Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Alla ricerca di piuma e inchiostro

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view post Posted on 17/1/2022, 16:42
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Era stata una mattinata proficua e la lista iniziava ad accorciarsi un po' alla volta. I libri erano stati acquistati, adesso - stando a quanto Esmeralda ricordava di aver annotato sulla pergamena ben piegata in quattro - sarebbe stato il turno della cancelleria.
«Papà, mi passeresti la lista?» chiese gentilmente al genitore. Prima di entrare in libreria, infatti, il mago gliel'aveva confiscata temendo per l'incolumità della figlia: non era esattamente sicuro viaggiare in mezzo alla fiumana di Diagon Alley con gli occhi puntati su un pezzo di carta. Adesso, però, erano fermi davanti alla vetrata della bottega Scribbulus quindi Anthony accontentò la richiesta della strega senza controbattere.
In una calligrafia chiara e ordinata vi era scritto:

Cancelleria:
º una piuma da scrittura;
º cinque boccette di inchiostro;
º venti rotoli di pergamena.


Soddisfatta, la ragazza riconsegnò la lista al padre e assieme varcarono la soglia del negozio. Il trillo del campanello posto sulla porta annunciò il loro ingresso. Come di consueto, i due Reynolds salutarono educatamente i presenti con un «Buongiorno» generico, senza aspettarsi veramente una risposta.
L'esterno della bottega era molto caratteristico, ma l'interno era meraviglioso. La prima cosa che attirò l'attenzione della giovane fu l'arredo: l'abbinamento delle pareti color pastello agli scaffali rosati ricolmi di materiale artistico di ogni sorta era a dir poco delizioso. Un leggero profumo di inchiostro misto a quello di pergamena pervadeva l'aria, rendendo il locale ancora più magico.
Prima che Esmeralda potesse avanzare in direzione del bancone in cerca di qualcuno a cui chiedere indicazioni sugli articoli che le servivano, però, le parole di suo padre la bloccarono sul posto.
«Dato che prima te la sei cavata benissimo anche senza il mio supporto, posso lasciarti sola un attimo? Vorrei dare un'occhiata ad alcuni manici di scopa da Accessori di Prima Qualità per il Quidditch» le spiegò. «È il negozio qui affianco, ci siamo passati davanti prima.» precisò, notando la confusione sul volto della giovane strega. «Se preferisci, rimango eh?» Le sorrise comprensivo.
L'idea di dover fare acquisti da sola, senza la supervisione di suo padre, le metteva una leggera soggezione. Una volta arrivata ad Hogwarts, però, non avrebbe potuto contare sulla presenza dei suoi genitori quindi tanto valeva iniziare già a rendersi più autonoma, rifletté.
«Certo, nessun problema.» rispose, sorridendo a sua volta al padre. Quest'ultimo, prima di uscire, le disse: «Perfetto, se non torno prima che tu finisca gli acquisti, mi troverai lì. A dopo!»
La ragazza, rimasta sola, percorse il breve tragitto fino al bancone, ammirando la ricca esposizione di calamai, penne ed prodotti artistici. Avrebbe voluto comprare tutto! Per il momento, però, era meglio concentrarsi sull'essenziale. Sarebbe sicuramente tornata in un secondo momento per fare scorta di blocchi, pennelli e colori.
Man mano che si avvicinava alla cassa, l'odore di inchiostro e pergamena diventava più intenso e si fondeva alla perfezione con una delicata fragranza floreale, probabilmente derivante dal bellissimo vaso di fiorellini azzurri di cui, onestamente, Esmeralda non conosceva il nome.
«Buongiorno» salutò allegramente la commessa, presentandosi brevemente con nome e cognome. «Avrei bisogno di acquistare del materiale scolastico. Posso rivolgermi a lei?» domandò la giovane strega, incurvando le labbra in un sorriso. Poi la curiosità prese il sopravvento e, indicando con lo sguardo il vaso, aggiunse «Se posso chiedere, che fiori sono? Hanno un profumo squisito!»

Edited by Esmeralda Reynolds - 17/1/2022, 17:10
 
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Portando una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio, china sul bancone, la Proprietaria di Scribbulus non riusciva a smettere di interrogarsi sul perché quella piuma continuasse a sollevarsi in aria di tanto in tanto, come per effetto di uno scoppio o di una folata di vento. Con una piccola lente, la stava osservando ormai da un po' a pochissimi centimetri di distanza, quando questa improvvisamente si sollevò, e nel farlo le andò a solleticare il naso. Di riflesso, Eleanor starnutì e raddrizzò di scatto la schiena. Una diagnosi la colse solo in quel momento, guardando la piuma ancora traballarle sotto gli occhi. Si chiese, allora, se quelle piccole esplosioni che sembravano agitarla non fossero altro che starnuti. Non ne era certa, ma credeva che nella Biblioteca della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avrebbe senz'altro risolto ogni dubbio su stati influenzali e raffreddori di piume incantate; per di più, la presenza di Sheldon Campbell, neo-Bibliotecario e suo quasi-fidanzato, avrebbe senz'altro giovato a lei.
In quel momento, Dirac la raggiunse, strusciandosi contro il tessuto della lunga gonna color mirtillo. Chinandosi sotto il bancone, la fanciulla si raggomitolò su di lui per lasciargli qualche carezza. Sospirò, pensando che doveva aver bisticciato con qualche piuma per venirla a cercare in quel modo. Udendo il campanello trillare, Eleanor lasciò un ultimo sorriso al gatto nero come inchiostro, raccomandandogli di non tentare di arrampicarsi su per il bancone per fare pasticci. Poi raddrizzò la schiena, lisciando con i palmi aperti delle mani la propria gonna, mentre una strega di Corvonero stava per raggiungere il bancone.
«Buongiorno e benvenuta da Scribbulus! Certo, cara, posso recuperarti tutto il necessario per Hogwarts».
Accolse la studentessa quando ella si avvicinò al bancone, con il naso ancora arrossato dal gelo invernale, e le sorrise con aria bonaria.
«Il Set Base include tutti gli articoli di cui hai bisogno per Hogwarts (pergamene, inchiostri e piuma), a soli sette galeoni e un falci. In esso la piuma standard inclusa è quella d'oca, ma con appena sedici falci in più potresti scegliere una piuma più resistente - differente dalla classica bianca-opaca d'oca! Guarda, puoi vederle lì e sono elencate sul Catalogo, nella descrizione del Set Base, nel caso fossi interessata. In fondo, trovi anche un listino speciale dedicato a Hogwarts!».
Indicò un espositore su cui erano disposte le piume di cui le aveva parlato, alcune coloratissime, altre affilate, altre ancora candide come la neve.
«Sono Nontiscordardimé, una sorta di Ricordella floreale! Molto carini, vero?».
Seguendo lo sguardo curioso di Esmeralda, aveva rivolto un'occhiata ai fiori di myosotis che crescevano deliziosamente. Sorrise alla cliente, lieta che li avesse notati.
«Ah! Con questa spesa potresti già iscriverti gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus e usufruire dei suoi vantaggi, tra cui uno connesso proprio ai Nontiscordardimé che vedi. Aderendo, potresti scegliere un articolo - che diverrebbe il tuo Nontiscordardimé, facendo nascere un nuovo fiorellino nel vaso - e, dal secondo acquisto in poi, questo ti verrebbe a costare tre falci in meno ogni volta che tornerai a comperarlo».
Appellò un foglio di pergamena dal bancone, per illustrarle l'iniziativa.
«Dopo i primi cinque galeoni di spesa, l'iscrizione al Club è gratuita: si tratta di un'iniziativa rivolta a tutti, Artisti, aspiranti tali, curiosi e clienti affezionati! Una volta iscritti, si può accedere al Crogiolo e a promozioni aggiuntive - come l'iniziativa Nontiscordardimé! - e si può partecipare al Gioco della Piuma dell'Oca, tutto descritto nell'iniziativa».
La voce squillante di Eleanor si spense, mentre il gatto Dirac miagolava piano e la donna finiva di sistemare gli articoli acquistati in una busta in carta turchese.
 
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Nontiscordardimé. La proprietaria di Scribbulus le aveva rivelato il nome dei piccoli fiori color indaco dal delicato profumo. «Una sorta di Ricordella floreale» aveva aggiunto, sorridente. Esmeralda annuì con entusiasmo alla domanda della sua interlocutrice. Erano veramente graziosi.
Scrutando l’espositore che la strega dai fulvi capelli le aveva indicato, l’attenzione della giovane Reynolds venne catturata da una lunga piuma marroncina dalle striature più scure. Dopo averle dato il benvenuto, la Proprietaria della cancelleria magica le aveva, infatti, proposto un’offerta abbastanza vantaggiosa: al posto della classica piuma d’oca presente nel Set Base, avrebbe potuto sceglierne una più resistente aggiungendo qualche falce al prezzo originario del set. ”Non male!”
Se non aveva scambiato pan per focaccia, la piuma che aveva scelto proveniva da un Gufo Reale. Prima di indicarla alla sua interlocutrice, aspettò che quest’ultima terminasse di illustrarle alcune proposte ed iniziative. «Con questa spesa potresti già iscriverti gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus e usufruire dei suoi vantaggi, tra cui uno connesso proprio ai Nontiscordardimé che vedi. Aderendo, potresti scegliere un articolo - che diverrebbe il tuo Nontiscordardimé, facendo nascere un nuovo fiorellino nel vaso - e, dal secondo acquisto in poi, questo ti verrebbe a costare tre falci in meno ogni volta che tornerai a comperarlo.» Si era interrotta per qualche istante, giusto il tempo di richiamare una pergamena recante i dettagli dell’iniziativa. «Dopo i primi cinque galeoni di spesa, l'iscrizione al Club è gratuita: si tratta di un'iniziativa rivolta a tutti, Artisti, aspiranti tali, curiosi e clienti affezionati! Una volta iscritti, si può accedere al Crogiolo e a promozioni aggiuntive - come l'iniziativa Nontiscordardimé! - e si può partecipare al Gioco della Piuma dell'Oca, tutto descritto nell'iniziativa.» La ragazzina l’aveva ascoltata con interesse, sorridendo ed annuendo di tanto in tanto. Le sembrava un’offerta molto allettante e non mancò di farlo presente anche all’altra strega.
«Prima di tutto, grazie mille per le utilissime informazioni e, soprattutto, per l’esaustiva descrizione delle iniziative.» iniziò con un tono allegro. Aveva apprezzato moltissimo la premura della commerciante. Poi continuò «A tale proposito, vorrei acquistare il Set Base, sostituendo la piuma d’oca con quella» disse, indicandole la piuma in questione. Con un sorriso sghembo azzardò la sua ipotesi «Credo sia di Gufo Reale?» In effetti, il cartellino sottostante confermava la sua supposizione, ma l’aveva notato troppo tardi. Le gote della ragazzina si tinsero leggermente di rosso.
«Per quanto concerne l’iniziativa del Club Artistico e Letterario… aderisco volentieri» glissò, cercando di cambiare argomento. «Benché non possa definirmi un’artista, mi piace molto disegnare.» aggiunse, tornando più serena al ricordo della piacevole sensazione derivante dal contatto tra carta e matita. «Se possibile, perciò, vorrei approfittare anche dell’iniziativa Nontiscordardimé con il Blocco dell’Artista» concluse, entusiasta.
Mentre la donna finiva di sistemare gli articoli richiesti dalla studentessa in una busta di carta turchese, lo sguardo di Esmeralda scese verso il felino, che era appena spuntato da dietro il bancone miagolando.
Piegando le ginocchia, la biondina si abbassò alla sua altezza e sollevò lentamente una mano davanti al muso del micio. «Ma ciao!» lo salutò, rivolgendogli un sorrisetto.
 
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Aveva scoperto che le piume incantate potevano assorbire dei tratti caratteriali, potevano presentare difetti curiosi, raffreddarsi e starnutire o avere smanie dall'origine inspiegabile (per esempio iniziare a disegnare all'impazzata su qualsiasi carta a disposizione zollette di zucchero udendo scoccare l'ora del tè). Aveva trovato Cuor di Leone proprio grazie a una di quelle caratteristiche. Un giorno, la Proprietaria di Scribbulus era rimasta a guardare con il naso in su il tetto di uno scaffale, rimangiandosi tentativi fallimentari e soffocando in gola sbuffi teatrali. Trascorso così un tempo che le era parso pressocché infinito, ella aveva agguantato la propria bacchetta e l'aveva stretta tra le dita affusolate. Agitandola risoluta, dirigendone la punta verso il pavimento, aveva evocato non-verbalmente un basso sgabello in legno. Vi aveva posato un piede, testandone la resistenza, poi vi era salita sopra. In piedi su di esso, che nonostante gli scricchiolii sembrava reggerla, aveva visto per la prima volta Cuor di Leone, una piccola piuma che si era rintanata sopra lo scaffale. Puntandovi contro la bacchetta, l'aveva fatta levitare di qualche centimetro, attirandola lentamente a sé, fino a farla posare sul palmo aperto della propria mano. La piuma era quasi interamente scarlatta, ma i bordi vaporosi si tingevano di tinte dorate. Allora le tremava ancora tra le dita, mentre Eleanor cautamente era tornata a posare i propri sandali sul pavimento e aveva fatto sparire lo sgabello con una veloce stoccata del catalizzatore. Distrattamente, sfiorò con un dito la piuma rosso fuoco che conservava all'altezza del petto, nel taschino della propria camicia.
«Oh, molto lieta che le mie parole ti abbiano aiutata a decidere! E, soprattutto, molto lieta di poterti annoverare tra gli iscritti e le iscritte al Club Artistico e Letterario di Scribbulus! Ecco a te la tua tessera. E, ricorda, non è assolutamente necessario definirsi artisti: si può godere dell'arte, in questo caso di quella del disegno, su moltissimi livelli diversi. Spero tu possa sentirti libera di tornare qui ogni volta che vorrai per trovare ispirazione, nuovi materiale su cui sperimentare il disegno o approfittare del Crogiolo!».
Tornando a dedicarsi alla cliente davanti a sé, rispose con un sorriso gioviale, che si ampliò notevolmente non appena l'altra disse di voler entrare a far parte del Club. Con un movimento leggero della bacchetta in sorbo, fece levitare sul bancone davanti alla studentessa una tessera turchese, recante sul retro una riproduzione del tabellone del Gioco della Piuma dell'Oca, che si sarebbe aggiornata in tempo reale con i suoi progressi futuri, se fosse tornata per fare acquisti e giocare.
«Piuma di gufo reale, che occhio! Sì, hai detto bene. Te la recupero subito, è una scelta molto elegante».
Le rivolse un occhiolino e subito dopo Appellò dall'espositore la piuma indicata dalla strega, adagiandola delicatamente sul bancone per poi richiuderla in una scatolina.
«Paghi otto galeoni tondi tondi per il Set Base con la piuma diversa, più tre galeoni e quindici falci per il Blocco dell'Artista: in totale, undici galeoni e quindici falci. Faccio subito nascere il tuo Nontiscordardimé! E ti spetta anche un lancio al Gioco!».
Senza trattenere in alcun modo l'emozione, la strega di Leeds diede un colpetto al vaso contenente i myosotis con la bacchetta: un attimo dopo, la corolla delicata di un nuovo fiorellino si agitava lieve. Con il sorriso ancora sulle labbra, poi, da uno scrigno posto sul bancone fece levitare il dado del gioco fin nella mano di Esmeralda. Dopo il suo lancio, il dado avrebbe mostrato la faccia con il numero tre e la nuova pedina della studentessa sarebbe avanzata sul tabellone di altrettanti passi. Nel frattempo, invece, la Proprietaria sistemò ordinatamente in una busta cartacea turchese resistente, recante il logo della bottega su di un lato.
Dirac, dopo aver risposto al "ciao" con un sonoro "miao", sembrò studiare la mano della studentessa di Corvonero per qualche istante, ma un attimo dopo prese a strofinare il muso contro di essa, alla ricerca delle coccole di cui non era mai sazio.
«Ti ringrazio per aver scelto Scribbulus per i tuoi acquisti e ti auguro una buona giornata, a presto!».
Rimase in silenzio e agitò una mano verso la giovane strega, guardandola allontanarsi con un ultimo lieve sorriso. Tornando a dedicarsi alla vita all'interno della bottega, scoccò un'occhiataccia a Dirac che ora stava guardando con desiderio le corolle di myosotis sul bancone.
 
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view post Posted on 23/1/2022, 14:54
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Finì di accarezzare la nuca del micio e, felice di non aver sparato un'idiozia azzardando il tipo di piuma, Esmeralda sorrise riconoscente al gentile complimento della commerciante. Ascoltò ciò che quest'ultima le stava dicendo in merito al pagamento. «Paghi otto galeoni tondi tondi per il Set Base con la piuma diversa, più tre galeoni e quindici falci per il Blocco dell'Artista: in totale, undici galeoni e quindici falci.»
La studentessa annuì, estraendo dal portamonete la cifra richiesta e porgendogliela delicatamente. Dopodiché osservò meravigliata la sua interlocutrice far spuntare un nuovo fiorellino di Nontiscordardimé nel vaso lì accanto. Le si illuminarono gli occhi al pensiero di aver potuto contribuire alla nascita del bocciolo indaco. Sperava di poter trovare un bouquet più folto durante la prossima visita al negozio perché, sì, aveva il sentore che Scribbulus sarebbe diventato una delle sue mete preferite. Adesso, poi, faceva anche parte del Club Artistico e Letterario, considerò adocchiando con orgoglio la tessera turchese rimasta sul bancone. Vedendo il tabellone in miniatura del Gioco della Piuma dell'Oca riportato sul retro del talloncino, si ricordò poi delle parole dell'altra strega: «Ti aspetta anche un lancio al Gioco!». Ringraziando, prese di buon grado il dado che essa le aveva fatto levitare nella mano e, dopo averlo scosso un po', lo lanciò sul bancone. «Tre» annunciò la studentessa. Il cubetto si era fermato mostrando la faccia con tre piccoli puntini e di conseguenza, mossa dalla magia, una pedina si era spostata di tanti passi sul tabellone.
«Grazie mille di tutto! Buona giornata anche a lei, alla prossima! si congedò allegramente la giovane Corvonero prima di uscire dalla bottega con il suo prezioso bottino e di dirigersi verso il negozio di articoli per il Quidditch, in cerca di suo padre.
 
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