Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

A Slyt-mas Carol

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view post Posted on 29/12/2021, 21:41
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Ella distrugge per ricreare


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Morgana non aveva mai ricevuto tanti regali, forse era questo il motivo per il quale sentiva la necessità di farne. L'aveva sempre avuta, anche quando nella propria vita non c'era stato nessuno di tanto meritevole, ma da qualche anno - fortunatamente - la propria cerchia di conoscenze si era allargata a tal punto da comprendere sempre qualcuno capace di farle pensare che forse un paio di galeoni per qualcun altro avrebbe potuto spenderli. Quell'occasione, però, sarebbe stata diversa.
Più che una semplice spesa, più di un pensiero, più di un bisogno: un dovere. Stretta nel cappotto a mantella bianco, abbinato a un paio di lunghi stivali stringati del medesimo colore, la strega del numero venti aveva chiuso il Serraglio Stregato qualche minuto prima e aveva percorso i pochissimi metri a separare la propria attività da quella di Eleanor. Contattata qualche giorno prima, la strega le aveva fatto sapere che il proprio ordine poteva essere ritirato e così, solcando l'uscio della cartoleria, si mosse verso il bancone impaziente di vedere il risultato delle proprie richieste. «Buon pomeriggio! - Si rivolse a chi di turno con una curva stranamente serena delle labbra. - Sono qui per ritirare sette puzzle personalizzati ordinati qualche giorno fa, sarebbe possibile incartarli separatamente? - Si sarebbe mai potuta fermare a una richiesta tanto semplice? Ovviamente no e, richiedendo un catalogo allo staff, si prese qualche secondo per sfogliarlo. - Approfitterei anche del mio Nontiscordardimé per acquistare un set di Ceralacca verde bosco.» Richiuse il listino con un lieve sfarfallare delle pagine, poi trascinò lo sguardo sul vaso colmo di myosotis conscia del fatto che ci fosse anche il proprio. A quel punto avrebbe atteso di vedere i puzzle commissionati e poi avrebbe chiesto la cortesia di scrivere su ogni pacchetto il nome del destinatario del regalo così da non confondersi al momento della consegna.
 
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view post Posted on 30/12/2021, 20:41
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On the Leeds side-streets that you slip down

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In equilibrio sulle punte dei propri stivaletti color vinaccia, sui primi gradini della scala a chiocciola che portava al piano superiore, con movimenti misurati del polso la Proprietaria di Scribbulus faceva ondeggiare la bacchetta in sorbo, perché questa guidasse i movimento di un annaffiatoio in latta, fatto levitare e dondolare a mezz'aria allo stesso ritmo, per raggiungere tutti i vasi che pendevano dalla scala. Avendo lasciato la postazione dietro il bancone scoperta, ella tendeva le orecchie per udire il trillo del campanello e di tanto in tanto guardava verso gli scaffali e verso la porta d'ingresso, per cogliere un cliente che potesse aver bisogno di aiuto. Da quella prospettiva, la Proprietaria di Scribbulus aveva notato un particolare fuori posto. Saltati un paio di gradini, si era portata fino all'uscio del negozio e da lì aveva soffocato in gola sbuffi teatrali: un unico raggio di sole solleticava la faccia rotonda del pupazzo di neve che dei bambini avevano costruito appena fuori dalla bottega. Quel raggio di sole inspiegabilmente aveva superato la coltre di nubi di quella fredda giornata, andando a ricadere con fatale precisione proprio sul pupazzo, facendolo già sciogliere un po' fino a perdere il naso-carota. Eleanor non aveva perso tempo: con una stoccata rapida della bacchetta aveva spostato il pupazzo di neve un po' più in là lungo la via, aveva poi raccolto la carota e la aveva infilata nuovamente al posto che le spettava.
Rientrata al tepore della bottega, fu lieta di scoprire che il pupazzo fosse ancora visibile dall'interno, al limitare della vetrina di sinistra. In quell'attimo in cui la bottega era ancora vuota, ripose l'annaffiatoio in latta nel retrobottega e fece ritorno appena in tempo al bancone, udendo il campanello dorato posto all'ingresso tintinnare.
«Buondì e benvenuta da Scribbulus, ti attendevo!».
Quando si voltò, individuando il viso della cliente, un sorriso allegro le riscaldò le gote per accoglierla. Attese che le si avvicinasse, conoscendo già la richiesta che le avrebbe fatto: un paio di giorni prima le aveva commissionato la personalizzazione di alcuni puzzle ed Eleanor era stata ben felice di poter fare quel lavoro a tema Quidditch per Serpeverde. Pur non potendo tifare per loro per non tradire la sua appartenenza viscerale a Grifondoro, la strega di Leeds guardava al team guidato da Celebrian con ammirazione, riconoscendo bene come la loro forza e coesione fosse palese a tutti.
«I sette Puzzle personalizzati costano otto galeoni e quindici falci ciascuno. Te li recupero subito! Posso fare dei pacchettini separati con la classica carta turchese di Scribbulus. Oppure, se preferisci, puoi acquistare della carta personalizzata statica a due galeoni o in movimento a tre, ovviamente il rotolo rimarrebbe a te e potresti usarlo anche per altri pacchetti. In quel cesto vicino al bancone ci sono carte regalo per tutti i gusti, se vuoi darvi un'occhiata!».
Le indicò il cesto dove avrebbe potuto trovare la fantasia cercata, se lo avesse voluto.
«Oh, facciamo crescere il tuo Nontiscordardimé! La tua iscrizione al Club di Scribbulus scade proprio oggi, ottimo tempismo. Per continuare a godere di tutti i suoi privilegi e per usufruire del prezzo ridotto del Nontiscordardimé, puoi rinnovare l'iscrizione al costo di due galeoni. In totale, per i sette Puzzle, il rinnovo dell'iscrizione al Club e il Nontiscordardimé con il prezzo ridotto di tre falci pagheresti sessantasette galeoni e due falci. Mentre preparo i pacchetti, ecco a te il dado: puoi proseguire il Gioco della Piuma dell'Oca con ben tredici lanci!».
Recuperò i Puzzle personalizzati come Morgana aveva richiesto e glieli mostrò, sperando fossero come li aveva immaginati. Il nome di ogni giocatore era scritto in verde al centro del rettangolo, con una rifinitura in argento e una calligrafia elegante e imponente. Tutto attorno al nome si snodava una cornice sinuosa come un serpente, ma costituita dagli elementi di gioco che caratterizzavano ciascun membro della quadra: Pluffe e guanti da Portiere in un caso, Boccini d'Oro e scope per una Cercatrice, Pluffe e scope per due puzzle destinati a Cacciatori, Bolidi e mazze da Battitori per gli ultimi tre Puzzle. Gli elementi si ripetevano formando una cornice ricca, su uno sfondo che Eleanor aveva scelto di ornare d'argento e verde. Sperando che la Capitana fosse soddisfatta del risultato, li incartò secondo le sue indicazioni. Con una penna calligrafica, poi, scrisse su ciascuno il nome del destinatario. In una busta cartacea a parte, poi, inserì la Ceralacca della tonalità Verde Bosco richiesta.
Nel frattempo, il dado regalò a Morgana i numeri: cinque, due, cinque, quattro, cinque, uno, uno, uno, quattro, quattro, due, tre, quattro. Partendo dalla casella numero sei, avanzò indenne fino alla diciotto con i primi tre lanci, finì arrotolata nella Pergamena Prolissa e arretrò di due fino alla sedici. Il quattro successivo sancì una grande sfortuna: finendo su una Casella Gomma, i progressi di Morgana vennero cancellati, che dovette ripartire dalla casella da cui aveva iniziato quel giorno. La sua pedina, mogia mogia, ritrovò vigore avanzando di cinque passi e poi di uno, entrando baldanzosa nella Casella Premio dodicesima. Avanzando, ricadde sulla Pergamena Prolissa della diciottesima casella, che la riportò indietro alla sedicesima e, di nuovo, un quattro la ricondusse tra le gomme incattivite sulla casella numero venti: la pedina, sconsolata, tornò nuovamente alla casella numero sei. Avanzò di due passi fino all'otto, poi all'undici e poi, finalmente, un quattro portò fortuna, facendo entrare la pedina nella Casella Premio numero quindici. Eleanor allungò una mano verso uno scrigno e da lì pescò due rotolini di pergamena.
«Non sei avanzata di molto, ma hai vinto ben due premi, complimenti! Hai vinto uno sconto del 20% sul prossimo acquisto e un Inchiostro Fruttato a tua scelta».
Con un ampio sorriso, Eleanor aggiunse l'Inchiostro scelto da Morgana ai suoi acquisti. Mentre il gatto Dirac miagolava piano, la giovane Proprietaria della bottega tacque e sperò che i regali fossero graditi a tutta la squadra.
 
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