‘Das Kapital- I’, Incarico mensile- Maxìme Delacroix

L’atmosfera natalizia aveva riempito i vicoli di Diagon Alley, dovunque ci si girava c’erano rumori di canti di Natale, luci e decorazioni, Scribbulus non doveva essere da meno. Con Miss Corbirock si era impegnato ad installare le decorazioni più in alto, anche se con una bacchetta sarebbe stato molto più facile, Desmond non aveva riscontrato problemi nell’apprendere ghirlande e luci in modo manuale, riesumando una vecchia scala di legno dal retrobottega. In quel posto aveva anche trovato un cappello di Babbo Natale, era rimasto parecchi minuti ad osservarlo, chiedendosi se doveva indossarlo o no, ma alla fine decise di rendersi ridicolo e di infilare la testa al suo interno. Fortunatamente non c’erano specchi, non aveva proprio voglia di vedersi in quelle condizioni. La clientela, con l’arrivo di Natale, era aumentata, tutti con la corsa ai regali, ma Desmond trovava tranquillamente il tempo di continuare a decorare il negozio come gli aveva detto Miss Corbirock. Mentre il campanello suonò, segno dell’arrivo di un cliente, alzo gli occhi dal libro contabile fissando il bancone, per poi avvicinarsi ad esso pronto a servire chi era arrivato.
Ciao Maxìme, come stai? In cosa posso esserti utile?
In silenzio ascoltò le richieste del ragazzo, memorizzando velocemente ciò che gli serviva.
Intanto che io preparo l’ordine di Miss Melankholiya vorrei invitarti a dare un’occhiata al nostro Catalogo, all’interno potrai trovare quello di Hogwarts on ink-track, che è sempre comodo anche se si tratta del catalogo del ritorno a scuola, e ti consiglio anche di dare un’occhiata a quello Cromie GASP. Vedo anche che non sei iscritto al Club Artistico e Letterario di Scribbulus, con una spesa di solo cinque galeoni, la tua iscrizione è gratis, in caso contrario dovresti pagarne solo due. Questa iniziativa ti darà l’accesso al Crogiolo, ogni cinque galeoni di spesa potrai giocare al Gioco della Piuma dell'Oca e potrai scegliere un Nontiscordardimé, Il tuo oggetto preferito che verrà scontato di tre falci. Ultimo ma non ultimo, visto il periodo, ti vorrei consigliare anche di dare un’occhiata al nuovo catalogo di Natale, Colori HOHOHO.
Lasciò per un attimo il ragazzo da solo così che potesse dare un’occhiata ai vari cataloghi, mentre lui prendeva tutto ciò che Miss Melankholiya aveva ordinato. Con le mani abbastanza piene, tornò al bancone e iniziò a fare i vari conti ad alta voce, così che anche Maxìme potesse ascoltare e verificare.
Allora: Due rotoli di carta regalo animata, ne ho scelta una blu scuro con delle stelle e una con delle renne che girano con la slitta, vengono tre galeoni l’una, per un totale di sei galeoni. Due Inchiostri glitterati fucsia vengono due galeoni e tre falci a boccetta, per un totale di quattro galeoni e sei falci. Un pacco di pergamena color lilla chiaro viene un galeone e un falci. Due timbri del Commerciante vengono due galeoni e dieci falci l’uno, per un totale di cinque galeoni e quattro falci. Un Inchiostro GASP cometa viene sei galeoni e sei falci e infine gli Inchiostri di Natale. Tu me ne hai chiesti undici, ma ne hai menzionato solo nove, quindi gli altri due li ho presi io a mia scelta, se è un problema fammelo sapere che li cambiamo. Quindi undici Colori HOHOHO vengono quattro galeoni e cinque falci l’uno, per un totale di Quarantasette galeoni e quattro falci. Il tuo totale definitivo è settanta galeoni e cinque falci. Visto che Miss Melankholiya ha fatto una spesa superiore ai cinque galeoni, è iscritta gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus e ha il diritto a ben quattordici tiri sul tabellone del Gioco della Piuma dell’Oca. Fai tu al posto suo?
Gli offrì i dadi e poi iniziò a preparare vari pacchetti che avrebbero contenuto gli acquisti della professoressa di Divinazione.

Desmond, mentre Maxìme dava un’occhiata ad eventuali spese da fare, preparò i pacchetti. Per prima cosa incartò singolarmente ogni boccetta di inchiostro con della carta per proteggerle, così che il vetro non si sarebbe scontrato fra esso rischiando di rompersi e di rovesciare tutto il contenuto. Avrebbe diviso le boccette in due pacchetti così che un sacchetto non fosse più pesante dell’altro, per poi aggiungere il resto del materiale che era decisamente più leggero e quindi avrebbe fatto poco peso.
Non ti preoccupare, non mancheranno occasioni di rivederti.
Il suo lavoro era proporre i loro prodotti, ma non aveva mai apprezzato un business aggressivo, i clienti non apprezzano quasi mai quando qualcuno era troppo insistente e visto che era stato tanto tempo dall’altra parte di quel bancone, lo sapeva benissimo.
Intanto Maxìme prese i dadi e iniziò i suoi lanci. La ordina che corrispondeva a Miss Melankholiya iniziò a muoversi, i primi tiri si fermarono su caselle vuote, ma all’improvviso la pedina si fermò sulla numero ventitré, una casella di penalità.
Ah peccato, una casella di penalità, una piuma vi farà il solletico e si torna indietro di una casella. Continua a tirare i dadi, magari riuscirai a prendere una casella premio.
Disse attendendo con pazienza il resto dei lanci e due di essi furono davvero fortunati. A parte le caselle vuote, la pedina si fermò alla casella trentacinque per concludere il suo giro alla cinquanta, vicino a quella di Jacqueline.
Sei riuscito a vincere ben due premi, complimenti, Scommetto che Miss Melankholiya ne sarà felice. Allora abbiamo in regalo una boccetta d’inchiostro Fosforescente e un buono sconto del 15% sul prossimo acquisto.
Ai pacchetti già ben preparati aggiunse anche la boccetta d’inchiostro Fosforescente che Maxìme era riuscito a vincere e gli compilò anche il buono sconto che Miss Melankholiya avrebbe potuto usare per i prossimi acquisti.
Allora porta i miei saluti a Miss Melankholiya, grazie per i tuoi acquisti, ci vediamo al Castello.
Accompagnò Maxìme con lo sguardo fino al sua uscita e subito dopo andò ad aggiornare il libro contabili, anche perché era un ordine abbastanza consistente, non voleva dimenticare nulla. Dopo aver segnato ogni cosa e aver rimpiazzato ciò che aveva venduto, tornò a decorare il negozio occupandosi della parte dietro al bancone dove c’erano fin troppo poche palline per i suoi gusti.