Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

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view post Posted on 11/10/2023, 10:26
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Essere una giornalista era un vanto non da poco per la studentessa di Serpeverde, che lavorava al Settimanale delle Streghe da ormai abbastanza tempo per sentirsi parte integrante della Redazione, che l'aveva accolta in maniera deliziosa. Aveva ormai scritto in ben due numeri della rivista, che si era guadagnata un posto d'onore all'interno del suo cuore: ex magi-influencer, non poteva trovare un posto migliore per dare sfogo al suo estro creativo anche tramite la scrittura, che riteneva fondamentale per la sua persona. I lavori, per il momento, erano in stand-by e Lara poteva concentrarsi meglio sulle sue ulteriori occupazioni, nonché sugli esami che, con fiducia, avrebbe potuto svolgere di lì a poco; ciononostante, si era trovata in una delle sere precedenti a fare un piccolo schemino sul suo blocco appunti -che conteneva ormai qualsiasi cosa, da schizzi di abiti in preparazione a liste di cose che avrebbe dovuto fare quella settimana- su tutte le cose che sarebbero potute andare meglio durante i lavori dell'ultimo numero. Si era ripromessa di passare da Madama Piediburro a fare scorta di the e infusi da poter offrire agli ospiti del suo ufficio, di leggere più riviste in modod a avere una visione più ampia delle modalità di scrittura di articoli di gossip e di trovare un metodo per evitare di avere crampi ai polsi tutte le volte che intervistava qualcuno. Una penna Prendiappunti era la soluzione ideale per l'ultimo problema e quello al momento più risolvibile: quel sabato, infatti, avrebbe avuto il suo abituale turno al Madama McClan's, al termine del quale sarebbe potuta passare da Scribbulus prima dell'orario di chiusura e del coprifuoco della scuola. Aveva infatti chiesto a Madame Luna un permesso per uscire solo mezz'ora prima dalla boutique, ritrovandosi a camminare velocemente tra le strade di Diagon Alley senza guardarsi troppo in giro, con una meta ben precisa in mente. La stanchezza dovuta al turno lavorativo iniziava a farsi sentire, ma non avrebbe permesso a se stessa una scusa per rimandare quel momento all'infinito: la sua procrastinazione doveva avere una fine. Attraversò la porta di ingresso di Scribbulus con un sorriso sulle labbra, avvolta dai suoi jeans neri -che aveva scoperto fossero in tendenza tra i babbani- e un maglioncino verde chiaro, con una zip aperta sul collo e una parte di petto, da cui spuntava il tessuto bianco della maglia a maniche corte che portava sotto. "Buon pomeriggio! Avrei bisogno di una Penna PrendiAppunti Fedele e di un Inchiostro Odoroso color turchese: sono parecchio indecisa tra l'odor petricore e oceano, che cosa mi consiglia? -si sarebbe quindi affidata totalmente a chi l'avrebbe servita, cercando di capire nel frattempo quale dei due odori potesse adattarsi meglio alla sua persona. Ah! Dovrei anche rinnovare l'iscrizione al Club Artistico e Letterario. L'altra volta me ne sono completamente dimenticata."
 
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view post Posted on 12/10/2023, 14:50
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L'autunno era alle porte e le foglie iniziavano a cadere, incartapecorite, dagli alberi che costeggiavano il villaggio. Durante quel sabato di metà ottobre Jared iniziò a pensare con nostalgia ad Halloween e alle decorazioni che avrebbero riempito la Sala Grande di lì a qualche settimana. Non era esattamente un fan, di certo preferiva di gran lunga il Natale a tutte le altre festività, ma non ne poteva davvero più dell'estate, del caldo afoso e delle magliette a mezze maniche. Aveva voglia di indossare uno di quei maglioni di lana grossa un po' larghi e, soprattutto, aveva voglia di provare freddo, di avere il naso arrossato dall'aria gelida e le mani congelate sotto un paio di guanti totalmente inutili. Ma quel momento sembrava ancora lontano e così, attendendolo con una certa ansietà, i weekend scorrevano tranquilli uno in fila all'altro.
Si affacciò a lato di una pila di scatoloni che era in procinto di sistemare nel Retrobottega, quando sentì il campanello d'ingresso trillare e una voce familiare provenire dalla parte opposta della bottega. L'aveva riconosciuta immediatamente e, come prova, un sorriso con tanto di allegre fossette laterali era comparso sul volto del parigino.

- Lara! - Pronunciò il suo nome forse con un tono strano rispetto al solito, un filino stridulo. - Benevenuta da Scribbulus, scusa, non mi aspettavo di vederti qui. Mi hai colto alla sprovvista. - Aggiunse subito dopo cercando al meglio delle proprie capacità di trattarla come una normale cliente. Almeno in parte.

Posò la pila di scatole nel Retrobottega, cercando di mantenerle impilate l'una sull'altra, per poi ricomparire dietro il bancone l'attimo dopo.

- Ecco qui. Questo è il Catalogo principale. - Le passò il primo listino, per poi recuperare gli altri dai toni pastello. - Qui invece puoi trovare i Cataloghi Cromatici e il listino speciale Hogwarts on ink-track, dove potrai trovare i prodotti a tema. - Concluse, nonostante le idee chiare della Serpeverde.

Sembrava che Lara sapesse già alla perfezione cosa fosse intenzionata ad acquistare, tanto che Jared annuì alle sue parole. Era quasi certo che la Penna PrendiAppunti Fedele non le sarebbe servita durante le lezioni, bensì più probabilmente a prendere nota nel corso delle interviste per il Settimanale delle Streghe. Ora che ci pensava, in effetti, sarebbe stato opportuno che anche lui si recasse in negozio nelle vesti di cliente per acquistare diverse cose che avrebbero potuto essergli d'aiuto per il lavoro di Grafico.

- Certo, una Penna PrendiAppunti Fedele e una boccetta d'Inchiostro Odoroso color turchese: vengono rispettivamente venti galeoni e dieci falci e due galeoni e cinque falci. - Le disse, mentre recuperava la Penna dallo scaffale poco lontano, soffermandosi ad osservare gli inchiostri. - Mm, io sono più da petricore, sai? Non so, non ho mai avuto un grande feeling con l'acqua. E poi mi sembra più azzeccato con l'autunno ormai alle porte, che dici? -

Era vero, non aveva mai amato il mare. In realtà gli faceva quasi paura. Non che non lo trovasse magnifico, nelle sue sfumature che iniziavano sui toni dell'azzurro chiaro per poi finire nel più profondo dei blu, ma era più una sensazione allo stomaco quando gli capitava - di rado - di passare le vacanze in località marittime. Non amava il fatto di non sapere cosa accadesse sotto la superficie dell'acqua, dovendosi fidare ciecamente di ogni creatura che l'abitava e che avrebbe potuto prendere l'iniziativa e attaccarlo da un momento all'altro senza che lui ricevesse il minimo preavviso. Preferiva rimanere a profondità ridotte dove riusciva a guardarsi i piedi senza impedimenti.

- Certo, controllo subito, dammi un secondo. - E, difatti, si avvicinò al taccuino dove erano appuntati i nomi dei membri, inclinando il capo. - Cavoli, la tua iscrizione è scaduta da un po', purtroppo ti costerà tre galeoni il rinnovo. Ma potrai recuperare la posizioni perse al Gioco della Piuma dell'Oca tirando il dado per il totale di oggi che è di venticinque galeoni e quindici falci. Sono cinque lanci di dado, precisi precisi. E poi ci sono io che ti porto fortuna, su! -

E così dicendo aprì il piccolo scrigno adagiato sul bancone, estraendone il dado che sarebbe poi servito a Lara per effettuare i cinque lanci.
Nel frattempo, la microscopica riproduzione della pedina sulla tessera della Serpeverde, partendo dalla Casella zero, si sarebbe preparata - si sperava! - ad avanzare e così avrebbe fatto anche quella originale sul Tabellone del Gioco. Jared, oramai abituato a lavorare in quel modo, lasciò che la compagna di squadra procedesse ai lanci e, nel frattempo, si dedicò alla preparazione della busta di carta color turchese, iniziando ad impacchettare anche la Penna PrendiAppunti Fedele, attendendo che la cliente potesse prendere una decisione con estrema calma sull'Inchiostro Odoroso.
 
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Entrare da Scribbulus era stata, come sempre, una piacevolissima sorpresa. Lara aveva potuto ammirare in vetrina diverse novità, tra le quali anche le nuove cromie d'invenzione della proprietaria, dalle quali era stata conquistata da subito. Anche se Lara aveva a casa una lunga lista di inchiostri dalle varie tonalità -alcuni delle quali dovevano essere splendidi regali che poi, per varie motivazioni, non aveva più consegnato- il suo estro creativo trovava sempre deliziosi quei tentativi sempre riusciti di rinchiudere delle sensazioni in colori. Era entrata nel negozio con la testa tra le nuvole, senza minimamente aspettarsi che a servirla fosse un Serpeverde che riusciva a riconoscere dal tono della voce. Anche se sembrava leggermente storpiata all'inizio, la Wilson non faticò a riconoscere proprio la voce di Jared, che la colse di sorpresa quanto il proprio ingresso sembrava aver stupito lui. Sorrise apertamente mentre si dirigeva verso di lei, abbandonando quelle scatole che le avevano tenuto nascosto il ragazzo fino a pochi istanti prima. "Ciao anche a te! -ridacchiò incrociando le braccia al petto, mentre cercava di abituarsi a vedere il ragazzo sotto la prospettiva da commesso di Scribbulus- Anche io lavoro a Diagon Alley, mi stupisco di non averti incontrato prima. Ne approfitto per concedermi dello shopping sfrenato, a volte." Effettivamente, Lara non poteva nascondere il fatto che fosse una vera appassionata di spese anche se avesse voluto. Lavorare da Madama McClan's già diceva molto riguardo al suo rapporto con gli abiti e tutto ciò che poteva essere a loro associato, la sua passione per qualsiasi cosa urlasse moda!, poi, la incastrava nel classico stereotipo di diciassettenne di sesso femminile. Avrebbe tanto voluto dire in giro di passare intere giornate a leggere romanzi o volumi scolastici, far passare di se stessa la figura di intellettuale con una libreria più grande della propria stanza, ma purtroppo non riusciva a nascondere ciò che realmente era: una schiava del mercato. Lara si reputava la classica cliente che poteva essere immaginata nei momenti di studio della clientela perfetta: facile da abbindolare, pronta a spendere tutti i suoi galeoni in qualsiasi cosa fosse all'ultima moda. I suoi ragionamenti riguardo la propria fragilità le permisero comunque di seguire quelli del ragazzo sull'odore perfetto da scegliere per quel periodo dell'anno, che richiamava più la pioggia che l'oceano. "Petricore sia, allora. Da qui in avanti tutte le mie lettere profumeranno di pioggia, mi piace!" Entusiasta, aveva accettato il consiglio del Serpeverde, anche se Lara si sentiva profondamente legata all'oceano e all'acqua in generale. Aveva preferito, per una volta, affidarsi a qualcun altro senza permettersi di pensare. Apprese della scadenza della sua iscrizione senza troppa sorpresa: la Corbirock l'aveva avvisata già l'ultima volta che si era recata nel negozio per l'acquisto del rifornimento scolastico, ma Jean era troppo di fretta quel giorno per potersi concedere degli attimi in più all'interno di Scribbulus. Si maledisse mentalmente, mentre però Jared le faceva sapere che poteva ugualmente rientrare nel club senza troppi passaggi. Sorrise, prendendo i dadi dalle sue mani per effettuare i cinque lanci di cui aveva diritto. "Se andranno male me la prendo con te, allora?" Lanciò i dadi cinque volte, sbirciando ogni volta il risultato mentre cercava di capire di quanto la propria pedina sarebbe avanzata. Non le era mai andata troppo bene con quel gioco, ma non aveva mai avuto Jared come portafortuna. "Una domanda. Vista la nuova iscrizione, posso cambiare il mio Nontiscordardimé? Vorrei avere proprio l'inchiostro odoroso, se possibile." In un lampo, quell'informazione era giunta alla sua mente senza che potesse fermarla, facendole ricordare di come l'anno precedente avesse scelto il Brogliaccio, che però non aveva più acquistato. Se si fosse trovata bene con quell'inchiostro, invece, tutte le sue lettere avrebbero necessitato di esso e sarebbe terminato forse troppo in fretta. Osservò Jared comporre il pacchetto dei suoi acquisti, facendole improvvisamente ricordare il pagamento incombente: estrasse le monete necessarie dal portafogli color porpora, poggiandole sul bancone e pronta a recuperare i suoi nuovi acquisti.
 
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view post Posted on 16/10/2023, 19:11
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Dall'espressione di serena incredulità di Lara, Jared poté dedurre che lo stupore nell'incontrarsi in quella circostanza non fosse a senso unico. Avevano già disquisito sul fatto che, sebbene avessero avuto numerose occasioni di incontrarsi, non c'era mai stato davvero modo di intavolare una conversazione e quella, per lui, era l'ennesima conferma che il Destino avesse deciso di premiarli - lui, senza dubbio - solo successivamente, accettando di lasciarli finalmente incontrare al di fuori dell'ambiente scolastico. Per un attimo la mente del francese lasciò quel luogo, viaggiando nel tempo sino al loro ultimo - e, in quei termini, unico - incontro, dove si erano salutati con la promessa di percorrere assieme il sentiero per il Campo di Quidditch all'allenamento successivo. Si sentì leggermente in difetto, quando finalmente riuscì a tornare con i piedi ben saldi al pavimento della bottega, accorgendosi che tale promessa non fosse mai stata mantenuta nei giorni successivi. Tossicchiò colpevolmente, convincendosi a trovare un modo per farsi perdonare per la sua ignobile mancanza di memoria per le scadenze a breve termine; in realtà non aveva avuto il tempo materiale per dedicarsi a qualcosa che non fosse lo studio, gli allenamenti, il lavoro, con poche altre eccezioni, ritrovandosi di fronte alla Serpeverde senza nemmeno capire a che punto dell'ultima settimana si fosse dimenticato l'unica cosa positiva capitatagli durante il mese.

- Lavoro qui da circa un mesetto e mezzo, in realtà. - Ammise, inclinando la testa. - Ma mi Smaterializzo lì fuori alla fine di ogni turno. -

Lo disse indicando un punto imprecisato oltre la porta d'ingresso e maledicendosi mentalmente per tanta pigrizia. Chissà quante altre cose s'era perso.
Sorrise di rimando all'entusiasmo di Lara nell'accettare il suo consiglio e annuì appena, spostandosi dal retro del bancone per picchiettare l'indice sulla scaffalatura, passando in rassegna le varie boccette d'inchiostro. Dopo una breve ricerca, comunque, riuscì ad individuare l'Inchiostro Odoroso della tonalità richiesta e dal profumo di petricore. Lo selezionò, afferrandolo con cura, per poi tornare ad impacchettarlo assieme al resto, inserendolo nella busta altrettanto turchese.

- Dipende da che punizione hai in mente per me. - Scoprì i denti in un ghigno, finendo per guardarla di sottecchi mentre si accingeva a lanciare il dado.

Osservò il Tabellone, curioso dei progressi che la pedina avrebbe compiuto. Dal punto di partenza, al primo lancio di dado, la pedina avanzò fiera di ben cinque caselle, rimanendo lì, senza infamia e senza lode, ad attendere il tiro successivo. All'uscita di un due, ripartì alla carica, posizionandosi sulla Casella sette, e rimanendovi in equilibrio dopo aver compiuto un mezzo giro su sé stessa. Purtroppo non era ancora riuscita nell'obbiettivo di ottenere l'estrazione di un premio ma, perlomeno, non aveva trovato alcun ostacolo durante il suo percorso. Al terzo lancio, il dado mostrò un altro cinque: la pedina, in fermento, partì alla carica muovendosi in avanti delle relative caselle, finendo per posizionarsi sulla numero dodici, una di quelle Premio. Jared ammiccò, felice di non essere la causa del malcontento della compagna di squadra, avendole davvero portato fortuna. Al quarto lancio, il penultimo, la pedina avanzò di due caselle, arrivando alla numero quattordici. All'ultimo lancio di dado, uscì un quattro, facendo progredire il gioco sintantoché, alla Casella diciotto, la pedina non si trovò faccia a faccia con le spire di una Pergamena Prolissa che, suo malgrado, la costrinse ad arretrare di due posizioni nel tentativo di sfuggirle, sino alla Casella sedici. Tutto sommato, vista la vastità di insidie che il Tabellone racchiudeva, la pedina di Lara se l'era cavata egregiamente, riuscendo ad ottenere persino un premio, cosa che non era riuscita a fare fino ad allora quella del francese.

- Vedi? Un premio! Procedo all'estrazione... - Gongolò, scegliendo uno tra i rotolini di pergamena contenuti nel minuscolo scrigno li affianco. Mescolò distrattamente per qualche secondo, dopodiché ne selezionò uno. - Non ci credo. Hai vinto un Blocco-Appunti! JJ sarà ben felice di ricevere un nuovo giaciglio. - Ridacchiò all'idea di quella strana coincidenza, ripensando alla Puffola e a quanto avesse apprezzato sonnecchiare su quello che, invece, apparteneva a lui.

Ne prelevò uno da una pila poco lontana, e lo impacchettò velocemente, inserendolo nell'ormai ricolma busta.

- Certo, appunto subito il cambio di articolo. -

Segnò la dicitura Inchiostro Odoroso, appuntandolo affianco al nome di Lara nel registro e, contemporaneamente, un nuovo fiore di Nontiscordardimé apparve come promemoria nel vaso lì accanto. Ne seguì la rapida crescita con la coda dell'occhio: era sempre piacevole assistere a quel genere di Magia, persino ora che si era quasi abituato. Raccolse il denaro e lo ripose in cassa, tornando a concentrarsi sulla cliente. Le allungò la busta, reggendola dai minuscoli manici di carta arrotolata, senza però lasciargliela afferrare davvero, quasi come tenendola in ostaggio in cambio di un pegno. E, in effetti, era proprio così. L'idea gli era venuta tanto rapidamente da non aver avuto il tempo materiale per ponderare se fosse buona oppure no.

- Pranziamo assieme domani? Finisco per mezzogiorno e mezzo. Potremmo incontrarci per quell'ora davanti al Paiolo Magico. -

La speranza sarebbe stata quella di farsi perdonare per non aver colto l'occasione di domandarglielo prima. Giusto per essere certo che Lara accettasse l'invito, comunque, fece oscillare pigramente la busta a destra e a sinistra davanti alla Serpeverde, reggendola con il solo ausilio dell'indice destro.
 
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view post Posted on 17/10/2023, 10:03
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Parlare di Materializzazione non era propriamente facile per la Wilson: quello era stato il suo primo vero fallimento, che continuava a perpetuarsi senza fine, rendendo l'acquisizione della licenza una vera e propria impresa impossibile per lei. Dopo la seconda volta in cui aveva seguito il corso, Lara aveva autonomamente deciso che non avrebbe voluto sentir parlare di foglio verde ancora per tanto tempo, non ritenendo di fondamentale importanza quel passo che, prima o poi, tutti affrontavano nella sua vita: c'erano decisamente molti altri modi per recarsi da una parte all'altra, incluse le Passaporte, ugualmente efficaci, anche se particolarmente regolamentate. Continuava a ripetersi quelle cose cercando di autoconvincersi a non aver bisogno della Materializzazione, anche se era certa che Jared potesse svegliarsi molto più tardi di lei il sabato e la domenica mattina per recarsi al lavoro, non dovendo prendere di continuo il treno. "Peccato." Rispose soltanto, alzando le spalle mentre Jared preparava i suoi acquisti all'interno di una busta, fingendo indifferenza. Lara era quasi certa che, se avesse saputo prima del lavoro del ragazzo in una delle botteghe che popolavano Diagon Alley, probabilmente avrebbe approfittato del tempo della strada per conoscerlo meglio, soprattutto a seguito del loro ultimo incontro. Aveva trovato un luogo accogliente in presenza di Jared, sentendosi a suo agio in così poco tempo che si era quasi spaventata: in un primo momento, l'invito di raggiungere il campo di Quidditch in sua compagnia le era sembrato avventato, forse era avvenuto troppo presto, facendole dubitare della motivazione che aveva spinto la serpe a rivolgerle quella domanda. Era rimasta leggermente sollevata quando, all'allenamento seguente, Lara non aveva trovato nessuno ad aspettarla in Sala Comune; quella sensazione, però, era stata quasi subito sostituita da un lieve groppo all'altezza del petto, composto da tutte le sue paranoie sul caso. Da sollevata, aveva iniziato a sentirsi leggermente triste per quella piccolissima e insignificante mancanza. La notizia di aver vinto un premio la fece sorridere apertamente, emozionata finalmente dall'aver vinto qualcosa. "Fantastico! Ti farò sapere se dormirà così profondamente anche su questo o se era proprio il tuo ad esercitare un certo fascino ai suoi occhi." Attese quindi che lo Chèvert recuperasse il suo premio e lo impacchettasse, creando una busta che risultava sicuramente molto più voluminosa rispetto a quello che si era aspettata quando era entrata nel negozio: quella volta, però, non era stata colpa sua, almeno. Vide nascere per la seconda volta il fiorellino all'interno del vaso sul bancone, chiedendosi che fine avesse fatto quello che, involontariamente, aveva fatto appassire. Si sentì improvvisamente triste, consapevole che un fiorellino era morto a causa sua e per le sue inadempienze. Era una persona orribile. La proposta di Jared era arrivata proprio nel bel mezzo della sua autocommiserazione, mentre cercava di capire come potesse rendere omaggio a quel povero essere vivente che a causa sua era venuto a mancare, pensando che avrebbe potuto piantare un intera aiuola di Nontiscordardimé nel suo futuro giardino in High Street una volta diplomata. In un primo momento aveva semplicemente allungato una mano per recuperare la sua busta, convinta che le parole di Jared fossero state un semplice Arrivederci e buona giornata!, quasi subito, però, il suo cervello aveva metabolizzato la sua nuova proposta e quella frase immaginata era diventato un Pranziamo insieme domani? Lo sguardo passò dalla busta che oscillava davanti ai suoi occhi al volto del commesso, che attendeva una risposta da parte sua: Lara non capiva per quale motivo Jared avesse tanta voglia di passare del tempo con lei, tanto da chiederle per la seconda volta di stare da soli in un ambiente che non fosse quello del quidditch o quello scolastico. Consapevole però che probabilmente non avrebbe avuto la sua busta se gli avesse detto di no -ma poi, avrebbe davvero voluto dire di no?- ci pensò un attimo su, socchiudendo gli occhi e corrucciando le sopracciglia. "Basta che non ti dimentichi come hai fatto per il passaggio al campo. -disse infine, alzando le sopracciglia e sfidandolo a contraddirla a riguardo, mentre un ghigno contribuì a farla beccare per il finto broncio che aveva messo in atto. Sperando di averlo distratto abbastanza da fargli perdere la presa ferrea dalla busta, si allungò sul bancone e la afferrò al volo, portandola subito fuori dalla sua portata, stringendola con entrambe le braccia al petto. Ci vediamo domani." Gli diede di nuovo le spalle, mentre, questa volta senza girarsi, attraversava il negozio verso la porta d'ingresso. La oltrepassò facendo trillare il campanello, mentre le sue gote si arrossavano improvvisamente e un sorriso si faceva strada sul suo volto.
 
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Se l'era aspettato di non passarla liscia. E così, puntuale come la lezione di Pozioni - dove lui capiva ben poco - durante una giornata già di per sé impegnativa, anche l'ammonimento di Lara arrivò a farsi strada tra le mura della bottega di Diagon Alley. Aveva ragione, non poteva di certo affermare il contrario, ma non conosceva ancora sufficientemente bene il francese da sapere che non sarebbe mai stata sua intenzione una tale dimenticanza, anzi, il fatto di voler porre rimedio ai propri sbagli la diceva lunga su quanto realmente ci tenesse a quell'incontro. In realtà non sapeva bene cosa aspettarsi o, addirittura, cosa potesse pensare lei di un invito del genere ma in quel momento, mentre reggeva la busta turchese tra le dita, non gli importava davvero. Preferiva goderselo quel momento, invece di rimuginare su come sarebbe potuto andare preoccupandosi di qualcosa che, ancora, non esisteva.
E poi, se proprio doveva dirla tutta, era da tempo che desiderava provare le pietanze del Paiolo Magico e consumare un pasto che, per una volta, non sarebbe stato alla tavolata dei Serpeverde. Non che gli Elfi Domestici non fossero cuochi eccellenti ma, ogni tanto, aveva bisogno di un piccolo cambio di rotta nella monotonia delle proprie giornate.

- Rimedierò. -

E questa volta si sarebbe presentato, sperando che Lara non avesse accettato l'invito solo per finire a dargli il ben servito come ripicca alle sue inadempienze. La osservò per un momento, riflettendo sul fatto che non gli sembrava affatto quel genere di persona. Un momento di distrazione di troppo e lei riuscì a riappropriarsi del bottino.
Non riuscì a non sorridere, cogliendo il cipiglio soddisfatto della Serpeverde nell'essere riuscita a farsi beffe di lui.

- A domani! -

E, così dicendo, la osservò percorrere i pochi metri che dividevano il bancone dalla porta d'ingresso, vedendola sparire oltre l'uscio.
La trovava realmente interessante. Sembrava una persona tranquilla, equilibrata ma, al contempo, anche pronta a stare al gioco e piena di vita. Non aveva mai amato troppo le complessità in un carattere, forse perché lui non ne possedeva poi così tante. Preferiva di gran lunga trovarsi a parlare con qualcuno come Lara, in grado di risollevargli il morale anche alla fine di uno stancante turno di lavoro.
Gli ci volle qualche secondo prima di accorgersi di essere rimasto fermo lì, con quel sorriso ebete stampato in volto, appoggiato con il gomito destro al bancone e la guancia alla medesima mano. Si riscosse velocemente dal torpore, sperando che nessun cliente dell'ultimo minuto fosse entrato durante il lasso di tempo che aveva impiegato a tornare in sé. Si guardò intorno e, appurato di essere solo, tornò a sistemare gli scatoloni nel Retrobottega, impilandoli l'uno sull'altro con cura prima di terminare il proprio turno.
 
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