| Dall'espressione di serena incredulità di Lara, Jared poté dedurre che lo stupore nell'incontrarsi in quella circostanza non fosse a senso unico. Avevano già disquisito sul fatto che, sebbene avessero avuto numerose occasioni di incontrarsi, non c'era mai stato davvero modo di intavolare una conversazione e quella, per lui, era l'ennesima conferma che il Destino avesse deciso di premiarli - lui, senza dubbio - solo successivamente, accettando di lasciarli finalmente incontrare al di fuori dell'ambiente scolastico. Per un attimo la mente del francese lasciò quel luogo, viaggiando nel tempo sino al loro ultimo - e, in quei termini, unico - incontro, dove si erano salutati con la promessa di percorrere assieme il sentiero per il Campo di Quidditch all'allenamento successivo. Si sentì leggermente in difetto, quando finalmente riuscì a tornare con i piedi ben saldi al pavimento della bottega, accorgendosi che tale promessa non fosse mai stata mantenuta nei giorni successivi. Tossicchiò colpevolmente, convincendosi a trovare un modo per farsi perdonare per la sua ignobile mancanza di memoria per le scadenze a breve termine; in realtà non aveva avuto il tempo materiale per dedicarsi a qualcosa che non fosse lo studio, gli allenamenti, il lavoro, con poche altre eccezioni, ritrovandosi di fronte alla Serpeverde senza nemmeno capire a che punto dell'ultima settimana si fosse dimenticato l'unica cosa positiva capitatagli durante il mese.
- Lavoro qui da circa un mesetto e mezzo, in realtà. - Ammise, inclinando la testa. - Ma mi Smaterializzo lì fuori alla fine di ogni turno. -
Lo disse indicando un punto imprecisato oltre la porta d'ingresso e maledicendosi mentalmente per tanta pigrizia. Chissà quante altre cose s'era perso. Sorrise di rimando all'entusiasmo di Lara nell'accettare il suo consiglio e annuì appena, spostandosi dal retro del bancone per picchiettare l'indice sulla scaffalatura, passando in rassegna le varie boccette d'inchiostro. Dopo una breve ricerca, comunque, riuscì ad individuare l'Inchiostro Odoroso della tonalità richiesta e dal profumo di petricore. Lo selezionò, afferrandolo con cura, per poi tornare ad impacchettarlo assieme al resto, inserendolo nella busta altrettanto turchese.
- Dipende da che punizione hai in mente per me. - Scoprì i denti in un ghigno, finendo per guardarla di sottecchi mentre si accingeva a lanciare il dado.
Osservò il Tabellone, curioso dei progressi che la pedina avrebbe compiuto. Dal punto di partenza, al primo lancio di dado, la pedina avanzò fiera di ben cinque caselle, rimanendo lì, senza infamia e senza lode, ad attendere il tiro successivo. All'uscita di un due, ripartì alla carica, posizionandosi sulla Casella sette, e rimanendovi in equilibrio dopo aver compiuto un mezzo giro su sé stessa. Purtroppo non era ancora riuscita nell'obbiettivo di ottenere l'estrazione di un premio ma, perlomeno, non aveva trovato alcun ostacolo durante il suo percorso. Al terzo lancio, il dado mostrò un altro cinque: la pedina, in fermento, partì alla carica muovendosi in avanti delle relative caselle, finendo per posizionarsi sulla numero dodici, una di quelle Premio. Jared ammiccò, felice di non essere la causa del malcontento della compagna di squadra, avendole davvero portato fortuna. Al quarto lancio, il penultimo, la pedina avanzò di due caselle, arrivando alla numero quattordici. All'ultimo lancio di dado, uscì un quattro, facendo progredire il gioco sintantoché, alla Casella diciotto, la pedina non si trovò faccia a faccia con le spire di una Pergamena Prolissa che, suo malgrado, la costrinse ad arretrare di due posizioni nel tentativo di sfuggirle, sino alla Casella sedici. Tutto sommato, vista la vastità di insidie che il Tabellone racchiudeva, la pedina di Lara se l'era cavata egregiamente, riuscendo ad ottenere persino un premio, cosa che non era riuscita a fare fino ad allora quella del francese.
- Vedi? Un premio! Procedo all'estrazione... - Gongolò, scegliendo uno tra i rotolini di pergamena contenuti nel minuscolo scrigno li affianco. Mescolò distrattamente per qualche secondo, dopodiché ne selezionò uno. - Non ci credo. Hai vinto un Blocco-Appunti! JJ sarà ben felice di ricevere un nuovo giaciglio. - Ridacchiò all'idea di quella strana coincidenza, ripensando alla Puffola e a quanto avesse apprezzato sonnecchiare su quello che, invece, apparteneva a lui.
Ne prelevò uno da una pila poco lontana, e lo impacchettò velocemente, inserendolo nell'ormai ricolma busta.
- Certo, appunto subito il cambio di articolo. -
Segnò la dicitura Inchiostro Odoroso, appuntandolo affianco al nome di Lara nel registro e, contemporaneamente, un nuovo fiore di Nontiscordardimé apparve come promemoria nel vaso lì accanto. Ne seguì la rapida crescita con la coda dell'occhio: era sempre piacevole assistere a quel genere di Magia, persino ora che si era quasi abituato. Raccolse il denaro e lo ripose in cassa, tornando a concentrarsi sulla cliente. Le allungò la busta, reggendola dai minuscoli manici di carta arrotolata, senza però lasciargliela afferrare davvero, quasi come tenendola in ostaggio in cambio di un pegno. E, in effetti, era proprio così. L'idea gli era venuta tanto rapidamente da non aver avuto il tempo materiale per ponderare se fosse buona oppure no.
- Pranziamo assieme domani? Finisco per mezzogiorno e mezzo. Potremmo incontrarci per quell'ora davanti al Paiolo Magico. -
La speranza sarebbe stata quella di farsi perdonare per non aver colto l'occasione di domandarglielo prima. Giusto per essere certo che Lara accettasse l'invito, comunque, fece oscillare pigramente la busta a destra e a sinistra davanti alla Serpeverde, reggendola con il solo ausilio dell'indice destro.
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