Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

In my every smile II, M.S

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view post Posted on 15/4/2024, 16:56
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Prefetto di Corvonero
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Era come se si fosse svegliato di soprassalto: la presenza di Maya Smith lo stravolgeva a tal punto da arrivare a fargli pensare di non essersi ancora svegliato del tutto fino a quel momento. La parlantina, l’esuberanza e la solarità di Maya travolgevano Maxime come un tornado in piena estate. Non poteva far altro che sorridere e ringraziare che lei fosse lì, così la sua giornata poteva dire di avere un senso. Lei acquistó il suo mascara e aspettó che Maxime si preparasse per staccare il turno. Una volta spogliato della divisa da commesso, sgusció fuori al bancone e la afferrò per la mano salutando con l’ altra il suo titolare e Agnes che gli aveva appena dato il cambio. Appena fuori, furono accolti dalla solita folla che si riversava per le vie nel weekend e scosse la testa senza guardarla alla domanda di lei

-Bhe, noiosa, l’hai detto tu. Invece, tu? Ti sei preparata così carina per uscire con me?-

Sorrise sornione circondandole la spalla con il braccio stringendola a se. Si smaterializzarono insieme ad Hogesmeade nei pressi dei tre manici dove avrebbe voluto semplicemente offrirle un pranzo e passare del tempo con lei. Si lasciò abbracciare sentendosi immediatamente avvampare seguendo quelle strane sensazioni che lo richiamavano al di sotto della cintola ad ogni suo contatto. Inspiró i suoi capelli e si lasciò beare da quella strana tranquillità. Era lì che avrebbe sempre voluto stare: tra le sue braccia, senza pensieri contorti o baratri da schivare.

-Anche tu mi sei mancata-

Si staccò a fatica riprendendole la mano

-Dovresti elargire piu spesso questi abbracci, con me, si intende!-

Continuarono a camminare mano nella mano e nessuna azione gli sembrò più naturale di quella. Sorrise di nuovo anche se in realtà non aveva smesso di farlo da quando l’aveva vista nel negozio del signor Sheldon. Neanche quando l’aveva servito come commesso. Neanche quando gli dava le spalle, neanche quando se ne andava. Era lei e il resto non avrebbe mai contato.

-In realtà ho intenzione di offrirti un pranzo e passare l’intero pomeriggio ad annoiarti con i racconti noiosi delle mie giornate passate senza di te. Dovresti festeggiare come si deve l’invecchiamento, mia cara Dittamo!-

Sapeva di stuzzicarla con l’ultima frase e si staccò scherzosamente pronto a schivare qualche colpo. La riprese per mano e si stazionarono di fronte ai tre manici quando Maya, prima di entrare, gli fece l’ultima domanda. Maxime fece del suo meglio per temporeggiare fino a quando i suoi occhi non incrociarono quelli di lei finendo per non resistere a dirle la verità.. o quasi

-Dovevo scrivere una lettera-

Disse, serio. Non voleva che lei sapesse tutta la storia, anche perché ancora non aveva letto quello che aveva mandato alla posta del cuore del settimanale delle streghe e aveva paura potesse scatenare una strana reazione. Preferì non pensarci

-Ma adesso entriamo che sto iniziando ad avere fame-

Non era vero, in realtà il suo stomaco si stava rimpicciolendo e si chiuse definitivamente quando, entrando nel locale di Madama Luna, una copia della rivista era bellamente appoggiata sul bancone. Il Corvonero non poteva nasconderla agli occhi di lei così, nell’ avvicinarsi al bancone per salutare la proprietaria si posizionó di proposito in modo che la rivista fosse celata alla vista di Maya

-Buongiorno, vorremmo pranzare. E’ possibile accomodarci?-

Senza dare nell’occhio, spostó col gomito la rivista pensando di toglierla definitivamente dall’esposizione pubblica quando, invece, sentì un tonfo: la rivista che stava cercando di nascondere era caduta proprio si piedi di Maya.
Maxime chiuse gli occhi preparandosi al peggio. Forse Maya non se ne era neanche accorta. O forse si
 
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view post Posted on 20/4/2024, 10:32
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Studente di Serpeverde
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Un altro mese era alle porte e Ilay avrebbe dovuto pianificare nuovamente un programma per dividersi il tempo libero tra i compiti e i turni ai Tre Manici di Scopa. Di certo l'avviarsi dell'anno accademico verso la fine avrebbe aiutato il diciassettenne a ritagliarsi qualche piccolo sprazzo di ozio, che cominciava stranamente a mancargli, da spendere interamente all'interno del dormitorio della propria Casa oppure nel Cortile Interno, dove amava trascorrere incalcolati attimi da spendere nella ricerca di gocce di amenità. In quei giorni, gli venne in mente di provare a trovare un'occasione per scambiare un paio di chiacchiere con Jared, da poco nominato Caposcuola di Serpeverde, siccome non aveva ancora avuto la possibilità di vederlo fuori dal campo di quidditch per complimentarsi con lui per il nuovo traguardo raggiunto.
Così, intento a preparare tutto l'occorrente per recarsi alla locanda negli orari prestabiliti, il figlio di Salazar si accertò di aver indossato correttamente la divisa scolastica e di fare un rapidissimo passaggio in Sala Grande per arraffare una porzione di Bubble and Squeak assolutamente prelibato, che si sarebbe gustato prima di avviarsi ai cancelli della scuola. Una volta arrivato a destinazione, avrebbe fatto il consueto giro di saluti prima di mettersi all'opera: sarebbe partito dalla Locandiera, passando per i due Elfi domestici Tweedledee e Tweedledum (sempre troppo ingessati per i suoi gusti , nonostante proprio l'inglese fosse uno strenuo difensore delle rigide formalità) fino a terminare con il Dodo di Madame Luna, Lewis Carroll, che in quell'occasione se ne stava stranamente tutto mogio in un angolo del retrobottega, contrariamente al solito. << Lewis! Che ti succede? Le testoline ti hanno tirato una piuma? >> fece lui, senza avvicinarsi troppo, rivolgendosi proprio alla Creatura: da un lato, gli dispiaceva vederlo un po' meno euforico del solito ma, dall'altro, non poteva nascondere a se stesso che trasportare piatti e stoviglie senza un pestifero esserino che si infila in mezzo alle gambe sarebbe stata un'esperienza decisamente interessante. A quel punto, prima di iniziare il servizio, avrebbe riposto nell'apposito armadietto la mantella scolastica che era solito utilizzare per tenere riparata la divisa quando il meteo, come in quei giorni, risultava piuttosto incerto e ne avrebbe estratto il grembiule da lavoro; stretti bene i nodi dietro al collo e dietro la schiena, il figlio di Salazar avrebbe, successivamente, raccolto i propri strumenti più importanti per poi recarsi dietro il bancone, vicino la cassa, per accogliere tutti i clienti che sarebbero, di lì a poco, arrivati a ravvivare l'atmosfera del pub.
D'improvviso, la porta principale del locale si aprì e due ragazzi fecero la loro comparsa: si trattava, evidentemente, di studenti di Hogwarts, ma Bull non seppe associare dei nomi ai volti che, nel giro di pochi istanti, gli si sarebbero parati di fronte; ad ogni modo, gli sembrò che i due fossero in intimità dal momento che il ragazzo che aveva preso la parola pareva essere piuttosto teso per qualcosa che Ilay associò alla classica ansia "da primo appuntamento". Non potendo, ovviamente, sapere quale fosse il reale motivo di quella leggera agitazione, Bull avrebbe deciso di non indagare; a maggior ragione, perché non avrebbe mai voluto mettere a disagio un cliente. Dunque, non potendo fare a meno di notare che una delle riviste, che la locanda mette a disposizione dei clienti per una rapida lettura durante il tempo necessario a preparare le ordinazioni, fosse caduta al suolo, il Cameriere si fece educatamente largo per afferrarla e stringerla fra le mani prima di rivolgersi agli ospiti: << Buon giorno anche a voi! E benvenuti! Certamente, abbiamo diversi tavoli liberi: potete scegliere tra questo qui, vicino al bancone, oppure l'altro che vedete libero vicino quella finestra. >> disse, gentilmente, mentre con lo sguardo provvedeva a invitare i due a osservare le postazioni indicate in modo che potessero scegliere dove accomodarsi. << Io sono Ilay, piacere di conoscervi! Oh, non preoccuparti per questa; devo aver sistemato male la pila, magari si trovava già in bilico. Sistemo tutto io, voi prendete posto con comodo! >> concluse, attendendo che i ragazzi scegliessero dove sedersi in modo da poterli guidare facendo zig-zag tra i tavoli occupati.
Una volta giunti al posto, la Serpe avrebbe preparato tutto l'occorrente: un bicchiere d'acqua a testa e il cestino di tovaglioli. In base alle ordinazioni che avrebbe ricevuto, naturalmente, avrebbe eventualmente aggiunto un set di posate per ciascuno. << Siete già pronti per ordinare oppure preferite che ripassi tra qualche minuto? >> concluse, attendendo una risposta da parte di entrambi.
 
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1 replies since 15/4/2024, 16:56   208 views
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