| Ridacchiò in direzione di Lottie per la battuta sulla mancia: di lei apprezzava molto l’affilata ironia, che sapeva essere molto tagliente (non per niente era la Capo-Redattrice del settimanale più irriverente del mondo magico) – ed era lieto che quella fosse stata un’ironia leggera. Non osava immaginare a che affilatura potesse arrivare quella lama, ma quel giorno prometteva di essere più leggero e disimpegnato per tutti. Era bello staccare un po’ la spina e spogliarsi di burocrazie, bolle di consegna, commissioni e gustarsi un po’ di chiacchiere. E qualcosa da mangiare, certo! «E certo, sono assolutamente d’accordo con lei!». Annuì in direzione di Desmond, sorridendo per la similitudine che aveva tirato fuori dal cappello a punta. Rivolgendosi a Jared, invece, non poté non nascondere la propria golosità. «Oh, i brownie! Sono il mio dolce preferito in assoluto. Ms. Corbirock fa i più buoni al mondo», abbassò la voce, «ma non ditelo a madama Melankholiya, per carità!». Fu inevitabile nominare Eleanor e iniziava a temere di sembrar morbosamente innamorato. Non poteva farci molto: la strega gli riempiva ogni spazio nella vita, rendendolo più gradevole e luminoso. Anche per questo era lieto che avesse dalla sua due aiutanti in grado di comprendere i suoi sforzi e i suoi impegni e di pensare anche per questo a lei, omaggiandola, come trasparì dalle parole di Desmond. Il mago adulto gli sorrise, lieto del suo interesse riguardo ai suoi impegni natalizi. «Le mie scartoffie mi stanno sempre molto molto simpatiche, quindi non me ne lamenterò! Non potrò prendermi una lunga pausa dai miei adorati libri della Biblioteca e dagli imperiosi timbri della Dirigenza, ma mi godrò il Natale e la Vigilia tra i miei cari. Passerò la sera di Natale con la mia famiglia, in una campagna del Cambridgeshire – sono originario di lì –, mentre mi godrò il pranzo natalizio a Hogwarts». Nascose che forse lo avrebbero beccato in casa di Eleanor, se fossero passati nel pomeriggio. Dubitava fosse necessario dirlo ad alta voce, comunque! «Voi, invece, come passerete le vacanze? Mi pare abbiate richiesto il permesso di passare le vacanze invernali fuori da Hogwarts, vero?» (forse il Dirigente non smetteva mai di lavorare?!) «Voi di dove siete originari, a proposito?». Si incuriosì, ricambiando la domanda che gli era stata rivolta. Ascoltò poi, interessato anche in quanto membro della Lega delle Streghe, i loro propositi sul partecipare o meno al contest di magifotografia. Desmond avrebbe evitato, poiché si sentiva più a suo agio con gli acquerelli, mentre Jared ne avrebbe approfittato, e anzi sembrava già avere delle idee ben precise (e un po’ segrete!) in mente. «Lei sottovaluta la mia capacità di mantenere i segreti, signor Chèvert!», ci scherzò su, con un sorriso bonario, «Ma non insisterò. Solo, le faccio un gran bocca alla manticora per il contest e per il suo futuro da grafico!». Furono interrotti dalla deliziosa presenza di Lottie, nelle vesti di Alta Cameriera. Le sorrise con un sorriso di scuse: mentre Jared non si era fatto troppo distrarre dalle chiacchiere e aveva mostrato idee chiare nell’ordinare, Desmond e Sheldon non avevano fatto altrettanto. Quando la proprietaria del locale tornò indietro, Sheldon le riconsegnò il menù che aveva nel frattempo visionato per avere le idee più chiare, decidendo di variare e non prendere il brownie, confermando però la cioccolata al pistacchio. «Scusa l’attesa! Allora, per me una tazza di cioccolata calda al pistacchio e una fetta di red velvet, grazie!». Ordinò con un sorriso, lasciando poi a Desmond il compito di ordinare per sé. Conservò il conto che gli aveva lasciato Lottie, con l’obiettivo di saldare il tutto insieme, con l’ordinazione propria e di Desmond, ringraziandola con un sorriso. Successivamente, mentre aspettavano che giungessero le ultime cose ordinate, invitò Jared a non aspettarli e iniziare a gustare la propria merenda e ritornò sul discorso precedente. «Un po’ mi stupisce che non sia molto interessato alla magifotografia, signor Tarabay! La macchina fotografica è stata un’invenzione babbana – e lei è stato Pupillo di Babbanologia, sbaglio? –, ma capisco l’attrazione che le suscitano gli acquerelli. Posso chiederle in cosa è consistito il suo corso con la professoressa Celebrian o è un segreto?». Si rivolse poi anche a Jared. «A proposito di segreti, le garantisco che sono bravo a mantenerli! Mi vuole davvero lasciare con la curiosità cocente, signor Chèvert? Non può anticiparci qualcosa sulle idee che ha per lo scatto fotografico del contest?».
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