| Un altro mese era alle porte e Ilay avrebbe dovuto pianificare nuovamente un programma per dividersi il tempo libero tra i compiti e i turni ai Tre Manici di Scopa. Di certo l'avviarsi dell'anno accademico verso la fine avrebbe aiutato il diciassettenne a ritagliarsi qualche piccolo sprazzo di ozio, che cominciava stranamente a mancargli, da spendere interamente all'interno del dormitorio della propria Casa oppure nel Cortile Interno, dove amava trascorrere incalcolati attimi da spendere nella ricerca di gocce di amenità. In quei giorni, gli venne in mente di provare a trovare un'occasione per scambiare un paio di chiacchiere con Jared, da poco nominato Caposcuola di Serpeverde, siccome non aveva ancora avuto la possibilità di vederlo fuori dal campo di quidditch per complimentarsi con lui per il nuovo traguardo raggiunto. Così, intento a preparare tutto l'occorrente per recarsi alla locanda negli orari prestabiliti, il figlio di Salazar si accertò di aver indossato correttamente la divisa scolastica e di fare un rapidissimo passaggio in Sala Grande per arraffare una porzione di Bubble and Squeak assolutamente prelibato, che si sarebbe gustato prima di avviarsi ai cancelli della scuola. Una volta arrivato a destinazione, avrebbe fatto il consueto giro di saluti prima di mettersi all'opera: sarebbe partito dalla Locandiera, passando per i due Elfi domestici Tweedledee e Tweedledum (sempre troppo ingessati per i suoi gusti , nonostante proprio l'inglese fosse uno strenuo difensore delle rigide formalità) fino a terminare con il Dodo di Madame Luna, Lewis Carroll, che in quell'occasione se ne stava stranamente tutto mogio in un angolo del retrobottega, contrariamente al solito. << Lewis! Che ti succede? Le testoline ti hanno tirato una piuma? >> fece lui, senza avvicinarsi troppo, rivolgendosi proprio alla Creatura: da un lato, gli dispiaceva vederlo un po' meno euforico del solito ma, dall'altro, non poteva nascondere a se stesso che trasportare piatti e stoviglie senza un pestifero esserino che si infila in mezzo alle gambe sarebbe stata un'esperienza decisamente interessante. A quel punto, prima di iniziare il servizio, avrebbe riposto nell'apposito armadietto la mantella scolastica che era solito utilizzare per tenere riparata la divisa quando il meteo, come in quei giorni, risultava piuttosto incerto e ne avrebbe estratto il grembiule da lavoro; stretti bene i nodi dietro al collo e dietro la schiena, il figlio di Salazar avrebbe, successivamente, raccolto i propri strumenti più importanti per poi recarsi dietro il bancone, vicino la cassa, per accogliere tutti i clienti che sarebbero, di lì a poco, arrivati a ravvivare l'atmosfera del pub. D'improvviso, la porta principale del locale si aprì e due ragazzi fecero la loro comparsa: si trattava, evidentemente, di studenti di Hogwarts, ma Bull non seppe associare dei nomi ai volti che, nel giro di pochi istanti, gli si sarebbero parati di fronte; ad ogni modo, gli sembrò che i due fossero in intimità dal momento che il ragazzo che aveva preso la parola pareva essere piuttosto teso per qualcosa che Ilay associò alla classica ansia "da primo appuntamento". Non potendo, ovviamente, sapere quale fosse il reale motivo di quella leggera agitazione, Bull avrebbe deciso di non indagare; a maggior ragione, perché non avrebbe mai voluto mettere a disagio un cliente. Dunque, non potendo fare a meno di notare che una delle riviste, che la locanda mette a disposizione dei clienti per una rapida lettura durante il tempo necessario a preparare le ordinazioni, fosse caduta al suolo, il Cameriere si fece educatamente largo per afferrarla e stringerla fra le mani prima di rivolgersi agli ospiti: << Buon giorno anche a voi! E benvenuti! Certamente, abbiamo diversi tavoli liberi: potete scegliere tra questo qui, vicino al bancone, oppure l'altro che vedete libero vicino quella finestra. >> disse, gentilmente, mentre con lo sguardo provvedeva a invitare i due a osservare le postazioni indicate in modo che potessero scegliere dove accomodarsi. << Io sono Ilay, piacere di conoscervi! Oh, non preoccuparti per questa; devo aver sistemato male la pila, magari si trovava già in bilico. Sistemo tutto io, voi prendete posto con comodo! >> concluse, attendendo che i ragazzi scegliessero dove sedersi in modo da poterli guidare facendo zig-zag tra i tavoli occupati. Una volta giunti al posto, la Serpe avrebbe preparato tutto l'occorrente: un bicchiere d'acqua a testa e il cestino di tovaglioli. In base alle ordinazioni che avrebbe ricevuto, naturalmente, avrebbe eventualmente aggiunto un set di posate per ciascuno. << Siete già pronti per ordinare oppure preferite che ripassi tra qualche minuto? >> concluse, attendendo una risposta da parte di entrambi.
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