Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Christmas with the yours

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view post Posted on 12/12/2020, 11:52
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Ministro della Magia
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Non era solito lasciare che l’opinione pubblica influisse sulle sue decisioni governative, o dettasse i ritmi della sua agenda. Se avesse dovuto sforzarsi di soddisfare ogni richiesta che raggiungeva il suo ufficio, da parte di cittadini insoddisfatti o associazioni bisognose di attenzioni, non avrebbe avuto il tempo di fare null’altro nel corso delle giornate lavorative al Primo Livello. Una minima parte di questi esposti, forse uno su mille, giungeva però a catturare l’attenzione della stampa, venendo ripresa e rilanciata a gran voce dalle pagine dei giornali. Se la lamentela era particolarmente succosa poteva addirittura comparire nei quotidiani per giorni e giorni (pur relegata via via in una sezione sempre più distante dalla prima pagina). Raramente la denuncia sortiva un qualche effetto concreto, oltre a stimolare il passeggero sdegno dei lettori. L’oblio era l’unico destino ad attenderla, non appena i giornalisti decidevano di staccare definitivamente la spina – il che coincideva, solitamente, con l’apparire di un nuovo presunto scandalo.
D’altra parte, non tutte le denunce avevano lo stesso peso, o lo stesso impatto emotivo nel grande pubblico. E il Ministero non poteva permettersi di mostrarsi completamente sordo agli appelli della popolazione. Come Lucius aveva realizzato nel tempo, i danni d’immagine causati anche da piccoli scandali, fermentati in un clima di diffusa insoddisfazione, potevano avere conseguenze gravi e profonde nella fortuna dei politici. Così, di tanto in tanto, qualche concessione andava fatta, indipendentemente che la richiesta fosse giustificata o meno. Queste “discese in campo”, orchestrate abilmente dagli uffici di pubbliche relazioni del Ministero, seguivano un calendario particolare. I periodi a ridosso delle festività si prestavano perfettamente a dichiarazioni e apparizioni pubbliche di impegno sociale: era infatti più facile che i giornali le cogliessero e commentassero, e il clima rilassato e vacanziero garantiva spesso alle iniziative reazioni positive da parte degli opinionisti (e, per riflesso, della popolazione).
L’appello che il gruppo “Genitori di Bambini affetti da Spruzzolosi” aveva lanciato a poche settimane dal Natale sembrava il pretesto perfetto per segnare qualche facile punto di consenso. Un’occasione che il Ministro non poteva permettere di lasciarsi scappare, in un momento in cui i quotidiani erano pieni delle illazioni scaturite dalla sua visita a Lumiere in Francia. Aveva bisogno di spostare il focus su qualche altro tema, anche solo per un giorno, e tentare al contempo di riqualificare la propria immagine personale, visto che le ultime critiche riguardavano più la sua integrità morale, che l’attività politica. Una visita natalizia in ospedale a bambini affetti da una malattia sfigurante era il Graal delle notizie scaldacuore: un successo garantito. Dopo aver contattato la Direttrice del San Mungo per assicurarsi che non vi fossero controindicazioni a recarsi nel reparto, il Ministro aveva dunque riunito la squadra dei Direttori, senza incontrare alcuna difficoltà – indubbiamente anch’essi si rendevano conto del potenziale di quell’iniziativa. Lily Luna Pike, Capoclub delle Gobbiglie e proprietaria di un negozio di abbigliamento, si era persino offerta di confezionare i costumi. Il Primo Livello aveva preso contatti con l’associazione e l'ospedale per organizzare l’evento, e l’Ufficio Stampa ne aveva informato i giornalisti, perché potessero essere a loro volta presenti a documentare il fatto. La macchina ministeriale aveva operato con efficienza e così, quell’ultimo sabato prima di Natale, il Ministro e i Direttori trovarono una gran folla ad attenderli nella hall del San Mungo.

Davanti agli obiettivi dei reporter, Lucius si fermò a lungo a stringere mani e a parlare con i Guaritori e, soprattutto, i genitori dei bambini ricoverati. Si mostrò attento alle loro rimostranze, garantendo che l’impegno delle autorità nel supportare la lotta alle malattie che colpivano i loro figli rimaneva ferreo.
«Il Morbo Bianco è una sindrome magica che è comparsa dalla sera alla mattina, sconvolgendo la nostra quotidianità. È comprensibile che abbia finito per monopolizzare l’attenzione dei giornali, ma questo non significa che il Ministero abbia dimenticato tutte le altre piaghe – sanitarie, sociali, economiche – che affliggono la popolazione britannica. Migliorare le condizioni di vita e le prospettive dei cittadini di questo Paese – di tutti i cittadini – è l’obiettivo ultimo delle istituzioni politiche: questo è il faro che ha sempre guidato la linea del mio governo. Allo stesso tempo sono convinto che un occhio di riguardo debba essere prestato alle fasce più vulnerabili della popolazione: in primis i bambini, che rappresentano il futuro della nostra comunità, nei quali riversiamo tutte le nostre speranze e i nostri sogni per il futuro. Proprio per questo motivo, dobbiamo assicurarci che ognuno dei nostri ragazzi sia messo nelle condizioni di realizzarsi e di eccellere. Ciò significa garantire loro il diritto allo studio, ma prima ancora il diritto alla salute e ad avere un’infanzia serena. Trascorrere il Natale in un reparto di ospedale è indubbiamente una grande prova per voi, i vostri bambini e le vostre famiglie. Speriamo che la nostra visita oggi possa portare un pizzico di serenità. Vi siamo vicini in questo momento difficile, e vogliamo esserlo oltre le semplici parole. Potete contare su di noi».

La delegazione ministeriale venne quindi accompagnata dai Guaritori verso il reparto dove i bambini affetti dalla Spruzzolosi erano ricoverati. Lungo il percorso Lucius ebbe modo di scambiare ancora qualche parola con Fluriana Atchoo, la rappresentante dell’associazione che aveva lanciato pubblicamente l’appello. Sembrava soddisfatta della risposta del Ministero. Si congedò da lei il tempo necessario per lui e i suoi colleghi a indossare i travestimenti natalizi che Lily aveva confezionato. Così, quando infine apparve di fronte alle vetrate che si affacciavano sulle camere dei piccoli pazienti colpiti dalla malattia infettiva, il volto del Ministro era parzialmente celato da una voluminosa barba bianca.
«Oh, oh, oh!» li salutò, sfoggiando un vocione profondo e sventolando la mano. I campanellini che decoravano il costume da Babbo Natale tintinnarono allegramente. «Salve bambini! Come state? Siete stati bravi quest’anno?»
Attorniato dai Direttori, il Ministro avrebbe interpretato la parte per tutto il tempo concesso loro dalle regole ospedaliere, chiedendo ai ragazzi quali regali aspettassero per Natale e cercando di donare loro un po’ di buonumore.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 23:43
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Pur non avendo mai avuto la Spruzzolosi, Luna sapeva che si trattava di una malattia contagiosa terribile forse quasi quanto il Vaiolo del Drago. Non riusciva ad immaginare quanto fosse difficile per quei bambini passare il Natale al San Mungo e, apprendendo la situazione, aveva subito pensato che regalare un po' di sorrisi non le sarebbe di certo costato nulla. Non aveva comunque gradito i torni del comitato «Genitori di Bambini affetti da Spruzzolosi» che, piuttosto che porre i riflettori sulla tematica in termini civili, aveva preferito accusare l'intero Ministero della Magia come se il ministro e i vari direttori fossero responsabili della situazione.
Non c'era dubbio che il Morbo Bianco avesse monopolizzato un po' le attenzioni a discapito di altre condizioni mediche, ma non era a conoscenza di carenze o mancanze da parte del personale medimagico del San Mungo che giustificassero tanta insofferenza. Per quanto ne sapeva avevano continuato a curare i bambini affetti da Spruzzolosi che, così come prima, venivano assistiti gratuitamente e quotidianamente. Le era dunque sembrato di leggere una vaga provocazione nella dichiarazione della presidente Fluriana Atchoo che forse pensava di mettere in difficoltà o comunque alle strette gli esponenti del Ministero della Magia con quella richiesta. Per quanto la riguardava, benché non avesse gradito le modalità non aveva nulla in contrario nel visitare i bambini affetti da Spruzzolosi in prossimità del Natale, anzi le faceva piuttosto piacere e pensava che fosse comunque un bel gesto.
Aveva dunque preso contatti con il ministro stesso dando la sua disponibilità nel preparare alcuni costumi che lei e i suoi colleghi avrebbero potuto indossare: erano tutti natalizi, colorati, pieni di campanelle e accessori come barbe e cappelli a tema. E così, dopo essersi organizzati avevano raggiunto l'ospedale San Mungo. In un primo momento si fermarono nella hall e Luna scambiò un paio di parole con alcuni dei genitori prima che il ministro non richiamò l'attenzione della stampa per pronunciare il suo discorso, che trovò adeguato e puntuale.
Poi entrarono nel vivo della questione e indossarono i travestimenti: Luna optò per un costume da Mamma Natale rosso sperando che Zerby, in quanto direttrice del Quarto Livello, non disdegnasse un paio di baffetti bianchi che aveva cucito soltanto per lei. Raggiunsero il reparto nel quale erano ricoverati i bambini affetti da Spruzzolosi e le vetrate che li avrebbero separati da loro, così da evitare forme di contagio. Affacciandosi, Luna distese un largo sorriso allegro. Sentire il vocione di Lucius mentre chiedeva ai bambini se fossero stati bravi le provocò, metaforicamente, una commozione (cerebrale). Ovviamente, fece altrettanto.

–Oh, oh, oh!

Agitò le mani così da far tintinnare le campanelle cucite sui guanti bianchi.

–Avete scritto le vostre letterine di Natale?

Parlò con il suo tono di voce squillante, cercando di essere il più allegra possibile altrimenti tutto ciò che avevano organizzato non avrebbe avuto molto senso. Si fermò allora a salutare alcuni bambini chiedendo il nome e come stavano, assicurando loro che avrebbero ricevuto mille regali perché erano stati dei bravi bambini. Il Capo del Club delle Gobbiglie interpretò la parte per tutto il tempo necessario, sperando che bastasse a metterli un po' di buonumore o quantomeno a rompere la noiosa routine di quel terribile ricovero.
 
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view post Posted on 15/12/2020, 11:14
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Quando Tom lesse la opinioni del Comitato "Genitori di Bambini affetti da Spruzzolosi" dalla Gazzetta del Profeta, era rimasto un po' sorpreso. Si era ufficialmente affacciato da poco al mondo della sanità magica e, per quel poco che aveva potuto trarre dall'esperienza che stava vivendo al San Mungo, sicuramente il Ministero della Magia c'entrava ben poco con la condizione degli affetti da Spruzzolosi, specialmente dei bambini. Aveva comunque discusso con il Ministro Urquhart e alcuni dei Direttori ministeriali dopo le affermazioni di Floriana Atchoo, Presidente del Comitato, su una visita ufficiale ai piccoli ricoverati del San Mungo. Tom aveva deciso di partecipare, non solo perché aveva, più che mai in quel periodo, a cuore la questione sanità ma anche perché teneva all'immagine del Ministero. In quanto Direttore era anche sua responsabilità mantenere intatta l'opinione pubblica della massima autorità amministrativa del mondo magico britannico, partecipando in squadra a queste occasioni. Si! Era convinto che questa sarebbe stata un'ulteriore conferma dell'ottimo operato del Ministero, dell'eccellenza del governo Urquhart, che da sempre sosteneva e appoggiava in ogni decisione, e sarebbe stata anche un'occasione per dimostrare l'obiettivo comune del team dei Direttori: il bene comune. Far parte della grande macchina ministeriale e avere l'onere e l'onore di dirigere un Ufficio non era cosa scontata e Tom si sentiva davvero grato e fortunato a poter ricoprire una posizione del genere. In quell'occasione avrebbe dimostrato il suo più grande orgoglio, la sua più grande fedeltà al Ministero della Magia.
Era l'ultimo sabato prima di Natale e quella mattina la delegazione ministeriale era arrivata compatta e unita sul posto, dove già attendevano molte persone e i vari giornalisti presenti per l'occasione. Camminava affianco al Ministro e ai suoi colleghi, mentre si dirigevano verso la hall dell'Ospedale. Dopo aver scambiato qualche parola con le persone che lo circondavano, ascoltò attentamente, con sguardo serio e al contempo felice e soddisfatto, le parole di introduzione del Ministro. Come sempre, il Ministro aveva trovato le parole più giuste e indicate per quel momento. Passata la fase di saluti istituzionali, si diressero verso il reparto di Malattie Magiche, scortati dai Guaritori. Dopo aver indossato i vestiti gentilmente preparati e confezionati con premura e minuzia da Lily Luna Pike, Capoclub delle Gobbiglie, Tom si guardò velocemente al piccolo specchio che portava sempre con sé. Avrebbe potuto apprezzare come il rosso gli donasse, un po' meno la lunga barba bianca. Ma per quell'occasione tutto era concesso. Sarebbe quindi uscito sul corridoio insieme ai suoi colleghi e, guardando dalle vetrate i piccoli, cercando di emulare una profonda voce da anziano, avrebbe esclamato rivolgendosi loro:

«Oh, oh, oh! Babbo Natale è qui! Se avete fatto i buoni, sicuramente riceverete tanti regali!»

Mentre si spostava tra una vetrata e l'altra, salutava i bambini e cercava di muovere i punti in cui erano stati cuciti delle campanelle. Avrebbe quindi esclamato ancora una volta:

«Il Natale è quasi arrivato! Non dimenticate di lasciarmi qualcosa da mangiare quando verrò a portarvi i vostri regali! Oh, oh, oh!»

Scambiò attraverso le vetrate qualche parola con i bambini, visibilmente divertiti e sorpresi da ciò che stavano vedendo. Dentro di sé Tom sperava davvero che ciò che stavano facendo avesse potuto significare molto per loro. Vivere un ricovero già in tenera età sicuramente non sarebbe stata una cosa molto bella, ma ciò che ammirava di quei bambini era il loro sorriso. Un sorriso che non mancava comunque davanti alle avversità di quel momento che stavano vivendo. Un sorriso che in qualche modo sarebbe tornato loro alla vista della buffa banda che, nonostante le limitazioni, stava cercando di riportare un po' di gioia e felicità nel volto dei sofferenti. Il solo sorriso dei ragazzi ricoverati sarebbe stato allora la cosa più bella che potessero trarre da quell'esperienza, partita un po' per altri motivi, ma che si era rivelata per Tom importante e gratificante.
 
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view post Posted on 16/12/2020, 20:15
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Zerby Maranta era sempre stata molto brava con i bambini. Metà della sua famiglia era italiana e, com'era giusto che fosse, consisteva in un numero imprecisato di zii, cugini, cugini di secondo grado con figli, nonni, fratelli di nonni con i loro figli, che a loro volta avevano dei figli, eccetera eccetera. La sua infanzia era stata caratterizzata da incontri con i parenti e già da bambina aveva ricevuto il compito di occuparsi dei figli dei suoi cugini (parola che a questo punto veniva utilizzata per i cugini ma anche per chiunque avesse un grado di parentela troppo difficile da ricordare o pronunciare per intero). Nonostante si rendesse conto di quanto ingrato fosse questo compito, Zerby se n'era presa carico con tanta buona volontà e una grossa dose di ironia. I bambini l'avevano sempre amata e lei aveva amato loro. Da quando poi Jacqueline Halley Pike era entrata nella sua vita, aveva cominciato la trasformazione verso qualcosa di ibrido tra una zia, una mamma e una sorella maggiore.
Questo spiegava perché Zerby si sentì ferita nell'animo quando il Ministero della Magia - lei inclusa - venne accusato di essersi focalizzato unicamente sul Morbo Bianco, dimenticando ogni altra malattia e, in particolare, lasciando soli i bambini affetti da Spruzzolosi.
Aveva immediatamente contattato il Ministro Urquhart per rendersi disponibile a qualsiasi iniziativa potesse far cambiare idea all'opinione pubblica. Non tanto per l'opinione pubblica in sé, quanto più perché non sopportava l'idea che i bambini si sentissero ancora più sconsolati per il loro presunto disinteresse.
Ben volentieri aveva accettato di recarsi al Ministero della Magia, incontrare i genitori dei bambini e impegnarsi al massimo per far capire loro quanto ci teneva. Aveva ascoltato con rapimento le parole che il Ministro aveva rivolto alla stampa e aveva annuito vigorosamente. Voleva che il messaggio passasse forte e chiaro: nessuno li aveva dimenticati.
Poi aveva indossato il costume da Babbo Natale e quei terribili (ma anche adorabili) baffetti bianchi che Luna le aveva fornito. Non l'avrebbe mai ammesso, ma il costume era caldo e morbido e ci si trovava proprio bene.
Si affacciò alla vetrata che mostrava i visetti dei bambini ed esibì il suo migliore sorriso.
"Buongiorno bambini!" Agitò un po' i campanelli del costume per creare l'atmosfera giusta. Già Lucius, Luna e Tom Mison avevano fatto la loro comparsa, quindi non si sentì affatto sciocca mentre si atteggiava a Babbo Natale. Forse avrebbe dovuto scegliere un costume da Mamma Natale, come aveva fatto Luna, ma era tradizionalista e preferiva attenersi alla versione originale della storia.
"Avete visto? Oggi tanti Babbi Natale sono venuti a trovarvi! Dovete proprio essere bambini speciali!"
Avesse potuto, avrebbe rotto quelle barriere per correre ad abbracciarli, ma si rendeva conto che già vederli, sorridere e scambiare quattro chiacchiere sarebbe stato un bel contributo per dare loro una maggiore serenità. Per il momento anche quello era importante.
 
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view post Posted on 18/12/2020, 11:00
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Sugar non aveva molta voglia di travestirsi da Babbo Natale. In altri tempi avrebbe accolto con divertimento l'invito del Ministro della Magia, ma ora era solo una seccatura che la distoglieva dalle ricerche. Si infilò un vestito rosso, decorato con un semplice cappello da Babbo Natale; davanti allo specchio pensò che fosse più che sufficiente per apparire come tale. Insieme ai colleghi, l'Auror aveva lasciato il Ministero della Magia alla volta dell'Ospedale San Mungo, dove i bambini affetti da Spruzzolosi attendevano. La richiesta/accusa operata dai Genitori di Bambini affetti da Spruzzolosi non le faceva né caldo né freddo, pur infastidendola per quell'azione necessaria ai Direttori Ministeriali. Il mondo era pieno di malati, alcuni di loro erano bambini, non ci sarebbe stato nulla da fare; perché arrivare a disturbare la realtà quotidiana di tutti loro, per quanto crudele fosse la realtà? Sapeva in cuor suo che quelle accuse non corrispondevano a verità, e questo sarebbe dovuto bastare a qualsiasi genitore esaltato. Dal momento che l'invito era arrivato dal suo capo, tuttavia, Sugar non si era potuta rifiutare. Ecco quindi che prima attendeva che il Ministro parlasse con i giornalisti, poi seguiva i colleghi tra i corridoi dell'Ospedale. Pensò che, almeno, ne avrebbe potuto approfittare per visitare sua madre e raccontarle di quell'assurdità.
Sugar lasciò che gente più allegra di lei si calasse interamente nella parte e rimase in disparte, sorridendo ai bambini attraverso le finestrone di vetro. Li guardò tutti, uno a uno, e lì sul posto non poté evitare di provare compassione per loro. Doveva essere difficile per loro rimanere separati dalla famiglia, bloccati in quella stanza a osservare il viavai disinteressato dei Guaritori. Fece fatica a mantenere il finto sorriso che si era costretta a indossare insieme a quel ridicolo cappello; la sua tristezza davanti alla scena dei piccoli malati riuscì quasi a tramutarlo in sincero. Li guardò a uno a uno, e improvvisamente la pesantezza di quel posto si fece ancora più insopportabile di quanto già non fosse. Quei bambini erano intrappolati quanto sua madre e le famiglie erano impotenti esattamente quanto Sugar nel doverli assistere soffrire. Sorprendentemente, quella trovata non le sembrò più un'eccessiva perdita di tempo. Troppo a disagio per calarsi nella parte, comunque, Sugar alzò una mano e li salutò con un sorriso più spontaneo, quasi dolce.
 
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view post Posted on 18/12/2020, 20:17
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Pagina 666 della Bibbia.

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Dopo aver letto la dichiarazione di Fluriana Atchoo sulla Gazzetta del Profeta Eustass era passato all'articolo successivo senza alcun risentimento verso la strega. Il professore di Volo era così abituato a quel genere di esternazioni che quasi non gli facevano più alcun effetto. Quella era stata una sparata bella e buona senza motivo, certo, ma nella vita l'uomo aveva ricevuto provocazioni molto peggiori. Inoltre da quando ricopriva la carica più alta degli Auror era così pieno di lavori ben più pressanti che le parole della presidente erano già state dimenticate cinque minuti dopo averle lette. A comparire, d'altra parte, era stato il nome del Ministro, non il suo.
La questione si era fatta più interessante quando era stato proprio Lucius a scrivergli per organizzare qualcosa per i bambini del San Mungo. Il Vice-Preside aveva letto divertito la missiva, tanto che aveva accettato subito la proposta del Pozionista. Non gli aveva risposto, lasciando che si organizzasse con gli altri Direttori e Direttrici del Ministero della Magia, ma avrebbe fatto del suo meglio per dar manforte ai suoi colleghi e accontentare la richiesta del gruppo "Genitori di Bambini affetti da Spruzzolosi".
Quel giorno Eustass era di turno al San Mungo ed era già pronto per dare sfoggio del suo costume. Sarebbe stato un Babbo Natale un po' inusuale per via della maschera, che però aveva cercato di rendere più natalizia colorando di verde e di rosso le strisce bianche che si alternavano a quelle nere. La parrucca era di uno scarlatto brillante, e completava il travestimento un classico costume rosso e bianco e un sacco di juta gonfio di giornali appallottolati per dare l'impressione che fosse colmo di regali.
Per essere un Babbo Natale era davvero rachitico. Il travestimento era davvero troppo largo, tanto che il danese aveva dovuto utilizzare una corda per tenere i pantaloni stretti in vita. Sarebbe stato davvero sconveniente se, durante il piccolo siparietto, si fossero intravisti i boxer del Guaritore. Divertimento assicurato, ma Fluriana sarebbe andata su tutte le furie.
Quando il Vice-Preside arrivò nell'ala dedicata agli affetti da Spruzzolosi notò che all'appello erano sopraggiunti numerosi altri Direttori. Oltre al Ministro, infatti, erano presenti anche l'Astronoma, la Babbanologa, l'ex professore di Divinazione e la figlia di Kedavra. Era davvero un bel gruppetto, bisognava ammetterlo; la forza di persuasione di Lucius non era da mettere in discussione.
"Oh, oh, oh bambini e bambine!"
si unì al coro Eustass, avvicinandosi alla vetrata per mostrarsi ai giovani pazienti che già erano accorsi alla vista dei Babbi e delle Mamme Natale precedenti,
"Ecco arrivato il Babbo Natale più intelligente, carismatico e generoso di tutti!"
Con un gesto scenico il Farmacista fece roteare il sacco in aria, finendo per colpire un incolpevole Tom Mison dietro la testa.
"Ehi, non metterti in mezzo tra i bambini e i regali!"
disse Eustass, per poi sfoggiare una risata per nulla iconica con il ruolo che stava ricoprendo.
Lo sguardo del Responsabile di Serpeverde saettò verso tutti i presenti per poi soffermarsi per qualche istante su Zerby. Vestita in quel modo era davvero graziosa, ma non poteva di certo fare chissà quali allusioni davanti ai piccoli ricoverati. Avrebbe dovuto utilizzare un po' di astuzia per non rischiare che nessuna di quelle anime innocenti riuscisse a capire l'allusione.
"Mamma Natale, che ne dici di passare alla fabbrica di giocattoli per scambiarci qualche dono in anticipo dopo aver salutato i bambini?"
domandò, per poi lasciarsi andare in un'altra starnazzata.
 
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5 replies since 12/12/2020, 11:52   244 views
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