| Vedere Desmond dietro il bancone le fece uno strano effetto, un calore diffuso all'altezza dello stomaco che non sapeva associare a qualche emozione in particolare: era felice di vederlo lì, contento e completamente a suo agio in quell'ambiente che sembrava così tanto suo. Era contenta che l'avesse portata lì qualche tempo prima per conoscere il suo luogo sicuro, ed era felicissima di essere riuscita a passare a trovarlo proprio durante uno dei suoi primi giorni di lavoro. In quel modo le sembrava di stargli più vicino, nonostante non avesse nessun motivo in particolare ad obbligarle. Semplicemente voleva farlo. "Oh beh, l'aiutante silenzioso e misterioso: potrebbe essere il protagonista di un romanzo rosa o di uno giallo. Dipende da come vuoi evolverti, se conquistare le ragazzine del primo anno di Hogwarts o uccidere qualche cliente." Seria, Lara espresse quella considerazione abbastanza veritiera, sfiorando il bordo del bancone con le dita pensierosa. Effettivamente il Tarabay aveva il carattere da protagonista di romanzi, eppure non riusciva proprio a immaginarselo come un playboy pronto a fare stragi di cuori. Nemmeno come un assassino spietato, ovviamente. Cercò di bloccare quella serie di pensieri fuorvianti, che avevano preso una piega decisamente strana: la frase del ragazzo l'aiutò a mettere i piedi per terra; si risvegliò come da una trance, rialzando lo sguardo su quello di Desmond. Per un momento si era persa nei suoi pensieri, ma si era ritrovata subito catapultata nel mondo reale. Guardò il ragazzo fare il suo lavoro con un sorrisetto sul volto, lo osservò mentre si muoveva a suo agio dietro il bancone e si chiese se anche lei sembrasse così da fuori, mentre lavorava da Madame Luna, se anche lei possedesse quell'aura di sicurezza che emanava il ragazzo in quel momento. Prese il dado dalle sue mani, sperando di avere fortuna come l'ultima volta, Lara lo agitò leggermente tra i palmi chiusi prima di lanciarlo senza troppa forza sul bancone. Allungò il collo, cercando di comprendere quanti passi avrebbe fatto la sua pedina. "Allora? Un altro buono? Magari per una passeggiata di ritorno al castello con l'aiutante?" Chiese, senza guardarlo in faccia ma continuando a guardare il bancone e il dado, come se quello fosse davvero un premio del gioco dell'oca. Prese i galeoni dalla sua borsa, contando giusti giusti li allungò al ragazzo e attese che questo le concedesse una risposta. Da quando la Wilson proponeva qualche uscita a qualcuno? Le sembrava strana tutta quella forza di volontà da parte propria, ma non stette troppo a pensarci. "Ne sto modificando uno che avevo già nell'armadio, esatto. -sorrise, contenta che Desmond anticipasse le sua mosse- Non vedo l'ora di indossarlo. E del giro in barca sul Lago Nero, il primo anno non me lo sono goduto molto." Con aria sognante, Lara già si immaginava a bordo della barchetta che solcava le acque del lago, portandola a largo per osservare il castello di Hogwarts da un'altra prospettiva. Sospirò, come per risvegliarsi acciuffò il pacchetto sul bancone, mettendolo sotto braccio sopra la sua borsa, in equilibrio mentre il braccio pressando sul fianco gli donava la stabilità necessaria. "Ovviamente anche per il banchetto, chiaro."
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