Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Ink Trouble

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view post Posted on 23/6/2023, 22:34
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Caposcuola Serpeverde
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Tralasciando il fatto che quella domenica mattina fosse cominciata con lui che frantumava in mille pezzi le sue ultime scorte di boccette d'inchiostro, tutto sommato, era abbastanza fiducioso sul fatto che il suo livello di fortuna potesse solo migliorare da quel momento in poi. Era stata una semplice disattenzione, un sottile attimo durante il quale aveva abbassato la guardia, ed ecco che il suo gomito errante era finito con il demolire l'intera scorta lasciata abbandonata sul comodino affianco al letto. Ovviamente gli improperi che erano volati l'attimo dopo erano stati emessi ad un volume tale da permettere anche all'essere più integerrimo della storia, ovvero Mochi, di scappare a zampe levate, rintanandosi in una noce di cocco capovolta che Jared le aveva messo a disposizione tempo prima, creandole una porticina d'ingresso che permettesse alla sua forma tondeggiante di passarvi attraverso senza incagliarsi. Comunque fossero andate le dinamiche dell'accaduto, di una cosa aveva l'assoluta certezza: si era appena guadagnato l'ingrato compito di rifocillare le proprie scorte. Avrebbe potuto farlo più avanti, magari prima della fine delle vacanze estive, aveva pensato inizialmente, ma poi era subentrata con prepotenza l'ipotesi che la sua natura di procrastinatore-seriale avrebbe di certo preso il sopravvento sull'esigenza di prendere appunti durante le prime lezioni a Settembre.
Gambe in spalla, era uscito di buon'ora e si era Smaterializzato poco lontano da Scribbulus. Era davvero da una vita che non visitava il negozio e, tralasciando il dovere, un pizzico di curiosità rivolta ai cambiamenti che in quegli anni dovevano essersi susseguiti, in realtà l'aveva. Abbassò la maniglia ed entrò facendo tintinnare il campanello all'ingresso.

- Buongiorno. -

Salutò, guardandosi attorno e sbattendo più volte del necessario le palpebre per riuscire ad abituarsi ai colori accesi di ciascuna parete.
Non sapeva dire con esattezza il perché, ma quel luogo lo colpì. Avvicinandosi al bancone, le attente narici del parigino percepirono qualcosa che andava oltre al semplice inchiostro che aveva avvertito quasi subito al suo ingresso; era un odore molto delicato, dalle note olfattive quasi impercettibili, ma decisamente piacevoli. Forse era stato per via della luminosità calibrata della stanza, o della scala a chiocciola che aveva attirato quasi subito le iridi azzurrine del francese su di sé, che Jared dimenticò per un momento che qualcuno dietro al banco sarebbe stato, con ogni probabilità, felice di poter svolgere il proprio lavoro e ricevere l'attenzione del cliente.
 
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view post Posted on 28/6/2023, 16:30
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In equilibrio sulle punte dei propri sandali color lavanda sui primi gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore, con movimenti misurati del polso la proprietaria di Scribbulus faceva ondeggiare la bacchetta in sorbo, perché questa guidasse il movimento di un annaffiatoio in latta, fatto levitare e dondolare a mezz'aria allo stesso ritmo, per raggiungere tutti i vasi che pendevano dalla scala. Avendo lasciato la postazione dietro il bancone scoperta, tendeva le orecchie per udire il trillo del campanello e di tanto in tanto guardava verso gli scaffali e verso la porta d'ingresso, per cogliere un cliente che potesse aver bisogno di aiuto. Da quella prospettiva, il fato scelse di restituirle un ritaglio di cartapecora, volato in cima allo scaffale dei prodotti per la pittura, con alcuni appunti disordinati e assolutamente fondamentali, che Eleanor ricercava disperatamente da almeno trentatré ore: vi erano alcune macchie di colore dove aveva sperimentato nuove cromie da sottoporre all'accademia, vi era (forse) la svolta decisiva per la teoria degli epicicli di Marte su cui stava lavorando, vi era un annotazione per un registro che prendeva la polvere nell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, al Secondo Livello. Dimentica dell'annaffiatoio incantato che presto si sarebbe scocciato di fare il suo lavoro, a quella vista la donna si sporse così tanto dalla scala a chiocciola per la contentezza che stava per capitombolare giù. Appellò lo stralcio di pergamena, se lo cacciò in tasca (esattamente dove doveva esserle volato via, facendo le scale, per nascondersi sullo scaffale), ravvivò i capelli rossastri dietro le orecchie e tornò dietro il bancone, proprio quando il campanello dorato posto all'ingresso tintinnò.
«Buondì, buondì!».
Eleanor si voltò sorridente e posò lo sguardo chiaro sul Serpeverde, che stava sbattendo le palpebre come per scacciar le mosche.
«Accecante il sole là fuori, mh? Ma non si preoccupi, ormai abbiamo superato il solstizio».
Fece spallucce e appellò alcune pergamene dai colori per lo più pastello. Le posizionò sul bancone, davanti al cliente.
«Qual è la sua passione e come posso esserle utile? Nel Catalogo trova ogni tipo di scorte e materiali, ma se le interessa qualcosa di più curioso le consiglio il listino speciale Hogwarts on ink-track, dedicato a Hogwarts, e i Cataloghi Cromatici, contenenti colorazioni uniche».
Lo studiò in viso per qualche istante, per esser sicura di non averlo stordito.
«Se lo desidera, con una spesa di almeno cinque galeoni potrebbe iscriversi gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus e usufruire delle iniziative e servizi inclusi: avrà accesso ai Nontiscordardimé, al Gioco della Piuma dell'Oca e al Crogiolo. Il Gioco ha già incoronato il suo primo re, ma accettiamo volentieri sfidanti. Se le interessa, trova tutto descritto qui».
Indicò la relativa pergamena sulla superficie rosata del bancone e si stava per zittire, ma udì prima un lieve trambusto dietro qualche scaffale. Sicuramente qualche Penna Draconica era stata stuzzicata da Dirac e…
«Uh, non è mica allergico al pelo di gatto, vero?».
Lo guardò con una traccia di terrore negli occhi, pronta a Materializzarsi con lui nell'Accettazione del San Mungo.
 
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view post Posted on 30/6/2023, 10:41
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Una volta risvegliatosi dal torpore, riuscì a mettere a fuoco la figura femminile dietro al bancone. La riconobbe quasi subito, aprendo il volto in un sorriso incerto prima di avvicinarsi a sua volta al ripiano ligneo del negozio. Rapito dai dettagli di quel luogo, non era ancora riuscito a fare mente locale su cosa effettivamente gli potesse servire, tanto che le parole della proprietaria lo colsero alla sprovvista, come se fosse del tutto inusuale chiedere ad un cliente come potergli essere utile.

- Buongiorno, Miss Corbirock! - Finalmente si riuscì a collegare al Pianeta Terra.

Le avrebbe risposto volentieri che, più che accecante il Sole là fuori, lo erano state le pareti all'interno, ma non voleva che lei male interpretasse le sue parole, prendendole come un appunto negativo poiché non lo era, anzi, Jared aveva apprezzato moltissimo il fatto che Eleanor avesse dato un tocco così personale e deciso a quelle mura.
Occhieggiò i piccoli cataloghi color pastello che la proprietaria aveva messo a sua disposizione sul bancone.
Aveva appena terminato di ascoltare la spiegazione sulle più disparate promozioni che, ancor prima di potersi chiedere mentalmente cosa fosse un Crogiolo, un lieve trambusto rubò nuovamente l'attenzione - già vacillante - del parigino, portandolo automaticamente a ricercane la fonte con lo sguardo.

- Oh, no, assolutamente! - Le rispose, ruotando nuovamente il busto. - Sono allergico alle api, però. -

Quell'ultima frase gli era uscita di getto, capendo solo in un secondo momento che probabilmente la Corbirock non fosse intenzionata a stilare una lista delle sue allergie ma, perlopiù, assicurarsi che ciò che aveva creato quel lieve trambusto dietro lo scaffale, non potesse in alcun modo ledere alla salute del nuovo cliente.
Distolse in fretta lo sguardo, nascondendo il leggero imbarazzo che minacciava di impadronirsi di qualsiasi frase fosse intenzionato a pronunciare come successiva, spostando nuovamente le iridi sui rettangoli color pastello. Raccolse quello che gli sembrò il principale, concedendosi qualche secondo per pensare.

- Dunque, sì... direi, sicuramente un Set Venere con, possibilmente, l'inchiostro nero. - Ebbene sì, era del Team Nero, e non se ne vergognava, nonostante tanti preferissero far parte della Squadra dei Blu. Puntò l'indice, scorrendolo poi più in basso sul catalogo. - Poi, perché no? Vorrei anche una boccetta di Inchiostro Colorato, di un colore che risalti agli occhi, un cremisi, magari? Dovrò sottolineare parecchio prima dei M.A.G.O., temo. - Le stava raccontando di nuovo la storia della sua vita, invece di concentrarsi sull'acquisto. - Ah, e anche un paio di piume d’oca, per favore. - Posò di nuovo il catalogo sul bancone, sorridendo. - Sono troppo tradizionalista per cambiare tipologia. - Si sentì in dovere di giustificare quell'ultima scelta, vista l'ampia gamma di piume a disposizione della clientela.

Ripensò alle proprie parole, cercando di spuntare ogni voce della lista che si era mentalmente costruito.
D'un tratto si ricordò del Crogiolo, e del fatto che avesse lasciato a metà il pensiero prima di essere interrotto dal rumore dietro lo scaffale.

- E certamente aderirò alle varie iniziative del Club Artistico e Letterario, grazie. -

Concluse, decisamente soddisfatto.
 
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view post Posted on 14/7/2023, 10:40
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La teoria epiciclica che voleva applicare al pianeta rosso era per lei di gran lunga più facilmente interpretabile e decifrabile di un adolescente accaldato e accecato dal sole brillante di luglio. Lo guardò come si poteva guardare una stella nana bruna, che aspirava a diventare una stella brillante o un pianeta solido e si ritrovava, invece, in una fase di mezzo in cui si sentiva tutto e niente, né più né meno che nel pieno dell'adolescenza umana sulla Terra.
Annuì molto seriamente all'ammissione di allergia e tirò un sospiro di sollievo sapendo che Dirac non sarebbe stato un problema, almeno finché non lo avesse catturato, arrotolato tra le pergamene e spedito all'amico Pretzel da Mondomago per farci un'essenza da mettere in vendita o chissà che altro. Sarebbe stato un peccato per Hogwarts perdere Jared Chèvert? Eleanor non lo conosceva, i Serpeverde dei suoi anni di scuola le avevano soffiato sotto il naso (meritatamente, ahi) la possibilità di divenire Pupilla in Astronomia e in questi anni continuavano a rubare la coppa del campionato scolastico di Quidditch ai Grifondoro (che, a dirla tutta, dovevano ancora faticare parecchio per avvicinarvisi). Insomma, non era un'opzione terribile poter sottrarre alla casa di Serpeverde un potenziale studente modello, un cacciatore mangiapluffe e… un compratore di inchiostro nero.
Eleanor mantenne un'espressione neutrale e si prese qualche istante per riflettere sul mago che aveva davanti, appellando da un espositore a destra del bancone un Set Venere già preconfezionato: una scatola rotonda in carta rigida, argentea con venature rosate. La depositò sul bancone e fece levitare via il coperchio, mostrando all'interno il Blocco-Appunti e il pacco di pergamena prolissa, costellati da sei boccette di inchiostro nero. Lo guardò e guardò il Serpeverde e decise di elevarlo dalla massa che entrava nel negozio non sapendo con che inchiostro scrivere.
«Apprezzo che il nero sia una sua scelta. Soprattutto perché mi ha dimostrato di apprezzare anche gli altri colori, azzardando addirittura un cremisi e non un più banale rosso».
Gli sorrise e agitò il polso con delicatezza per appellare una boccetta di inchiostro ispirato alle piume della fenice.
«E questo colore le porterà fortuna ai M.A.G.O., senz'altro! Che materie le interessano? Spero non la combo inchiostro nero-Storia della Magia, mh».
Appellò due piume d'oca candide e le aggiunse alla busta in carta turchese dove aveva inserito anche gli altri acquisti dello studente.
«Paga dieci galeoni per il Set Venere, un galeone e un falci per il cremisi, dodici falci per ciascuna piuma d'oca: in totale dodici galeoni e otto falci. Molto lieta di poterla iscrivere gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus, dunque! Le spetta già un lancio di dado, se vuole tentare la sorte».
Con un movimento della bacchetta spalancò un piccolo scrigno posto sul bancone e fece levitare un dado fin sotto il naso di Jared. Una volta lanciato, la pedina sul tabellone là vicino si mosse di un solo passo, riflettendo il numero mostrato sul dado. La tessera in carta turchese di iscrizione al Club, recante sul retro una riproduzione in miniatura del tabellone del gioco, si aggiornò con i progressi: a quel punto, la strega la porse al cliente.
«Ecco qui, benvenuto tra i membri del Club, caro! Il Crogiolo sarà sempre aperto per accoglierla e se vuole può scegliere un articolo acquistato oggi come suo Nontiscordardimé e già dalla prossima volta, riacquistandolo, avrà diritto a uno sconto crescente su di esso, finché il suo costo non si sarà dimezzato. Il lancio non è stato dei più fortunati, mh? Potrà rifarsi, però! Abbiamo già incoronato un re del gioco, la sfida è molto accesa, glielo dico».
Ridacchiò, pensando che Shay e Lottie si sarebbero quasi affatturati, quasi.
«E grazie per aver scelto Scribbulus per i suoi acquisti!».
Da lontano, notò che l'annaffiatoio stava tornando da lei, che si era totalmente dimenticata di averlo incantato, a pretendere cure.
 
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view post Posted on 15/7/2023, 18:17
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Gli istanti durante i quali Eleanor osservò la sua persona, attivarono in maniera repentina quel consueto calore attorno alle guance e al petto del francese. Non aveva la minima idea di cosa potesse pensare di lui e una piccolissima parte del suo cervello gli suggeriva che avesse qualcosa a che fare con l'allergia alle api o il suo ingresso del tutto stralunato. Non capiva se esserne imbarazzato oppure compiaciuto considerando che, nemmeno da una distanza tanto ravvicinata, riusciva a decifrare lo sguardo della proprietaria.
Decise fosse di gran lunga meglio non indagare oltre e, invece, spostare lo sguardo sugli oggetti che la strega stava Appellando da alcuni scaffali poco lontano, aggrappando le iridi ad essi per evitare di ritrovarsi a dire altre cose che, di certo, gli avrebbero confermato che lo sguardo della Corbirock sarebbe potuto essere solamente di compatimento nei suoi confronti. Si risvegliò appena quando gli venne rivolta una domanda la cui risposta sarebbe già dovuta essere ben limpida nella sua mente, ma che così non era, lasciandolo vagamente interdetto. Sbatté le palpebre, cercando di riportare a galla tra le sinapsi la lista - incompleta - delle materie che avrebbe voluto sostenere.

- Oh, be', diciamo che le uniche attualmente certe sono Cura delle Creature Magiche, Erbologia, Difesa Contro le Arti Oscure, Divinazione e Trasfigurazione. - Disse, dopo aver fatto mente locale. - Altre sono ancora in "forse". Ma niente accoppiata inchiostro nero-Storia della Magia in vista, però. - Accennò a un sorriso.

Estrasse dalla tasca destra dei jeans scuri e leggermente sgualciti, una manciata di monete, dopodiché, contandole attentamente nel palmo della mano, posò sul bancone accanto alla busta color turchese, i dodici galeoni e le otto falci richiesti, rimettendo il resto del denaro esattamente dov'era stato sino a quel momento.
Osservò la giovane donna aprire uno scrigno che, fino a quel momento, non aveva notato. Alzando appena le sopracciglia, tenne d'occhio il dado mentre quest'ultimo, nel frattempo, sfilava davanti al suo stesso naso, fermandosi una manciata di centimetri più in basso. Se quel luogo lo aveva colpito già da principio, quando aveva fatto tintinnare il campanello di ingresso, ora che aveva potuto prendere atto di tutte le varie iniziative, se possibile, gli piaceva ancora di più. Con gli occhi ancora leggermente spalancati, accolse la tessera che Eleanor gli sta porgendo, mettendo anch'essa al sicuro nella tasca dei pantaloni, battendoci sopra un paio di volte con la mano destra, giusto per essere certo che non potessero avvenire fughe di oggetti non richieste. Non si era affatto stupito del lancio non troppo fortunato; ultimamente, la Dea Bendata non sembrava essere dalla sua parte se non per il Quidditch, permettendogli solamente di non visitare l'Infermeria spesso come altri compagni.

- Grazie mille. Dunque, come Nontiscordardimé sceglierei il Set Venere. Se, invece, mi è consentito scegliere solamente un prodotto all'interno del Set, opterò per il Blocco-Appunti, sono certo che me ne serviranno parecchi in futuro. - Incurvò gli angoli della bocca, scoprendo appena i denti perlacei.

Accennò ad un cordiale gesto di saluto verso la proprietaria, voltandosi per ritornare sulla strada principale, quando un'idea folle e totalmente insensata gli balenò nella mente. Sapeva perfettamente che tra lui e la Corbirock non c'era mai stato altro che una serie di saluti gentili e più o meno rigidi convenevoli durante le lezioni di Astronomia, ma Scribbulus aveva seriamente solleticato quell'immaginazione che da tempo aveva accantonato in una soffitta virtuale nel proprio cervello. Si convinse rapidamente che tentare non gli sarebbe costato nulla.

- Miss Corbirock, un'ultima parola.. - Cominciò, incerto, tornando a voltarsi verso il bancone con la busta turchese che ondeggiava nella mancina. - Nel caso le servisse un braccio sinistro qui da Scribbulus, sa dove trovarmi. Sono conscio di non essere il primo della lista e che molti altri prima di me gliel'avranno chiesto ma, ecco, tentar non nuoce, giusto? - Fece spallucce, accompagnandole con un sorriso. Sapeva che il posto di braccio destro fosse già occupato da Desmond, ma magari sarebbero servite un altro paio di braccia in più. - Grazie ancora e buona giornata! -

Non voleva metterla in difficoltà rimanendo lì inchiodato ad attendere un eventuale rifiuto o una qualsiasi risposta. Era certo che Eleanor, nel caso avesse avuto bisogno in futuro, avrebbe potuto mettersi in contatto con lui in decine di modi diversi, essendo impegnata anche come Assistente alla cattedra di Astronomia.
 
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view post Posted on 16/7/2023, 17:32
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A Cura delle Creature Magiche era piuttosto sicura che l'allora professor Balerion le avesse giocato un brutto scherzo ai G.U.F.O., chiedendole qualcosa sulla “cosa” dei Draghi e gettandola in un'amara confusione, quando la risposta doveva riguardare i muscoli della coda di quelle Creature, che ai tempi avrebbe saputo enumerare e anche appellare per nome, grazie alla preparazione accumulata in vista dei temuti esami. Di Erbologia ricordava un Tranello del Diavolo ed era ancora ben capace di distinguerlo dal Frullobulbo, solo perché aveva piantato quest'ultimo nel suo orticello, nel cortile sul retro del numero diciassette. Lo studio di Difesa contro le Arti Oscure era ancora sotto perfezionamento, per migliorarsi come Auror, mentre con la Divinazione stava lentamente riallacciando i rapporti, perché era la migliore amica di Charlotte. Di tutte quelle, Trasfigurazione era l'unica che anch'ella aveva davvero volentieri scelto di portare ai M.A.G.O. e sicuramente una che ancora esercitava un grande fascino sulla sua curiosità.
«Avrà delle ottime guide in tutte le materie che ha nominato, vedrà! Valuti bene, sì, ma avere già una certa idea su alcune materie e soprattutto sulla combo inchiostro nero-Storia della Magia mi sembra un ottimo inizio!».
Concluse quel piccolo incoraggiamento con un sorriso genuino. L'altro sembrava essersi ripreso pur abbastanza dalla sua fase di nana bruna per risponderle con una tale chiarezza… e un po' la commosse e la costrinse ad agitare le mani inanellate davanti al viso, come a scacciar via la calura afosa di quel giorno, perché quei piani ella li aveva fatti anni fa e quasi timorosamente e forse se ci avesse pensato un attimo in più ora non avrebbe neanche posto una domanda del genere a uno studente che non conosceva. Invece Chèvert le aveva raccontato di un'allergia alle api, delle sue tendenze tradizionaliste e dei suoi M.A.G.O., con gli occhi un po' al futuro.
«Liberissimo di scegliere un set come suo Nontiscordardimé. Lo appunto e dalla prossima volta lo acquisterà a un prezzo di volta in volta scontato».
Incantò una piuma di Fwooper (affatto tradizionalista lei) affinché inserisse l'articolo accanto al nome di Jared in un elenco celeste come quei fiori e un piccolo bocciolo fece invece capolino nel vaso che Eleanor aveva sistemato a un estremo del bancone, come promemoria per i clienti che usufruivano di quell'offerta.
Quando tornò a reclamare la sua attenzione, annoiato, l'annaffiatoio in latta che aveva ridipinto con lo smalto brillante per raffigurarvi fiori e apette e che era stato incantato forse un'ora prima dalla strega per bagnare il terriccio delle piantine pendenti sulla scala a chiocciola, Eleanor aveva appena salutato il cliente. Tornò a puntare lo sguardo sul Serpeverde quando questi richiamò la sua attenzione, in perfetto sincrono con l'annaffiatoio che la picchiettò sul braccio.
«Ah! Guarda chi c'è. Mi ero completamente scordata di averlo sguinzagliato in giro per mettere l'acqua alle piantine».
La proprietaria del negozio accennò un sorriso di scuse per quella distrazione e poi, con qualche colpetto del catalizzatore in sorbo, castò un Finite Incantatem sull'annaffiatoio, per tornare a dedicarsi allo studente.
«Be', ecco, grazie! Fino ad alcuni mesi fa avevo due aiutanti a gironzolare qui intorno (e almeno uno di loro faceva sempre in tempo a ricordarmi dell'annaffiatoio che tendo a scordarmi in giro). Come vede, dunque, dovrò valutare se assumere di nuovo un secondo aiutante».
Indicò con un cenno l'oggetto in latta smaltata che ora si era quietato.
«Non glielo nego, non è il primo, ma apprezzo che vi sia l'interesse e lo tengo grandemente in considerazione».
Un po' lusingata dall'interesse mostrato, annuì vagamente e assottigliò lo sguardo, per studiare qualche istante la figura, poi tornò a sorridere e lo salutò allegramente, agitando la mano e appuntandosi mentalmente quella candidatura spontanea.
 
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5 replies since 23/6/2023, 22:34   134 views
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