L'arrivo di settembre significava per Eleanor molte cose e il suo corpo lo sapeva, perché accoglieva l'arrivo di quel mese con un curioso fermento che le arrotolava i capelli attorno alle dita mentre rifletteva e poi le scorreva nelle vene, come se il sangue stesso le si fosse improvvisamente trasfigurato in succo di zucca effervescente. Non si accontentava mica dei lavori in corso per gli ultimi numeri del
Settimanale delle Streghe e della
Gazzetta del Profeta, non aveva previsto il boom di attività all'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia dovuto alla malavita di Notturn Alley in cerca di nuovi territori per espandere le tratte del mercato nero, ma aveva deciso ella stessa di dare il via a nuovi progetti per Scribbulus, riempiendosi ulteriormente di cose-da-fare-invece-di-altre-noiose. A sua discolpa, però, aveva anche assunto un nuovo Aiutante: i primi giorni di collaborazione sembravano scorrere sereni ed Eleanor era ben lieta di quella nuova aggiunta allo staff di Scribbulus.
Proprio quando quel fine settimana il campanello dorato posto all'ingresso tintinnò, la titolare della bottega stava per aggiungere un ultima goccia di blu occamy alla nuova miscela di inchiostro che stava preparando. Annunciò ad alta voce “Arrivo!” e agitò la bacchetta un paio di volte, poi ripose gli strumenti e lasciò la boccetta su cui stava lavorando sul bancone da creazione, aspettando che il colore sedimentasse. Ravvivò i vividi capelli rossastri dietro le orecchie e tornò dietro il bancone con un lieve sorriso di scuse.
«Mi perdoni, avevo per le mani un colore delicato e… oh, carissima Agnes, bentornata da Scribbulus!».
Il volto della proprietaria della bottega si illuminò in direzione della Capitana di Corvonero. Appellò alcune pergamene dai colori per lo più pastello e le posizionò sul bancone, davanti alla ragazza.
«Per tutti i rifornimenti necessari al nuovo anno a Hogwarts, sostituendo la lucida piuma di corvo a quella d'oca, paga otto galeoni esatti, solo sedici falci in più rispetto al Set Base. Per l'Inchiostro Magenta Zouwu aggiungo un galeone e un falci. Vedo che ha un buono da un galeone: se le va bene utilizzarlo ora, in totale paga
otto galeoni e un falci. Ricorda bene il nostro
Catalogo, ma non la tento con altro, perché immagino già come sarà inarrestabile su una scopa fiammante!».
Le sorrise e iniziò a incartare i suoi acquisti, facendo scivolare nel sacchetto turchese due piccoli campioncini di inchiostro profumato: sarebbero durati per un paio di lettere al massimo, ma un inchiostro al profumo di mandarino e uno di ciclamini erano un buon modo per iniziare la stagione autunnale e quella invernale dopo.
«Un lancio al
Gioco della Piuma dell'Oca! Ho controllato e la sua iscrizione scadrà il tredici ottobre. Può rinnovarla al costo di un solo galeone solo fino al tredici gennaio: non lo dimentichi, così da non perdere la posizione guadagnata sul tabellone da gioco!».
Al lancio di dado, la pedina di Agnes si mosse con precisione di cinque saltelli, fermandosi sulla casella numero trentadue, stiracchiandosi un po' nel tentativo di riuscire ad acciuffare il Boccino d'Oro sulla numero trentaquattro, ancora troppo lontano. Il rumore di un lieve trambusto dietro qualche scaffale si sostituì al suo chiacchiericcio e al lieve ticchettare della pedina sul tabellone: sicuramente qualche Penna Draconica era stata stuzzicata da Dirac, il gatto nero come l'inchiostro che la seguiva un po' ovunque.