Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

ORRORE.. ma non troppo

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view post Posted on 28/11/2023, 02:04
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Ancora non poteva crederci di aver ottenuto quel segreto da un fantasma. Era sorprendente quante cose potessero rivelare quegli esseri che gli incutevano così tanta paura. Non era stata una festa così orrenda, da quel momento. Certo, vedersi penzolare davanti agli occhi quella mano quasi completamente staccate dal braccio di Henrietta non era stata la parte migliore del banchetto ma, in quel momento, sulle grandi scale, pareva tutto così superficiale

-Ma credi che potrà esserci veramente utile sapere delle cucine? E se, per punizione, ci mandano a lavare i piatti? Credo che se fossimo serpeverde, il vice-preside non conterebbe fino a tre prima di spedirci a fare gli sguatteri-

Se la rideva sotto i baffi, eccitato, mentre a fatica si trascinava la stampella dirigendosi fino al corridoio che aveva indicato la duchessa. Lo imboccó e si sinceró che fosse quello giusto dando un occhiata alle pareti: erano effettivamente piene di quadri di vivande e, camminando lentamente, li osservò tutti fino ad arrivare davanti ad un quadro raffigurante un cesto di frutta. Fece cenno ad Ethan di avvicinarsi e, non stando più nella pelle per vedere se tutto quello fosse vero, prese a solleticare la pera. Da questa sarebbe comparsa una maniglia che avrebbe rivelato una porta, dietro cui ci sarebbero state le cucine. Maxime avrebbe guardato il prefetto rosso-oro in un espressione tronfia prima di spingere la maniglia verso il basso e aprire la porta. La avrebbe aperta piano e avrebbe fatto capolino solo con la testa

-E tu cosa ci fai qui?-

Avrebbe tuonato una voce dall’interno. Maxime avrebbe voluto richiudere la porta e correre più veloce del vento ma sicuramente sarebbe scivolato su se stesso e, ovviamente, sulla stampella. Si sarebbe reso conto che forse era un po’ tardi per tirarsi indietro quindi si sarebbe palesato

-B..buonasera, egregi signori Elfi- se suo nonno fosse stato presente gli avrebbe tirato uno scappellotto dietro la nuca per aver osato rivolgersi in quei toni così cordiali a dei semplici elfi domestici

-Mi..mi chiamo Maxime Delacroix e questo è il prefetto Parker. Veniamo dalla sala trofei, per conto della Duchessa Henrietta. Ci manda a dirvi che è veramente squisito quello che avete preparato per lei e per questo ne vorrebbe ancora. Sono veramente tanti lassù, vedete…-

Si sarebbe trovato a deglutire, sentendosi maledettamente osservato da decine e decine di occhi tondi e sgargianti che lo guardavano col capo all’insù trovandolo insolitamente alto

-Oh, Henrietta..-

Un elfo si sarebbe palesato da dietro un fornello mentre si asciugava le mani su un canovaccio

-La mia Henrietta non è passata neanche a salutarmi. Le ho conservato dell’altro. Questo è il suo preferito. Venite con me-

Zampettando, il piccolo elfo li avrebbe condotti dall’altra parte della cucina dove avrebbe aperto la porta di una specie di sgabuzzino da cui sarebbe uscita una folata nauseabonda. Maxime si sarebbe ritratto immediatamente sentendo i biscotti allo yogurt farsi strada prepotentemente a ritroso dallo stomaco.

-Questo è il pasticcio di cinghiale adornato di bacche aromatizzate e un pizzico di cannella essiccata. Le ho aggiunto anche del coriandolo, lei lo riconoscerà. Ditele che è da parte di Pattern-

Il piccolo elfo avrebbe consegnato loro una zuppiera che immediatamente Maxime avrebbe messo tra le mani di Ethan temendo di dare di stomaco proprio lì davanti. Avrebbe evitato di chiedersi e di chiedere all’elfo da quanti decenni fosse conservato in quello stato pronto per la festa della duchessa ma non era sicuro di voler sapere la risposta.

-Sarà fatto signor Pattern- altro scappellato da parte del signor Thompson
-Senta, io sono qui anche per un altro motivo, più personale diciamo-

Avrebbe seguito il piccolo elfo ai fornelli dove era intento a preparare chissà che piatto prelibato per la cena. Pattern non gli avrebbe dedicato chissà quali attenzioni ma Maxime avrebbe tentato di avanzare ugualmente la sua richiesta:

-A lei ovviamente non interesserà sapere che sono Corvonero e che siedo esattamente al secondo tavolo della sala grande, accanto a quello dei Grifondoro ma ci tenevo a ringraziarvi per quello che fate per noi e dirvi quanto apprezzi i vostri piatti. Mi chiedevo solo se fosse possibile, ecco, far comparire alla mia tavola piatti.. meno speziati. Sa, tutti quei condimenti, ottimi eh, però vede, mi disturbano. Ah! E a colazione, se fosse possibile far comparire qualche vassoio in più di biscotti allo yogurt. Oltre ad essere i miei preferiti sono gli unici che posso mangiare. Sono leggermente delicato e vorrei non dovermi più svegliare di notte con un terribile mal di stomaco.. mi capisce, non è vero?-

Per tutto il tempo del suo sproloquio, il piccolo Pattern avrebbe trafficato tra pentole e mestoli senza degnarlo di uno sguardo. Alla fine, forse insospettito dal suo silenzio,sarebbe balzato dallo sgabello in legno rivolgendogli un semplice - Spiacente, signorino Delacroix- e, senza altri convenevoli li avrebbe accompagnati alla porta

-Ora è meglio che usciate e ritorniate in sala trofei. Non vorrei che qualcuno vi scoprisse. Ricordatevi i miei saluti alla duchessa!-

Detto questo non avrebbe atteso oltre e avrebbe richiuso la porta della cucine lasciando Maxime alla certezza che avrebbe convissuto col suo stomaco delicato in eterno. Avrebbe sbuffato rimettendosi in marcia risalendo le scale che avrebbero portato alla sala trofei per porgere la pietanza e i saluti da parte di Pattern alla duchessa e defilarsi da quella festa.

-Almeno ci ho provato-


Edited by Maxìme Delacroix - 28/11/2023, 08:42
 
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view post Posted on 2/12/2023, 18:55
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Le parole della Granduchessa risuonavano nella sua testa man mano che scendevano e raggiungevano il corridoio di pietra, Se ci mettono a lavare i piatti siamo rovinati, hai visto quanti siamo al castello??? sorrise il ragazzo immaginando il numero di studenti del castello, se eravamo serpeverde nemmeno stavamo parlando con la duchessa avevamo gia il sedere rosso per i calci di Pix si mise a ridere mentre scendevano giu, una volta imboccato il corridoio e davanti al quadro con il cesto di frutta, avrebbe iniziato a guardarsi intorno per sincerarsi che nessuno li avrebbe visti fare quello che dovevano fare...
Allora io faccio il palo e tu solletica la pera come ci ha detto una volta apparsa la maniglia il ragazzo non stava più nella pelle apri e entriamo, ma appena aperta subito erano stati beccati ma ormai era tardi e decisero entrambi di entrare, alle brutte i piatti li aspettavano, Buonasera disse il Grifone alzando il braccio per salutare, si, sono veramente tanti e soprattutto lo spezzatino guarnito di caviale era così buono che avrebbe fatto resuscitare i morti, ne vorrebbero ancora, nonostante quella giornata così particolare avrebbe trovato lo stesso il modo per fare il suo sarcasmo sempre fuori luogo per poi seguire il folletto che aveva qualcosa per loro, è stata così impegnata con la festa sicuramente vedrai che passerà a salutarti prima di andare via e poi con il suo preferito ti penserà subito...
Per la barba di merlino, ma che cos'è questo odor... avrebbe pensato il ragazzo mentre l'elfo apriva quella porta e a stento riusciva a restare in piedi prima di svenire e quando il corvo gli passò la zuppiera gli sarebbe risalito tutto quello che aveva nello stomaco fino in gola, sarà fatt... sicuram... sig... Pat..., avrebbe preso volentieri una tovaglia per chiudere quella bomba atomica e così fece, così sarà ancora più un effetto sorpresa quando la duchessa vedrà questo pacco regalo, poi rivolto a Maxime ti salvi che hai la stampella, ma se in tasca hai pure una molletta dammela che mi tappo il naso, sto per morire disse a bassa voce il ragazzo mentre guardava l'altro prefetto...
Bene adesso andiamo, ma purtroppo il ragazzo aveva altro da chiedere e il Grifone mentre stava ancora lottando con le sue stesse forze con il cibo che veniva su e lui cercava di rispedire giu, guardava il corvo chiedere una colazione migliore ma ti sembra il momento avrebbe pensato il ragazzo, ma la grazia fu divina appena l'elfo li avrebbe accompagnati alla porta dandogli un due di picche al ragazzo, penso che quello sia un no Maxime, dovrai farti abbastare quello che passa il convento, ehm il castello sorrise il ragazzo mentre uscivano dalle cucine con quella mina sempre tra le mani...
Possiamo fare un po per uno con questa cosa, ma secondo te una doccia basta per togliermi di dosso questi... diciamo cattivi odori, più che cattivi odori erano il massimo della puzza che il ragazzo aveva sentito in tutta la sua vita e solo il pensiero di avvicinarsi ad Amy e farla scappare lo faceva impazzire, per poi proseguire, lentamente data la stampella di Maxime, verso la stanza dei trofei ma che ne dici se prendi in braccio tu questa cosa e io prendo in braccio te fino alla sala trofei così arriviamo prima ed io non muoio giovane, ho ancora tanto da fare nella vita avrebbe detto sorridendo il ragazzo mentre camminavano...
 
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