Okie Dokie, Allenamento #248

Oramai il loro campionato si poteva definire concluso, Desmond avrebbe solo potuto assistere all'ultima partita che avrebbe decretato campioni i Serpeverde, come al solito, ma nonostante i verde-argento erano stati i loro rivali diretti, sarebbe stato sui loro spalti per incitare le persone piu che la squadra stessa. Sarebbe stato lì per Jared, Lara, Xavier e per la professoressa Celebrian.
La fine del campionato non voleva dire "sconfitta" ma una seconda possibilità di ripartire con più grinta e più forza. Con l'avvicinarsi della fine delle lezioni Desmond avrebbe avuto più tempo libero e si sarebbe impegnato in quei mesi estivi per crescere di più, per allenarsi al meglio e migliorare le sue capacità sulla scopa e con la mazza, aiutato sicuramente da chi ne sapeva molto piu di lui. Infatti se non fosse stato per le indicazioni di Nives, durante la partita contro i Tassorosso, sicuramente non avrebbero avuto gli stessi risultati di un gioco in solitaria.
Doveva imparare a cavarsela da solo senza dipendere dalla propria compagna quindi quando Agnes convocò tutti per uno degli allenamenti di aprile, nonostante la pioggia battente che sembrava non voler dar loro pace, aveva preso la sua oramai non più nuova Nimbus e si era diretto al Campo di Quidditch con uno spirito nuovo.
Era pronto a mettere un punto al vecchio Campionato che li aveva visto solo secondi e a partire in qualche modo da zero, cancellando la sconfitta subita in questo ultimo anno.
Raggiunse la Capitana che stava sistemando le attrezzature e si avvicinò a lei per darle una mano se avrebbe avuto ancora bisogno di tirar fuori altro.
Ciao Agnes, riusciremo a fare un allenamento decente, senza neve o pioggia?
Disse sbuffando perché il tempo meteorologico non li aveva proprio lasciati in pace, per parecchi mesi c'era stata la neve e ora la poggia che non smetteva di cadere sembrava aver fatto piombare la notte in un cielo che avrebbe dovuto essere chiaro e limpido visto che si trovavano quasi al finire di aprile.

L'ultima partita dei corvi non era andata affatto male, avevano catturato il boccino, disarcionato un avversario. Non avevano fatto alcun Gol ma erano riusciti ad impedire anche agli avversari di farne, poteva definirsi una mezza vittoria.
Con la pioggia che non ne voleva saperne di smettere Markus raggiunse il campo da Quidditch, evitò di imprecare con chicche sia o di cercare un ombrello tanto una volta entrato in campo si sarebbe trovato zuppo dalla testa ai piedi senza possibilità di salvezza.
Raggiunse il loro punto di ritrovo e salutò i presenti Buongiorno a tutti! accompagnò il saluto con un gesto della mano, si mise in affianco agli altri e posò la scopa a terra in attesa delle direttive di quella giornata.

Desmond era pronto a dare il meglio di sé stesso durante la pausa del campionato, avrebbe approfittato di questo stop per migliorarsi ed essere ancora di più parte integrante della squadra.
In silenzio ascoltò le parole delle Capitana e si sarebbe avvicinato alla scopa stendendo la mano sul manico per cercare di farla sollevare. Si sarebbe concentrato e con tono sicuro avrebbe detto Su!. Dopo quel comando avrebbe potuto vedere la scopa sollevarsi e sarebbe salito in groppa ad essa per tentare di darsi la giusta spinta per prendere il volo.
Il suo compito sarebbe stato trovare un bolide da mandare verso gli anelli nord ma la pioggia non avrebbe aiutato il battitore.
Lentamente avrebbe iniziato a fare il giro del campo, tentando di individuare il bolide cercando di utilizzare non solo la vista ma anche l'udito, nonostante la pioggia battente non gli avrebbe dato una mano.
Cercava di tenere d'occhio l'area che stava tentando di perlustrare ma allo stesso momento di guardare anche i suoi compagni, non sia mai il bolide avrebbe potuto prendere di mira qualcuno di loro.
Desmond avrebbe continuato a cercare il bolide finché non si sarebbe accorto di un leggero sibilo vicino agli spalti dei Serpeverde. Il ragazzo si sarebbe avvicinato velocemente alla zona tentando di individuare il bolide finché non se lo sarebbe visto spuntare davanti agli occhi.
Avrebbe avuto ancora un po' di strada da fare per tentare di arrivare agli anelli nord quindi Desmond avrebbe colpito con forza il bolide tentando di d spingerlo dove la Capitana gli aveva indicato.
Cercando di portalo dove avrebbe desiderato, il Corvonero avrebbe cercato di muoversi rapidamente di colpirlo ripetute volte e solo quando si sarebbe trovato vicino agli anelli avrebbe cercato di colpire il bolide più forte possibile per tentare di farlo passare attraverso a quello centrale.

Il primo colpo andò a segno e il bolide si spinse più avanti ma il secondo, forse troppo debole, non gli permise di raggiungere l'anello che Desmond avrebbe dovuto sorpassare.
Fece un leggero sbuffo innervosito ma non si perse d'animo, infatti appena vide che il bolide si stava allontanando verso il Castello, decise di porre immediatamente rimedio al suo errore.
Il Corvonero si spinse in avanti cercando di appiattire il suo corpo sul manico di scopa così da tentare di prendere più velocità possibile nella speranza di non dover recuperare il bolide chissà dove. Avrebbe dovuto raggiungerlo per non perdere quella possibilità, perché in partita i bolidi sarebbero stati impazziti e Desmond avrebbe dovuto essere pronto ad ogni situazione, anche quella più surreale.
Desmond tentò di accelerare più possibile nella speranza di raggiungere il bolide e se ci sarebbe riuscito allora avrebbe impugnato la sua mazza con la mano sinistra e avrebbe cercato di mettere più forza possibile nel tiro che almeno avrebbe potuto bloccare la corsa della palla impazzita.
Forse non l'avrebbe spinta ma almeno avrebbe impedito che continuasse la sua corsa verso il Castello. Se fosse riuscito a prendere di nuovo possesso del bolide, stavolta cercando di colpirlo con più forza visto che si era allontanato molto dalle porte, Desmond avrebbe cercato di condurlo verso gli anelli designati da Agnes.
Avrebbe utilizzato la mazza per tentare di dargli svariati colpi e tentando di imparare dai suoi errori avrebbe cercato di metterci più forza possibile tentando di spingere il bolide verso le porte.
Se Desmond sarebbe riuscito ad avvicinarsi ad esse, per il colpo finale, avrebbe spinto indietro la spalla e avrebbe messo tutta la sua forza cercando di colpire il bolide con il centro della mazza per tentare di fargli superare l'anello centrale come Agnes gli aveva chiesto di fare.

Che cosa gli era preso? da quando si faceva intimorire da una scopa solo perchè più veloce della sua? Il cacciatore non era in grado di rispondere a quel quesito e un senso di sconforto lo pervase per qualche istante. Le parole di Agnes lo risvegliarono da quel sogno ad occhi aperti e il giovane decise di rincarare la dose colpendosi le guance un paio di volte con il palmo delle mani.
Scusa Agnes hai perfettamente ragione, non so cosa mi sia preso. Ora ci sono! riportò le mani sul legno della Nimbus e si posizionò pronto a partire per la contesa. Guardò prima Megan poi Agnes e rimase con lo sguardo fisso sulla seconda, strinse ulteriormente le cosce attorno alla scopa e si spostò leggermente posizionandosi per scattare in avanti al momento opportuno.
non ci sarebbe stato alcun fischio, nessun cenno e nessuna chiamata. Avrebbe atteso di vedere la pluffa sollevarsi in aria e solo quando anche l'ultima parte della scarlatta avesse superato in altezza la capitana di corvonero Markus avrebbe fatto scattare in avanti la Nimbus, raggiunta la giusta distanza avrebbe sollevato la mancina nel tentativo di agguantare la scarlatta, qualora ci fosse riuscito l'avrebbe portata al sicuro a contatto con il busto e si sarebbe fin da subito buttato in picchiata per evitare un ulteriore contrasto con la compagna di reparto e perché no creare un po' di confusione tra i suoi pensieri. Se invece fosse stata Megan a recuperare la scarlatta avrebbe cercato con lo sguardo Agnes per capire se poteva continuare l'azione o doveva attendere nuove direttive.