| Il Settimanale delle Streghe diciannovesimo numero Moda, che paura!
le creature e le industrie dell'abbigliamento: gli ultimi aggiornamenti | “S carpe, borse, cappotti e accessori hanno da sempre ricoperto un ruolo importante in un armadio che si rispetti” almeno secondo quanto scritto per Modastrega dalla magi-stilista Marge Dunphy, ma ci siamo mai domandati da dove provenissero quei capi? La storia scritta da ogni singolo capo di abbigliamento è diversa, a volte tortuosa, e molti capi o accessori che frequentemente vediamo indossati per le vie, in mostra su manichini presentati alle sfilate di alta moda sono accomunati da un'origine animale. Sì, perché nel corso del tempo come ogni aspetto che ha caratterizzato la vita dell’uomo, la moda ha subìto mutamenti, miglioramenti e trasformazioni fino ad avere corpo in quello che oggi chiamiamo “stile”. La notizia che di recente ha suscitato dubbi e perplessità è stata l’apertura del nuovo negozio di pellicce a Diagon Alley: Pellicceria Wolf: un nome, una garanzia. Lo slogan “Morbide come in vita” sfoggiato in bella vista su una delle vetrine del negozio, sembra abbia trovato presto terreno fertile nelle voci della strada magica più frequentata di Londra. La signora Wolf ha gentilmente concesso un’intervista proprio a noi de Il Settimanale delle Streghe. ✧ Come si pone il suo negozio rispetto alla società di oggi, in cui la moda è sempre in continua evoluzione e alla ricerca di nuove soluzioni ecosostenibili?
Corinna Wolf : Da che mondo è mondo le pellicce sono sempre andate di moda. Le mie volpi, ci tengo a sottolineare, provengono da allevamenti certificati, crescono in un ambiente sano e le aiutiamo a fornire in maniera idonea un pelo che sia adatto al nostro mercato. L’ecosostenibilità è giusta, ma quanto possono essere vere le pellicce non naturali? Lei non avrebbe paura a indossare qualcosa che potrebbe irritare la sua pelle? Le mie pellicce sono garantite per originalità e purezza e ovviamente sono morbide come in vita. ✧ Perché consiglierebbe ai suoi clienti l'acquisto di una pelliccia?
C. W. : Ci sono e ci saranno sempre opinioni diverse, idee disparate e convinzioni opposte ma sono sicura che di una cosa siano tutte convinte: che la moda non passa mai di moda e da una moda che si rispetti ci si aspetta il meglio come, appunto, le mie pellicce. Per il resto è solo una questione di buon senso. Come per ogni cosa, suppongo. ✧ Qual è la sua opinione sulla produzione di pellicce tramite metodi alternativi?
C. W. : Premetto che amo molto le creature e non mi piace pensare al modo in cui vengano prodotte le pellicce, però è anche vero che l’ artificialità di alcuni capi può essere pericolosa sia per l’uomo che per il pianeta stesso. Pensiamo alla salvaguardia delle creature ma non ci rendiamo conto di quanto possiamo inquinare il resto. Penso che ci dovrebbe essere un sostenibile punto di incontro tra originalità e innovazione. Sul piatto della bilancia si pongono pesi come originalità ed ecosostenibilità, comparando il negozio di nuova apertura con il nuovo lancio di una linea di abbigliamento della casa di moda francese Escragot, nota al mondo magi-tessile per le sue continue innovazioni in campo stilistico. La Escragot annuncia e spiega nel dettaglio il suo modo di lavorare il tessuto, servendosi delle abilità magiche di esperti magi-sarti e magi-artigiani che, con le loro bacchette, realizzano capi a favore dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. “Un’ecosostenibilità che non dimentica nessuno, rincuorando magi-modisti, magi-ambientalisti e guardando con occhio di riguardo le Creature Magiche del nostro mondo. La moda rimarrà sempre moda, cambierà solo il modo di farla e di esporla al pubblico” , secondo le parole della stessa casa di moda. Abbiamo rivolto diverse domande al responsabile di magi-sartoria, esperto di moda e innovazioni di casa Escragot, Patrick Webner. ✧ La vostra è stata la prima casa di moda a lanciare sul mercato una linea di abbigliamento che si rifà a metodi innovativi e sostenibili a difesa delle creature. Con questo, secondo lei, potreste richiamare altre case di moda a vendere pellicce che aderiscano al metodo ecosostenibile che proponete voi?
Patrick Webner : Spero che lo facciano! In primo luogo, per accorpare tutto il mercato verso la sostenibilità per poter toccare con mano la veridicità di questo metodo e, in secondo luogo, perché con questo metodo, che ricordo si serve di esperti magi-sarti e magi-artigiani per la salvaguardia e il benessere degli animali, si rispetta proprio l’ecosistema ambientale non solo in termini animalistici ma proprio di salvaguardia dell’ambiente. Ci tengo a sottolineare, se mi permette, che le fibre non naturali abilmente lavorate dalle bacchette dei nostri sarti più esperti, vengono disperse nell’ambiente con una biodegradabilità pari al cento per cento e quindi per niente inquinante, cosa che al giorno d’oggi credo che sia di pari importanza rispetto alla salvaguardia delle specie da proteggere. ✧ In che modo il vostro metodo di sostenibilità garantisce il “massimo livello di benessere degli animali”?
P. W. : Il nostro metodo si basa su ricerche recenti ma continue. Abbiamo intere squadre di esperti in grado di monitorare costantemente la qualità di vita degli animali. La creatura non viene maltrattata, usata o sfruttata. Ci assicuriamo che il suo stile di vita sia ottimale per garantire una crescita e sviluppo di quella che sarà la sua pelliccia che verrà semplicemente tosata nelle stagioni più calde e lavorata con fibre artificiali per l’inverno. Per le pelli di Salamandra o Moke, ad esempio, ci assicuriamo che la creatura cresca e viva in un ambiente idoneo, nutrita e salvaguardata e, solo quando quest’ultima sarà passata a miglior vita ci occupiamo di lavorarne la pelle. Siamo una casa di moda ma lavoriamo per un mondo migliore. ✧ In termini di sostenibilità, quanto incide la produzione di una pelliccia naturale rispetto a una di stampo artificiale?
P. W. : Credo che il mondo magico stia facendo importanti passi avanti verso la sostenibilità e la salvaguardia del pianeta e delle creature che lo abitano. Quando indossiamo una pelliccia naturale non ci chiediamo in che modo sia stata prodotta e con quali mezzi, ma non pensiamo neanche a quanto può incidere sulla fauna dell’ambiente e, toccando la fauna, si tocca irrimediabilmente tutto l’ecosistema. Siamo in continua elaborazione di nuovi metodi di produzione che vogliono ridurre la vendita delle pellicce naturali sotto il cinque per cento e sono sicuro che, di questo passo, possiamo farcela. La discussione su questi temi negli anni ha raggiunto anche i tomi più polverosi delle biblioteche: secondo la studiosa Eleanor Pembrooke, per esempio, “L’uomo vive sulla terra da quando le creature ne hanno garantito la prosperità ed è uno di loro anche se, a volte, fatica a comprendere”; per la scrittrice Sophie Girot, invece: ”il mondo appartiene alla creatura che lo abita che ne fa il suo uso più appropriato”. Il dibattito instaurato tra queste opinioni sembra essere ripreso successivamente da Thomas Lavresky, che in uno dei suoi saggi scrive: “L’uomo ha dimenticato cosa significhi rispettare l’ambiente che lo circonda e il nostro secolo non fa altro che ricordarcelo tutti i giorni. Il fenomeno delle pellicce e pelli animali è stato al centro di tutte le polemiche ambientaliste e animaliste del mondo magico e non a partire dal secolo scorso, quando uno sguardo più approfondito alle barbarie commesse nei secoli ha riconosciuto qualche responsabilità agli autori di questo: gli uomini stessi”. A queste affermazioni sembra rispondere la stilista Eva Ramires, scrivendo, invece, che “Un codice morale non è legge scritta: l’uomo può e deve sottostare a ciò che la natura gli ha donato e se ne vuole fare alta moda, ha piena libertà di farlo”. Tanto ne hanno parlato studiosi di diversi campi sui libri, ma il dibattito sulla cautela nell'allevamento e sul trattamento delle creature non è nuovo neanche alle pagine della stampa. Il famoso negozio di animali di Diagon Alley, il Serraglio Stregato, non molto tempo fa (settembre 2023, n.d.r.) è stato al centro di diverse accuse che mettevano in dubbio le finalità dell’iniziativa A creature as a friend di cui la Proprietaria, Morgana Celebrian, è fondatrice. | sugar mandylion | eleanor corbirock |
Le fumose accuse riguardavano una beneficenza a scopo di lucro per cui tutti i sostenitori dell’iniziativa avrebbero pagato la quota per l’adozione del loro animale a distanza finanziando quella che per l’associazione S.E.R.R.A.G.L.I.A. (Soggetti EsteRRefatti Assai Guerriglieri sulle Leggi per l'Incolumità Animalesca) era una vera e propria truffa ai danni di animali protetti. La proprietaria, dopo le accuse apparse sul bollettino dell'Agenzia di Stampa Magica di settembre scorso, ha prontamente frenato le probabili maldicenze rassicurando i proprietari, i clienti e soprattutto tutte le associazioni magi-animaliste sul fatto che nessuna creatura di specie protetta fosse mai stata maltrattata per l’iniziativa citata e per il suo negozio ricordando che i galeoni degli aderenti all’iniziativa sono devoluti affinché le creature adottate abbiano il necessario per le loro cure, il loro sostentamento e la loro prosperità. A tal proposito e, a fronte degli argomenti riportati, abbiamo deciso di intervistare due streghe influenti del mondo magico, non solo aderenti all’iniziativa A creature as a friend ma anche esponenti femminili della Witches League: Eleanor Corbirock e Sugar Mandylion. ✧ Come membri della Witches’ League nonché aderenti all’iniziativa del Serraglio Stregato: A creature as a friend, cosa vi sentite di dire in merito all’apertura di un nuovo negozio di pellicce animali a Diagon Alley?
Sugar Mandylion : Mi auguro che questo nuovo negozio prenda le dovute misure per raccogliere il materiale e non far soffrire le creature a cui sottrae la pelliccia, come minimo. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un altro produttore che sottopone gli animali a torture indicibili solo per vendere qualcosa a cui non abbiamo diritto. Eleanor Corbirock : Purtroppo non sono informata sull'etica adottata dal nuovo negozio di Diagon Alley, ma per il momento posso sperare che chi sta inaugurando la bottega sappia di dover compiere delle scelte e di poter fare meglio di altre attività. Con questi presupposti non potrei che essere lieta del fatto che la più nota via dello shopping magico si sia ampliata. ✧ La casa di moda Escragot ha annunciato il lancio di una nuova linea di abbigliamento che si rifà a utilizzi più sostenibili a difesa degli animali colpiti dal mercato del lusso. Secondo voi, quindi, una moda, vintage o attuale che sia, che rispetti tutte le creature, è possibile?
S. M. : Ritengo di sì, e sarebbe auspicabile che tutte le case di moda intraprendano lo stesso percorso della Escragot. Non c'è alcun bisogno di torturare, uccidere e tormentare questi poveri animali. La soluzione più gentile c'è sempre, basterebbe tosare o pettinare con l'interesse della creatura a cuore e vederla come tale invece che una mera fonte di produzione. Questo vale per le pellicce, mentre per la pelle il discorso è diverso. A meno di non accertarsi che l'animale sia deceduto per cause naturali che non hanno a che vedere con l'uomo, non è possibile pensare a una soluzione sostenibile. L'unica via, in questo senso, sarebbe la riproduzione artificiale che imiti la pelle vera. E. C. : Sicuramente è possibile e spero che la nuova linea della Escragot ne sarà un ottimo esempio. So che dovrebbero reperire tutti i materiali della collezione in modo etico, da allevamenti che rispettino gli animali, raccogliendo per esempio solo le piume cadute naturalmente dalle creature, oppure servendosi della magia. Siamo maghi e streghe, dopotutto!. ✧ La moda, come la storia, è un ciclo continuo e, considerando che l’ecosostenibilità è un tema piuttosto recente, avete qualche commento su chi accetta di comprare capi vintage alla moda senza saperne la vera provenienza?
S. M. : Chiedere e insistere sempre per informazioni al personale o alla produzione dove si acquisti il capo. Sia per una questione di correttezza che di igiene e sanità; vi sono numerosi artigiani particolarmente abili con la bacchetta che riescono a rendere pelo di gatto randagio o, peggio, di topo, simile a quello di una volpe o di un Mooncalf E. C. : Credo che l'acquisto di capi vintage sia già una scelta positiva e prima di metterlo in dubbio mi ci soffermerei un attimo. Poi, ecco, acquistare capi in modo etico non è facile: l'industria della moda è complessa e sfaccettata e ricostruire la catena di produzione di un capo non è facile, se vintage diventa ancora più complesso. Sicuramente, informarsi e fare domande è un nostro diritto. Credo sia un po' improbabile trovare con sicurezza una pelliccia vintage che sia stata prodotta rispettando le creature, ma sicuramente è una scelta preferibile all'acquisto di una nuova di cui non si sa nulla della produzione. ✧ A fronte della nuova linea di moda annunciata dalla casa Escragot che promuove metodi innovativi e non invasivi per le creature, e che quindi propone un’alternativa alla moda dei nostri tempi, perché, secondo voi, si continua a vendere e comprare un tipo di capo di abbigliamento di origine animale, come testimonia la nuova apertura del negozio a Diagon Alley?
S. M. : Perché il cambiamento non viene quasi mai accolto con apertura mentale, e chi è abituato a questo mercato potrebbe ritrovarsi scettico davanti alla qualità offerta dal prodotto alternativo. Tuttavia, laddove un nome come quello della Escragot si presti a questi metodi innovativi, direi che possiamo fidarci che questi cambiamenti possano portare prodotti all'altezza di quelli a cui siamo abituati. Non vedo il motivo per cui non fidarsi di marche con un'esperienza pluridecennale in questo campo. E. C. : Chiaramente è una questione di gusti e di scelte personali. Spero che la casa di moda Escragot dimostri che è possibile produrre un capo di qualità eccellente, fatto per durare nel tempo, anche tramite metodi innovativi (che in caso contrario sarebbero solo deleteri). In questo modo, la responsabilità potrà ricadere su chi sceglie di acquistare una pelliccia, che a quel punto avrà modo di farlo da un produttore che rispetti le creature e potrà avere, in altre parole, una opzione di scelta etica. Parole, quelle delle due streghe, come etica, sostenibilità e sensibilità, che portano a riflettere sui diversi mutamenti a cui potremo ancora assistere per vedere collimare e non più divergere due mondi opposti che si porranno come obiettivo comune la stessa inclinazione al futuro.Una tematica che non si concluderà facilmente ma che sentirà voci contrastanti portare ancora una volta sotto le luci delle bacchette diverse opinioni e argomentazioni. Il Settimanale delle Streghe assicurerà ai suoi lettori e alle sue lettrici un costante aggiornamento. |
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✧ — Costume e Attualità — | | — di Maxìme Delacroix ⸻ ✧ |
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Il Settimanale delle Streghe Il Settimanale delle Streghe diciannovesimo numero Fiducia del Qilin: eleganza, delicatezza e umiltà
con il parere della regina dello shopping morgana celebrian | D Dopo aver chiuso le decorazioni natalizie dentro scatoloni riposti in soffitta e dopo aver lasciato alle spalle colori come il rosso Cappello di Babbo Natale e il verde Abete, il mondo magico ha avuto la possibilità di affacciarsi al nuovo anno con un colore molto diverso dall'eccentrico Magenta Zouwu che lo ha accompagnato per i dodici mesi trascorsi. L'Accademia ha scelto il Fiducia del Qilin come "Colore dell’Anno" e subito si è vista una rivoluzione nelle vetrine delle botteghe di Diagon Alley e di Hogsmeade. Non solo è aumentata la richiesta di oggetti di ogni tipo in questa tonalità, ma molti hanno anche inserito questo nuovo colore nei propri contesti personali e pubblici: numerosi magi-stilisti si sono lasciati ispirare da esso, i negozianti lo hanno inserito nelle vetrine per catturare l’attenzione dei passanti, le riviste di moda ne parlano (e potevamo noi non farlo?!). L’attenzione crescente sulla cromia ha dato vita a un vero e proprio fenomeno anche grazie all'iniziativa a cui è stata abbinata questa particolare tonalità di bronzo. Presentando la cromia e ciò da cui essa prende ispirazione, infatti, l'Accademia ha suggerito che scambiarsi un oggetto di qualunque valore ma di questo particolare colore renderebbe il significato del dono decisamente più profondo e rafforzerebbe il legame di fiducia fra le due parti coinvolte. Gli echi di questo messaggio hanno ben presto raggiunto le vie principali dello shopping magico, dove le botteghe hanno assistito a un affaccendarsi di persone alla ricerca di regali di ogni tipo con questo tipo di sfumatura, pronte a scambiarsi doni in segno di amicizia, amore e rispetto. Marisa Oswald, Direttrice dell'Accademia, dopo aver descritto il Fiducia del Qilin come "una cromia brillante, che nasconde posatezza ed eleganza e rievoca segreti e leggende millenarie, con delicatezza e umiltà. […] La sfumatura esatta del tè che berrebbero insieme due amiche di lunga data, rincontrandosi ogni pomeriggio alle cinque in punto", ha anche risposto alla curiosità della redazione de Il Settimanale delle Streghe. Il Fiducia del Qilin è diventato in pochissimo tempo un colore estremamente richiesto e desiderato. Come mai avete scelto proprio questo colore, così diverso dal Magenta Zouwu, e come mai proprio questo nome così particolare? Marisa Oswald: Scegliere ogni anno un colore da immettere in ogni campo del mondo magico non è facile, dobbiamo basarci non solo sulle personali preferenze ma anche sui cambiamenti della moda e sulle innovazioni dell'anno precedente che ci possono aiutare a fare una specie di previsione per il futuro. Quest'anno abbiamo puntato sull'eleganza, su un colore tenue nettamente in contrasto con l'eccentricità del Magenta Zouwu dell'anno precedente, facendoci ispirare dal manto del Qilin, da cui deriva il nome. Oltre a trovare questa sfumatura fra i colori di questo raro animale, ci siamo lasciati ispirare dalla sua finezza, da quel portamento dolce e umile che abbiamo cercato di ricreare nel colore scelto. Dall'iniziativa che avete creato suggerendo lo scambio di doni del colore Fiducia del Qilin l'Accademia ha avuto molta pubblicità positiva. Com'è nata l'idea? M. O.: Devo ammettere che non ci aspettavamo questo immediato successo, ma non posso negare che mi fa molto piacere che le persone abbiano apprezzato questa scelta e l'abbiano capita. Regalare un oggetto a qualcuno, di qualunque tipo o valore, dovrebbe essere una delle più belle dimostrazioni d'amore, ovviamente non solo amore fra partner, quindi abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa per far capire alle persone che non bisogna per forza aspettare una ricorrenza particolare per scambiarsi un dono, che un regalo inaspettato può davvero far diventare un rapporto vero ancora più saldo. Ovviamente la pubblicità che l'Accademia ha ricevuto è solo positiva perché ci aiuterà ancora di più a diffondere questo messaggio di altruismo alla base del Fiducia del Qilin. Lei era parte della commissione che si è occupata della scelta del Colore dell'Anno. Quando l'Accademia ha scelto questo colore che impieghi ha immaginato per esso nella vita di tutti i giorni? Come consiglia di abbinarlo al meglio? M. O.: Essendo un colore tenue non a tutti può piacere, ma lo abbiamo immaginato molto facile da abbinare, quindi che si possa facilmente trovare nelle case o nelle botteghe di maghi e di streghe... ma anche sfruttare come colore di base nell'abbigliamento su cui si può costruire un intero outfit colorato. Il mio consiglio è di abbinarlo con colori freddi e brillanti come il verde o l'azzurro. Per un look più audace io consiglierei un viola profondo, invece per chi vuole andare sul sicuro consiglio sempre un tono su tono con le molteplici sfumature del marrone.Secondo la rivista Modastrega i magi-stilisti sarebbero già pronti a lanciare delle nuove collezioni basate solo sul Fiducia del Qilin. Si concentreranno molto più sul tentare di far indossare agli appassionati di moda dei pantaloni, delle maglie, dei vestiti ma soprattutto dei mantelli in questa tinta e meno sugli accessori sgargianti, in contrasto con la sfumatura tenue di quest'anno. Il magi-stilista Albert Rogers ha già anticipato l'uscita della sua nuova e inaspettata collezione di mantelli color Fiducia del Qilin, impreziositi da vivaci ricami con colorazioni che andranno dal verde veronese allo zaffiro, proprio come la Direttrice Marisa Oswald aveva suggerito. Alcuni mesi fa l'associazione CONSUMO (Compratori d'Ogni Ninnolo Stagionale Uniti nel Manifestare Opulenza) ha lanciato una sfida, in collaborazione con la Sindaca di Hogsmeade: il mago o la strega che avrebbe comprato più regali di Natale avrebbe ricevuto la corona di Re o Regina dello Shopping di Hogsmeade e Diagon Alley. La corona piena di rubini e smeraldi intagliati a formare galeoni, falci e zellini è stata acquistata a un'asta di una camera blindata alla Gringott. Essa, oltre al valore economico, avrebbe anche un certo valore storico, poiché si pensa sia appartenuta a Re Oblamovsk, un capoclan dei Giganti che terrorizzò l'Europa dell'Est nel Terzo Secolo. | Se da un lato questa sfida ha entusiasmato molto le streghe e i maghi che hanno voluto partecipare per contribuire all'economia magica, dall'altro alcune opinioni negative sono giunte da storici e politici. Un portavoce dell'Ufficio del Sottosegretario Anziano all'Economia avrebbe dichiarato che "Le feste di Natale sono la Pozione al Tornasole dell'andamento economico dell'intero anno: chi non compra a Natale è responsabile della crisi" e, nonostante sia stata chiesta una smentita al Sottosegretario Anziano all'Economia Miles Julius Pike, dal Ministero della Magia c'è stato assoluto silenzio. Lo Storico della Magia Harold Percy, insieme all'associazione "La Storia siamo noi", impegnata nella raccolta di cimeli antichi da restaurare e da donare alla comunità magica, ha raccolto le firme per una petizione contro la CONSUMO, dichiarando: "È un vero scempio che un oggetto di una tale importanza storica venga usato per una motivazione così futile come lo shopping, noi dell'associazione chiediamo l'immediata restituzione della Corona agli eventuali eredi o ad un ente che potrà studiarne la provenienza e conservarla come dovrebbe essere fatto". D'altra parte Margaret Hope, la rappresentante dell'associazione dei consumatori, dichiara: "Quella dell'associazione CONSUMO è stata una bellissima iniziativa, che ha aiutato l'economia dei negozianti di Diagon Alley e di Hogsmeade... e se per ottenere questo riscontro positivo bisogna mettere in palio una corona di grande valore ma che fino a poco tempo fa era stata abbandonata in una camera blindata dal proprietario sconosciuto, allora ben venga questo tipo di sfruttamento mediatico". Alla fine Morgana Celebrian, con il numero di acquisti natalizi più alto rispetto agli altri partecipanti, ha vinto il titolo di Regina dello Shopping e la corona, per almeno un anno, quindi la redazione de Il Settimanale delle Streghe ha deciso di intervistarla in merito alla scelta del nuovo Colore dell'Anno, perché chi meglio di lei potrebbe suggerire a quali doni abbinare il Fiducia del Qilin? Se scambiarsi un regalo di questo colore potrebbe imprimere al gesto un significato profondo, rafforzando affetti e fiducia, allora l'autorevole opinione della Regina dello Shopping non può che aggiungere un calderone traboccante di stile! È stata decretata Regina dello Shopping grazie agli innumerevoli acquisti che ha fatto sotto il periodo natalizio, quindi questo le dà una certa influenza in questo campo. Cosa ne pensa della scelta del Fiducia del Qilin come Colore dell'Anno? È un colore che le piace? Morgana Celebrian: Le sfumature che lo compongono non sono tra le mie preferite, devo essere sincera. Il colore dei miei capelli non va molto d'accordo con pantoni tenui come il rosa, l'arancione o il giallo, quindi non lo indosserei, ma valorizzerà sicuramente carnagioni più olivastre della mia. Tra l'altro anche il Colore dell'Anno scelto dai babbani racchiude note di arancione chiaro e rosa corallo, sa? Dovrebbe chiamarsi Peach Fuzz. Secondo lei in che modo si potrebbe usare questo particolare colore? Con quali regali lo vedrebbe meglio? M. C.: Potrebbe essere sicuramente interessante utilizzarlo per le pareti di casa, le renderebbe luminose come un comunissimo bianco o grigio chiaro ma dando sicuramente più vitalità all'ambiente. Immagino un abito per un pranzo primaverile o una camicia che spezzi la monotonia di un completo formale, magari anche un foulard o una cravatta, qualche gioiello con cui inaugurare la stagione più calda in arrivo, oppure un set da tè o una custodia per macchina fotografica. L'anno nuovo porta con sé molteplici occasioni di festa, la Regina dello Shopping può dare qualche consiglio ai lettori e alle lettrici su quale sarebbe il regalo più adatto da fare durante ogni tipo di festività? M. C.: Non credo che i regali debbano essere adatti alla festività, ma semplicemente alla persona alla quale sono destinati. Ci sono ricorrenze che sono famose per doni particolari, come ad esempio San Valentino e i classici fiori con cioccolatini, ma nessuno vieta di regalarli anche a Natale se il destinatario ne è un amante. Quindi l'unico consiglio che mi sento di dare è quello di pensare semplicemente al destinatario del regalo e scegliere qualcosa che sia studiato per lui, o per lei, sulla base di un suo hobby, di una sua passione o di qualsiasi dettaglio anche minimo di cui si è a conoscenza. Lo renderà un gesto sicuramente più sentito.Dalle parole di Morgana Celebrian si può evincere che non conta tanto il dono in sé, non conta la ricorrenza, ma sono le motivazioni dietro a un pensiero a valere più di ogni altra cosa, per le emozioni che suggerisono. Il Fiducia del Qilin, dalle parole di Marisa Oswald, vuole trasmettere posatezza ed eleganza ma anche delicatezza e umiltà, cercando di dare al nuovo anno una svolta diversa, in un certo senso più raffinata. Ci siamo addentrati fra le tinte bronzee di questo colore raccontando ogni sfumatura ai lettori e alle lettrici de Il Settimanale delle Streghe, con la speranza che il nuovo Colore dell'Anno possa aiutare a consolidare i rapporti e a dare una mano all'economia magica, perché no? |
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✧ — Costume e Attualità — | | — di Desmond Tarabayy ⸻ ✧ |
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