| Pochi giorni prima della fine delle vacanze natalizie, la civetta maculata Jónsdóttir aveva recapitato al numero ventuno di High Street una lettera da parte della Prefetta di Corvonero Esmeralda, nella quale invitava il suo padrone a partecipare all'evento di Casa che si sarebbe tenuto proprio quella sera, alla torre ovest. Generalmente il giovane mago passava il sabato sera in modo del tutto diverso, alternandosi tra pub e locali su vari (e spesso profondi) livelli di dissolutezza, e non in mezzo a quello che sarebbe stato a tutti gli effetti un manipolo di mocciosi per giunta secchioni, vista la richiesta di vestirsi a tema indossando qualcosa che ricordasse la propria materia preferita. In tutta onestà, d'istinto aveva pensato di declinare quell'invito, d'altronde le occasioni sociali non l'avevano mai intrigato né da studente né, per giunta, da adulto – età che gli permetteva di assentarsi senza offendere nessuno. Tuttavia, per sua sfortuna la lettera l'aveva letta in presenza di Agnes e lei, semplicemente, aveva cominciato a parlottare dell'evento e a tirar giù così tante lagne da convincerlo, alla fine, a presenziare. Non volendo raggiungere i bronzo-blu con nulla ad omaggiarli, aveva pensato che fare un salto da Scribbulus dopo il lavoro sicuramente gli avrebbe permesso di trovare qualcosa di interessante e per questo, lasciandosi la banca alle spalle e con ancora il completo indosso, raggiunse la cartoleria di Corbirock. La figura massiccia di Mandylion Jr. ingombrò subito l'ambiente, contrastando nettamente con le tinte pastello e delicate che invece caratterizzavano tutto il negozio, curato in ogni suo più piccolo dettaglio.
–Buon pomeriggio.
Esordì con la sua voce lenta e a tratti biascicata, preferendo farsi un giro prima di rivolgersi direttamente al personale del negozio. Andò in cerca di qualsiasi oggetto potesse richiamare la Casa di Corvonero e si imbatté in alcuni inchiostri striati, nelle piume di corvo, nelle penne stilo blu e nel timbro con l'aquila, tentato di acquistarlo finché i suoi occhi grigi non indugiarono su qualcosa di ancor più interessante. Su uno scaffale, notò un diario dalla copertina rigida con lo stemma di Corvonero su uno sfondo bronzo e blu; l'aquila di tanto in tanto svolazzava via da lì, addentrandosi sul retro della copertina. Ne afferrò uno e guardò le pagine, apprezzando quelle con le didascalie personalizzate e la filastrocca del Cappello Parlante. Deciso nel proprio acquisto, tornò al bancone e si rivolse a chi si fosse occupato del suo acquisto.
–Dieci Diari “Hogwarts Memories” di Corvonero, grazie.
Di poche parole come al suo solito, immaginò che il numero fosse sufficiente ad accontentare tutti gli studenti di Corvonero che avrebbero partecipato all'evento e che quell'omaggio potesse essere gradito, visto l'invito ricevuto. Dalla valigetta da lavoro cercò il portamonete e aspettò che gli venisse comunicato il totale, sebbene il profumo proveniente da un fiore di myosotis posto all'angolo della superficie cipria del bancone l'avesse distratto, in fondo soltanto per un battito di ciglia.
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