eseguiva un incantesimo, avere il proprio strumento magico essenziale con sé al momento della materializzazione, doveva in qualche modo coadiuvare nella regolarizzazione dei flussi di energia. Supponeva che fosse fondamentale avere un buon legame con la bacchetta per usufruire della Materializzazione, ma quel tarlo non lo avrebbe di certo tolto da sola e, quindi, decise di chiedere, alzando la mano dal gomito in su quando il ragazzo che aveva visto trionfare all'arena smise di parlare. Attese comunque il permesso di prendere parola e solo a quel punto espresse quanto aveva da dire.

«Concordo in parte con Mr Jackson» - ricordava il suo nome - «Perché più che ai dettagli del luogo, mi concentrerei sul punto esatto dove si poserebbero i miei piedi, una volta arrivata. Pensare genericamente ad un luogo per quanto sia accurata l'immagine nella nostra mente potrebbe, suppongo, portarci in qualsiasi posto di quel luogo. Lo suppongo perché ha parlato di magia molto avanzata e se per un Incantesimo di Appello, non facile ma più accessibile della Materializzazione, ci serve sapere esattamente dove si trova un oggetto per poterlo attirare a sé, mi viene da dubitare che basti avere una cartolina dettagliata nella testa».

Il suo tono era piatto e pratico come sempre, totalmente coinvolta nel processo di apprendimento di qualcosa di nuovo. Non guardò il ragazzo che aveva risposto prima di lei, nemmeno gli altri, ma solo Miss Corbirock per essere corretta o meno. L'espressione sul suo viso era decisamente piatta, priva della singola emozione per quanto fosse attenta.
Le lenti da lettura le scivolarono sul naso e la strega le fece scorrere di nuovo al loro posto.

«Vorrei aggiungere anche un quesito, se possibile. Prima ci ha detto che è necessario avere la propria bacchetta con sé e non è fondamentale stringerla tra le dita, anche se mi viene da pensare che si abbia un vantaggio averla tra le mani quando si esegue una Smaterializzazione. Tuttavia, la mia domanda è un'altra: è necessario avere la propria bacchetta o si può avere anche la bacchetta di un'altra persona?»

Nell'attendere risposte e correzioni, nonché altre spiegazioni, Nephele intinse di nuovo la piuma nella boccetta, cambiando pagina del suo taccuino per prendere altri appunti.
 
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view post Posted on 3/12/2020, 15:28
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ghuy'cha'

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< Buon per te, faceva un freddo cane quel giorno > rispose al ragazzo tagliando corto sull'Arena. Salutò gli ultimi arrivati con un cenno del capo e sistemò tutto il necessario per prendere appunti. Da quello che gli avevano detto i compagni che avevano già superato l'esame avrebbe preso sicuramente fiumi di appunti, probabilmente avrebbe scritto molto di più rispetto all'ultima lezione del professor Steewood. Ascoltò attentamente quando detto dall'Istruttrice Ministeriale, forse non avrebbe dovuto chiamarla assistente prima. Lasciò cadere questo dubbio appuntando quanto ritenesse importante e, come prevedibile, vennero fuori le tre D. Anche di questo gli avevano parlato i suoi compagni anche se non ci aveva capito molto in base alle loro spiegazioni. Ascoltò i due interventi precedenti ma la sua curiosità fu attratta dalla domanda della Strega

"smaterializzarsi con la bacchetta di un'altra persona"

Il quesito era sicuramente interessante ma perchè? Perchè uno avrebbe dovuto smaterializzarsi con addosso la bacchetta di un altro e non la sua? Istintivamente portò la mano sinistra sul fianco destro a toccare la Cuore di Drago.
Approfittando di un attimo di silenzio alzò la mano, aveva un dubbio da togliersi.

< Ispettrice > niente assistente questa volta < più che rispondere alla sua domanda, sinceramente me ne hanno accennato gli studenti che hanno fatto il corso prima di me ma preferirei sentirlo da lei, avrei io una domanda. Quando scelgo una destinazione devo esserci già stato? Cioè posso smaterializzarmi in un luogo di cui magari mi hanno parlato ma che personalmente non ho mai visitato? >
 
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view post Posted on 3/12/2020, 15:35
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Matthew ascoltò l'istruttrice esordire nella spiegazione del primo punto fondamentale ai fini della buona riuscita della Materializzazione. La domanda che aveva fatto sembrava ovvia ma il Grifondoro aveva imparato che nel mondo della magia nulla doveva essere dato per scontato, quindi pensò bene prima di rispondere lasciando dunque spazio ad altri studenti prima di lui. Era d'accordo con Jackson: per la prima fase di preparazione, ovvero la Destinazione, avrebbe probabilmente dovuto focalizzare bene il nome del luogo di arrivo ma non solo, anche e soprattutto l'immagine del luogo in cui sarebbe voluto arrivare. La donna che intervenne dopo Jackson aggiunse che secondo lei sarebbe stato necessario prestare più attenzione al punto esatto in cui si poserebbero i piedi una volta arrivati e Matthew non poté che annuire mentre questa esplicava la sua teoria. Anche Matt alzò la mano e qualora avesse avuto il permesso di parlare si sarebbe esposto: "Io sono d'accordo in parte con entrambi i miei compagni: il punto in cui poseremmo i nostri piedi sarebbe da tenere in considerazione per focalizzarci sulla precisa destinazione una volta avvenuta la Materializzazione. Però comunque immagino che avere un chiaro e preciso ricordo dei dettagli anche meno rilevanti dell'ambiente circostante sarebbe assolutamente fondamentale in quanto mettere in secondo piano tutto quello che ci circonda potrebbe condurci da tutt'altra parte. Mi spiego... Se come mi pare di aver capito abbia detto la Signora Hargrave poniamo la nostra attenzione principalmente sul punto in cui poggiamo i piedi mettendo in secondo piano l'ambiente circostante, porremmo la nostra attenzione sulle caratteristiche di quel punto, ovvero, ad esempio, la tipologia di asfalto o di terriccio sul quale andremmo a poggiare i nostri piedi. Se però le caratteristiche di quel suolo fossero molto simili, se non completamente identiche, a quelle presenti sul suolo di un altro luogo, rischieremmo di trovarci da un'altra parte. Considerando invece maggiormente l'ambiente circostante, la destinazione non potrebbe essere confusa in alcun modo."
 
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view post Posted on 4/12/2020, 19:14
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Momentaneamente messe da parte le figure da figlia dei Troll, Cenwyn cercò di ascoltare attentamente quanto spiegato dall'Istruttrice Ministeriale. La materializzazione era una mezzo di trasporto. Recepito. Ci spostava da un punto A ad un punto B, recepito anche questo e lo si faceva istantaneamente. Non come i viaggi sul Nottetempo. Questa precisazione la rincuorò non poco. Non aveva bei ricordi del Nottetempo.
Quando l'Istruttrice pose una domanda diretta Cenwyn ascoltò gli interventi di chi era più sveglio di lei ma poi cercando di ricordare quel poco che sapeva sulla Materializzazione alzò la mano: "Credo che il processo logico da intraprendere per quanto riguarda la prima D, sia esattamente, come dice la parola aver ben chiara nella nostra mente la Destinazione e come hanno giustamente attenzionato, prima di me, bisogna saperlo accuratamente. Non basta pensare ad esempio ad Hogsmeade, ma bisognerebbe conoscere la via, aver in mente un punto ben preciso e conoscere lo spazio circostante ed eventuali ostacoli come possono essere delle panchine, dei fossati o dei cilindri.." la tassa lasciò cadere la risposta nel vuoto mentre la mente si perdeva nei ricordi. I cilindri abbandonati erano più diffusi di quanto si potesse logicamente pensare.
 
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