Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Where's my bookmark?, Bollettino settembre 2021

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view post Posted on 31/8/2021, 23:02
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Non era abituata a passare l'estate fuori casa, a meno che non si trattasse di raggiungere suo padre in Francia. Tuttavia quella volta Agnes aveva trascorso giugno e luglio a scuola, partecipando ad allenamenti, corsi estivi e lavoricchiando ad Hogsmeade. Aveva trovato il tempo (il tempo, certo) di incontrare sua madre a Diagon Alley solo il fine settimana prima dell'inizio della scuila. Cordelia amava definirsi una madre presente, Agnes la definiva solo ficcanaso: in realtà la strega era una tipa eccentrica sempre indaffarata tra le sue mille idee, molto spesso balzane, e di quando in quando si ricordava di chiedere a sua figlia come andasse la scuola, il quidditch, il lavoro e se avesse qualcuno di speciale da presentarle. Agnes a sua madre raccontava tutto, cioè tutto quello che le conveniva raccontarle. Non le aveva raccontato di quella volta che aveva preso Troll a Trasfigurazione, quella volta che aveva organizzato un incontro clandestino di studenti, e si era ben guardata dal raccontarle di Destiny, tanto più che su di lui non ci fosse proprio nulla da raccontare.
Trascinandosi dietro il suo baule che pesava come ogni anno, Agnes si chiese se non avesse esagerato con gli acquisti. Difatti non aveva badato a spese, soprattutto al Madama McClan's dove era entrata per sistemarsi la camicia della divisa inspiegabilmente ristretta e dal quale era uscita con buste e bustine. Cordelia non era una strega parsimoniosa e Agnes era consapevole di averne ereditato il dono di far sparire i galeoni.
La salutò dal finestrino e si sistemò i capelli dietro le orecchie, mentre si sedeva in uno scompartimento in cui aveva trovato un posto libero. Non aveva in programma di viaggiare con nessuno, salvo incontrare qualche compagno durante il viaggio. Non soffrendo particolarmente gli spostamenti Agnes in treno poteva fare di tutto: leggere, mangiare, farsi una passeggiata e ovviamente chiacchierare. Per fare una passeggiata era troppo presto, e poi aveva ancora il fiatone per aver trascinato il baule sull'espresso, per mangiare avrebbe preferito aspettare la Strega del Carrello e per chiacchierare non aveva incontrato ancora nessuno che conoscesse. Recuperò quindi dal fondo della borsa l'ultimo numero della rivista di incantesimi, abbassando di colpo la testa per evitare uno degli scherzi di Zonko lanciato in giro da dei ragazzini del secondo anno. Guardandoli con un'espressione schifata Agnes tornò con gli occhi di muschio sulle pagine della rivista per notare che il suo segnalibro, e cioè la pergamena scarabocchiata che Jessica le aveva donato in un pomeriggio d'inverno, era sparito.
Sbuffando e inveendo silenziosamente contro i marmocchi, la Corvonero chiuse stizzita la rivista e la ripose sul sedile accanto a sé, prima di abbassare la testa alla ricerca della pergamena. Era solo una pergamena sgualcita e scarabocchiata ma gliel'aveva regalata Jessica e lei ci teneva.
Non la vide e pensò che si fosse infilata più giù, sotto il sedile, per questo si sollevò dal divanetto e mise giù le spalle, allungando le mani alla cieca e sperando di non agguantare un torrone sanguinolento mezzo mangiato.

Edited by Agnes Lefevre - 1/9/2021, 00:19
 
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view post Posted on 1/9/2021, 21:14
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Ogni anno la stessa storia. Pensava di averci ormai fatto il callo, ma si sarebbe ricreduto di lì a poco. Successivamente, mentre trasportava il baule nel vagone apposito, si rese conto che ciò che gli dava veramente fastidio, non erano gli abbracci soffocanti, le lacrime e i baci appiccicosi di sua madre, ma lo sguardo perplesso della gente, le risatine e gli sguardi ammiccanti nella sua direzione, quasi quel attaccamento morboso genitoriale fosse una stranezza da additare. Buffo.
Rimase ad osservare i genitori dal finestrino del corridoio dell'Hogwarts Express, suo padre sorridente, ma in un disagio evidente, tipico di quelle persone che non riescono ad esternare le proprie emozioni, sua madre in lacrime, neanche stesse salutando il suo unico figlio in partenza per la guerra. Attirò l'attenzione di quest'ultima e con la mano in orizzontale, posta davanti al viso, cominciò a muoverla in alto e in basso, cambiando espressione ogni volta che questa le copriva il viso quel millesimo di secondo. Riuscì a farla sorridere e ciò gli bastò per partire sereno, poi, quando il treno diede il suo ultimo fischio, li salutò con la mano destra e andò alla ricerca di un vagone.

Passò in rassegna una decina di carrozze prima di trovare quella giusta, aprì la porta scorrevole di un vagone che sembrava vuoto dall'esterno, ma che in realtà conteneva una studentessa piegata sul pavimento, le braccia impegnate in una ricerca sotto il sedile.
-"Posso darti una mano? O un braccio? Ne ho due che ora non sono impegnati"
Rimase in piedi ad aspettare una risposta, aveva compreso, ormai da tempo, che al mondo v'era gente riservata, che si irritava persino quando qualcuno cercava di dare una mano, quasi fosse un insulto alla propria persona, quasi lui fosse un ladro.
 
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view post Posted on 4/9/2021, 14:46
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-Eddaiii ti prego ridammi il segnalibro!-
Tra uno sbuffo e l'altro Agnes faceva settare gli occhi scuri lungo tutti gli angoli in cui poteva essersi infilato il suo pezzetto di pergamena, e nel mentre parlava con il treno. Non che pensasse davvero che questo potesse sentirla e, impietosito, le restituisse ciò che era suo ma almeno sfogava in qualche modo la sua frustrazione, modo che spesso prevedeva il soliloquio.
Inginocchiata ormai a terra con la testa incastrata sotto ad un sedile, non si accorse che la porta scorrevole dello scomparto era stata aperta e quindi venne sorpresa dalla voce di un ragazzo che, dietro di lei, le stava offrendo una mano, un braccio, o anche tutti e due.
Ancora accucciata a terra in una posa tutt'altro che graziosa, la Corvonero sollevò la testa e le spalle e con un movimento del busto si voltò verso di lui, le guance paonazze.
-Due occhi? Farebbero comodo anche quelli.- sorrise -Grazie per la gentilezza.-
Non lo conosceva ma non se ne meravigliò, la scuola era grande e anche se lei giocava a quidditch erano parecchi quelli a cui quello sport non interessava, oppure era di un altra Casa, o semplicemente era un nuovo studente.
Proprio per questo si ricompose in un attimo e aggrappandosi con fatica al cuscino del sedile si rimise in piedi, colta da un leggero brivido che la mise in guardia a non compiere altri sforzi per i successivi cinque minuti. Dopo l'ultimo attacco al castello Agnes aveva sviluppato un'insolita fiacchezza impossibile da curare e snervante per la Corvonero, abituata a saltellare un giro. Non aveva più saltellato, non aveva più corso e non aveva più nemmeno fatto le scale da sola, vincolata da quel peso sul cuore che la braccava minacciandola con le vertigini.
Abituata a tutto questa, o forse più rassegnata, Agnes non ci prestò bado e Tornò con lo sguardo su quel ragazzo che le aveva offerto il proprio aiuto.
-Ho perso il mio segnalibro. Cioè non è un segnalibro, è un pezzo di pergamena di riuso ma ecco ci sono affezionata, me lo ha regalato una mia amica. Perciò se magari vedi un qualcosa che butteresti via, ecco quello è il mio segnalibro.- ridacchiò, rendendosi conto di quanto fosse surreale quella sua ricerca.
Si sporse un po' di lato, notando il baule che il ragazzo si era trascinato dietro. Lei il suo lo aveva già sistemato.
-Tu vuoi una mano con il baule? Se pesa almeno la metà del mio te ne serve una e, guarda un po', ne ho due anche io.- sollevò le mani e mosse velocemente le dita sottili, prima che due di queste corressero a sistemare dietro l'orecchio una ciocca di capelli.
 
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view post Posted on 12/9/2021, 17:31

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Le ruote cigolanti del carrello dei dolci si fecero strada lungo il corridoio, fermandosi di scompartimento in scompartimento. Arrivata a quello di Agnes Lefevre e Josè Ruiz una strega anziana con un viso gentile fece scorrere la porta a vetri. Mostrò i colorati dolciumi in vendita e chiese:


- Qualcosa dal carrello, cari?
 
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view post Posted on 30/9/2021, 01:47

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Mentre Agnes cercava sotto il sedile, aveva toccato qualcosa, ma l'arrivo di Josè Ruiz, le sue parole, nonché la domanda della vecchietta del carrello dei dolci l'avevano distratta. In qualche modo, la Corvonero ci ripensò solo mentre valutava come rispondere alla signora che aveva visitato il suo scompartimento per offrire i dolciumi a lei e al suo compagno di viaggio.
Aveva per caso toccato qualcosa di insolito, nella sua ricerca?
Assecondando quel dubbio, Agnes avrebbe potuto trovare il piccolo sacchetto che era stato lasciato proprio sotto il suo sedile. Conteneva 9 galeoni.



 
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