Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Seconda Riunione della Witches' League

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Charlotte Melankholiya
view post Posted on 25/12/2020, 16:31 by: Charlotte Melankholiya
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Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

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La prima a prendere la parola fu Eleanor Corbirock che, oltre ad essere Responsabile nella redazione del Settimanale, era stata anche un membro attimo e promotore della Witches’ League. Fu lei la prima a suggerire e ad approvare l’idea dell’istituzione di una Borsa di Studio per aspiranti Giornalisti, dunque Charlotte partì da lì. Era su di giri: finalmente avevano davvero l’opportunità di discutere degli usi delle finanze a disposizione della rivista proprio grazie alla League.
“Bene, abbiamo un okay per la Borsa di Studio. Per quanto riguarda i requisiti per la domanda e la possibile graduatoria, pensavo di chiedere un reddito massimo che i candidati non devono superare per poter fare domanda. Questa soglia potrebbe essere pari a cinquanta galeoni nella propria Camera Blindata, come vi suona? Oltre a questo, pensavo che potremmo chiedere un lavoro di scrittura. Per esempio, delle considerazioni sul periodo post-attacco a Hogwarts e caratterizzato dalla presenza del Morbo Bianco. Come, secondo loro, si potrebbe migliorare il momento infelice che stiamo attraversando o cose così, sempre però in ambito letterario e tralasciando la politica.”
Ragionò, passando lo sguardo sui tre maggiori sostenitori di quella possibile iniziativa, così da poter sondare anche i loro pensieri su quanto lei stava suggerendo.
“Gli aspiranti alla borsa di studio, quindi, si candiderebbero per ‘reddito’ e si impegnerebbero ad inviare queste riflessioni scritte sul periodo attuale, che spedirebbero in redazione entro… non so, il venti gennaio? Dopo di che, potremmo rincontrarci brevemente per valutare gli elaborati e decidere insieme il destinatario della Borsa. Sarebbe quindi una Borsa di studio ‘ibrida’, perché promossa sia per reddito, che per merito.”
Continuò, cercando di fare un sunto di quel primo suggerimento per un’ipotetica Borsa di Studio.
“Se invece vogliamo iniziare da una Borsa di Studio esclusivamente per reddito e quindi senza alcuna produzione scritta, a me andrebbe ugualmente bene. In questo caso, l’assegnazione sarebbe molto più semplice e non richiederebbe un nuovo consulto tra di noi, perché si andrebbe a guardare solo il reddito e non dovremmo valutare alcuna produzione scritta.”
Scollò le spalle alla fine di quel ragionamento, rimettendo la cosa agli altri membri della League. In effetti, ora che ci ragionava, forse una prima Borsa di Studio per reddito sarebbe stata più semplice da realizzare. D’altra parte, lei era una persona maledettamente ambiziosa e perfezionista e, da una parte, avrebbe preferito incentivare una produzione letteraria per concorrere alla Borsa. Sperava che i colleghi avessero le idee più chiare di lei.
Sheldon fu il secondo ad esprimersi in merito alle iniziative e Charlotte ascoltò attentamente le sue proposte e i suoi feedback. Annuì, quando l’Editor menzionò i professionisti delle redazioni giornalistiche e la loro rilevanza all’interno delle stesse. Lo sapeva bene e ogni giorno, quando entrava in quella redazione, si sentiva grata per il team formidabile su cui poteva contare.
“Per quanto riguarda gli incentivi economici per i professionisti, suggeriti da Sheldon, trovo che sia una proposta valida, che però potremmo approfondire in seguito anche sulla base dei feedback ricevuti dalla Borsa di Studio per aspiranti Giornalisti. Se questa dedicata alla posizione più ambita nella redazione non dovesse riscuotere successo, allora sarà un indice da considerare anche per le prossime Borse per i professionisti. Al contrario, se dovesse avere successo, potremmo poi valutare se fare qualcosa anche per le altre figure professioniste della redazione e di pensare a qualcosa di più ad hoc. Propongo comunque di dedicarci a una sola Borsa di Studio l’anno e di partire con quella per gli aspiranti Giornalisti, se siete d'accordo.”
Annuì nuovamente, appuntandosi i suggerimenti di Sheldon sulla pergamena davanti a lei: tendeva a dimenticare qualsiasi cosa e nell’ultimo periodo stava cercando di prendere appunti (e, soprattutto, di segnare i vari appuntamenti nella sua agenda), cosicché le fosse possibile consultarli in un secondo momento, a tempo debito.
“Che ne pensate?”
Chiese infine, rivolgendosi ai colleghi per dare a loro la parola, prontissima ad ascoltare nuovi input sull’argomento “Borsa di Studio”. Non era tuttavia l’unico argomento in discussione in quel momento perché anche Sugar, una delle maggiori promotrici del Settimanale delle Streghe, aveva ora esternato anche la sua idea sul dove indirizzare parte delle finanze. Charlotte l’ascoltò con attenzione e annuì.
“Oh, molto interessante! Avevamo già in mente di inserire in questo numero una rubrica chiamata ‘La strega/il mago della Settimana” per parlare di una personalità magica che abbia contribuito in qualche modo al miglioramento della società. Potremmo eventualmente farla diventare una rubrica per sole streghe. Sì, mi piace. Molto carina l’idea del quiz con il premio: potremmo attuarla già dal numero di prossima pubblicazione. Davvero un’ottima idea, grazie.” Annuì di nuovo, con un sorriso genuino sul volto. Anche Sheldon si era espresso in merito all’idea presentata da Sugar. Dopo aver informato i presenti che quell’idea potesse sposarsi molto bene con gli attuali progetti del Settimanale e aver dato la sua approvazione, Charlotte passò a riflettere sulle aggiunte e le modifiche suggerite da Campbell circa la rubrica.
“Il Quiz è molto più immediato rispetto a una produzione letteraria e credo che in questo caso si presti meglio a questa rubrica, anche considerando che la ‘produzione letteraria’ dovrà già farla la Creatrice di Contenuti incaricata per poter narrare la biografia del personaggio in oggetto. Per le produzioni letterarie, però, potremmo in futuro valutare se far partire davvero dei piccoli concorsi letterari veri e propri e fornire di volta in volta una traccia diversa, che potrebbe essere per esempio quella di immedesimarsi nella Ministra Lufkin quando tentò di portare la Coppa del Mondo di Quidditch in Gran Bretagna o cose del genere. Alle volte, invece, potremmo incentivare proprio la scrittura creativa e lasciare ancora meno linee guida. O ancora, tornando alla rubrica suggerita da Sugar Mandylion, potremmo alternare il quiz alla breve produzione letteraria, se decidiamo di mantenere questa rubrica come permanente e quindi se vogliamo riproporla anche nei prossimi numeri.”
C’erano in effetti più possibilità per realizzare quanto proposto e accontentare le diverse idee dei presenti. Charlotte formule le soluzioni che le vennero in mente sul momento e poi lasciò la parola ai membri, in modo che potessero esprimersi di nuovo a loro volta. Eleanor, però, li richiamò all’ordine prima che potessero continuare: era pronta per la votazione.
“Continuiamo tra poco.”
Proferì con un tono di voce leggermente più basso, mentre ognuno di loro riceveva da Eleanor una pergamena con i nomi di tutti i partecipanti all’evento e le foto iniziavano a circolare lungo il grosso tavolo ovale. Quando era ancora intenta a dare un’occhiata ai dettagli dell’outfit di uno dei maghi presenti, Jelonek prese solennemente la parola per fare una domanda, che era anche una proposta.
“Mh.”
Mormorò, pensierosa, mentre valutava la proposta di Jelonek sul fare un’elezione doppia che includesse sia un mago che una strega. Aveva ascoltato attentamente il suo discorso e, in linea di massima, era abbastanza d’accordo con lui: trovava i maghi maledettamente noiosi nel vestiario, a volte, ma quello non avrebbe potuto dirlo ad alta voce. Prima che potesse prendere la parola, fu Sheldon a parlare con un endorsement per la domanda-proposta di Fedoryen, probabilmente perché pensava di doverla convincere. Non ce ne sarebbe stato veramente bisogno e, in realtà, il richiamo alle passate elezioni dei Sorrisi sotto un’altra gestione la fece un po’ irrigidire. Aveva lavorato per anni per il Settimanale, prima ancora di prenderne la direzione e, quando si erano delineate alcune caratteristiche per l’elezione dei Sorrisi, Charlotte si era rifiutata di prendere parte alle votazioni. Fortunatamente, quando aveva preso in gestione lei la rivista e la collaborazione con la Witches’ League, aveva potuto rivedere le cose che non le erano piaciute, dunque l’ultima cosa che voleva era che il Settimanale fosse associato di nuovo a qualcosa che era stato introdotto sotto una diversa direzione del Settimanale e che era stato cambiato immediatamente con l’arrivo di Charlotte.
“Non considererei come precedenti quelle elezioni del Sorriso perché, come sapete, la mia politica al riguardo è molto diversa. Oltre a questo, sebbene questa votazione stia occupando lo spazio solitamente riservato all’elezione del Sorriso, si tratta comunque di tutt’altra cosa, che non può essere assimilabile al Sorriso-Più-Affascinante, come avete fatto presente, del resto. Per il Sorriso-Più-Affascinante, in ogni caso, continuo a non volere che ci sia una competizione per sesso o che venga valutato quanto siano ammiccanti e affascinanti i sorrisi degli studenti minorenni, tantomeno in coppia. Vorrei, quindi, evitare il richiamo a queste modalità, ci tengo molto. Il riconoscimento che stiamo votando oggi è molto diverso, comunque comprendo quello che intendeva. E non preoccupatevi: siamo noi a decidere, come League, cosa fare e come farlo. Non ci servono precedenti in ogni caso, bensì solo idee e stile, come sempre.”
Annuì in direzione di Sheldon, con tanto di occhiolino scherzoso finale (idee e stile sarebbe potuto essere il motto della Lega, se solo Charlotte non fosse stata una frana con il latino che tanto piaceva ai maghi e alle streghe), sperando però che anche il suo messaggio fosse chiaro. Non avrebbe ceduto su ciò che aveva eliminato, né trovava opportuno utilizzarlo come precedente per la votazione odierna. Sperava però che quella piccola digressione avesse ricordato ai presenti che il potere decisionale ultimo era della Capo-Redattrice, ma che tutti loro erano lì proprio per decidere cosa fare e come farlo. Non avevano bisogno di nient’altro, se non delle proprie idee e delle proprie proposte, sempre con l’auspicio di migliorare la rivista con la quale collaboravano. Accennò quindi un sorriso, rivolto a tutti i presenti, nella speranza che ricordasse a tutti l’importanza del ruolo che ognuno di loro ricopriva lì dentro.
“Una sorta di coppia stilosa del Gala, quindi. Mh.”
Tornò a farsi pensierosa e a riflettere su quanto detto da Jelonek e su quello che poi anche Sheldon aveva aggiunto al riguardo. Non poteva di certo dargli torto.
“In effetti non ho visto neanche un mago con una tradizionale tunica elegante e di buona fattura, uffa. Per me si potrebbe anche fare. Sarebbe carino intervistarli insieme!”
Non voleva che il Sorriso-Più-Affascinante fosse votato in base al sesso, mettendo una strega contro l’altra e un mago contro l’altro, così come non voleva perdere l’unicità di quell’onorificenza. Il riconoscimento di quel giorno era però diverso, come del resto avevano evidenziato sia Jelonek che Sheldon. Charlotte dunque trovò la proposta sensata. Aveva però assegnato l’articolo del più stiloso del gala a Eleanor, che si stava occupando della votazione proprio per quello, dopo aver accettato la proposta di Charlotte e averne discusso insieme le modalità di elezione. Ritenne dunque opportuno parlarne con la Giornalista che si sarebbe dovuta occupare dell’articolo, quindi si avvicinò a Eleanor.
“Eleanor, tu che ne dici? Te la sentiresti di fare un’intervista doppia? Per il prossimo round potremmo fare una votazione doppia su due podi diversi, uno per le streghe e uno per i maghi, in caso.”
Pur consapevole che l’ultima parola sarebbe teoricamente spettata a lei, Charlotte volle rimettere la decisione a Eleanor, dal momento che stavano cambiando un po’ le cose rispetto all’articolo originario di cui Charlotte le aveva chiesto di occuparsi. Era sicura che Eleanor avesse aspettato proprio che fosse Charlotte a pronunciarsi sulla proposta e Charlotte, a sua volta, avrebbe aspettato di conoscere il parere della Giornalista dopo aver fornito il suo punto di vista. Nel frattempo, la Capo-Redattrice sarebbe tornata sulla pergamena che Eleanor le aveva consegnato e avrebbe continuato ad inserire i vari punteggi, per poi consegnarla infine alla collega, dopo aver ripiegata accuratamente affinché non si vedessero i punteggi assegnati. Sbirciò poi sotto al tavolo, cercando di farlo con nonchalance, per cercare il Kneazle.
 
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