Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

08/02/2024 - XXII Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure

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view post Posted on 8/2/2024, 19:08
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L'aria di quella mattina era frizzantina; c'era freddo, ma non rigido al punto da dar fastidio. Quando poi si entrava nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure la temperatura diventava ancora più piacevole: un tepore confortante si sprigionava dai camini e sembrava che gli stessi banchi l'avessero assorbito per rendere più comoda la permanenza degli studenti che in quelle ore si sarebbero fermati lì per assistere alla lezione.
Tra le file di banchi e la cattedra era stato creato uno spazio abbastanza largo, non perché la professoressa Riddle volesse porre una certa distanza tra lei e gli studenti, ma perché prevedeva che sarebbe stata fattibile qualche utile esercitazione quel giorno.
In piedi accanto alla cattedra, attese che gli studenti arrivassero e prendessero posto, salutandoli e poi ricambiandoli, per poi aspettare che anche l'ultimo prendesse posto per chiudere la porta e decretare l'inizio della lezione.
"Buongiorno a tutti e bentrovati!"
Iniziò per rompere il ghiaccio separandosi dalla cattedra e avvicinandosi alla prima fila di banchi in pochi passi, così da osservare i presenti con maggiore attenzione. Sperava davvero che tutti fossero concentrati fin dall'inizio su quella lezione, dato che quel che avrebbero trattato sarebbe stato di buona utilità a ognuno di loro almeno in un paio di occasioni. Prima di pensare all'argomento della lezione, però, come sempre avrebbe cercato di riattivare le menti che ancora non si erano svegliate del tutto dal sonno mattutino mediante il ripasso di rito.
"Chi ha voglia di ricordare ai compagni di cosa abbiamo parlato nelle ultime due lezioni? Durante l'ultima l'argomento è stato il Malocchio, mentre nella penultima abbiamo parlato di Detector Oscuri. Dunque vorrei che quattro di voi, dopo aver alzato la mano, riassumessero il contenuto di queste lezioni, quindi due studenti illustreranno il Malocchio, gli altri due l'argomento restante. Siate esaustivi, così da aiutare i compagni a ricordare i concetti fondamentali. Chi saprà riassumere al meglio questi argomenti potrà guadagnare fino a venticinque punti!"
Dunque la parola andava fin da subito agli studenti, che avrebbero potuto accendersi e misurarsi con la materia fin dalle prime battute. Quanto ricordavano studenti e studentesse di ciò che era stato trattato in passato? E quanto avrebbero memorizzato in vista dei tanto sospirati e agognati esami?


//Le porte dell'aula sono chiuse.
Eventuali ritardi verranno puniti con sottrazione di punti.

Sono attesi un totale di quattro interventi per la domanda attualmente posta e dovranno essere divisi tra malocchio e detector oscuri. Eventuali interventi in surplus non verranno considerati.
Per rispondere potrete autodeterminare che la professoressa vi ha dato il permesso di parlare dopo aver alzato la mano.

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Edited by Irvine B. Dolus - 8/2/2024, 23:41
 
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view post Posted on 8/2/2024, 19:30
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Amelia si era diligentemente preparata per la lezione di Difesa contro le Arti Oscure e, quando il momento giusto arrivò, era pronta. Tenendo una piuma di arao macao tra le dita, notò la docente avvicinarsi ai primi banchi, dove era seduta. La professoressa iniziò la lezione con un ripasso generale, chiedendo a chi volesse di ricordare agli altri compagni gli argomenti trattati nelle lezioni precedenti. La Jefferson avrebbe alzato la mano sinistra, aspettando il consenso della docente prima di parlare. Qualora l'avesse ottenuto, Amelia cominciò a esporre con attenzione: «Mi chiamo Amelia Jefferson e appartengo alla Casa Grifondoro. Desidero approfondire l'argomento del Malocchio, trattato nell'ultima lezione. Questa forma di magia può scatenare una vasta gamma di effetti, articolati in tre categorie fondamentali: fisici, psichici e materiali. Gli effetti fisici coinvolgono il corpo, spaziando dalla semplice stanchezza a malattie che possono risultare fatali. Nel contempo, gli effetti psichici riguardano l'insorgere immotivato di atteggiamenti negativi, quali pessimismo, pigrizia e persino la comparsa di fobie. Gli effetti materiali comprendono eventi negativi al di fuori delle sfere fisiche e psichiche, come la perdita di oggetti o la commissione di errori. Nell'ultima lezione sul Malocchio, abbiamo esplorato la suddivisione di questa magia in due categorie principali basate sulla durata. Il Malocchio Base ha effetti immediati che perdurano da pochi minuti a un massimo di ventiquattro ore, mentre il Malocchio Avanzato persiste per periodi più prolungati ed è lanciato con regolarità. Questa distinzione è fondamentale per comprendere l'ampiezza temporale dei suoi effetti. Un altro aspetto cruciale del Malocchio riguarda i danni provocati, suddividendoli in Malocchio Benigno e Malocchio Maligno. Nel Malocchio Benigno, gli effetti sono fastidi o dispetti di poco conto, mentre nel Malocchio Maligno, gli effetti sono chiaramente negativi e nocivi. Questa categorizzazione ci consente di valutare la gravità delle conseguenze del Malocchio. Infine, abbiamo esaminato le conseguenze del Malocchio attraverso la ripartizione di Anita Williams, distinguendo tra Malocchio Reversibile e Malocchio Irreversibile. Nel primo caso, le conseguenze possono essere completamente annullate, mentre nel secondo, non è possibile tornare alle condizioni pre-Malocchio. Questa categorizzazione aggiuntiva fornisce una prospettiva importante sulle possibili ripercussioni a lungo termine di questa forma di maleficio. In conclusione, la comprensione delle diverse dimensioni del Malocchio, dalla durata ai danni e alle conseguenze, ci offre un quadro completo per affrontare questa antica forma di magia. La ripartizione di Anita Williams costituisce un utile strumento per valutare la gravità del Malocchio e determinare la giusta risposta e punizione, quando necessario.» Concludendo, la Grifondoro sperava che la sua risposta fosse adeguata, respirando leggermente prima di ascoltare le eventuali risposte degli altri compagni. La sua ambizione di portare venticinque punti alla sua nobile casa era palpabile mentre attese con ansia il verdetto della docente.
 
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view post Posted on 8/2/2024, 19:55
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Un piccolo sbadiglio uscì dalla bocca di Desmond mentre era in attesa della lezione nella classe di Difesa contro le Arti Oscure che oramai era diventata leggermente più familiare visto che oltre le lezioni ci veniva per studiare e aveva partecipato anche al Club dei Duellanti che stava proseguendo abbastanza egregiamente.
Una volta che la professoressa diede inizio al ripasso non poté fare a meno di alzare la mano. Quando la docente gli diede la parola allora parlò.
Professoressa sono Desmond Tarabay della casa dei Corvonero. Vorrei parlare dei Detector Oscuri. Essi infatti sono degli oggetti magici che possono aiutare Streghe e Maghi nella ricerca di incantesimi o maghi oscuri, maledizioni e tutto ciò che riguarda la magia oscura infatti questi oggetti vengono spesso utilizzati in ambito di pubblica sicurezza, tipo al Ministero della Magia o a Hogwarts, o anche durante degli eventi magici molto importanti. Ogni Detector Oscuro deve avere due caratteristiche: La Calibratura e la Sensibilità.
Continuò a parlare cercando di non dilungarsi ma comunque di dire tutto ciò che serviva.
La Calibratura è la capacità dello strumento di riconoscere un oggetto e una persona più o meno "buona". Ogni Detector può essere calibrato in base alla scala di Simon che va da uno a dieci, dove uno si riferisce a un mago o un oggetto per niente pericoloso e ovviamente con dieci si riferisce a un mago o un oggetto molto pericoloso. La sensibilità invece serve a ricercare con esattezza la provenienza della fonte della magia oscura. I Detector più sensibili riusciranno a restringere io raggio dell'area d'individuazione portandoci dei risultati molto precisi, invece quelli meno sensibili ci potranno dare delle indicazioni valide ma molto vaghe. Anche in questo caso per misurare la sensibilità si usa una scala detta di Schmidt.
Desmond continuò elencando alcuni dei principali Detector Oscuri.
Alcuni dei più comuni Detector Oscuri sono il Sensore Segreto: ha la forma di un tubo un po' contorto e simile ad un' antenna televisiva babbana e serve a individuare sortilegi oscuri, maledizioni o comunque magia oscura in generale. Basta avvicinare il Sensore Segreto al oggetto o alla persona per individuare ciò che serve. Usato molto al Ministero della Magia e nell'Ufficio Postale.
La Sonda Sensitiva, che ha un aspetto molto lineare, serve a rivelare al possessore se ci si trova di fronte ad un caso di Occultamento di oggetti magici.
Lo Spioscopio in caso di presenza di maghi oscuri emette un suono simile ad un sibilo e inizia a ruotare su se stesso. Quelli più sensibili sono in grado di raggiungere una vasta area, quello portatili arrivano massimo a dieci metri. Infine l'Avversaspecchio, che dal nome si può evincere che assomiglia ad uno specchio. In caso il possessore abbia dei nemici, esso li vedrà riflessi nell'AvversaSpecchio. I loro volti saranno sfumati, poco nitidi se si troveranno fisicamente lontano da lui, ma se il loro riflesso sarà ben definito tanto da riconoscere ogni particolare del viso, allora vuol dire che i nemici saranno fisicamente molto vicini ad esso.

Concluse la sua esposizione sperando di essere stato abbastanza esaustivo senza dilungarsi troppo.
 
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view post Posted on 9/2/2024, 10:52
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Un’altra lezione era iniziata. Maxime era attivato puntuale e stranamente sveglio nonostante avesse avuto una notte tormentata, come nelle ultime settimane. La professoressa Riddle avanzò le prime domande di ripasso e il Corvonero alzò la mano aspettando il consenso della professoressa prima di parlare

-Maxime Delacroix di Corvonero,
Professoressa, vorrei ricordare il Malocchio. E’una magia tra le più antiche infatti le prime testimonianze ci arrivano dagli Egizi e dai Maya dove i rispettivi stregoni delle due popolazioni avevano individuato nel Malocchio le cause del malessere dei propri re e faraone. Il malessere di cui parliamo può colpire diverse sfere personali della vittima. Può colpire la sfera fisica, materiale o psichica. Fisica nel caso in cui la vittima risente degli effetti del malocchio manifestando spossatezza, stanchezza e sbalzi di umore con slanci negativi che di solito non gli appartengono; materiale quando la vittima tende a perdere cose, a commettere errori, atteggiamenti che inevitabilmente influenzano anche la sfera psichica portando il soggetto colpito a formulare pensieri e idee negative per se stesso e per gli altri. Il malocchio e la potenza dei suoi effetti può portare anche alla morte dell’individuo e dipende da tre variabili: chi lancia il malocchio, chi lo riceve e il contesto in cui è inserito. La potenza di questa magia considerata subdola e infatti proibita dal ministero della magia, dipende dalla resistenza fisica di chi la lancia e la riceve: infatti se il mago che lancia la fattura e’ meno potente di chi la riceve, questa necessità di essere rinnovata e non influisce in maniera determinante nella vita della vittima. Se quest’ultima è in buona salute e’ capace di resistere agli effetti fisici in maniera più efficace di chi invece è di salute cagionevole o di psiche delicata. Il contesto è importante per individuare il luogo in cui viene lanciato, le persone che circondano la vittima che possono essere in grado di percepire qualche cambiamento e di evitare alla vittima spiacevoli conseguenze. Proprio perché non ha manifestazioni magiche visive il contesto in questo risulta molto determinante-

Terminó il suo intervento lasciando spazio agli altri attendendo il riscontro della professoressa.
 
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Non sarebbe potuto mancare alla lezione della sua madrina, anche perché Difesa Contro le Arti Oscure era una delle poche materie insegnate a Hogwarts che Caledon Fedoryen trovava utile. Per questo, il giovane mago era arrivato nell’aula con quasi una decina di minuti di anticipo - una specie di record, per lui. L’idea iniziale non era stata solo quella di presenziare, ma anche di fare bella figura e intervenire. Quei propositi, però, avevano dovuto fare i conti, come al solito, con il secchione per eccellenza, accanto al quale lui si era seduto poco prima che iniziasse la lezione.
Tanto per cominciare, quindi, Desmond si prese una gomitata nel fianco da Caledon, seduto accanto a lui, per averlo anticipato nel rispondere alle domande di ripasso. Fedoryen, però, non ce l’aveva solo con lui: un’altra ragazza, infatti, era riuscita ad anticipare persino il secchione di Corvonero. Dopo la gomitata a Desmond, quindi, Caledon spedì una smorfia di disgusto verso Amelia Jefferson, che non poteva che appartenere alla stessa casa del suo stupido fratello minore, come la maggior parte delle persone più odiose e detestabili del castello, del resto.
Sempre più infastidito di essere stato anticipato da Desmond e da una Grifondoro sapientona, che lo avevano privato della prima occasione utile per dimostrare alla professoressa sua madrina quanto tenesse a quella materia e quanto lui non fosse per niente simile a quell’idiota di suo padre, Caledon trattenne uno sbuffo e incrociò le braccia sul banco. Non aveva altro da aggiungere che non fosse già stato detto in quel ripasso, ma era determinato a farsi trovare pronto per gli interventi successivi concessi dalla professoressa, e contemporaneamente a farla pagare a chiunque lo avesse privato di quelle possibilità.
 
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Il Tasso era rimasto in sordina ad ascoltare gli interventi degli altri tre colleghi.
Avrebbe alzato al cielo la propria mano destra per prendere la parola e intervenire e, magari, portarsi a casa qualche punticino. Era importante per la loro casata rimanere al passo con le altre. Appena ricevuto l'ok della Docente avrebbe preso la parola.
-atalantino, studente di Tassorosso. Vorrei rispondere alla domanda riguardante i Detector Oscuri.
Prima di tutto vorrei ricordare e specificare che i Detector Oscuri di cui stiamo parlando sono degli oggetti, ma la loro funzione principale è quella di dare un allarme e bisogna sottolineare che non sono infallibili. La loro funzione è quella di supporto, soprattutto nella pubblica sicurezza per la lotta contro le Arti Oscure e la ricerca di sortilegi, maledizioni o maghi oscuri. Dopo che i suddetti manufatti magici rilevano una presenza oscura, spetta al mago intervenire e scoprire la minaccia e neutralizzarla.

Prese un poco di fiato. Avrebbe suddiviso il proprio intervento. Aveva spiegato maggiormente lo scopo dell’esistenza di quei manufatti.
-I Detector Oscuri maggiormente conosciuti dai Maghi sono lo Spioscopio, la Sonda Sensitiva, l’Avversaspecchio e il Sensore Segreto. Hanno tutti delle funzioni simili, ma hanno delle caratteristiche proprie.
Due caratteristiche comuni in tutti i Detector Oscuri sono la Sensibilità e la Calibratura. Queste due caratteristiche devono essere costantemente controllate e sottoposte a revisione, in quanto potrebbero portare a dei risultati alterati durante l’attivazione di questi manufatti magici. La calibratura usa la Scala di Simon che ha un intervallo di valori da uno a dieci, in quanto la Calibratura è la cosiddetta capacità dello strumento di poter riconoscere e valutare una persona o un oggetto in base alla Scala di Simon. Il massimo, ovvero dieci, è la massima pericolosità di una persona o di un oggetto; invece, uno è il risultato più basso e quindi sta a significare l’essere innocuo. Importante da ricordare è che questi oggetti non sono infallibili e soprattutto bisogna ricordarsi di fare manutenzione. Inoltre, bisogna calibrare in modo differente a seconda dell’uso e del luogo in cui viene utilizzato questo Detector Oscuro.
La seconda caratteristica è la sensibilità. Pure in questo medesimo caso vi è una scala di valori in quale valutare la sensibilità dello strumento ed è detta scala di Smith. Pure questa scala va da uno a dieci e il valore minore indica la bassa sensibilità ed il maggiore la massima. In questi casi si possono calibrare in modo differente le sensibilità su due strumenti differenti per raggiungere il medesimo scopo. Pertanto, in varie occasioni, si tende ad utilizzare uno strumento con sensibilità pari a cinque. La sensibilità, infatti, rappresenta la capacità dello strumento di identificare con esattezza e precisione la fonte della magia oscura.-

Un altro stop. Non è che stava diventando troppo secchione? Era quasi spaventato da quella versione di sé stesso.
-I manufatti magici di cui abbiamo inizialmente accennato sono quattro, i principali: Sensore Segreto, Avversaspecchio, Spioscopio e Sonda Sensitiva.
Il Sensore segreto è un manufatto che ha un funzionamento molto semplice e semplificato; pertanto, inizia a vibrare appena capta delle tracce di magia oscura e viene usato facendolo avvicinare alle persone o ad altri manufatti magici. La sua forma è simile ad un tubo contorto.
La sonda sensitiva che ha una forma maggiormente lineare, segnala i pericoli quando trova delle presenze di occultamento di ogni tipologia. È molto simile al Sensore Segreto, ma hanno differenze sottili che possono confondere.
Lo Spioscopio che ha un funzionamento molto semplice va a captare la presenza di maghi e streghe che sono poco raccomandabili, iniziando ad emettere un piccolo suono sibilante acutissimo, mentre gira su sé stesso. I migliori possono agire su aree molto vaste. La sua forma è quella di una trottola.
L’ultimo, ma non per importanza, è l’Avversaspecchio. Questo non ha un proprietario fisso, ma va a mostrare in particolare le persone nemiche della persona che attualmente lo possiede. Prima saranno sfocati, ma man mano che i avvicinano diventano sempre più nitidi.-

Aveva terminato. Non era da lui intervenire per tanto tempo in una materia in cui non era mai eccelso.
 
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view post Posted on 14/2/2024, 22:26
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Il momento del ripasso era andato bene e quattro studenti si erano impegnati per fornire quanto la professoressa Riddle aveva chiesto. Così la classe ebbe modo di ascoltare due riassunti sui detector oscuri e altri due sul Malocchio, tutti di buona qualità che sarebbero stati premiati subito con il premio di punti che era stato promesso. Quando anche l'ultimo studente intervenuto finì di parlare, l'insegnante riprese la parola.
"Bene, grazie a tutti, siete stati molto esaustivi. Assegno 20 punti a Grifondoro per la risposta della signorina, 20 punti a Corvonero per l'intervento del signor Tarabay, altri 20 punti a Corvonero per l'intervento del signor Delacroix e infine 15 punti a Tassorosso per quanto detto dal signor Atalantino. A proposito di quest'ultimo, attenzione, si dice scala di Schmidt non Smith".
Gli interventi avevano soddisfatto la professoressa e per questo motivo non avrebbe aggiunto altro, ritenendo che quanto detto fosse più che sufficiente per offrire materiale fresco agli studenti che avessero voluto prendere appunti, così da poterli rivedere prima degli esami anche senza andare a cercarli tra le vecchie pergamene.
Superato questo momento, come di consueto, la lezione sarebbe passata alla parte riguardante il nuovo argomento che avrebbero trattato quel giorno.
"Adesso è arrivato il momento di affrontare un nuovo argomento e sono sicura che vi piacerà parecchio, in quanto prevede una minima parte di teoria e decisamente più pratica. Oggi, infatti, parleremo della Fattura di Contraccolpo."
La lavagna iniziò a riempirsi delle prime parole chiave dal momento che il gessetto incantato aveva iniziato a fare su e giù per la superficie scura dopo che la professoressa aveva indirizzato un leggero colpo di bacchetta in quella direzione.

Fattura di Contraccolpo



"Come è possibile intuire dal suo nome, questa Fattura ha come effetto primario quello di causare una spinta sul soggetto a cui è indirizzata. La forza di tale spinta può variare in base alla potenza dell'incantesimo. Se questa è medio bassa, l'effetto sarà solo una spinta lieve o in grado di far arretrare o spostare la vittima di qualche passo. Al contrario, se la potenza sarà invece alta, la spinta sarà talmente potente da sollevare in aria la vittima di alcuni centimetri e addirittura farla ribaltare su se stessa".
Sesy fece una pausa per lasciare il tempo a studenti e studentesse di prendere appunti e allo stesso tempo di immagazzinare le informazioni che stava fornendo loro, in modo tale che potessero iniziare a visualizzare nella mente le caratteristiche della fattura ed eventualmente porre delle domande.
"Da ciò deriva che, come potrete ben immaginare, gli effetti secondari, derivanti dai primari, possano essere altamente variabili. Quasi nulli nei casi di fatture poco potenti, più significativi se la fattura viene eseguita con particolare potenza. Stiamo parlando, per esempio, di danni conseguenti a cadute rovinose, dunque rottura di ossa e traumi di vario tipo".
Tenere a mente quali fossero gli effetti sia primari sia secondari di una fattura era assolutamente necessario e sperava che la classe prendesse appunti chiari in proposito.
"La formula è Flipendo e unisce le parole «Flip», ovvero capovolgere, e «end», cioè fine. Per quanto riguarda i cenni storici, sembra che questa fattura fosse in uso già dal Medioevo anche se veniva utilizzata da maghi e streghe con moderazione, soltanto in casi specifici di pericolo, nei quali non si voleva davvero far del male a un nemico, ma metterlo fuori gioco senza nuocergli. Infatti, nonostante la possibilità di incorrere in effetti secondari anche potenzialmente gravi, questa Fattura non è considerata particolarmente pericolosa ed ha sicuramente meno effetti negativi di altri incantesimi e fatture che vi si potrebbero associare per via di certe similitudini. A tal proposito, vorrei sentire i vostri pareri. Riuscite a trovare delle somiglianze tra la Fattura di Contraccolpo e altre tipologie di fatture/incantesimi? Vorrei, però, che sottolineaste anche le dovute differenze. Ci sono in palio venticinque punti per i quattro studenti e/o studentesse che interverranno portando dei confronti calzanti".
L'insegnante ovviamente aveva già in mente un paio di fatture che la classe avrebbe potuto tirare in ballo per rispondere a quella domanda, dunque era davvero curiosa di vedere quanto fossero svegli e attenti i suoi studenti durante quella mattinata. Sarebbero riusciti a rispondere bene e a far guadagnare dei punti alle proprie case?

//Le porte dell'aula sono chiuse.
Eventuali ritardi verranno puniti con sottrazione di punti.

Sono attesi un totale di quattro interventi per la domanda attualmente posta. Eventuali interventi in surplus non verranno considerati.
Per rispondere potrete autodeterminare che la professoressa vi ha dato il permesso di parlare dopo aver alzato la mano.

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view post Posted on 14/2/2024, 22:45
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La lezione continuava e i primi punti erano stati portati diligentemente nella clessidra dei bronzo-blu. Maxime era un componente del club dei duellanti indetto dalla stessa professoressa e i continui incantesimi da lui proposti durante i duelli si ripresentavano nella sua testa. Solo uno però gli sembrò simile. Alzó la mano attendendo che la docente gli desse la parola prima di cominciare a parlare

-Professoressa, ancora Delacroix di Corvonero. Una somiglianza con questa fattura potremmo trovarla nello schiantesimo la cui formula e’ Stupeficium. Come dice la stessa formula, l’incantesimo quasi ‘stupisce’ la vittima che viene colpita e i fasci di luce che fuoriescono dalla bacchetta sono di un blu e di un rossastro. L’incantesimo viene usato,per la maggior parte dei casi, nei duelli ed è volto a scaraventare la vittima lontano causandone anche la perdita di sensi che può durare diversi minuti o anche diverse ore. Se più schiantesimi sono rivolti allo stesso soggetto questo può anche incorrere in problemi cardiaci. Questa, credo, sia la differenza maggiore tra la fattura di contraccolpo e lo schiantesimo: per quanto siano entrambi volti a rendere l’avversario impotente e impossibilitato a continuare l’incontro, gli effetti cambiano. Se la fattura del contraccolpo è in qualche modo piu leggera con effetti meno invasivi sul soggetto colpito, lo schiantesimo avrà sicuramente conseguenze più gravi. Anche lo stupeficium può variare in base anche alla stazza dell vittima che si vuole colpire e dalla potenza del mago che lo casta.-

Ringrazió per l’attenzione con un cenno del capo intento a prendere appunti per i successivi interventi e i rispettivi riscontri con la docente
 
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view post Posted on 15/2/2024, 07:15
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La ragazza Grifondoro era stata fino a quel momento concentrata ad ascoltare in silenzio. Per un momento, sorrise anche orgogliosamente alla sua omonima compagna di casata in seguito alla sua eccellente risposta e, poi, le simulò un “battito di cinque” a distanza, in modo da dimostrarle amichevolmente il suo supporto per il guadagno di punti. Non appena la professoressa proseguì con la spiegazione, Amelia iniziò a prendere appunti con cura sul suo quaderno, già abbozzando una piccola mappa concettuale per aiutarsi nella memoria. Aveva già sentito nominare quella fattura e, per questo, la sua attenzione era in quel momento assoluta. Non appena la professoressa formulò la domanda, la ragazza alzò la mano ma fu preceduta dal ragazzo Corvonero, che ascoltò attentamente prima che la professoressa permettesse anche a lei di rispondere.

《Sono Amelia Hibiscus, professoressa, di Grifondoro. Sono totalmente d'accordo con la spiegazione data dal mio compagno, per cui la differenza principale tra Flipendo e Stupeficium è caratterizzata, appunto, dai loro differenti effetti: Flipendo spinge all'indietro, mentre Stupeficium provoca una perdita dei sensi. Mi piacerebbe, però, commentare ulteriormente.》

Fece una piccola pausa prima di parlare, aspettando che la professoressa le desse l'autorizzazione di continuare. Si mise un po' più comoda sulla sedia, quasi come se fosse un modo per rilasciare la tensione dovuta al rispondere davanti a tutti, in una situazione che avrebbe potuto compromettere il guadagno di punti per la sua casata. Una volta messa a suo agio, continuò.

In primo luogo, ecco, se colpiti da uno Stupeficium è molto più facile essere ritenuti sconfitti a differenza di un Flipendo, le cui conseguenze possono variare a seconda l'impatto. Poi, un'ulteriore differenza può esserne l'utilizzo: Stupeficium può essere anche utilizzato per fermare oggetti in volo, mentre Flipendo può risultare utile nel spostare oggetti pesanti. Infine, una curiosità può esserlo la possibilità di utilizzarli, chiaramente, anche nei confronti di creature magiche... a meno che le creature in questione abbiano pelli che respingono incantesimi - come il Tebo, il Graphorn, il Lethifold e la Manticora che, per esempio, resistono bene persino allo Stupeficium.

Detto ciò sorrise leggermente, un po' arrossita sulle guance per il leggero imbarazzo ma comunque orgogliosa di aver citato il campo delle creature magiche, uno dei suoi preferiti. Il suo intervento si concluse con un 《La ringrazio.》 alla professoressa, per averle permesso di intervenire. Così, la biondina Grifondoro tornò a prendere appunti.
 
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Dopo una nuova smorfia in direzione della Grifondoro che non sapeva tacere, Caledon sollevò a sua volta la mano per richiedere la parola.

– Caledon Fedoryen di Corvonero.

Ricevuto che ebbe il permesso di parlare, il Corvonero iniziò a esporre la similitudine con un altro incantesimo non ancora menzionato.

– Oltre allo Schiantesimo, trovo delle similitudini anche tra la Fattura di Contraccolpo e l’Incantesimo di Disarmo. Anche l’Expelliarmus, soprattutto se particolarmente potente, ha l’effetto di spingere energicamente indietro il bersaglio per allontanarlo dalla propria bacchetta. In un certo senso, l’effetto è quindi il medesimo della Fattura di Contraccolpo, così come i potenziali effetti secondari e collaterali. L’Expelliarmus, però, permette contemporaneamente anche di disarmare l’avversario privandolo della bacchetta. Un’altra differenza è che l’Incantesimo di Disarmo, pur essendo alla base della difesa magica, non è di facile esecuzione. E venne inventato probabilmente dopo la Fattura del Contraccolpo, nel tardo medioevo, ipoteticamente negli ultimi anni dei quattordicesimo secolo. Inoltre, l’Expelliarmus può agire anche su più bersagli contemporaneamente, se questi si trovano vicini alla zona in cui viene castato. Immagino non valga per la Fattura del Contraccolpo.
 
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view post Posted on 15/2/2024, 11:27
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Amelia fece guadagnare ben venti punti alla sua nobile casa e questo la rendeva davvero felice. Non solo era riuscita a rispondere correttamente alla domanda ma anche a portare lustre alla sua amata casa. La piuma fra le dita della studentessa iniziò a muoversi sulla pergamena per prendere appunti sul nuovo argomento della lezione: l'incantesimo Filipendo. La Grifondoro ascoltò attentamente ogni parola della docente, per poi riportare i temi chiave e importanti dell'argomento all'interno della pergamena, facendo un piccolo schema. Avrebbe fermato la piuma e posata sulla pergamena, quando la professoressa Riddle avrebbe esposto una domanda alla classe. Già tre sue compagni di classe, tra cui una sua concasata, avevano risposta ma Amelia sentiva di poter aggiungere qualcosa di più confrontando l'incantesimo con un altro. Avrebbe alzato la mano destra e quando la docente le avesse dato il permesso di parlare avrebbe esposto «Amelia Jefferson, Grifondoro, concordo pienamente con entrambe le spiegazioni dei miei tre compagni di classe. Tuttavia, trovo simili l'incantesimo di contraccolpo e il Rictusempra. Sappiamo che il Rictusempra viene usato per fare il solletico al nostro avversario, e questo solletico porta all'indebolimento. Anche il Filipendo viene utilizzato per indebolire l'avversario; entrambi gli incantesimi possono essere impiegati durante i duelli per i loro effetti istantanei, ovvero la possibilità, nel caso di Filipendo, di far cadere l'avversario e, nel caso del Rictusempra, di non permettere all'avversario di contrattaccare a causa dei movimenti causati dalle risate. Anche se va detto che la possibilità di un contrattacco nell'utilizzo di Filipendo potrebbe essere più istantanea, poiché la vittima colpita viene soltanto spinta all'indietro e quindi le conseguenze dipendono anche dalla potenza dell'incantesimo lanciato e dal luogo in cui colpisce l'avversario. Ad esempio, se dovesse finire per puro caso contro qualcosa di morbido, è possibile che la vittima si riprenda in tempo per contrattaccare, ma come già detto tutto questo dipenderà dal mago o dalla strega che casta l'incantesimo verso la sua vittima, perché appunto in alcuni casi come spiegato verrebbe addirittura sollevato in aria e fatto roteare su sé stesso. Al contrario, per quanto riguarda il Rictusempra, la possibilità di contrattacco diminuisce perché, oltre al solletico causato dall'incantesimo, c'è anche l'indebolimento provocato dalle risate. Ovviamente, l'incantesimo Rictusempra potrebbe causare aggravamenti maggiori all'avversario nel caso in cui fosse già stato ferito precedentemente da altri attacchi: a causa delle risate incontrollate, c'è la possibilità che le ferite si possano aggravare. Altre differenze includono il fatto che l'incantesimo Filipendo viene utilizzato anche contro oggetti inanimati per spingerli, cosa che non avviene con il Rictusempra» lei concluse, riprendendo leggermente fiato, sperando di essersi spiegata adeguatamente verso la docente ma anche verso i suoi compagni di classe. Avrebbe poi aspettato l'esito da parte della docente su quanto avesse detto, sperando sempre di guadagnare qualche bel punto e ovviamente sperando di aver dato una buona risposta.
 
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view post Posted on 15/2/2024, 11:29
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La lezione continuò e il nuovo argomento venne introdotto dalla professoressa Riddle e di conseguenza ella fece nuove domande per coinvolgere la classe nella spiegazione.
Desmond non esitò ad alzare la mano dopo gli interventi dei suoi compagni. Quando la docente gli avrebbe dato il permesso, avrebbe tentato di spiegare il suo punto di vista.
Professoressa sono Desmond Tarabay della casa di Corvonero. Vorrei rispondere alla domanda se fosse possibile.
Pensò rapidamente a un incantesimo non detto dagli altri per non ripetere le stesse cose e poi tentò di rispondere. Oltre agli incantesimi nominati dai miei compagni con cui sono assolutamente d'accordo, secondo me la Fattura di Contraccolpo potrebbe essere paragonata anche all'incantesimo Expulso. È uno Schiantesimo ed è molto simile ad uno Stupeficium se atto sugli esseri umani o sulle Creature Magiche. Viene lanciato per allontanare un avversario o comunque evitare un eventuale contrattacco da parte sua. A differenza però dello Stupeficium o della Fattura di Contraccolpo, se usato conto un semplice oggetto inanimato, esso esploderà quindi possiamo dire che in questo caso si avvicina più a un Confringo.
Terminò il suo intervento ascoltando gli altri.
 
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view post Posted on 15/2/2024, 23:10
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Il primo a prendere la parola fu Delacroix che iniziò il tour di risposte proponendo quello che era sicuramente il confronto più immediato tra Flipendo e Schiantesimo.
"Confronto corretto, signor Delacroix. Lo schiantesimo ha come caratteristica differenziante quella di causare lo svenimento della vittima, dal quale, aggiungo, questa può essere risvegliata tramite specifico contro-incantesimo. La somiglianza risiede nella spinta che travolge la vittima, anche se nel caso di uno schiantesimo è più violento, proprio uno... schianto, come suggerisce il nome stesso. Guadagna 20 punti per Corvonero".
Subito dopo di lui ad alzare la mano per prendere la parola fu Caledon Fedoryen, che per ovvi motivi Sesy fu felice di vedere partecipe a lezione insieme a tutti gli altri. Il suo figlioccio propose il confronto tra Flipendo e Incantesimo di Disarmo, al quale la professoressa annuì.
"Anche questo confronto è calzante. Ricordiamo quindi che l'effetto primario di un Expelliarmus è quello di disarmare l'avversario, mentre la spinta a cui si può assistere è un effetto che compare solo davanti a esecuzioni particolarmente potenti. Riguardo alla possibilità di colpire più soggetti, confermo che il Flipendo ne potrà bersagliare uno alla volta, ma ciò vale anche per l'incantesimo di Disarmo soprattutto quando viene eseguito in modo basilare. Assegno 20 punti a Corvonero".
Per il terzo intervento a proporsi fu Amelia Jefferson di Grifondoro che questa volta propose un confronto con una fattura un po' diversa dalle alternative suggerite prima di lei dai compagni di classe, ovvero il Rictusempra.
"Se parliamo di indebolimento e di impossibilità di risposta, allora ciò può valere praticamente per tutti gli incantesimi di attacco utilizzabili in un duello, quindi questo confronto risulta eccessivamente generico per essere efficace: a livello di effetti, che siano primari o secondari, non hanno nulla in comune. Però assegno comunque 5 punti a Grifondoro per il tentativo".
Infine era rimasto il quarto intervento che venne sfruttato da Desmond Tarabay per suggerire un confronto tra Flipendo e Expulso, che la professoressa ascoltò attentamente come aveva fatto con i suoi compagni di classe che lo avevano preceduto.
"Attenzione signor Tarabay, è sbagliato dire che l'Expulso sia uno Schiantesimo, in quanto non si tratta di una categoria, ma del nome dell'incantesimo la cui formula è Stupeficium. Detto ciò, è esatto dire che Flipendo ed Expulso siano abbastanza simili, ma quest'ultimo, che rivedremo più attentamente in futuro, come ha detto, ha effetti molto diversi se castato su oggetti, rientrando più nella categoria degli incantesimi esplosivi. Però per l'appunto, se indirizzato su una persona si limita a spingerla via, allontanarla, senza però che si verifichino particolari ribaltamenti aerei, che invece sono tipici del Flipendo. Assegno 15 punti a Corvonero per la sua risposta".
Concluso questo momento di confronto, la professoressa mise mano alla bacchetta e fece avanzare uno dei manichini che la classe conosceva bene, poiché venivano sempre utilizzati quando si trattava di eseguire un'esercitazione pratica ogni qualvolta veniva insegnato un nuovo incantesimo di Difesa con il quale fosse permesso agli studenti e alle studentesse di esercitarsi, come in quel caso.
"Per quanto riguarda l'esecuzione, le premesse non differiscono da tutte quelle che riguardano tutti gli altri incantesimi di Difesa che abbiamo studiato in passato. Servono concentrazione, focalizzazione sul risultato da ottenere, conoscenza degli effetti della fattura che si sta tentando di eseguire, postura adeguata al combattimento, correttezza nella pronuncia della formula e del movimento di bacchetta giusto per accompagnarla. A tal proposito, il movimento non è affatto complesso e potete visualizzarlo come una grande «V». Vi mostrerò una volta l'esecuzione, dopodiché potrete cimentarvi voi stessi contro il manichino".
La professoressa si posizionò di fronte al manichino richiamando a sé la concentrazione necessaria per effettuare la dimostrazione: facile a dirsi per lei, mentre per gli studenti avrebbe potuto richiedere qualche minuto in più in modo da mettere da parte tutte le nozioni apprese e potersi dedicare così alla parte pratica senza alcuna distrazione. Sesy assunse in poco tempo la posizione standard da duello, con il braccio destro la cui mano reggeva la bacchetta ben steso in avanti, la punta dell'arma rivolta contro il petto del bersaglio, mentre il braccio sinistro era stato piegato dietro la schiena per non creare impaccio e per non fornire in un duello ulteriore area del corpo da poter colpire. A tal fine si era anche posizionata di profilo, la gamba destra avanti e quella sinistra indietro, con le ginocchia di poco flesse, la schiena dritta, ma non rigida, spalle aperte, volto e sguardo diretti al bersaglio. Quando fu pronta le bastò muovere il polso descrivendo con leggerezza una «V», veloce e scattate, mentre pronunciava a chiare lettere la formula corrispondente alla fattura:
"Flipendo!"
Il raggio della fattura colpì il petto del bersaglio: questo si sollevò in aria di una trentina di centimetri, si capovolse due volte su se stesso roteando e poi ricadde a terra pesantemente due metri più indietro. In conclusione Sesy rinfoderò la bacchetta e si voltò verso studenti e studentesse.
"Questo è quanto, adesso tocca a voi! Per chi vorrà mettersi alla prova con l'esercitazione sono riservati fino a venticinque punti e un eventuale punto bonus in caso di ottima esecuzione, che si otterrà con la consegna del compito facoltativo"
Era il loro momento, quello che alcuni di loro aspettavano con entusiasmo e durante il quale si sarebbero potuti misurare con le proprie capacità.



//L'intervento di Amelia Hibiscus non è stato considerato perché prima dell'attuale post ne era stato inserito un altro che aveva a sua volta subito una modifica e che è stato successivamente sostituito con quello attualmente presente. Le regole relative alla modifica valgono ugualmente e non possono essere aggirate.


Per l'esercitazione: tutti possono esercitarsi (anche chi finora non è intervenuto) postando entro le ore 19.00 di giorno 17 Febbraio.

Modificare i post (o postarli e poi cancellarli) è vietato e comporterà penalizzazioni.


Edited by Sesy Riddle - 16/3/2024, 11:20
 
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view post Posted on 16/2/2024, 22:06
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Era comunque soddisfatta di aver fatto guadagnare cinque punti alla sua nobile casa, nonostante la risposta non fosse esattamente ciò che la docente aveva chiesto. Tuttavia, per la sua buona volontà, l'aveva premiata. Amelia aveva questa mentalità: era meglio provarci sempre e comunque. Ora sarebbe tornata ad ascoltare la spiegazione della professoressa, mentre la piuma prendeva appunti sulla pergamena. Il momento della prova pratica era ormai vicino, e miss Riddle stava per mostrare l'esecuzione dell'incantesimo Filipendo.

Amelia avrebbe osservato attentamente, sapendo che da lì a poco avrebbe dovuto farlo anche lei. Sì, sarebbe stata messa alla prova, non solo per i punti, ma per una questione personale. Quando la docente avrebbe dato il via all'esercitazione, la Grifondoro avrebbe alzato la mano per richiedere la possibilità di partecipare alla prova. Quando le fosse stato concesso di parlare, avrebbe detto: «Amelia Jefferson, Grifondoro. Vorrei partecipare alla prova.» Se la professoressa le avesse dato il permesso, si sarebbe alzata e si sarebbe posizionata davanti al manichino.

Avrebbe recuperato la bacchetta dai guanti che indossava, pronto per l'incantesimo, e l'avrebbe afferrata nella mano destra. Avrebbe iniziato a fare dei profondi respiri, cominciando con la prima parte dell'esercitazione. Doveva concentrarsi adeguatamente prima di procedere con gli altri step. Perciò, avrebbe cercato di liberare la mente da tutto ciò che in quel momento non le sarebbe servito: emozioni stantie o pensieri intrusivi che avrebbero potuto compromettere la riuscita dell'incantesimo. Per aiutarsi a concentrarsi meglio, la Grifondoro avrebbe chiuso gli occhi. Si sarebbe presa tutto il tempo necessario per affrontare questa prima parte, facendo respiri profondi, lenti e ritmici. Avrebbe cercato di respirare con il diaframma, concentrandosi su ciò che avrebbe dovuto fare. Ad ogni ispirazione avrebbe cercato di calmare le sue emozioni e i suoi pensieri che non le avrebbero permesso di focalizzarsi sull'incantesimo. Ad ogni espirazione, avrebbe cercato di eliminare ciò che in quel momento non le serviva. Avrebbe visualizzato le sue emozioni e pensieri seguire il flusso del suo respiro: quando avrebbe inspirato, li avrebbe visti sollevarsi dalla sua mente, e quando avrebbe espirato, sarebbero usciti via dal suo corpo. Nel mentre avrebbe cercato di visualizzare nella sua mente uno spazio libero, concentrandosi il più possibile per poi focalizzare sull'incantesimo e su ciò che avrebbe voluto ottenere da esso. Solo quando si sarebbe concentrata adeguatamente sarebbe passata al secondo step, ovvero la focalizzazione del risultato che avrebbe voluto ottenere.

Aveva conosciuto gli effetti dell'incantesimo sia attraverso la spiegazione teorica della professoressa, che attraverso l'esecuzione pratica fatta qualche istante prima. Nella sua mente avrebbe richiamato quelle nozioni che in quel momento le servivano e che sarebbero state ancora fresche. Cosa avrebbe voluto ottenere esattamente dall'incantesimo che da lì a poco avrebbe lanciato? L'incantesimo era un contraccolpo, uno schianto che permetteva a chi lo lanciava di spingere la propria vittima attraverso di esso. Inoltre, sapeva che se l'avesse lanciato adeguatamente, l'avversario, in questo caso il manichino, sarebbe potuto essere alzato in aria e fatto girare su sé stesso, come era successo qualche minuto prima. Proprio quest'ultimo effetto era ciò che Amelia avrebbe voluto ottenere. Quindi, continuando con la respirazione, avrebbe cercato di immaginare tutto ciò nella sua mente, nella stanza libera che si era cercata di creare precedentemente. Avrebbe visualizzato il manichino che, dopo il lancio del suo incantesimo, si alzava da terra e faceva una ruota su sé stesso, per poi cadere a terra. Quello era ciò in cui la studentessa avrebbe puntato, cercando di focalizzare al meglio quell'immagine nella sua testa, visualizzandola chiaramente. Avrebbe visto se stessa pronta a lanciare l'incantesimo verso il manichino, visualizzando nella sua mente quella grande V e immaginando la fluidità e la precisione necessarie per completare l'incantesimo con successo. Sentiva crescere la determinazione dentro di lei. Sarebbe stata solo lei e il suo bersaglio; nessun altro in quella stanza si sarebbe dovuto frapporre, soprattutto in quel momento.

Sarebbe poi passata alla sua postura. Avrebbe continuato a fare respiri profondi, cercando di focalizzarsi su ciò che avrebbe dovuto fare, rilassando i suoi muscoli. Avrebbe stretto il suo amato catalizzatore nella mano destra, cercando di tenerlo adeguatamente, sentendo il legno di mogano sulla sua pelle. Avrebbe cercato di posizionare il braccio destro in avanti, rivolto verso il manichino con la bacchetta puntata al petto. Avrebbe cercato di sciogliere eventuali nodi nel braccio o nei muscoli della mano, facendo leggeri movimenti per renderli fluidi. Il braccio sinistro sarebbe stato appoggiato lungo il fianco sinistro, leggermente dietro alla schiena. Avrebbe continuato a fare respiri profondi, cercando di mantenere una posizione eretta con la schiena, senza renderla troppo rigida. Avrebbe cercato di bilanciare il suo corpo nel punto in cui si trovava, ruotando leggermente le spalle e mantenendo la posizione eretta durante tutta l'esecuzione. Avrebbe cercato di flettere leggermente le gambe, mantenendo il bilanciamento del suo peso. Poi avrebbe posizionato le gambe leggermente distanti l'una dall'altra, portando la gamba destra in avanti e quella sinistra indietro, cercando di mettersi di profilo, come aveva visto fare alla docente precedentemente. Se ci fosse riuscita, avrebbe ora riaperto lentamente gli occhi, concentrandosi esclusivamente sul manichino davanti a lei. In quel momento sarebbero stati solo lei e il manichino, proprio come aveva precedentemente visualizzato nel suo spazio mentale.

Quando si sarebbe sentita pronta, avrebbe fatto un profondo respiro e, con gli occhi nocciola sempre fissi sul suo bersaglio, avrebbe lanciato l'incantesimo «Filipendo!», avrebbe detto con tono sicuro e deciso, scandendo ogni parola dell'incantesimo, mentre eseguiva il movimento con il polso precedentemente visualizzato nella sua mente, il movimento sarebbe stato leggero, non troppo veloce, ma allo stesso tempo nemmeno troppo lento e avrebbe cercato di disegnare la V come aveva visto fare precedentemente dalla docente e come aveva visualizzato nella sua mente, ovvero avrebbe portato prima in alto la bacchetta e avrebbe disegnato in aria la V, partendo dall'altro andando verso il basso e infine ritornando in alto. Ora avrebbe dovuto solo aspettare l'esito della prova, lasciando anche agli altri la possibilità di esercitarsi; una cosa era certa, ci aveva messo tutto sé stessa e comunque avrebbe sempre potuto imparare, nel caso avesse fatto degli errori.
 
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view post Posted on 17/2/2024, 00:26
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Era il momento di mettere in pratica quello che aveva imparato. Assistette alla prova della professoressa e, dal suo banco cercó di studiarne i movimenti precisi e la concentrazione che era palpabile anche a distanza. Dopo aver visto il manichino balzare all’indietro non vedeva l’ora di poter replicare quanto aveva visto e non esitò ad alzare la mano aspettando che la professoressa gli desse la parola

-Maxime Delacroix di Corvonero, vorrei tentare la prova pratica-

Quando gli sarebbe stato accordato il permesso, il prefetto si sarebbe posto davanti al manichino, non più di due metri di distanza, in modo da avere nel suo quadro visivo tutta la figura che aveva davanti e potersi focalizzare su un punto ben preciso di esso. Avrebbe ripercorso velocemente tutte le fasi che aveva precedentemente elencato la professoressa e, per prima cosa, avrebbe curato la postura. Si sarebbe messo di profilo, assumendo una posizione da duello. Aveva partecipato diverse volte al club indetto proprio dalla stessa docente e quella posizione gli sarebbe venuta quasi istintiva. Il piede destro si sarebbe sporto in avanti rispetto a quello sinistro e le ginocchia sarebbero state leggermente flesse in modo da ammorbidire il movimento delle spalle una volta castato l’incantesimo e l’equilibrio sarebbe stato adeguatamente distribuito per una riuscita più possibile precisa. La schiena avrebbe seguito il senso delle gambe, trovandosi leggermente di profilo e le spalle sarebbero rimaste larghe e morbide per permettere al braccio dominante di seguire il polso che avrebbe tracciato l’incantesimo. La testa sarebbe rimasta ritta, voltata anch’essa di profilo, verso l’avversario che in quel caso rappresentava il manichino. Il braccio che teneva stretta la sua tredici pollici si ergeva davanti a lui puntando la bacchetta verso un punto ben preciso, dritto ma allo stesso tempo morbido, pronto a muoversi una volta raggiunta la giusta concentrazione; l’altro invece, aveva scoperto averlo più sotto controllo dietro di lui, alzato sopra la spalla, in modo che facesse da perno al suo equilibrio nel lancio. Lo sguardo sarebbe rimasto fisso su un punto preciso del manichino: sul lato sinistro di quello che sarebbe dovuto essere il suo petto, sotto la seconda cucitura che legava la parte di destra a quella sinistra. Sarebbe stato lì il suo punto focale. Avrebbe avuto bisogno di raccogliere tutta la concentrazione di cui disponeva e, come ogni volta, per aiutarsi, avrebbe socchiuso gli occhi e leggermente anche la bocca per aiutarsi con la respirazione. Avrebbe iniziato a sprofondare in una bolla silenziosa, la sua area isolata dove i rumori, poco a poco, avrebbero iniziato a diminuire il loro volume fino ad arrivare ovattati e poi silenziati completamente alle sue orecchie. In quel momento sarebbe riuscito solo a sentire il rumore del suo respiro e l’aria che entrava dal naso e, lentamente, usciva dalla bocca semiaperta. Il battito del suo cuore avrebbe martellato nelle orecchie come unico suono percepibile, dando ritmo al respiro. In quel momento avrebbe fatto appello a tutti i suoi muscoli, richiamandoli a se. Avrebbe sentito il suo peso sulla terra ferma, la fermezza della schiena, la leggera flessione delle ginocchia, il braccio sinistro che bilanciava tutto il suo corpo e avrebbe sentito la ruvidezza della sua tredici pollici stretta tra le dita della mano dominante. Avrebbe sentito tutto il suo potenziale magico farai strada dentro di lui per fluire, alla fine, in un unica direzione. Solo in quel momento avrebbe aperto le palpebre trovandosi a fissare il punto della seconda cucitura del lato sinistro del petto del manichino e avrebbe visto le immagini di quello che stava per compiere. Avrebbe visto di lì a poco lo stesso avversario compiere un balzo di alcuni centimentri dal pavimento , capovolgere tutto se stesso e tornare inerme a terra, lontano da lui di qualche metro.Quello che sarebbe fuoriuscito dalla sua bacchetta da lì a poco sarebbe stato lo scopo ultimo di quella prova. Il manichino avrebbe compiuto un balzo, avrebbe girato su se stesso e si sarebbe steso a terra. Questo sarebbe stato quello su cui si sarebbe concentrato il prefetto. Avrebbe usato tutta la sua concentrazione per vedere realizzati gli effetti della fattura che avevano appena appreso. Gli occhi sarebbero rimasti fissi sul punto focale così come dritto era il braccio destro che puntava la bacchetta in quel preciso punto del manichino; stesso braccio che sarebbe stato attraversato dal suo potenziale magico,avrebbe formicolato dentro quest’ultimo, attraversandolo fino a raggiungere il polso che si sarebbe mosso portando la bacchetta a descrivere una ‘V’ e nello stesso istante in cui la bacchetta disegnava l’incantesimo, la sua voce, ferma e decisa ne avrebbe evocato la formula

-FLIPENDO!-

Avrebbe scandito e quando l’ultima vocale della formula sarebbe stata pronunciata, il disegno sarebbe stato descritto e la punta della bacchetta avrebbe puntato il preciso punto che aveva focalizzato dal principio. Se la prova fosse andata come sperava avrebbe visto un fascio di luce fuoriuscire dalla sua tredici pollici per poi colpire il preciso punto del petto del manichino che avrebbe compiuto un balzo sollevandosi dal pavimento, si sarebbe capovolto su se stesso e, infine, sarebbe atterrato con un tonfo sordo. Solo a quel punto, lo studente, avrebbe abbassato la sua arma e sarebbe riemerso dalla sua bolla, ricollegandosi alla realtà e attendendo un responso da parte della docente.
 
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