| Quel sabato Jared era di turno da Scribbulus e, se inizialmente aveva trovato qualche difficoltà a creare un equilibrio con la nuova routine lavorativa, oramai poteva dire di essersi adattato abbasta bene, tant'è che aveva preso già l'abitudine di sistemare laddove fosse necessario, innaffiare le piante, disporre le boccette in ordine cromatico e conteggiare le scorte nel Retrobottega. In quell'istante, infatti, si trovava alle prese con alcuni pastelli a cera dispersi nei meandri del Crogiolo. Il parigino ne aveva contati almeno sei quella mattina, all'inizio del turno, e non riusciva a spiegarsi come fosse possibile che due di loro avessero disertato in quel modo, abbandonato il resto della famiglia-a-cera senza remore. Avrebbe potuto semplicemente Appellarli, ma purtroppo il catalizzatore era rimasto al piano terra e Jared, troppo pigro per decidere che valesse la pena scendere una manciata di gradini, si trovava disteso sul pavimento ad osservare l'imbottitura nella parte inferiore di un pouf, ispezionando la zona con lo sguardo alla ricerca dei fuggiaschi. Alla fine riuscì ad intravederlo, proprio affianco la gamba tozza del componente d'arredo, mimetizzato nell'ombra di quest'ultima. Allungò il braccio, sollevando la testa per potersi sporgere meglio e tastare il pavimento nel punto in cui il cervello gli suggeriva si trovasse il pastello. Dopo alcuni secondi, almeno due sbuffi concitati e una goccia di sudore lungo la tempia, riuscì ad estrarre il Blu.
- E ora cerchiamo assieme tuo cugino Giallo. - Sibilò tra i denti, osservando il bastoncino di cera color indaco, stringendolo con più forza del dovuto.
Giusto il tempo di rimettere Blu assieme ai suoi simili che il trillo del campanello all'ingresso di Scribbulus risuonò lungo la scaletta a chiocciola, arrivando forte e chiaro all'orecchio del francese. Dopo un "arrivo subito!" pronunciato a voce sufficientemente alta da farsi udire anche al piano inferiore, lasciò perdere momentaneamente il ripristino del Crogiolo, per poi scendere velocemente la scaletta, aggrappandosi alla ringhiera a spirale per non rischiare di arrivare all'ultimo gradino senza passare per i precedenti.
- Oh, buondì Megan! Benvenuta da Scribbulus. - Salutò la Corvonero, aprendosi in un sorriso.
Annuì ad ogni richiesta, cercando di appuntare mentalmente i vari articoli. Jared aveva sentito dire che la Perfetta si stesse impegnando davvero molto e che, probabilmente più di molti altri - tra cui, purtroppo, lui stesso -, era diventata una sorta di punto di riferimento al Castello, tant'è che gli Insegnanti contavano spesso su di lei. L'ordine che il Dirigente Campbell aveva commissionato a Megan quel giorno era una sorta di prova del fatto che le voci di corridoio sul suo conto fossero vere.
- Molto bene! - Rispose, facendole l'occhiolino. - Vediamo un po'... una boccetta d'Inchiostro Nero, una d'Inchiostro Colorato nella tonalità rosso scarlatto. - Ripetè silenziosamente, procurandosi i vari articoli dallo scaffale. - Un pacco di Pergamena Intestata per Hogwarts, la Ceralacca rossa e.. - Portò l'indice al mento per un istante prima di ricordare come proseguiva la lista. - Un Portapiuma Black Body Background nella tonalità blu zaffiro e, come richiesto, una Gomma Magizoologa a forma di Ippogrifo. Tra parentesi, ottima scelta, penso ti si addica molto, sai? - Le disse, ricordando di una particolare lezione di Cura delle Creature Magiche durante la quale Megan aveva risposto alla personale definizione di casa con "animali". Ebbene sì, lui aveva una memoria di ferro, sfruttata spesso malamente. Portò il bottino sul bancone, preparandosi ad impacchettare il tutto dopo aver comunicato l'importo totale. - E ovviamente non dimentichiamoci del Nontiscordardimé, mh, perdona il gioco di parole, ovvero una boccetta d'Inchiostro Colorato nella tonalità blu zaffiro che, in questo caso, pagherà solamente nove falci. - Calcolò mentalmente il totale, buttando di tanto in tanto l'occhio al Catalogo. - Il Dirigente Campbell pagherà in tutto quattordici galeoni e quindici falci, grazie. -
Aprì uno scrigno sul bancone contenente il dado da gioco. Lo passò alla Corvonero, immaginando che il Dirigente le avesse lasciato il compito, oltre ad occuparsi degli acquisti di cartoleria, anche di tirare al suo posto per far avanzare la pedina sul tabellone. Con un sorriso d'incoraggiamento il francese tornò a guardare Megan.
- Immagino che in questo caso spetti a te l'onore di lanciare il dado per il Gioco della Piuma dell'Oca al posto del Dirigente. Per il totale della spesa di oggi ti spettano due lanci, vai pure, intanto finisco di preparare! -
Impacchettò con cura gli articoli e li inserì ordinatamente in una busta in carta color turchese del negozio. Avrebbe atteso che Megan effettuasse i due lanci per poi occhieggiare la pedina corrispondente al cliente sul tabellone di gioco. Dalla casella cinquantasei, la pedina scivolò speranzosa in avanti, superando parecchie insidie cercando di arrivare spedita verso l'Ultima Casella. Purtroppo, però, lo slancio con il quale era partita la fece rimbalzare, riportandola indietro sino al numero cinquantotto. Al secondo lancio di dado, la pedina ripartì nuovamente alla carica e, dopo l'uscita di un cinque, rimbalzò recidiva sull'Ultima Casella per tornare indietro alla numero cinquantasette dove un Inchiostro piuttosto Goloso cercò di mangiarsela senza pietà, facendola tristemente arretrare alla casella cinquantasei, laddove era partita così fiduciosa poco prima.
- Mannaggia, nessun progresso oggi, ma sono certo che il Dirigente avrà più fortuna la prossima volta! -
E così dicendo raccolse il denaro necessario per l'acquisto e si congedò con un saluto, accompagnandolo ad un sorriso.
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