Launching the club II, Incarico Mensile #2

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Susseguendosi in modo alternato in una sorta di marcia svogliata, i passi del Grifondoro lo condussero nel corridoio a cui si accedeva all'aula di Incantesimi. La bacchetta sfoderata e alzata a mezz'aria, impegnata a dirigere i movimenti del pacco che aveva appena recuperato dalla Gufaia in quella grigia mattinata di Aprile. Sentendosi quanto di più lontano da un becero fattorino infatti, il biondo aveva pensato bene di trasportare il pacco con un Wingardium Leviosa, facendolo svolazzare a circa un metro avanti a sé e lasciando che fosse il polso destro con cui reggeva il catalizzatore a fare il resto. Non poteva di certo portarlo in mano come un dannato elfo!
Continuò perciò a seguirlo con lo sguardo, manovrandolo come un bravo direttore d'orchestra avrebbe condotto gli altri strumenti a seguire lo spartito, rimuginando di tanto in tanto su se fosse o meno il caso di aprirlo. Non aveva ancora sbirciato, essendo dovuto uscire da quell'inferno di piume senza soffermarsi troppo, senza poter lasciare alla sue spalle - purtroppo - anche gli starnuti come aveva fatto con le piume dei gufi. Mentre osservava il pacco il naso tornò infatti prima a prudergli, poi a solleticarlo, concludendo quel fastidioso ciclo con il solito starnuto che però, questa volta, trattenne!

- Questi starnuti iniziano a innervosirmi!

Non si trattenne però dal commentare, mentre rialzava la testa dopo aver impedito allo starnuto di rimbombare per tutto il corridoio. La mano libera impegnata a grattare il naso con un'insolita foga, rendendo per un breve attimo la punta rossa. Per un attimo, si sentì spaventosamente uguale a suo padre che, da anni, combatteva con una fastidiosissima allergia al polline! Anche se le conseguenze in quel caso erano spesso più gravi e, proprio per questo, il Grifondoro era grato di non aver ereditato tale malus!
Storcendo il naso scacciò dunque via quei ridicoli pensieri, giungendo inconsapevolmente davanti all'aula di Incantesimi. La mano sinistra alzata per cozzare contro la porta e bussare, prima che la destra - quella recante la bacchetta - attirasse il pacco verso il petto del Grifondoro.

Appurato che non vi fosse nessuno, il Grifondoro aprì la porta e fece il suo ingresso nell'aula. La bacchetta rinfoderata e il pacco adesso tra le mani, mentre a passo lento si dirigeva verso la cattedra guardandosi distrattamente intorno a ritmo dei tuoni che gli facevano da sottofondo. Non aveva ancora molte info riguardo questo club di incantesimi che la Fedoryen stava mettendo su, ma voleva di sicuro farne parte! La voglia di mettersi in mostra era troppa per lasciarsi sfuggire un'occasione del genere, del resto, ma anche la parte più intelligente di lui gli suggeriva che sarebbe stata un'ottima idea, per via di quello che avrebbe potuto imparare; per non parlare del fatto che sarebbe stata un'occasione in più per cercare di entrare nelle grazie della Docente!
Tra un pensiero e l'altro arrivò quindi quasi senza accorgersene davanti alla cattedra, mentre la sua mente era ancora impegnata a fantasticare su come sarebbe diventato presto il Re indiscusso di questo Club di Incantesimi. Un paio di ciuffi biondi che nel frattempo presero a dondolargli sulla fronte, nel momento in cui con un tonfo poggiò il pacco sulla superficie lignea. Un pacco ancora perfettamente chiuso e che... Non lo sarebbe stato per molto!
Protetto dalle mura dell'aula infatti, e quindi al sicuro da occhi indiscreti, la curiosità di Sylas Blodwell ci mise poco a prendere il sopravvento, alla fine, suggerendogli che una sbirciata non gli sarebbe di certo costata l'espulsione: specie se non c'era nessuno a osservarlo!
Si guardò dunque intorno per un'ultima volta con fare guardingo, gli occhi ridotti a due fessure che ispezionavano l'intera aula prima di fare ritorno sul pacco che aveva davanti.

- Vediamo come sono queste spille...

Mormorò tra sé e sé, mentre delicatamente avrebbe cercato di aprire il pacco senza romperlo, senza lasciare traccia della sua curiosità su di esso. Lo sguardo che di tanto in tanto si sarebbe spostato verso la porta, tenendola sott'occhio onde evitare di essere beccato con le fatidiche mani nella marmellata; anche se, fondamentalmente, non stava poi facendo qualcosa di male. Non aveva di certo intenzione di rubarne una, del resto: se la sarebbe guadagnata la sua spilla! Magari però poteva rivenderle agli altri studenti in cambio di favori o dei soldi per la Firebolt!
Si fosse trattato di un'altra Insegnante, probabilmente lo avrebbe fatto davvero, ma non aveva alcuna intenzione di toppare con una come la Fedoryen! Ragion per cui, nel caso fosse riuscito ad aprire il pacco senza intoppi e senza fare danni si sarebbe limitato a osservare una delle spille presenti all'interno, poggiandola nel palmo della propria mano mentre le iridi azzurrine la esaminavano nel dettaglio.

Conclusa la sbirciata, nel caso fosse filato tutto liscio, il biondo avrebbe alla fine riposto la spilla nella scatola e tentato di richiudere il tutto con estrema delicatezza e precisione, eseguendo un rapido Reparo sulla parte che aveva forzato. Tutto sarebbe dovuto tornare come se lui non vi avesse mai messo mano, nonostante avesse in realtà soddisfatto la sua curiosità - fomentandosi anche leggermente alla vista delle spille. Far parte di un Club, come gli aveva insegnato la vita aristocratica che la sua famiglia perpetrava da generazioni, donava alle persone una sorta di aura esclusiva che, a uno affamato di fama come lui, non poteva di certo mancare!
Con un ghigno scaltro sulle labbra avrebbe dunque rimesso tutto a posto, restando qualche altro secondo vicino alla cattedra a fissare il pacco, ancora immerso nei suoi pensieri. Le dita impegnate a tamburellare sulla scatola mentre girava la testa verso i banchi, immaginando una folla invaghita che inneggiava il suo nome: Sylas, Sylas... Che dolce suono sarebbe stato per le sue orecchie!
Non volendo sembrare ridicolo agli occhi di colei che invece avrebbe voluto invece impressionare, però, la proiezione personale del suo film preferito venne presto interrotta, onde evitare che l'Insegnante entrasse di colpo nell'aula e lo trovasse impegnato a fissare il vuoto con aria compiaciuta: sarebbe un discorso lungo, spiegarle il suo ego.
Con un sospiro scosse quindi la testa, costringendosi a tornare alla realtà, donando un ultimo sguardo all'aula prima di incamminarsi verso l'uscita. Gli sarebbe piaciuto aspettare l'arrivo della Docente, magari per scambiare altre quattro chiacchiere su curiose tradizioni, ma tra una fantasticheria e l'altra il tempo era passato più velocemente di quanto si aspettasse, ed era già ora di fiondarsi in un'altra aula per un'altra lezione. Più o meno.

- Non penso lo ruberanno...

Mormorò, donando un'ultima occhiata al pacco. La mano destra sulla maniglia della porta: è stato un piacere!