Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Road To, Allenamento #M92

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view post Posted on 19/4/2024, 16:33
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Terminato il riscaldamento, sarebbe giunto il momento di fare sul serio. Messosi in posizione per la contesa, Ilay avrebbe puntato il proprio sguardo sulla Sparapluffe, in attesa che una delle Scarlatte contenute in essa venisse sputata fuori; nel mentre, si sarebbe posizionato al meglio per scattare più velocemente possibile verso la sfera, appiattendosi al massimo sul manico della Comet e sistemando bene i piedi su entrambi i pedali. Non appena fosse arrivato il momento, il diciassettenne sarebbe schizzato in avanti a tutta velocità nel tentativo di appropriarsi della palla e dare inizio all'azione: se ci fosse riuscito, sarebbe scattato verso la Torretta di Serpeverde a lui assegnata, precedentemente menzionata da Morgana, e quando fosse giunto a destinazione, memore delle istruzioni ricevute poco prima, avrebbe effettuato il Reverse Pass richiesto in senso antiorario. Per fare ciò, si sarebbe servito dell'arto superiore dominante, il sinistro, curvando la traiettoria del suo volo abbastanza da rispettare tutte le consegne previste.
A quel punto, si sarebbe posizionato nei pressi della Curva Ovest e sarebbe rimasto in attesa dell'imminente passaggio. Al momento della ricezione, sarebbe stato attento a tentare di afferrare la palla senza farla rimbalzare troppo o, addirittura, cadere; se ci fosse riuscito, ripercorrendo velocemente tutti gli step dell'esercizio, avrebbe provato a mettere in pratica una sinuosa Sloth Grip Roll, tenendosi al legno della sua 180 con la mano destra ed elasticizzando un pochino i femorali per allentare quanto bastasse la presa attorno alla seduta della propria scopa mentre si preparava a compiere un giro completo attorno ad essa. Se ci fosse riuscito, avrebbe proceduto a far filtrare la Scarlatta verso l'obiettivo.
Subito dopo, sarebbe scattato verso la successiva postazione e avrebbe atteso che la Pluffa arrivasse nuovamente dalle sue parti affinché potesse mettersi in mostra in un Back Balai Wall a quota d'altitudine non troppo alta; si sarebbe, inoltre, premurato di non caricare troppo la potenza del passaggio al fine di consentire una presa non troppo difficoltosa a chi si fosse trovato in posizione di ricezione, imprimendo la giusta forza nella stretta delle mani sul manico che l'avrebbe guidato, insieme alla saggina, all'impatto con la sfera.
Terminato il primo giro, se fosse stato abbastanza bravo da vincere la contesa, Bull avrebbe aspettato che Jared e Morgana ne effettuassero una seconda per inserire un'altra Pluffa nel giro di passaggi; al contrario, se l'avesse persa, si sarebbe nuovamente messo in posizione e si sarebbe preparato a scattare verso la sfera in caduta libera per afferrarla prima dell'altro concorrente. Sia se ci fosse riuscito, sia se avesse fatto cilecca anche in quell'occasione, si sarebbe immediatamente posizionato sul suo spot iniziale di competenza per dare inizio agli ulteriori cinque giri completi richiesti dalla Capitana, dove avrebbe meccanicamente ripetuto i movimenti antiorari e le tecniche di esecuzione già attuate poco prima.
Se, alla fine dell'ultima tornata, fosse rimasto l'unico giocatore a non aver vinto neanche un contesa, allo scoccare dell'ultimo passaggio si sarebbe rapidamente involato verso gli anelli Sud per provare a evitare che gli altri due segnassero con un tiro combinato. L'avrebbe fatto tentando di mettere in pratica una Presa del Pellegrino.
Qualora, invece, fosse toccato a lui e a uno tra Chèvert e la Celebrian l'onere del tiro, Ilay avrebbe immediatamente buttato via la sua Scarlatta per affiancarsi il più possibile al partner di turno, provando a carpire le sue intenzioni seguendo con lo sguardo la mimica corporale e provando a imitare pedissequamente ogni movimento. Se ci fosse riuscito, avrebbe lasciato che fosse l'altro a decidere dove indirizzare il tiro, limitandosi a imprimere in esso tutta la potenza di cui era dotato.
 
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view post Posted on 19/4/2024, 22:57
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Terminato il riscaldamento, come sempre con la squadra riunita attorno alla Capitana, Jared avrebbe cercato di seguire il filo logico dell'esercitazione successiva. Gli ci volle un po', in effetti, prima di riuscire ad immaginare nella pratica quell'esercizio nella propria mente ma, alla fine, gli parve avesse assunto una forma sufficientemente concreta.
Come da indicazioni, il francese si sarebbe preparato alla contesa menzionata da Morgana, pronto per catturare la Pluffa prima degli avversari. Si sarebbe tenuto pronto, con i muscoli tesi a contatto con la Divisa, mentre gli occhi sarebbero rimasti proiettati alla Sparapluffe, attendendo il classico rumore subito prima del lancio. In quel caso avrebbe puntato il manico di scopa in direzione della Scarlatta, cercando di calcolare una traiettoria mentale secondo la quale il suo moto orizzontale si sarebbe scontrato con quello verticale dell'obbiettivo. Se fosse riuscito a giungere prima degli avversari, avrebbe allungato la mano dominante per tentare di acciuffare la Pluffa ed assicurarla tra gomito e costato, per poi andarsi a posizionare in prossimità della Torretta di Grifondoro, come richiesto dalla Capitana. Da lì avrebbe iniziato la serie di passaggi in senso antiorario, colpendo la Pluffa con la saggina della scopa, per poi posizionarsi alla Torretta di Serpeverde, precedentemente occupata da Ilay, sperando di ricevere Pluffa ed acciuffarla in maniera quantomeno decente. Se così fosse stato, avrebbe continuato quella catena antioraria utilizzando una Reverse e, quindi, passando la Pluffa all'indietro e flettendo i gomiti per agevolare l'impresa. Per ultimo, si sarebbe traslato nel pressi della Curva Ovest, servendosi di una Sloth Grip Roll per effettuare l'ulteriore passaggio.
Se fosse stato lui a vincere la prima contesa, avrebbe atteso di inserire la Pluffa assieme alla gemella frutto della contesa successiva. Se, invece, fosse stato tra i perdenti, sarebbe tornato a contendersi la Pluffa, cercando nuovamente di giungere sul posto per primo ed ottenere la Scarlatta. Una volta deciso il vincitore, sarebbe comunque tornato dritto verso la Torretta di Grifondoro, pronto a ricominciare il giro di passaggi in senso antiorario. Se terminati cinque giri di questi ultimi, si fosse ritrovato come unico componente del terzetto a non essere riuscito a vincere una contesa, si sarebbe posizionato agli anelli a sud, cercando di fare del proprio meglio per parare il tiro combinato degli altri due, attuando una Presa del Pellegrino.
Se, al contrario, non si fosse ritrovato in quella situazione, si sarebbe coordinato con uno dei due compagni per tirare in porta, cercando di combinare i movimenti del braccio in modo che il tiro apparisse più pulito e lineare possibile verso l'anello prescelto.
 
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view post Posted on 24/4/2024, 00:13
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Ella distrugge per ricreare


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Lanciata in direzione della Pluffa, Morgana aveva tenuto d'occhio gli avversari per sincerarsi che il loro approccio alla contesa fosse ottimale e, alla fine, era stato Ilay a farla sua per primo e a posizionarsi in maniera tale da dare inizio all'esercizio vero e proprio. La Capitana aveva preso posto a metà della curva ovest, lì dove aveva atteso che la palla la raggiungesse, e al momento giusto aveva bloccato l'avanzata della sfera per passarla alla stazione successiva lasciandosi scivolare sotto il manico della Firebolt. Con i muscoli delle gambe in tensione, così da assicurarsi un buon equilibrio anche a testa in giù, aveva caricato il tiro oltre la spalla e poi, lavorando di forza esplosiva, l'aveva spinta nella giusta direzione, al compagno successivo. A quel punto si era risistemata in sella e, schiacciandosi sulla scopa, era sfrecciata verso sud per posizionarsi davanti alla torretta di Grifondoro e attendere un nuovo passaggio. Nel farlo aveva stretto le dita all'estremità del manico e sollevato i piedi verso la saggina per avere maggiore controllo della scopa e, prendendo le giuste misure, con un colpo di reni aveva colpito la Pluffa in avvicinamento per spedirla verso la struttura verde-argento a nord. Aveva quindi orientato il proprio volo in quella direzione, stazionando davanti alla torretta in attesa di poter eseguire il passaggio in Reverse, e una volta con la scarlatta tra le mani aveva dato le spalle alla curva ovest, lì dove il primo giro sarebbe dovuto terminare, per caricare il lancio da davanti e spingere la palla all'indietro. Con la scarlatta nuovamente tra le mani di Bull, Morgana si era portata a centro campo per sfidare il Caposcuola nella seconda contesa; se per via del tempo o della crescente agilità dei compagni, la scozzese era tornata in postazione senza Pluffa. Allora aveva ripetuto il giro di manovre, spostandosi da una stazione all'altra in maniera più rapida per riuscire a star dietro alle due sfere in movimento, e quando in Reverse, quando con un colpo di coda e quando sfidando la gravità, aveva contribuito a far passare la palla di mano in mano fino al termine di tutti i giri che lei stessa aveva indicato.
Nel frattempo, sul fronte Cercatori, solo Ruby sembrava essere riuscita a individuare il Boccino e Morgana, tra una ripetizione e l'altra, aveva cercato il neo-giocatore con lo sguardo per capire che problema avesse eventualmente riscontrato. «Ètienne! - Aveva urlato per sovrastare lo scroscio della pioggia. - Seguila!» S'era ovviamente riferita alla bionda, invitandolo ad avvicinarsi a lei. La strega, intanto, s'era inserita nella scia della piccola sfera alata e l'aveva seguita in ognuna delle sue peripezie impegnandosi al massimo per accorciare le distante tra lei e l'obiettivo. Compiaciuta, la Capitana era tornata ai propri passaggi certa che da lì a breve le avrebbe consegnato il Boccino. Raggiunti gli anelli a sud, il Boccino avrebbe ripetuto la manovra a zig-zag ch'era stato visto eseguire al momento dell'avvistamento e poi, una volta sulla sommità delle porte, avrebbe nuovamente puntato verso il basso in direzione della torretta di Tassorosso a metà della curva ovest. Lì, prima dello schianto, avrebbe virato all'interno della struttura, probabilmente intenzionato a percorrerla verso l'alto per fuoriuscirne dalla cima, e così avrebbe fatto: sarebbe sbucato dall'apertura superiore puntando verso il centro campo con un rapidissimo scatto. Proprio allora, approfittando di quell'andatura lineare, forse si sarebbe potuta tentare la cattura.
Non avendo vinto nessuna delle contese, alla fine delle ripetizioni Morgana era sfrecciata verso l'area di punteggio a sud e lì s'era preparata alla parata. Aveva osservato il volo dei due Cacciatori, cercando di cogliere il momento del tiro in base ai loro movimenti, e poi, posizionandosi appena più in alto rispetto alle porte vere e proprie, aveva seguito da lì i loro tempi di azione per capire quando puntare verso il basso e frenare l'avanzata del tiro combinato; al momento giusto si era quindi lanciata in picchiata verso la Pluffa, un tutt'uno con il manico, per afferrarla e allontanarla dall'anello preso di mira con una sferzata della mano dominante.
Tenendo d'occhio l'operato dei Battitori, Morgana aveva potuto notare una più che intensa attività e un susseguirsi delle manovre preciso e dinamico. Aveva visto i tre Battitori sfrecciare in questa o quell'altra direzione, sicuramente per individuare un Bolide con cui dare inizio alla serie di passaggi successiva, e aveva quindi supposto che il malus fosse ricaduto su Sugar. A quel punto richiamò Battitori e Cacciatori al centro lasciando i Cercatori alle ultime fasi dell'inseguimento. «Bravi tutti. - Cercò lo sguardo di tutti e nessuno. - Tiro preciso e lineare, segno di un'ottima complicità. - Commentò, sintetica ma visibilmente soddisfatta, rivolgendosi a Ilay e Jared. - Manovre da manuale, lassù. - Accennò con il capo alla quota ch'era stata teatro delle azioni dei Battitori, rivolgendosi quindi al quartetto. - L'Infermeria continuerà ad accumulare il suo debito con noi. - Un ghigno eloquente, poi agganciò lo sguardo dell'amica di portico. - Concluderai in difesa, da sola, mentre Erick, Xavier e Danny avranno come bersagli i Cercatori. - Spostò l'attenzione su di loro. - Potrete ribattere in solitaria o mettervi d'accordo per manovre combinate, ma dovrete per forza mirare alternativamente all'uno e all'altro Cercatore, mai allo stesso per due volte di fila. - Questo avrebbe ulteriormente complicato le cose alla Battitrice; tornò su di lei. - Tu potrai difendere con la manovra che preferisci ma mai con la mano dominante, ti sarà ovviamente concesso andare a tua volta alla ricerca di Bolidi per cercare di metterli fuori gioco. - Un cenno del capo con cui le indicò il trio al maschile e le fece intendere di avere totale fiducia nelle sue capacità. - Cominciate pure. - Li invitò ad allontanarsi per dare inizio all'esercizio, poi tornò a rivolgersi alla coppia di Cacciatori. - Partiremo nuovamente con una contesa, questa volta alle porte nord. - Con un preciso movimento della dieci pollici spostò la Sparapluffe nell'area di punteggio in questione. - Chi la vincerà dovrà puntare agli anelli opposti, mentre gli altri due dovranno pressarlo lateralmente per tentare di rubargli la palla prima della metà campo. A quel punto, chi avrà la Pluffa dovrà eseguire una Manovra di Porskoff e gli altri due Cacciatori dovranno sfidarsi per il recupero della palla, chi riuscirà ad acciuffarla potrà riprendere quota e gestire un tiro combinato con il primo Cacciatore, l'altro dovrà farsi trovare in difesa delle porte eseguendo una manovra a scelta. - Diede loro qualche istante per visualizzare l'esercizio. - Ripeteremo fino a quando, a turno, non avremo ricoperto tutte le posizioni almeno una volta; le manovre di parata dovranno cambiare di volta in volta, quindi non potremo ripetere quella eseguita dal compagno che ci ha preceduti.» Se non avessero avuto domande avrebbe condotto entrambi allo strumento e lì, fissato un breve timer, avrebbe informato loro del minuto e mezzo di tempo per eseguire l'intera manovra e tornare indietro per ripeterla.
Nel frattempo, se i Battitori si fossero messi all'attenta ricerca sarebbero riusciti sicuramente a individuare almeno due Bolidi a testa, forse i più rapidi anche tre, e avrebbero potuto animare l'ovale con i boati delle loro mazze intente ad attaccare e a difendere. Morgana, beandosi di quel sottofondo, si sarebbe messa in posizione e avrebbe atteso lo sbuffo della Sparapluffe per superare i due avversari con l'intento sfrecciare verso il centro campo in possesso della Pluffa che avrebbe cercato di acciuffare per prima.

//Scadenza per postare: martedì 30 aprile ore 22:00.
 
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Inspirò profondamente e buttò fuori tutta l'aria senza interrompere la corsa. Negli ultimi minuti aveva tenuto contratti tutti i muscoli dell'addome e quelli delle cosce e sentiva che iniziavano a bruciarle. Quella era un'altra cosa che non le piaceva del ruolo da Cercatrice, e cioè che da quando iniziava la caccia non vi era un secondo per riprendere fiato, per far ruotare le spalle o sgranchirsi le anche.
Stretta stretta alla scopa Ruby aveva seguito il boccino al meglio delle proprie possibilità, congratulandosi con se stessa per non aver perso terreno neanche una volta. Avrebbe mantenuto lo stesso impegno fino alla cattura, infatti, quando vide che la traiettoria tornò ad uno spedito zig zag, la bionda non si scoraggiò -ma non potè impedirsi di provare un po' di nausea. Quegli scatti a destra e sinistra la destabilizzarono di più rispetto alla discesa rapida che venne successivamente, e anche maggiormente rispetto alla picchiata in cui si era dovuta avvitare su se stessa di un minuto prima. La ragazza rallentò solo quando vide il boccino puntare vero la torretta gialla e fiondarcisi dentro, solo in quel frangente lì, per evitare il disastro, Ruby frenò e si diede il tempo di riflettere. Aveva visto che, entrando in quello spazio poco agevole, aveva puntato verso l'alto, perciò, a rigor di logica, sarebbe uscito dall'alto. Seguendo quella supposizone l'inglese sarebbe scattata verso l'alto e poco prima di raggiungere gli spalti situati in alto lo avrebbe visto sbucare fuori e puntare verso il centro dell'ovale.Virò anche lei, ruotando e prendendo la stessa direzione. Per la prima volta da quando aveva iniziato ad inseguirle la pallina dorata, la traiettoria si fece lineare, motivo per cui Dakota iniziò a posizionarsi correttamente per la cattura. Per riuscire ad eseguire la presa indicata da Morgana la serpe avrebbe dovuto spostarsi più avanti sulla scopa, in una posizione scomoda che fortunatamente avrebbe mantenuto solo per pochi secondi. Avrebbe tenuto la scopa anche con le mani fino all'ultimo secondo e si sarebbe avvicinata il più possibile in quanto la lunghezza delle sue braccia non le consentiva una presa tanto precoce. Al momento giusto avrebbe contratto maggiormente i glutei e le cosce per rimanere ancorata alla scopa, quindi avrebbe lanciato in avanti busto, spalle e braccia fino a proiettarsi quanto più possibile in avanti e riuscire a fermare il volo del boccino tra i palmi delle mani: dita tese, pollici all'insù, la Delaware avrebbe fatto sentire lo schicco delle mani che sbattevano l'una contro l'altra -con al centro il boccino- a tutti i suoi compagni, proprio come quando, di notte d'estate, innervosita dal suono, cerchi di uccidere una mosca con tutta la cattiveria dettata dalla privazione del sonno.
 
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view post Posted on 28/4/2024, 10:09
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Alla fine, lui e Jared erano stati abbastanza bravi da vincere una contesa a testa ma non sufficientemente furbi da bucare Morgana agli anelli. A Ilay la cosa non dispiacque per niente, e finì addirittura per mimare un piccolo sorrisetto al Caposcuola a cui fece seguito una incolpevole alzatina di spalle: << Ehi, non guardare me! E' colpa sua se non abbiamo segnato! >> sghignazzò, mentre con lo sguardo indicava la Capitana. Dopo, riservò al concasato una leggera pacca sulla spalla con la mano tenuta libera dalla stretta della Comet e fece per camminare insieme a lui verso la Celebrian al fine di ascoltare le istruzioni per l'esercizio successivo mentre rimaneva appoggiato alla spalla del francese.
A quel punto, memorizzate i nuovi comandi, il Serpeverde sarebbe nuovamente montato in capo alla propria 180 per dirigersi agli anelli Nord, dove la Sparapluffe era stata già sistemata per dare inizio alle nuove contese. Bull si sarebbe preparato come al solito: concentrato al massimo, con lo sguardo saldamente puntato sul foro dell'attrezzo che la scozzese metteva a disposizione della squadra, le mani rigidamente strette attorno al legno del manico della propria scopa e la postura leggermente affusolata per garantirsi uno scatto più repentino possibile.
Quando fosse stato il momento, sarebbe scattato in avanti per cercare di accaparrarsi la prima Scarlatta e, se ci fosse riuscito, sarebbe stato bene attento ad agguantarla con la mano sinistra, sua dominante, custodendola gelosamente tra l'avambraccio e il dorsale mentre dava inizio all'azione di gioco. Si sarebbe, infatti, diretto verso la metà campo, direzione anelli Sud, cercando di fare attenzione alle varie manovre che Chèvert e Morgana avrebbero certamente tentato di porre in essere per soffiargli il possesso palla, imponendosi un'andatura più veloce e fluida possibile nel tentativo di sgusciare fuori da quella che avrebbe dovuto simulare una sorta di Parkin's Pincer a due invece che a tre difensori. Nel mentre, avrebbe provato a eludere la marcatura altrui attraverso rapidi cambi di quota, alzandosi e abbassandosi imitando un moto vagamente ondulatorio, e zig-zag orizzontali. Qualora fosse riuscito nel suo intento, appena in prossimità del centrocampo avrebbe preso quota per dare inizio alla Porskoff, lasciando cadere la Scarlatta verso il basso; a quel punto, avrebbe perso quota per andare in contro al proprio partner e per avviarsi insieme verso le porte che avrebbero tentato di bucare con un nuovo tiro combinato. Anche in quell'occasione il Salazariano si sarebbe limitato a fare da spalla, senza imporsi, cercando di prestare attenzione a ogni piccolo dettaglio che potesse dargli indicazioni sulle intenzioni del compagno per poi imprimere tutta la propria forza nella conclusione verso gli anelli.
Al contrario, quando non fosse stato capace di arrivare per primo alla Pluffa, il Verdeargento avrebbe dovuto coordinarsi al meglio per affiancare l'avversario in possesso e avrebbe provato a farlo impedendogli di avvicinarsi troppo a zone di campo potenzialmente favorevoli come le Torrette o gli spalti, la cui presenza avrebbe reso complicato l'affiancamento da ambo i lati. Nella speranza che anche il proprio alleato avesse in mente qualcosa di simile, Ilay avrebbe deciso di affiancare il portatore di palla dal lato destro, cercando di approfittare della propria mancina per tentare di sottrarre più facilmente il possesso e cominciare a giocare d'attacco. Se non ci fosse riuscito, al momento giusto si sarebbe staccato dalla gabbia e si sarebbe preparato a ricevere la sfera in caduta libera dalla Porskoff, non dimenticando che anche qualcun altro avrebbe avuto lo stesso obiettivo: per cercare di arrivare per primo all'obiettivo, dunque, avrebbe sfruttato il proprio sguardo e la propria mente per cercare di prevedere il punto preciso in cui sarebbe caduta la Pluffa in modo da trovarsi esattamente dove avrebbe dovuto essere per poterla raccogliere al volo. Se ci fosse riuscito, avrebbe potuto tentare nuovamente il tiro combinato.
In caso non fosse stato bravo abbastanza, neanche in quell'occasione, si sarebbe immediatamente involato verso gli anelli Sud nell'intento di impedire ai due Cacciatori di fare goal e si sarebbe preparato a parare al meglio osservando attentamente i loro movimenti per captare qualunque segnale che potesse lasciare intendere la traiettoria del tiro combinato, per poi tuffarsi nella direzione prescelta.
 
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Jared si fermò a mezz'aria, soddisfatto delle parole della Celebrian nonostante lui e Ilay non fossero riusciti a coglierla impreparata. Dopotutto non si stavano confrontando con un pivello qualunque, ma con la giocatrice più capace della squadra così, quando il compagno incolpò scherzosamente la Capitana del loro insuccesso, Jared gli scoccò uno sguardo divertito, aggrottando le sopracciglia e arricciando il naso.

- Mmh, penso si tratti di merito, più che di colpa. Siamo due mollaccioni, oppure dei gran gentiluomini? Chi lo sa. -

Un sorriso fece capolino mentre si apprestava a raggiungere Ilay in prossimità della zona di punteggio a nord del campo. Era proprio lì, difatti, che la Capitana aveva deciso che si sarebbe svolta la successiva parte di quell'allenamento. Puntando il manico in direzione della Sparapluffe, il francese si sarebbe fermato alla giusta distanza da poter prendere parte a quella nuova contesa. Si sarebbe tenuto pronto, con i muscoli tesi sotto la divisa da Quidditch e lo sguardo proiettato al punto nel quale dal un momento all'altro avrebbe fatto capolino la Pluffa. Solo in quel momento, cercando di mantenere un solido contatto visivo con l'obbiettivo, avrebbe spronato la Nimbus a scattare in avanti, nell'esatta intersezione tra la propria traiettoria e quella che avrebbe raggiunto la Scarlatta nell'essere sparata verso l'alto.
Se fosse riuscito a raggiungere per primo la Pluffa, non avrebbe perso tempo prezioso, ma avrebbe proiettato il manico in direzione degli anelli a sud. Sapendo cosa gli altri due avrebbero tentato di fare, si sarebbe impegnato nell'impedire ad entrambi di impossessarsi del bottino prima del tempo, zig-zagando con rapidità e sperando di rendere più complicata l'impresa. Se Ilay e Morgana fossero riusciti a giungere al suo fianco, avrebbe tenuto i gomiti larghi, reggendo la Scarlatta con forza contro il costato, così da non rischiare di perderla nel tentativo di proteggerla. Una volta giunto nella zona di centrocampo, senza attendere oltre, sarebbe salito di quota tirando il manico verso il petto e preparandosi per mettere in atto la Manovra di Porskoff. Infatti, una volta essersi ritrovato più in alto rispetto ai compagni, avrebbe lasciato andare la Pluffa in un lancio verso il basso preciso e lineare, così da permettere ai due giocatori di contendersi la palla ad armi pari, senza avvantaggiare l'uno o l'altra. Avrebbe assistito alla contesa, per poi scattare in direzione del vincitore, in modo da affiancarlo e riuscire a giungere in prossimità degli anelli e tentare il tiro combinato. Così come aveva fatto precedentemente, si sarebbe lasciato guidare, coordinando il braccio opposto in modo da puntare ad uno degli anelli con quanta più precisione possibile.
Nel caso in cui non fosse riuscito a vincere la prima contesa, si sarebbe comunque attivato per marcare il giocatore uscitone vincitore. Avrebbe spronato la Nimbus a raggiungere il fianco libero di quest'ultimo, cercando di mettere in pratica un pressing coordinato assieme al giocatore all'altro capo dell'avversario, tentando di privarlo della Pluffa prima di raggiungere la prima metà del campo. Se non fossero riusciti ad appropriarsi della Scarlatta, si sarebbe comunque tenuto pronto per quella nuova contesa in corso d'opera: mantenendo ben salde le iridi chiare sulla Manovra di Porskoff messa in pratica dal possessore di Pluffa, sarebbe scattato in avanti con un colpo di reni, cercando di giungere in traiettoria per primo ed assicurarsi il bottino tra gomito e costato, prima di ripartire con rapidità in direzione sud. A quel punto, assieme al primo giocatore, avrebbe tentato di bucare gli anelli attraverso un nuovo tiro combinato, coordinandosi nei movimenti in modo che il lancio risultasse quanto più preciso e letale possibile.
Se fosse uscito sconfitto anche da quella seconda contesa, non si sarebbe perso d'animo, ma sarebbe comunque scattato in avanti a difesa degli anelli. Cercando di valutare rapidamente l'azione combinata dei compagni, si sarebbe tenuto pronto e, al momento più opportuno, avrebbe tentato una parata d'emergenza attraverso una Starfish and Stick.
Avrebbe ripetuto l'esercizio fin quando ogni Cacciatore non fosse arrivato a ricoprire ciascuna posizione, sia in attacco che in difesa.
 
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view post Posted on 29/4/2024, 16:41
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kosm

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La pioggia non aveva impedito al quartetto di portare a compimento la sequenza di movimenti, e la precisione dei compagni aveva messo Macbeth in condizione di impegnarsi sul serio. Terminati i tre giri, aveva rivolto l’attenzione al resto della squadra per farsi un’idea sugli sviluppi, prima di tornare verso la Capitana e ascoltarla con la mazza poggiata sulla spalla: per quanto stimolanti potessero essere gli esercizi tecnici, dare la caccia ai cercatori era un fondamento incapace di stancare.
Danny avrebbe iniziato a volare lungo il perimetro del campo, facendo scivolare gli occhi lungo i suoi spazi alla ricerca di una delle sfere scure liberate. Individuatane una nei pressi degli anelli sud, avrebbe tentato di raggiungerla affusolandosi sopra il manico di scopa e avrebbe controllato la posizione dei cercatori. Se fosse riuscito a raggiungere la palla di ferro per primo, l’avrebbe colpita con un Bludger Backbeat per spedirla verso la Delaware con una traiettoria filtrante, mirando ad anticipare la posizione della giocatrice basandosi sul movimento del boccino proprio in quella zona.
Indipendentemente dall’esito, avrebbe continuato la ricerca fino a individuare un secondo bolide intento a sparire e comparire dagli spazi vuoti laterali, rasoterra nella metà ovest del campo. Deciso a sfruttare l’allenamento anche per mettere alla prova la coordinazione con gli altri battitori, si rivolse a Erick.

— Erick! —

lo invitò a scendere a bassa quota verso ovest, mantenere la quota all’inseguimento del bolide e poi colpire con un movimento allineato delle braccia - Danny avrebbe utilizzato il braccio destro - con un movimento ampio ed energico per spedire il colpo in direzione di Ètienne, verso l’alto.
Desideroso di non accontentarsi, avrebbe poi ripreso quota per averne ancora. Il terzo proiettile non si sarebbe fatto attendere molto, impegnato a cadere in verticale dall’alto verso il basso, forse con l’idea di imitare la pioggia incessante. Gli occhi dell’ex-Serpeverde si sarebbero poggiati su Betrand, poco distante da lì. La 2001 lo avrebbe affiancato in una manciata di attimi, dove Danny avrebbe indicato il bolide individuato con la mazza, passando poi ad indicare la Delaware. Una sfida a colpire insieme e verso quello specifico bersaglio. Se il francese avesse acconsentito, lui avrebbe ripreso a muoversi in direzione della sfera e si sarebbe coordinato con l’altro per eseguire un altro sparo violento e preciso verso Ruby. Avrebbe lasciato al battitore la comodità di utilizzare il braccio sinistro, volendo continuare il lento processo che stava portando il suo braccio destro a diventare sempre di più equivalente a quello dominante.
Durante le varie offensive, non avrebbe abbassato la guardia nei confronti di Sugar, che sapeva sarebbe stata pronta a colpire la fazione di attacco oltre che a difendere il duo al seguito del boccino.
 
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view post Posted on 29/4/2024, 21:06
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D I R T Y H A N D S

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Dopo l'ultima Bolidata aveva ruotato la mazza un paio di volte avvicinandosi ai suoi compagni Battitori in attesa di ulteriori istruzioni. Con la mano libera aveva scoperto gli occhi portando i capelli all'indietro e, con la mancina, aveva risollevato la mazza portandola sulla spalla destra. Le istruzioni non si fecero attendere troppo e, con solo lo sguardo, cercò immediatamente i due bersagli mobili lungo il campo mentre apprendeva e memorizzava tutto ciò che avrebbe dovuto fare.
Ricevuto il via libera si sarebbe messo subito alla ricerca appiattendosi sulla sua scopa per sorvolare il campo con rapidità: aguzzata la vita e tenendo le orecchie ben aperte avrebbe potuto individuare subito una sfera di ferro alla base della Torretta Ovest di Serpeverde: caricando il più possibile la propria scopa, una volta raggiunto il Bolide, si sarebbe infiltrato nella sua traiettoria impedendogli di girare liberamente e costringendolo a viaggiare, violento, contro Ètienne dopo aver portato il braccio di poco verso il basso e poi in avanti per imprimere quanta più violenza possibile all'interno del colpo.
Pur occupandosi principalmente di buttar giù i Cercatori avrebbe mantenuto alta la guardia difendendosi da ogni possibile attacco di Sugar e cercando di rispondere in maniera rapida deviando ogni colpo o rispedendolo a lei.
Pur intento a sfrecciare lungo il campo la figura di Danny Macbeth accanto a lui non passò inosservata: lo sguardo di ghiaccio, dopo essersi focalizzato su di lui per un singolo istante, avrebbe inchiodato il Bolide puntato dal giocatore. Muovendosi con lui, dopo aver puntato la preda scelta da Macbeth, avrebbe portato il braccio sinistro indietro pronto a colpire la sfera in sincrono con il giocatore e spedirla con forza verso il Cercatore.
A seguito del boato prodotto dal colpo combinato avrebbe continuato la ricerca dei Bolidi un altro Bolide si sarebbe reso visibile per lui lungo la curva ovest: fischiando avrebbe richiamato l'attenzione di Erick e, indirizzando la mazza verso la sfera, si sarebbe mosso assieme a lui virando bruscamente nella direzione della palla. Affiancandosi all'ex Serpeverde, dopo uno scambio di sguardi più che eloquente, avrebbe portato la mazza nella mano destra per lasciare al Berg l'onore di tirare con la dominante. Coordinandosi, nel giro di pochi secondi, avrebbe unito la propria forza a quella del Battitore, facendo squadra come da ormai un bel po' di tempo, per spedire la ferrata nuovamente contro Ètienne e abbattere la difesa di Sugar.
Ancora una volta avrebbe sorvolato l'ovale, attento a ribattere i Bolidi a lui dedicati qualora ci fossero stati, e davanti l'ingresso degli spogliatoi avrebbe adocchiato un'altra palla di ferro. Questa volta Bertrand avrebbe cercato Macbeth sfrecciando in sua direzione e passandogli accanto: con un cenno del capo e la sola sinistra a reggere il manico di scopa, oltre le gambe, Bertrand avrebbe puntato la mazza in direzione del Bolide individuato e poi verso Ruby. Quindi accelerando bruscamente in avanti si sarebbe mosso per raggiungere la sfera e, sollevando il braccio destro, si sarebbe preparato a un altro colpo combinato colpendo la parte bassa della sfera lasciando a Danny quella superiore imprimendo la stessa violenza usata per tutti gli altri colpi.
Distanziandosi dal giocatore avrebbe mantenuto alta la propria difesa, ancora una volta, fino alla fine dell'esercizio.
 
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view post Posted on 30/4/2024, 10:12
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we have always been meant to burn together


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Con la mazza nella mano sinistra, Sugar avrebbe difeso i Cercatori dagli altri tre Battitori. Avrebbe cercato di intuire e anticipare le loro bolide per proteggere i Cercatori, arrivando a respingere i colpi laddove poteva. Per non rischiare di essere colpita in pieno, avrebbe cercato di rispondere deviando i bolidi piuttosto che ricevendoli con la piena forza. Avrebbe rispetto a Bertrand il suo bolide e si sarebbe tenuta pronta per continuare a proteggere i Cercatori. Avrebbe cercato un bolide per sè e colpendolo con forza lo avrebbe diretto verso Macbeth.
 
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view post Posted on 30/4/2024, 21:07
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Avere contro niente di meno che me e Xav sarebbe stato duro per chiunque, aggiungere anche Danny voleva dire dare sicuramente qualcuno in pasto al medimago, quando si diceva ricominciare con il botto

Scacciai quei pensieri e mi misi d'impegno per trovare una sfera e abbattere qualche giocatore, nel mentre la mia attenzione fu attirata da Danny che mi chiamò per un'attacco combinato. Senza farmi attendere abbassai la punta della scopa in sua direzione accelerando bruscamente e trovandomi in pochi istanti al suo fianco, con la mazza impugnata nella mano non dominante, pronto a ribattere a piena potenza cercando di non surclassarlo ne deviare la traiettoria da lui impostata. Avrei messo tutta la mia esperienza a disposizione del giocatore più giovane, ma decisamente esperto vista la traiettoria ascendente scelta per colpire Ètienne.

Tra un boato e l'altro fu il mio turno di trovare un bolide e quando lo feci ne intercettai la traiettoria e senza esitare lo scagliai con una Backbeat contro la posizione presunta di Ruby

Successivamente mi sentii chiamare da Xav, in men che non si dica spinsi la scopa verso di lui mettendomici in scia, visto il braccio da lui utilizzato mi misi in posizione per utilizzare il suo speculare, dopo tanti anni per entrambi non faceva alcuna differenza quale arto usare, eravamo letali e precisi in ogni caso e uniti potevamo facilmente staccare la testa ad un drago se avessimo voluto.
Ahimè il bersaglio non era un drago, ma questo non poteva, ne doveva, fermarmi da dare il meglio di me per supportare e stare al passo con la forza devastante di Xav, nonostante la mia esperienza il ragazzo non solo mi aveva raggiunto, ma forse era addirittura riuscito a superarmi, ma questo per me era solo uno stimolo a dare di più, sempre di più e misi tutta quella determinazione nella ribattuta. Non c'era bisogno di comunicare, ormai eravamo rodati, mi bastò osservare il suo braccio per capire chi fosse il bersaglio, così aggiustai la traiettoria del polso e scaricai tutta la forza che avevo in corpo contro Ètienne .


Di seguito mi sarei messo io nuovamente alla ricerca della rossa sfera trovandola nei pressi delle tribune nord. La inseguii superandola quando era quasi fuori l'ovale, da lì avevo una chiara visione di tutti i giocatori, ma ero lontano, ma non importava. Inspirai profondamente, strinsi entrambe le mani sull'impugnatura della mia One Shoot e senza un briciolo di esitazione colpii la sfera come se avessi voluto farla saltare in aria usando tutto il peso del mio corpo e l'accelerazione della scopa per imprimere quanta più violenza possibile e sfruttando le giunture per direzionare la sfera contro Ruby. Dentro di me speravo la evitasse o che sarebbero riusciti a proteggerla, ma nel profondo speravo di farle vedere quanto ero migliorato in quegli anni, quegli anni in cui lei non c'era stata...

Per tutto il tempo e per ogni mia ribattuta sarei stato attento ad eventuali bolidi difesi e rimandati verso di me, se fosse successo avrei evitato di infierir e inutilmente rendendo il gioco un tiro al massacro senza senso, invece avrei deviato le sfere lontano dove non avrebbero creato altri problemi
 
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view post Posted on 30/4/2024, 22:22
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Ella distrugge per ricreare


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//Allenamento concluso.
 
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