Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Anche John deve scrivere

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view post Posted on 20/1/2021, 18:06
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John, rifruga nel suo inventario e nota che gli mancano degli strumenti basilari per una scuola, fogli e penne per prendere appunti.
"Ma i maghi non usano questi oggetti" pensa, e guardando la lista della spesa nota che loro usano piume, inchiostro e pergamene.
Decise dunque di dirigersi verso nel negozio dedicato e aprendo la porta chiede
"Salve, sono John. Un nuovo studente della Scuola di Magia e avrei bisogno solamente degli articoli che mi permetto di scrivere e prendere appunti:
- una piuma da scrittura;
- cinque boccette d'inchiostro;
- venti rotoli di pergamena.
Nulla di più, grazie."


Edited by John Finn - 21/1/2021, 12:52
 
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view post Posted on 21/1/2021, 12:08
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//Caro John,
Ti invito a non scrivere i numeri in cifre, poiché si tratta di linguaggio da chat, non ammesso su questo GdR. Modifica, scrivendo "una" in lettere.
Non rispondere a questo messaggio di moderazione. Per ulteriori delucidazioni, contattami via Gufo.

Buon gioco!
Eleanor


Portando una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio, china sul bancone, la Proprietaria di Scribbulus non riusciva a smettere di interrogarsi sul perché quella piuma continuasse a sollevarsi in aria di tanto in tanto, come per effetto di uno scoppio o di una folata di vento. Con una piccola lente, la stava osservando ormai da un po' a pochissimi centimetri di distanza, quando questa improvvisamente si sollevò, e nel farlo le andò a solleticare il naso. Di riflesso, Eleanor starnutì, e raddrizzò di scatto la schiena. Una diagnosi la colse solo in quel momento, guardando la piuma ancora traballarle sotto gli occhi. Si chiese, allora, se quelle piccole esplosioni che sembravano agitarla non fossero solo starnuti. Non ne era certa, ma credeva che nella Biblioteca della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avrebbe senz'altro risolto ogni dubbio su stati influenzali e raffreddori di piume incantate.
In quel momento, Dirac la raggiunse, strusciandosi contro il tessuto della lunga gonna color mirtillo. Chinandosi sotto il bancone, la fanciulla si raggomitolò su di lui per lasciargli qualche carezza. Sospirò, pensando che doveva aver bisticciato con qualche piuma per venirla a cercare in quel modo. Udendo il campanello trillare, Eleanor lasciò un ultimo sorriso al gatto nero come inchiostro, raccomandandogli di non tentare di arrampicarsi su per il bancone per fare pasticci. Poi raddrizzò la schiena, lisciando con i palmi aperti delle mani la propria gonna.
«Buongiorno a te e benvenuto da Scribbulus!».
Quando si voltò, individuando il viso del cliente, un sorriso raggiante le si dipinse sulle labbra. Ascoltò la sua richiesta e annuì lievemente non appena concluse. Recuperò due delle pergamene colorate posate sul bancone, per poi porgergliele con gentilezza.
«Ti prendo subito quanto mi hai chiesto e solo quello, promesso! Il Set Base, comprendente tutto il necessario per Hogwarts, ti viene solo sette galeoni e un falci. Nel frattempo, nel caso volessi darci un'occhiata, anche per il futuro, ti lascio il Catalogo. In fondo troverai anche alcuni articoli dedicati a Hogwarts, potrebbero essere di buon augurio per il tuo inizio!».
Gli rivolse un occhiolino, poi chinò lievemente il busto fasciato da una camicetta candida e, con un movimento curato della bacchetta in sorbo, fece levitare fin sul bancone uno dei Set Base preincartati e pronti alla vendita che teneva sotto la superficie lignea.
«Con una spesa superiore ai cinque galeoni come la tua, se lo volessi potresti iscriverti gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus! Si tratta di un'iniziativa rivolta a tutti, Artisti, aspiranti tali, curiosi e clienti affezionati! Una volta iscritti, si può accedere al Crogiolo e a promozioni aggiuntive - come l'iniziativa Nontiscordardimé! - e si può partecipare al Gioco della Piuma dell'Oca, tutto descritto nell'iniziativa».
Mentre il gatto Dirac miagolava piano, la giovane Proprietaria della bottega tacque e tornò a guardare l'altro.
 
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view post Posted on 21/1/2021, 13:15
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John, sentita la proposta dell'iniziativa, ti rististema i capelli neri a caschetto per poi confermare di aderire con gesto col capo dicendo:
"Ma sì! Voglio aderire. Sicuramente passerò delle belle esperienze."
In realtà il suo animo non è sicuro di quest'ultima affermazione e il suo animo sospettoso lo fa dubitare però riconosce che deve saperne di più per poter giudicare.
Successivamente, riferendosi all'acquisto, cerca di dire il suo numero della camera ma ah un vuoto di memorie.
"Comunque il mio numero della camera.. Oh no.. qual era?!"
Guarda Eleanor Corbirock cercando una risposta che non poteva dargli, poi si tocca con la mano il mento, strofinandolo.
Passato qualche secondo si rinviene e schiacciando le dita, come volesse rappresentare "la lampadina che si accende e dice il suo numero della camera:
"Oooh, finalmente, il numero della camera è 7561"
 
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view post Posted on 29/1/2021, 12:19
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Attendendo la risposta del giovane studente, non lo spiò, ma cercò di lasciargli spazio per decidere con calma, valutare le ultime iniziative che aveva introdotto da Scribbulus e scegliere tra i modelli presenti nel Catalogo. Piuttosto che attendere con lo sguardo vacuo, gettò un'occhiata in fondo al negozio, dal lato opposto rispetto al bancone dietro al quale si trovava, sul leggero disordine che ancora affollava la bottega, a causa dell'arrivo di parecchie nuove forniture. La maggior parte di esse costituivano le torri che si innalzavano nel Retrobottega, nascoste agli occhi della clientela. Poche scatole alla volta, invece, attendevano silenziosamente in un angolo di essere smistate sui ripiani. Era una delle mansioni che Eleanor più trovava piacevoli all'interno del negozio. La rilassava incredibilmente rifornire un espositore e riordinare ogni articolo al proprio posto, così come ella aveva deciso, nell'ordine, nel modo e nelle quantità. Nel tempo trascorso da Scribbulus, sentiva di avere controllo e potere su un angolo di spazio che era solo suo, e la faceva sentire bene plasmare una piccola parte di mondo con tinte accese di azzurro e di arancio, con il profumo del myosotis, di pergamena e di inchiostro.
A mezzo passo di distanza dai suoi stivaletti, dietro il bancone, sostava uno scatolone di piume e penne che attendeva di essere liberato e sgomberato da lì. Se ne sarebbe occupata più tardi, magari dopo aver terminato di servire i clienti. Riportò lo sguardo sullo studente, che sembrava aver preso una decisione.
«Lieta di accorglierti nel Club Artistico e Letterario di Scribbulus! Ecco a te la tua tessera».
Sorrise, non riuscendo - e non volendo affatto - celare il proprio genuino entusiasmo mentre gli porgeva una piccola tessera rettangolare turchese. Mentre il gatto Dirac miagolava piano, pose il Set Base all'interno di una busta in carta turchese recante il logo del negozio. Rivolse un'occhiataccia al gatto nero d'inchiostro, che sembrava pronto a qualche monelleria, prima di riportare la propria attenzione sul cliente.
«Mi spiace, ma non posso prelevare denaro dalla tua Camera Blindata, anche conoscendone il numero. È necessario che tu mi consegni qui le monete necessarie, ecco».
Un po' dispiaciuta, lo sguardò con aria bonaria, spiegandogli che il pagamento da lui proposto non poteva essere accettato. Ironicamente pensò che solo pochi mesi fa al Secondo Livello avevano dovuto spostare una discussione che toccava un'argomento simile, seppur in termini molto diversi di furto, al Tribunale Interno dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia.
 
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