| Dopo aver acquistato gli abiti necessari da Madame McClan, Violaine uscì dal negozio e decise di andare a trovare gli altri negozi segnati sulla lista nella lettera d'ammissione inviatole. Sempre immersa nei propri soliti pensieri, della sua vivace testolina, girò un pochino guardandosi intorno cercando di trovare sui cartelli dei negozi il nome corrispondente a quello scritto nella lettera, ma non trovo ancora nulla. Quanti negozi interessanti, pensò Violaine. È particolare come tutti abbiano ancora uno stile che nel nostro mondo non si usa più, di secoli prima. Così girovagando avanti e indietro per le varie strade Violaine finalmente trovò uno dei negozi: Il Ghirigoro. Era una libreria, e che libreria! La passione principale di Violaine era proprio i libri, nel mondo Babbano ne comprava tantissimi, e aveva riempito la sua stanza di questi, e spesso si rifugiava nelle biblioteche per un pomeriggio intero, con la testa fra i libri, concentrata fra il mondo delle poesie piene di colori e dal linguaggio melodioso, fra le storie emozionanti e drammatiche dei personaggi, il cui fato sebbene è determinato, è un modo per scappare dal mondo reale e concreto. E fra libri gialli, dove ogni momento è importante per determinare la verità di ciò che è successo; libri di storia, filosofia e di lingue. Violaine amava leggere, e il Ghirigoro era la libreria più grande che avesse mai visto, e poteva intravedere anche libri vecchi, che lei amava, peccato però che nel mondo Babbano era difficile ritrovare questo tipo di antiquità nelle librerie comuni. Inoltre Violaine si chiedeva come sarebbero stati i libri magici? Avrebbero avuto qualche magia in loro, per esempio libri che voltavano le pagine da sé, o che spruzzavano fuoco, o che strillavano? Violaine rise un poco a questo pensiero, chissà come sarebbe stato un libro che strilla! Oppure sarebbero stati come libri normali e babbani, ma semplicemente con indicazioni e argomenti verso materie magiche o con contenuti del mondo dei maghi e delle streghe? Violaine decise di smetterla di chiedersi tutte queste domande e per una buona volta entrare nel negozio, però era ancora meravigliata e così felice, di trovare tutti questi tesori di libri, che aveva ancora un sorriso sul viso, il che è strano perché Violaine non sorrideva quasi mai (e non piangeva quasi mai: aveva sempre il solito viso inespressivo e lo sguardo sfuggente). E già, Violaine entrò nel negozio e camminò fra i vari libri, e i vari scaffali, fermandosi per osservarne il contenuto. Sonetti di un stregone! Ma che interessante, Violaine amava le poesie, cercava anche di scriverne qualcuna ma pensava di non esserne affatto portata. "Oh, è vietato a minorenni", fece un sospiro e continuò avanti. Almerick a Wye! "Pare interessante, chissà di cosa parla; pare pure un'edizione vecchia. Ma adesso non è il tempo", si disse fra sé e sé, "debbo ancora comprare i miei libri di scuola." Cercò di non rimanere distratta ma ogni tanto si soffermava ancora, e allora andò dal negoziante e disse:
Buongiorno, vorrei comprare i libri per Hogwarts. I libri sono: Manuale degli Incantesimi, di Miranda Gadula Storia della Magia, di Bathilda Bagshot Teoria della Magia, di Adalbert Incant Guida alla Trasfigurazione per Principianti, di Emeric Switch Mille Erbe e Funghi Magici, di Phyllida Spore Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus Gli animali fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro Le Forze Oscure, guida all'autoprotezione, di Dante Tremante Libro Mostro dei Mostri, Svelare il Futuro, di Cassandra Vablatski
ci sarebbero per caso?
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