Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

L'essenziale, Privata

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view post Posted on 24/3/2024, 17:56
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Quel Sabato mattina Javier si era svegliato veramente allegro perché aveva pianificato una passeggiata con sua madre in quel di Hogsmeade e, con esattezza, a Mielandia dietro proposta di quest'ultima. In realtà Javier aveva provato anche a fare dell'altro, ma siccome non sapeva se quella sua idea fosse stata buona né se si sarebbe realizzata, preferì focalizzarsi solamente su ciò che sarebbe stato certo: lui e sua madre avrebbero trascorso del tempo insieme, cosa che non facevano da tanto tempo ormai, ma di cui avevano sicuramente bisogno. Almeno, Javi pensava che sarebbe stata una buona idea passare del tempo in sua compagnia, perché entrambi ne avrebbero avuto bisogno. Lui a Hogwarts stava facendo tante esperienze nuove e sua madre avrebbe potuto sentirsi un po' più sola visto che non lo aveva più attorno come una volta. Inoltre non sapeva quanto passasse del tempo insieme al fratello che, in quel periodo, era sicuramente preso dalla sua fiamma super segreta. Quindi doveva essere Javier a pensare a loro madre e ad assicurarsi che stesse bene.
Per comodità le disse di vedersi direttamente dentro Mielandia, in modo tale che fosse stata libera di raggiungerlo direttamente da High Street se per caso fosse stata lì.
«Buongiorno! Guardo in giro, aspetto una persona e poi arrivo!»
Disse rivolgendosi a chi sarebbe stato dietro il bancone del negozio, per poi iniziare a guardarsi intorno per scegliere qualche buon dolcetto da gustare. Sarebbe stata l'ennesima occasione per festeggiare la sua spilla, cosa di cui sua madre si era anche detta molto orgogliosa, facendo impettire di riflesso lo stesso Javi. E suo padre? Sarebbe stato altrettanto fiero? Era una domanda che non poteva che porsi, dato che a lui non aveva parlato ancora della sua spilla nel gufo che gli aveva inviato. Be', probabilmente anche lui si sarebbe accodato a quella felicità generale o almeno era quello che Javier desiderava immaginare. A tal proposito si guardò intorno non solo per cercare il dolce migliore, ma per capire se nel negozio ci fossero anche altri clienti di sua conoscenza.
 
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view post Posted on 26/3/2024, 09:23
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Ella distrugge per ricreare


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La produzione di dolci per Pasqua aveva cominciato ad appiccicarle addosso più odore di cioccolato del solito e Morgana, per quanto lo zucchero le piacesse, era stata costretta a organizzare un dettagliato piano di cambio indumenti affinché non si trascinasse puntualmente a casa un aroma tanto persistente da diventare nauseabondo. Ecco che quel sabato mattina, quindi, l'Aiutante aveva messo piede nella bottega di proprietà di Sesy con indosso un lungo abito color salvia ma se n'era portato dietro un altro di un'intensa tonalità di viola; al termine del turno avrebbe dovuto fare un salto al Settimanale delle Streghe e avrebbe volentieri evitato di andarsene in giro come un uovo di Pasqua vivente.
Riflessioni superficiali quelle che affollavano quasi piacevolmente – rispetto a quanto lo faceva di solito – le tempie della Babbanologa, con un cesto ricolmo di confezioni di Travestelle da sistemare in vetrina non aveva quasi fatto caso all'ingresso del minore del Fedoryen. Il trillo della campanella appesa all'ingresso, poi, aveva fatto il suo lavoro e l'ex-Serpeverde s'era ridestata in tempo per accoglierlo direttamente all'entrata, lì dove si trovava per organizzare la composizione pasquale a dare sull'esterno.
«Benvenuto signor Fedoryen, faccia pure. - Gli scaffali di Mielandia erano a disposizione della clientela anche solo per curiosità. - Le posso consigliare di dare già un'occhiata al Listino Prezzi? Trova disponibili anche i prodotti pasquali.» Appellò quindi una copia del catalogo dal bancone e gliela porse prima di tornare a maledire il cestino decorato a tema che proprio non ne voleva sapere di stare nella posizione obliqua in cui Morgana pretendeva di sistemarlo affinché sembrasse che le confezioni di caramelle cascassero dal suo interno.
 
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view post Posted on 17/4/2024, 19:09
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Il fatto che suo figlio fosse stato eletto prima a Studente Promessa e poi a Prefetto le aveva dipinto il sorriso sul volto per una settimana intera. Evey si era data appuntamento con Javier e aveva tutta l'intenzione di premiarlo per quegli eccezionali traguardi, a cui continuavano ad accumularsi votazioni massime. Lei non era mai stata Studentessa Promessa, in quanto lo studio era stato sempre l'ultimo dei suoi pensieri. No, il primo posto in quella classifica era stato occupato da Jelonek gìà all'epoca; Evey desiderò aver dedicato alla sua carriera scolastica più attenzione invece di gettarla al vento per dedicare la sua completa attenzione al marito. Era lieta che Javier non stesse compiendo gli stessi errori e che, anzi, conquistava Hogwarts un trofeo alla volta. Nonostante la Casa sbagliata, il suo secondogenito portava lustro alla sua famiglia e al proprio futuro, a differenza di Caledon. Caledon doveva essere stato assorbito dai propri ormoni e da colei a cui ne aveva dato il comando, considerato il suo imbarazzante declino della sua carriera scolastica. Preferì non pensarci e allontanare quel pensiero.
Il prossimo passo per Javier sarebbe stato un Corso Pupillo degno di chiamarsi tale, e Evey sperava di essere proprio lei a sceglierlo.

- Ciao tesoro. -

Gli sorrise, aprendo le labbra in uno dei pochi sorrisi genuini che si concedeva negli ultimi tempi. Erano sempre e solo per Javier.
Lo strinse in un abbraccio delicato, accarezzandogli i capelli scuri e tenendolo stretto per qualche secondo più del necessario. Non avrebbe ricevuto lo stesso affetto da Jelonek o da Caledon, il primo smarrito nelle proprie paure e il secondo troppo impegnato a odiare tutta la sua famiglia per nessun motivo al mondo. Solo Javier le dava pace, quella che avrebbe solo potuto accumulare prima che venissero a prenderla per farla sparire in prigione. E Evey ne avrebbe fatto tesoro, imprimendosela nella memoria insieme all'orgoglio per quello che Javier stava conquistando.
Sciolse l'abbraccio continuando a sorridere, prendendo il viso del figlio tra le dita con delicatezza. Il tempo stava passando anche per lui, donandogli una statura e una corporatura che promettevano di imitare quelle del padre e del fratello. Evey si sentì mancare al pensiero di riuscire a sollevarlo e a tenerlo per ore quand'era più piccolo.

- Studente Promessa e Prefetto. - disse, ammirata. - Ho anche visto i tuoi voti nelle ultime esposizioni: ben fatto. Ordina tutto quello che vuoi, festeggiamo. -

Gi baciò piano la fronte per poi rivolgersi a Morgana e ordinare dal listino di Mielandia.

- Salve, miss Celebrian. Io prendo un Cauldron Cakes e un Expectus Calidus Patronus alla nocciola per favore. Possiamo consumare al piano superiore? -

In attesa del responso di Morgana, Evey cominciò a preparare il denaro trafficando con la sua borsetta color blu scuro.
 
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view post Posted on 26/4/2024, 16:16
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Quando vide arrivare sua madre, sulle labbra di Javier comparve un sorriso spontaneamente allegro e le gambe lo portarono dritto verso di lei, come attratto da una calamita. Finalmente eccola lì, finalmente eccola sorridere! Javi l'abbracciò a sua volta, felice dell'amore che trasudava da quell'abbraccio e di cui era fiero ogni giorno, perché pensava che non tutti fossero così fortunati di poterne godere, persino coloro che lo avevano a portata di mano ma lo davano per scontato.
«Ciao mamma!»
La salutò con entusiasmo, sentendosi fiero di se stesso quando Evey nominò uno per uno tutti i suoi risultati, dalle nomine ottenute agli ultimi voti che aveva ricevuto in quell'ultimo periodo. Ogni volta che li aveva visti affiancati al suo nome non aveva potuto fare a meno di pensare alle reazioni di sua madre e adesso era veramente felice di poterle vedere di persona. Lui ne era stato sempre felice, ma condividere quella contentezza con chi lo voleva bene era davvero il massimo che potesse desiderare.
«Ti ringrazio mamma, ne sono davvero felice, sai! Fa un bell'effetto!»
Ammise il ragazzino senza troppa vergogna, riconoscendo di essersi sentito bene a seguito di tutto ciò che aveva ottenuto. Quando aveva sbagliato, mesi prima, aveva provato anche cosa significasse venire rimproverato e rischiare di finire in punizione, ma adesso pensava di riessersi messo in carreggiata e probabilmente quell'iniziale sgarro era ormai dimenticato, anche se lui personalmente lo avrebbe tenuto come monito.
«Io prendo quattro cioccorane con l'album! E anche due Cauldron Cakes, una Zucca al cioccolato bianco e una confezione di Chocoballs!
Javi sentì di sbrizzarrirsi con le sue ordinazioni, avrebbe fatto una scorpacciata di dolci, ma siccome era stato praticamente autorizzato da sua madre non si sentì minimamente in colpa. Poi l'idea di mangiare al piano di sopra era davvero fantastica e il sorriso di Javier si allargò ancora di più.
«Dovremmo festeggiare più spesso, non trovi mamma? Sarebbe bello farlo anche con Cal e papà...»
Javier la buttò lì facendo spallucce, giusto perché non gli sarebbe mai dispiaciuto il sogno della classica "famiglia felice" che si vedeva su certe foto dei giornali, però era consapevole che non fosse mai facile come si vedeva in quelle figure.
«Però, va benissimo anche così. È una cosa più...nostra!»
Aggiunse il ragazzino per far capire alla madre che comunque non si lamentava affatto di essere solo con lei, anzi riusciva ad apprezzarlo prendendola come una cosa speciale riservata solo a loro due. Ed era bellissimo anche così!
 
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