Baby, you're firework

L’aria fredda di quel lunedì mattina le aveva colorato di rosso le guance, ma Jessica aveva proseguito il proprio cammino in maniera imperterrita godendosi la libertà infrasettimanale del periodo delle vacanze, l’assenza di regole in fondo le aveva dato un giovamento all’umore. Determinata a giungere a destinazione quindi, non aveva prestato attenzione a nulla, se non a qualche schivata quando il proprio corpo si avvicinava troppo a passanti distratti come da sempre era lei. L’aveva fatto però, proseguire fino al negozio, camminare imperterrita, avvolta nel lungo cappotto nero, sfilandosi il cappuccio non appena fu all’interno.
“Buongiorno” esordì avvicinando al bancone scrollando accompagnando la propria voce con una leggera scrollata di spalle, come se quel gesto servisse a sentire meno peso dei propri errori. Errori dei quali non si sarebbe più curata, non quel giorno almeno. “Vorrei una confezione di fuochi d’artificio freddi del Dottor Filibuster” avrebbe poi estratto dalla tasca i galeoni necessari a saldare il conto, non intenzionata a intrattenersi per altri motivi poi se ne sarebbe andata.

Vedere Alberto Lestrange davanti a lei, in vesti lontane da quelle di Guardiacaccia o ancora più complesse di quando il mago indossava le vesti di Docente ad Hogwarts causò uno strano effetto a Jessica, forse per la convinzione che un tempo vi fosse un’infatuazione da parte dell’italo-irlandese nei confronti altrui, sentimento che si era tramutato in rabbia quando a lui era stata dedicata una vittoria di una partita e che poi aveva assunto l’emozione dell’indifferenza. “Professore, sto bene grazie, lei?” Più che incuriosita rivoltò la domanda per mera educazione e rispetto nei confronti di chi, bene o male, l’aveva forgiata con un corso che aveva messo a dura prova la propria resistenza lasciando che il desiderio di sopravvivenza prevalesse su tutto, persino sulla rabbia che ormai non provava più. Intenta a osservare il catalogo e certa di non aver altro da aggiungere, stuzzicò le tasche esterne della propria borsa nella ricerca dei galeoni così da poter saldare il conto. Incapace di formulare un discorso o, ancora più spaventata che potesse fare lui, non avendo null’altro da aggiungere o da comprare se ne sarebbe andata.