Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Seconda Riunione della Witches' League

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Sheldon Campbell
view post Posted on 13/12/2020, 22:22 by: Sheldon Campbell
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Aveva nascosto nella tracolla le prelibatezze di Florian per non fare capire a nessuno in quella redazione che con la Responsabile dell’ambito Costume e Attualità del Settimanale avesse un incontro non propriamente lavorativo. Aveva bussato alla porta dell’ufficio della Responsabile Corbirock, incapace di tenere nascosto un sorriso radioso sul volto, aprendo poi la porta e affacciandosi nell’ufficio: «È permesso?», aveva chiesto, incontrando con gioia lo sguardo chiaro di lei prima di varcare la soglia, chiudendo la porta alle proprie spalle. «Avevo preso appuntamento con lei. Ordine del giorno: waffle, più varie ed eventuali. In questo caso le “varie ed eventuali” sono tre mini-crêpe», aveva annunciato, con un sorriso birichino, facendo intendere che non si sarebbe mosso di lì, piantato davanti alla porta dell’ufficio, con le mani intrecciate dietro la schiena e gli occhiali lievemente appannati a causa del contrasto tra il freddo dell’esterno e il caldo dell’ufficio. Aveva inclinato il capo, come in attesa di qualcosa da parte dell’altra: le avrebbe infine fatto vedere tutto il cibo che aveva preso, se solo ella si fosse avvicinato a baciarlo.
Pretzel aveva preso posto nell’ufficio di miss Corbirock non appena Shay aveva aperto la porta e si era acciambellato sulla sedia della Responsabile, consapevole di non dover richiedere il permesso e di avere diritto di usurpare il posto di Eleanor. Non si era fermato a reclamare le coccole da parte della giovane strega, ma era rimasto con lo sguardo fisso su di lei, in attesa dei suoi adorabili grattini dietro le orecchie.
Aveva portato con sé anche una tovaglia a quadri blu e bianchi e dei tovaglioli: aveva apparecchiato sulla scrivania della giovane strega, riponendo su di essa un waffle farcito di crema di nocciole con topping di crema di cioccolato e scaglie di cioccolato, accompagnato da panna montata, e uno farcito di sciroppo d’acero e crema di Vaniglia Meraviglia, con panna montata e granella di nocciole. Le tre mini-crêpe, invece, erano farcite con tre tipi diversi di cioccolato (al latte, fondente e bianco), coperte da un topping di Cioccolato Nerissimo e meringhe, con pallina di gelato al gusto di Ricotta italiana doc. Quel che Shay non sapeva, o che aveva rimosso, era che quella ricotta li avrebbe fatti gesticolare per almeno cinque minuti buoni. Aveva proposto a Eleanor di dividersi tutto, se avesse voluto assaggiare un po’ di questo e di quell’altro, o di prendere il waffle che preferiva. Le aveva poi parlato dei suoi M.A.G.O., raccontandole come fossero andati gli epistolari con i sei professori, parlando di quanto fosse stato imbarazzante presentarsi al Fortebraccio, sapendo che di lì a qualche giorno la professoressa Felini l’avrebbe esaminato proprio per i M.A.G.O., e sottolineando quanto Laurie Felini fosse adorabile e gentile e quanto lo fosse stata in tutti i gufi magosi che si erano scambiati. Lo rendeva felice raccontarle tutto, entusiasmarsi con lei delle idee che aveva proposto nelle tesine e condividendo con lei ansie e paure per gli orali ormai più che imminenti. Tutto quel condensato di emozioni, ansie e speranze veniva tradotto anche in una gestualità piuttosto marcata, come previsto dall’effetto della ricotta magica di Laurie Felini; fortunatamente i due non avrebbero risentito degli effetti anche nel corso della riunione ventura – sarebbe altrimenti stato oltremodo imbarazzante.
Infine, all’orario prefissato, i due si erano alzati – e Sheldon aveva approfittato di quell’intimità ancora in corso per dirle quanto fosse carina e lasciarle un bacio fugace sulle labbra. Si diressero presso il luogo della riunione, con Pretzel che trotterellava felice a qualche piede di distanza da Sheldon, con il suo papillon blu portato con fierezza: il giovane mago raddrizzò il farfallino che portava al collo, identico a quello del proprio animale, stretto attorno al colletto della camicia bianca che indossava sotto il gilet blu scuro pieno di candy cane e fiocchi di neve stilizzati. Aveva lasciato soprabito, sciarpa e tracolla nell’ufficio di Eleanor: ci sarebbe ritornato per riprenderseli, dopo aver concluso l’editing di alcuni articoli e prima di ritornare a Hogwarts.
Spingendo su per la radice del naso i propri occhiali tondi, sorrise a Charlotte, quando la vide presso la soglia della sala in cui si sarebbe tenuta la riunione. «Salve, Capo-Redattrice!», trillò, accantonando l’ansia per gli esami orali imminenti e sorridendo radioso all’amica prima di entrare nella sala e accomodarsi. Pretzel si prese del tempo per strusciarsi sulle caviglie della sua Lottie ed emettere qualche purr affettuoso, prima di acciambellarsi e sonnecchiare, diligente e senza voler disturbare nessuno, sotto la sedia del giovane Campbell. Sedutosi presso l’ovale di legno, il giovane mago rivolse un cordiale cenno di saluto ai membri della Lega già presenti. «Salve a tutti». Sorrise a Sugar, la collega Auror con cui condivideva i turni di sorveglianza alla camera d’ospedale della Comandante Auror, e anche all’eccentrico Jelonek, il quale, come lui, si era vestito a tema natalizio. Trovò buffo che fosse senza camicia sotto la giacca: sperò ardentemente che non fosse ormai fuori moda indossarle, ma era più probabile che si trattasse dell’ennesima trovata strampalata del signor Fedoryen. Non riuscì a fargli i complimenti per la nataliziosità del vestito a lui né a lei per il nastro rosso ai capelli che trovava di ottimo gusto, incapace di rompere il ghiaccio, anche in virtù di una timidezza mai scomparsa nonostante non fosse più il ragazzino estremamente introverso di sette anni fa.
Si grattò la punta del naso con l’unghia del pollice destro, in attesa dell’inizio della riunione, mentre sentiva la zampa di Pretzel sfiorargli la caviglia: probabilmente il quasi-gatto rifugiato sotto la sedia si era appena stiracchiato, alla ricerca di una posizione più comoda per il suo sonnellino.
 
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