| Con il passare degli anni per Cilian era diventato più semplice salutare Moira alla stazione, più semplice ma mai del tutto facile. Prima di accingersi a salire sul treno il giovane aveva stretto la nonna in un lungo abbraccio e, nonostante lo facesse spesso, in quel momento ebbe un repentino flashback di quando era lui a stare tra le sue braccia, decisamente meno alto e più minuto, e pensando agli anni trascorsi e a come la sua figura sovrastava adesso quella della donna dai capelli grigiastri, non riuscì a trattenere il piccolo sorriso che gli comparve in volto. Cilian non era un tipo molto espansivo, né possedeva un'indole affettuosa, ma per tutto ciò che riguardava Moira si trasformava in una persona totalmente diversa, meno glaciale e decisamente più accomodante, d'altronde si trattava dell'unica donna importante della sua vita e il giovane mago sapeva di dovergli tutto, o quantomeno la parte migliore di sé. Trascinandosi dietro il baule che sembrava ogni anno più pesante, Cilian salì sul treno e iniziò subito a cercare un posto libero tentando di farsi strada nel corridoio trafficato. Con suo enorme stupore si imbattè in una cabina deserta e, felice di potersi sistemare con calma e con parecchio spazio a disposizione, trovò un posto per il bagaglio e si mise a sedere comodamente accanto al finestrino. Rivolse subito lo sguardo al di là del vetro come era solito fare in qualsiasi mezzo di trasporto, e quando le iridi verdi si posarono su di una donna anziana che goffamente lo salutava con la mano avvolta in un grazioso guanto di velluto blu, Cilian dispiegò le labbra in un sorriso che mostrava i bianchi. Quando il treno si mise in moto la figura di Moira si fece man mano più piccola fino a scomparire. Cilian lasciò andare la testa all'indietro poggiandola sullo schienale, chiuse gli occhi e inspirò profondamente; era decisamente pronto per affrontare l'anno imminente, tuttavia sentiva di aver bisogno di stimoli nuovi, nuovi interessi e anche nuove conoscenze, forse aveva bisogno proprio di una nuova versione di sé. Decise in quel momento che "nuovo" sarebbe stato il motto dell'anno, senza diventare una di quelle sviolinate motivazionali che il giovane non sopportava. "Apriti a nuove esperienze, apriti al mondo Cilian" Pensò tra sé e sé assumendo un'espressione divertita, si conosceva bene e sapeva perfettamente che tutte quelle cose da guru spirituali e simili non facevano per lui.
Edited by Cilian Fleming - 5/9/2021, 00:39
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