Spalti di Tassorosso

Dal momento che l'ultima partita a cui aveva partecipato dagli spalti era stata piacevole (prima che suo figlio arrivasse a rovinargliela), Evey aveva deciso di ripetere l'esperienza. Seduta sugli spalti al riparo e con un Incantesimo Impermeabile sul cappotto blu, la docente di Incantesimi si era nuovamente recata sulle tribune per sostenere il suo Apprendista, Lex Mashal, questa volta contro i Corvonero. Guardandolo sostenere la contesa, Evey applaudì con forza, tenendo gli occhi sul gioco. Non era stata una scelta facile, dal momento che tra i Corvonero giocava Desmond Tarabay, il suo Stagista Infermiere che prima era stato anche Medimago e quindi aveva un rapporto di più lunga data con lei; tuttavia, considerando la classifica di campionato, Evey riteneva che per quell'occasione il suo supporto avrebbe potuto giovare un po' più a Lex. Oltre al fatto che lei NON aveva nessuna voglia di incontrare di nuovo il suo primogenito sugli spalti.

- Forza Lex! - disse a gran voce.

Lex riuscì a impossessarsi della Pluffa contro Markus, e Evey applaudì con orgoglio. Era Tassorosso a partire con il comando del gioco, e il Caposcuola doveva realizzare in fretta la strategia successiva. Un bolide comparve da subito in favore di Desmond, che avrebbe potuto spedirlo contro Atalantino. Attenta a non perdersi le azioni sia del suo Apprendista che del suo Stagista, Evey si ritrovò a dimenticare i suoi problemi ancora una volta e a permettere che il gioco la intrattenesse con puro interesse. Alla fine, Desmond sembrò voler passare il Bolide a Nives Ivanov, mentre Lex si scagliò subito in direzione delle porte avversarie. La docente di Incantesimi rimase tesa a vedere il risultato di quelle azioni: i Cacciatori avversari sembravano intenzionati a stringersi su Lex per impedirgli l'avanzata, e il Capitano rischiava di nuovo di fronteggiarli da solo. Ma August Booth dov'era? Difatti, Markus Macallan riuscì a sottrarre la palla a Lex e a invertire la situazione mentre Booth interveniva troppo tardi. Evey sospirò, tenendo sotto controllo l'adrenalina.

Lo scontro tra i Battitori per aggiudicarsi il Bolide fu a dir poco emozionante. Evey rimase con gli occhi incollati all'azione fino a quando, in uno scontro a quattro, fortunatamente le Battitrici di Tassorosso protessero il Cercatore e spedirono il Bolide verso Nives Ivanov. Evey le applaudì, sollevata, per poi accorgersi che i Corvonero stavano puntando alle porte lasciate incustodite. Strinse le mani tra di loro, trattenendo il fiato: qualcuno sarebbe riuscito a proteggerle in tempo? Ma poi... la sfida tra i Cercatori era ufficialmente iniziata! Il boccino era apparso e sia Agnes che Atalantino si stavano prodigando per raggiungerlo.

- Le porte! Attenti alle porte! - disse tra sé e sé, affatto sicura che potesse significare qualcosa comunque con il boccino in vista.

Il suo sguardo si spostò casualmente per qualche istante sugli spalti di Corvonero. Incontrò la figura del figlio, come previsto, impegnato con la figlia di Kedavra. Aveva ignorato le sue parole ad Halloween ed era scomparso per quasi tutte le vacanze di Natale, e le sembrava di intuire il motivo. La sua espressione divenne imperscrutabile mentre si spostava ad analizzare le restanti presenze dall'altro lato, e la situazione non migliorò. Charlotte Melankholiya, signora delle pugnalate alle spalle per servire la classe maschile, era seduta poco distante da Caledon. Evey le riservò un'occhiata gelida prima di tornare a coinvolgersi con il Quidditch e con il sostegno a Tassorosso.

Evey non sapeva onestamente dove guardare. L'azione sul campo coinvolgeva tutti i giocatori presenti, dai Cercatori ai Cacciatori, e i palmi delle sue mani bruciavano dagli applausi che stava rivolgendo ai Tassorosso. Cenwyn e Mica rispondevano a Nives e a Desmond, Lex duellava con August contro Harry e Markus dopo aver ripreso il possesso Pluffa, e Atalantino si contendeva con Agnes il boccino d'oro. Con il fiato sospeso, Evey cercò di sostenerli tutti gridando i loro nomi e al contempo cercando di rimanere composta sugli spalti senza agitarsi troppo, ma la competizione in campo si trasmetteva con decisione agli spalti. Entrambe le squadre possedevano numeri e determinazione da vendere.

- Forza ragazze! Vai Lex! - gridò la docente di Incantesimi. - Vai Atalantino! -