| Il periodo invernale era il peggiore che potesse capitare per tenere le lezioni all'aperto. I piedi, fintanto che si rimaneva a terra, erano costantemente immersi nel fango; la pioggia era una fastidiosa seccatura e il freddo costringeva a sfregarsi continuamente le mani o a riscaldarle con il proprio alito. I professori delle altre materie non capivano quanto fossero fortunati ad avere un'aula calda e dei vestiti asciutti. Eustass aveva sperato che il tempo fosse stato più clemente dopo la partita disputata nel fine settimana, ma le sue preghiere non erano state ascoltate. La temperatura non era migliorata e il campo era diventato sempre più una grossa pozzanghera marrone in cui ogni passo poteva essere fatale. Ogni anno c'era sempre qualche sfortunato che finiva per scivolare e macchiarsi completamente la divisa di fango. Con indosso il suo consueto pastrano bianco crema che gli arrivava fino alle caviglie, il Vice-Preside attendeva con una pazienza quasi non sua l'arrivo degli studenti. Fin da subito l'uomo aveva scartato la possibilità di tenere almeno la parte teorica nell'ampio sgabuzzino che fungeva da aula: ogni suo intervento era sempre seguito da una parte pratica, e far entrare e uscire per più volte i ragazzi avrebbe protratto la lezione oltre la scadenza prevista. Gli alunni avrebbero dovuto sopportare, in silenzio, quella tortura. Ai piedi di Eustass erano presenti dei Bolidi legati ai bauli, dei Boccini d'Oro svolazzanti imprigionati in una gabbia, delle mazze, le scope in dotazione della scuola - per tutti coloro che ne fossero stati sprovvisti - ma nessuna Pluffa. Il saccone in cui erano di solito conservate, infatti, era tristemente vuoto. Il motivo? Presto detto. Ad aguzzare bene la vista - qualcosa che qualsiasi buon Cercatore non avrebbe avuto difficoltà a fare - si poteva notare che le sfere scarlatte erano disseminate su tutti gli spalti, dai seggioli ai gradini, dai tetti fino ai soffitti. Un caos senza eguali, causato da qualcuno che non aveva nessun rispetto per le lezioni del docente di Volo. Chi si poteva nascondere dietro quella malefatta? I sospettati erano pochi, ma Eustass avrebbe scommesso gran parte del suo conto alla Gringott che quell'opera fosse stata compiuta da Pix. Il Poltergeist, quel giro, doveva aver deciso di prendere lui di mira, e durante la notte aveva dato sfogo alla sua creatività spargendo le Pluffe intorno al campo. Nessuna combriccola di studenti avrebbe potuto fare quel disastro in così poco tempo e senza essere notati da nessuno. Il malumore del Responsabile di Serpeverde era dovuto anche a quello. Vedere quello scempio appena arrivato al campo lo aveva messo di cattivo umore, tanto da fargli considerare per qualche istante l'idea di rimandare la lezione fino a quando non si fosse calmato con una buona tazza di camomilla e una barretta di cioccolato al latte. Dopo averci riflettuto, però, gli era venuta una nuova idea. Quando il grosso della classe si fu presentata al suo cospetto, Eustass attirò la loro attenzione e disse: "Qualcuno ha avuto la brillante idea di disseminare gli spalti delle Pluffe che useremo oggi. Dato che non mi va di spaccarmi la schiena per la scemenza di qualche povero idiota, ora sarete voi a riportarle indietro" disse, tamburellando le mani incrociate sui fianchi, "Dieci punti per ogni Pluffa che metterete nel sacco, il vincitore avrà un punto extra sulla valutazione finale del compito. Forza, andate!"
//La raccolta delle Pluffe deve essere autodeterminata. Una sola Pluffa per post. Non c'è limite al numero di post, ma non possono essere raggruppati in uno soltanto. La scadenza è fino al mio prossimo messaggio.
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