| Ascoltò la ragazza in silenzio, un silenzio attento e rispettoso dei tempi della ragazza. Era in pensiero, e si percepiva non solo dalle sue parole, ma anche dal tono della sua voce, dagli impercettibili gesti del corpo e dallo sguardo che Rasham di quando in quando incrociava. Lui non la interruppe mai, ma talvolta annuiva, comprendendo alla perfezione i suoi timori. Solo dopo il sospiro di lei, un'efficacissima parola fine al suo accorato discorso, il corvonero parlò. E lo fece dolcemente, con calma. Sai, Rosemary... Ci vuole parecchio coraggio ad affrontare questo mondo così nuovo, a correre fra i binari 9 e 10 per raggiungere quello 9 e tre quarti, a salire sul treni, a prendere posto e a pensare alla cena nell'affollatissina sala grande... iniziò lui anche se vedrai, sarà piena di squisitezze! le anticipò, facendo l'occhiolino. Eppure tu stai affrontando tutto questo. Fece una brevissima pausa, per guardarla negli occhi e trasmetterle fiducia in se stessa. Ci vuole saggezza, anche se forse ti sembra una questione di poco conto, a capire che forse è meglio evitare le Gelatine tutti i gusti+1, se non vuoi rischiare di masticare cerume! Le sorrise, e ammiccò nuovamente. E sai che ti dico? Anche parecchia astuzia, per affrontare una fugace frettolosa fuggitiva, cioccorana saltellante... e uscirne vittoriosa! Non sai che avrei dato, per vedere la tua prontezza di riflessi! Il viso del ragazzo si fece ancor più dolce e si ingentilì ulteriormente. E, infine, serve anche tanta lealtà verso se stessi e le proprie passioni per parlare delle proprie passioni e condividerle apertamente come hai fatto tu con Lovercraft. Tacque per un attimo, e in quel silenzio le sorrise. Quindi vedi? Qualunque casa sarà la tua, sarà senz'altro quella giusta! Non hai nulla da temere, e poi vedi? Ben prima di arrivare al castello hai già trovato un amico! concluse, alludendo a sè. Non ho vissuto personalmente lo stupore improvviso che descrivi, perché mamma e papà mi hanno parlato della magia e della scuola già da piccolo. Tuttavia lui mi ha parlato del suo, di quando mamma gli ha raccontato tutto per la prima volta. Quindi... ti capisco. Ma davvero, per qualsiasi cosa... sappi che hai un nuovo amico su cui contare! Sentenziò, deciso ma affidabile e gentile, accarezzandole rapidamente un braccio prima di tornare rispettosamente al suo posto rivolgendole un largo sorriso.
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