| Quando vide arrivare sua madre, sulle labbra di Javier comparve un sorriso spontaneamente allegro e le gambe lo portarono dritto verso di lei, come attratto da una calamita. Finalmente eccola lì, finalmente eccola sorridere! Javi l'abbracciò a sua volta, felice dell'amore che trasudava da quell'abbraccio e di cui era fiero ogni giorno, perché pensava che non tutti fossero così fortunati di poterne godere, persino coloro che lo avevano a portata di mano ma lo davano per scontato. «Ciao mamma!» La salutò con entusiasmo, sentendosi fiero di se stesso quando Evey nominò uno per uno tutti i suoi risultati, dalle nomine ottenute agli ultimi voti che aveva ricevuto in quell'ultimo periodo. Ogni volta che li aveva visti affiancati al suo nome non aveva potuto fare a meno di pensare alle reazioni di sua madre e adesso era veramente felice di poterle vedere di persona. Lui ne era stato sempre felice, ma condividere quella contentezza con chi lo voleva bene era davvero il massimo che potesse desiderare. «Ti ringrazio mamma, ne sono davvero felice, sai! Fa un bell'effetto!» Ammise il ragazzino senza troppa vergogna, riconoscendo di essersi sentito bene a seguito di tutto ciò che aveva ottenuto. Quando aveva sbagliato, mesi prima, aveva provato anche cosa significasse venire rimproverato e rischiare di finire in punizione, ma adesso pensava di riessersi messo in carreggiata e probabilmente quell'iniziale sgarro era ormai dimenticato, anche se lui personalmente lo avrebbe tenuto come monito. «Io prendo quattro cioccorane con l'album! E anche due Cauldron Cakes, una Zucca al cioccolato bianco e una confezione di Chocoballs! Javi sentì di sbrizzarrirsi con le sue ordinazioni, avrebbe fatto una scorpacciata di dolci, ma siccome era stato praticamente autorizzato da sua madre non si sentì minimamente in colpa. Poi l'idea di mangiare al piano di sopra era davvero fantastica e il sorriso di Javier si allargò ancora di più. «Dovremmo festeggiare più spesso, non trovi mamma? Sarebbe bello farlo anche con Cal e papà...» Javier la buttò lì facendo spallucce, giusto perché non gli sarebbe mai dispiaciuto il sogno della classica "famiglia felice" che si vedeva su certe foto dei giornali, però era consapevole che non fosse mai facile come si vedeva in quelle figure. «Però, va benissimo anche così. È una cosa più...nostra!» Aggiunse il ragazzino per far capire alla madre che comunque non si lamentava affatto di essere solo con lei, anzi riusciva ad apprezzarlo prendendola come una cosa speciale riservata solo a loro due. Ed era bellissimo anche così!
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