Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

XIX Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure

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view post Posted on 7/12/2020, 13:02
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Sara non vedeva l'ora che cominciassero le vacanze natalizie.
Non aveva studiato molto ed aveva comunque ottenuto buoni risultati per il momento, a parte una non grave insufficienza, ma comunque voleva comcedersi un po' di riposo per ripristinare le forze e dare il massimo dopo Natale.
Adesso, secondo l'orario, avevano Difesa contro le Arti Oscure. Si diresse quindi a passo spedito verso la classe, per fortuna ancora il professore doveva iniziare. Non le era mai piaciuto arrivare in ritardo, sempre meglio in anticipo.
Entrò nell'aula pronta ad assistere ad una nuova lezione, e si sedette su un banco vuoto a caso, tirando fuori il materiale ed aspettando l'inizio della lezione.
 
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view post Posted on 7/12/2020, 13:10
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-Morbo Bianco a parte, direi che sto parecchio bene.- sorrise, ma di quei sorrise che lasciano intendere qualcosa.
Con cura posizionò libri e pergamena sul banco e di seguito adagiò la piuma con l’inchiostro poco distante.
-Sai, ho parecchio da raccontarti, quindi quando hai qualche minuto libero, ci potremmo incontrare, che ne pensi?- Skye sorrise alla sua sorellina, le voleva davvero tanto bene, nel frattempo altri varcarono la soglia dell’aula, come Kirsten, Scarlett, Lewis ed Alexandra, quelli erano alcuni dei suoi concasati, anche se con Scarlett e Kirsten non aveva proprio un rapporto d’amicizia, mentre con gli altri due poteva dire abbastanza.
-Ciao Kirsten, tutto bene?- sorrise gentile alla compagna voltandosi verso di lei.
Notò anche il saluto di Alexandra, che ricambiò gentilmente con un sorriso ed seguente un movimento della mano verso la compagna.
Emily però catturò di nuovo la sua attenzione con una frase.
-Immagino debba essere una cosa di famiglia, anche io amo Difesa Contro le Arti Oscure.- sorrise di nuovo girandosi verso la sorella, le rivolse uno sguardo dritto negli occhi, dello stesso identico colore dei suoi. Li avevano ereditati entrambe dal padre, quegli occhi a tratti magnetici, che rimandavano molto all’idea dell’oceano, nel quale era fin troppo semplice perdersi.
 
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Antony Smith
view post Posted on 7/12/2020, 13:38




Una folata di vento aveva fatto sì che il vetro di una finestra del dormitorio di Tassorosso facesse un gran fracasso svegliando Antony, il quale aveva avuto il suo buongiorno in questo modo. Se c'era una cosa che odiava (più di una, in realtà) quella era l'essere svegliato rumorosamente e senza la dovuta calma che permetteva di connettersi senza forzarsi troppo.
Sceso dal suo letto a baldacchino - chiaramente stizzito - aveva eseguito meccanicamente, quasi come fosse un manichino, tutti i passaggi della solita routine mattutina che usava percorrere anche quando la calma e la tranquillità regnavano nel suo cervello e, infine, aveva indossato la sua divisa giallo-nera senza darle troppo peso e di fretta; aveva poi preso la sua borsa che conteneva pergamene, inchiostro e piume e, dopo aver riposto in tasca la sua bacchetta, si era diretto verso le porte dell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, dentro la quale si sarebbe svolta la prima lezione del giorno.

Entrò e, forzando un sorriso verso la professoressa Riddle, accennò ad un "Buongiorno." a malapena pronunciato e si guardò intorno, cercando di cogliere la presenza di qualche suo conoscente o amico o... bhe, altro.
Come se la rottura di pluffe visita allegra dell'amico vento della mattina non bastasse, il nuovo Capitano di Tassorosso notò che Alex - la sua altro - si era seduta accanto a Lewis e discuteva con lui tranquillamente con un gran sorriso. Lo stomaco del Tassorosso ribollì e la mascella si serrò contro la mandibola; che quella fosse gelosia? Se Alex l'avesse visto allora egli le avrebbe rivolto un cenno con la mano e si sarebbe limitato a far comparire un sorriso (anche questa volta forzato) tra le sue labbra; se invece a notarlo fosse stato il prefetto, Smith l'avrebbe semplicemente guardato con uno sguardo carico d'ira - nonostante probabilmente lui non avesse colpe in merito.
In entrambi casi, avrebbe poi preso posto in un tavolo non troppo distante dai due aspettando impaziente che quella diavolo di lezione iniziasse.

Edited by Antony Smith - 7/12/2020, 15:09
 
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view post Posted on 7/12/2020, 15:00
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Cogito ergo sum.

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Aveva sbuffatto osservando il cielo quella mattina, per l'ennesima volta avrebbe dovuto stravolgere i suoi piani una volta che le lezioni sarebbero terminati.
La prospettiva di trascorrere un pomeriggio tranquillo al lago svanì in un secondo, la rossa continuava a sbuffare mente percorreva i corridoi che l'avrebbero portata nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure "Buongiorno Professoressa" le iridi azzurre cercarono un posto libero, una volta individuato appoggiò ordinatamente sul banco pergamena e piuma mentre un senso di curiosità iniziava ad insinuarsi in lei
 
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view post Posted on 7/12/2020, 15:36
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Fara, come probabilmente anche i suoi compagni, si trovava in quel periodo dell'anno in cui sentiva la necessità di una risalita. Erano le ultime settimane di scuola prima delle vacanze natalizie, questo voleva dire anche le ultimissime lezioni in cui era urgente fare uno sprint, risollevarsi dalla situazione di stallo in cui si erano affossati da qualche mese, ed approfittare delle poche occasioni rimaste per evitare l'assalto della pigrizia al ritorno dalle vacanze. Conosceva la possibilità, sapeva che a gennaio per molti spesso era un trauma tornare a focalizzarsi sulla scuola dopo la pausa natalizia. Proprio per questo voleva essere da incentivo per dare il tutto e per tutto in quello sprint finale. La lezione di Difesa sarebbe stata l'occasione adatta, la Corvonero ci avrebbe provato, avrebbe sceso ogni scalinata di Hogwarts con la stessa intenzione, fino a raggiungere l'Aula.
-Buongiorno, professoressa- salutò la sua Responsabile con un sorriso cordiale, adocchiando sollevata anche qualche altro corvo già presente in aula. Ne approfittò per salutarli con un gesto delicato della mano ed a fermarsi poi a metà strada all'altezza del terzo banco dove aveva visto Tom e Xavier a qualche banco di distanza l'uno dall'altro. Non era la prima volta che vedeva quei due a confabulare, erano un'accoppiata strana, o meglio, curiosa. Si rivolse ad entrambi, salutando anche loro: -Buondì.. cosa state tramando voi due?- si lasciò sfuggire un sorriso, non riuscendo ad inserirsi bene nel discorso e neanche ad intuire quale (o chi) ne fosse il fulcro.
 
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view post Posted on 7/12/2020, 18:45
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Astrid sentiva la pressione addosso in quel periodo. Ci teneva ad essere perfetta in tutto, soprattutto in ambito scolastico dove voleva dimostrare che sarebbe potuta diventare una figura importante nel mondo magico.
Sentiva l’atmosfera natalizia che saliva ogni giorno di più.
Non era amante di quella festa, la reputava una credenza per bambini, alquanto inutile per lei; ma sotto sotto le piaceva il clima di tranquillità listo euforia che lei è i suoi compagni stavano vivendo in quei giorni date le circostanze.
Voleva assolutamente del tempo per potersi rilassare durante le vacanze natalizie che aspettava da molto.
Dopo essersi preparata rapidamente mettendo alla perfezione la sua divisa di serpeverde e aver pettinato i suoi lunghi capelli rossi; prese il materiale che le serviva per la lezione e con la bacchetta alla mano si diresse in aula dove avrebbe affrontato la lezione di difesa contro le arti oscure; materia che la affascinava particolarmente. Era davvero curiosa di sapere che cosa avrebbe combinato durante quelle ore. Il suo obiettivo era dimostrare la sua bravura.
Entrò nella classe salutando i presenti con sguardo serio accennando un mezzo sorriso a coloro che conosceva
buongiorno a tutti.
Si sedette rapidamente nel primo posto libero disponibile sistemandosi per bene, dando un occhiata all’aula che tanto bramava di osservare; rimanendone affascinata.
Buongiorno professoressa!
Accennó un sorriso a quella che sarebbe stata la sua docente della disciplina aspettando l’inizio della lezione
 
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view post Posted on 7/12/2020, 23:57
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Un gufetto simpatico e dispettoso aveva bussato alla sua porta quella mattina, ricordandole di dover presentarsi, in modo per lo più presentabile, ad una lezione di Difesa contro le arti Oscure, tenuta dalla professoressa Riddle.
Dopo la sua assunzione ai tre manici di scopa e anche a causa delle innumerevoli novità del mese di dicembre che ogni hanno la travolgevano, Lia si stava trovando sempre più indaffarata e con l'acqua alla gola. Tra quidditch, lavoro, lezioni e studio il suo tempo in qualche modo riusciva sempre ad esaurirsi prima che la Serpeverde terminasse la sua lista di cose da fare nella giornata. Quel mattino dopo aver completato una lettera che doveva spedire a casa in vista delle vacanze natalizie, la cercatrice uscì dal dormitorio e passando per la sala Comune con un paio di libri sotto il braccio si recò nell'aula dove avrebbe avuto luogo la lezione.
Si avvicinò all'ingresso e lo varcò insieme agli altri studenti perfettamente in orario, come suo solito e dedicò alla professoressa un saluto cortese <<buongiorno professoressa Riddle come sta?>>. Avrebbe poi preso posto e tra i banchi rimasti ancora vuoti avrebbe scelto il primo libero che avrebbe trovato sotto il suo naso. Quel giorno il malcapitato che avrebbe dovuto subirsi Lia e i suoi isterismi per il resto della lezione sarebbe stato il capitano della squadra di Quidditch di Tassorosso, un certo Antony. <<antony Smith giusto? Aspetti qualcuno?>>, avrebbe chiesto la cercatrice prima di sedersi e sistemare i suoi libri sul banco. Non si erano mai parlati, questo lo sapeva bene per questo Lia sperava di non averlo disturbato, in alternativa avrebbe portato lei e la sua curiosità per quella lezione da un altra parte dell'aula.
 
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Antony Smith
view post Posted on 8/12/2020, 00:57




Ancora incredibilmente crucciato per un evento (due, in realtà) di così poca importanza, Smith fissava immobile la vuota pergamena che giaceva sulla superficie lignea del suo squallido banco quando una vocina lo riportò alla realtà; si voltò in direzione di essa con lo sguardo ancora carico della rabbia (o gelosia, forse - nel secondo caso) causata dalla finestra e da Timberwolf e, sollevando un solo sopracciglio, cercò di decifrare cosa la ragazza avesse appena detto - dato che il cervello era al momento troppo impegnato a fare certi ragionamenti che lo distraevano e lo isolavano quasi del tutto dall'aula - e, quando finalmente capì, annuì silenziosamente, confermando dunque alla serpeverde che il suo sospetto fosse la realtà.

"Oh, no. Non aspetto nessuno, puoi accomodarti."

Si limitò a commentare freddo e distaccato; una parte di sè sperava che la ragazza comprendesse che egli non l'avesse minimamente con lei ma l'altra parte gli suggeriva che se lei non avesse capito lui avrebbe dovuto fregarsene e continuare a fissare con lo sguardo vuoto l'altrettanto vacante foglio di pergamena che gli si prostrava davanti gli occhi.
Ad ogni modo decise di tacere, se proprio la Serpe avesse voluto dialogare con il Tasso, avrebbe dovuto come minimo prendere lei l'iniziativa; se, invece, non avesse deciso di parlare allora...beh, tanto meglio. L'unica cosa certa era il fatto che Antony non avesse alcuna intenzione di prendere parola per primo, men che meno con una sconosciuta di Serpeverde.
 
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view post Posted on 8/12/2020, 13:53
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Imprevista e indesiderata era stata la nottata precedente.
Alle prime la serpe non aveva fiutato odore di pericolo, ben camuffato dal tanfo di argilla e bava di lumaca.
- Audrey, la tua faccia è coperta da terriccio e francamente puzza pure - si era limitata a commentare allegramente. Poi la ragazza aveva estratto tutto l’armamentario da una pratica borsetta, viola come la puffola e dotata di zip. Solo a quel punto la Vane aveva cominciato ad avvertire la minaccia. Una serie di aggeggi metallici era stata posizionata ordinatamente sul baldacchino e Sybil si era ritrovata a pensare che tanto metodo nella Kane non l’aveva mai notato prima.
Forbicine per cuticole, dicevano.
Tronchesino inox per pelli, dicevano.
Hanno il manico rosa e degli abbreviativi nel nome, non possono farti male, dicevano.
Eppure la Vane non si fidava, voleva che le sue cuticole restassero al proprio posto e quattro strati di smalto - preparatorio, base, colore, sigillante e un Lumos Maxima per fissare - le sembravano un po’ troppi da ricordare, figuriamoci mettere in pratica. La Kane, però, era di pareri contrastanti e aveva buone argomentazioni dalla sua.

La mattina successiva si era svegliata di buon umore, con la pelle liscia e le unghie verde abete perché da brava serpeverde, Audrey aveva un diversificato catalogo di verdi sparso nel baule.
La battitrice di fronte alle boccette di vetro aveva preso una decisione importante: arrivato il momento di ristrutturare una villetta su High Street, avrebbe appaltato alla rossa la scelta delle tonalità per i muri.
Guardò con una certa soddisfazione le unghie, ma cercò di non darlo a vedere. Aveva una reputazione da difendere e non poteva certo ammettere che la rossa aveva fatto bene ad obbligarla e alla fine si era divertita la notte precedente. Sperava replicassero, ma di nuovo, non l’avrebbe ammesso nemmeno se torturata con un taglia cuticole.
- Buongiorno Professoressa - entrò dopo aver mandato un occhiolino di saluto a Xavier e averlo lasciato nelle mani della Kane. Avrebbe chiesto più tardi aggiornamenti sulla situazione con il Cacciatore. Sybil era rimasta a quando la rossa meditava Bombarda o fissava il vuoto attonita, ma da un po’ quei due avevano ricominciato ad insultarsi e farsi dispetti. Con Xavier che le dava della capra o le diceva incomprensibili parole in francese e la battitrice che replicava con dispetti di vario genere, dal fango tra i capelli al nodo alla cravatta. Doveva essere un buon segno quello.
Alla ricerca di un banco, la Vane inquadrò il nuovo serpeverde dall’altisonante nome romano.
- Magifotografa Foster, volevo farti i complimenti di persona, la foto è bellissima - intanto la compagna di stanza la raggiunse per prendere posto dietro i due - lei è un po’ gelosa quando la vede appesa in camera, dovresti farle qualche scatto prima o poi - posò la tracolla sulla sedia vuota.
- Octavious - salutò anche il ragazzo. Non avevano avuto ancora modo di presentarsi di persona, ma la Prefetta conosceva, almeno di nome, ogni suo concasato. Su di lui non si era ancora creata un parere, ma aveva la sensazione che il ragazzo potesse essere un attaccabrighe. Aveva però sospeso il giudizio, sicura che si sarebbe fatta un’idea più chiara all’Evento di Casata.
- Dato che sei stanca propenderei per l'Augurey - si sfregò il mento pensosa, prendendo molto seriamente la scelta della piuma - ma se consideriamo che la causa è una notte di trattamenti di bellezza, il Pavone andrà più che bene - decise mentre si muniva anche lei di piuma, ne aveva solo una ed era d'aquila.
 
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view post Posted on 8/12/2020, 16:46
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La classe iniziò a riempirsi e in breve tempo tutti gli studenti arrivarono. I banchi vennero occupati, si diffuse un chiacchiericcio di sottofondo, mentre i ragazzi e le ragazze si salutavano tra loro e si rivolgevano anche la stessa insegnante, la quale ricambiò ogni singolo saluto con un "Buongiorno" cordiale.
Quando ormai fu chiaro che tutti fossero arrivati, la professoressa si alzò dalla cattedra, ne fece il giro posizionandosi di fronte a essa e poi con un colpo di bacchetta fece chiudere la porta delicatamente, lasciando che si adagiasse alla sua cornice senza far troppo rumore. Chiunque fosse arrivato dopo avrebbe dovuto aprirla, interrompendo l'inizio della lezione e rischiando una sottrazione di punti.
"Buongiorno a tutti, ragazzi e ragazze, bentrovati a questa nuova lezione di Difesa Contro le Arti Oscure. Spero che oggi siate tutti svegli, perché abbiamo degli argomenti importanti da affrontare. Intanto però, per riscaldarci, iniziamo dal ripasso che spero tutti abbiate preparato. Vi ricordo infatti che chi sosterrà i G.U.F.O. dovrà conoscere l'argomento molto bene, in quanto sarà materia d'esame."
Iniziare la lezione ricordando gli esami di fine anno poteva non essere il massimo, ma secondo Sesy era uno dei migliori argomenti da ricordare in quel periodo dato che, sia con il morbo bianco che senza, nessuno avrebbe potuto continuare la propria carriera scolastica senza aver superato gli esami. I G.U.F.O., come i M.A.G.O. per gli studenti che li avevano già affrontati, erano tra le poche certezze che Hogwarts poteva garantire loro in quel momento.
"Quindi chi di voi vuole ricordare alla classe l'argomento della scorsa lezione, ovvero l'Incantesimo del Solletico? Due di voi, dietro alzata di mano, possono rispondere a questa domanda. Un terzo invece avrà la possibilità di mostrare l'esecuzione pratica, usando come bersaglio uno dei nostri manichini. Tutti e tre gli studenti potranno guadagnare fino a quindici punti a testa per la propria casa"
Dal fondo della classe, sempre a seguito di un leggero colpo di bacchetta, un manichino venne avanti prendendo posizione tra i banchi e la cattedra.
"Per ora è tutto. Per il momento non servono altri volontari. Prego, a voi la parola!"
Adesso era il turno della classe, quindi attese che due studenti alzassero le mani per prendere la parola, mentre un terzo sarebbe stato autorizzato per eseguire la controparte pratica del Rictusempra.


//Da questo momento in poi non sarà più possibile parlare del proprio ingresso in aula. Chi non dirà di essere già in aula, perderà dieci punti.

Per il ripasso: i primi due studenti che risponderanno, dovranno automaticamente occuparsi della teoria. Al terzo studente andrà in automatico l'esecuzione pratica.
Per la prova pratica non sono ammesse autodeterminazioni sugli esiti dell'incantesimo.
Chi dovesse rispondere in surplus rispetto a quanto richiesto, non verrà preso in considerazione.
Non saranno accettati post modificati da parte di coloro che rispondono alle domande/eseguono le prove pratiche, pena sottrazione venti di punti.

Come sempre, chi parla o disturba in aula sarà punito di conseguenza.
 
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view post Posted on 8/12/2020, 16:56
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Finalmente erano nel vivo della lezione e la scozzese era ben felice di poter assistere a ciò.. Il suo intento era sostenere i G. U. F. O. per cui volle rispondere alla domanda di ripasso.
Alzò la mano e attese che la docente che le potesse dare la possibilità di parola.
“Benedetta Weapon,Corvonero.Professoressa se permette,vorrei rispondere alla domanda.Il Rictusempra è un incantesimo solleticante,infatti la sua etimologia Latina rimanda all’atto di ridere. Lo scopo principale della formula magica è quello di provocare solletico,innescando risate senza controllo. Si usa contro avversari per svelare la posizione del nemico o per estorcere informazioni oppure impedire al nemico di pronunciare formule o respirare adeguatamente oppure guadagnare tempo.Come nelle pozioni,ahimè, vi sono effetti collaterali correlati all’uso dell’incantesimo fra cui dolori addominali. Nei peggiori dei casi,il malcapitato potrebbe accusare la presenza di ernie o se il soggetto presenta precedenti ferite,il Rictusempra peggiorerebbe la situazione... Per l’esecuzione bisogna muovere il catalizzatore in modo tale che si disegni il perimetro di una forma di ciliegio allungata ed appuntita,concludendo la rappresentazione verso l’interno di questa foglia immaginaria. Si preferisce puntare la bacchetta verso il petto dell’avversario.”
Concluse e attese il giudizio della professoressa,sperando di non avere tralasciato nulla.
 
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view post Posted on 8/12/2020, 16:57
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Che la materia fosse seguitissima non aveva dubbi; che vedesse spuntare studenti in ogni dove…meno.
Tom per la prima volta dal suo arrivo teneva d’occhio il portone d’ingresso attentamente, annotando quanti rosso-oro arrivassero: Nora, Maya, Isabelle ed Emily avevano già preso posto. Cinque rosso-oro in totale; non che potesse pretendere di più, dato che proprio loro negli ultimi tempi contavano pochissimi effettivi. Dove si fossero cacciati Grace e Lyonel, invece, era un mistero.
L’arrivo di uno studente di Serpeverde, però, attirò subito la sua attenzione, spazzando via quei pensieri: i suoi modi di fare sembravano essere particolarmente alternativi, per ciò che si era abituati a vedere ad Hogwarts: per questo seguì con curiosità la figura, soffocando una pernacchia divertita mentre si rivolgeva a Nora con un “Ohé zia” che, a quanto sembrava, stava scatenando l’ilarità generale. Era riuscito a vedere di sfuggita Xav soffocare una risata prima di rivolgere la parola proprio a lui, e Tom non potè fare a meno di presentare il miglior sorriso divertito che avesse mai tirato fuori. “Anche per me, Xav” avrebbe sussurrato. Che il francese lo capisse non era importante, non voleva essere ripreso alla sua prima uscita da carica scolastica; fu così attento a sottrarsi alle insidie che quasi fece a meno di rispondere persino alla Caposcuola di Corvonero, Fara Daisy, con la quale Tom intratteneva un rapporto estremamente serio. Il Grifondoro fece posto alla spillata e dopo aver sorriso a trentadue denti sussurrò un lieve “ti sei persa l’abbordaggio di una serpe nei confronti della Foster.”

Quindi pronti…via! La nuova lezione di Difesa contro le Arti Oscure sarebbe cominciata con una prova pratica e due domande teoriche a riguardo di quest'ultima. Inevitabilmente la frequenza cardiaca del neo Prefetto prese ad accelerare: era forse dalla prima e unica partecipazione all’Arena che non scagliava un incantesimo, ma avrebbe optato per rispondere alla domanda teorica. Sollevò la mano e dopo aver ricevuto l'ok della docente parlò.

“Tom Hamilton, Grifondoro. Vorrei propormi per rispondere alla parte “teorica”: l’incantesimo Solleticante è conosciuto anche come Rictusempra. Il suo effetto principale è quello di provocare del solletico ed insieme ad esso un attacco incontrollato di risate. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, invece, si possono riscontrare dolori addominali ed eventualmente fuoriuscite di ernie a causa dello sforzo fisico prolungato o a causa del tentativo di resistere all’incantesimo in modo non corretto. Se l’incantesimo solletticante dovesse incidere sulla respirazione si potrebbe avere anche un collasso. In questo caso si gli effetti della fattura terminerebbero all’istante, ma non è escluso l’utilizzo di un Finite Incantatem nel caso in cui gli effetti dovessero persistere. A castare quest’incantesimo ovviamente dovrebbe essere una terza persona dato che per chi ne è vittima verrebbe molto difficile. Vorrei infine aggiungere che l’incantesimo Solleticante non è da confondere con l'Incantesimo Rallegrante, tra l’altro, dato che quest’ultimo non appartiene all'ambito della Difesa Contro le Arti Oscure." disse, sperando di non aver dimenticato nulla.
 
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view post Posted on 8/12/2020, 17:01
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Gli studenti avevano fatto il loro ingresso e finalmente la professoressa Riddle aveva dato inizio alla lezione. Non appena l'insegnante cominciò a parlare l'attenzione di Isabelle si concentrò sulla lezione, prestando particolare attenzione ad ogni singola parola. Difesa contro le Arti Oscure era la sua materia preferita ed era determinata a dare il meglio cercando di far guadagnare più punti possibili per Grifondoro. Alzò la mano e quando la professoressa le diede il permesso di intervenire si prodigò ad offrirsi volontaria. “Isabelle Richardson, Grifondoro. Vorrei aggiungere anche che durante la lezione abbiamo anche accennato agli effetti, più seri, nel caso in cui si usasse questo incantesimo con una persona già ferita da un precedente scontro che potrebbe infierire sui danni già riportati dal suddetto scontro. e fosse possibile, Professoressa, vorrei propormi anche per la prova pratica.”disse, attendendo il responso dell'insegnante.
 
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view post Posted on 8/12/2020, 17:26
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D I R T Y H A N D S

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La lezione della docente era ufficialmente iniziata, quindi tutto il resto divenne di contorno. Xavier si concentrò unicamente sulle parole della professoressa, quindi lasciò a qualcuno il compito di ripassare teoricamente la lezione scorsa, mentre lui ponderava se cimentarsi o no nella pratica. Alla fine il suo essere così dannatamente secchione e il voler provare a portare alla Casa un tot di punti, gli fecero sollevare la mano sinistra. Avrebbe atteso di ricevere dalla professoressa il permesso di parlare, si sarebbe poi schiarito la voce.
« Xavier Bertrand, Serpeverde. Con il suo permesso vorrei cimentarmi nella prova pratica. »
Nuovamente avrebbe atteso di ricevere il permesso dalla professoressa e una volta ricevuto si sarebbe alzato dal suo posto per avvicinarsi al manichino e posizionarsi davanti a lui. La voglia di usare magia era forte, prepotente, e lui l'avrebbe assecondata come se non riuscisse a dirle di no. Ma prima di fare qualsiasi cosa avrebbe osservato per qualche attimo il manichino, come incantato davanti ad esso. Dopo averlo osservato si sarebbe allontanato di poco mettendo una certa distanza tra lui ed il manichino, una distanza che sperava fosse giusta. A quel punto avrebbe tirato fuori dalla tasca della divisa la sua bacchetta, impugnata saldamente nella mano sinistra. Quella bacchetta era ottima per gli incantesimi da duello, lo sapeva benissimo, ciò nonostante non voleva significare che la prova sarebbe per forza andata a buon fine. Con la bacchetta tra le mani si sarebbe occupato della postura, più precisamente si sarebbe sistemato in seconda posizione. Si sarebbe dunque posizionato dritto davanti al manichino divaricando poi le proprie gambe in modo da far formare ad essere una linea retta dell'ampiezza delle proprie spalle larghe. Successivamente avrebbe portato leggermente il piede sinistro in avanti rispetto al destro e le punte dei propri piedi sarebbero state rivolte in avanti e non verso l'interno. Avrebbe poi cercato di stabilire il proprio baricentro e per farlo avrebbe immaginato una linea retta che sarebbe partita dal centro del suo corpo fino a scendere nel pavimento, dritta, per poter conferire al Bertrand l'equilibrio necessario senza creare sbilanciamenti di lato o in avanti. Si sarebbe poi occupato di sciogliere la tensione al collo facendolo scricchiolare prima da una parte e poi dall'altra, cercando di eliminare la tensione anche alle spalle ruotandole in avanti e poi indietro. Avrebbe cercato di mantenere sempre la schiena dritta, il petto in fuori e le spalle ben dritte prima di occuparsi totalmente della posizione da assumere.
Avrebbe molleggiato sulle proprie gambe per qualche istante prima di fletterle ma cercando di non irrigidirsi mai, quindi tenendo sì una posizione salda ma cercando di non causare rigidità muscolare, cercando quindi di mantenere il corpo rilassato. Avrebbe poi portato il braccio destro dietro al fianco per non farlo essere di intralcio alla prova, invece il sinistro sarebbe rimasto steso in avanti con la mano ben salda attorno alla propria bacchetta. Essa sarebbe rimasta puntata contro il manichino, mentre Xavier avrebbe poi cercato di esporre maggiormente il fianco sinistro ruotando leggermente il bacino, così come il polso sinistro per poter eseguire dei movimenti più fluidi.
Lo sguardo del figlio di Salazar sarebbe rimasto fisso sul manichino, avrebbe cercato di mantenere la concentrazione svuotando la mente da tutti i pensieri negativi e le preoccupazioni che da un pò di tempo a questa parte tormentavano parte delle sue giornate. Non avrebbe però chiuso gli occhi, avrebbe mantenuto il contatto visivo con il manichino mentre si occupava di isolarsi dalla classe e dalla professoressa, dalle pareti dell'aula e perfino dai banchi, restando solo lui nel buio totale ed il manichino illuminato da una luce bianca. Avrebbe creato nella propria mente l'immagine di lui intento a lanciare la fattura contro il manichino, si sarebbe creato quella sorta di film che lui avrebbe potuto ammirare da lontano come terzo spettatore. Avrebbe visto il movimento del proprio polso e a seguito di quell'immagine avrebbe iniziato a muovere realmente il polso disegnando una piccola e accentuata curva verso sinistra che sarebbe stato l'inizio della foglia, foglia che avrebbe dovuto disegnare per compiere la fattura. Avrebbe continuato il proprio disegno spostandosi sempre di più verso destra per poi incurvarsi e sollevarsi verso l'alto per poi terminare con una punta che avrebbe potuto avere l'aspetto di un angolo acuto. Avrebbe proseguito il suo disegno con l'altra parte della foglia partendo dalla punta che aveva disegnato in ultimo scendendo verso il basso curvando una volta giunto nuovamente verso sinistra, formando dopo quell'altra curva una punta verso l'alto decisamente più larga della prima. Concludendo avrebbe sollevato il polso verso l'alto mantenendosi però all'interno della foglia disegnata e con una scoccata decisa avrebbe formato una linea più cicciotta che andava verso l'alto e verso l'interno.
A quel punto avrebbe pronunciato ad alta voce la formula senza tentennare, senza provare alcun tipo di timore e senza alcun tipo di ripensamento. Avrebbe descritto con il polso l'immagine che mentalmente si era creato per poter eseguire la fattura e al tempo stesso avrebbe accompagnato ad essa la formula scandendo ogni lettera.
« Rictusempra! »
Avrebbe pronunciato ad alta voce la formula, con tono serio e deciso, attendendo l'esito della propria prova.
 
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view post Posted on 9/12/2020, 00:49
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Benedetta Weapon, Prefetta di Corvonero, fu la prima studentessa a prendere la parola per parlare del ripasso. In breve riuscì a riassumere le informazioni principali relative all'Incantesimo del solletico. Dopo di lei fu un altro Prefetto ad alzare la mano per parlare: questa volta si trattava di Tom Hamilton che a sua volta parlò del Rictusempra citandone gli usi e le particolarità.
"Grazie signorina Weapon, assegno 10 punti a Corvonero. Grazie anche a lei signor Hamilton, assegno 10 punti a Grifondoro. Le vostre definizioni riassumono bene gli aspetti principali dell'Incantesimo del Solletico, su cui credo proprio non torneremo più. Chiunque dovesse averlo dimenticato, invece, dovrà riprenderlo per bene, anche se con l'esecuzione del signor Bertrand non dovrebbe più aver dubbi."
La professoressa lasciò spazio allo studente di Serpeverde che, dopo essersi attentamente preparato nella postura e nella concentrazione, eseguì un Rictusempra davvero buono, tanto da colpire il manichino facendolo reagire meccanicamente quasi come se ad essere colpito fosse stata una persona reale.
"Grazie per l'ottima esecuzione signor Bertrand, ha guadagnato 15 punti per Serpeverde!"
Detto ciò attese che lo studente riprendesse il suo posto e spostò il manichino lateralmente.
"Dopo quest'inizio, è arrivato il momento di passare all'argomento del giorno."
La professoressa riprese nuovamente in mano la sua bacchetta per scrivere alla lavagna, con un gessetto, l'argomento della lezione odierna.

Dissennatori



Osservò la classe per scrutarne gli umori, conscia di quanto fosse grande il salto da "Incantesimo del Solletico" a "Dissennatori". Se da un lato c'erano le risate, per quanto forzate, dall'altra vi era l'esatto opposto, qualcosa che al solo pensiero faceva venire i brividi... o gli incubi come nel suo caso, ma si trattava di un argomento che prima o poi avrebbe dovuto affrontare per il bene e per la conoscenza dei suoi studenti.
"Tutti, sicuramente, avrete sentito parlare dei Dissennatori. Qualcuno di voi potrebbe persino averne visto uno, per sua sfortuna. Prima di darvi delle definizioni preconfezionate, vorrei sapere in che modo definireste voi stessi un Dissennatore, in base all'idea che vi siete fatti vivendo nel mondo magico. Accetterò un massimo di cinque interventi; i migliori potranno guadagnare fino a quindici punti per la propria casa, quindi tirate fuori dai cassetti della vostra memoria le informazioni a vostra disposizione".
Alcuni degli studenti che aveva davanti, i più fortunati, se sapevano qualcosa sui dissennatori dovevano averla appresa dai giornali o dalle conversazioni con maghi e streghe nella vita di tutti i giorni; non che i Dissennatori fossero un tema così comune, tanto quanto il clima, ma la Gazzetta in passato aveva avuto modo di parlarne, anche se di contorno. Poi c'erano quelli meno fortunati, coloro che si erano sventuratamente ritrovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questi studenti potevano non essere realmente quelli che aveva davanti in quel preciso momento, ma degli altri che comunque avevano vissuto quella sensazione sulla loro pelle, necessitando di una preparazione migliore.
Anche questa volta la professoressa attese che le mani iniziassero ad alzarsi, per poi ascoltare quel che la classe aveva da dire.


//Non è più possibile parlare del proprio ingresso in aula. Chi non dirà di essere già in aula, perderà dieci punti.

Accetto cinque interventi.
Chi dovesse rispondere in surplus rispetto a quanto richiesto, non verrà preso in considerazione.
Non saranno accettati post modificati da parte di coloro che rispondono alle domande, pena sottrazione venti di punti.

Come sempre, chi parla o disturba in aula sarà punito di conseguenza.
 
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