Le tempistiche con cui Ashleigh si recava all'Ufficio Postale erano ormai cicliche – se non quasi giornaliere. Nonostante il transito presso quello che riteneva uno dei luoghi più confortevoli e i cui si sentiva maggiormente a proprio agio, fosse un frangente gradito della sua, altrimenti, lunga e noiosa giornata, c'erano alcune giornate in cui non desiderava altro che viaggiare direttamente verso casa, pronta per un lunghissimo e rilassante bagno caldo al numero 4 di High Street. E invece, puntualmente, erano quelle le occasioni in cui i clienti si davano alla pazza gioia acquistando anche più di un manico e costringendola non solo al transito per la spedizione, ma anche al trasporto multiplo di carichi pesanti. Certo, non poteva lamentarsene troppo apertamente, era comunque del denaro che entrava nelle sue tasche e con il quale poteva comprarsi i migliori prodotti di bellezza sul mercato, ma in quei momenti desiderava che fosse qualcun altro ad occuparsi della spedizione al posto suo. Apparve nel camino dell'Ufficio Postale con due dei tre manici che doveva spedire, dirigendosi rapidamente al bancone, notando che non vi fossero altri clienti in quel momento. Molto bene. Si aspettava di trovare il solito Julius, ma, non vedendolo, rimase per un momento bloccata sul posto. Quel ragazzo le stava simpatico ed era ormai abituato alle stranezze della Custode del castello; la prospettiva di doversi abituare a una nuova persona dietro al bancone non l'attraeva per nulla. SI avvicinò, posando i due manici contro il divisorio di legno e parlò.
Mi scusi, dovrei spedire queste e ne ho un'altra in negozio. Posso lasciarle qui un attimo mentre uso la Metropolvere? Domandò, indecisa su come comportarsi. Sarebbe rientrata al Negozio, ormai chiuso da qualche minuto e avrebbe afferrato l'ultimo manico prima di controllare che fosse tutto in ordine e riapparire, neppure due minuti dopo, in Scozia.
Eccomi. Esalò un respiro stanco.
Allora, abbiamo una Nimbus 1000 per Nives Ivanov, Corvonero con la sua ricevuta. Sollevò il primo manico posandolo sul bancone in modo che l'Addetto potesse valutarne la conformità e controllare i dati.
Questa invece è la Comet 260 di Jessica Levante, sempre Corvonero. Anche in questo caso fece scivolare sul bancone sia il manico che la
ricevuta, controllando che fosse quella corretta.
Questa invece è la Firebolt di Atalantino, Tassorosso, con la ricevuta. Ah! Vorrei anche spedire questa. Esclamò, estraendo con difficoltà dalla tasca una missiva misteriosa. Niente di strano o sordido, solo la risposta a un appello, a cui Ashleigh aveva deciso di aderire non tanto perché credesse alla causa, quanto più per noia.
CITAZIONE
All'attenzione dell'associazione FFF,
Con la presente intendo aderire alla raccolta di beneficenza per l'installazione di un albero di Natale a Diagon Alley e inoltro la mia quota.
Cordiali Saluti
Ashleigh Meister – Titolare di Accessori di Prima Qualità per il Quidditch.
Informale, fredda e concisa.
Dovrebbe essere spedita all'associazione FFF. Concluse, attendendo di scoprire se i conti totali che aveva fatto fossero corretti o se i numeri, che talvolta le sembravano rimbalzarle davanti agli occhi le avessero giocato un brutto scherzo. Per sicurezza si era portata alcune monete in eccesso nel caso si fosse trovava a dover coprire dei buchi dovuti alla sua incapacità nel calcolo. Solo una volta saputo il totale avrebbe estratto quanto dovuto prima di salutare e lasciare la struttura, distrutta, diretta verso casa.