Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

You had me at Schiantato

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view post Posted on 10/12/2023, 19:28
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shouq


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Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

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Era una giornata strana: aveva un raffreddore cronico da settimane (come Xavier le ricordava quotidianamente prendendola in giro per la voce nasale) e per la prima volta, forse, Charlotte si era vestita invernale (facce di sconcerto da parte del pubblico). Aveva una lunga gonna di camoscio con sotto delle calze (a rete e leggere, ma tanto non si tenevano mica sotto la gonna) e un caldo maglione di lana verde palude, infine un mantello nero (con cappuccio!) sulle spalle. Si sentiva calda e coccolata (era così tanto tempo che non stava in intimità con un essere umano?), perfettamente a suo agio nel clima gelido, mentre per Diagon Alley udiva seguire i lamenti dei più freddolosi di lei - e che lei proprio non riusciva a spiegarsi al punto che, pur essendo attesa al Ghirigoro dopo la sua pausa pranzo, ogni cinque passi Charlotte si attardava a quella o quell’altra vetrina. Naturalmente si fermò anche davanti la vetrina di Scribbulus, come faceva ogni volta che passava di lì per seguire la prassi che la vedeva sbirciare con sguardo miope E astigmatico oltre la vetrina e salutare quindi entusiasta Eleanor (che però a volte, si accorgeva troppo tardi Charlotte, era solo Desmond con qualcosa di rosso in testa). Quel giorno, però, Melankholiya si ritrovò a trascurare la prassi del saluto, perché concentrata sul nuovo avviso in vetrina, che naturalmente la spinse ad entrare nel negozio come se all’interno ci fosse stata un’urgenza medimagica (e lei era una Guaritrice, sempre per il pubblico sconcertato).

– Buongiorno, buon pomeriggio, buon pranzo.

Lei aveva mangiato un riso agli asparagi da asporto, anche se non aveva ben capito come fosse possibile non far incollare del riso da asporto. Però era buono. Non che lei avesse chissà quali gusti raffinati. Non sul cibo, almeno. Si schiarì la voce per fermare la mente sovraeccitata dall’avviso in vetrina.

– Vorrei acquistare il Calendario dell’Avvento scontato con la promozione Magenta Zouwu. Ne ho bisogno.
 
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view post Posted on 23/12/2023, 12:45
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On the Leeds side-streets that you slip down

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Si era distratta: per una minuscola frazione di secondo si era completamente scordata del pericolo che correva la propria bottega, sull'orlo del precipizio del caos primordiale. Dimentica, era rimasta china su una pergamena per appena qualche minuto di troppo, nel tentativo di farci Apparire la soluzione dell'orbita che stava studiando (oh, magari fosse stata Trasfigurazione, dove le sarebbe bastato far Apparire davvero robe dal suo cappello a punta!). Quel caos primordiale, cui l'orizzonte degli eventi di un buco nero faceva un baffo, si stava, per l'appunto, raddrizzando le vibrisse, spargendo rosa horklump e blu occamy in polvere dappertutto. Alfred Dirac, un micio solitamente color dell'inchiostro più cupo, si era presentato a ms Chiching chiazzato dei colori dell'autunno e di alcuni campioncini in polvere dei Sottotoni GLOM: l'anziana aveva riso, appena prima di svoltare verso la sezione di carta e pergamena, alla ricerca degli ultimi colori di fogli origami. Dietro la vecchina, apparve Charlotte coperta e imbacuccata dalla testa ai piedi (ed Eleanor faceva sicuramente parte del pubblico sconcertato).
«Lottie!».
Con un sorriso, Eleanor sollevò il capo da quella pergamena prolissa tanto lunga che la fine si perdeva sotto il bancone, piena di calcoli che interessavano solo a lei.
«Hai pranzato, vero?».
Posò lo sguardo inquisitorio su di lei, che quel giorno aveva avuto cura di sé per riparsi dal gelo invernale e che quindi poteva essersi scordata di qualche altro bisogno primario.
«Rinnovo iscrizione al Club Artistico e Letterario di Scribbulus (dopo neanche un mese dalla scadenza, lo paghi solo un galeone!), boccetta di inchiostro color Magenta Zouwu, Calendario dell'Avvento scontato: in totale, dodici galeoni e un falci. Hai mantenuto tutti i tuoi vantaggi, la tua pedina ti aspetta alla quarantaduesima casella del Gioco della Piuma dell'Oca per altri due lanci!».
Agitò la bacchetta e, mentre le impacchettava gli acquisti, da uno scrigno in cartoncino doppio e pesante di un leggero celeste fece levitare il dado da gioco. Quando lanciato, questo mostrò un cinque (e la pedina color lavanda di Lottie si mosse di altrettanti saltelli) e un tre: la pedina concluse il suo breve viaggio entrando con un saltello più alto e deciso, baldanzoso ed esultante, sulla cinquantesima Casella Premio. Eleanor pescò un rotolino a caso da un altro scrigno, estraendo il premio.
«Oh! Hai vinto un rotolo di carta regalo animata personalizzabile. Ne ho qualcuna a tema divinatorio, per esempio con un mazzo di tarocchi che si mescola e si dispone e con i personaggi animati. Vuoi chiedermi qualcosa in particolare? Altrimenti posso prenderti quello che ti dicevo».
Si preparò ad aggiungere anche il premio agli acquisti dell'amica.
«La prossima volta approfittiamo della pausa pranzo insieme!».
Doveva pur assicurarsi almeno una volta al dì che Lottie fosse coperta, idratata e rifocillata.
 
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