Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Darkside, Bollettino ottobre/novembre

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view post Posted on 17/12/2023, 21:21
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D I R T Y H A N D S

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Non smetteva di pensarci e forse era giunto il momento di agire e riscuotere la sua più che meritata ricompensa. Il cimelio che aveva ritrovato da Zonko si trovava nella sua borsa, non lo lasciava a casa incustodito per la paura di non ritrovarlo. Era certo che nessuno sapesse del suo ritrovamento in quanto non ne aveva fatto parola con anima viva. Tra le ruote di quel carretto l'aveva ritrovato, come attratto dal luccichio delle pietre e dai propri subdoli scopi. Il ciondolo giaceva lì, dimenticato dal resto del mondo ma non da lui che aveva avuto la fortuna e la prontezza di recuperarlo per primo in assoluto. Aveva osservato il via vai delle persone fuori dal Ghirigoro con la mancina aveva aperto di poco la tracolla nera che teneva sotto al bancone. La cinghia, con la quale era solito chiudere quell'oggetto, era stata sfilata via con un abile gesto delle dita e il cimelio tirato un po' fuori in maniera tale da essere visibile. Per qualche secondo aveva spostato lo sguardo dalla vetrina per guardare l'oggetto e osservarne le rune incise, non era esperto di pietre ma credeva ciecamente che quelle che caratterizzavano l'oggetto fossero preziose. Era stato quel particolare a spingerlo a rimettere l'oggetto nella tracolla e ad assentarsi dal bancone per andare nel retrobottega e sedersi sul divano per recuperare il foglietto su cui aveva scritto i nomi delle pietre presenti sul cimelio. Avrebbe dovuto effettuare una ricerca per stabilire il valore di quelle pietre e chiedere una giusta ricompensa ma il suono della porta pronta ad aprirsi l'aveva costretto a rimettere tutto di fretta nella tracolla e afferrare una rivista di Divinazione, fingendo di essere distratto. Aveva rivolto a Charlotte un leggero sorriso mentre lei si occupava del tè e lui, da dietro quello sguardo tranquillo aveva iniziato a tramare.
Quella sarebbe stata la sera giusta.
Aveva lasciato il Ghirigoro assieme a Charlotte smaterializzandosi qualche secondo dopo nella propria casa per poter cambiare i vestiti e recuperare dalla tracolla il cimelio che di lì a poco, o almeno sperava, non avrebbe più dovuto nascondere. Si era sfilato il maglione dalle testa indossando una maglietta nera a manica lunga assieme a un jeans dello stesso colore, mettendo gli anfibi neri alle scarpe. Dal comodino della camera da letto aveva recuperato i guanti in pelle nera e il cimelio dalla borsa, scendendo al piano di sotto per aspettare il calare della notte. Aveva affidato a Senza Nome il compito di mandare a Morgana un gufo informandola che sarebbe arrivato ma in ritardo, non si sarebbe perso un'altra caselle.
Seduto sulla poltrona nel soggiorno, senza nemmeno una luce accesa e con un bicchiere di scotch nella mancina, aveva atteso un paio d'ore per essere certo di uscire con il buio e essere meno rintracciabile. Voleva passare inosservato, il più possibile e per quella ragione aveva indossato anche un mantello nero lungo, che sfiorava il pavimento a ogni passo. Nella tasca interna del mantello conservò il cimelio e, in un attimo, utilizzò la smeterializzazione per trovarsi a Notturn Alley. Sbucò in uno dei tanti vicoli abbandonati, completamente al buio. Con la schiena contro il muro prestò attenzione alla possibile presenza di qualcuno prima di spostarsi e sollevare il cappuccio sopra la testa. Si incamminò tra i vicoletti nascondendosi quando le sue orecchie avvertirono dei passi o delle leggere voci, qualche luce muoversi in lontananza.
Sapeva ciò che stava facendo e non riusciva a farne a meno, non riusciva a pentirsi di quella decisione nonostante fosse abbastanza pericoloso avere a che fare con quelle persone. Ma Bertrand, quella sera, era disposto a tutto pur di ottenere ciò che voleva... anche commettere qualcosa di illegale. E l'oscurità, nella quale si nascose, attendendo il via libera ne era la prova come il fatto che camminasse senza fare rumore, strusciando il mantello sulla strada e tenendo il proprio viso abbastanza coperto per non essere riconosciuto.
Cercò una traccia di loro, qualsiasi tipo di inidizio che avrebbe potuto condurlo sulla strada giusta e, nel frattempo, prese il cimelio si trovava ancora nella tasca interna del suo mantello, rigirandoselo tra le mani per osservare bene il suo valore. Un medaglione d'oro dalla forma perfettamente rotonda, le lettere che componevano il nome della famiglia Breckenridge incise in rune antiche sul margine di esso. Il centro del cimelio adornato con rarissimo marquise di Grandidierite, i cui riflessi verdognoli e bluastri avevano catturato la sua attenzione fin dal primo momento. Passò le dita sui piccoli trilland di Benitoite blu e sulla catena d'oro mentre, ancora una volta, cercava traccia di coloro che avrebbero potuto aiutarlo.
 
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