Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Morgana Celebrian

view post Posted: 24/4/2024, 00:13 Road To - Campo di Quidditch
Lanciata in direzione della Pluffa, Morgana aveva tenuto d'occhio gli avversari per sincerarsi che il loro approccio alla contesa fosse ottimale e, alla fine, era stato Ilay a farla sua per primo e a posizionarsi in maniera tale da dare inizio all'esercizio vero e proprio. La Capitana aveva preso posto a metà della curva ovest, lì dove aveva atteso che la palla la raggiungesse, e al momento giusto aveva bloccato l'avanzata della sfera per passarla alla stazione successiva lasciandosi scivolare sotto il manico della Firebolt. Con i muscoli delle gambe in tensione, così da assicurarsi un buon equilibrio anche a testa in giù, aveva caricato il tiro oltre la spalla e poi, lavorando di forza esplosiva, l'aveva spinta nella giusta direzione, al compagno successivo. A quel punto si era risistemata in sella e, schiacciandosi sulla scopa, era sfrecciata verso sud per posizionarsi davanti alla torretta di Grifondoro e attendere un nuovo passaggio. Nel farlo aveva stretto le dita all'estremità del manico e sollevato i piedi verso la saggina per avere maggiore controllo della scopa e, prendendo le giuste misure, con un colpo di reni aveva colpito la Pluffa in avvicinamento per spedirla verso la struttura verde-argento a nord. Aveva quindi orientato il proprio volo in quella direzione, stazionando davanti alla torretta in attesa di poter eseguire il passaggio in Reverse, e una volta con la scarlatta tra le mani aveva dato le spalle alla curva ovest, lì dove il primo giro sarebbe dovuto terminare, per caricare il lancio da davanti e spingere la palla all'indietro. Con la scarlatta nuovamente tra le mani di Bull, Morgana si era portata a centro campo per sfidare il Caposcuola nella seconda contesa; se per via del tempo o della crescente agilità dei compagni, la scozzese era tornata in postazione senza Pluffa. Allora aveva ripetuto il giro di manovre, spostandosi da una stazione all'altra in maniera più rapida per riuscire a star dietro alle due sfere in movimento, e quando in Reverse, quando con un colpo di coda e quando sfidando la gravità, aveva contribuito a far passare la palla di mano in mano fino al termine di tutti i giri che lei stessa aveva indicato.
Nel frattempo, sul fronte Cercatori, solo Ruby sembrava essere riuscita a individuare il Boccino e Morgana, tra una ripetizione e l'altra, aveva cercato il neo-giocatore con lo sguardo per capire che problema avesse eventualmente riscontrato. «Ètienne! - Aveva urlato per sovrastare lo scroscio della pioggia. - Seguila!» S'era ovviamente riferita alla bionda, invitandolo ad avvicinarsi a lei. La strega, intanto, s'era inserita nella scia della piccola sfera alata e l'aveva seguita in ognuna delle sue peripezie impegnandosi al massimo per accorciare le distante tra lei e l'obiettivo. Compiaciuta, la Capitana era tornata ai propri passaggi certa che da lì a breve le avrebbe consegnato il Boccino. Raggiunti gli anelli a sud, il Boccino avrebbe ripetuto la manovra a zig-zag ch'era stato visto eseguire al momento dell'avvistamento e poi, una volta sulla sommità delle porte, avrebbe nuovamente puntato verso il basso in direzione della torretta di Tassorosso a metà della curva ovest. Lì, prima dello schianto, avrebbe virato all'interno della struttura, probabilmente intenzionato a percorrerla verso l'alto per fuoriuscirne dalla cima, e così avrebbe fatto: sarebbe sbucato dall'apertura superiore puntando verso il centro campo con un rapidissimo scatto. Proprio allora, approfittando di quell'andatura lineare, forse si sarebbe potuta tentare la cattura.
Non avendo vinto nessuna delle contese, alla fine delle ripetizioni Morgana era sfrecciata verso l'area di punteggio a sud e lì s'era preparata alla parata. Aveva osservato il volo dei due Cacciatori, cercando di cogliere il momento del tiro in base ai loro movimenti, e poi, posizionandosi appena più in alto rispetto alle porte vere e proprie, aveva seguito da lì i loro tempi di azione per capire quando puntare verso il basso e frenare l'avanzata del tiro combinato; al momento giusto si era quindi lanciata in picchiata verso la Pluffa, un tutt'uno con il manico, per afferrarla e allontanarla dall'anello preso di mira con una sferzata della mano dominante.
Tenendo d'occhio l'operato dei Battitori, Morgana aveva potuto notare una più che intensa attività e un susseguirsi delle manovre preciso e dinamico. Aveva visto i tre Battitori sfrecciare in questa o quell'altra direzione, sicuramente per individuare un Bolide con cui dare inizio alla serie di passaggi successiva, e aveva quindi supposto che il malus fosse ricaduto su Sugar. A quel punto richiamò Battitori e Cacciatori al centro lasciando i Cercatori alle ultime fasi dell'inseguimento. «Bravi tutti. - Cercò lo sguardo di tutti e nessuno. - Tiro preciso e lineare, segno di un'ottima complicità. - Commentò, sintetica ma visibilmente soddisfatta, rivolgendosi a Ilay e Jared. - Manovre da manuale, lassù. - Accennò con il capo alla quota ch'era stata teatro delle azioni dei Battitori, rivolgendosi quindi al quartetto. - L'Infermeria continuerà ad accumulare il suo debito con noi. - Un ghigno eloquente, poi agganciò lo sguardo dell'amica di portico. - Concluderai in difesa, da sola, mentre Erick, Xavier e Danny avranno come bersagli i Cercatori. - Spostò l'attenzione su di loro. - Potrete ribattere in solitaria o mettervi d'accordo per manovre combinate, ma dovrete per forza mirare alternativamente all'uno e all'altro Cercatore, mai allo stesso per due volte di fila. - Questo avrebbe ulteriormente complicato le cose alla Battitrice; tornò su di lei. - Tu potrai difendere con la manovra che preferisci ma mai con la mano dominante, ti sarà ovviamente concesso andare a tua volta alla ricerca di Bolidi per cercare di metterli fuori gioco. - Un cenno del capo con cui le indicò il trio al maschile e le fece intendere di avere totale fiducia nelle sue capacità. - Cominciate pure. - Li invitò ad allontanarsi per dare inizio all'esercizio, poi tornò a rivolgersi alla coppia di Cacciatori. - Partiremo nuovamente con una contesa, questa volta alle porte nord. - Con un preciso movimento della dieci pollici spostò la Sparapluffe nell'area di punteggio in questione. - Chi la vincerà dovrà puntare agli anelli opposti, mentre gli altri due dovranno pressarlo lateralmente per tentare di rubargli la palla prima della metà campo. A quel punto, chi avrà la Pluffa dovrà eseguire una Manovra di Porskoff e gli altri due Cacciatori dovranno sfidarsi per il recupero della palla, chi riuscirà ad acciuffarla potrà riprendere quota e gestire un tiro combinato con il primo Cacciatore, l'altro dovrà farsi trovare in difesa delle porte eseguendo una manovra a scelta. - Diede loro qualche istante per visualizzare l'esercizio. - Ripeteremo fino a quando, a turno, non avremo ricoperto tutte le posizioni almeno una volta; le manovre di parata dovranno cambiare di volta in volta, quindi non potremo ripetere quella eseguita dal compagno che ci ha preceduti.» Se non avessero avuto domande avrebbe condotto entrambi allo strumento e lì, fissato un breve timer, avrebbe informato loro del minuto e mezzo di tempo per eseguire l'intera manovra e tornare indietro per ripeterla.
Nel frattempo, se i Battitori si fossero messi all'attenta ricerca sarebbero riusciti sicuramente a individuare almeno due Bolidi a testa, forse i più rapidi anche tre, e avrebbero potuto animare l'ovale con i boati delle loro mazze intente ad attaccare e a difendere. Morgana, beandosi di quel sottofondo, si sarebbe messa in posizione e avrebbe atteso lo sbuffo della Sparapluffe per superare i due avversari con l'intento sfrecciare verso il centro campo in possesso della Pluffa che avrebbe cercato di acciuffare per prima.

//Scadenza per postare: martedì 30 aprile ore 22:00.
view post Posted: 16/4/2024, 21:48 Festa di San Patrizio - Testa di Porco
Le chiacchiere al di là del tavolo erano riecheggiate sino ai timpani di Morgana in maniera un po' sconnessa, che fosse già per via dell'alcol o semplicemente per la distrazione che aveva di fianco non era riuscita a capirlo, ma l'unica cosa che era riuscita chiaramente a sentire era stata la voce di Charlotte confermare al Bibliotecario di Hogwarts l'identità di Danny; aveva assottigliato appena lo sguardo, la strega, curiosa di cogliere quanto si nascondeva nelle occhiate platealmente complici che la Divinatrice stava rivolgendo all'amico, ma poi il pizzicore al fondo della lingua si era spostato sulla guancia e il fiato caldo del francese le aveva fatto notare d'essere stata a propria volta poco discreta. Per un attimo la mano libera si era spostata dietro la sua nuca, come a volerlo trattenere contro il proprio viso affinché l'eco della risata che gli era risalita dalla gola continuasse a soffiarle contro la pelle, ma quel gesto si era trasformato in una semplice carezza quando lui si era mosso per rivolgersi alla strega con cui aveva pattinato.
Era stato allora che Macbeth aveva ricordato l'ultima serata che avevano trascorso insieme al Testa di Porco e sempre allora che, come aveva preventivato, Xavier aveva sentito il bisogno di riavere la propria attenzione: le dita si erano strette alla sua coscia mentre le sue avevano fatto lo stesso sui propri capelli. Era stata sul punto di rivolgergli un'occhiata ammonitrice, ma poi il tono impermalito di Tom l'aveva obbligata a volgere lo sguardo in direzione del Custode e incassare le parole – in dannato francese – con cui il Vice-Capitano di Serpeverde aveva preso le parti di colei a cui esse erano state rivolte. A colei che aveva appena provato a fare piedino al proprio uomo sotto il tavolo, stando a quanto era riuscita a capire collegando le scuse che Charlotte aveva rivolto a Hamilton all'affermazione tanto sicura di Xavier; dopo aver loro chiesto se avessero chiarito, per giunta! I due bicchieri bevuti avevano preso a fomentare il nervosismo che le si era annidato all'altezza delle tempie.
La mano della scozzese aveva lasciato la gamba del mago affianco a sé, seccata, e l'istante successivo aveva immaginato di allungarla verso l'altro capo del tavolo alla ricerca della destra di Danny, più precisamente verso l'anello all'indice, per sfiorarglielo distrattamente e sfidare l'ex-Corvonero ad avere il coraggio di cercare un contatto con il francese altrettanto visibilmente; non aveva avuto il tempo di mettere in atto quella ripicca però, perché la tempesta a cui ormai le proprie membra appartenevano l'aveva reclamata al centro del vortice che aveva origine nelle sue iridi.
Lo aveva sentito, il richiamo delle onde, aveva letto quanto queste avevano voluto comunicarle in ogni increspatura sulla superficie, e si era ritrovata a stringere le gambe contro la sua mano, se per fermarla o trattenerla lì non le era stato chiaro... limpido, invece, il desiderio di prenderlo contro il tavolo come aveva fatto in soffitta qualche mese prima affinché a lei passasse la voglia di avvicinarlo in determinati modi; era ancora alquanto labile la propria tolleranza. A lui lo rese chiaro conficcandogli le unghie nel dorso della mano che nascose spostando più in alto il punto in cui le gambe le si accavallavano.
Riconfermandosi di poche parole, almeno mentre l'alcol ancora non aveva totalmente accerchiato la propria ragione, la Babbanologa accolse la seconda bevanda della sfida con curiosità, osservandone i colori mentre la voce del proprietario spiegava loro le nuove condizioni per restare in gara. «Troppo noiosa per lei, la scorsa edizione?» Borbottò all'Arbitro, non ricordando niente di simile – in quel poco di cui effettivamente aveva memoria – all'ultima festa di San Patrizio. Roteò appena lo sguardo, motivata dalla sfida ma comunque poco convinta, e a trascinarla nella giusta – o sbagliata, a seconda dei punti di vista – dimensione fu di nuovo Xavier. Il suo boccale di Irish Flag si avvicinò al proprio con un entusiasmo che necessitò l'intervento delle proprie dita, che tennero fermo il bicchiere posto davanti a sé onde evitare che finisse in faccia a qualcuno durante lo scontro, e prima ancora di risalire dal liquido che attendeva le proprie labbra, il miscuglio di odori della bevanda in questione si levò da quello del Vice-Capitano. O forse fu solo un'impressione data dalla strana ipnosi a cui la costrinse il saliscendi del suo pomo d'Adamo. Era l'alcol, doveva esserlo.
Lo portò alla bocca anche lei, il primo sentore che le pizzicò le narici fu quello della menta e, scivolandole lungo la gola, sembrò ripercorrere i solchi già scavati dal succo del Mojito precedente. Non sentì il bisogno di mandarlo giù con la stessa foga del primo, decisamente meno tesa, ma con una generosa sorsata sorsata riuscì ad apprezzare anche il retrogusto orzato del whisky e quello più fermentato del brandy; la combinazione la costrinse a serrare le palpebre durante i secondi necessari alla bevanda per superare le papille gustative. Un riflesso involontario le fece scuotere appena il capo, un calore pungente si trascinò dalle gote alle orecchie per qualche istante prima di disperdersi lungo il corpo, meno violento.
Fu allora, mentre la seconda sorsata le si annidava appena più pesantemente al centro della fronte e all'attaccatura del naso, facendoglielo storcere, che Hamilton diede il via alle danze con un acuto che rischiò non solo di rovesciare il contenuto del suo bicchiere ma anche del proprio; lo stesso fece il raschiare aggressivo della sedia di Xavier sul pavimento. «Cazzo.» Una mormorata imprecazione per il trambusto che era esploso nel giro di un paio di secondi, che tamburellò sulle proprie tempie più brutalmente di quanto avrebbe fatto in altre situazioni per via del terzo alcolico consumato nel giro di... mh, la linea del tempo poteva essersi appena distorta; così come l'era parso avesse fatto la realtà quando la risata di Bertrand l'aveva sconvolta più del verso animalesco – ma d'altra parte c'era abituata – con cui si esibì. Le fece fischiare le orecchie più del tonfo che le sue mani fecero sul tavolo, una certa fotografia si animò nella propria memoria e quando le ringhiò contro fu scossa da una tale voglia di baciarlo, quel suono, che il resto del boccale lo finì tutto in un sorso perché certa che se lo avesse fatto lo avrebbe anche trascinato via dal locale.
Ogni sorso per il quale non staccò le labbra dal vetro suonò, durante la deglutizione, come ognuna delle note che avevano caratterizzato quel suono pressoché sconosciuto e si ritrovò a domandarsi se non avesse già smesso di odiarlo.
Avrebbe voluto non ricordarlo, quel pensiero, il giorno successivo.
Gli istanti di confusione vennero mandati giù insieme all'ultimo goccio di liquido tricolore e che fosse per via della sua euforia, del suono che ancora le riecheggiava nelle orecchie, o a causa del primo vero fendente che l'alcol inferì alla propria lucidità, Morgana fece scivolare le dita tra i capelli sulla sua nuca, nel mezzo di quella criniera che aveva agitato con leggerezza, e ricambiò il sorriso che le era stato rivolto senza preoccuparsi di nascondere la sfumatura di adorazione che le attraversò lo sguardo. «GRRR.» Lo sussurrò soltanto, in risposta al verso che le era stato dedicato, l'accettazione – l'ennesima – di un destino comune; poi tentò di dipanare la matassa di rimbombi sconnessi nella propria mente per pensare a quale creatura imitare per evitare di abbandonare il tavolo.
L'acuto di Sugar suonò molto simile a quello di Tom, o forse lo era sembrato solo alle proprie orecchie sicuramente compromesse dall'ultimo goccio di brandy che le era sceso liscio lungo l'esofago, e lei... «UH-UUH-AH-UH.» Un improvvisato Demiguise di cui completò l'imitazione aggrappandosi al collo di Xavier con entrambe le braccia per poi ripetere lo stesso verso una seconda volta. L'accusa di ridicolezza che il mago rivolse a Tom se la sentì serpeggiare addosso insieme al calore che le fece maledire di star indossando dei pantaloni attillati e non una delle proprie gonne.
Tornò a poggiare le spalle alla propria sedia con più calma rispetto allo slancio con cui era balzata sul Vice-Capitano, forse anche per evitare di dover tenere nuovamente a bada un giramento di testa come quello che il precedente spostamento repentino le aveva causato, e ravvivandosi le lunghe code come se niente fosse successo assottigliò lo sguardo in direzione del quartetto di fronte a sé; si rivolse a Sheldon. «Yînjiàn fa più o meno così, no?» Ridacchiò, riferendosi all'esemplare adottato a distanza dal Dirigente di Hogwarts.
In attesa che anche gli altri assecondassero le strampalate idee del proprietario, Morgana si perse in una delle gocce rimaste sul bordo del boccale vuoto e vi giocherellò con il polpastrello dell'indice destro; la derealizzazione era sempre dietro l'angolo, figurarsi con almeno quattro tipi di alcolici diversi nello stomaco.
view post Posted: 15/4/2024, 21:18 Road To - Campo di Quidditch
La pioggia le aveva dato meno fastidio quando, poco prima che il gruppo raggiungesse il campo, si era impigliata tra le ciglia del Vice-Capitano. Morgana aveva letto nel suo sguardo un'empatia di cui si era resa conto di necessitare solo dopo averla effettivamente trovata in lui e a quel punto annuire era stato come dirgli tutto ciò che il francese le aveva fatto intendere con un'occhiata.
Si era dedicata al riscaldamento con un atteggiamento nettamente diverso rispetto a quello che l'aveva vista giungere in campo, quindi, come se un unico raggio di sole si fosse fatto spazio tra le nuvole per raggiungere unicamente la strega. Portava inevitabilmente il suo nome.
Con la Pluffa nella mano destra, Morgana aveva dato inizio alla prima andatura alle spalle del Caposcuola di Serpeverde ed era avanzata sollevando alternativamente gli arti inferiori affinché le ginocchia disegnassero un angolo di novanta gradi con il resto della gamba e la coscia risultasse quanto più parallela al terreno. Durante ogni sollevamento si era lanciata la scarlatta da una mano all'altra, spingendola orizzontalmente e cercando di non flettere il busto onde evitare di perdere la stabilità necessaria durante lo skip, e premurandosi di inspirare solamente col naso ed espirare unicamente dalla bocca aveva tentato di coordinare muscoli e organi per terminare il primo giro risparmiandosi un affaticamento eccessivo. Allora aveva atteso che Jared fosse almeno a metà della prima curva, poi aveva dato inizio al secondo giro distendendo totalmente le braccia davanti a sé e reggendo la palla con entrambe le mani; con capo e schiena allineati, la scozzese aveva flesso per due volte la gamba sinistra in avanti, allungando quella opposta all'indietro con la punta del piede puntellata a terra, per poi alternarla alla destra e solo allora, caricando il lancio dal basso, aveva spinto la Pluffa verso l'alto con abbastanza forza da consentirle l'esecuzione dei tre piegamenti. S'era quindi subito chinata al suolo, i palmi delle mani a darle stabilità più o meno alla stessa larghezza delle spalle e le punte dei piedi entrambe piantate nel terreno, e per tre volte consecutive aveva disteso totalmente le braccia per poi fletterle nuovamente all'altezza dei gomiti e tornare a sfiorare terra. Terminate le ripetizioni si era rapidamente rimessa in piedi per acciuffare la palla probabilmente in caduta e riprendere dagli affondi. Così facendo, alternando una movenza all'altra, aveva concluso anche il secondo giro ritornando a nord. Per l'ultimo esercizio aveva dato le spalle a quella che sino a quel momento era stata la la curva dinanzi a sé e, dopo essersi assicurata abbastanza spazio dall'ultima partenza, aveva dato inizio alla corsa all'indietro lanciandosi la Pluffa sopra la testa, poco oltre, e recuperandola come aveva precedentemente mostrato al gruppo. Si era assicurata di spingerla sempre un po' più indietro, calcolando il proprio movimento durante la fase discendente della scarlatta, e poi aveva posizionato le braccia poso sopra il sedere per riprenderne possesso. Muovendosi all'indietro a velocità sostenuta, e ripetendo la serie di lanci e recuperi sino alla fine, aveva chiuso il riscaldamento raggiungendo di nuovo il punto da cui tutti erano partiti.
«Bene così, proseguiamo. - Commentò riprendendo fiato e trascinando rapidamente lo sguardo sui presenti. - Sugar alla torretta di Grifondoro alla destra degli anelli sud, Erick a quella di Tassorosso alla loro sinistra, Xavier alla torretta di Serpeverde alla destra degli anelli nord e Danny a quella di Corvonero alla loro sinistra. Recuperate una mazza ciascuno. - Lasciò a loro il tempo di armarsi, poi liberò tre Bolidi. - Comincerete dalla ricerca di un Bolide, il primo a trovarne uno dovrà ribatterlo in direzione della torretta che gli è stata assegnata e da lì, dopo averla raggiunta, dare inizio a una serie di ribattute in senso orario; nel frattempo, ovviamente, tutti gli altri dovranno posizionarsi ove indicato per farsi trovare pronti a colpire. - Cercò lo sguardo del quartetto. - Dovrete ribattere e seguire la direzione del Bolide per spostarvi di torretta, in ogni torretta eseguirete una manovra diversa: a quella di Grifondoro ribatterete in maniera classica, in quella di Tassorosso in Sloth Grip Roll, in quella di Serpeverde con una Bludger Backbeat e a quella di Corvonero con la mano non dominante. - Diede loro qualche secondo per memorizzare la sequenza. - Terminato il primo giro, chi sarà in possesso del Bolide dovrà mantenerne il controllo con qualche ribattuta tra sé e sé e gli altri tre dovranno tornare alla ricerca per individuare un secondo Bolide da aggiungere all'esercizio. Chi lo troverà dovrà muoversi come fatto dal primo compagno, quindi ribatterlo verso la torretta a lui assegnata e da lì la serie di lanci potrà riprendere, ma con due Bolidi in contemporanea; alla fine del secondo giro, gli ultimi due Battitori a non aver individuato un Bolide prima dovranno alla stessa maniera per individuare e aggiungere una terza palla. - Prima di concludere cercò eventuali ombre di dubbi nei loro sguardi. - Chi non avrà scovato nemmeno un Bolide avrà un malus nell'esercizio successivo. - Senza nient'altro da dire li invitò a cominciare con un cenno del capo.
Dopo un'attenta ricerca, il primo Bolide si sarebbe reso visibile nei pressi degli spalti est, più o meno a metà della curva; il più rapido tra i Battitori avrebbe potuto raggiungerlo e utilizzarlo come indicato dalla Capitana. Terminata la prima ripetizione, i giocatori a contendersi la seconda sfera di ferro – tre, a quel punto – avrebbero potuto scorgerla tra la polvere che il suo zigzagare tra i pali degli anelli sud avrebbe sollevato. L'ultima caccia, che avrebbe visto solo due Battitori alla ricerca, avrebbe interessato un Bolide intento a roteare su se stesso a centro campo, raso terra.
La scozzese si rivolse a chi rimasto a terra. - Ètienne e Ruby al Boccino. - Ne liberò uno. - Se vi troverete nelle condizioni di doverlo inseguire in picchiata dovrete eseguirne una a trivella, ovvero una Finta Wronski roteando rapidamente su voi stessi durante la discesa... - Eustass l'aveva presentata loro durante un Corso Estivo, quindi ritenne necessaria una spiegazione. - ...mentre per la cattura dovrete servirvi della Presa della Mosca. - Un'altra manovra spiegata dall'Arbitro fuori dalle lezioni di routine. - Dovrete portarvi molto vicini al Boccino, standogli esattamente alle spalle, drizzare la schiena e calcolare in maniera millimetrica la distanza tra le vostre mani e la pallina, se necessario spostando anche il vostro corpo alla base o all'apice della scopa. A quel punto dovrete allargare le braccia – avrete poco tempo per agire, dal momento che l'attrito vi farà rapidamente perdere terreno – e chiudere la presa sul Boccino tra i palmi aperti che dovrete congiungere davanti a voi proprio come per schiacciare una mosca. - Sarebbe potuta sembrare una manovra senza senso ma, come Eustass aveva fatto con lei, Morgana si affrettò a spiegare loro i vantaggi di una mossa simile. - In questa maniera le vie di fuga del Boccino si ridurranno perché potrà dirigersi solo verso l'alto o verso il basso, ma piegandovi in avanti o indietro con la schiena potrete raggiungerlo ugualmente e quindi assicurarvi la cattura. - Dopo aver atteso eventuali domande li invitò a dare inizio alla ricerca.
Dopo qualche minuto di attenta osservazione del campo, il più rapido tra i due avrebbe potuto notare uno scintillio sospetto raso terra, nell'area di punteggio a nord. Da lì, chi si fosse avvicinato avrebbe potuto notare la presenza del Boccino intento a zigzagare tra i pali metallici e a prendervi quota nel mezzo, raggiungendo gli ovali metallici e schizzando, poi, lungo la curva est. L'avrebbe percorsa con un lungo scatto, scendendo gradualmente di quota, e a metà si sarebbe diretto verso l'alto scartando verso il centro campo; raggiunti circa i trenta metri di altezza si sarebbe quindi spinto verso terra intraprendendo una picchiata che avrebbe poi interrotto, a un soffio da terra, con una brusca virata a sinistra e una risollevata verso sud.
A Morgana non rimase che rivolgersi alla coppia con cui si sarebbe personalmente allenata. - Per noi un esercizio simile a quello dei Battitori ma a una quota più bassa, così da non rischiare il collo. Ilay alla torretta di Serpeverde a destra degli anelli nord, Jared a quella di Grifondoro a destra degli anelli sud e io mi posizionerò a metà della curva ovest. - Un ampio triangolo. - Cominceremo con una contesa, chi la vincerà potrà dare inizio all'esercizio posizionandosi ove indicato ed eseguendo il primo della serie di passaggi in senso antiorario. Anche noi dovremo lanciare e seguire la direzione della Pluffa, cambiando continuamente postazione e manovra: alla torretta di Serpeverde dovremo eseguire una Reverse, a quella di Grifondoro lanciare in Back Balai Wall e a metà della curva ovest in Sloth Grip Roll. - Attese un qualsiasi cenno d'assenso da parte loro, anche solo di uno dei due. - Terminato il primo giro, i due perdenti della contesa precedente torneranno a centro campo per ripeterla e chi la vincerà, come fatto dal primo, dovrà sfrecciare verso la posizione assegnata all'inizio per inserire la seconda Pluffa nella serie di passaggi successiva. A quel punto ripeteremo un giro completo di passaggi per cinque volte e chi non avrà vinto nemmeno una contesa dovrà, alla fine, posizionarsi agli anelli sud per difendere le porte dal tiro combinato con cui gli altri due, dopo essersi ovviamente liberati di una Pluffa, dovranno attaccare; dovrà farlo con una Presa del Pellegrino.» Se non avessero avuto nulla da chiederle avrebbe impostato il timer per la prima contesa, il secondo lo avrebbe programmato in corso d'opera, e avrebbe fatto loro cenno di radunarsi attorno allo strumento.
In allerta, la Capitana avrebbe atteso lo sbuffo per sfrecciare verso l'alto e far propria la prima scarlatta.

//Scadenza per postare: venerdì 19 aprile ore 23:59.
view post Posted: 13/4/2024, 20:07 Risultati XXII Lezione di Babbanologia - Archivio Esposizione Voti

Cari studenti e care studentesse,

di seguito l'esposizione voti della XXII lezione di Babbanologia. La partecipazione in classe è
stata costante e soddisfacente, ciò si è ovviamente riflettuto nei compiti ed è infatti possibile
notare un numero minimo di insufficienze, molte delle quali non sarebbero state tanto gravi,
o non lo sarebbero state affatto, se gli studenti in questione si fossero cimentati nel compito
facoltativo. Rispetto alla media della lezione precedente, bene o male consegne e risultati si
equivalgono e pertanto non ho nulla da segnalare. L'argomento non era affatto semplice ma
lo avete affrontato con la giusta dose di impegno e di questo non posso che essere contenta.


Mi sono stati recapitati 23 compiti, di cui 11 compresi di facoltativo, e 7 giustificazioni.
La Casa che ha consegnato più compiti è stata Corvonero, la Casa che ne ha consegnati di meno è stata Tassorosso.
La Casa con più giustificati è stata Tassorosso, le Case con meno giustificati sono state Serpeverde e Corvonero.
La Casa che ha consegnato più facoltativi è stata Corvonero, le Case che ne hanno consegnati meno sono state Grifondoro e Tassorosso.
La Casa con la media più alta è stata Serpeverde, la Casa con la media più bassa è stata Tassorosso.
La Casa che ha guadagnato più punti con i compiti è stata Corvonero, la Casa che ne ha guadagnati meno è stata Tassorosso.

Specifiche sul Compito Obbligatorio: di seguito troverete le risposte corrette e, ove necessario, una breve spiegazione affinché gli errori commessi possano essere chiariti.
CITAZIONE
Esercizio 1
1. In Farmacia e in Parafarmacia è possibile acquistare qualunque tipo di medicinale FALSO (in Parafarmacia è possibile acquistare unicamente medicinali senza obbligo di prescrizione medica)
2. Al Pronto Soccorso, un codice bianco verrà trattato prima di un codice verde FALSO (è l'opposto, il codice bianco non dovrebbe nemmeno essere trattato in Pronto Soccorso)
3. È possibile trovare un Dermatologo solo in un Ospedale o in un Poliambulatorio FALSO (è possibile trovarlo anche in un ambulatorio privato)
4. Il Fisiatra cura, riabilita e opera l’apparato muscolo-scheletrico FALSO (il Fisiatra, a differenza dell'Ortopedico, non può operare)
5. Tutte le procedure mediche babbane per esaminare l’interno del corpo restituiscono immagini bidimensionali FALSO (la risonanza magnetica, ad esempio, restituisce immagini tridimensionali)

Esercizio 2
1. Il Farmacista può:
a. Vendere medicinali X
b. Segnalare errori di somministrazione X
c. Operare (è compito del Chirurgo)
d. Produrre medicinali X
e. Effettuare una Tac (è compito del Radiologo)

2. Durante l’operazione, il Chirurgo è affiancato da:
a. Anestesista X
b. Soccorritore
c. Strumentista X
d. Radiologo
e. Infermiere

3. ll Medico di Famiglia può:
a. Effettuare solo visite in ambulatorio (può anche effettuare visite a domicilio)
b. Prescrivere medicinali X
c. Prenotare visite specialistiche per il paziente X
d. Occuparsi di qualsiasi paziente (solo di coloro che lo hanno scelto come Medico di Famiglia)
e. Visitare a domicilio X

4. I medicinali babbani sono:
a. Tutti a pagamento (esistono convenzioni statali per le quali alcuni medicinali non vengono pagati)
b. Maggiormente di origine chimica X
c. Sempre somministrabili a qualsiasi categoria di pazienti (esistono limitazioni legate a intolleranze, malattie pregresse, eccetera)
d. Testati e controllati prima della commercializzazione X
e. Sciroppi, pastiglie e supposte X

5. L’Infermiere:
a. Somministra farmaci in autonomia (lo fa sotto indicazioni del medico)
b. Aggiorna le cartelle cliniche X
c. Controlla il funzionamento della strumentazione X
d. Visita i pazienti (può presenziarvi ma non effettuarle)
e. Indossa un camice bianco (indossa un completo formato da una casacca a maniche corte con scollo a V, dei pantaloni abbinati e una cuffietta)

6. È ragionevole raggiungere il Pronto Soccorso in caso di:
a. Insufficienza respiratoria X
b. Mal di schiena
c. Influenza
d. Emorragia X
e. Incoscienza X

Esercizio 3
1. Cos’è, e cosa contiene, il foglietto illustrativo?
Le informazioni da riportare erano le seguenti:
● Definizione: elenco di istruzioni per un utilizzo corretto e sicuro del medicinale a cui è allegato (1 pt)
● Elenco delle informazioni utili (2 pt)

2. In che modo possono essere contattati i soccorsi babbani? Come, questi ultimi, possono intervenire ove necessario?
Le principali informazioni da riportare erano le seguenti:
● Chiamata da qualsiasi telefono mediante i numeri di emergenza (1 pt)
● Tasto SOS e applicazioni per contatto diretto con i soccorritori (1 pt)
● Mezzi di trasporto specifici (1 pt)

I migliori Compiti Obbligatori sono stati svolti da Jared Chèvert, Ilay Bull e Lex Mashal.

Specifiche sul Compito Facoltativo: in generale siete stati capaci di delineare il giusto susseguirsi degli eventi e di scrivere elaborati completi di nozioni teoriche riportate in maniera corretta. Chi più chi meno, avete tutti valutato le diverse casistiche senza tralasciare eventuali complicazioni o risvolti imprevisti e alcuni di voi hanno aggiunto considerazioni personali interessanti o commenti utili a giustificare quanto scritto. Io mi ritengo più che soddisfatta e credo proprio che voi possiate fare lo stesso.
I punti sono stati assegnati secondo il seguente schema:
● Conoscenza della procedura per la richiesta di soccorso e di come questo avviene (1 pt)
● Conoscenza delle strutture sanitarie, degli specialisti, delle strumentazioni e dei processi di guarigione (1,5 pt)
● Rispetto delle indicazioni sulla lunghezza dell'elaborato e correttezza grammaticale (0,5 pt)

I migliori Compiti Facoltativi (non solo in termini di punteggio pieno ma anche di contenuto) sono stati quelli di Claudius Debér, Javier Aaron Fedoryen, Vivian Deòir e Lex Mashal.

Concludo complimentandomi con Desmond Tarabay, Megan Silver, Javier Aaron Fedoryen e Lex Mashal per i loro 10, con Jared Chèvert e Vivian Deòir per i loro 10 e lode!


Grifondoro
Compiti consegnati: 5
Facoltativi: 2
Media Casa: 7
Punti guadagnati con i compiti: 35
Punti guadagnati a lezione: 195
Punti persi con i compiti: 20
Punti persi a lezione: 10


Punti effettivi: 200

Javier Aaron Fedoryen
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,8/3 (errata la lettera "c" della n. 3, errata la lettera "e" della n. 4)
Esercizio 3: 4,5/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (relazione pressoché perfetta, dettagliata e completa di tutte le eventuali casistiche, molto interessante l'appunto finale e quello relativo ai possibili danni aggiuntivi derivanti dalla caduta; complimenti!)
Punteggio finale: 6,15 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 9,65
Voto finale: 10

Ethan Parker
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 3)
Esercizio 2: 2,9/3 (errata la lettera "a" della n. 5)
Esercizio 3: 5/6
Punteggio finale: 5,95 (obbligatorio) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 6,45
Voto finale: 6

Maya Smith
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,8/3 (errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 3,5/6
Punteggio finale: 5,65 (obbligatorio) = 5,65
Voto finale: 6

Amy Abbott
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 3)
Esercizio 2: 2,6/3 (errata la lettera "e" della n. 2, errate le lettere "c" e "d" della n. 3, errata la lettera "a" della n. 5)
Esercizio 3: 2/6
Punteggio finale: 4,3 (obbligatorio) = 4,3
Voto finale: 4

Helen Minerva Shadowheart
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,7/3 (errata la lettera "d" della n. 3, errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 5/6
Facoltativo
Punteggio: 2,75/3 (davvero un'ottima relazione, descrizione dettagliata e comprensiva di tutte le nozioni necessarie, peccato che non si sia ricordata di fare riferimento anche all'eventuale intervento di un Fisiatra per il recupero; comunque un bel lavoro!)
Punteggio finale: 6,35 (obbligatorio) + 2,75 (facoltativo) = 9,1
Voto finale: 9
(-5 punti alla Casa per mancanza della Casa di appartenenza)

Isabelle Richardson
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,4/3 (errata la lettera "b" della n. 1, errata la lettera "c" della n. 3, errate le lettere "a" e "e" della n. 4, errate le lettere "c" e "e" della n. 5)
Esercizio 3: 4/6
Punteggio finale: 5,7 (obbligatorio) = 5,7
Voto finale: 6

(-15 punti alla Casa per consegna in ritardo, considerata assenza)

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Corvonero
Compiti consegnati: 9
Facoltativi: 4
Media Casa: 7,2
Punti guadagnati con i compiti: 65
Punti guadagnati a lezione: 120
Punti persi con i compiti: 0
Punti persi a lezione: 0


Punti effettivi: 185

Henry Spendragon
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 4)
Esercizio 2: 2,9/3 (errata la lettera "e" della n. 2)
Esercizio 3: 1,5/6
Facoltativo
Punteggio: 2,25/3 (una relazione con parecchio potenziale ma che manca di alcuni dettagli importanti e del rispetto della lunghezza richiesta; le informazioni riportate, comunque, sono tutte corrette)
Punteggio finale: 4,2 (obbligatorio) + 2,25 (facoltativo) = 6,25
Voto finale: 6

Agnes Lefevre
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,7/3 (errate le lettere "a" e "e" della n. 4, errata la lettera "e" della n. 6)
Esercizio 3: 5,5/6
Punteggio finale: 6,6 (obbligatorio) = 6,6
Voto finale: 7

Claudius Debér
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,9/3 (errata la lettera "a" della n. 4)
Esercizio 3: 4,5/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (un ottimo trattato, completo di tutte le informazioni necessarie; apprezzato l'appunto sul costo delle cure e quello sui possibili risvolti in sala operatoria)
Punteggio finale: 6,2 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) = 9,2
Voto finale: 9

Desmond Tarabay
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,8/3 (errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 5/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (relazione dettagliata e completa, ogni informazione necessaria è stata riportata con attenzione e sono stati presi in considerazione tutti i risvolti possibili: ottimo lavoro!)
Punteggio finale: 6,4 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 9,9
Voto finale: 10

Maxìme Delacroix
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,7 /3 (errata la lettera "d" della n. 1, errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 5/6
Punteggio finale: 6,35 (obbligatorio) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 6,85
Voto finale: 7

Caledon Fedoryen
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 4)
Esercizio 2: 2,5/3 (errata la lettera "b" della n. 1, errate le lettere "c" e "e" della n. 2, errata la lettera "c" della n. 3, errata la lettera "c" della n. 5)
Esercizio 3: 2,5/6
Punteggio finale: 4,5 (obbligatorio) = 4,5
Voto finale: 4

Megan Silver
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 4)
Esercizio 2: 2,8/3 (errata la lettera "d" della n. 1, errata la lettera "a" della n. 5)
Esercizio 3: 6/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (un ottimo trattato, ricco di dettagli e completo di tutte le informazioni richieste: ben fatto!)
Punteggio finale: 6,4 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 9,9
Voto finale: 10

Markus Macallan
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 3)
Esercizio 2: 2,8/3 (errata la lettera "b" della n. 1, errata la lettera "d" della n. 3)
Esercizio 3: 5,5/6
Punteggio finale: 6,15 (obbligatorio) = 6,15
Voto finale: 6

Nives Ivanov
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,8/3 (errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 4/6
Punteggio finale: 5,9 (obbligatorio) = 5,9
Voto finale: 6

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Serpeverde
Compiti consegnati: 5
Facoltativi: 3
Media Casa: 8,4
Punti guadagnati con i compiti: 42
Punti guadagnati a lezione: 60
Punti persi con i compiti: 0
Punti persi a lezione: 0


Punti effettivi: 102

Jared Chèvert
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,9/3 (errata la lettera "e" della n. 4)
Esercizio 3: 6/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (relazione dettagliata, descrizione accurata e comprensiva di tutte le eventualità considerabili, nonché completa di ogni informazione appresa in classe: complimenti!)
Punteggio finale: 6,95 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 10,45
Voto finale: 10 e lode

Ètienne Henri Duadant
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 3)
Esercizio 2: 2,9/3 (errata la lettera "e" della n. 4)
Esercizio 3: 5/6
Punteggio finale: 5,95 (obbligatorio) = 5,95
Voto finale: 6

Ilay Bull
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,9/3 (errata la lettera "e" della n. 4)
Esercizio 3: 6/6
Punteggio finale: 6,95 (obbligatorio) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 7,45
Voto finale: 7

Vivian Deòir
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,7/3 (errate le lettere "b" e "d" della n. 1, errata la lettera "e" della n. 4)
Esercizio 3: 5,5/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (relazione estremamente dettagliata, ricca di termini e informazioni correttamente apprese in classe, ottime le valutazioni riguardo le strumentazioni da utilizzare: ben fatto!)
Punteggio finale: 6,6 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) + 0,5 ("Bonus Volontari") = 10,1
Voto finale: 10 e lode

Ruby Dakota Delaware
Obbligatorio
Esercizio 1: 4/5 (errata la n. 1)
Esercizio 2: 2,7/3 (errata la lettera "e" della n. 2, errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 6/6
Facoltativo
Punteggio: 2,25/3 (in generale, le informazioni riportate sono corrette ma ho trovato la sua relazione a tratti sbrigativa, questo ha influito sia sulla lunghezza del testo sia sulla mancanza di alcuni dettagli che avrebbero sicuramente fatto la differenza; resta comunque un buon lavoro)
Punteggio finale: 6,35 (obbligatorio) + 2,25 (facoltativo) = 8,6
Voto finale: 9

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Tassorosso
Compiti consegnati: 4
Facoltativi: 2
Media Casa: 6,75
Punti guadagnati con i compiti: 27
Punti guadagnati a lezione: 0
Punti persi con i compiti: 0
Punti persi a lezione: 0


Punti effettivi: 27

Cenwyn
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,8/3 (errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 5,5/6
Facoltativo
Punteggio: 1/3 (se il punteggio si fosse basato unicamente sull'originalità avrebbe preso senza dubbio il massimo, peccato si sia lasciata trasportare troppo dal contesto e abbia inserito davvero poco, quasi nulla, di quanto richiesto dalla traccia; le nozioni riportate, almeno, sono corrette)
Punteggio finale: 6,65 (obbligatorio) + 1 (facoltativo) = 7,65
Voto finale: 8

August Booth
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,7/3 (errata la lettera "a" della n. 3, errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 3/6
Punteggio finale: 5,35 (obbligatorio) = 5,35
Voto finale: 5

Lex Mashal
Obbligatorio
Esercizio 1: 5/5
Esercizio 2: 2,8/3 (errate le lettere "a" e "e" della n. 4)
Esercizio 3: 6/6
Facoltativo
Punteggio: 3/3 (relazione dettagliata e completa di tutto ciò che è stato spiegato in classe, leggendola ho avuto l'impressione di ragionare insieme a lei per poi arrivare alla soluzione migliore; ben fatto!)
Punteggio finale: 6,9 (obbligatorio) + 3 (facoltativo) = 9,9
Voto finale: 10

Gabriele Taiga
Obbligatorio
Esercizio 1: 3/5 (errate la n. 3 e la n. 4)
Esercizio 2: 2,8/3 (errata la lettera "c" della n. 3, errata la lettera "a" della n. 4)
Esercizio 3: 2,5/6
Punteggio finale: 4,15 (obbligatorio) = 4,15
Voto finale: 4

Per qualsiasi chiarimento, segnalazione di errori e simili sarà necessario contattarmi in privato.

Giustificazioni:
Lara Jean Wilson
Jessica Levante
Mica Ainsworth
atalantino97
Shawn Smith

Sylas Bloodwell
Lynette Evie Silver


Morgana Celebrian ~ Prof.ssa di Babbanologia

view post Posted: 12/4/2024, 23:07 Serva me, servabo te - Abitazioni
I polpastrelli si erano mossi, lenti, lungo i margini delle fotografie che aveva indebitamente trafugato da quella ch'era chiaramente la necropoli di ricordi che Xavier doveva aver custodito come il più intimo dei luoghi di sé e, in tutta risposta, tutto ciò che sembrava governarlo – rabbia, risentimento, nostalgia, dolore, tormento – le aveva fatto credere che i bordi sui quali aveva trascinato le dita fossero quanto di più simile a lame avvelenate: aveva percepito la pelle lacerarsi, i lembi delle ferite causate dalla propria impudenza corrodersi come doveva aver fatto ognuna di quelle memorie, e che le proprie falangi stessero sanguinando realmente o meno non l'avrebbero mai fatto quanto la propria anima.
Un pezzo alla volta, aveva avuto l'impressione che le sarebbe rimasta incastrata in ogni dettaglio su cui non avrebbe dovuto trascinare lo sguardo.
Morgana non ricordava un singolo scatto della propria infanzia, e se per qualche tempo se ne era chiesta il motivo aveva smesso di farlo da un paio di Natali a quella parte, ma se anche ve ne fossero stati nessuno, ne era certa, avrebbe racchiuso anche solo la metà della gioia di cui le immagini che si era rigirata tra le mani erano testimonianza; per un attimo, sfuggente abbastanza da non farle provare vergogna, l'aveva invidiato.
Persa in una dimensione che era certa non sarebbe mai riuscita a visitare se non in quel modo – per caso, di soppiatto, abusivamente –, aveva totalmente perso il contatto con quella che l'aveva vista lasciare il letto del francese dopo aver ritrovato se stessa tra le sue braccia e fu proprio quest'ultima a rovinarle furiosamente addosso quando la voce baritonale di Ade serpeggiò tra i morti che sino a quel momento aveva serbato tra le viscere del suo regno. Viva, come niente e nessuno sarebbe dovuto essere all'interno di quelle quattro mura trasudanti quello che doveva essere il bruciante odore della dannazione, Morgana si sentì investita del peso del proprio reato ma non riuscì comunque a mollare la presa su quanto sembrava divenuto parte di sé.
D'altra parte lo era tutto, di lui.
Seppur immaginasse, per via degli appellativi che gli aveva già sentito utilizzare per riferirsi al padre, che le sue parole facessero riferimento all'uomo che lo teneva in braccio, per un attimo la scozzese ebbe l'impressione che si fosse avvicinata troppo allo Stige e che non potesse far altro, giunta a quel punto, che lasciarsi trascinare dalla sua mortale corrente.
«Lo desidero ancora». La cruda onestà fu quanto ritenne di dovergli per farlo sentire più compreso che tradito, o almeno fu ciò che sperò di riuscire a fare.
Solo allora, rimettendosi in piedi, si voltò in direzione dell'ingresso al quale aveva dato ingenuamente le spalle e un brivido, ma fu incapace di afferrare la sensazione a provocarglielo, le attraversò per intero la spina dorsale. La cornice della porta, dalla propria prospettiva, pareva a malapena in grado di contenere la sagoma del Vice-Capitano – che fosse per l'effettiva stazza, per le ombre che l'oscurità gli gettava contro o per la violenta burrasca che percepiva soffiare in propria direzione anche da quella distanza non riuscì a capirlo – e la strega si costrinse a sollevare il mento per non renderla ancor più intimidatoria di quanto appariva vestita dell'instabile collera con cui la stava inevitabilmente infettando.
Non riuscì a cogliere l'espressione sul suo viso, benché potesse immaginarla, e l'unico dettaglio di lui che fu capace di distinguere nel buio fu un funesto bagliore nel suo sguardo; per la prima volta non fu in grado di intuire il moto secondo cui le sue onde parevano muoversi e la cosa la agitò... di più emozioni diverse, alcune delle quali era certa non fosse logico o consono provare, non in un momento come quello.
Mosse un passo in sua direzione, calma, come attenta a non calpestare più cocci di quanti ne avesse già sentiti scricchiolare sotto i piedi, e fu allora che un altro riflesso tagliente catturò la propria attenzione: lo sguardo le cadde, ora più vicina, su quanto stringeva nella mano sinistra e gli squarci che aveva sentito aprirsi sui polpastrelli tornarono a urlare.
Ingoiò saliva e tensione. Una strana forma di desiderio.
«Non voglio sapere niente. - Non glielo disse con disinteresse, ma con indulgenza. Era schifosamente curiosa, tutto di lei gridava dalla voglia di sapere a chi appartenesse ognuno dei visi che aveva scorto anche solo di sfuggita su questa o quell'altra fotografia, perché fossero diventati lapidi, ma sapeva anche come la più grande minaccia, in quella situazione, fosse l'aspettativa e non voleva che lui se la sentisse gravare addosso.
Quando gli fu di fronte gli allungò le due fotografie che aveva raccolto, una restituzione con la quale volle fargli intendere che avrebbe tranquillamente potuto continuare a tenere per sé tutto ciò che vi orbitava attorno, se era ciò che desiderava. - Non ne ho bisogno». Un sussurro necessario a fargli capire che se avesse dovuto scegliere tra chi era e chi era stato avrebbe sempre scelto il presente.
view post Posted: 10/4/2024, 16:12 Alexitimia - Testa di Porco
L’attesa, per quanto breve, aveva cominciato a renderla nervosa e se ne era accorta realizzando di aver infilato le dita dentro le maniche del cappotto e cominciato a pizzicarsi le braccia come faceva da bambina, quando contava lo scorrere dei secondi sulla propria pelle. Quando il dolore la teneva ancorata alla realtà.
Era la seconda volta che pensava a lei nel giro di un paio di giorni: il caos di quello precedente, unito a quanto ancora la turbava della settimana che aveva trascorso lontana da Xavier, doveva averla provata a tal punto da risvegliare – non che fosse mai stato davvero dormiente – il trauma.
L’aria fredda della sera aveva continuato a smuoverle i capelli solleticandole la nuca, le luci dei locali a rincorrersi nelle pagliuzze cerulee delle proprie iridi, eppure Morgana aveva avuto l’impressione che i mattoni degli edifici che la circondavano avessero preso a convergere in propria direzione. Aveva tentato di gridare alla propria claustrofobia quanto folle fosse considerare quello spazio aperto una minaccia, come non vi fossero ragioni di accelerarle il battito cardiaco e privarla del fiato, ma lo sguardo le si era comunque perso al di là del buco di una serratura. Com’era sempre accaduto, la sensazione di panico che l’aveva costretta all’immobilità, rendendo pressoché impossibile notarla dall’esterno, si era sciolta solo all’udire la chiave nella toppa.
Il suono che le aveva fatto vibrare i timpani era scemato in un eco meno metallico di quanto ricordasse però, più basso, umano. Era stato allora che, sbattendo le palpebre un paio di volte in più del necessario, come semplicemente sovrappensiero, aveva distolto lo sguardo dall’ingresso del Testa di Porco, lì dove si era perso, per agganciare quello di Danny.
Non era riuscita a preoccuparsi del tempo che poteva essere trascorso dal suo arrivo o dell’idea che aveva potuto farsi del proprio stato d’animo nel mentre, perché tutto ciò che aveva visto, ciò che le era servito, era stata una porta aperta e una mano anche solo simbolicamente tesa in propria direzione.
Mentalmente scossa da ciò che la propria memoria l’aveva costretta a rivivere, seguirlo verso il pub le aveva fatto credere che, se avesse continuato a tenere le pareti a debita distanza da sé, forse a prescindere, avrebbe facilmente potuto farlo ovunque.
Non gli aveva propriamente rivolto un sorriso, quando aveva scorto le sue labbra disegnare una mezza curva, ma il lento annuire con cui aveva acconsentito a entrare aveva comunque cercato di fargli capire, o forse solo credere, di trovarsi davanti a lui non solo fisicamente.
Le suole degli stivali avevano preso a lamentarsi del lerciume sul pavimento non appena messo piede nel pub, un rumore appiccicoso che aveva fatto da eco ai propri passi fin quando non si era lasciata cadere sulla sedia di fronte a quella che il cappotto del mago aveva occupato prima che lo facesse lui. Morgana non se l’era tolto, non aveva idea di quanto forte le proprie unghie fossero affondate nella carne e le maniche a tre quarti del vestito verde oliva che il soprabito nascondeva non avrebbero sicuramente aiutato.
Solo allora, con le spalle appoggiate allo schienale, certa che avrebbe comunque dovuto lavare – o bruciare – ogni indumento, aveva risollevato lo sguardo su Macbeth e se le stelle, fuori dal locale, non erano state in grado di illuminargli abbastanza il volto, lo stesso non era valso per le lanterne appese alle pareti.
La scozzese aveva intuito avesse cominciato a parlarle per via del movimento della sua mandibola ma non era riuscita ad ascoltare che un paio di parole… non avrebbe faticato, Danny, a capire in direzione di che cosa avessero virato i propri occhi.
«Cazzo, guardati…» Il sospiro che accompagnò quella personale realizzazione le ustionò la gola. Lesse ognuna delle proprie colpe nelle venature violacee a corrergli sul lato destro del viso e per un attimo si immaginò a espiarle percorrendole con le dita e percependone la violenza, facendola propria, ma quello successivo sentì il bisogno di schiacciarsi ulteriormente contro lo schienale della sedia per allontanarsene. Se era riuscito a leggerla il giorno prima, non avrebbe fatto fatica a notare il rammarico rabbioso con cui esaminò ogni centimetro dal suo occhio allo zigomo. Qualcosa dentro di sé si crepò a imitare la ragnatela di capillari rotti sulla sua pelle.
Provvidenziale fu l’arrivo del cameriere, che nonostante la parlantina fin troppo estroversa distolse momentaneamente la propria attenzione da chi le sedeva di fronte. Purtroppo per lui non era in vena di rispettare particolarmente il filtro con cui solitamente si rivolgeva agli studenti. «Lavoravo qui da prima che lei mettesse piede a Hogwarts, Macallan. - Estremizzò, consapevole che non li dividessero così tanti anni, ma liquidò così qualsiasi tentativo di sbruffonaggine; non era un buon momento per fare conversazione con la sottoscritta, non per qualcuno di diverso da chi si trovava lì proprio per quello. - Scordalizia.» Ordinò con lo sguardo rivolto a Danny, lasciando che quella scelta fosse una chiara risposta alla domanda che le aveva rivolto.
Lasciò a lui il tempo di ordinare e all’allontanamento del ragazzo corrispose un’altra occhiata al livido i cui frastagliati contorni le erano parsi da subito puntare in maniera estremamente affilata verso di sé. Con le braccia incrociate al petto, stretta nei propri cocci, si convinse a cavalcare l’onda di qualunque cosa le avesse suggerito di necessitare un confronto con lui.
«Nessuno mi fa perdere la ragione come fa lui, te lo giuro. - E non voleva essere una giustificazione per ciò che le aveva visto provare o fare, aveva semplicemente sentito il bisogno di dirlo ad alta voce… e non con accezione positiva.
Fu un commento rivolto unicamente a se stessa perché riteneva la compromissione del senno del francese una conseguenza diretta di quelle che erano state le proprie azioni, e non si riferiva all’interazione avuta con l’ex-Serpeverde da poco tornato a Hogsmeade, ovviamente, ma lei aveva impugnato la bacchetta per prima. - È… - Snervante, alienante, spaventoso, eccitante. Cercò le parole tra le venature del legno a separarli, ci rinunciò in favore di un rassegnato scuotere del capo e si inumidì le labbra con la punta della lingua come se ogni parola le avesse riarse. - Mi dispiace.» E lo minacciò con lo sguardo prima che potesse ripetere quanto le aveva scritto nella risposta al gufo che gli aveva fatto recapitare quella mattina.
Qualcosa glielo doveva, aveva ritenuto di doverglielo sin da studentessa.
view post Posted: 9/4/2024, 13:40 B(erg)-Day - Abitazioni
Morgana aveva capito l’importanza delle parole grazie a Erick, ne aveva sempre usate poche perché il ricordo di tutte quelle che le diceva – o meglio, che le aveva detto – il padre, e che non avevano mai trovato effettivo riscontro, ancora la trascinavano in due metri quadri di buio, ma quando lui le aveva mostrato il suo aveva dovuto riconoscere come le confessioni che si erano fatti fossero state fondamentali per abbracciarlo.
Da quel momento aveva cominciato a odiare l’idea che fosse il silenzio a governare i pochi rapporti che aveva stretto, la convinzione di una più che sufficiente connessione mentale non la soddisfava più, ed era stato principalmente quello a spingerla a bussare alla porta del numero otto quella sera: aveva avuto l’impressione di essere sul punto di ricascarci.
Non aveva ovviamente potuto immaginare che gliene sarebbero servite così tante, o credere che sarebbe stata effettivamente in grado di utilizzarle, ma quando lo aveva visto sgretolarsi di fronte a sé era stato spaventosamente istintivo, aveva ritenuto la necessità di servirsene quasi un'urgenza.
Con le dita intente a fasciargli la mano, la scozzese aveva continuato ad accogliere il suo rimorso, ma sul punto di commentare quell’ultima parte del suo racconto qualcosa aveva fatto più rumore della sensazione di fallimento a cui per anni si era abbandonato; aveva fissato il Battitore da sotto le ciglia, una strana presa di coscienza a picchiettare sulle tempie.
«Gli scopi cambiano, le guerre si perdono, i clan si sciolgono… - Non aveva voluto dirlo con pessimismo, ma solo per sondare la sua espressione, interessata a capire fino a che punto fosse coinvolto e quanto quelle prospettive avrebbero scavato nella sua espressione. - ...non devi un sacrificio al karma, Erick.» Gli aveva voluto far intendere come immolarsi per qualcosa o qualcuno perché convinto di avere un conto aperto con la legge che lo aveva punito per la sua giovane sfrontatezza fosse stupido, si sarebbe comunque dovuto prendere cura di sé.
Da lì le proprie parole dovevano aver pizzicato le giuste corde perché aveva avuto l’impressione di leggere nello sguardo dell’amico tutto l’impegno con cui la parte più ferita di lui aveva cercato di razionalizzarle; in realtà, che sul momento credesse davvero a ciò che le aveva risposto non aveva importanza, Morgana si ripromise di ricordargli quanto gli aveva detto ogni volta che ne avesse avuto bisogno. Anche, soprattutto, quando a lui sarebbe sembrato di no.
Annuì con un mezzo sorriso, supportando quel barlume di sicurezza che sembrava essersi fatto spazio nell’oscurità che prima di allora aveva soffocato il ricordo di suo fratello, e quando la attirò a sé non oppose resistenza anzi, si scoprì volenterosa di stringerlo ancor prima che lo facesse lui e così successe: diede. Le braccia si allacciarono dietro la sua nuca e anticipò qualunque sua movenza tuffando il viso nell’incavo del suo collo, lì dove la curva delle proprie labbra si distese completamente all’idea di avergli fatto del bene, almeno apparentemente.
Quando sciolse l’abbraccio lo fece picchiettando debolmente il palmo della mano destra sulla sua guancia per un paio di volte. «Finiamo quella bottiglia anche per lui.» Accennò al rum rimasto sul tavolino del salotto, proponendosi di tenere vivo il ricordo del fratello insieme a lui, e prima di riprendere posto sul divano recuperò due bicchieri da dove aveva precedentemente visto il Battitore tenerli. Di nuovo seduta, la scozzese ne riempì tre, quindi: uno per chi non c’era più e due per coloro che avrebbero bevuto anche alla sua salute.
view post Posted: 8/4/2024, 22:27 Road To - Campo di Quidditch
Morgana si era chiusa alle spalle la porta del numero venti con un'espressione oltremodo corrucciata, stanca del cielo tremendamente plumbeo che sovrastata i territori del castello ogni volta che fissava un appuntamento con la squadra. I nuvoloni s'era ammassati pian piano, preannunciando la scarica d'acqua, e infatti la strega aveva fatto appena in tempo a mettere piede nell'ovale che la coda alta le si era appiccicata al collo, bagnata. Tra uno sbuffo e l'altro aveva sistemato la strumentazione a centro campo, approfittando del paio di minuti di anticipo, ma facendolo non aveva immaginato altro che un lungo pomeriggio sul divano. Poi sul letto, sul tavolo della cucina, sotto la doccia... attività fisica l'avrebbe fatta comunque.
Con le braccia incrociate sotto il seno, le ciglia umide puntate in direzione degli spogliatoi, la Capitana aveva atteso che il gruppo di radunasse, ancora nervosa per la forzata assenza di alcuni componenti; l'ultima partita si avvicinava e l'idea di non poter delineare al meglio una strategia per via della punizione di alcuni l'aveva riportata ai tempi in cui il Quidditch le aveva fatto sfiorare l'esaurimento nervoso. Una sensazione che le aveva pizzicato la pelle solo qualche secondo, perché la vista dei primi compagni a raggiungerla l'aveva nuovamente tuffata nella fiamma adrenalinica del campionato ormai prossimo alla conclusione. «Buon pomeriggio. - Squadrò i presenti per un paio di istanti, lo sguardo a soffermarsi appena di più sui volti ch'era solita incontrare spesso anche fuori dal campo. - Come sappiamo, il campionato è prossimo alla chiusura e ovviamente tocca a noi dare spettacolo per ultimi. - Il meglio alla fine, d'altronde. - Tassorosso si è riorganizzata con successo ed è sempre bene aspettarsi che anche le altre squadre possano farlo in qualsiasi momento, questo per ricordarci che non è finita fin quando non solleviamo la coppa. - Sottintese l'importanza di non dare nulla per scontato e di non lasciare niente al caso. Ne erano perfettamente consapevoli, lo sapeva, ma non lo avrebbe ripetuto mai abbastanza. Si piegò sul cesto delle Pluffe, poi invitò loro a recuperarne una ciascuno mettendo fine alle chiacchiere. - Primo giro di campo in skip alto, la Pluffa dovrà passare ogni volta sotto al ginocchio che si solleverà per l'andatura. - Una prima pausa per assicurarsi che lo svolgimento fosse chiaro. - Durante il secondo giro dovremo alternare quattro affondi in camminata, due con la gamba sinistra e due con la destra, a tre piegamenti a terra. Durante gli affondi, la Pluffa dovrà essere mantenuta alla massima distanza dal petto consentita dalle nostre braccia tese, prima dei piegamenti dovremo lanciarla in aria e recuperarla al termine della loro esecuzione; ovviamente prima che tocchi terra. - Un altro istante per eventuali domande a riguardo. - Poi concluderemo con un giro di corsa all'indietro durante il quale dovremo lanciare la Pluffa alle nostre spalle e recuperarla portando le braccia dietro la schiena. - Si lanciò la palla oltre la nuca, poi portò le braccia all'indietro, poco sopra il sedere, e le mani ritrovarono la scarlatta nella sua discesa. - Tutto chiaro?» Se sì, la scozzese avrebbe spostato il gruppo a nord e fatto cenno a Xavier di aprire la fila, lei l'avrebbe chiusa.

//Scadenza per postare: venerdì 12 aprile ore 23:59.
view post Posted: 7/4/2024, 23:32 Nuovo Regolamento del Quidditch - FAQs
Buonasera,

mi sono consultata con la squadra e purtroppo, per vari impegni dei componenti e della sottoscritta, saremmo stati disposti a rimandare la partita a qualsiasi altra domenica di maggio (12 o 26) ma non al 19. Se la situazione dei Grifondoro è davvero tale da non riuscire a disputare la partita il 5 maggio, Serpeverde è disposta a rimandarla di un intero mese, più precisamente al 9 di giugno (non il 2 per altri impegni). Non oltre però, quindi se l'arbitro dovesse avere impegni in questa data (o fosse, a prescindere, troppo in là) non potremo acconsentire allo spostamento del 5 maggio.

Cordialmente,
Morgana Celebrian ~ Capitana di Serpeverde
view post Posted: 7/4/2024, 20:21 Festa di San Patrizio - Testa di Porco
L'espressione giocosamente altezzosa con cui aveva risposto alle parole del proprietario, lasciandogli intendere che avrebbe dovuto conoscerla abbastanza da sapere che non avrebbe mai finto di non voler essere migliore di qualcuno in qualcosa, e il Quidditch ne era la prova, la scozzese aveva preso posto al tavolo della sfida ricambiando i saluti di chi, accomodandosi, le aveva rivolto anche solo uno sguardo.
Un lieve cenno del capo in direzione del Custode di Hogwarts che, ahilui, non era riuscito a nascondere proprio del tutto gli sguardi quasi insistenti verso la strega e il francese; ovviamente non avrebbe potuto, nemmeno voluto in realtà, leggergli nella mente ma aveva una fervida immaginazione, Morgana.
Poi aveva rivolto un sorriso tranquillo a Sesy, che le trasmetteva sempre la giusta dose di affetto disinteressato, e atteso la birra ordinata dal mago al proprio fianco, che ormai conosceva i propri gusti, scambiando due parole con l'amica.
Per quanto entrambi si fossero sforzati di fingere indifferenza, il proprio entusiasmo aveva trovato una certa resistenza nella tensione che era immediatamente serpeggiata tra Sugar e Xavier. Aveva vivamente sperato, la rossa, che non fosse stato lo slancio con cui si era sentita di incastrare le dita a quelle del francese a sollecitare il tono atono ma ugualmente, e negativamente, eloquente con cui alla Babbanologia era parso lampante volesse riportarla alla sera in cui groppi di disperazione le erano scivolati lungo la gola insieme a bottiglie di vino.
Ma non aveva ancora sperimentato il tipo di smarrimento dovuto alla sua lontananza, quella sera, e la scozzese lo sapeva, o quantomeno lo sperava, che Sugar volesse solamente guardarle le spalle ma l'idea che due persone tanto importanti per lei non potessero conoscere che il conflitto la turbava.
Aveva comunque accolto il bacio della bionda con un sorriso, ed era stata sul punto di risponderle ma Xavier lo aveva fatto per primo. Si era voltata a guardarlo con una strana e inaspettata leggerezza, con tutta quella di cui la sua affermazione l'aveva vestita. Per un secondo soltanto l'aveva guardato di sottecchi, consapevole che la propria mano fosse stata guidata sulla superficie del tavolo principalmente per sfregio, poi aveva scosso il capo con un ghigno di rassegnazione.
Si era limitata a fare spallucce in direzione della strega, colpevole, e aveva mentalmente ringraziato il tempismo con cui Eustass aveva servito loro i primi bicchieri: non aveva ancora bevuto abbastanza per poter gestire due fuochi come quelli. La prima lingua di fuoco aveva preso vita proprio dalle labbra di Sugar e la Babbanologa, che avrebbe volentieri evitato di dover concludere la serata puntando la bacchetta contro il Vice-Capitano e sentendo la sua premerle sul collo, le aveva tacitamente chiesto un tipo di supporto meno furente. Le aveva sfiorato il ginocchio con la mano libera, lo sguardo a farle intendere come considerasse quelle prese di posizione tutt'altro che terribili, come in qualche modo addirittura le servissero.
Speranzosa che l'attenzione si sarebbe spostata altrove con l'inizio della gara, la strega aveva portato alle labbra il boccale e si era lasciata cullare dal sapore estremamente pieno della birra, le note amare del cacao a solletocarle il palato. Le stesse che l'eccentrico ingresso firmato Fedoryen aveva rischiato di farle andare di traverso. Un compito infelice quello affidatogli dall'Arbitro di Quidditch ma l'uomo ne era parso tanto entusiasta che sarebbe riuscito a far credere anche ai camerieri ai quali solitamente spettava che fosse uno spasso.
Le chiacchiere erano proseguite senza che Morgana vi prestasse particolare attenzione, fatalmente attratta dal movimento di uno degli anelli del francese, e si era resa conto di essersi incantata a fissarlo solo quando le sedie opposte a quelle alle quali sedevano avevano graffiato il pavimento facendo presente l'arrivo di altri partecipanti.
Non s'era soffermata molto su Eleanor e Sheldon, limitandosi a sollevare la mano destra in un saluto fermo ma amichevole, o qualcosa di simile, ma era stata la presenza di Charlotte e Danny a costringerla a invertire l'accavallatura delle gambe sotto il tavolo.
Il braccio che le avvolgeva le spalle aveva improvvisamente pesato dietro il proprio collo come una lama pronta a trafiggerla, svuotare il bicchiere precedentemente ordinato era stato vitale per le proprie tempie.
La mano che fino a poco prima si era stretta alla sua era finita sulla sua coscia nel tentativo di riportarlo a ciò che si erano confessati dopo la serie di sfortunati eventi che aveva coinvolto il quartetto, di trasmettergli qualcosa di simile alla calma almeno per una volta.
Charlotte non l'aveva degnata che di un rapido sguardo, se da un lato si era sentita di non poterla biasimare dall'altro le era serpeggiato sottopelle il fastidio provato nel saperli decisamente più amici di quanto lei e Danny fossero stati sino a quel momento. Ancora una volta fu Eustass a salvarla dal cominciare la serata con un terribile mal di testa, la freschezza della menta le stuzzicò le narici non appena il bicchiere di Glacius Classic Mojito verde venne posato dinnanzi a sé.
Ebbe bisogno di berlo tutto in una volta, il lime le inacidì la gola in maniera quasi lenitiva, l'aiutò a ignorare tutte le altre sensazioni. Quando riappoggiò il boccale sul tavolo, con l'ultimo sorso tra le guance come se il proprio stomaco avesse richiesto qualche secondo in più per poterlo ricevere, lo fece flettendo appena il collo lateralmente, il volto a seguire il tocco del mago al proprio fianco.
Giunse a così poca distanza dal piacevole bruciore che le aveva pizzicato la gola che la accese di tutto ciò che gli lesse nello sguardo rivolto alla propria scollatura, a tal punto da costringerla a distogliere il proprio dalla maniera schifosamente eccitante con cui la camicia gli si aprì sul petto col movimento delle braccia.
D'istinto lo rivolse alla sua amica per accertarsi che la presenza di Macbeth al suo fianco l'avesse distratta abbastanza, l'alcool a carezzarle le sinapsi le ricordò la sensazione provata a impugnare la dieci pollici contro di lei. Forse un po' la disgustò.
Fu allora che agganciò lo sguardo di Danny, un sorriso più spontaneo di quelli rivolti a molti degli altri partecipanti le sollevò inevitabilmente gli angoli delle labbra. «Meno tragico.» L'indice sottile della mano destra virò quasi furtivamente verso il proprio occhio alludendo al fatto che la situazione potesse considerarsi migliore a partire dalla sparizione del livido la cui vista, tempo prima, le aveva fastidiosamente accartocciato lo stomaco.
Più tranquilla, sicuramente anche per via della danza a cui le due bevande dovevano aver dato inizio nel proprio sangue, poggiò le spalle allo schienale e mosse appena le dita sulla gamba, che non avevano mai abbandonato, del Vice-Capitano.
view post Posted: 5/4/2024, 22:13 BOLLETTINO - Marzo 2024 - Bollettini
Si comunica che l'ultimo Fato relativo alla notizia n.1 del Bollettino di Marzo mette fine alla partecipazione di Amelia Jefferson e Maxìme Delacroix per mancato rispetto della scadenza del 31/03/2024, data entro la quale era stato richiesto di adottare il coniglio e consegnarlo alla ragazza del ritratto magico. Voglio far notare, inoltre, che le ultime precisazioni chiarivano la necessità di agire ognuno per conto proprio relativamente all'acquisto dell'animale, un'altra indicazione che a giudicare dall'ultimo intervento non è stata rispettata.
Peccato, spero ci saranno altre occasioni per tramandare il segreto e, per voi, di venirne a conoscenza. Grazie per aver partecipato!

CITAZIONE
1-HOGWARTS
La ragazza con i fiori del ritratto magico appeso nella Sala d'Ingresso di Hogwarts è stata trovata, in lacrime, priva del rigoglioso mazzo da sempre nelle sue mani. Promette un segreto su un'area nascosta di Hogwarts a chiunque decida di mettersi d'impegno per consolarla. Ma procurarle tutto ciò che vuole potrebbe non essere così semplice...
[Necessario aprire una role nella sezione della Sala d'Ingresso, davanti al quadro in questione, e mostrarsi gentili con la ragazza. Potrebbero essere richiesti più post per capire che cosa vuole. Chiunque sia interessato a scoprire il segreto dovrà unirsi alla prima role valida, aperta e segnalata di seguito. Questo Spunto di Gioco è aperto SOLO agli studenti.]
[F: Diceria]
[SG]
view post Posted: 5/4/2024, 22:05 La rondine di primavera - Sala d'Ingresso
F A T O
Caylin aveva atteso il ritorno dei due studenti per ore, godendo del profumo dei suoi ciclamini e della promessa che la coppia le aveva fatto relativamente al compagno a quattro zampe che aveva detto di desiderare, ma col passare del tempo non aveva potuto fare a meno di cominciare a credere di aver riposto troppa fiducia nel Corvonero e nella Grifondoro.
Era ovviamente felice per il ritrovato mazzo di fiori, ma quanto aveva promesso a chi volenteroso di soddisfarla necessitava di un impegno totale e, purtroppo, la ragazza non ritenne il loro meritevole del segreto di Hogwarts che custodiva. Si accomodò al centro della sua cornice, le dita sottili a sfiorare i soffici petali che reggeva tra le braccia e la mente cullata dal pensiero che quella notte si sarebbe riaddormentata su di essi.
view post Posted: 5/4/2024, 18:52 You want me to blame you - Abitazioni
Alla luce sanguigna della sua bacchetta, espressione della collera che Morgana sapeva ormai provocare con uno sguardo, il loro rincorrersi assunse i tratti di una discesa agl'inferi; i lamenti di mobili e pareti come urla di coloro che ch'erano stati condannati a un girone la cui pena erano loro. Uno spietato contrappasso che si ripercuoteva anche su chi ne era esecutore.
La strega aveva continuato a cercarlo e ad allontanarsi da lui senza riuscire a capire cosa desiderasse di più da quello scontro – vederlo reagire o subire e basta – ma muoversi in mezzo alle macerie l'aveva trovato follemente confortante, come se finalmente la verità fosse venuta a galla: quella che mostrava una realtà in cui non avevano fatto altro fino a quel momento. E aveva trovato un che di rassicurante anche nella scia cremisi che gli aveva carezzato l'addome e che si era concessa di fissare solo un per istante, quello sufficiente a credere che potesse esserci dolore oltre la rabbia, che non fosse l'unica a sentirsi morire ogni volta che lui dubitava della propria volontà di continuare a vederlo; oltre si sarebbe immaginata a raccoglierla con la lingua.
Poi la gravità sulla dieci pollici s'era fatta insostenibile, probabilmente per via di quanto aveva oscurato il suo sguardo in seguito alle proprie riflessioni.
Davanti alla sua inquieta perplessità, quella che sino ad allora s'era limitata a essere un'astratta – seppur ingombrante – consapevolezza aveva assunto una forma reale nelle ombre a invadere le sue iridi: ciò che, latente, le fremeva nel petto era tremendamente sbagliato. Come lo era stato permettergli di riordinare i propri cristalli, e tutto ciò che essi rappresentavano, o di sostituire l'odore della propria pelle con quello della sua, come lo era stato condividere con lui la propria quotidianità e pensare che potesse essere normale, rotolarsi tra lenzuola che sapevano di pain au chocolat e libertà, passeggiare sulle sponde del Loch Ness e avere voglia di portarlo dov'era cresciuta... come lo era stato far propria la paura che gli aveva letto negli occhi quando il suo catalizzatore aveva raggiunto il proprio a terra, lì dove si erano ritrovati solo poche settimane prima.
E io sono tornato.
Era stata sul punto di fargli presente che i suoi ritorni l'avrebbero sempre costretta all'attesa, di urlargli contro il terrore che le accartocciava le viscere all'idea di sentirsi di nuovo soffocare dal senso di smarrimento ch'era ormai il suo unico lascito, di pregarlo di non diventare come lei... come la donna che nei propri incubi ancora la obbligava ad aspettarla al buio. D'un tratto le pareti s'erano fatte più strette, dandole l'impressione di convergere in propria direzione, e quando il francese s'era fatto un passo più vicino aveva sentito il bisogno di muoverne uno indietro scuotendo appena il capo, per un attimo vittima di quel passato. Restare l'era suonato più giusto, l'aveva riportata a quella prima promessa che si erano fatti, probabilmente entrambi inconsci che lo fosse, e le aveva permesso di accogliere il suo tocco con meno inquietudine, di guardarlo negli occhi e ritrovarlo, ritrovarsi, ancora una volta.
La calma con cui le sue dita strinsero il proprio polso le bruciò addosso più di quanto non avesse fatto la minaccia della sua bacchetta pochi istanti prima, sulla spalla immaginò cicatrici aventi la forma delle sue falangi, sul viso i solchi delle frustate inflitte dai suoi polpastrelli; a nessun angolo della propria pelle fu risparmiato l'ustionante dolore dello sforzo che gli lesse negli occhi, della fatica a cui entrambi si costringevano per non ferirsi finendo per fare di quell'affanno l'arma più letale.
Sale sulla carne viva, il fiato che le schiantò contro quella confessione la trafisse con tutto ciò fino ad allora aveva finto di nascondersi dietro la noncuranza di cui entrambi si erano vestiti per evitare di dover accostare le opportune parole ai gesti, la costrinse a cercare ossigeno nel suo respiro e a incamerarne anche l'eco nell'eterna contraddizione di cui erano personificazione.
Ma ciò che la colpì ancor più violentemente fu la fame mortale che ebbe di lui, di tutto ciò che avrebbe potuto darle – bello o brutto che fosse – e di tutto ciò che lei avrebbe voluto sottrargli. L'onda che era rimasta sospesa su di loro quando le grida si erano quietate la investì in pieno e volle condividerne la furia con lui, i palmi delle proprie mani tornarono a spingere sul suo petto per fargli raggiungere la poltrona alle sue spalle, speranzosa di coglierlo abbastanza alla sprovvista in quell'attimo di calma per farcelo rovinare sopra, e se ci fosse riuscita, se fosse riuscita ad aizzargli contro la sua stessa burrasca, avrebbe comandato un altro flutto di abbattersi su di lui: quello della propria brama, della frustrazione che l'aveva sfiancata sino a quel momento.
«Perché ti odio. - Completò la frase che entrambi avevano lasciato in sospeso, gliela sibilò sulle labbra non appena gli fu a cavalcioni con le mani ai lati del viso. - Ti odierò fino a pentirmene. - Le dita avevano già cominciato a liberargli il petto dal tessuto rimasto in bilico sulla sua pelle. - Fino a dimenticarmi perché lo faccio... - Non v'era più filtro tra le labbra e la miriade di assurde riflessioni incastrate tra le proprie tempie, forse nemmeno più logica. - ...e allora non mi resterà che amarti». La fitta che le accartocciò il petto parve reclamare il medesimo dolore da parte sua, le unghie gli si conficcarono nel pettorale sinistro e vi scavarono alla ricerca disperata di qualcosa, forse del sentimento che aveva appena confessato di star rinnegando con tutte le proprie forze.
view post Posted: 4/4/2024, 19:00 Regolamento Accesso al Campo di Quidditch e Calendario degli Allenamenti - Campo di Quidditch
Io, Morgana Celebrian, Capitana della Squadra di Quidditch di Serpeverde, desidero prenotare il Campo di Quidditch per il giorno 8 aprile dalle ore 14:00 alle ore 16:00.

Cordialmente,
Morgana Celebrian
view post Posted: 4/4/2024, 18:30 Vetrina Iniziative - Serraglio Stregato

-------------------- Comunicazione agli Adottanti --------------------

Tutti gli Adottanti possono trovare qui gli aggiornamenti di marzo relativi alle condizioni di salute delle Creature Magiche coinvolte nell'iniziativa.
Una bella sorpresa nell'uovo di Pasqua per Eleanor Corbirock che ora può considerarsi Adottante di un secondo esemplare di Mooncalf! La creatura in questione, nata dal Mooncalf adottato originariamente, verrà mantenuta tramite il contributo che semestralmente viene già devoluto all'allevamento e non richiederà, quindi, ulteriori versamenti di denaro.
Lo staff della struttura, e ovviamente del Serraglio Stregato, si congratula!
2851 replies since 29/2/2016