"Effettivamente, ora che mi ci fai pensare. Sarebbe meglio se ti chiamassi 'Rompipalle', dico bene?"Una non troppo celata nota di ironia sembrò trapelare dalla voce di Antony, altrimenti totalmente piatta e seccata. Da quando Alexandra aveva varcato la soglia del suo scompartimento, Smith aveva potuto constatare che, ignorando i bambini che meritavano più di Alex l'appellativo assegnato da Smith a quest'ultima, la nausea che la lontananza da Hogwarts gli provocava e qualche altro intoppo che l'aveva reso così nervoso, la giornata non era poi così male.
Quando Lewis passò oltre la porta del loro scompartimento senza degnarli nemmeno di uno sguardo, o quasi, la stessa si aprì, mostrando una signora anziana che trainava un carrello pieno di dolci, quando la stessa si offrì di porgere ai due dei dolci in cambio di denaro, Smith si premurò a far fuoriuscire dalla sua cavità orale un
"No, grazie." secco, aspettando impaziente che la dolce signora chiudesse la porta.
Eccolo lì, palesarsi davanti i suoi occhi, un altro valido motivo per essere incazzato. La signora del carrello e il morbo bianco. Insieme.
Il broncio si fece nuovamente spazio fra le labbra del giovane studente che adesso aveva anche arricciato le sopracciglia, come a voler rimarcare il suo disappunto in merito.
"Sei pronta a reiniziare le lezioni a scuola?" disse in tono neutro, poi, euforicamente, aggiunse
"E il campionato di quidditch, ovviamente!"Rimarcò la seconda parte di frase come a voler indicare la sua alta stima e considerazione nei confronti del quidditch piuttosto che nei confronti delle lezioni. Non che non le amasse, però aveva un particolare feeling con i bolidi e, ora che aveva una mazza tutta sua, non vedeva l'ora di brandirla in campo, come una spada, per spedire qualche bolide contro gli avversari.
Veramente un bellissimo ruolo, quello di battitore, sì rischioso, ma soddisfacente, almeno a detta di Antony.
Dialogo meritava di esser portata in campo,
momentaneamente soleva esser utilizzata a soli scopi accademici e sportivi e non era stata potenziata in alcun modo per permettere di imprimere maggior potenza. Era una mazza come altre se non per lo stemma della nobile casa di Tosca Tassorosso e la scritta del suo nome incisi.