Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Un altro ritorno a casa, Settembre 2020

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view post Posted on 2/9/2020, 08:58
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1 settembre

Oggi si torna a casa. Salgo finalmente sul treno e mi sistemo già pronta per osservare il panorama. Mi mancava questo posto anche se sono stata via solo per qualche giorno. Non sono tornata a casa durante le vacanze estive, ma sono dovuta scendere per recuperare tutti gli acquisti a Diagon Alley. Per quel poco tempo in cui sono stata fuori dal castello ne ho sentito troppo la mancanza. Hogwarts ormai é la mia casa, a tutti gli effetti. Sì, sono anche affezionata a quella di Londra, ma da quando é morta mia madre tornare lì mi fa un certo effetto. Non ho nemmeno ricordi bellissimi perché in quelle quattro mura vedevo piangere la sera mia madre per quel maledetto di Hiram Jones. I ricordi belli che ho con mia madre sono nella caffetteria lì vicino, John’s. Io le ho sempre detto che John aveva una cotta per mia madre, ma lei ha sempre detto il contrario. Alla fine, quando si era resa conto che tra i due c’era davvero qualcosa... beh, non ha più avuto il tempo per dirglielo. Diciamo però che hanno passato momenti meravigliosi assieme e noi eravamo sempre lì. Insomma, diciamo che la mia casa é Hogwarts e la chiudiamo qui. Possibile che seduta su un divanetto del vagone io possa pensare a tutte queste cose? Sono patetica...
La cabina in cui sono entrata é vuota. Le altre mi sembrano già abbastanza piene e non ho voglia di intromettermi in discussioni magari già incominciate da troppo. Mi guardo un attimo intorno e sospiro. Smetto di pensare a Londra e mi concentro sul posto presente. É proprio come tutti gli altri anni, non é cambiato niente. All’improvviso una grande nostalgia prende il mio cuore, un senso di allontanamento. Non mi mancano tanti anni per finire la scuola, anzi sono pochissimi. Cosa faccio dopo Hogwarts? Cioè, so che voglio fare, diventare un Auror, ma sinceramente non saprei da che parte girarmi e sentirei perennemente questo senso di allontanamento da casa. Alla fine decido di eliminare questo pensiero prendendo la lettera che mi é arrivata da Jace proprio ieri. La apro e inizio a leggere:

Cara Emy,

come stai? Spero bene! Partirò fra qualche giorno per andare a scuola, tu scrivimi non appena sei arrivata a Hogwarts. Qui a Londra le cose sono andate allo stesso modo, come ogni anno. John é sempre più burbero, Kevin ha deciso di dare un’altra festa di mezza estate a cui nessuno ha partecipato, Jane é tornata dallo stage e parla solo di quello, Lara invece si lamenta del suo vicino appena tornato dal mare. La solita routine, niente di che, però é andata bene. Mi sei mancata parecchio quest’estate, ho sentito molto la tua mancanza. Spero tu possa tornare a casa per le vacanze di Natale così da vederci almeno in quel periodo. Ah, dimenticavo! Buon compleanno piccolina! Già, ti ho fatto gli auguri nell’altra lettera, ma ti avevo detto che il regalo sarebbe arrivato in ritardo... beh, eccolo qui! Sapevo che lo desideravi da tanto e dovevo per forza regalartelo. Spero ti piaccia!

Scrivimi presto, piccola peste

Il tuo amato Jace


Mi manca questo ragazzo, é il mio migliore amico da quando siamo nati. Apro il pacchetto allegato e ritrovo il libro “Il Priorato dell’Albero delle Arance”, é da tantissimo che lo volevo! Appena torno devo immediatamente scrivergli per ringraziarlo. Sto sorridendo, ne sono sicura. All’improvviso, pensando a Jace, mi viene in mente Louis, Louis Walker. Mi aveva detto che ci saremmo ritrovati sul treno, per parlare dell’estate. Spero trovi la mia cabina. Beh, nel frattempo prendo il libro regalato da Jace e inizio a leggerlo.

Edited by Emily Jones - 2/9/2020, 12:57
 
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Louis Walker
view post Posted on 2/9/2020, 14:30




Finalmente le vacanze sono finite! Be proprio finalmente in realtà direi di no, sotto il sole estivo dell'Italia si stava veramente bene e la mia pelle così abbozzata penso ne sia la prova più evidente. Saluto mamma e papà alle porte della stazione insieme a Lia e poi mi dirigo verso il treno, con il mio baule salgo e lo trascino fino alla porta della mia cabina. Avevo promesso a Emily che ci saremmo rivisti direttamente sul treno di ritorno a scuola e quindi mi ero messa a cercarla, come sempre quella ragazza si era nascosta bene!
Comunque ero riuscito a trovarla pure con quella folla di studenti che si vedeva sguzziare da una parte all'altra dei vagoni. La vidi dal vetro della porta intenta a leggere un libro: "Momento perfetto per farla spaventare", pensai, "ma no dai non posso essere così malefico, però se per caso io spalancassi di scatto le porte della cabina in modo del tutto accidentale penso sia un ottima giustifica".
<ma buongiorno Jones! Cosa ci fai già chinata sui libri prima ancora del dovuto? >, dissi alzando leggermente la voce mentre entravo nella cabina.
<<dai su fatti abbracciare, che aspetti! >, avrei poi aggiunto dopo aver portato dentro anche il mio baule pieno di roba. Quel coso era più pesante di me.
<è passato un po' di tempo ma ti trovo in formissima, allora come sono andati questi mesi? >, le avrei domandato subito dopo esserci accomodati.
Io mi sedetti accanto al finestrino per scaramanzia e per abitudine: fin da bambino volevo sempre stare accanto al finestrino per potere guardare fuori, del resto come pochi sanno i poter osservare il panorama, il paesaggio attorno a me è una cosa che mi affascina molto, anche se fuori è tutto grigio, o monotono, o invece c'è un gioco di colori a mozzafiato.
 
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view post Posted on 2/9/2020, 16:26
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Questo libro mi sta prendendo troppo; non siamo ancora partiti e già lo sto divorando! Dovrei darmi una calmata. Nonna dice sempre che se continuo così finirò per farmi comparire delle scritte in faccia e la mia pelle diventerà giallognola come quella delle pagine antiche. Non penso sia proprio una bella vista... Sono immersa nella lettura e all’improvviso la porta si spalanca. Alzo velocemente lo sguardo, piuttosto allarmata, ma poi sulle mie labbra si forma un gran sorriso sincero. É Louis. “Per fortuna mi ha trovata!”, penso tra me e me. Non credevo riuscisse, anzi, credevo addirittura che avrebbe trovato qualche suo amico in giro e si sarebbe unito a loro. A quanto pare no e questa cosa mi fa piacere. “É un piacere rivedervi, signor Walker”, dico ironicamente alzandomi dal divanetto e facendo un mezzo inchino simpatico. “Mi hai mai vista una volta senza aver la testa china sui libri?!”, ritorno a dargli del tu e porto le braccia ai fianchi come in segno di rimprovero. Tutto questo ovviamente non può far scena perché la mia faccia ha un’espressione divertita come non l’avevo da tempo. Dopo di che Louis dice di farmi abbracciare. Non amo molto gli abbracci, ma alcuni li concedo. Del resto non lo vedo da tre mesi e devo ammettere che un pochino mi é mancato. Mi avvicino a Louis e lo abbraccio. Poi lui mi dice che nonostante il tempo passato mi trova ugualmente in forma. Non sono solita a ringraziare per certe cose, non me la cavo bene con i complimenti, perciò mi precipito a dire: “Sarò pure in formissima, ma sempre pallida!”, come al solito al butto sempre sul ridere. Del resto, la mia pelle é solo leggermente più colorita di prima, ma sono sempre io: Emily Jones, la pallida. Ritorno a sedermi e vedo che anche Louis si mette vicino al finestrino. Come biasimarlo, il panorama in questi posti é sempre spettacolare. Mi chiede come sono andati questi mesi. “Oh, beh, direi bene! Come puoi vedere dalla mia carnagione, non sono stata ferma a prendermi il sole. Ho esplorato, come ti avevo detto”, amo fare queste cose, “Ho riscoperto un amore immenso per la Gufaia e la Torre di Astronomia. La vista da lì é bellissima”. Ripenso ancora ai pomeriggi passati e a semplicemente ammirare il panorama. Certe persone potrebbero considerarle perdite di tempo, ma a me non interessa. Se mi piace farlo, lo faccio. Stavo per aggiungere: poi ho scoperto di avere una sorella, buffo no? Ma ho deciso di non dire niente. Non voglio sembrare troppo egocentrica su questa cosa. Quando arriverà il momento ne parlerò anche con Louis o se sarà proprio lui a chiederlo, beh, glielo dirò senza problemi. “Tu invece? Ti vedo abbronzato!”, ha la pelle più abbronzata rispetto a quando ci eravamo lasciati a giugno, dopo quella bella chiacchierata al Lago. Appoggio il libro che mi ha regalato Jace accanto a me; ora di leggere non ne ho proprio voglia.
 
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view post Posted on 2/9/2020, 18:30
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Le vacanze estive erano finite e Matt era felicissimo di aver rivisto i suoi genitori, i nonni in Toscana e tutti i suoi amici babbani italiani. Nonostante ciò però, non vedeva l'ora di tornare a Hogwarts per ricominciare le lezioni e tornare a sventolare la bacchetta un po' ovunque. Era rientrato a Cambridge solo il giorno prima e non aveva avuto molto tempo per preparare tutte le sue cose, motivo per cui era arrivato in fretta e furia al binario nove e tre quarti nella stazione di Londra. "Accidenti, appena in tempo..." sussurrò con un filo di voce mentre saliva sul treno già sudato. I suoi occhi si sgranarono per individuare una carrozza nella quale entrare per potersi finalmente sedere dopo la lunga corsa che aveva fatto. Si guardò attorno ed entrò nel primo scompartimento che gli capitò davanti. D'altronde per lui non avrebbe fatto alcuna differenza: era un ragazzo decisamente socievole ed aperto a nuove conoscenze. Entrando vide due ragazzi, un maschio ed una femmina, che più o meno potevano avere la sua età. Li osservò un attimo senza parlare mentre le sue labbra si allargarono in un sorriso sincero ma non riuscì a riconoscerne i volti. Quello che lo colpì di più della ragazza furono le sue guance rosee proprio appena sotto gli occhi, mentre guardando il ragazzo gli parve per un attimo di vedere se stesso; gli assomigliava decisamente! "Ciao, vi disturbo se mi siedo con voi?" domandò con suo fare sbarazzino ma educato ai due maghi che aveva davanti mentre con una mano si asciugava il sudore dalla fronte. Mentre lo faceva vide sulla propria spalla Pollo che come sempre lo guardava male. Per arrivare in tempo al treno si era quasi dimenticato di averlo addosso e forse il motivo per cui lo sguardo del camaleonte non era esattamente tra i più amichevoli era forse dovuto al fatto che era stato sballottato per tutto il tragitto. "Eddai... non fare il solito musone tu... guarda che ti faccio conoscere dei nuovi amici!" disse all'animale fissandolo per un attimo. Come nelle sfide di sguardi però Pollo non cedette stando completamente immobile con stranamente entrambi gli occhi puntati su quelli di Matthew che come sempre cedette alzando gli occhi al cielo e attendendo una risposta da parte dei ragazzi.
 
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Louis Walker
view post Posted on 2/9/2020, 19:17




Emily mi abbraccia, e improvvisamente i miei ricordi ritornano a quel pomeriggio quasi estivo in riva al lago. Era passato così tanto tempo che quasi avevo dimenticato cosa significava averla a fianco, cosa significava poterci parlare di persone e non tramite stupidi Gufi, insomma mi era mancata.
Mi stacco da lei e fa una delle nostre solite battute che ormai caratterizzano la nostra amicizia, è incredible come il nostro rapporto ci porti a sdrammatizzare con battute superficiali alcuni momenti, non la ritengo un a a cosa negativa, anzi mi piace molto questo nostro modo di fare insieme, ci rende un qualcosa, un "noi".
<ok be devo dire che ora che ti ho salutato per bene posso iniziare ad essere meno sdolcinato, quindi si, cavolo! Sei bianchissima rispetto a me! >, le dico ovviamente in modo del tutto sarcastico e poi affianco il mio braccio al suo per farle notare quanto la mia carnagione, già di un colore scuro, si sia abbronzata questa estate.
<ma veramente come ti avevo già anticipato sono stato sempre in Italia sulle bianche spiaggie della Sardegna. Ho fatto qualche tuor nella penisola con dei miei cari amici e poi sono sempre ritornato sull'isola a casa. Magari al castello con più calma ti farò vedere qualche foto se ti può interessare.>, le dico cercando di essere il più breve possibile, quando inizio a parlare di qualcosa che mi piace non smetto più.
<anche io ci sono stato sulla Torre di astronomia, è veramente fantastic-... >, non finisco la frase perché a interrompermi è l'arrivo di una nuova persona, un ragazzo.
Alla sua entrata rimango quasi pietrificato perché nel vederlo noto che è molto simile a me, ma poi realizzo di dover rispondere e metto assieme qualche parola dicendogli <no no prego, è tutto libero! >, riprendo, <ma.. Scusa tu... Io sono Louis Walker, e tu...mm... Saresti?>, infine gli porgo la mano per presentarmi. Guardo Emily con uno sguardo abbastanza disorientato e poi mi sposto un po' più verso il finestrino per fare spazio al nuovo arrivato.
 
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view post Posted on 2/9/2020, 19:34
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Louis mette il suo braccio accanto al mio per far vedere la differenza di tonalità della pelle. Ritraggo il braccio velocemente e con un ghigno dico: “Ehi ehi, così non vale!”, scoppio a ridere. Mi piace la compagnia di Louis. Dopo di che lo ascolto parlare velocemente dei suoi viaggi. Sapevo sarebbe andato in Italia, ma mi piacerebbe sapere di più a riguardo. “Sono sicura che ti sarai divertito tantissimo, allora!”, gli sorrido amorevolmente, “Mi piacerebbe molto vederle”, dico riferendomi alle fotografie. Louis sta per dirmi qualcosa riguardo alla torre di Astronomia, ma all’improvviso si blocca. Il mio sguardo si volta verso la porta e vedo un ragazzo, alto con capelli castani e occhi color nocciola. É davvero molto simile a Louis. Per un momento il mio sguardo scettico si sposta da Louis al nuovo arrivato. Beh, si dice che tutti noi abbiamo al mondo circa sei sosia, no? Questo potrebbe essere il caso di Walker. Il nuovo arrivato, che sembra avere la nostra età, chiede se può rimanere nello scompartimento. Louis risponde che é tutto libero e può rimanere. “Nessun problema, entra pure!”, sorrido al nuovo arrivato. Dopodiché Louis si presenta e, prima di fare anch’io la stessa cosa, aspetto la risposta del ragazzo. Inoltre, il nostro coetaneo, almeno penso, si mette a parlare con il camaleonte che ha sulla spalla. Questa cosa mi diverte e mi spunta in viso un sorriso.
 
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view post Posted on 2/9/2020, 20:00
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Toh, guarda, in viaggio verso Hogwarts e chi l'unica scema che non trova posto? Non si vince nulla se indovinate. Questo era quello che mi era passato per la testa all'ennesimo, no, è tutto pieno. Ripercorsi mentalmente gli eventi di quella mattina. Mi ero alzata presto, troppo presto, anche se abitavo a Londra. Mi ero già messa subito la divisa, per evitare inutili momenti di imbarazzo, della serie, ehi, uscite tutti, mi devo cambiare. Avevo preparato il baule, chiuso Moon in una gabbia e Zira in una cesta di vimini, nessuno dei due ne era stato super felice, poi avevo dato tutto a mio padre, che mi aveva accompagnato al binario. Dina aveva deciso di giocare alla colla umana, non mi si staccava più di dosso, ma insomma, fino a ieri mi detestava. All'ennesimo abbraccio le avevo lanciato uno sguardo assassino, una cosa tipo "non serve che fai la finta dolce, così poi la mamma ti compra il gelato da Florian, levati dai piedi", poi avevo abbracciato mia madre e mio padre. Niente lacrime da parte loro, a parte forse un luccichio negli occhi di mia madre. "Tranquilla mamma, vi scriverò tutti i giorni, o quasi, non mi comporterò male e non mi farò uccidere dal mio responsabile. Cercherò anche di andar bene a scuola e di non strangolare Zira nel sonno. E tu Dina, non toccare assolutamente le mie cose mentre sono via, o ti appendo con un chiodo al muro della camera. Ci si vede famiglia!" Avevo detto, buttandola sul ridere. In realtà mi dispiaceva mollare quella banda di matti per un altro anno, ma non volevo dimostrarglielo. Dopo aver dato a Moon un biscotto gufico per farlo stare zitto lo avevo mollato insieme al baule in un vagone, avevo tenuto la cesta di vimini e mi ero sporta dal finestrino, salutando i miei parenti. Poi mi ero mossa, alla ricerca di uno scompartimento. "Sì, Zira, cinque minuti e ti faccio uscire." Avevo detto all'ennesimo soffio impaziente proveniente dalla cesta. Purtroppo la fortuna non ci aveva assistito, così ero lì, come una scema, a cercare uno scompartimento libero. Finalmente, dopo il quattrocentesimo "è occupato, alias, non ti vogliamo, ci fai schifo", arrivai ad uno scompartimento che, se ancora la mai vista non mi ingannava, era occupato solo da tre persone. "Scusate se disturbo, è libero? Il treno è tutto occupato. Oppure mi odiano tutti, mettiamola così. Posso restare? Giuro che non farò nulla." Dissi in tono tra il supplichevole e il divertito. Notai quasi subito, due, o forse tre facce conosciute. Una era Emily, quella che avrei quasi potuto definire una mia carissima amica, magari mi odiava, ma io l'adoravo. Un altro era Louis. Ma sono io o ci sono due Louis? Che diavolo succede, mi sono forse ubriacata senza saperlo? O Louis ha un fratello e non me l'ha mai detto? Pensai divertita. "Ciao Emily, chi non muore si rivede, come stai? E tu, Louis? Come sono andate le vacanze? Sei abbronzatissimo, quasi non ti riconoscevo." Dissi, spostando lo sguardo da un ragazzo all'altro, indecisa su chi fosse il vero Louis. "Ehm, scusate la stupidità della domanda, ma voi due siete gemelli, parenti o che altro? Siete quasi identici!" Chiesi, un po' imbarazzata. Insomma, non capita tutti i giorni di incontrare due persone identiche, ma non gemelle. Notai che Zira soffiava a qualcosa, che identificai subito. Un camaleonte. "Ammesso che io possa restare, posso far uscire Zira? Prometto che non le farò mangiare nessuno." Dissi, chinandomi verso la cesta, per cercare di tranquillizzare la bestia inferocita. Intanto attesi le risposte dei ragazzi.
 
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view post Posted on 2/9/2020, 20:18
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In mezzo a quell’atmosfera strana che si crea quando due persone sono così simili (o uguali!), entra un volto familiare. Arina! Lei ormai è una mia amica e ho avuto tante discussioni con lei. In confronto a noi è la più piccolina a meno che il nuovo arrivato non sia anche lui più giovane, ma proprio non mi sembra. Arina è una ragazza schietta e molto spiccia. Mi piacciono queste persone. Di sicuro con lei non puoi non sapere di che parlare! Ha sempre qualcosa da tirare fuori dalla quella piccola bocca. Mi sta molto simpatica. “Arina! Certo, per me puoi restare”, dico non appena la vedo con un grande sorriso, “Il numero massimo di studenti in una cabina è quattro e se la mia matematica non è errata... C’è proprio un posto libero”, ed ecco che butto sempre tutto sul ridere. Il sarcasmo è il mio strumento per relazionarmi con il mondo. Lo dico spesso ed è proprio così. “Tutto bene, tu?”, le chiedo rispondendo alla domanda. Poi, alla domanda di Arina, mi scappa una risata silenziosa. Poi le lancio uno sguardo come per dire “ho pensato la stessa identica cosa”. Non penso però siano gemelli. Louis non mi ha mai detto niente a riguardo, beh, Louis in realtà non sa di mio padre e di mia sorella... Forse mi sento un po’ più avvantaggiata. Io so di più e lui sa di meno. Almeno così penso; potrebbe anche non avermi detto niente di niente. Arina poi chiede se può far uscire Zira dalla cesta. Non vedo che animale è, perciò dico: “Per me non c’è nessun problema, ma...”, mi sporgo leggermente in avanti, “Che animale è?”. Non riesco proprio a vedere.

Edited by Emily Jones - 2/9/2020, 21:19
 
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view post Posted on 2/9/2020, 20:19
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//continua da qui

Dopo aver ispezionato dall'esterno, per mezzo dei finestrini presenti sulla porta, lo scompartimento con all'interno Alex a Antony, proseguii la mia ronda soffermandomi dunque su quello seguenti che avrei trovato occupato da qualche studente. Con mio stupore, notai uno scompartimento pieno per intero, a differenza di quello precedentemente osservato, vi erano tre Grifondoro e una Serpeverde. A prima vista fra quei quattro studenti riconobbi solamente il viso abbastanza familiare di Arina che, come potevano testimoniare i suoi movimenti agitati e frenetici, doveva a tutti gli effetti esser l'ultima arrivata nello scompartimento...beh che dire, aveva avuto la fortuna di trovare un posticino insieme ad altri tre studenti con i quali sicuramente avrebbe potuto conversare e approfondire i rapporti, nel caso invece non si conoscessero avrebbe avuto l'occasione di farsi dei nuovi amici, poco male insomma.

Anche in questo caso prestai attenzione affinchè non vi fossero particolari problemi tra i quattro studenti e che non vi fosse nessuna infrazione in corso soprattutto; trattandosi di uno scompartimento pieno, però, preferii accertarmi di persona che fosse tutto in ordine, visto che con l'aumentare del numero di persone che occupavano quello spazio così limitato sarebbe cresciuto anche il rischio che si venissero a creare guai: Buongiorno ragazzi, sono Lewis Timberwolf, prefetto di Tassorosso, sto effettuando un giro di ronda per controllare che sia tutto ok nei vari scompartimenti...come sta andando il viaggio? Tutto bene? domandai aprendo dunque con cautela la porta dello scompartimento per non spaventare i giovani maghi e le giovani streghe.
Attesi quindi che i quattro ragazzi mi rispondessero, se la situazione fosse stata sotto controllo sia per i miei parametri che per i loro, li avrei lasciati alla loro conversazione, procedendo dunque con la ronda.
 
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Louis Walker
view post Posted on 2/9/2020, 21:30




Non mi ero dilungato troppo nel racconto delle mie vacanze non perché dubitassi dell'interessamento di Emily ma più per il nuovo arrivato, quando anche se avrei voluto raccontarle tante cose decisi di optare per essere meno logorroico per una volta. In questi mesi avevo cercato di migliorare questo mio lato.
Non feci a tempo a realizzare la situazione che subito piombò nella cabina un altra persona, la riconobbi subito ancora prima che entrasse, tramite il vetro, come potere dimenticare la faccia di Arina Muller. Un tipetta bionda che mi ritrovavo sempre ovunque, aveva l'età di mia sorella quindi forse era hn po' piccola per il mio solito giro di amici, comunque di dicerto nessun problema.
<ma certo siediti pure, come ha detto Emily c'è ancora un posto libero! >, le dissi indicando con la mano il posto non ancora occupato.
<tutto bene grazie, sono appena tornato fresco fresco dalle vacanze. E tu? Che hai fatto in questi mesi? >, le dissi cortesemente in risposta alla sua domanda.
Anche lei, come tutti in quella stanza aveva notato la particolare somiglianza tra me e il ragazzo nuovo, chissà forse un mio sosia? Sono proprio curioso di scoprire cosa il destino avrà in serbo per me, visto questo particolare incontro.

In tutta questa gran confusione non mancò di certo l'ingresso di un prefetto, questa volta di Tassorosso, che come sempre aveva il compito di assicurarsi che tutto procedesse nel migliore dei modi, così risposi <certamente è tutto apposto, grazie Lewis>.
 
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view post Posted on 3/9/2020, 01:09
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Voltato nuovamente lo sguardo verso i compagni, Matt non poté evitare di notare lo stupore sui volti di entrambi i quali però furono molto cordiali nel dirgli che poteva accomodarsi insieme a loro, quindi il grifondoro si sedette affianco al ragazzo che intanto si era presentato con il nome di Louis Walker. "Mi chiamo Matthew Collins, per gli amici Matt, piacere!" disse con convinzione mentre stringeva la mano all'individuo dai tratti decisamente simili ai suoi che giaceva al suo fianco. Un istante più tardi, lo sguardo di Matt si rivolse verso il volto della ragazza che sorrideva. Egli dunque ricambio il sorriso e notò che anche Pollo aveva finalmente cambiato espressione. "Sei il solito..." pensò fissando per un secondo il camaleonte con un'espressione quasi di rimprovero. Conosceva bene il suo animale: l'unico modo per farlo sembrare carino ed educato era metterlo davanti ad una bella ragazza!

Matthew credeva di essere l'ultimo ad aver preso posto sul treno, invece qualche minuto dopo che si fu accomodato vide entrare una ragazzina bionda parecchio più piccola rispetto a lui e gli altri che lo circondavano ma piuttosto alta per l'età che sembrava avere. "Certo che si!" rispose Matt con entusiasmo rivolgendosi alla nuova arrivata. "Se hanno permesso ad un buzzurro come me di invadere questo spazio penso proprio che non avranno alcuna obiezione su di te!" continuò cercando di sembrare simpatico e disponibile. Poco dopo la ragazza, che sembrava conoscere gli altri due, si preoccupò di chiedere a Louis com'erano andate le vacanze, ma nel farlo egli notò che spostava lo sguardo dal compagno a lui quasi come se non riconoscesse chi dei due fosse il vero Louis. "Caspita, cominciamo bene il nuovo anno..." pensò divertito Matt subito prima che la ragazza chiedesse se effettivamente fossero gemelli. "Ehm... no, veramente..." diresse lo sguardo negli occhi di Louis per osservarlo meglio, poi continuò: "Che io sappia non siamo gemelli, o fratelli, o... insomma..." Interruppe la frase a metà arrossendo leggermente per l'imbarazzo di non poter giustificare una tale somiglianza con qualcuno che non conosceva nemmeno.

"Buongiorno ragazzi, sono Lewis Timberwolf..." udì mentre il prefetto di Tassorosso apriva delicatamente la porta dello scompartimento per assicurarsi che fosse tutto a posto. "Si, grazie... tutto bene! Non vediamo l'ora di arrivare!" rispose Matt certo che era per tutti così.
 
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view post Posted on 3/9/2020, 07:44
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Il nuovo ragazzo si presenta: Matthew Collins. Mi sta già simpatico, scherza molto! Ho bisogno di persone nella mia vita che mettono le cose sul ridere e, beh, tutti i tre qui presenti sembrano farlo. Alle affermazioni dette dal ragazzo, da Matt, mi lascio scappare un sorriso. Di solito non sono così aperta, ma questo nuovo ritorno a Hogwarts mi ha cambiata. Non voglio più essere la ragazza che se ne sta sempre per conto suo con i nasi sui libri; voglio fare amicizia. Questa situazione credo sia perfetta. Sì, Louis e Arina li conosco già, ma chissà... potrei diventare un’ottima amica anche di Matthew, non sarebbe male! Sto per presentarmi, ma all’improvviso vedo una figura sbucare dalla porta: prefetto di Tassorosso. Ci chiede come sta andando il viaggio perciò, dopo le risposte di Louis e di Matt, gli rivolgo un sorriso: “Tutto bene, grazie!”. Dopo di che, quando ormai siamo tutti sistemati, mi volto verso Matt. Non mi sono ancora presentata. Perciò mi volto meglio verso di lui, gli porgo la mano. “Io sono Emily Jones”, lo guardo dritto negli occhi. Lo faccio sempre. Mia mamma mi diceva che guardare le persone negli occhi quando ti presenti ti dà un’aria più sicura di quello che sei. Poi insomma, io guardo sempre le persone negli occhi mentre parlano. Questo perché mi piace osservare il colore degli occhi. Io ho un triste color azzurro-grigio... non so, non mi fa impazzire. Tutti quelli degli altri invece mi piacciono sempre da morire. “Vedo che sei Grifondoro, anche io e Louis”, sorrido e volto lo sguardo verso Louis come per indicarlo con gli occhi. All’improvviso il mio cuore perde un battito. Mi sono resa conto solo ora della situazione. Insomma, con il tempo ho capito di avere una piccola cotta per Louis, ma ho sempre cercato di nasconderla anche a me stessa per non rovinare l’amicizia. Ora che sono qui e vedo Matt, non posso che pensare di avere già una minima cotta anche per lui. Insomma, sono uguali! L’unica cosa che li distingue, e che a me colpisce subito, sono gli occhi. Questa mia tensione però per fortuna non la do a vedere e mi tranquillizzo sorridendo. Sto sorridendo troppo, eh? Bah, che sarà mai! Mi fa piacere però scoprire che anche Matt é un Grifondoro. Fin da piccola, dopo aver visto un film, ho sognato di andare a scuola e trovarmi due amici della stessa classe con cui affrontare tutte le mie avventure. Chissà, magari loro saranno i prescelti!
 
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Penso che scoppierò in lacrime, ho trovato uno scompartimento dove c'è posto, e conosco due persone su tre. Non ci avrei sperato nemmeno. Pensai divertita. Tutti e tre i acconsentirono a farmi sedere. Non mi sfuggì lo sguardo di intesa con Emily, quando domandai ai due sosia se avessero gradi di parentela. Solita Emily. Ormai il nostro rapporto era quello, battutine, sarcasmo e sguardi di intesa. "Beh, qualcuno è allergico al pelo, oppure ha paura dei gatti? La prima opzione potrebbe essere un problema, la seconda invece no, perchè Zira è microscopica, è ancora un cucciolo, non farebbe male a nessuno." Dissi sorridendo. Non sapendo se poi avrebbero gradito che io liberassi la bestia, preferii lasciarla lì ancora un minuto. Un sommesso miagolio provenne dalla cesta. Diedi un colpetto al coperchio, come a volerle dire di aspettare un minutino. Prima che gli altri due potessero dire qualcosa, la porta si aprii e riconobbi la chioma ramata di Lewis. Ma quanta gente conoscevo? Non troppa a dir la verità, ma a quanto pareva si erano ammassati tutti nello stesso scompartimento. Poi le mie orecchie captarono una parola, prefetto. Oh, Lewis è il nuovo prefetto di Tassorosso, perchè si cambiano ogni anno. Fantastico. Ma ora lo posso chiamare Lewis o devo rivolgermi a lui con prefetto Timberwolf? Boh, lo conosco, facciamo che lo chiamo Lewis. Pensai, sperando che non la prendesse male. "Ciao Lewis, non sapevo fossi tu il nuovo prefetto, congratulazioni per la spilla. Credo stia andando tutto bene, in realtà non saprei proprio, sono appena arrivata. Passate buone vacanze?" Gli domandai, sinceramente colpita per la nuova nomina del Tasso. "Le vacanze le ho passate a scuola, non so se si vede, visto che sono color mozzarella. Però dopo aver comprato quello che mi serviva a Diagon Alley sono tornata dai miei, e mi hanno accompagnato oggi." Dissi, ripensando a tutto quello che era successo quella mattina, con un sorriso gioioso sul viso. Osservai Louis, che era davvero molto abbronzato, poi mi rivolsi al suo sosia, di cui ancora non sapevo bene il nome. Sembrava simpatico. "Oh, beh, non saprei, sono una Serpe incastrata tra tre Grifoni, la cosa potrebbe andare a finire male." Dissi, in risposta al Grifone, con un aperto ghigno sul volto. Sapevo benissimo che per Emily e Louis non dovevano esserci problemi, insomma, lei era una mia cara amica e Louis aveva una sorella in Serpeverde, perciò. E poi l'altro ragazzo non mi sembrava il tipo da rivalità tra le case, perciò intuii che non dovevano esserci problemi per i colori della mia divisa. "Ehi, scusa se te lo richiedo, sono sicura che lo avrai ripetuto mille volte, ma come ti chiami?" Domandai al sosia di Louis. In effetti mi ero stancata di associarlo al "sosia di Louis". Doveva pur avere un nome."Carino il camaleonte" dissi, con un sorriso. Poi mi sedetti accanto a Emily, l'unico posto libero in effetti, ma che non mi dispiaceva affatto. Mi avvicinai e le diedi una leggera gomitata, lanciandole uno sguardo di intesa, come a volerle dire: penso di aver capito chi è il ragazzo che ti "interessava", ma ora che ce ne sono due cosa fai? Il tutto condito con una buona dose di ironia. Vedendo che nessuno si era preoccupato di Zira, decisi di tirarla fuori. Questa si guardò intorno, poi saltò giù dalle mie gambe e si diresse verso il ragazzo con il camaleonte. Capendo il suo intento la acchiappai e la poggiai sulle mie ginocchia. Evidentemente la gatta doveva aver capito, perchè resto buona buona a fare le fusa, godendosi le carezze.
 
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view post Posted on 3/9/2020, 22:38
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La ragazza che parlava con Louis poco prima che Matt arrivasse si presentò con il nome di Emily Jones e quando lo fece fissò il ragazzo dritto negli occhi come per studiarlo. Lui sorrise ma poi distolse lo sguardo perchè gli sembrava che la situazione stesse diventando imbarazzante. Fortunatamente poco dopo Emily, avendo notato che Matthew era un Grifondoro, sembrò apprezzare la sua appartenenza a quella casa ed annunciò con fierezza che anche lei e Louis ne facevano parte. "Ah bene! Strano che non ci siamo mai incontrati in Sala Comune!" rispose.

La ragazzina bionda che era entrata poco dopo di lui nello scompartimento, invece, cominciò a parlare di una certa Zira e naturalmente il nome femminile aveva attirato l'attenzione di Pollo il quale immediatamente cercò di scrutare all'interno della cesta che la ragazza portava con se. A quanto pareva si trattava di una gatta, l'unico animale che sia Matthew che Pollo non sopportavano. "Nessuna allergia, puoi fare uscire la tua gattina!" rispose Matthew cercando di essere il più educato e rispettoso possibile e facendo finta di non notare il disappunto nell'espressione di Pollo che invece non si faceva alcuno scrupolo nel sembrare contrariato all'idea che quella creatura uscisse allo scoperto. Alla domanda della ragazza Matt rispose sorridendo: "Mi chiamo Matthew Collins, molto piacere! Tu invece Arina vero?" Aveva sentito pronunciare il suo nome da Emily che a quanto pareva la conosceva piuttosto bene. "Grazie, ma ti assicuro che può essere anche un gran rompiscatole!" concluse per rispondere all'apprezzamento che aveva fatto a Pollo.
 
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view post Posted on 3/9/2020, 23:05
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Anche Matthew sembra felice di questa cosa, del fatto che siamo tutti e tre Grifondoro. Penso sia carina come cosa. Non penso sia difficile però instaurare un rapporto. Insomma, non ho mai visto un Grifondoro che non desidera fare amicizia o altro. C’è stata solamente un’eccezione: un certo Julius, non ricordo bene il suo nome. L’ho incontrato in sala Comune una volta ed é andata a finire che me ne ritiravo offesa dalla conversazione. Non era stato molto educato a rispondermi in quel modo, però vabbeh, é la prima volta che capita. “Già, strano”, mi aggrego a ciò che ha detto Matt. Avrei voluto aggiungere: “Probabilmente ci siamo incrociati, ma senza fermarci a parlare”, ma non l’ho fatto, Mi sento un po’ scema quando dico queste cose, come se fossi l’unica idiota che tira fuori certe frasi imbarazzanti. Non é una bella sensazione. Questo mi porta quindi ad essere un po’ fredda nel tono della voce e sembrare distaccata, cosa che in realtà proprio non voglio apparire. Non mi piace quando parlo solo io, sono più una che ascolta.
Alla fine l’animale misterioso nella cesta di Arina é un gatto, una gatta per la precisione. “Nessun problema, io amo i gatti!”, dico sorridente quasi come una bambina non appena vede un dolce. I gatti mi piacciono parecchio, non ne ho mai avuto uno, ma girano sempre vicino dove abita mia nonna. Zira poi si siede sulle gambe di Arina e avvicino leggermente la mano. “Posso?”, chiedo ad Arina per farle capire che desidero accarezzare la gattina. Chiedo sempre prima di accarezzare gli animali altrui, non vorrei mai che qualcuno lo facesse con un mio animale. Se Arina me lo permette, poi mi avvicinerei con cautela al muso della piccola creatura e l’avrei accarezzata con dolcezza, altrimenti avrei ritratto la mano e lasciato perdere. Nel frattempo, non so bene cosa, forse una scossa del treno o altro, il libro che ho sulle mie gambe cade a terra e va a beccare proprio il piede di Louis che é seduto davanti a me. É un bel mattoncino e non deve essere proprio leggerlo. Mi chino immediatamente per recuperarlo e con aria sconsolata è preoccupata mi rivolgo a Louis: “Oddio Louis, perdonami”, recupero il libro e mi raddrizzo sul sedile, “É un bel mattoncino... Ha fatto male? Meglio se lo metto via”. Nel dire ciò sono un po’ impacciata e mi si forma un sorriso abbastanza imbarazzato sulle labbra. Apro immediatamente lo zaino per rimetterci dentro il libro: il momento di leggere ormai é finito.
 
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26 replies since 2/9/2020, 08:58   613 views
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