Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Planning is everything

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view post Posted on 3/8/2022, 10:55
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«Ice Queen»

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Fa caldo. Ma perché fa così caldo?
Era diventato un pensiero ricorrente nella mente della bronzo-blu, che decisamente mal sopportava le alte temperature e quel sabato mattina il clima sembrava ancor meno tollerabile lontano dalle fresche mura di Hogwarts. Nondimeno la Prefetta aveva un buon motivo per essersi allontanata dal castello, quel dì infatti aveva messo in programma di recarsi da Scribbulus avendo un buono da ben cinque galeoni tutto da spendere. Da tempo ormai desiderava, per varie motivazioni, di regalarsi un’agenda tutta nuova in vista del nuovo anno scolastico dal quale non voleva farsi cogliere impreparata. Con ben due lavori all’attivo, le lezioni, i compiti, gli allenamenti di Quidditch e chissà cos’altro le avrebbe rivelato il futuro riteneva essere saggia scelta quella di appuntarsi i diversi impegni così da essere – ancor più – certa di non dimenticarsi nulla, né tardare sulle tabelle di marcia.
«Buongiorno»
Aveva detto entrando nella piccola bottega, guardandosi intorno per scorgere la figura di Miss Corbirock, titolare di Scribbulus dall’attento e sottile occhio per la clientela.
«Come sta Miss Corbirock?»
Avrebbe chiesto se l’avesse presto trovata, abbozzando un sorriso cortese mentre procedeva verso il bancone estraendo dalla tasca la pagina cruciverba del numero sedici del Settimanale delle Streghe, dove aveva trovato il buono da spendere per essersi aggiudicata il premio grazie al precedente numero.
«Ho qui un buono da cinque galeoni. Mi piacerebbe comprare un’agenda, so che ne avete diverse, e anche un taccuino»
Disse lieve, quindi si preparò ad attendere cosa la titolare avrebbe proposto così da trovare un’agenda che potesse fare al caso suo.
«Ah e già che sono qui ne approfitto per acquistare il materiale di rifornimento per il prossimo anno»
Aggiunse subito dopo.

Edited by Nives Ivanov - 3/8/2022, 12:48
 
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view post Posted on 4/8/2022, 10:44
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Un po' si annoiava, in effetti, e forse dall'esterno nessuno lo avrebbe detto. Tramite la sua posizione di Assistente alla cattedra di Astronomia a Hogwarts si era inserita in un gruppo di ricerca che stava lavorando a uno strumento per la mappatura dell'Universo Osservabile e si trattava di un lavoro che la prendeva molto, essendo in un certo qual modo una possibile continuazione dello studio che aveva avviato per la sua tesina M.A.G.O. in Astronomia. Rinchiusa nell'alta torre ove si trovavano l'aula e l'ufficio di Luna e su cui si apriva l'ampia terrazza che, quando il tempo lo permetteva, ospitava le lezioni con osservazioni, stava dedicando lunghissime ore a quel progetto che convogliava astronomia teorica e osservativa con tantissimi calcoli complicati. Ecco, forse effettivamente qualcuno avrebbe detto eccome che si annoiava.
In realtà, il motivo per cui si annoiava non era affatto quello: passando tanto tempo alla torre, si era resa conto che la quantità di coppiette che cercavano lì un'atmosfera romantica si era drasticamente ridotta. Avendo udito per i corridoi la diceria secondo la quale era diventata la rinnovata Torre dell'Orologio il rifugio perfetto per chi, a Hogwarts, desiderasse un po' di intimità, aveva immediatamente associato le due cose. Da lì, il passo era stato breve: Sheldon Campbell le aveva promesso il Reparto Proibito – e anche l'ufficio della Dirigenza –, ma in realtà quelle parole erano sempre rimaste ben lontane dal diventar concrete. La Torre dell'Orologio, raggiungibile per errore nel caso in cui le scale decidessero di cambiare al momento giusto, era il luogo perfetto per sottrarre il mago ai suoi molteplici impegni istituzionali. Perché, ecco, Eleanor era annoiata dal fatto che gli impegni suoi e quelli di Shay non coincidessero e non permettessero ai due di ritagliarsi molto tempo insieme.
Mise da parte l'ennesimo impegno noioso – era estate, e questo per lei significava rimpinguare tutte le scorte in bottega in vista dell'ondata di acquisti pre-Hogwarts e prendere accordi con i fornitori prima che loro andassero in ferie –, archiviò lettere e registri in un cassetto dietro il bancone e, con un sorriso radioso (e grato, perché l'aveva sottratta a quei compiti), accolse la Prefetta di Corvonero che aveva appena fatto tintinnare i campanellini all'ingresso.
«Buondì, benvenuta da Scribbulus, cara Nives!».
Con un rapido gesto della bacchetta, archiviò nell'ultimo cassetto le scartoffie noiose. Dal primo cassetto semichiuso, invece, sbucava qualche bozzetto di nuove tonalità che avrebbe sottoposto presto all'Accademia che si occupava di ufficializzare i brevetti sulle nuove sfumature di colore.
«Piena di cose da fare, alcune più noiose delle altre, ma sono soddisfatta così. Spero presto di poter presentare qualche novità in negozio, sa? Lei come sta?».
Parlò vivacemente, appellando poi una teiera e due tazze.
«Posso offrirle una tazza rinfrescante di infuso zenzero e limone? Freddo, naturalmente! C'è un'afa incredibile fuori, non crede?».
Con un movimento sinuoso della bacchetta, versò una tazza di tè anche per la studentessa, se avesse accettato, e poi fece apparire un ventaglio colorato nella sua mano, per soffiarsi un attimo prima di farlo Evanescere nuovamente nel non-essere.
«Ah, il buono del Settimanale delle Streghe! Ha trovato stimolante il cruciverba? Per me è stato molto divertente occuparmene. Complimenti per la piccola vincita».
Le rivolse un occhiolino, poi acciuffò alcuni cartoncini colorati sul bancone.
«Le lascio il Catalogo, così che possa dare un'occhiata alle agende che proponiamo. Le illustro le proposte. Se posso, le consiglierei di scartare l'Agenda Componibile: non avendo già il formato da agenda preimpostato non è la più idonea se si cerca un'agenda per organizzare le proprie giornate al meglio. Se è interessata a questa, però, possiamo inserire le pagine che servono per adattarla. L'Agenda Severa si presenta da sé: è perfetta se si vuole essere spronati sia con le buone che, soprattutto, con le cattive. L'Agenda Saturno è tra le mie preferite: leggera, maneggevole e deliziosa. L'Agenda "Walking on a thousand years old History", infine, è studiata appositamente per gli abitanti di Hogwarts, è personalizzabile per una integerrima Prefetta bronzo-blu ed è molto ben organizzata. Se vuole, posso mostrargliele subito».
Appellò gli articoli nominati e li posò sul bancone in legno rosato.
«Se vuole il taccuino classico, viene solo due galeoni e dieci falci. Il rifornimento per Hogwarts, come ormai ben saprà, costa sette galeoni e un falci: se lo desidera, con il Set Base può scegliere una piuma più elegante e resistente rispetto alla piuma d'oca, come di corvo o di civetta delle nevi, per soli sedici falci in più».
Si zittì e ricercò con lo sguardo il gatto nero Dirac, che non vedeva da un po' in bottega. Chissà dove si era cacciato e a combinare cosa.
«Naturalmente, la sua spesa di oggi le darà il diritto di fare qualche lancio al Gioco della Piuma dell'Oca».
Le ricordò il gioco che aveva ideato per i membri del Club Artistico e Letterario di Scribbulus e poi, poiché in effetti aveva parlato parecchio, fece levitare tra le sue dita la tazza di tè freddo e ne bevve un generoso sorso.
 
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La vivace parlata di Miss Corbirock permeò l’atmosfera della piccola bottega rendendola ancor più accogliente; era irrilevante che Nives già avesse sperimentato sulla pelle quella sensazione di calore umano che la titolare di Scribbulus era capace di trasmettere, recarsi in quel luogo ed essere accompagnata in quella che a tutti gli effetti poteva essere catalogata come un’esperienza che non una semplice azione d’acquisto l’avrebbe sempre lasciata con un sapore tenue in bocca. D’altra parte, percepiva quanto la vitalità vocale della donna e del suo sorriso fossero diametralmente opposti ai propri, che invece avevano un suono più spento da colori quasi grigiastri. Cercò quindi di sollevare gli angoli della bocca in un sorriso che non avesse la forma di una retta orizzontale, realizzò allora quanto poco ormai fosse solita al sorridere sentendo i muscoli del volto decisamente fuori allenamento. Evitò di badarci o interrogarvisi.
Ascoltò il breve discorso della strega invece, che raccontava di un periodo dalle note un po’ noiose e forse monotone per lei puntualizzando nondimeno che si sentisse soddisfatta; l’angolo sinistro del labbro di Nives s’incurvò verso il basso, un po’ dispiaciuta per quella confessione, ma non era certa di quanto di quell’espressione fosse trasparita sul suo faccino pallido e vagamente smorto.
«Spero qualcosa di non troppo noioso, ma mi piace pensare che qualche novità legata al negozio possa stimolarla. Sta pensando di ampliare la scelta del catalogo o di una qualche specifica gamma di prodotto? Perdoni la mia indiscrezione, fatico sempre a tenere a freno la mia curiosità»
Disse pacata e con gentilezza, sperava; ogni tanto si domandava se sarebbe mai riuscita a smettere quel registro tanto formale con cui era solita a rivolgersi praticamente a tutti salvo pochissime eccezioni.
«Terribile se posso permettermi, accetto volentieri qualsiasi cosa che sia fredda o gelida quindi sì, la ringrazio»
S’illuminò per un istante, certa che una sorsata d’infuso di qualsiasi tipo, purché freddo, l’avrebbe aiutata a non boccheggiare nel rientro al castello. Ringraziò cortese prima di portare la tazza alle labbra e gustarsi la bevanda, sentirla scendere giù fresca e leggermente piccantina per via dello zenzero nella gola. Ritemprata.
«Oh giusto, ricordo di aver letto il suo nome sulla pagina! Molto stimolante in effetti e non era affatto semplice devo dire, più di una definizione è riuscita a mettermi non in poca difficoltà»
Le confidò ricordando il solletichio dovuto alla piuma che più volte si era passata su mento e labbra pensando a quale definizione scrivere. Subito dopo la titolare provvide ad illustrare la scelta di agende dal catalogo non risparmiandosi, come Nives sinceramente aveva sperato, nel dare qualche suggerimento e consiglio per procedere all’acquisto più azzeccato possibile. Di certo la bronzo-blu era una vera e propria fan del clientelismo.
«Posso vedere l’Agenda "Walking on a thousand years old History"? Mi sembra adatta a me»
Intanto avrebbe continuato a sfogliare il catalogo, andando subito alla ricerca delle specifiche di quel prodotto.
«Anche l’Agenda Severa non mi sembra male, ma ammetto che forse in quanto a severità dovrei bastarmi e avanzarmi da sola… forse potrei regalarla a Jess il prossimo natale in effetti»
Ironizzò, lasciando che quelli che erano i suoi pensieri si tramutassero in parole.
«Direi che allora opto per l’Agenda "Walking on a thousand years old History", posso averla con lo stemma di Corvonero per favore? Poi sì il taccuino e credo proprio che ne approfitterò per prendere anche una piuma diversa nel set visto che me lo ha proposto, posso vedere quelle di corvo? Dovrebbero essere tutte piuttosto scure, dico bene?»
Domandò, una piuma nuova di zecca bella scura e lucida le sarebbe davvero piaciuta; senza dubbio ben si sarebbe accostata all’umore nero che spesso la caratterizzava. Assolutamente ottimo.
Eleanor le ricordò poi del gioco della piuma d’oca, che l’ultima volta non aveva avuto modo di sperimentare: era quindi giunto il momento.
«Posso?»
Avrebbe chiesto conferma prima di recuperare il dado per giocare, quindi lo avrebbe lasciato scivolare nella mano messa a conchetta facendolo roteare un paio di volte prima di soffiarci (le era stato insegnato che portasse fortuna) e quindi lanciarlo delicatamente sul tabellone e attendere il risultato.
A mente intanto aveva fatto un veloce calcolo della spesa, preparandosi a tirar fuori tutto il denaro che sarebbe stato necessario a pagare quella spesa tanto utile quanto ormai necessaria. Rowena solo sapeva quanto non vedesse l’ora di segnare nomi, cognomi e casa degli studenti meno ligi al regolamento in quella che sarebbe diventata la sua lista nera, senza contare che ormai era da un po’ che non aggiornava la lista delle vittime mietute da Agnes, Capitana di Corvonero.
 
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L'estate per Eleanor Corbirock aveva portato caldo, impegni burocratici, impegni con i fornitori, impegni imprevisti da Ispettrice del Secondo Livello, scadenze, rincorse, bozze e una pioggia torrenziale di operosità e creatività, che era presto sfociata in nuovi progetti. Parte di questi erano ora alle fasi più tecniche di realizzazione, altri erano stati sottomessi all'Accademia che si occupava di accettare e ufficializzare i brevetti su nuove sfumature di colore (quello riguardava il bozzetto che fuoriusciva da uno dei cassetti, una pergamena ove Eleanor aveva condotto uno degli ultimi test sulle cromie uniche).
Rinchiusi i pensieri più noiosi nel cassetto più in fondo, sorrise sorniona in risposta alla curiosità di Nives.
«Anch'io ho lo stesso problema con la mia curiosità, sa? Non se ne crucci troppo, fa molto bene essere curiosi».
E poi, non lo disse, ma le avrebbe perdonato qualsiasi indiscrezione su Scribbulus. Tamburellò con le dita sul bancone, pensando alle novità che avrebbe introdotto di lì a poco.
«Entrambe le cose! Complimenti per l'intuito da Corvonero. Amplierò e rimodernerò il Catalogo e in particolare lancerò una nuova sezione a sé stante, che continuerà ad aggiornarsi anche nei prossimi mesi, che...».
Prima di continuare, mimò con un dito sulle proprie labbra il movimento che la bacchetta seguiva per castare un Nox e si dipinse in viso un sorrisino. Per farsi perdonare, raffreddò con la bacchetta la tazza in cui versò il tè freddo e solo dopo glielo offrì, così che il gelo potesse spandersi dalle dita della studentessa a tutto il corpo asfissiato dall'afa.
«La ringrazio, sono molto contenta di sapere di essere riuscita a stuzzicare una mente come la sua».
Le fece un occhiolino, non ignorando i suoi successi scolastici – che, in ogni caso, venivano anticipati a tutti dalla spilla di Prefetta.
«Be', allora potrebbe essere un ottimo modo per fare alla sua amica un regalo che le ricordi la sua severità. Le recupero subito l'altra agenda, intanto».
Si defilò con un sorriso, segno del buonumore che lo scambio con la studentessa le aveva impresso, permettendole di scherzare e chiacchierare. Quando tornò, le illustrò l'agenda "Walking on a thousand years old History", nata da un'idea di partenza del suo ex-Aiutante.
«Certo, le personalizzo l'Agenda in un attimo. Le piume di corvo sono di un bel nero lucido: le mostro subito le più scure, così da poter scegliere lei stessa, se lo desidera».
Dal piccolo scaffale da esposizione a fianco del bancone, recuperò lei stessa manualmente le penne più scure, più uniformi e più atre. Le sistemò delicatamente sul bancone: erano tutte molto simili e si differenziavano leggermente nelle dimensioni e quasi impercettibilmente nei riflessi. Mentre lasciava alla studentessa il tempo di valutare, ella nel Retrobottega le personalizzò l'agenda e un piccolo regalo: impacchettò in carta argentea dai riflessi blu una graziosa boccetta di inchiostro Isaz.
«Per l'Agenda “Walking on a thousand years old History” paga cinque galeoni e otto falci, mentre otto galeoni per il set base con la piuma di corvo e due galeoni e dieci falci per il taccuino. Meno il buono di cinque galeoni onorevolmente guadagnato, in totale spende undici galeoni e un falci. Le spettano due lanci, giochi pure!».
Tornata al bancone, si occupò di impacchettare e sistemare gli acquisti in una busta in carta turchese, assistendo al gioco di Nives. Senza esitazioni, con un lancio perfettamente calibrato, la strega ottenne un sei. La sua pedina si mosse baldanzosamente, perfettamente conscia di dove sarebbe andata a parare: la prima Casella Premio del gioco. Il secondo lancio mostrò un tre e la pedina lo rispettò avanzando fino alla nona casella del gioco. Congiungendo le mani al petto e trattenendo scarsamente un “oh!” allegro, la Proprietaria appellò rapidamente lo scrigno che conteneva tanti piccoli rotolini di pergamena, ove erano appuntati i possibili premi in palio. Ne pescò uno: sconto del quindici percento sul prossimo acquisto. Lo consegnò a Nives, ma lo avrebbe appuntato anche nei suoi registri.
«Fortunatissima al gioco! Ecco a lei gli acquisti. Mi sono permessa di aggiungerle un piccolo regalo, in vista della sua promozione certa agli Esami G.U.F.O.. Sono sicura renderà estremamente fiera Rowena Corvonero in persona».
Lo disse genuinamente, anche un po' invidiando alla Casa di Corvonero un ottimo elemento come Nives Ivanov.
«A presto! Ah, e non ho mica dimenticato la sua proposta di un tè: prima dell'ultima primavera ho piantato dei semi di pervinca nel mio giardino, ormai sono cespugli. Quando vuole, può venire a rinfrescarsi all'ombra del mio giardinetto al numero diciassette di High Street. Prometto di essere sempre ben rifornita di gelato».
E, con un sorriso, si apprestò a salutare la studentessa prima del suo rientro a Hogwarts, rinfrancata da quello scambio tanto quanto dal suo tè ghiacciato.

Edited by Eleanor Corbirock - 18/8/2022, 18:25
 
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«La ringrazio, farò il possibile per ripassare a dare un’occhiata al nuovo catalogo allora» disse gentilmente, certa che con nuovi articoli a disposizione il suo portafoglio avrebbe presto cominciato a piangere lacrime amare.
“La ringrazio, sono molto contenta di sapere di essere riuscita a stuzzicare una mente come la sua”
Nives sorrise compiaciuta a quel commento lusinghiero e non cercò di dissimulare quanto l’avessero colta di sorpresa quelle parole.
Avrebbe poi lasciato che Eleanor preparasse il necessario e le personalizzasse l’agenda che di lì ai prossimi mesi l’avrebbe accompagnata ovunque. Quindi passò ad osservare le piume che le aveva messo a disposizione, cercando quella che facesse più al caso suo. A catturare il gusto della bronzo-blu alla fine fu quella più lunga ma sottile, con tutti i piccoli filamenti perfettamente pettinati e uniti l’uno all’altro; alla luce i riflessi dai toni vagamente bluastri.
«Questa qui per favore, grazie per avermi lasciato scegliere» indicò la piuma prescelta affinché la donna potesse sistemargliela insieme al resto degli oggetti comprati.
Avrebbe poi proceduto ai due lanci del gioco, sorridendo quanto Eleanor puntualizzò il fatto che era piuttosto fortunata al gioco il che forse non avrebbe dovuto sorprenderla visto quanto, invece, poteva definirsi poco fortunata nelle relazioni; aveva un vero talento nel farle naufragare.
Comunicato l’importo da pagare Nives avrebbe riposto delicatamente sul bancone la quantità dovuta, facendo tintinnare le monete una vicino all’altra, aspettò che Eleanor le contasse per essere sicura di non aver sbagliato nulla.
“Mi sono permessa di aggiungerle un piccolo regalo, in vista della sua promozione certa agli Esami G.U.F.O.. Sono sicura renderà estremamente fiera Rowena Corvonero in persona”
La bronzo-blu, ancora una volta, rimase stupita dalla titolare.
«Miss Corbirock non so veramente cosa dire, non doveva disturbarsi» si sentì avvampare, riteneva di aver semplicemente svolto il proprio dovere in quanto studentessa e non si era certo aspettata di ricevere un premio per questo.
«La ringrazio davvero, lo apprezzo tanto e sono sicura che mi tornerà molto utile!» non era affatto abituata a quel tipo di gentilezze senza secondi fini, probabilmente l’unica persona con la quale spesso si ritrovava sbigottita per via della nota gentilezza era il signor Campbell.
«Mi piacerebbe venire a trovarla al rientro delle vacanze magari, le scriverò non appena tornata» sorrise allegra, tutto quello era un po’ fuori dalla sua zona di comfort ma era certa che esperienze simili a quella le avrebbero fatto bene.
«La saluto Miss Corbirock e le auguro delle buone vacanze, a presto» salutò la donna con un secondo sorriso e quindi si preparò ad uscire dalla bottega con il suo materiale pronto da utilizzare; come prima cosa sull’agenda avrebbe segnato di contattare la signorina Corbirock i primi di settembre, per concordare insieme quando prendere finalmente quel tè insieme.
 
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