Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

XIX Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure

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view post Posted on 5/12/2020, 18:36
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In quella fredda mattina scozzese Sesy Riddle si preparò ad affrontare in modo assolutamente normale una nuova giornata di lezioni a Hogwarts. Infatti, in quel fervente caos che era diventato il Mondo Magico a causa del Morbo Bianco, la professoressa Riddle aveva deciso di ostinarsi a tirare avanti senza farsi sconvolgere in modo eccessivo praticamente da nessuna delle nuove informazioni che sarebbero arrivate alle sue orecchie. Non che fosse stato facile sentire ciò che volesse dire davvero esserne affetti: sul momento le era mancata l'aria, si era preoccupata, aveva temuto di non farcela. Poi però aveva riflettuto e si era convinta che, personalmente parlando, non era neanche il peggio che avesse vissuto. Ciò poteva sembrare un po' estremo da ammettere, ma c'era quella sua vocina nella testa che le ricordava quanto orribile fosse stato il suo anno precedente, quando aveva dovuto affrontare Azkaban e... lì sì che si era sentita persa. Era stata un'esperienza segnante, grazie alla quale aveva stabilito che nel suo personale metro di paragone Azkaban rappresentasse il male peggiore rispetto a qualsiasi tipo di disgrazia magica da cui poter essere colpiti. Quindi, nonostante tutto, vivere in corpi non propri non era la cosa peggiore che avesse vissuto. Ovviamente non aveva rivelato a nessuno queste sue convinzioni, anche perché sicuramente le sarebbero state rivolte delle occhiate indignate, come minimo.
Il problema era anche un altro: a Hogwarts si verificavano ormai così tanti cambiamenti, pericoli e difficoltà che se davvero avesse dovuto lasciarsi influenzare da ognuno di essi, allora sì che avrebbe potuto smettere di vivere e ritirarsi a vita privata!
Quel giorno dunque avrebbe affrontato una nuova sfida, quella di ritrovarsi davanti a una classe in preda ai timori, perché sconvolta in ordine da: i possibili rischi che sarebbero potuti derivare dall'utilizzo della bacchetta; i timori per una Presidenza nuova che aveva introdotto delle novità non indifferenti all'interno della scuola; le voci di corridoio (false) che non perdevano tempo a diffondere notizie su presunte inadempienze all'interno dell'aula di Difesa, che Sesy aveva prontamente smentito contattando le personalità più rilevanti della scuola.
In un contesto così allegro la professoressa Riddle era certa che l'atmosfera della lezione sarebbe divenuta ancora più caratteristica una volta che avesse introdotto l'argomento del giorno. Era un tema a lei molto caro: ci teneva gli studenti lo conoscessero bene in vista del loro futuro.
Seduta alla sua cattedra, Sesy attese che gli studenti facessero ingresso: questa volta i banchi erano ordinatamente disposti su più file, il che indicava che almeno una parte della lezione sarebbe stata teorica. Tra i banchi e la cattedra vi era però uno spazio sufficientemente ampio per un'esercitazione pratica, come quella che avrebbe richiesto all'inizio, prima di iniziare con l'argomento nuovo.

//Da adesso fino al mio prossimo post potrete citare il vostro ingresso in aula.

Edited by Irvine B. Dolus - 6/12/2020, 03:28
 
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view post Posted on 5/12/2020, 18:45
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Quella fredda mattina nulla l’avrebbe resa più contenta di una nuova lezione in particolare modo della sua materia preferita: Difesa contro le Arti Oscure. Indossò la divisa perfettamente pulita e stirata dagli elfi domestici e, presa la sua tracolla contenente i libri e tutto l’occorrente per prendere appunti, si fiondò verso l’aula trovandola ancora vuota ad eccezione dell’insegnante. “Buongiorno professoressa Riddle, come sta?” rivolse un sorriso cordiale all’insegnante e dopo aver ottenuto risposta si andò ad accomodare al primo banco libero.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 18:51
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Difesa contro le Arti Oscure era di gran lunga la sua materia preferita. Decisamente sopra Pozioni, nella sua classifica immaginaria: conoscere le creature pericolose illustrate sui libri e sapere come difendersi, rendeva tutto decisamente attraente; rischioso, certo, non solo per i pericoli che rappresentavano le creature magiche e le ombre oscure che ancora, a suo dire, aleggiavano sul castello, ma pur sempre attraente. Pur essendo quello l’anno in cui avrebbe tentato i GUFO, Tom sapeva bene che si sarebbe dovuto impegnare al massimo non solo per giungere a quel momento importante della sua vita come studente con la piena convinzione di possedere i mezzi necessari atti a superare quello scoglio, ma anche per dare il buon esempio agli altri. La spilla, in questo caso, stava già dando grandi motivazioni. Difesa contro le Arti Oscure non era solo creature magiche pericolose: era anche conoscenza, nozioni. Nozioni su come combattere il male. Le premesse per una interessantissima lezione c’erano tutte. Quel giorno Tom prese tutto il necessario per la lezione e si avviò a grandi falcate verso l’aula della professoressa Riddle, conscio di poter dare il suo contributo per la causa, con la spilla appuntata sulla divisa e le motivazioni in crescendo ancora di più.
Fattosi spazio a fatica nel fiume umano che erano i corridoi nell’ora di punta, il prefetto Hamilton fece il suo primo ingresso in aula da carica scolastica salutando la docente con un allegro “Buongiorno professoressa Riddle!” per poi precipitarsi subito alla ricerca di un posto nella fila centrale della stanza senza perdere tempo ad osservare se tra i presenti ci fosse qualcuno che conosceva. Se Fara avesse partecipato si sarebbe fatta vedere, no? Occupato il terzo banco, il Grifondoro tirò fuori pergamene e libri attendendo l’inizio della lezione.
 
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La mattinata non era iniziata nel migliore dei modi, a causa di una sola cosa: il freddo. L'odioso freddo iniziava ad essere ostinato, non sopportava il fatto di dover restare chiusa all'interno delle mura del castello, a patto che non volesse morire di ipotermia. Ultimamente però aveva trovato molte occasioni per uscire nonostante la pioggia o la neve: iniziava a sentirsi oppressa nel suo dormitorio, perciò in ogni caso usciva nella neve. A migliorare la sua mattinata però ci sarebbe stata la lezione di una delle sue materie preferite: Difesa contro le Arti Oscure. Perciò si era vestita velocemente, la divisa le calzava perfettamente addosso mentre si dirigeva verso la classe, con la borsa sulla spalla e tutto il materiale in essa. Non ci mise molto ad arrivare e, con un certo anticipo, si ritrovò davanti alla porta, notando con sollievo di non essere proprio la prima ad essere arrivata. Entrò nell'aula, ritrovandosi davanti alla classe perfettamente in ordine. "Buongiorno Professoressa Riddle." avrebbe salutato cortesemente la professoressa prima di guardarsi intorno. Non vedendo alcun volto conosciuto, avrebbe occupato il banco libero in seconda fila, non troppo davanti ma abbastanza per seguire indisturbata la lezione: così avrebbe aspettato che la professoressa iniziasse a parlare.
 
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Guardò l’orologio e fece in tempo a correre verso l’aula disposta per la lezione che avrebbe dovuto seguire. Attendeva da giorni la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure... Non perchè fosse particolarmente brillante nella materia,bensì riteneva di saperne troppo poco a riguardo. Era notevole l’impegno che stava dimostrando pur di rimanere al passo con suoi compagni e sperava che si fosse notato. Arrivò in tempo o ,almeno,secondo gli orari imposti. Rifletteva da molto sul concetto di tempo: fin troppo relativo per poterne dare una definizione tecnica. Chi decideva il ritardo? Chi aveva ordinato che dal quel momento sarebbero trascorse quelle ore e quei minuti? E perché?
Certamente non era in quel luogo che avrebbe sanato i suoi dubbi,tanti dei suoi che si celava nella sua mente.
Entrò in aula e salutò la professoressa Riddle,nonché sua responsabilità di casata.
“Buongiorno Professoressa Riddle!” esclamò il neo Prefetto. Osservò la disposizione dei banchi,per poi accomodarsi ai primi posti come era suo solito da qualche settimana oramai. Dispose l’occorrente in modo tale da poter prendere appunti,appena la lezione sarebbe cominciata.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 19:01
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La Corva era presto uscita dalla Sala Comune dei bronzo-blu per dirigersi al primo piano dove si trovava l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure. La giovane russa non vedeva l’ora di sapere cosa avrebbero appresto quel giorno, tuttavia temeva che a causa del Morbo Bianco la lezione non sarebbe stata poi tanto pratica. Prima avrebbero trovato una cura e prima tutti sarebbero finalmente tornati alla normalità.
Dopo alcuni minuti, e un sacco di scale, Nives varcò finalmente la soglia dell’aula e vide subito che dietro la cattedra era già sistemata la Professoressa Riddle.
Si stampò un sorriso sul volto e salutò la Capitana del Corvonero – Buongiorno Professoressa Riddle. – disse con tono cordiale e gentile.
Si guardò un attimo attorno cercando di capire dove fosse meglio accomodarsi.
Alla fine scelse di mettersi nella prima fila, si sedette e appoggiò al suo fianco la borsa con tutto il materiale.
Estrasse una pergamena, una piuma e l’inchiostro per scrivere e li sistemò sul banco. Quando ebbe finito di sistemarsi rimase in attesa che gli altri compagni le raggiungessero così poi la Professoressa avrebbe finalmente potuto cominciare la sua lezione.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 19:25
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Matthew era semplicemente elettrizzato per quella lezione. Adorava Difesa e adesso che si era presentata l'occasione non aveva alcuna intenzione di arrivare in ritardo. La divisa perfettamente in ordine, gli appunti delle vecchie lezioni pronti insieme al libro e al necessario nella borsa tenuta a tracolla e la testa già proiettata verso quell'Aula. Avrebbe dovuto attendere i comodi delle Scale, le quali quel giorno avevano deciso di essere abbastanza biricchine, per poi riuscire ad arrivare al pianerottolo giusto. Ogni volta che si era dovuto fermare per quel motivo il piede aveva iniziato a battere ritmicamente a terra in esasperazione, la tensione che non si placava. Si chiese se la Professoressa Riddle avesse seguito l'esempio del Professor Steewood e perciò avrebbe mantenuto quella lezione in maniera totalmente teorica o se, in barba al Morbo, avrebbero potuto utilizzare la loro magia. La speranza che covava nel Serpeverde era proprio quell'ultima ma... non si sarebbe fatto illusioni quella volta. Se se le fosse fatte avrebbe rischiato di rimanerci male nel caso fosse stato il caso contrario.
Quando arrivò all'Aula notò che, come aveva previsto con quelle "fermate obbligatorie" diversi altri studenti erano già arrivati lì. Entrò, guardandosi attorno, per poi individuare la Professoressa e rivolgere un cordiale < Buongiorno Professoressa Riddle. > e osservare gli altri presenti. Diversi non li conosceva direttamente, solo visti a lezione o da altre parti, ma li salutò comunque con un cenno del capo, mentre altri... beh, altri li conosceva un po' meglio. Lara Jean aveva avuto il piacere di incontrarla al Campo durante un Allenamento e al Lago successivamente, mentre Benedetta ormai era una compagnia abituale. Salutò entrambe con la mano, il sorriso che si sarebbe decisamente allargato sul volto, e si diresse verso uno dei banchi liberi in prima fila. Non aveva intenzione di perdersi nemmeno una singola parola di quella lezione. Avrebbe successivamente tirato fuori libro, pergamene, inchiostro e penna e li avrebbe disposti in maniera precisa sul banco così che non si venissero a creare problemi quando sarebbero stati necessari. Aveva studiato, prendendo appunti e migliorandoli, in quell'aula proprio pochi giorni prima con la Weapon, in vista della lezione. Sarebbero serviti oppure sarebbero andati diretti e spediti verso il nuovo argomento? Qualunque sarebbe stata la scelta dell'insegnante la sua penna sarebbe stata pronta.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 19:42
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Quella mattina Maya si era alzato di buon umore, nonostante avesse le lezioni tra poche ore, lei era entusiasta di partecipare alla lezione di una delle sue materie preferite.
Dopo la solita routine, si vestí con l'uniforme della scuola, lo stemma di Grifondoro, splendeva sopra il tessuto nero.
Uscì fuori dai dormitori, superò la sala comune e si incamminò verso la sala grande, per fare colazione.
Una volta terminato di mangiare, si incamminò verso l'aula di Difesa Contro Le Arti Oscure e rivolse un sorriso alla Professoressa, che attendeva l'arrivo dei suoi studenti.
Buongiorno Professoressa Riddle e con questo cercò un banco vuoto tra le prime file e quando lo trovò, si sedette e se qualcuno avesse voluto sedersi accanto a lei, lo avrebbe accolto con tutta la gentilezza possibile che aveva in corpo e con un sorriso.
Salutò alcuni suoi compagni ed attese l'inizio della lezione.
 
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Era una fredda mattinata e Alex lesse in Sala Grande che quei giorno ci sarebbe stata la lezione di difesa contro le arti oscure una materia che gli piaceva molto. Inoltre la professoressa era la Riddle la sua capocasa e non voleva fare brutte figure così fece il tragitto che portava dalla Sala Grande all'aula e una volta entrato vide la Riddle:<< Buongiorno professoressa>> E Alex si era seduto in un banco vuoto in attesa dell'inizio della lezione.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 21:30
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Da quando era ufficialmente arrivato l'inverno, l'asiatica con domicilio a New York, aveva preso a girare quasi perpetuamente avvolta in una doppia mandata dell'Amantello sopra la Divisa scolastica, in modo tale che fosse quasi come averne due addosso. Freddolosa come suo solito si muoveva per i corridoi al pari di un fantasma fulminando con lo sguardo tutti coloro che tornavano dalla Sala Grande ben nutriti e con le briciole della colazione ancora in faccia. Non aveva stimolo di fame, di sete, di qualsivoglia cosa. Non ne aveva. Ma aveva una gran voglia di mangiare qualcosa di sfizioso per il puro. Piacere di farlo. Già il non potersi ingozzare di Pudding quel giorno al Tre Manici con Lyonel, era stato stressante, il pensiero di non potersi abbuffate di nessun manicaretto natalizio ma metteva ulteriormente di cattivo umore. Fu proprio per quello che arrivó in aula sottotono, con le sopracciglia aggrottate e aria austera mentre salutava con un cenno della mano i volti a lei conosciuti.
-Salve Professoressa.
Avrebbe infine detto pensierosa spostandosi su un lato dell'aula appropriandosi di un banco estraendo il materiale, e successivamente incrociare le braccia e mettere su una sorta di broncio. Come se fosse stata una bambina a cui avevano vietato. Di fare merenda con la cioccolata. Tra la voglia di usare costantemente la magia, l'impossibilità di mangiare e certi individui utili come una scarpa senza suola che ottenevano riconoscimenti non meritati, quel giorno non era affatto dell'umore adatto.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 22:04
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LIL' SLITHER

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Più tempo passava, più Anselm si chiedeva se continuare ad andare ad Hogwarts fosse la via giusta.
Doversi per forza interfacciare con tutti quei visetti che non gli dicevano nulla erano un buon prezzo da pagare per ciò che l'apprendimento gli rendeva nelle quattro mura delle aule? Non ne era più tanto sicuro, ma d'altro canto non aveva molto di meglio da fare.
Tornare a casa dai suoi e continuare a sentire le loro stronzate sul quieto vivere e sul buonismo della classe dirigente? Neanche per idea.
E poi, la prospettiva di poter farsi valere in mezzo a tutte quelle facce di niente rimaneva allettante. "E poi... c'è Difesa Contro le Arti Oscure stamattina" pensò elettrizzato, mentre ingollava l'ultima cucchiaiata di porridge.
Era in anticipo: non c'era bisogno di scapicollarsi in inutili corse a rotta di collo verso l'aula dove di lì a poco avrebbe potuto approfondire le sue conoscenze nel campo di ciò che debellava le arti oscure... anche se esse in sé lo affascinavano, e non gli sarebbe dispiaciuto impararne qualcuna.
Correre significava perdere quel poco di freddo che rimaneva nei corridoi, soffocato dal tepore che si veniva a creare negli spazi chiusi esasperato dalla fiumana di suoi compagni-di-cui-avrebbe-fatto-volentierissimamente-a-meno di avventura con quel calore umano che tanto rifuggiva.
Octavious prediligeva il freddo: il freddo della solitudine, dell'autocompiacenza, veste d'un'anima tenebrosa qual'era la sua.
Finalmente giunse dinanzi alla porta dell'aula e la oltrepassò con calma - non gli sarebbe dispiaciuto urtare e far cadere qualcuno, ma il professor Hawkins, la caposcuola Andersen e le prefette non sarebbero sicuramente state dello stesso avviso - e come vide seduta l'insegnante non poté mancare di rivolgere un cordiale e pacato:

*Buongiorno, professoressa Riddle.*

Prima di iniziare a cercare con gli occhi un posto dove sedersi. Invero, posti liberi non ve n'erano rimasti molti. Non mascherò troppo l'alzare gli occhi al cielo per quel fatto increscioso: avrebbe dovuto andare alla meno peggio. E la meno peggio per lui era "una persona con voglia di vivere zero o troppo imbronciata per voler approcciare". Bingo: una ragazza dai tratti orientali ed i capelli color caramello corrispondeva precisamente a questa descrizione.
Dato che nessuno con una briciola di buonumore o buonsenso avrebbe mai osato sedersi affianco ad una dall'umore grigio, a meno che, come lui, il suo umore non fosse perennemente nero, Anselm colse l'occasione e si infilò in quel banco, con eleganza ma senza ovviamente chiedere il permesso.

*Ohé zia, non ti dispiace se mi siedo qui, mh?*

chiese a mo di paraculata sintomo di buona educazione prima di poggiare le sue cose sul banco. Presentendo che le conseguenze avrebbero potuto essere nefaste se non avesse così fatto, il giovane Octavious, predisposte le sue cose, tese la mano destra alla ragazza, che non conosceva minimamente e che mai avrebbe davvero voluto conoscere. Ma le circostanze del momento erano troppo sfavorevoli per fare lo schivo e, pregando che la lezione iniziasse il prima possibile, sibilò:

*Anselm Octavious, molto piacere.*

 
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Daniele Burroni1
view post Posted on 5/12/2020, 22:27




il giorno della lezione è arrivato,non vedo l'ora,mi vesto velocemente e esco correndo dal dormitorio e dalla sala comune, cammino per il corridoio e dopo poco arrivo davanti alla porta del aula,entro. osservo gli studenti presenti,vero Tom con la sua nuova spilla e altri visi conosciuti, saluto la professoressa dicendo buongiorno professoressa e mi dirigo verso niv che è in prima linea come immaginavo,mi siedo e la guardo sorridendo per poi dire sempre in prima linea eh
 
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view post Posted on 5/12/2020, 22:41
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Avevo proprio voglia di partecipare a una lezione di Difesa Contro le Arti Oscure. Mi aveva sempre affascinato come materia, fin da piccolina. Amavo come mia mamma e i miei nonni mi raccontavano dei loro tempi d’oro da Auror. Mi aveva sempre incuriosito l’idea di poter fermare, bloccare e tenere a bada la Magia Oscura, essere in grado di difendere me e le altre persone.
Come se nulla fosse, come se quei giorni un po’ inquieti non ci fossero mai stati, entrai n aula con la divisa impeccabile e un sorriso sulle labbra. Mi diressi verso la professoressa per porgerle il mio saluto. “Salve professoressa”, mi diressi poi ad un banco, pronta per iniziare la lezione. Di certo prendere appunti e stare attenta non mi avrebbe dato alcun peso nè noia.
 
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view post Posted on 5/12/2020, 22:44
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D I R T Y H A N D S

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Aveva cercato il libro per tutta la stanza e alla fine l'aveva trovato sotto Sky. Letteralmente, Sky si era disteso sul suo libro di Difesa e se da un lato quella scena poteva sembrare tenera, dall'altro lui non voleva fare tardi a lezione. Perciò spostò gentilmente il gatto che - in tutta risposta - miagolò come a volersi lamentare e dopo aver messo il libro nella tracolla era pronto per la lezione. Prima, però, tentò di sistemare i capelli meglio che poteva giusto per non sembrare un evaso dal San Mungo, reparto di cura mentale, ottenendo un discreto risultato. Sistemò anche la cravatta della divisa, la divisa stessa e dopo essersi specchiato un'ultima volta lasciò il dormitorio. Passando per la Sala Comune, si fermò qualche istante a contemplare la pila di fogli lasciata a morire su uno dei tavolini. Doveva, forse, sistemarli un pò e conservarli per poi restituirli al proprietario? Mettere un annuncio in Bacheca con su scritto "Cercasi irresponsabile che ha lasciato gli appunti alla cavolo sul tavolino della Sala Comune. Prendili o li uso come carta per il camino." Alla fine optò per infischiarsene e finalmente lasciò la propria Sala Comune. Durante tutto il tragitto controllò più volte di avere nella tracolla tutto il necessario, più volte aveva sistemato i ciuffi di capelli che - ribelli - continuavano a cadergli sulla fronte e sull'occhio sinistro. Giunto davanti le porte dell'aula avrebbe atteso, come sempre, l'arrivo di Libella per poter entrare assieme a lei e sedersi al suo fianco. Voleva stare accanto a lei, e allora? Tra lezioni e lavoro avevano pochissimo tempo a disposizione, voleva sfruttarlo al massimo.
« Buongiorno professoressa.»
Le avrebbe indicato la fila sinistra, più precisamente il terzo banco, e dopo aver ricevuto l'ok avrebbe sistemato le sue cose sopra il banco. Mentre sistemava non gli sarebbe però sfuggita l'entrata in scena di una Serpe che, sembrava non aver capito niente della vita visto che si stava per fare nemica la persona sbagliata. Xavier dovette coprirsi la bocca con la mano sinistra per non scoppiare a ridere, era curioso di vedere la reazione di Nora e avrebbe sicuramente fatto il tifo per lei, nonostante di mezzo ci fosse un suo compagno di Casa.
Si sarebbe poi sporto di lato, verso il banco di Tom, richiamando sottovoce la sua attenzione... o almeno sperava di non farsi sentire.
« Hamilton! Hamilton! Chi la spunta, secondo te? Io dico Nora. »
 
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view post Posted on 5/12/2020, 23:00
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Quella mattina si prospettava essere piuttosto fredda, eppure la bionda Tassorosso sembrava non avvertire il freddo di quella giornata, perché più di un’emozione positiva esplodeva dentro di lei. Si svegliò di buonumore pronta a partecipare alle lezioni ed in più quella mattina avrebbe avuto Difesa Contro le Arti Oscure ed era tutto dire il fatto che fosse una delle sue materie preferite. Non vedeva la professoressa Riddle fin dal corso estivo, che aveva potuto frequentare grazie ad un buon voto ricevuto e non vedeva di scoprire che cosa avrebbe imparato in quella lezione così vicina al Natale. Infatti mancavano solo poche settimane e già se non stava più nella pelle, non vedeva l’ora che arrivasse il Natale, probabilmente perché era la festività che preferiva in assoluto ed anche perché sapeva che lo avrebbe passato insieme ad Emily, sua sorella, e non solo.
I lati negativi, però restavano, infatti neppure quella mattina aveva buttato giù un solo sorso di tè, non mangiava nulla da parecchio tempo, ma cercava di nascondere la sua preoccupazione evitando di fossilizzarsi su una cosa a cui ancora nessuno, che lei sapesse, riusciva a dare una spiegazione.
Raccolti i suoi libri sotto braccio e la piuma per prendere appunti, si recò nell’aula della professoressa Riddle, varcando la soglia vide ancora pochissimi compagni, ma soprattutto trovò sua sorella seduta ad un banco vuoto, prima di avvicinarsi e prendere posto, rivolse un saluto cordiale alla professoressa.
-Buongiorno professoressa Riddle.- sorrise all’insegnante per poi prendere posto vicino a sua sorella.
-Ciao sorellina, come stai oggi?- chiese con un tono decisamente apprensivo, nonostante fossero figlie di madri diverse, Skyle voleva bene ad Emily come una sorella in piena regola è la considerava anche come tale, non le importava del resto perché comunque nelle loro bene scorreva lo stesso sangue.
 
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