Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Seconda Riunione della Witches' League

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view post Posted on 7/12/2020, 14:55
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shouq


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Tutti i membri della Witches’ League avevano confermato di voler mantenere il proprio ruolo e Charlotte ne era stata lieta. Da una parte le sarebbe piaciuto avere l’occasione di aprire nuovamente le candidature per entrare nella Lega delle Streghe, ma la conformazione attuale aveva funzionato piuttosto bene durante la prima riunione, quindi aveva deciso di lasciarla inalterata. Era entusiasta anche delle donazioni ricevute, perché avrebbero permesso alla Witches’ League e al Settimanale delle Streghe di attuare e attivare grandi cose, finalmente. Se infatti nella prima riunione in assoluto, la Lega non aveva disposto delle finanze necessaria per attivare qualcosa di più di una lotteria, ora la situazione era decisamente mutata grazie alle cospicue donazioni di alcuni dei membri che, dunque, avrebbero avuto voce in capito sulle finanze del Settimanale delle Streghe. Ne avrebbero discusso proprio in quella seconda riunione, per cui Charlotte Melankholiya aveva preparato la solita ampia sala riunioni.
Un lungo tavolo ovale di legno si trovava al centro della sala, contornato da sei sedie in tutto. Ogni postazione vedeva davanti a sé una tazza da tè in porcellana (brandizzata con i loghi della League e del Settimanale delle Streghe, perché lei adorava quei dettagli), con tanto di piattino sottostante. Accanto, un tovagliolo di stoffa lilla e un secondo piattino contenente un paio di scones. Erano stati predisposti per tutti i sei membri, sebbene solo alcuni di essi fossero nelle condizioni di consumare cibi e bevande. Per quanto la riguardava, era diventato quasi normale trovarsi a eventi pubblici senza poter ingerire nulla se non la propria bile. Sperava che anche per gli altri membri della League fosse lo stesso. Oltre al tè, sul tavolo erano anche stati predisposti calamai, pergamene e piume (queste di un color prugna: ahilei, Charlotte era sempre nel mood per un bel po’ di viola), a disposizione dei membri della League che avessero voluto prendere appunti o prendere parte a una certa votazione.
Le pareti erano invece adornate da decine di cornici che mostravano i voti animati e sorridenti dei Sorrisi-Più-Affascinanti che si erano susseguiti dalla fondazione del Settimanale ad opera del buon Tobias Misslethorpe. C’era anche una foto con dedica di Gilderoy Lockhart (insomma, non era da tutti vincere quel premio più volte) e di recente erano state aggiunte due cornici: una foto di Alberto Lestrange, ultimo Sorriso-Più-Affascinante eletto dalla League proprio nell’ultima riunione, e una foto che raffigurava lei, Zerby Maranta e Jelonek Fedoryen, scattata durante una delle ultime interviste che aveva condotto proprio in redazione e che l’avevano vista alla presenza di ben due Sorrisi contemporaneamente, dunque non aveva potuto non approfittarne.
Quanto a lei, quella era una delle occasioni pubbliche in cui curava particolarmente il suo aspetto: del resto, erano degli esperti di stile e tendenze e lei, che presiedeva quella riunione, non avrebbe potuto presentarsi con indosso un sacco di iuta (a meno che non lo avesse personalizzato con qualche merletto e avesse voluto lanciare una nuova moda, ovviamente). Aveva lasciato perdere l'ultimo Ombretto Levitante della WitchCosmetics dopo le ultime scoraggianti notizie, ma aveva utilizzato l'eyeliner e colorito il suo viso pallido con un po' di Freckles Powder, che le aveva regalato delle graziose lentiggini sul naso e sulla parte alta delle guance. Aveva poi indossato un vestito blu scuro di pesante velluto (incredibile ma vero, aveva iniziato ad accusare anche lei il calo delle temperature) con spalline e maniche a campana, quanto alla gonna a mezza ruota, questa era lunga fino alle ginocchia sul davanti, mentre sul retro arrivava fino a metà polpaccio. Ai piedi aveva degli stivali a punta color ocra che arrivavano poco sopra la caviglia e richiamavano nel colore il dettaglio merlettato del vestito all'altezza della vita, che staccava la parte aderente del busto dalla più morbida gonna. Non indossava quasi mai colori chiari, che non le stavano bene per via del suo pallore, ma adorava sbizzarrirsi con il colore delle scarpe e degli accessori, quando poteva. Le riunioni della Witches' League erano l'occasione perfetta per farlo, ben lontane dalla formalità di Hogwarts (alle cui cene Charlotte non mancava comunque di presentarsi con cappelli dai colori improbabili).
Alle mani indossava invece i soliti anelli (all'incirca dodici su entrambe le mani): girò distrattamente proprio il secondo anello al mignolo destro, mentre dava un’ultima controllata alla sala per assicurarsi che fosse tutto in ordine. Spalancò poi le porte e si portò sul corridoio antistante che conduceva all’atrio della redazione, ossia dove i membri della League sarebbero presto approdati in risposta alla convocazione per quella riunione che aveva tutte le piume e le carte in regola (e i galeoni, se si voleva essere più venali) per essere proficua e stimolante.

Scadenza per rispondere: 13 dicembre (ore 23:59).
 
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view post Posted on 13/12/2020, 02:50
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Sugar Mandylion entrò nella redazione del Settimanale delle Streghe strofinandosi le mani per il freddo. Si era dimenticata a casa i guanti ed era stata troppo pigra per tornare a prenderli. Avvolta nel mantello invernale, l'Auror si era Smaterializzata al di fuori della propria abitazione dopo aver salutato Morgenthal. Aveva lasciato il coinquilino a leggere una rivista sulle baionette, utensili il cui scopo Sugar non aveva davvero capito. Si trattava di una specie di bacchetta magica che i Babbani antichi usavano per ferirsi a vicenda. Volgendo lo sguardo indietro, aveva visto attraverso la finestra aperta che l'interesse di Morgenthal per quelle armi non si era affievolito nel corso dei minuti.
Aveva passeggiato lungo il percorso che la separava dal luogo della sua Smaterializzazione alla Redazione del Settimanale occhieggiando alle decorazioni natalizie. Non poté non provare una fitta pensando che quel Natale sarebbe stato diverso da tutti gli altri, senza la presenza di sua madre. Forse avrebbe dovuto pensare a decorare un po' anche la sua stanza di Ospedale e portare le feste anche a Kedavra: un po' di festoni, un po' di lucette, dell'edera finta sopra al letto... qualsiasi cosa potesse cancellare l'impressione di eterna immobilità che teneva intrappolata sua madre.
A differenza della Capo-Redattrice, l'ex Serpeverde non aveva cercato un particolare look, nonostante l'occasione lo richiedesse in modo implicito. Si parlava del Settimanale delle Streghe, dopotutto, non poteva certo presentarsi vestita a caso. Aveva optato per un semplice abito verde scuro con un cappello dello stesso colore, e una treccia sulla spalla; un nastro rosso tra i capelli castani era l'unico elemento che avrebbe reso l'outfit non noioso e a tema con la ricorrenza Natalizia.

- Buongiorno Miss Melankholiya! - salutò Charlotte.

Dopo essere giunta nella sala dove si sarebbe tenuta la riunione della Witches' League, Sugar rimosse il mantello e prese posto in attesa che gli altri membri facessero il loro ingresso. Si chiese quale sarebbero stati gli argomenti di quella riunione, sperando di poter nuovamente eleggere il Sorriso più Affascinante per il nuovo numero. Era stato particolarmente coinvolgente l'ultima volta, anche perché il suo candidato aveva effettivamente ricevuto il premio. Curiosa di sentire se e quali altri candidati Miss Melankholiya avrebbe proposto, Sugar attese paziente l'inizio dell'incontro, il pensiero che finì puntuale per divagare sulle ricerche personali che l'attendevano.

Edited by Sugar Mandylion - 13/12/2020, 03:01
 
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view post Posted on 13/12/2020, 02:55
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Da quando Jelonek era diventato ufficialmente un modello che aveva contribuito alla vittoria di una celebre Magifotografa sulla bocca di tutti (il suo contributo non era dipeso dalle sue capacità, certo, ma dalla sua bellezza, che come si sapeva non era tutto, ma era già qualcosa) la sua vita era molto cambiata. Fan e paparazzi si erano rivelati abbastanza discreti da chiedergli autografi e scattargli scatti magici senza che se ne accorgesse; tendevano a essere così rispettosi che Jelonek praticamente non si accorgeva della loro presenza, il che era un bene. Non poteva certo aggiungere pressione alla pressione!
Come padre (per due) aveva il doppio delle responsabilità di prima, e quattro volte (?) tanto quelle di un qualsiasi cittadino senza... be', senza pargoli. Quel giorno era cominciato, per lui, evitando la trappola mortale che Caledon, che ormai camminava, correva, inciampava, parlava e faceva di conto, gli aveva costruito nel corridoio che conduceva alla Camera Autorotante del Buco: una torretta di blocchi da costruzione appostata proprio nelle parti che normalmente percorreva. Già da quell'età precoce si notava il genio militare del primogenito Fedoryen, come aveva osservato Jelonek deliziato mentre si premeva vari punti della pianta del piede sinistro per capire se qualche osso fosse fratturato; sì, perché la torretta si era rivelata semplicemente una Torretta-Vedetta (!) e quando Jelonek si era voltato stupefatto di avere evitato una trappola così astuta, camminando all'indietro aveva incontrato la Torretta-Fortino, che gli aveva devastato la deambulazione.
Fu con passo claudicante che i paparazzi invisibili lo scorsero recarsi alla sede di uno dei suoi lavori più importanti, un lavoro che doveva pagare per svolgere, invece di essere pagato, il che lo rendeva enormemente più prestigioso. Dopo un bacio sulla fronte di Javier, altri complimenti per la strategia a Cal (che il bambino ricambiò con un attacco aereo, cioè una pioggia di altri mattoncini), Jelonek si era incamminato (cioè, inzoppicato) verso il camino, che Evey gli aveva aiutato a superare con la Polvere Volante. Agitando le braccia in alto come pale di un mulino a vento, Jelonek l'aveva risospinta tra le fiamme smeraldine appena arrivati dall'altra parte, preso dal panico all'idea che i bambini potessero passare anche soltanto un minuto senza supervisione (a essere sinceri, anche se Evey li spronava all'indipendenza, Jelonek era certo che in diversi paesi, tra cui probabilmente quello in cui vivevano, ciò fosse anche illegale).
Ora superava l'atrio con un ritmo di passi creativo e originale, stretto nella sua tenuta natalizia: una giacca verde bordata di pelo bianco sintetico, a cui aveva aggiunto dei glitter che ora si incastonavano per l'eternità tra i peli del suo petto (le camicie erano out da almeno qualche giorno), un paio di pantaloni arancioni di velluto a coste, e scarpe da bowling con cut-out sui talloni (per indossarle aveva aspettato proprio un momento come quello, in cui parti del suo piede non potessero tollerare di essere premuti contro materiali duri).
I suoi talloni erano arrossati per il freddo e la neve, e diversi fiocchi si scioglievano tra i capelli di Jelonek, lasciati sciolti, mentre avanzava con tutta la sicurezza della zoppia e batteva le mani alla vista della Potente Capa-Redattrice Charlotte, sua Presidentessa e Padrona.

- È qui la festa?

A Natale era sempre festa, no?
Spostando lo sguardo sull'Auror immeritatamente invitata in Redazione, la domanda risuonò come ironica. A che festa poteva mai andare Sugar Mandylion? Non poté nascondere il suo nervosismo di stare facendo qualcosa di sbagliato nel nome della Legge Magica, comunque, perciò cominciò a schioccarsi le nocche, sapendo che era ciò che le Persone Disinvolte facevano.

- Ahi. - commentò, quando il mignolo schioccò troppo forte.

J. F.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 22:22
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[Continua da qui.]

Aveva nascosto nella tracolla le prelibatezze di Florian per non fare capire a nessuno in quella redazione che con la Responsabile dell’ambito Costume e Attualità del Settimanale avesse un incontro non propriamente lavorativo. Aveva bussato alla porta dell’ufficio della Responsabile Corbirock, incapace di tenere nascosto un sorriso radioso sul volto, aprendo poi la porta e affacciandosi nell’ufficio: «È permesso?», aveva chiesto, incontrando con gioia lo sguardo chiaro di lei prima di varcare la soglia, chiudendo la porta alle proprie spalle. «Avevo preso appuntamento con lei. Ordine del giorno: waffle, più varie ed eventuali. In questo caso le “varie ed eventuali” sono tre mini-crêpe», aveva annunciato, con un sorriso birichino, facendo intendere che non si sarebbe mosso di lì, piantato davanti alla porta dell’ufficio, con le mani intrecciate dietro la schiena e gli occhiali lievemente appannati a causa del contrasto tra il freddo dell’esterno e il caldo dell’ufficio. Aveva inclinato il capo, come in attesa di qualcosa da parte dell’altra: le avrebbe infine fatto vedere tutto il cibo che aveva preso, se solo ella si fosse avvicinato a baciarlo.
Pretzel aveva preso posto nell’ufficio di miss Corbirock non appena Shay aveva aperto la porta e si era acciambellato sulla sedia della Responsabile, consapevole di non dover richiedere il permesso e di avere diritto di usurpare il posto di Eleanor. Non si era fermato a reclamare le coccole da parte della giovane strega, ma era rimasto con lo sguardo fisso su di lei, in attesa dei suoi adorabili grattini dietro le orecchie.
Aveva portato con sé anche una tovaglia a quadri blu e bianchi e dei tovaglioli: aveva apparecchiato sulla scrivania della giovane strega, riponendo su di essa un waffle farcito di crema di nocciole con topping di crema di cioccolato e scaglie di cioccolato, accompagnato da panna montata, e uno farcito di sciroppo d’acero e crema di Vaniglia Meraviglia, con panna montata e granella di nocciole. Le tre mini-crêpe, invece, erano farcite con tre tipi diversi di cioccolato (al latte, fondente e bianco), coperte da un topping di Cioccolato Nerissimo e meringhe, con pallina di gelato al gusto di Ricotta italiana doc. Quel che Shay non sapeva, o che aveva rimosso, era che quella ricotta li avrebbe fatti gesticolare per almeno cinque minuti buoni. Aveva proposto a Eleanor di dividersi tutto, se avesse voluto assaggiare un po’ di questo e di quell’altro, o di prendere il waffle che preferiva. Le aveva poi parlato dei suoi M.A.G.O., raccontandole come fossero andati gli epistolari con i sei professori, parlando di quanto fosse stato imbarazzante presentarsi al Fortebraccio, sapendo che di lì a qualche giorno la professoressa Felini l’avrebbe esaminato proprio per i M.A.G.O., e sottolineando quanto Laurie Felini fosse adorabile e gentile e quanto lo fosse stata in tutti i gufi magosi che si erano scambiati. Lo rendeva felice raccontarle tutto, entusiasmarsi con lei delle idee che aveva proposto nelle tesine e condividendo con lei ansie e paure per gli orali ormai più che imminenti. Tutto quel condensato di emozioni, ansie e speranze veniva tradotto anche in una gestualità piuttosto marcata, come previsto dall’effetto della ricotta magica di Laurie Felini; fortunatamente i due non avrebbero risentito degli effetti anche nel corso della riunione ventura – sarebbe altrimenti stato oltremodo imbarazzante.
Infine, all’orario prefissato, i due si erano alzati – e Sheldon aveva approfittato di quell’intimità ancora in corso per dirle quanto fosse carina e lasciarle un bacio fugace sulle labbra. Si diressero presso il luogo della riunione, con Pretzel che trotterellava felice a qualche piede di distanza da Sheldon, con il suo papillon blu portato con fierezza: il giovane mago raddrizzò il farfallino che portava al collo, identico a quello del proprio animale, stretto attorno al colletto della camicia bianca che indossava sotto il gilet blu scuro pieno di candy cane e fiocchi di neve stilizzati. Aveva lasciato soprabito, sciarpa e tracolla nell’ufficio di Eleanor: ci sarebbe ritornato per riprenderseli, dopo aver concluso l’editing di alcuni articoli e prima di ritornare a Hogwarts.
Spingendo su per la radice del naso i propri occhiali tondi, sorrise a Charlotte, quando la vide presso la soglia della sala in cui si sarebbe tenuta la riunione. «Salve, Capo-Redattrice!», trillò, accantonando l’ansia per gli esami orali imminenti e sorridendo radioso all’amica prima di entrare nella sala e accomodarsi. Pretzel si prese del tempo per strusciarsi sulle caviglie della sua Lottie ed emettere qualche purr affettuoso, prima di acciambellarsi e sonnecchiare, diligente e senza voler disturbare nessuno, sotto la sedia del giovane Campbell. Sedutosi presso l’ovale di legno, il giovane mago rivolse un cordiale cenno di saluto ai membri della Lega già presenti. «Salve a tutti». Sorrise a Sugar, la collega Auror con cui condivideva i turni di sorveglianza alla camera d’ospedale della Comandante Auror, e anche all’eccentrico Jelonek, il quale, come lui, si era vestito a tema natalizio. Trovò buffo che fosse senza camicia sotto la giacca: sperò ardentemente che non fosse ormai fuori moda indossarle, ma era più probabile che si trattasse dell’ennesima trovata strampalata del signor Fedoryen. Non riuscì a fargli i complimenti per la nataliziosità del vestito a lui né a lei per il nastro rosso ai capelli che trovava di ottimo gusto, incapace di rompere il ghiaccio, anche in virtù di una timidezza mai scomparsa nonostante non fosse più il ragazzino estremamente introverso di sette anni fa.
Si grattò la punta del naso con l’unghia del pollice destro, in attesa dell’inizio della riunione, mentre sentiva la zampa di Pretzel sfiorargli la caviglia: probabilmente il quasi-gatto rifugiato sotto la sedia si era appena stiracchiato, alla ricerca di una posizione più comoda per il suo sonnellino.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 23:51
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Udendo Sheldon alla sua porta, si era impettita e in tutta fretta aveva afferrato un lungo rotolo di pergamena, che in parte si era srotolato tra la scrivania e la sua lunga gonna in velluto borgogna. Aveva allungato lo sguardo sporgendo il naso da sopra la cartapecora e, pronunciando «Avaanti!» con voce sottile, aveva immediatamente accavallato la gamba, facendola dondolare in un goffo tentativo malizioso. Si era finta impegnata e distratta, concentratissima a leggere quel rotolo di pergamena al contrario. Aveva tossichiato alla presentazione dell'Editor Professionista, continuando ad arrotolare voluttuosamente una lunga ciocca di capelli rossastri attorno a un dito. Guardando con la coda dell'occhio la figura dell'altro, con gli occhiali rotondi appannati e il farfallino ben appuntato, però, non era riuscita a far reggere quella messinscena più a lungo. Ben presto si era alzata, per schioccargli un bacio sulle labbra, incapace di resistere ancora. Lo aveva tirato con dolcezza per una mano, chiudendo la porta alle loro spalle e stabilendo i confini di quel loro piccolo e grazioso universo. Ritornando verso la scrivania, aveva sorriso osservando la presa di potere di Pretzel e gli aveva rivolto tutte le coccole messe da parte in quei giorni. Poi, seduta sul bracciolo della poltroncina su cui aveva preso posto Sheldon, si era goduta a pieno quel breve lasso di tempo insieme, dividendo ogni dolcetto con aria golosa, incantata dalle attenzioni di lui e dalla maestria di Felini con lo zucchero e il cioccolato. Lo aveva ascoltato parlare, di tanto in tanto annuendo, stringendogli la mano e disegnando dei piccoli cerchi sul suo palmo con l'indice di una mano, mentre con l'altra addentava il waffle. Aveva inevitabilmente messo il broncio quando l'altro si era alzato, facendole cenno di andare alla riunione, e aveva mugolato sottovoce e fatto i capricci, pur di rubargli qualche altro istante insieme e altri baci. Insoddisfatta, gli aveva raddrizzato il papillon con un sorriso furbo, prima di sporgersi per lasciargli una serie di baci sul collo. Un attimo dopo, lo avrebbe preso a braccetto ridendo, per cacciare entrambi dal proprio ufficio. Terribilmente di buonumore, fece ingresso nell'elegante sala riunioni della Witches' League subito dopo Sheldon.
«Buongiorno a tutti!».
Distese sulle labbra melograno un sorriso rivolto agli altri membri e agitò la mano verso Charlotte, splendidissima nel suo ruolo di Capo Supremo della moda. Si sedette, attendendo che la Capo-Redattrice avviasse l'incontro e che Pretzel ricercasse le sue coccole da sotto il tavolo.
 
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Arrivata in redazione in perfetto orario, Auburn raggiunse il luogo in cui si sarebbe tenuta la seconda riunione della Witches' League, trovandovi gli altri partecipanti. Dopo aver salutato i presenti con un sorriso prese posto davanti a una deliziosa tazza in porcellana per l'occasione e una piuma di un colore che la convinse al punto di decidere di utilizzarla, sostituendola per un'occasione a quella che si portava sempre dietro per le riunioni. Era una persona molto abitudinaria, in un certo senso, perciò quella scelta dimostrava apprezzamento per l'attenzione ai dettagli dimostrata da Charlotte. Accomodatasi, si mise quindi in attesa che qualcuno prendesse la parola.
 
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view post Posted on 16/12/2020, 16:13
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Quando anche l’ultima appartenente della League giunse nella sala adibita per quella seconda riunione, Charlotte Melankholiya chiuse le porte e invitò i presenti a prendere posto al tavolo con uno sguardo radioso: non era solo lieta di rivedere, puntuali, tutti i volti della Witches’ League, ma non vedeva l’ora di iniziare quella che sarebbe stata una riunione interessante.
“Bentrovati, carissimi! La festa è sempre qui, già già!”
Aveva rivolto a tutti quel saluto iniziale, pur rispondendo all’interrogativo retorico che era stato Jelonek a porle. Jelonek (be’, più il suo pelo) le aveva fatto sbattere le palpebre almeno trentasette volte in quindici secondi. Non era del tutto convinta del pelo bianco glitterato, ma era piuttosto certa che rientrasse nelle tendenze del momento. Ebbe invece l’impressione che si stesse perdendo qualcosa sui talloni: quelli del tutto scoperti di Fedoryen le riportarono alla mente il lungo strascico delle scarpe di Eustass Hawkins al gala, sempre a partire dai talloni. Erano forse i talloni il nuovo nero (be’, viola, visto che si trovavano nel Mondo Magico)? Doveva ricordarsi di chiederlo a Eleanor, Responsabile al Settimanale del settore di Costume e Attualità. Non potevano permettere che lo stile andasse più veloce delle loro piume.
Pelo (peli) e pantaloni vellutati a parte, Fedoryen non era l’unico ad aver optato per il verde quel giorno: anche Sugar Mandylion, nella sua consueta eleganza, aveva optato per lo stesso colore per il suo intero outfit. Sheldon aveva invece optato per il blu, con un gilet natalizio molto sbarazzino, e Charlotte era riuscita persino a non indisporsi per l’arrivo congiunto del Corvonero con Eleanor (lei era sempre bella e Charlotte avrebbe volentieri dedicato a lei e ai suoi capelli almeno dieci copertine del Settimanale, se non avesse rischiato di essere accusata di favoritismo o cose simili). Che bel papillon, aveva sussurrato a Pretzel (non di certo a Sheldon che perseverava nel presentarsi lì insieme alla sua amica), con cui aveva passato almeno un paio di minuti dopo aver ricambiato i saluti di tutti i presenti.
Entusiasta, lasciato in pace il Kneazle, Charlotte Melankholiya proseguì nel presentare quello che sarebbe stato il ricco programma del giorno.
“Abbiamo parecchio di cui parlare oggi. Grazie alle vostre donazioni, innanzitutto, potremo parlare in modo più concreto delle vostre idee e delle vostre proposte per il Settimanale delle Streghe.”
Non era una persona venale e, anzi, era solita sperperare parecchi galeoni nelle sue gite in balia dello shopping compulsivo (solo il suo lavoro al Quinto Livello le aveva permesso, fino a quel momento, di non svuotare del tutto la sua Camera Blindata), ma la verità era che con i galeoni si potessero fare davvero tante cose. Comprare i Membri del Wizengamot e le Ispettrici dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, per esempio, secondo le ultime dicerie. Nel loro caso, però, i galeoni gli avrebbero permesso di attivare iniziative interessanti per mezzo della rivista con cui collaboravano, che era decisamente più interessante dell’intero Wizengamot (e lei ne faceva parte!).
“Prima di entrare nel vivo di questo argomento, vi anticipo che il prossimo numero del Settimanale delle Streghe sarà un’edizione speciale e oggi non eleggeremo alcun Sorriso-Più-Affascinante. Una votazione ci sarà comunque, però: eleggeremo il più stiloso o la più stilosa del Gala del Ministero che si è svolto qualche settimana fa. Sarà Eleanor Corbirock a gestire la votazione, dal momento che si occuperà lei di intervistare la persona che eleggeremo quest’oggi.”
Dopo aver anticipato la discussione sulle finanze e la definizione di nuove iniziative, Charlotte proseguì con le altre novità del giorno ed entrò più nel dettaglio in merito alla votazione inedita che avrebbe avuto luogo in quella riunione.
“Non potevamo non trattare a modo nostro un evento tanto rilevante per la comunità magica. L’elezione, inoltre, ci permetterà di dare spazio anche alle nobili motivazioni che hanno portato alla serata di beneficienza al Ministero, grazie all'articolo che seguirà questa elezione. Per quanto riguarda la votazione in sé, non potrebbe esserci giuria migliore di voi esperti di stile e tendenze.”
Si strinse nelle spalle e per un attimo ebbe un flash dei talloni nudi di Jelonek (probabilmente l’avrebbero perseguitata fino a quanto non fosse riuscita ad appurare se esistesse davvero una nuova tendenza in merito), poi proseguì per entrare più nel dettaglio sui tecnicismi di quella votazione.
“Le votazioni saranno anonime come quelle per il Sorriso e prevederanno due fasi: nella prima fase, sarete chiamati ad attribuire un punteggio da uno a dieci ad ognuno dei partecipanti del Gala.” Fece una breve pausa, prima di continuare. “Dopo di che, le tre persone che avranno ottenuto il punteggio complessivo più alto verranno rese note da Eleanor, che si occuperà dei conteggi. A questo punto, ognuno di noi dovrà esprimere una sola preferenza tra i tre nomi finiti sul podio. Il nome più votato sarà il nostro guru dello stile del Gala.”
Aveva persino pensato di dedicare un’edizione speciale del Settimanale esclusivamente a quell’evento benefico, ma poi aveva optato per altro, pur volendo dare al Gala una certa rilevanza tra le pagine della rivista: l’evento aveva costretto tutti gli invitati a mettersi in ghingheri e a passare davanti lo specchio più di una manciata di minuti. Oltre all’aspetto prettamente di stile, appunto, quell’evento era stato centrale per la comunità magica britannica, dunque il Settimanale non poteva di certo ignorarlo.
“Eleanor vi mostrerà l’elenco di tutti i partecipanti e credo abbia rimediato anche qualche foto dell’evento per chi non era presente. Sarà sempre lei ad occuparsi dei conteggi. Ricordiamoci che valuteremo l’outfit e lo stile della serata, appunto, non la persona in sé, quindi che nessuno si risenta se non otterrà il punteggio sperato, ecco. Eleanor, a questo proposito, quando ci mostrerai la classifica dopo la prima votazione, se sei d’accordo, potresti rendere visibili solo i nomi dei tre in cima e nascondere i nomi sottostanti, pur riportandone il rispettivo punteggio, magari.”
Spostò lo sguardo sulla collega, sperando che fosse d’accordo con lei. Quelle che per alcuni potevano apparire come onorificenze futili, per altri rappresentavano un vero e proprio obiettivo per guadagnare prestigio all’interno della società magica e avere la propria faccia in primo piano nella rivista più popolare del costume britannico certamente contribuiva in questo. Così come aveva chiesto alla League discrezione nell’elezione del Sorriso-Più-Affascinante in modo che fosse svelato solo alla pubblicazione della rivista, anche quella votazione inedita non avrebbe fatto eccezione. Era importante, inoltre, preservare l’immagine seria della Lega. Charlotte, in quanto Capo-Redattrice, era abituata a ricevere lamentele campate in aria e frutto di manie di protagonismo di chiunque (dopo ogni nuovo numero, riceveva almeno una decina di lettere diverse in cui gli autori protestavano per non essere stati eletti Sorrisi, ad esempio), ma trovava comunque fondamentale fare le cose per bene per non dare margine alle critiche che sarebbero arrivate in ogni caso. Proseguì dunque con l’obiettivo di chiarire quel punto fondamentale.
“Molti di noi erano presenti al Gala e ovviamente non possiamo auto-votarci: non dubito della vostra obiettività che vi spingerebbe a darvi un nove su dieci invece del massimo, ma abbiate pietà di me e della malizia dei lettori. Per questo motivo, io non dovrò esprimere un voto da uno a dieci sul mio outfit al gala, ma il voto che Jelonek darà a me varrà doppio. Jelonek, anche lui presente al Gala, non potrà votarsi e sarà il voto di Auburn a valere doppio per lui. Per quanto riguarda Sugar, sarà il mio voto a valere doppio per lei. Per quanto riguarda Eleanor, anche lei partecipante del Gala, varrà doppio il voto che le darà Sugar. Per quanto riguarda Auburn, sarà il voto di Eleanor a valere doppio. Suona molto più complicato di quanto in realtà non sia: nella pratica, ogni partecipante può ottenere un massimo di sessanta punti, visto che siamo sei votanti e ognuno di noi può dare al massimo dieci punti per partecipante. Nel nostro caso è lo stesso, solo che – invece di votarci da soli – il voto espresso per noi da un altro membro (che ha partecipato a sua volta al Gala) varrà doppio, in modo che nessuno di noi sia penalizzato per l’appartenenza alla League e senza che sia concesso un auto-voto.”
Dopo quel discorso piuttosto lungo e tecnico, posò lo sguardo sui presenti per sondare le loro espressioni e valutare se fosse stata sufficientemente chiara sulle modalità, prima di mettere metaforicamente le mani avanti.
“Be’, se doveste avere dubbi, ve li chiarirà Eleanor al momento opportuno. Nel frattempo, mentre diamo a lei anche il modo di organizzarsi, parliamo di soldi!” Fece scontrare i palmi in un brevissimo applauso, comunque sufficiente a tradire il suo entusiasmo da streghetta davanti la sua prima scopa giocattolo. “Delle finanze del Settimanale delle Streghe, intendo. Sugar, Eleanor, Sheldon: le vostre donazioni non sono solo state particolarmente importanti, ma ho visto che nella causale avete specificato anche di voler contribuire alla promozione di iniziative. Avete già qualche idea? Qualche proposta per la quale vorreste utilizzare le vostre donazioni?”
Finanze era certamente un termine più elegante per definire le donazioni dei membri della League, ma alle volte persino lei riusciva ad essere una persona concreta. Si rivolse dunque ai tre membri della Lega che avevano fatto le donazioni più corpose e che avevano esplicitato l’intenzione di contribuire nel finanziamento delle iniziative del Settimanale delle Streghe. La prima parola sarebbe stata la loro, a cui poi avrebbe certamente seguito una discussione che avrebbe coinvolto tutti i presenti sulla definizione dei dettagli.
“Per quanto mi riguarda, avevo un paio di idee: un concorso letterario e una borsa di studio per aspiranti giornalisti.”
Avanzò in maniera molto generale quelle che erano le sue idee, sia per informare i presenti, sia per ispirarli nelle loro proposte ed eventualmente nella definizione dei requisiti di tali iniziative. Prima di dare la parola ai presenti, si rivolse un’ultima volta alla collega Giornalista.
“Eleanor, quando sei pronta con i nominativi dei partecipanti del Gala e il resto, avvisaci che ci interrompiamo immediatamente per procedere con la votazione e riprendere eventualmente dopo questo discorso.”
Da quel momento, dunque, avrebbero potuto iniziare a discutere di quali iniziative attivare grazie alle nuove disponibilità economiche della rivista, per poi interrompersi per dare spazio alla votazione del Più-Stiloso-Del-Gala ed eventualmente riprendere la discussione nella parte finale della riunione.
 
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Si accomodò con le mani in grembo e gli occhi che cercavano Pretzel, ma drizzò immediatamente la schiena non appena Charlotte la nominò, per annunciare l'elezione del più stiloso o della più stilosa del gala. Non poté fare a meno di sorridere e annuire con convinzione, concordando con la Capo-Redattrice: la Witches' League era chiaramente l'unica via maestra da percorrere per quell'elezione, perché composta da alcune delle persone più attente alle tendenze, capaci addirittura di lanciarle loro stesse. Era ben lieta di potersi affidare a loro e tuffò le mani nella propria borsa, ripensando a quando, qualche giorno prima, si era ritrovata a studiare attentamente foto e ritagli di riviste per analizzare gli outfit dei partecipanti al gala, sentendosi quasi annaspare tra dettagli chic, fronzoli e buongusto. Circondata dalla Witches' League, a riunione conclusa sarebbe uscita di lì con un nome da intervistare.
Estrasse dalla borsa alcune fotografie scattate proprio durante la serata di beneficienza al Ministero della Magia e lasciò spazio a Sugar e Sheldon di intervenire per parlare di finanze, poi prese la parola a sua volta.
«Ammetto che non avevo in mente un'idea in particolare sulle iniziative, ma sicuramente mi piacerebbe che parte dei fondi venisse destinata all'istituzione di una borsa di studio per aspiranti giornalisti! E... sono pronta per cominciare l'elezione!».
Sorrise e scambiò un'occhiata complice con l'amica.
«L'elezione si svolgerà in modo piuttosto semplice, come già detto da Charlotte: in questa prima fase dovrete dare da uno a dieci punti al look di ciascun invitato. Fornirò a tutti voi l'elenco dei nomi delle candidate e dei candidati a più stilosa o più stiloso della serata, così che non possiate perdervi alcun outfit cui dare un punteggio! Accanto al nome, appunterete il punteggio che avete scelto di assegnare al look. Poi, passerò a ritirare i vostri foglietti, così che il vostro voto possa rimanere segreto, e calcolerò il punteggio totalizzato da ciascun invitato al gala. Nella seconda fase, procederemo allo stesso modo e ciascuno di noi dovrà assegnare un punteggio da uno a dieci, ma tutti voteremo i look solo dei tre che avranno avuto il totale più alto. Ma a questo penseremo più tardi, intanto preoccupiamoci della prima fase, dunque ecco a voi la lista di nomi per i quali dovrete valutare la mise!».
Si alzò e passò a ciascuno di loro una pergamena pulita, recante solo i nomi ordinati degli invitati al gala.


Morgana Celebrian
Eleanor Corbirock
Irvine B. Dolus
Evey Fedoryen
Jelonek Fedoryen
Auburn Gold
Eustass Hawkins
Sugar Mandylion
Zerby Maranta
Charlotte Melankholiya
Tom Mison
Lily Luna Pike
Miles Julius Pike
Sesy Riddle
Rowan Silva
Jace Steewood
Lucius Urquhart
Aryanne Wolfe


«Tra un attimo vi consegnerò queste foto e vi chiederò di farle girare tra voi, così che tutti possiate vedere gli outfit degli invitati al gala per stabilire i vostri voti».
Mostrò a tutti il mazzo di fotografie che teneva tra le mani, ordinato secondo lo stesso ordine alfabetico che aveva rispettato nell'elenco di nomi. Nella prima, Morgana Celebrian si mostrava in un abito bordeaux di velluto leggero e tulle, con scollo a barca e lunghe maniche su cui era ricamato del pizzo decorato di perline, richiamando lo strascico ornato allo stesso modo. Completavano il suo look delle décolleté nere, un girocollo dorato e degli orecchini a lobo. Nella foto successiva, Eleanor Corbirock indossava un abito lievemente a sirena e con uno strascico appena accennato, di un pallido verde antico, impreziosito dal tessuto che rifletteva debolmente la luce. Al termine della scollatura vertiginosa, era fissata una spilla d'oro rappresentante Saturno, ripresa dai molti anelli dorati alle sue dita e dagli orecchini. Nella terza foto, Irvine B. Dolus indossava una lunga giacca da mago di raso, foderata di nero. Il gilet sulla camicia candida era di seta, con bottoni argentati, e una piccola spilla raffigurante un uccello rapace si chiudeva sull'incavo del suo collo. Subito dopo, Evey Fedoryen si mostrava in un vestito color argento con una gonna a vita alta in tulle, mentre il busto e il cappellino appuntito, dello stesso colore dell'abito, erano ornati da brillantini. Aveva i capelli raccolti sulla spalla sinistra, opposti alla retina che ricadeva dal cappellino sulla parte destra del volto, e una rosa essiccata appuntata sull'orecchio scoperto. Jelonek Fedoryen indossava pantaloni e gilet di velluto porpora, con bottoni dorati sul panciotto e lungo i lati esterni dei polpacci. Una camicia bianca era visibile solo mediante le maniche a sbuffo che spuntavano da sotto la giacca, uno svolazzante frac viola, aperto e lungo fino alle caviglie, con bottoni su entrambi i lati. Per concludere, un vaporoso fazzoletto da collo a più strati e un bastone home-made con un pomello dorato. Auburn Gold aveva indosso una veste da strega dalla linea affusolata, priva di spacchi, con uno strascico appena accennato. Le cicatrici sul suo volto erano leggermente opalescenti e più simili alla tonalità eburnea della sua carnagione per la crema di pietra di luna con cui le aveva ricalcate, dettaglio ripreso in filo d'avorio su una porzione frontale dell'abito teal, nel ricamo di un jacquard molto sottile. Eustass Hawkins indossava una camicia rosa con strisce oblique verde acido e ghirigori, con bottoni neri e bianchi. Sopra, indossava una giacca rossa, con colletto dorato e maniche aventi delle linee orizzontali argentate. Sui pantaloni blu scuro si faceva notare una cintura color cachi a pois viola e fibbia dorata. Scarpe verdi con stringhe color mattone, maschera bianca e nera calata sul volto e folta parrucca blu elettrico sulla testa. Sugar Mandylion indossava un vestito blu elettrico con vaporose maniche a sbuffo, un corsetto rigido e una gonna voluminosa. Una lunga collana dalla catena dorata scendeva fino alla vita, mostrando un'evidente M dalle cui estremità inferiori pendevano tre perle bianche a forma di goccia. I capelli erano sciolti e raccolti dietro la nuca da tre spille, di cui erano intuibili altrettante perline che richiamavano il colore di quelle sul pendente e agli orecchini. Zerby Maranta portava con eleganza un vestito a sottoveste in seta di colore bianco che le arrivava alle caviglie. Priva di ogni gioiello e con i capelli sciolti, un trucco curato le enfatizzava il colore grigio-verde dei suoi occhi. Charlotte Melankholiya indossava un abito verde bottiglia, con un piccolo strascico, il corpetto era stretto, con delle maniche corte che lasciavano scoperte le spalle, dal momento che i capelli biondi erano stati raccolti in un alto chignon. Al braccio, un polsino floreale di gelsomini. Tom Mison in foto si mostrava con un abbigliamento classico coronato da una cappa in velluto nero, impreziosita dalla collana che portava al collo: la lettera P dorata con una X in mezzo della stessa grandezza. Lily Luna Pike indossava una parrucca di lunghi capelli nerissimi, con la frangetta e la riga al centro, ma arricchita da alcuni riflessi viola. L'abito era nero, si legava al collo con un cordino cucito sopra un bustino dorato decorato con un motivo floreale, che creava delle trasparenze. La gonna in tulle creava un piccolo strascico e il tessuto lasciava intravedere la sottoveste. Ai piedi, un paio di décolleté nere sul cui tacco le diverse fasi lunari erano incastonate in tante pietre dorate. Miles Julius Pike indossava un elegante smoking nero, con giacca scura monopetto, revers a lancia, che sovrastava la camicia bianca, i cui bottoncini erano ricoperti di nero. La fascia nera e plissettata era avvolta attorno alla vita e il farfallino, della stessa seta della fascia, era annodato al collo. I polsini della camicia erano chiusi da due gemelli squadrati, anch’essi scuri. I pantaloni abbinati alla giacca terminavano su un paio di scarpe laccate di nero. Completava l’outfit una pochette bianca di lino, appuntata nel taschino. Sesy Riddle indossava un vestito nero di seta, dal taglio perfettamente regolare e con un piccolo spacco all'altezza della caviglia sinistra, avente le maniche lunghe, con un motivo geometrico in pizzo. Rowan Silva si mostrava con un abito scuro, avente lunghissime maniche aperte, spalline decorate di rose d’argento e un colletto alto. I capelli erano raccolti in trecce e poi in un alto chignon. Jace Steewood indossava un elegante abito da cerimonia, verde scuro spento. Lucius Urquhart aveva optato per uno smoking nero, con giacca a monopetto e revers a scialle in raso, lucidi. Portava il panciotto e il gilet nero a scollo profondo sormontava una camicia di cotone bianco, i cui polsini erano chiusi da gemelli argentati. Infine, al collo portava un farfallino nero di seta. L'ultima fotografia ritraeva Aryanne Wolfe con indosso un abito in seta dorata, dalla scollatura squadrata e spalline sottili, che scendevano fino a lasciarle scoperta la schiena. I capelli erano appuntati in uno chignon, fermato da fermagli a forma di piccole api dorate, ai lobi portava degli orecchini costituiti da una lunga catenella d'oro e ai piedi dei tacchi non molto alti.
«Naturalmente, non siete obbligati a partecipare alla votazione e, per evitare l'auto-voto, ma anche per fare in modo che nessuno sia penalizzato da un voto mancante, nel caso in cui qualche membro decida di non prendere parte alla votazione, sarà il voto di qualcun altro a valere doppio. In linea teorica, con i voti di tutti, seguiremo lo schema già illustrato dalla nostra Presidentessa».
Sospirò, guardando le foto che venivano passate tra i membri della League.
«Bene, ora è tempo di sfoderare le piume e votare!».

//Scadenza per postare: 25 dicembre, ore 23.59.
Per prendere parte alla votazione, sarà necessario postare nella discussione della riunione, affermando di votare, e solo successivamente inviarmi via Gufo la prima votazione, ovvero l'elenco dei nomi degli invitati al gala con accanto a ciascuno un punteggio da uno a dieci. Per partecipare alla votazione, occorre postare di seguito e inviare la prima votazione entro la scadenza indicata, poiché non sarà possibile saltare la prima fase di questa elezione e subentrare solo alla seconda. La scadenza fa riferimento solo alla votazione, ma nel frattempo è possibile continuare a postare per discutere delle iniziative da attivare a proposito di quanto detto da Charlotte Melankholiya.
 
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view post Posted on 18/12/2020, 20:50
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- Ciao.

Jelonek salutò Sheldon Campbell, arrivato subito dopo di lui, e Auburn ed Eleanor Corbirock. Avrebbe voluto fermarsi a chiacchierare con tutti, specialmente con Sheldon, che si era vestito in tenuta natalizia (hello?! Possibile che nella Redazione di giornalisti della più importante rivista del mondo magico soltanto Sheldon si fosse accorto dell'imminenza del lieto evento? Al ragazzo non era arrivata la novità sulle camicie, fuori moda da qualche tempo ormai, ma il suo coraggioso gesto di indossarle comunque avrebbe potuto invertire la tendenza; almeno, però, il Corvonero si era accorto che fosse Natale, e non sottovalutava l'importanza di ribadirlo con il proprio vestiario), ma il dovere chiamava. Infatti la Witches' League venne ben presto chiamata a sedersi e ad ascoltare il verbo della Capo-Redattrice.
Jelonek si emozionò quando sentì che sarebbe stato coinvolto in un altro voto, e represse in fretta l'oltraggio per l'assenza di un nuovo sondaggio per il Sorriso Più Affascinante. Non avrebbe mai raggiunto il record di Gilderoy Allock di quel passo.
Dopo quella prima rivelazione, Charlotte Capo-Detrattrice (?) continuò con una spiegazione del sistema di voti. Jelonek rispolverò la sua espressione "Ci-Sto-Pensando-Eh-È-Solo-Che-È-Molto-Da-Mandar-Giù" dai tempi della scuola, ma la potente regina del gossip smise di parlare, accennando a Eleanor (quasi altrettanto potete: la sua scalata nella gerarchia nella Witches' League a cosa poteva essere dovuta?), che prese la parola al suo posto. Jelonek non aveva capito, ma aggrottò ancora di più la fronte, approfondendo la riflessione che avveniva soltanto tra i suoi lineamenti, in contrasto con la mente in avaria che ripassava la ricetta delle arance ripiene.
Si guardò intorno e si schiarì la voce, per assicurarsi di non interrompere nessuno - non sapeva come fare. "Stiloso" era un titolo a cui avrebbe ambito con tutta la forza del suo essere; in quell'istante Jelonek avvertiva che fosse un enorme incoraggiamento a scendere da letto la mattina. Inoltre, non poteva deludere i fan.

- Ho una domanda che è una specie di proposta ma non lo so.

Si grattò la tempia. Si era improvvisamente distratto con il dettaglio della spilla nella foto che ritraeva Tom Mison e la fascinazione lo arrestò dov'era. Si riprese a fatica.

- Io penso di avere dato almeno tre otto. Forse quattro. E un voto ancora superiore.

Abbassò la voce, in caso qualcuno origliasse alla porta. Quando si trattava di dare voti agli outfit, la sua mente aveva la prontezza di un Premio Magibel per l'Aritmanzia; o almeno, così gli piaceva pensare.

- So che alcuni degli uomini in questa stanza... Be', magari non in questa stanza... - gli unici con outfit del tutto impeccabili in quel frangente erano, del resto, proprio quelli di lui e Sheldon. - ... ma in quella stanza, in quello stanzone del Gala, non indosserebbero tutti gli accessori che io e il signor Sheldon Campbell, non a caso membro della Witches' League, indosseremmo. Infatti ho visto diversi gentilmaghi andarsene in giro con... chiedo scusa... con uno smoking.

Allargò gli occhi per quanto gli permettessero le palpebre cadenti.

- Cioè, non tutti con lo stesso smoking. Ma praticamente sì. E anche chi non ha indossato uno smoking si è messo un mantello e via. Quello che voglio dire è che le streghe combattono questa battaglia con armi che noialtri non abbiamo. Voglio chiedere a tutte e tutti coloro qui riuniti... - sentì il cuore battergli forte. Era una specie di Dichiarazione di Indipendenza, una proposta che avrebbe cambiato il mondo per come lo conoscevano. Sentì i tamburi rullare.

- ... se voleste considerare di eleggere IL Più Stiloso e LA Più Stilosa, in categorie separate. Primo: due è meglio di uno, quasi sempre. Secondo, questo, forse, darebbe qualche possibilità in più per eleggere un modello inimitabile che guidi i maghi verso uno stile migliore. I maghi hanno poche speranze ed è per questo che hanno bisogno di un'ispirazione che verrebbe altrimenti oscurata dagli spumeggianti outfit delle signore. Perché, oh Merlino, ce n'è davvero bisogno.

Sentiva che quello sarebbe stata la sua grande eredità per i posteri. Trattenne il respiro, nel frattempo appuntando tutti i suoi voti sulle pergamene.

J. F.
 
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view post Posted on 22/12/2020, 12:49
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Sugar ascoltò le parole della Capo-Redattrice, provando una lieve fitta di delusione quando fu chiaro che non avrebbero votato il Sorriso Più Affascinante quel giorno. Nondimeno l'idea di attribuire un punteggio agli outfit visti al Gala le risultava decisamente brillante. Avrebbe avuto bisogno di un ripasso generico sui vestiti indossati quella sera, dal momento che per la maggior parte se li era già dimenticati, cosa a cui sembrava aver pensato Eleanor Corbirock. Prima di mettersi a esaminare gli abiti e i loro particolari, tuttavia, Sugar rifletté su quanto detto da Miss Melankholiya. A quale iniziativa avrebbe preferito destinare le sue donazioni, se avesse potuto scegliere? Che cosa le sarebbe piaciuto leggere sul Settimanale delle Streghe non solo come la donna che era diventata ma anche quando lo aveva puntualmente acquistato quand'era stata studentessa a Hogwarts? Sapeva che si trattava di una rivista molto diffusa tra le ragazzine e che i suoi contenuti andavano a influenzarne le menti ancora in via di sviluppo.

- Vorrei suggerire l'introduzione di uno spazio dedicato a donne che nel corso della storia abbiano contribuito alla ricerca nei vari campi di loro competenza. Si potrebbe parlare del loro percorso, delle loro difficoltà e dei loro successi, di come abbiano rivoluzionato i rispettivi ambiti di conoscenza. Ogni numero riporterebbe un articolo su una diversa esperta, donne del calibro di Minerva McGonagall, Bridget Wenlock, Millicent Bagnold per fare qualche esempio, figure che hanno lasciato il segno nella nostra società; potrebbe essere un'iniziativa particolarmente utile specialmente per le ragazzine che acquistano il Settimanale e potrebbero essere ispirate da queste figure. La redazione ha sempre svolto un lavoro impeccabile nelle pubblicazioni, e può eccellere nel trasmettere un messaggio di fiducia e sostegno al di là del gossip, dell'estetica e delle tendenze. Il Settimanale delle Streghe è una delle letture più diffuse nel Regno Unito, potremmo sfruttare questo fatto per diffondere le storie di queste donne e ispirare. -

Leggere di figure femminili come lo erano state McGonagall, Wenlock e Bagnold avrebbe potuto portare beneficio non solo alle più giovani ma anche ad altre che avrebbero avuto bisogno di leggere sani contenuti sull'emancipazione. Il Settimanale delle Streghe non doveva per forza riguardare soltanto ciò che la società si aspettava dalle donne, ovvero trucchi, amore, moda, bei vestiti e gossip; secondo Sugar poteva offrire molto di più.

- Al termine di ogni articolo, si potrebbero allegare alcune domande, una sorta di quiz sulla figura protagonista appena trattata, con in palio una somma di galeoni che verrà decisa dalla Capo Redattrice. Le risposte dovranno essere inoltrate alla o al giornalista che si occuperà di quest'iniziativa entro una certa scadenza, e la vincitrice o il vincitore sarebbero annunciati nel numero successivo all'inizio dell'articolo sulla personalità scelta per la nuova uscita. In caso di punteggi pari, si considererebbe chi ha inoltrato per primo o per prima la propria lettera. -

Sperò di aver spiegato quelle dinamiche nella maniera più chiara possibile. Per come la vedeva Sugar, sarebbe stato un modo per promuovere la cultura e la storia delle streghe in modo interattivo e appagante per via delle vincite. L'ex Serpeverde si dedicò quindi ai vestiti che Eleanor Corbirock cominciò a presentare loro uno alla volta. Sugar si prese il suo tempo per valutarli con attenzione e apporre un punteggio che le sembrava ideale. Alcuni riuscì a eliminare subito dai favoriti, troppo semplici o troppo volgari per i suoi gusti, per altri invece provò autentica indecisione. Alla fine, l'Auror riuscì a stilare una classifica che le sembrò abbastanza giusta e obbiettiva (anche se con qualche segno di pesante cancellatura e correzione) da consegnare a Eleanor.
 
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view post Posted on 24/12/2020, 01:10
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Pretzel aveva molto gradito le attenzioni che Charlotte aveva dovuto rivolgergli in quanto kneazle supremo tra tutti i kneazle e sommo micione, anche se ella non perse di vista il dovere di comportarsi da anfitrione in quella riunione, pur delegando parte di essa, specie la votazione relativa alla Più Stilosa, o Stiloso, del Gala, a Eleanor. Dopo aver esordito spiegando il funzionamento delle votazioni, aveva voluto continuare parlando di denaro.
Annuì alle sue parole, ascoltando poi Eleanor e Sugar. «Io, personalmente, incentiverei in particolar modo borse di studio per aspiranti giornalisti e altre iniziative in grado di premiare in denaro la bravura nello scrivere, in modo che si possa dare ai più giovani una spinta verso questo mondo, quello giornalistico, che può apparire ostico. Forse sarebbe utile un incentivo dello stesso tipo relativo alla figura degli altri professionisti che lavorano nella redazione, mentre è anche nell'interesse del Settimanale incentivare a queste professioni, affatto secondarie in una redazione e a volte fondamentali». Sorrise, rivolgendosi alla Capo-Redattrice, conscio che quelle parole potessero essere viste da qualcuno come una sorta di autocelebrazione. «Naturalmente, non vorrei peccare di presunzione, visto il mio ruolo come Editor presso la redazione del Settimanale stesso, e darei la precedenza all'incentivazione del ruolo dei cronisti, senza i quali nessun numero verrebbe né revisionato né impaginato». Tuttavia, considerava vero che anche i colloqui per le figure di professionisti – ad esclusione di quelli di Creatori di Contenuti – trovassero scarso riscontro, specie tra i più giovani.
Trovò, inoltre, doveroso commentare anche gli interventi altrui. «Mi trovo d'accordo con il signor Fedoryen, che ringrazierei per la menzione», gli rivolse un sorriso, lieto che gli avesse in qualche modo riconosciuto un certo gusto nel vestire. «In aggiunta a quanto detto da lui, ricorderei che ci sarebbe anche un precedente nel Settimanale stesso. I Sorrisi Più Affascinanti Teen, infatti, venivano eletti in coppia, un ragazzo e una ragazza, mentre il Sorriso Più Affascinante tradizionale ha sempre e solo eletto una persona soltanto. Non troverei, pertanto, insensata l'elezione di due persone diverse, un mago e una strega, visto che anche questa si tratta di una sorta di elezione straordinaria e speciale. Come accennato già dal signor Fedoryen, poi, in questo caso non ci limitiamo a riconoscere il fascino di un sorriso, ma il singolo migliore outfit di un singolo evento – e in fatto di vestiario normalmente un mago non può eguagliare una strega, ahimè, anche se può distinguersi tra gli altri maghi».
Chiosò più brevemente la proposta della figlia di Kedavra Mandylion, invece, piuttosto positivamente: «Trovo lodevole, invece, la sua proposta», sorrise a Sugar, «Magari potremmo considerare l'idea di unire il concetto di concorso letterario a quanto da lei proposto? Ad esempio, tramutare le domande a cui ella ha accennato con la richiesta di scrivere un racconto su quel personaggio seguendo una traccia che approfondisca aspetti della vita e della personalità della figura scelta, premiando il migliore».
Dopodiché, il Magando s'immerse nella valutazione dei partecipanti al Gala, riflettendo e ponderando attentamente prima di apporre i voti sul foglio, in maniera ordinata a pulita, non volendo complicare il lavoro di Eleanor. Sventolò poi il pezzo di cartapecora per far velocemente asciugare l'inchiostro, affidando infine il proprio giudizio alla strega di Leeds, insieme a un sorriso sincero di labbra che si sarebbero mosse a ricordarle quanto fosse sempre carina, se solo il momento fosse stato opportuno.
 
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view post Posted on 25/12/2020, 16:31
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La prima a prendere la parola fu Eleanor Corbirock che, oltre ad essere Responsabile nella redazione del Settimanale, era stata anche un membro attimo e promotore della Witches’ League. Fu lei la prima a suggerire e ad approvare l’idea dell’istituzione di una Borsa di Studio per aspiranti Giornalisti, dunque Charlotte partì da lì. Era su di giri: finalmente avevano davvero l’opportunità di discutere degli usi delle finanze a disposizione della rivista proprio grazie alla League.
“Bene, abbiamo un okay per la Borsa di Studio. Per quanto riguarda i requisiti per la domanda e la possibile graduatoria, pensavo di chiedere un reddito massimo che i candidati non devono superare per poter fare domanda. Questa soglia potrebbe essere pari a cinquanta galeoni nella propria Camera Blindata, come vi suona? Oltre a questo, pensavo che potremmo chiedere un lavoro di scrittura. Per esempio, delle considerazioni sul periodo post-attacco a Hogwarts e caratterizzato dalla presenza del Morbo Bianco. Come, secondo loro, si potrebbe migliorare il momento infelice che stiamo attraversando o cose così, sempre però in ambito letterario e tralasciando la politica.”
Ragionò, passando lo sguardo sui tre maggiori sostenitori di quella possibile iniziativa, così da poter sondare anche i loro pensieri su quanto lei stava suggerendo.
“Gli aspiranti alla borsa di studio, quindi, si candiderebbero per ‘reddito’ e si impegnerebbero ad inviare queste riflessioni scritte sul periodo attuale, che spedirebbero in redazione entro… non so, il venti gennaio? Dopo di che, potremmo rincontrarci brevemente per valutare gli elaborati e decidere insieme il destinatario della Borsa. Sarebbe quindi una Borsa di studio ‘ibrida’, perché promossa sia per reddito, che per merito.”
Continuò, cercando di fare un sunto di quel primo suggerimento per un’ipotetica Borsa di Studio.
“Se invece vogliamo iniziare da una Borsa di Studio esclusivamente per reddito e quindi senza alcuna produzione scritta, a me andrebbe ugualmente bene. In questo caso, l’assegnazione sarebbe molto più semplice e non richiederebbe un nuovo consulto tra di noi, perché si andrebbe a guardare solo il reddito e non dovremmo valutare alcuna produzione scritta.”
Scollò le spalle alla fine di quel ragionamento, rimettendo la cosa agli altri membri della League. In effetti, ora che ci ragionava, forse una prima Borsa di Studio per reddito sarebbe stata più semplice da realizzare. D’altra parte, lei era una persona maledettamente ambiziosa e perfezionista e, da una parte, avrebbe preferito incentivare una produzione letteraria per concorrere alla Borsa. Sperava che i colleghi avessero le idee più chiare di lei.
Sheldon fu il secondo ad esprimersi in merito alle iniziative e Charlotte ascoltò attentamente le sue proposte e i suoi feedback. Annuì, quando l’Editor menzionò i professionisti delle redazioni giornalistiche e la loro rilevanza all’interno delle stesse. Lo sapeva bene e ogni giorno, quando entrava in quella redazione, si sentiva grata per il team formidabile su cui poteva contare.
“Per quanto riguarda gli incentivi economici per i professionisti, suggeriti da Sheldon, trovo che sia una proposta valida, che però potremmo approfondire in seguito anche sulla base dei feedback ricevuti dalla Borsa di Studio per aspiranti Giornalisti. Se questa dedicata alla posizione più ambita nella redazione non dovesse riscuotere successo, allora sarà un indice da considerare anche per le prossime Borse per i professionisti. Al contrario, se dovesse avere successo, potremmo poi valutare se fare qualcosa anche per le altre figure professioniste della redazione e di pensare a qualcosa di più ad hoc. Propongo comunque di dedicarci a una sola Borsa di Studio l’anno e di partire con quella per gli aspiranti Giornalisti, se siete d'accordo.”
Annuì nuovamente, appuntandosi i suggerimenti di Sheldon sulla pergamena davanti a lei: tendeva a dimenticare qualsiasi cosa e nell’ultimo periodo stava cercando di prendere appunti (e, soprattutto, di segnare i vari appuntamenti nella sua agenda), cosicché le fosse possibile consultarli in un secondo momento, a tempo debito.
“Che ne pensate?”
Chiese infine, rivolgendosi ai colleghi per dare a loro la parola, prontissima ad ascoltare nuovi input sull’argomento “Borsa di Studio”. Non era tuttavia l’unico argomento in discussione in quel momento perché anche Sugar, una delle maggiori promotrici del Settimanale delle Streghe, aveva ora esternato anche la sua idea sul dove indirizzare parte delle finanze. Charlotte l’ascoltò con attenzione e annuì.
“Oh, molto interessante! Avevamo già in mente di inserire in questo numero una rubrica chiamata ‘La strega/il mago della Settimana” per parlare di una personalità magica che abbia contribuito in qualche modo al miglioramento della società. Potremmo eventualmente farla diventare una rubrica per sole streghe. Sì, mi piace. Molto carina l’idea del quiz con il premio: potremmo attuarla già dal numero di prossima pubblicazione. Davvero un’ottima idea, grazie.” Annuì di nuovo, con un sorriso genuino sul volto. Anche Sheldon si era espresso in merito all’idea presentata da Sugar. Dopo aver informato i presenti che quell’idea potesse sposarsi molto bene con gli attuali progetti del Settimanale e aver dato la sua approvazione, Charlotte passò a riflettere sulle aggiunte e le modifiche suggerite da Campbell circa la rubrica.
“Il Quiz è molto più immediato rispetto a una produzione letteraria e credo che in questo caso si presti meglio a questa rubrica, anche considerando che la ‘produzione letteraria’ dovrà già farla la Creatrice di Contenuti incaricata per poter narrare la biografia del personaggio in oggetto. Per le produzioni letterarie, però, potremmo in futuro valutare se far partire davvero dei piccoli concorsi letterari veri e propri e fornire di volta in volta una traccia diversa, che potrebbe essere per esempio quella di immedesimarsi nella Ministra Lufkin quando tentò di portare la Coppa del Mondo di Quidditch in Gran Bretagna o cose del genere. Alle volte, invece, potremmo incentivare proprio la scrittura creativa e lasciare ancora meno linee guida. O ancora, tornando alla rubrica suggerita da Sugar Mandylion, potremmo alternare il quiz alla breve produzione letteraria, se decidiamo di mantenere questa rubrica come permanente e quindi se vogliamo riproporla anche nei prossimi numeri.”
C’erano in effetti più possibilità per realizzare quanto proposto e accontentare le diverse idee dei presenti. Charlotte formule le soluzioni che le vennero in mente sul momento e poi lasciò la parola ai membri, in modo che potessero esprimersi di nuovo a loro volta. Eleanor, però, li richiamò all’ordine prima che potessero continuare: era pronta per la votazione.
“Continuiamo tra poco.”
Proferì con un tono di voce leggermente più basso, mentre ognuno di loro riceveva da Eleanor una pergamena con i nomi di tutti i partecipanti all’evento e le foto iniziavano a circolare lungo il grosso tavolo ovale. Quando era ancora intenta a dare un’occhiata ai dettagli dell’outfit di uno dei maghi presenti, Jelonek prese solennemente la parola per fare una domanda, che era anche una proposta.
“Mh.”
Mormorò, pensierosa, mentre valutava la proposta di Jelonek sul fare un’elezione doppia che includesse sia un mago che una strega. Aveva ascoltato attentamente il suo discorso e, in linea di massima, era abbastanza d’accordo con lui: trovava i maghi maledettamente noiosi nel vestiario, a volte, ma quello non avrebbe potuto dirlo ad alta voce. Prima che potesse prendere la parola, fu Sheldon a parlare con un endorsement per la domanda-proposta di Fedoryen, probabilmente perché pensava di doverla convincere. Non ce ne sarebbe stato veramente bisogno e, in realtà, il richiamo alle passate elezioni dei Sorrisi sotto un’altra gestione la fece un po’ irrigidire. Aveva lavorato per anni per il Settimanale, prima ancora di prenderne la direzione e, quando si erano delineate alcune caratteristiche per l’elezione dei Sorrisi, Charlotte si era rifiutata di prendere parte alle votazioni. Fortunatamente, quando aveva preso in gestione lei la rivista e la collaborazione con la Witches’ League, aveva potuto rivedere le cose che non le erano piaciute, dunque l’ultima cosa che voleva era che il Settimanale fosse associato di nuovo a qualcosa che era stato introdotto sotto una diversa direzione del Settimanale e che era stato cambiato immediatamente con l’arrivo di Charlotte.
“Non considererei come precedenti quelle elezioni del Sorriso perché, come sapete, la mia politica al riguardo è molto diversa. Oltre a questo, sebbene questa votazione stia occupando lo spazio solitamente riservato all’elezione del Sorriso, si tratta comunque di tutt’altra cosa, che non può essere assimilabile al Sorriso-Più-Affascinante, come avete fatto presente, del resto. Per il Sorriso-Più-Affascinante, in ogni caso, continuo a non volere che ci sia una competizione per sesso o che venga valutato quanto siano ammiccanti e affascinanti i sorrisi degli studenti minorenni, tantomeno in coppia. Vorrei, quindi, evitare il richiamo a queste modalità, ci tengo molto. Il riconoscimento che stiamo votando oggi è molto diverso, comunque comprendo quello che intendeva. E non preoccupatevi: siamo noi a decidere, come League, cosa fare e come farlo. Non ci servono precedenti in ogni caso, bensì solo idee e stile, come sempre.”
Annuì in direzione di Sheldon, con tanto di occhiolino scherzoso finale (idee e stile sarebbe potuto essere il motto della Lega, se solo Charlotte non fosse stata una frana con il latino che tanto piaceva ai maghi e alle streghe), sperando però che anche il suo messaggio fosse chiaro. Non avrebbe ceduto su ciò che aveva eliminato, né trovava opportuno utilizzarlo come precedente per la votazione odierna. Sperava però che quella piccola digressione avesse ricordato ai presenti che il potere decisionale ultimo era della Capo-Redattrice, ma che tutti loro erano lì proprio per decidere cosa fare e come farlo. Non avevano bisogno di nient’altro, se non delle proprie idee e delle proprie proposte, sempre con l’auspicio di migliorare la rivista con la quale collaboravano. Accennò quindi un sorriso, rivolto a tutti i presenti, nella speranza che ricordasse a tutti l’importanza del ruolo che ognuno di loro ricopriva lì dentro.
“Una sorta di coppia stilosa del Gala, quindi. Mh.”
Tornò a farsi pensierosa e a riflettere su quanto detto da Jelonek e su quello che poi anche Sheldon aveva aggiunto al riguardo. Non poteva di certo dargli torto.
“In effetti non ho visto neanche un mago con una tradizionale tunica elegante e di buona fattura, uffa. Per me si potrebbe anche fare. Sarebbe carino intervistarli insieme!”
Non voleva che il Sorriso-Più-Affascinante fosse votato in base al sesso, mettendo una strega contro l’altra e un mago contro l’altro, così come non voleva perdere l’unicità di quell’onorificenza. Il riconoscimento di quel giorno era però diverso, come del resto avevano evidenziato sia Jelonek che Sheldon. Charlotte dunque trovò la proposta sensata. Aveva però assegnato l’articolo del più stiloso del gala a Eleanor, che si stava occupando della votazione proprio per quello, dopo aver accettato la proposta di Charlotte e averne discusso insieme le modalità di elezione. Ritenne dunque opportuno parlarne con la Giornalista che si sarebbe dovuta occupare dell’articolo, quindi si avvicinò a Eleanor.
“Eleanor, tu che ne dici? Te la sentiresti di fare un’intervista doppia? Per il prossimo round potremmo fare una votazione doppia su due podi diversi, uno per le streghe e uno per i maghi, in caso.”
Pur consapevole che l’ultima parola sarebbe teoricamente spettata a lei, Charlotte volle rimettere la decisione a Eleanor, dal momento che stavano cambiando un po’ le cose rispetto all’articolo originario di cui Charlotte le aveva chiesto di occuparsi. Era sicura che Eleanor avesse aspettato proprio che fosse Charlotte a pronunciarsi sulla proposta e Charlotte, a sua volta, avrebbe aspettato di conoscere il parere della Giornalista dopo aver fornito il suo punto di vista. Nel frattempo, la Capo-Redattrice sarebbe tornata sulla pergamena che Eleanor le aveva consegnato e avrebbe continuato ad inserire i vari punteggi, per poi consegnarla infine alla collega, dopo aver ripiegata accuratamente affinché non si vedessero i punteggi assegnati. Sbirciò poi sotto al tavolo, cercando di farlo con nonchalance, per cercare il Kneazle.
 
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view post Posted on 25/12/2020, 23:46
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Auburn ascoltò attentamente ogni parola che venne proferita intorno a lei, limitandosi ad annuire di tanto in tanto. Non aveva particolari iniziative da proporre e non sentiva il bisogno di intervenire nella discussione, per il momento: si limitò ad osservare le foto dei partecipanti al Gala quando le vennero porte, compilando la pergamena con le votazioni. A dire il vero, la sua attenzione fu catalizzata quasi interamente dalla foto che ritraeva se stessa, perché a rivedersi non si sentiva mai soddisfatta e, sebbene l’avesse scartata subito, cercando di concentrarsi sul resto, non riuscì ad evitarsi di pensare che aveva un’aria assente, in quella foto, e che forse quel vestito non era esattamente il massimo che avrebbe potuto fare. Niente di razionale, in questo, ma malinconie e sindromi pregresse. Fortunatamente aveva ben chiaro in mente come votare, perché già durante l’evento l’aveva fatto nella sua testa anche senza volerlo. Le sue votazioni non riguardavano solo gli abiti e gli accessori, ma anche il comportamento di chi li aveva indossati. Ciascun elemento doveva essere infatti portato in un modo preciso, e non poche cose le avevano fatto venire voglia di ruotare gli occhi durante quella serata. Naturalmente se l’era impedito, mantenendosi composta lei stessa e trovando un modo per non concentrarsi troppo su quello che “l’alta società” britannica faceva alle sue spalle, ma non aveva dimenticato. Terminato che ebbe di scrivere i punteggi, attese che Eleanor raccogliesse anche le sue valutazioni e poi che altri punti venissero discussi.
 
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view post Posted on 28/12/2020, 10:40
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«Mi trovo d'accordo per la Borsa di Studio e per la rubrica con il quiz, davvero un'idea azzeccata e necessaria. Potremmo riflettere, magari non per questa ma per la prossima Borsa di Studio indetta, di riservare la Borsa ai Giornalisti Freelance, per promuovere la produzione anche esterna alla redazione e per fare in modo che le riflessioni prodotte dagli aspiranti alla Borsa di Studio non vadano "perse" dopo essere state valutate da noi».
Si espresse rapidamente sulle proposte avanzate dalla Witches' League, lasciando agli altri un'idea che non era ben riuscita a concretizzare.
Ascoltò la proposta dell'onorevolissimo membro Jelonek Fedoryen, guardando distrattamente le fotografie che passavano di mano in mano e oculatamente venivano giudicate e valutate. Per fortuna, per sé aveva trovato una foto che non la ritraeva nel momento in cui era inciampata ballando il blues con Lily Luna. Ascoltando attentamente l'accorato e giustificato appello di Fedoryen, guardò di sottecchi Sheldon Campbell, citato come Individuo con Accessori e possibilmente non Smoking Banali - per quanto, nell'umile opinione di Eleanor, i presenti al gala in smoking facevano la loro figura. Si ritrovò ad annuire lievemente alla conclusione, trovandosi pienamente convinta da quelle parole: nei secoli bui di smoking neri con camicie bianche e classici gemelli squadrati, uno Stiloso poteva ergersi a faro per la parte di comunità magica che, rigettando abiti e gonne e corpetti e tulle e organza, non sapeva cosa pescare dal proprio vestiario elegante per innovarsi e trovare uno stile proprio e meno uniformato. Cercò lo sguardo di Charlotte, aspettando che la Presidentessa e Capo-Redattrice si esprimesse per prima. Attese e le sorrise in risposta, quando chiese il suo parere.
«Mi trovo molto d'accordo con tutte le motivazioni espresse da Jelonek Fedoryen. Da giornalista che dovrà occuparsi dell'articolo, credo che un'intervista di coppia lo rederà più frizzante! Per me si può fare, ecco, procedo a suddividere nomi e punteggi su due podi!».
Lasciò che tutti concludessero le loro votazioni e resistette alla tentazione di sbirciare i voti di Sheldon, seduto accanto a lei. Quando tutti posarono momentaneamente le piume, raccolse le pergamene anonime e prese a srotolarle a una a una, appuntandosi i punteggi per fare le somme. Stilò due podi su due pergamene differenti, da mostrare a tutti. Come richiesto da Charlotte, rese visibili solo i primi tre nomi per ogni classifica, riportando anche i punteggi successivi, ma non i nomi. Ricontrollò molte volte di aver trascritto correttamente i voti e di aver svolto bene i calcoli, ma preferì nascondere i singoli punteggi e, se avesse potuto, avrebbe preferito evitare di mostrare ai membri presenti al gala i singoli punteggi a loro assegnati. Per correttezza e trasparenza, però, le pergamene con le prime votazioni erano ordinatamente arrotolate accanto a lei, quindi chiunque avrebbe potuto richiedere un ulteriore controllo.

Morgana Celebrian -- 44
Eleanor Corbirock -- 44
Aryanne Wolfe -- 41.5

______ 41
______ 40
______ 39
______ 38.5
______ 38.5
______ 36.5
______ 32.5
______ 32.5

Tom Mison -- 42.5
Lucius Urquhart -- 39.5
Miles Julius Pike -- 38

______ 37
______ 32
______ 32
______ 30.5



«Eccomi, abbiamo i nostri finalisti per il titolo di Stilosa e per quello di Stiloso! Morgana Celebrian, Eleanor Corbirock e Aryanne Wolfe su un podio, Tom Mison, Lucius Urquhart e Miles Julius Pike sull'altro. Ora, chiedo a tutti di scegliere un nome da entrambi i podi: i due che otterranno più voti avranno guadagnato il titolo di Più Stilosa e Più Stiloso del gala!».
Con un po' di rosso soffiatosi sulle gote per essersi auto-nominata, Eleanor tacque per qualche istante, preparandosi agli ultimi conteggi con una certa eccitazione.

//Scadenza per postare: 2 gennaio, ore 23.59.
Per prendere parte alla votazione, entro la scadenza indicata sarà necessario postare nella discussione della riunione, affermando di votare ma evitando di dichiarare i nomi scelti. Solo successivamente all'invio del post, occorre inviarmi via Gufo la seconda votazione, ovvero i due nomi scelti, uno per ciascun podio.
Si segnala che, per evitare conflitti con il regolamento sugli Alt, per la mancata votazione di Sugar a Evey, per quest'ultima è stato fatto valere doppio il voto di Charlotte.
 
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view post Posted on 29/12/2020, 14:55
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Aveva annuito a tutte le parole di Charlotte relativamente alla Borsa di Studio. Commentò in merito, volendo fare proposte costruttive. «Sono d’accordo con tutto e sono più favorevole a una Borsa di Studio da dare anche e soprattutto in seguito alla valutazione di una prova di scrittura, che secondo me è imprescindibile se vogliamo davvero valorizzare il giornalismo, il cui perno fondamentale è proprio la produzione scritta. Senza di essa, temo che si tratterebbe di una Borsa di Studio utile, sì, ma poco rispondente al nostro volere di incentivare il giornalismo». Tossicchiò, anche per fare una pausa. Maledetta logorrea. «Mi chiedo, però, se non sarebbe meglio inserire il requisito reddituale come aggiuntivo e favorevole, così da non penalizzare quanti sono bravi a scrivere pur riconoscendo il basso reddito. Ad esempio, si potrebbe assegnare un punteggio base per la produzione letteraria, riconoscendo un surplus in caso di reddito inferire ai cinquanta galeoni. Sto pensando a questo anche considerando l’eventualità che non ci siano studenti con reddito basso interessati: sarebbe un peccato precludere l’iniziativa ai meritevoli che però hanno un alto reddito». Non aggiunse altro, lasciando che il suo sorriso d’assenso esprimesse tutta la sua approvazione anche per il tema proposto per la produzione letteraria. Sperava che quella proposta ottenesse parere favorevole da parte di tutti: sarebbe stato un forte segnale, da parte della Lega delle Streghe.
Seguì anche la discussione sulla strega (o mago) della settimana, in cui aveva voluto dare il proprio contributo, trovandosi anche in quel caso d’accordo con la Presidentessa e rivolgendo un sincero sorriso di apprezzamento a colei che aveva proposto l’idea. Non aveva altro da aggiungere, quindi si limitò ad annuire, pronto comunque ad ascoltare aggiunte e proposte da parte di altri.
In merito all’intervento di Eleanor, la avallò commentando: «Anche secondo me sarebbe utile in qualche modo incentivare il giornalismo freelance. Anche quello è un modo per avvicinare gli studenti al giornalismo, per certi versi forse più efficace di una Borsa di Studio a tema», chiosò semplicemente, solo affinché quella proposta abbozzata non finisse nel dimenticatoio, anche se Charlotte invero stava dando grandi capacità di gestione di quella riunione.
Fu poi il turno delle votazioni, con la decisione di eleggere una coppia di più stilosi del Gala, confermata in modo propositivo da Eleanor, che si sarebbe dovuta occupare dell’articolo finale. Come già detto, Sheldon era d’accordo, quindi non ebbe nulla da aggiungere e anzi fu lieto che la proposta di Jelonek fosse stata approvata: gli rivolse un sorriso – se fosse stato tanto fuori le righe quanto quel mago o anche solo in confidenza con lui, sarebbe stato un sorriso di complicità.
Guardò i risultati finali delle votazioni, tenendo per sé i commenti sulla presenza e sull’assenza di certi nomi. Sorrise di sottecchi a Eleanor: buffo che avesse dovuto auto-proclamarsi. Con le idee già chiare, effettuò anche quella seconda votazione, impaziente di conoscere la coppia più stilosa del Gala.
 
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