In equilibrio sulle punte dei propri stivaletti color vinaccia sui primi gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore, con movimenti misurati del polso la proprietaria di Scribbulus faceva ondeggiare la bacchetta in sorbo, perché questa guidasse il movimento di un annaffiatoio in latta, fatto levitare e dondolare a mezz'aria allo stesso ritmo, per raggiungere tutti i vasi che pendevano dalla scala. Avendo lasciato la postazione dietro il bancone scoperta, tendeva le orecchie per udire il trillo del campanello e di tanto in tanto guardava verso gli scaffali e verso la porta d'ingresso, per cogliere un cliente che potesse aver bisogno di aiuto. Da quella prospettiva, aveva notato un particolare fuori posto. Saltati un paio di gradini, si era portata fino all'uscio del negozio e da lì aveva soffocato in gola sbuffi teatrali: un unico raggio di sole solleticava la faccia rotonda del pupazzo di neve che dei bambini avevano costruito appena fuori dalla bottega. Quel raggio di sole inspiegabilmente aveva superato la coltre di nubi di quella fredda giornata, andando a ricadere con fatale precisione proprio sul pupazzo, facendolo già sciogliere un po' fino a perdere il naso-carota. Eleanor non aveva perso tempo: con una stoccata rapida della bacchetta aveva spostato il pupazzo di neve un po' più in là lungo la via, aveva poi raccolto la carota e la aveva infilata nuovamente al posto che le spettava.
Rientrata al tepore della bottega, fu lieta di scoprire che il pupazzo fosse ancora visibile dall'interno, al limitare della vetrina di sinistra. Ripose l'annaffiatoio in latta nel retrobottega e fece ritorno appena in tempo al bancone, mentre un bambino le chiedeva di poter vedere la selezione di inchiostri GLOM e un nonnetto si grattava la barba cercando di leggere il catalogo attraverso gli occhialetti. Eleanor lasciò al primo uno scrigno da esplorare sulle poltroncine del negozio e indirizzò il secondo al reparto scultura. Quando il campanello dorato posto all'ingresso tintinnò di nuovo, Eleanor si stava per l'appunto liberando e, accompagnato mr Kettergrass tra le paste modellabili, trovò al bancone una studentessa di Hogwarts intenta a sfogliare il catalogo.
«Buondì, cara! Benvenuta da Scribbulus!».
Un sorriso allegro le riscaldò le gote per accogliere la studentessa. Appellò alcuni articoli di cancelleria magica facendo ondeggiare la bacchetta, seguendo l'elenco dettato dall'autorevole scuola di Hogwarts a tutti i suoi studenti.
«Per tutti i rifornimenti necessari al nuovo anno a Hogwarts può acquistare il Set Base per
sette galeoni e un falci, ma con esso può approfittare della promozione per scegliere, con solo sedici falci in più, una piuma differente da quella d'oca, come di civetta delle nevi, gufo reale o cacatua. Trova queste specifiche nel
Catalogo, ma mentre preparo i suoi acquisti se vuole può sfogliare il Catalogo Cromatico dei
Sottotoni GLOM o il listino speciale
A Scribbulus Carol, le novità di questo periodo. Le lascio tutto qui!».
Srotolò alcune pergamene, una in toni cupi e scuri, l'altra che guizzava di rosso e oro.
«Con la spesa di oggi potrebbe iscriversi gratuitamente al
Club Artistico e Letterario di Scribbulus: avrà accesso ai
Nontiscordardimé, al
Gioco della Piuma dell'Oca e al
Crogiolo. Trova tutto descritto su questa pergamena, mentre su quest'altra… be', è il mese dell'amore! Le consiglio di dare un'occhiata alla nostra
Promozione Amortentia, soprattutto se le interessa fare qualche acquisto da Mondomago».
Indicò le due promozioni attive in quel periodo, stringendo la bacchetta tra le dita per infilare piuma, inchiostro e pergamene in una borsa in carta turchese.
«Ecco a lei! La ringrazio per aver scelto Scribbulus!».
Il rumore di un lieve trambusto dietro qualche scaffale si sostituì al suo chiacchiericcio: sicuramente qualche Penna Draconica era stata stuzzicata da Dirac, il gatto nero come l'inchiostro che la seguiva un po' ovunque. Eleanor sorrise e Dirac miagolò, ricercando il calore di quel raggio di sole che poco prima aveva fatto perdere il naso al pupazzo di neve davanti alla vetrina.