Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Cuore d’Inchiostro

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view post Posted on 3/9/2022, 21:40
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A clock isn't time; it's just numbers and springs. Pay it no mind.

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Dopo essere passata da Ollivander per la manutenzione della bacchetta, Laurie si avviò di buonumore lungo l’acciottolato di Diagon Alley; per fortuna aveva Chloe ad assistere i clienti in gelateria, così poteva concedersi quello shopping da Scribbulus che aveva rimandato da troppo tempo.
-Ciao Ele! Come stai?- esordì varcando la soglia della coloratissima bottega. In preparazione all’inizio del nuovo anno scolastico, l’amica era stata parecchio impegnata: oltre ad aver assistito nuovi e vecchi studenti con la cartoleria necessaria per Hogwarts, Corbirock aveva lanciato le alcune promozioni su dei particolari listìni, ma era al nuovo Catalogo di Cromie GASP che Laurie era particolarmente interessata. La collega Ispettrice aveva fatto un lavoro certosino con quella nuova iniziativa e Laurie, che erano mesi che si ripeteva di dover passare dalla bottega, aveva tutta l’intenzione di comprare un bel po’ di quelle belle novità.
Ascoltò la risposta dell’amica, beandosi della sua compagnia sempre piacevole e calorosa e salutando il micio Dirac, qualora l’avesse visto gironzolare tra gli scaffali e il bancone.
-Dunque, come promesso sono passata a svaligiarti!-
Ridacchiò poi, stringendosi nelle spalle e afferrando il listino con gli occhi brillanti.
-Ci sono troppe cose super carine, Ele! Non so se riuscirò a portarmi a casa tutto, ma mi impegnerò!- promise, scorrendo le varie voci con interesse.
-Tanto per iniziare credo che sia finalmente il momento di comprarmi una Penna Prendi-Appunti Fedele e un Blocco-Appunti come si deve… Ah! Inchiostri Runici!- esclamò deliziata. -Qui ti prendo subito un Laguz, un Dagaz e… un Isaz, sì! Sarà carino usarlo anche per lasciare a Chloe i messaggi in retrobottega da Florian. Che effetti stupendi che hanno, un giorno dovrai spiegarmi come fai a farne di così belli.-
Sorrise alla sua amica, sincera: Eleanor era un vero e proprio calderone di creatività e ingegno e talvolta Laurie si sentiva meravigliata di tutte le cose di cui l’Astro-Assistente era capace, pur essendo sempre stata conscia della sua bravura.
-Comunque credo che non potrò proprio fare a meno dei Cancelli Reggilibri, devo avere qualcosa per farli stare in piedi altrimenti con tutti gli animali che ho in casa finiranno più tempo sdraiati che non diritti,- sbuffò, divertita, ripensando alle marachelle di Muffin e Gypsy che si rincorrevano in casa mentre giocavano. -Eh… Beh, non posso non farmi tentare da una Boccetta Studiosa a forma di Drago, scusa! Sai che figurone ci farà nel mio ufficio? E ora passiamo al Catalogo nuovo! Gasp, ma che meraviglia!- fece, enfatizzando l’esclamazione con una piccola linguaccia guardando l’amica. Laurie adorava i giochi di parole e il nome del catalogo era praticamente sul podio delle battute fenomenali, per lei. Si illuminò ancora di più nel leggere le varie Cromie, immaginandosi come dovessero sembrare su carta.
-Adoro tutto! Ahhh, quale scelgo? Ele, quali sono le tue preferite? Ah! Sicuro mi prendo una Qasar solo per te, sai. E anche l’Universo Osservabile…-
Sarebbe riuscita, Laurie Felini, a non comprare l’intero negozio?
 
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view post Posted on 17/9/2022, 15:35
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Situata ad angolo tra l'arco di pietra che conduce a Notturn Alley e il negozio Accessori di Prima Qualità per il Quidditch, la bottega di Scribbulus brillava al sole tiepido di quel settembre in un color turchese allegro più luminoso del solito, grazie alla luce che inondava Diagon Alley. Saltellando come un gatto tra i gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore, la proprietaria si stava occupando di innaffiare le piantine che pendevano dal corrimano, con l'ausilio di un annaffiatoio in latta che aveva ridipinto e smaltato, ridecorandolo con fiori e apette.
Guardando la bottega da uno dei gradini più alti sulla scala, soffermò lo sguardo su uno dei raggi del sole che penetrava dall'ampia vetrina, con un'inclinazione data dalla stagione in cui si trovavano. Incrociò le braccia al petto e rimase a guardare pensosamente il negozio, lasciando che l'annaffiatoio, incantato in un attimo agitando velocemente la bacchetta, finisse di raggiungere gli ultimi vasi poco distanti. Rimescolò nel proprio calderone mentale alcune idee che avrebbe dovuto sottoporre quanto prima agli accademici che le avevano approvato l'unicità delle Cromie GASP. Ridiscese i gradini a rotta di collo, energizzata dal pensiero di nuovi progetti e dimentica dell'innaffiatoio che, terminato il suo lavoro, avrebbe presto preso a lamentarsi di essere stato abbandonato.
Incrociò lo sguardo dolce di Laurie proprio in quel frangente, un attimo prima di rischiare di inciampare sul gatto Dirac che, come inchiostro versato sul parquet del negozio, aveva occupato molle e pigro il gradino più in basso della scala. Come se anch'egli fosse stato risvegliato dal trillo dei campanellini che, dalla porta, annunciavano nuovi clienti, mentre la titolare andava ad abbracciare l'amica, il gatto nero era balzato giù per inseguire un riflesso della vetrata del portone del negozio.
«Buondì, cara, benvenuta da Scribbulus! Sto bene, di buonumore e operosa. E tu? Com'è stata la tua giornata?».
Vedendo le due chiacchierare, il micio riconobbe l'occasione propizia per un po' di coccole: si avvicinò ben presto alle caviglie di Laurie, accogliendo il suo saluto con un miagolio. Guardandoli, l'espressione della strega di Leeds si aprì in un ampio sorriso.
«Sono pronta!».
Esordì ridendo, pronta a far volare da tutti gli angoli della bottega piume, carta e inchiostri per esaudire tutte le richieste di Laurie.
«Ah sì, mia carissima giornalista, direi che è ora di passare alla Penna Fedele! Vedrai, non saprai più separartene durante le interviste».
Le rivolse un occhiolino, iniziando a recuperare gli articoli richiesti, mostrandoglieli sul bancone in legno rosato.
«Ti ho pensata ideando gli Inchiostri Runici, sai? Spero che le associazioni fatte per ogni runa abbiano la tua approvazione, eheh».
Conoscendo la passione dell'ex-Pupilla (trasmessa anche dal listino della gelateria più deliziosa del mondo magico!), era stato naturale rivolgerle più di un pensiero nella fase creativa. Il fatto che fosse lì ad acquistarne ben tre la riempì di contentezza e soddisfazione.
«A proposito, come ti trovi con Chloe? Siete entrambe tanto carine, spero di passare a farvi visita al più presto. Anch'io credo assumerò un aiutante a partire dal prossimo mese, anche se sto ancora valutando qualche nome. Dopo l'ultima esperienza, che non è andata molto bene, mi sono presa un bel po' di tempo per pensarci, ma ora voglio tornare ad avere un po' più di tempo libero!».
Era quella una delle ragioni principali: avendo tanti lavori, tutti che l'appassionavano, Eleanor finiva per dedicare loro gran parte della sua giornata e, oltre alla stanchezza accumulata nei mesi condotti così, in quel modo era diventato via via tremendamente più difficile ritagliarsi del tempo per Sheldon, Laurie, Charlotte, i suoi animali e i suoi passatempi.
«E poi mi piace un sacco poter dare lavoro a qualche studente! E mi piace rallegrare l'ambiente di lavoro coltivando un buon rapporto con un futuro aiutante. Insomma, spero di decidermi a farlo davvero. E spero stavolta vada bene, ecco!».
Il buonumore per la presenza di Laurie si tradusse in una gran voglia di chiacchiere e in quella parlantina energica. Ridacchiando per la battuta sulle Cromie GASP e per la linguaccia giocosa dell'altra, Eleanor iniziò a incartare e mettere da parte gli articoli richiesti.
«OH!».
Quando sentì che la frase finiva con un "solo per te", si allungò sul bancone per scoccare un bacio sulla guancia dell'amica, un po' commossa dal fatto che ricordasse quel dettaglio da una sua intervista.
«Io, lo confesso, li adoro tutti! Ne vado estremamente fiera, sì. Quelli che hai citato tu sono sicuramente tra i miei preferiti. Mi sento un po' in difficoltà, ma mh, ti faccio vedere anche Esplosione di Supernova, La Via Lattea e... Venere? Ricordo bene la tua Intelligenza Primaria?».
Anni prima, sul davanzale della Torre di Astronomia, da studentesse avevano condiviso l'Allineamento dei Pianeti previsto quell'anno e lo avevano sfruttato per potenziare, per pochi minuti, la loro Intelligenza Primaria. Eleanor lo ricordò con un brivido, sentendo tra i propri ricordi il senso di rapimento che aveva percepito quella notte, suonando un brano a lei sconosciuto.
«Ah, sei ancora in tempo per rinnovare la tua iscrizione al Club Artistico e Letterario di Scribbulus al prezzo scontato di due galeoni! In questo modo potresti sfruttare pienamente la promozione attiva fino a fine mese, ottenendo uno sconto del venti percento sugli articoli del listino speciale Hogwarts on ink-track e uno del dieci percento su tutto il resto (Catalogo e Cromie GASP). In più, rinnovando l'iscrizione non perderesti i tuoi progressi al Gioco della Piuma dell'Oca (e potresti usufruire liberamente del Crogiolo e scegliere un Nontiscordardimé)! Che ne dici, ti ho stordita abbastanza?».
Proprio in quel momento Dirac strusciò la testolina contro la caviglia della Creaturologa, richiedendo attenzioni.
 
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view post Posted on 28/9/2022, 21:48
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L’energia di Eleanor Corbirock era una delle cose che Laurie più amava dell’amica: era come trovarsi di fronte allo scintillio guizzante di un raggio di sole riflesso nel vetro di una finestra, luminoso e allegro; la capigliatura di lapilli della Proprietaria di Scribbulus non poteva poi non ricordarle una fiammella danzante, mentre la strega saltellava giù dai gradini della bottega mancando di striscio il micio Dirac.
Il gatto in questione aveva preso a strusciarsi coccoloso sulle caviglie di Laurie, sciogliendole il cuore in una pozzanghera felice.
-Ah, guarda! Era già buona e ora è migliorata del duecento per cento!- aveva trillato in risposta alla domanda dell’amica, chinandosi ad accarezzare Dirac. Aveva riso insieme a lei per l’esuberanza ed entusiasmo con cui le spalancava metaforicamente tutti i cassetti della bottega (e se l’avesse fatto davvero comunque la docente di Cura delle Creature Magiche non era sicura che non l’avrebbe davvero svaligiata), e aveva spalancato gioiosa gli occhi alla menzione degli Inchiostri Runici.
-Davvero? Oh! Sono contenta!- pigolò, sincera, con le guance più arrossate. Antiche Rune rimaneva una materia che amava profondamente e che le aveva regalato grandi soddisfazioni; non aveva abbandonato il sogno di diventare Runologa in ogni caso e scoprire che l’Astro-Assistente avesse pensato a lei per la creazione di quegli inchiostri magici la riempì di un quieto orgoglio.
-E tutte le associazioni sembrano perfette!-
Sarebbe stato davvero interessante usarli tutti e non dubitava che anche Chloe, la sua Aiutante in gelateria, avrebbe apprezzato. Il discorso verté proprio sulla neo Caposcuola, e Laurie allargò il sorriso.
-Ti aspettiamo a braccia spalancate! Chloe sta imparando molto in fretta, dimostra un’ottima passione per il lavoro e si impegna molto. Ti ho detto che vuole adottare un Fwooper? Credo lo abbia conosciuto allo scorso evento del Pet Café e si è molto affezionata. Finché non si diploma, mi sono offerta di ospitarlo da me e in gelateria, così potrà vederlo spesso,- spiegò. Le faceva enorme piacere sapere che la sua Aiutante dimostrasse quel tipo di buon cuore e che fosse un’amante degli animali come lei.
-Ah!- esclamò poi, battendo le mani insieme deliziata, quando Eleanor le confidò di voler assumere un aiutante anche lei il mese successivo.
-Ti capisco. Anche io ho lasciato passare un po’ di tempo,- ammise, ricordando con una lieve smorfia di dispiacere la breve parentesi di Charles, -ma mi sento molto più libera sapendo di poter lasciare la gelateria in buone mani. E mi piace poter conoscere meglio Chloe fuori dal contesto scolastico, è una brava ragazza. La paga di Florian non è il massimo, ma è sempre esperienza.-
Non dubitava che anche Eleanor avrebbe presto trovato l’Aiutante più adatto o adatta per la sua bottega; anche lei era felice di aiutare gli studenti a guadagnare qualche galeone extra.
Le Cromie GASP rapirono poi ben presto le attenzioni di Laurie, che si ritrovò un inaspettato ma apprezzatissimo bacio sulla guancia da parte dell’amica. Ridacchiando, si trovò costretta (forzata, proprio, come no) a ricambiare, quando Eleanor ricordò che la sua Intelligenza Primaria era associata a Venere.
-Eheheh! Ricordi benissimo! Allora prenderò anche la Via Lattea e Venere eeeeee una Galassia, dai! Rinnovo assolutamente la mia iscrizione al Club! Come Nontiscordardimé scelgo l’inchiostro Runico Laguz, deciso!-
Il sorriso sulle gote di Laurie, già ampio quando era entrata, era ora raggiante: non vedeva l’ora di vedere le peripezie della sua pedina sul gioco dell’oca.
 
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view post Posted on 13/10/2022, 17:05
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Per Eleanor, Laurie era un fuoco tiepido e costante, aggiustospazioso, addolcito dal miele, dal profumo di crepes e waffle (quelle che la gelataia deliziosamente preparava sotto lo sguardo attento di Florian), di quei falò da accendere nelle notti più limpide in mezzo al verde e al nero profondo del cielo. Per questo, stregata dal modo in cui la sua fiammella giocava e rideva una volta entrata in negozio, la strega di Leeds si era lasciata totalmente prendere da Laurie e dalla presenza dell'amica. Totalmente dimentica dell'annaffiatoio, che in quattro e quattr'otto aveva concluso di bagnare le ultime piantine, lo aveva lasciato lì, vicino a quelle abbarbicate sui gradini più alti della scaletta che conduceva al Crogiolo.
«Ah, mi rincuori! Mi sono sentita un po' arrugginita nel lavorarci. A volte mi mancano proprio tanto le lezioni, sai? A lei manca mai stare dall'altro lato, professoressa Felini?».
Ridacchiò, cambiando improvvisamente tono per ricalcare l'importante ruolo lavorativo che l'altra ricopriva a Hogwarts.
«Oh, sei dolcissima. E anche Chloe. Mh, in effetti, duo perfetto per una gelateria deliziosa, sì».
Sorrise, riflettendo più seriamente su quanto aveva detto allegramente. Laurie era in effetti la persona più dolce che conosceva, quello era forse il primo aggettivo che avrebbe usato per descriverla. Chloe, invece, aveva un carattere più peperino, ma il suo modo di porsi e le attenzioni che spesso aveva rivolto a iniziative benefiche e/o di cura degli animali l'avevano convinta del suo cuore d'oro – del quale non aveva dubbi, in realtà: era pur sempre la Caposcuola di Grifondoro, ecco.
«Verrò di sicuro a farvi visita molto presto. E spero di conoscere anche il Fwooper di Chloe, che creature simpatiche loro!».
Ricordava alcune iniziative e listini speciali che si sarebbero attivati a breve: se non prima, sarebbe passata sicuramente almeno per quelli, che aveva puntato già dall'anno prima.
Annuì quando anche Laurie le fece intendere qualche delusione data dal precedente Aiutante e si rallegrò nel sentirla parlare così bene e di così tanti aspetti positivi, invece, della collaborazione con Chloe. Sperava che la sua, con Aurora e Desmond, potesse trasmetterle lo stesso entusiasmo e non deluderla nel tempo.
«Laguz, eh? Direi azzeccatissima. Ci hai lavorato su ai tempi del tuo Corso Pupillo?».
Sorrise, poi iniziò ad appellare tutti gli articoli da mostrare a Laurie e inscatolare e imbustare.
«Dunque, dunque, fammi dividere la roba – un sacco di roba! – per Catalogo, così da applicare gli sconti per benino. Sotto il dieci percento di sconto abbiamo: una Penna PrendiAppunti Fedele (venti galeoni e dieci falci diventati diciotto e nove), un Blocco-Appunti (tre galeoni e dieci falci diventati tre e quattro), le Cromie GASP in boccetta (Quasar, Universo Osservabile, Via Lattea, Venere, Galassia) (sei galeoni e sei falci diventati cinque e dodici per cinque). Sotto il venti percento di sconto abbiamo: sei Inchiostri Runici (sei galeoni e sei falci diventati cinque e uno per tre), i Cancelli Reggilibri (sette galeoni e cinque falci diventati cinque e quattordici), una Boccetta Studiosa (il Drago, arrrh!) (un galeone e quindici falci diventati uno e nove). A questo, si sommano due galeoni per il rinnovo. In totale...».
Lavorò un paio di istanti per sommare e calcolare.
«Settantaquattro galeoni e quattordici falci! Be', hai fatto decisamente bene ad approfittare di questo periodo di promozione, hai risparmiato oltre dieci galeoni, eheh! Ti spettano ben quattordici lanci di dado. Procedi pure quando vuoi».
Agitando la bacchetta, spalancò un piccolo scrigno posto sul bancone e fece levitare un dado fin tra le mani di Laurie.
«Sono contenta che ti troverai in giro un sacco di cose che ti ricordano me, indirettamente. Se mi permetti, ci aggiungo questa Gomma Magizoologa, un piccolo regalo a forma di Zouwu!».
Mentre la pedina di Laurie iniziava a scaldarsi per scalare il tabellone del gioco, Eleanor si premurò di imballare in carta e cartone i tanti articoli acquistati dall'amica.
Partendo dalla ventiduesima casella, la pedina avanzò di due passi facendo una pernacchia alla Casella Piuma sulla ventitré che aspettava e sperava di farle il solletico. Avanzò timidamente di un altro passo e poi di un altro ancora e... la pedina finì arrotolata nelle lunghe spire di una pergamena prolissa, che la strinse nella sua morsa iniziando lunghi e lunghi discorsi, costringendola ad arretrare di due caselle per tornare sulla ventiquattro. La pedina riprese la sua avanzata in modo più deciso, saltando fino alla ventisette. Da lì, un solo passetto le permise di fare il giro più bello del tabellone: in groppa a una piccola fenice di carta, la pedina avanzò di dieci caselle, venendo infine depositata sulla numero trentotto. In quattro passi esatti, la pedina raggiunse finalmente una tanto agognata Casella Premio, in cui entrò tronfia e soddisfatta, saltellando allegramente. Avanzando di altri quattro passi, la pedina di Laurie incontrò la Penna Boccino: inseguendo il suo calamaio a forma di boccino, avanzò di gran corsa di due caselle. Un passo timido, poi altri due... e dell'acquerello versato la aiutò ad avanzare ancora, arrivando in scivolata sulla casella numero cinquantadue. Cinque altri passi, che si facevano più carichi di tensione man mano che la pedina si avvicinava all'ultima casella del gioco. Dalla numero cinquantasette, per fare sei passi, la pedina arrivò sull'ultima casella, ma la dovette salutare per tornare indietro: si ritrovò di nuovo sulla cinquantasette. Provò, poi, con cinque passi: raggiunse la sessanta e tornò indietro fino alla cinquantotto. Mortale fu la decisione successiva: la pedina e il dado, ingenuamente, pensarono di provare con tre passi. Allora, la pedina arrivò per una terza volta sull'Ultima Casella e tornò indietro, fermandosi sulla fatale cinquantanovesima casella. La pedina capitombolò tra le scalinate del castello e venne scombussolata di qua e di là dalle rampe che amavano cambiare, finché la sua rovinosa rotolata verso il basso non si arrestò sulla trentatreesima casella. Dopo un passo, la Penna Boccino sembrò riconoscere le sventure del viandante e condusse la pedina ad avanzare di altri due passi: alla fine del gioco, quella si assestò sulla casella numero trentasei.
«Uh, un premio! E anche tu hai beccato le scale, mannaggia. Anche la pedina di Shay è scivolata proprio lì».
Mentre la pedina finiva di percorrere l'ultimo tragitto, Eleanor concluse di sistemare tutti gli acquisti in due comode buste in carta turchese, poi appellò un secondo piccolo scrigno, contenente tanti piccoli rotolini di pergamena quanti erano i possibili premi al gioco. Ne pescò uno con la punta della bacchetta e lo lesse.
«Una boccetta di Inchiostro Fosforescente: si illumina al buio e puoi scegliere il colore che preferisci».
Con un sorriso, si preparò ad aggiungere quell'ultima boccetta agli acquisti di Laurie.
«Grazie per gli acquisti, onorata del posto d'onore sulla tua scrivania in ufficio e un po' ovunque, mi sa, eheh! Magari uno di questi giorni ci ritagliamo un po' di tempo per un pranzetto o una cenetta senza lotti andati a male in mezzo, che dici? Prima di una nuova invasione di neve al Secondo Livello, magari».
Era una deliziosa domenica pomeriggio di fine estate ed Eleanor lanciò quella proposta all'amica con gli occhi che brillavano e l'entusiasmo ancora vivace nella sua voce per la sua presenza e la sua compagnia lì, apprestandosi poi a salutarla per lasciarla libera di tornare alle noiosissime mansione da grandi che richiamavano entrambe. Pfui, se proprio doveva.
 
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